Il filosofo Savater: «nessun diritto umano agli animali»
- Ultimissime
- 09 Feb 2012
La Chiesa cattolica esige «il rispetto dell’integrità della creazione». Gli animali «sono creature di Dio», e «anche gli uomini devono essere benevoli verso di loro». È contrario alla dignità umana «far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita».
Tuttavia la natura «è destinata al bene comune dell’umanità passata, presente e futura», «è dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti», è «indegno dell’uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini», e sopratutto «si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell’affetto che è dovuto soltanto alle persone».
Questa visione, sensata e razionale, non è tuttavia scontata in chi è lontano dalla Chiesa. Anzi, esiste un legame molto stretto tra neodarwinismo, ecologismo, ambientalismo radicale, ed eugenetica. Colui che tiene il filo rosso di tutto si chiama Ernst Haeckel, biologo, zoologo e filosofo tedesco di inizio ‘900, considerato tra i più famosi darwinisti dell’Europa continentale. Egli fu il diretto ispiratore della teoria sulla superiorità della razza ariana propagandata dal nazismo, lui stesso era dichiaratamente razzista in quanto riteneva che i neri fossero «incapaci di una vera cultura interiore e di uno sviluppo mentale superiore». Proprio lui, guarda caso, fu l’inventore del termine “ecologia”, e sempre casualmente fu un forte promotore dell’eutanasia e dell’eugentica umana sul modello spartano (uccisione di deboli e storpi). Feroce nemico del cristianesimo, non poté che considerare l’uomo alla stregua di un animale sociale. Scrisse ad esempio: «L’uomo non si distingue dagli animali per uno speciale tipo di anima, o da qualche particolare ed esclusiva funzione psichica, ma solo da un elevato grado di attività psichica, uno stadio superiore di sviluppo» E ancora: «Come la nostra madre terra è un granello nell’universo sconfinato, così l’uomo stesso non è che un piccolo granello di protoplasma nel quadro deperibile di natura organica. Questo indica chiaramente il vero posto dell’uomo nella natura, e dissipa l’illusione diffusa di una suprema importanza dell’uomo e l’arroganza con cui lui si contraddistingue nell’universo sconfinato ed esalta la sua posizione come elemento più prezioso» (E. Haeckel, “The Riddle of the Universe”, Harper 1900).
Da Haeckel nacquero così tutti quei movimenti “eco-isterici” (come sottolineato continuamente da questo interessante e aggiornato sito web), ancora oggi molto presenti e attivi in ogni Paese. Essi non raramente considerano l’uomo un “cancro per il pianeta” e non solo lo equiparano all’animale, ma lo considerano addirittura inferiore ad esso. L’ecologismo in questi termini è una vera e propria religione “verde”, di cui il fondatore del WWF, Filippo duca di Edimburgo, fu noto adepto. E’ famoso per questa frase: «Se rinascessi, vorrei essere un virus letale per contribuire a risolvere il problema dell’eccesso di popolazione. Il maggiore dramma del mondo è che ci sono più culle che casse da morto». Invece, il fondatore e presidente onorario del WWW Italia, Fulco Pratesi, si definisce «un verde credente e praticante, nonché leggermente fanatico» (in questo articolo un approfondimento sulla sua persona e la scarsa considerazione dell’uomo).
L’equiparazione uomo-animale è anche uno dei cavalli di battaglia del neodarwinismo ateo (ridurre l’uomo per negarne lo status di creatura), e infatti il Progetto Grandi Scimmie Antropomorfe –ovvero il tentativo di estendere a tutti i primati antropomorfi i diritti dell’uomo-, è sostenuto fortemente dai “New Atheist”: Peter Singer (già promotore dell’infanticidio) e Richard Dawkins all’estero, Umberto Veronesi e Margherita Hack in Italia. L’ex premier spagnolo, Luis Zapatero, ha esteso nel 2008 i diritti umani anche agli scimpanzé. Ecco quindi l’intreccio esplosivo tra tutte queste varie ideologie anti-cristiane.
Accogliamo per questo con interesse una intervista, apparsa su “Repubblica”, al filosofo Fernando Savater, docente presso l’Università di Madrid e uno dei più noti intellettuali spagnoli. E’ l’autore del recente libro, “Tauroetica“ (Laterza 2012), «un saggio sul rapporto fra uomini e animali», spiega. Il problema oggi è che «si stenta a vedere in cosa essi siano diversi dagli uomini. Ciò ha portato a una sorta di antropomorfizzazione degli animali. Una tendenza che spinge ad accreditare le forme più estreme di animalismo, come l’antispecismo di Peter Singer, ossia l’idea che tra le specie animali non ci siano distinzioni di sorta. Non distinguere gli uomini dagli altri esseri viventi è nefasto. Perché la morale riguarda solo gli esseri umani». Continua quindi con una riflessione molto politicamente scorretta: «Purtroppo però ormai si tende a scambiare la morale con la compassione. Ora, la compassione è un sentimento buono, per carità, e tuttavia non è la morale. Mettiamo che passeggiando trovo un passerotto caduto dal nido. So che è in pericolo e poiché sono persona compassionevole, lo raccolgo e lo metto in salvo. Questo è molto bello. Ma è ben diverso dal caso in cui io mi imbattessi in un neonato abbandonato per strada. Lì non si tratta di compassione. Io ho il dovere morale di occuparmene. Questa differenza non la intendono gli antispecisti. Singer è arrivato a dire che se mi trovo di fronte un bambino con tare mentali o fisiche irreversibili e un vitello in perfetto stato devo scegliere il vitello e sopprimere in culla il bambino senza farlo soffrire».
Gli animalisti isterici ritengono che sia l’interesse ad unire gli esseri viventi, ma «l‘interesse è la possibilità di optare per diverse condotte anziché una sola. Gli animali sono mossi dall’istinto, laddove io, essere umano, nonostante abbia un istinto, posso anteporre un interesse diverso. Quando non si può che seguire una sola condotta, chiamarlo interesse mi pare completamente assurdo. Non è che la solita proiezione antropomorfizzante. La dimensione in cui ha senso parlare di interessi è una dimensione di libertà dalle necessità della natura, il libero arbitrio insomma». Gli antispecisti lo negano, poi però vanno a «chiedere agli uomini di optare per soluzioni diverse rispetto a quelle che magari preferiscono, come mangiare carni, usare pelle animale per le scarpe e così via. Con il risultato paradossale che gli uomini dovrebbero rifiutarsi di uccidere la tigre ma certo la tigre non potrebbe che continuare a fare quello che fa secondo l’istinto, ossia anche divorare l’ uomo. L’uomo sarebbe dunque l’unico tra gli animali a rispettare la nuova legge. Dimostrando quindi che qualche differenza tra lui e le altre specie in fondo c’è». Nei promotori dei “diritti agli animali” predomina «il sentimentalismo e in cui l’umanitarismo sta sostituendo l’umanismo. Chi è umanitario si preoccupa del benessere degli altri ma non della loro umanità, che risiede in aspirazioni, desideri e così via. Io con un cane posso essere umanitario ma non umanista», e infatti oggi purtroppo «è assai più semplice avere una relazione con un animale domestico piuttosto che con un essere umano». Se questo animalismo diventasse dominante, paradossalmente, «si realizzerebbe la forma perfetta di protezione degli animali: l’estinzione». Conclude infine così Savater: «I veri barbari sono coloro che non distinguono uomini e animali. Caligola che fece senatore un cavallo e uccise centinaia di persone che non apprezzava. Quello era un barbaro. Perché trattava gli uomini come gli animali e gli animali come gli uomini».
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215 commenti a Il filosofo Savater: «nessun diritto umano agli animali»
L’attuale società, isolata ed esasperata, presenta eccessi che sconfinano in due estremità: la crudeltà e la venerazione verso gli animali. C’è una esagerata considerazione nei loro confronti: da una parte i crudeli li odiano, dall’altra gli stravaganti li “temono” e li adorano. Nessuno sa più amarli.
Hai detto una cosa molto vera. In ogni caso sono sempre gli animali a rimetterci.
Ottimo commento.
+10000
Oh, io le ho sentite tutte, dai deep-ecologist ai vari “movimenti per l’estinzione volontaria della specie umana”, ma quella sul WWF mi è sfuggita…
Perfino l’ex-vicepresidente Al Gore scarica gli eco-isterici nel suo libro “Earth in Balance” [e si dice favorevole a collaborare con la chiesa cattolica nella sua battaglia per la salvaguardia dell’ambiente]
Il WWF è senz’altro un’associazione che fa del bene, ma nasce da fondamenta marce. I responsabili e gli sponsor sono grandi compagnie petrolifere…quindi possiamo dire che il WWF si batte contro i suoi stessi sponsor.
meno male…
Ho sempre guardato con sospetto a questo ecologismo disperato e militante, di cui Vittoria Brambilla mi sembra un’accanita sostenitrice. Più che altro perché tutto quell’impegno potrebbe essere utilizzato per aiutare molte persone a vivere più degnamente la loro vita. Ho visto in un negozio una piscina per cani con tanto di zona relax. Mi chiedo con quale coraggio si possano comprare robe del genere quando dietro l’angolo ci sono persone che muoiono di fame. Non voglio essere moralista, spero si capisca il senso del mio discorso.
sbagliato, la Brambilla difende gli animali non è una sostenitrice dell’ideologia animalista che è ben altra cosa.
Ma è vera la notizia che se investi un gatto e te ne vai è considerata omissione di soccorso?
peggio:
se investi un cane involontariamente, e il proprietario ti pesta a sangue fino quasi ad ammazzarti (o ammazzarti del tutto, non ricordo) egli la fa franca, perchè incapace di intendere e di volere perchè accecato dal dolore.
Altro modo per scampare l’ergastolo.
Ma in Italia, per omicidio, non ci va in galera nessuno?
mi correggo DUE volte:
l’investitore è morto:
http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/410762/
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/202865
e il tizio è stato condannato a SOLI 16 anni, che diverrano 10 in appello, che saranno scontati a 6 per “buona condotta” e per i premi AUTOMATICI (ma vi rendete conto?)
Insomma tra 5 anni questo assassino sarà libero tra noi.
In tutto questo il cane c’entra nulla, e nenmmeno l’animalismo. Queste sono le leggi italiane sull’OMICIDIO, qualunque ne sia il movente.
Ah sì?
E come mai allora quando un negoziante reagisce alla rapina (che lo rovinerebbe per tutta la vita) uccidendo involontariamente il rapinatore se li fa tutti i suoi annetti di galera?
Si è vero… e giusto… peccato che non si riesce a farlo rispettare…
per fortuna si…era ora che un paese civile come sidichiara l’italia punisse chi investe un animale e non gli presta soccorso
Se dovessi fermarmi ogni volta che investo una formica arriverei costantemente tardi al lavoro, verrei licenziato e morirei di fame.
“Dire che gli animali sono migliori degli uomini é semplicemente una bestemmia; anche per la mente critica del naturalista, che non nomina con futile presunzione il nome di Dio, quella frase rappresenta un satanico rifiuto dell’evoluzione creativa nel mondo degli organismi viventi” (konrad lorenz)
concordo con l’articolo anche se essendo proprietario di una cagnolina devo riconoscere che a volte i cani sono più intelligenti degli animalisti, quindi non è vero in assoluto che gli uomini sono meglio degli animali. Le idee demenziali animaliste vengono sparse a piene mani anche nelle università italiane. Ricordo a tal propostito che il Prof. Valerio Pocar, docente di sociologia del diritto presso la facoltà di giurisprudenza dell’università Bicocca di Milano, presidente onorario UAAR, membro del direttivo nazionale del Movimento Antispecista e fautore della depenalizzazione dell’eutanasia, obbliga i suoi studenti, per passare l’esame di sociologia del diritto a studiarsi un libricino in cui vengono esposte le più deliranti tesi animaliste ed antispeciste e nel quale si sostiene che gli animali devono essere titolari di diritti soggettivi, in primis il diritto alla vita. Non si spinge a sostenere che debbano avere anche i diritti elettorali ma poco ci manca.
In effetti diritto di vivere e diritto al voto sono praticamente la stessa cosa, il passo è proprio breve… -.-
il diritto alla vita è sacrosanto…solo un essere insensibile e privo di umanità penserebbe il contrario
Immagino che tu però sia favorevole all’aborto, vero? E’ un classico. Il diritto alla vita vale per tutti tranne che per l’uomo 😉
Ma perchè mai?
Perché così ragionano da sempre i fanta-ecologisti.
E’ vero! Tutti pro-life e antiabortisti allora!!!
manco a farlo apposta!! ecco una delirante nomina della giunta Pisapia, sostenuta dai cattocomunisti milanesi
http://www.milanotoday.it/politica/valerio-pocar-animiali-20-dicembre-2011.html
mi verrebbe da ridere per non piangere
Si vede che queste sono esternazioni fatte da un filosofo complettamente distaccato dal mondo naturale e che ha ceduto la propria ragione ad una teologia obsoleta come quella Cristiana nel tema del rapporto Uomo-Natura. Si vada a fare un tuffo in mare aperto ad osservare i delfini, nella savana Keniota come feci io per vedere gli elefanti o tra i primati dei boschi del pianeta. Le definizioni di INTELLIGENZA, EMOZIONE e DIRITTI non sono quello che si crede. D’altronde il punto di vista di un essere umano è già di per se soggettivo e non può misurare il mondo naturale secondo la PROPRIA etica. Il Pianeta e la VITA ANIMALE e VEGETALE vanno rispettati e queste esternazioni rischiano di divenire complici delle atrocità commesse nei confronti della NATURA.
Alcune domande per te:
1) Perché la teologia cristiana sarebbe obsoleta, perdonami?
2) Da dove deduci che è una persona di fede cristiana e perché ritieni che solo i cristiani possano valorizzare l’uomo più degli animali?
3) Io amo stare in rapporto con la natura, la amo e la rispetto (non ho mai fatto un bagno con gli elefanti, questo è vero). Ma condivido pienamente la riflessione di questo filosofo che non vuole negare nulla agli animali, ma solo tornare ad elevare il valore dell’uomo. Perché lo vedi come un attacco agli animali?
4) Credo che il punto di vista dell’uomo sia l’unico ad esistere proprio perché è l’unico essere capace di formulare una riflessione e di esprimere una moralità e un concetto di “diritto civile”. Più volte ho sentito la battuta: “se gli animali vorranno dei diritti ce lo diranno loro”. Ha un fondo di verità, non credi?
5) Io amo la natura e sostenere la grandezza superiore dell’uomo non mi induce affatto a non rispettare il creato e gli animali. Perché pensi che invece non sia così?
Grazie.
lasci perdere, è un fanatico animalista, uno di quelli che vorrebbe obbligarci, per esempio, ad essere tutti vegetariani.
come ho detto nel mio post sopra lei conferma che gli animali sono più intelligenti degli animalisti.
Perché?
leggere il mio post sopra
La controindicazione del comunismo cosmico, sulla base evoluzionistica, è che può essere motivo per essere insanamente crudeli o insanamente sentimentali; inumani o assurdamente umani. Essere tutt’uno con un elefante può esser motivo per esser teneri verso l’elefante o può esser motivo per essere aggressivi quanto un elefante. Per questo è più probabile che gli uomini del futuro mangeranno carne umana per ostentazione che non l’uomo primitivo ne abbia mangiata per ignoranza.
Ok! Sii coerente:
vai sotto il nido di qualche rapace, sparati così i piccoli avranno carne fresca con cui cibarsi.
Chi dice questo è Fulco Pratesi, giusto?
si infatti. Faceva parte di un depliant (che sto cercando anche in rete) che ho avuto in mano da parte di un mio amico animalista.
Mi sono fatto quattro risate.
aggiungi che diceva di non tirare l’acqua quando si va al bagno.
Di fare la doccia una volta a settimana.
“Dobbiamo accogliere tutte le creature “Come se al presente uscissero dalle mani di Dio(1)””
dal catechismo x gli adulti della Chiesa Cattolica
(1) Concilio Vat. II, “Gaudium et spes”, 37.
era per Heimdall…
E che mi dici di konrad lorenz? piú sopra trovi una sua citazione, e diciamo che questo tipo di idee non gli andavano proprio giú
Ps:non é cristiano
Non ERA cristiano, ovviamente
Ma non sono pure loro “grumi di cellule” che distruggono la natura?
Che emozione può darti un fetido ammasso di cellule?
Che sfruttano, distruggono, spremono la Natura e aumentano l’Entropia?
Gaia non piange?
d’accordissimo…fortunatamente qualcuno ogni tanto usa cervello e cuore…
Gli animali vanno rispettati sempre.
Accidenti, volevo dire la mia sulla bestemmia di Odifreddi, ma vedo che avete già chiuso i commenti..
Io proporrei di organizzare una bella fiaccolata e andare a lapidarlo, che ne dite??
10 Il figlio di una donna israelita e di un Egiziano, trovandosi in mezzo a degli Israeliti, venne a diverbio con un figlio d’Israele. 11 Il figlio della israelita bestemmiò il nome del SIGNORE e lo maledisse; perciò fu condotto da Mosè. La madre di quel tale si chiamava Selomit ed era figlia di Dibri, della tribù di Dan. 12 Lo misero in prigione, in attesa di sapere che cosa il SIGNORE ordinasse di fare. 13 E il SIGNORE parlò a Mosè, e gli disse: 14 «Conduci quel bestemmiatore fuori dal campo; tutti quelli che lo hanno udito posino le mani sul suo capo e tutta la comunità lo lapidi. 15 Poi dirai ai figli d’Israele: “Chiunque maledirà il suo Dio porterà la pena del suo peccato. 16 Chi bestemmia il nome del SIGNORE dovrà essere messo a morte; tutta la comunità lo dovrà lapidare. Sia straniero o nativo del paese, se bestemmia il nome del SIGNORE, sarà messo a morte.
17 Chi percuote mortalmente un uomo dovrà essere messo a morte.
18 Chi percuote a morte un capo di bestiame lo pagherà: vita per vita.
19 Quando uno avrà fatto una lesione al suo prossimo, gli sarà fatto come egli ha fatto: 20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all’altro.
21 Chi uccide un capo di bestiame lo pagherà; ma chi uccide un uomo sarà messo a morte.
22 Avrete una stessa legge tanto per lo straniero quanto per il nativo del paese; poiché io sono il SIGNORE vostro Dio”».
23 Mosè parlò ai figli d’Israele, i quali portarono quel bestemmiatore fuori dal campo e lo lapidarono. Così i figli d’Israele fecero quello che il SIGNORE aveva ordinato a Mosè.
Hai già perso credibilità la volta scorsa, cercando di ingannare noi utenti.
Non leggo nemmeno il tuo commento. Non leggerò la tua risposta.
Saluti
Se è per questo, nemmeno io leggo i commenti di uno che studia Filosofia e ha anche il coraggio di definirsi intelligente.
Non si generalizza mai, credo stia facendo un po’ di confusione
Ignoranza caprina, maleducazione, inganno…
Non vi ricorda Giulia/Leptis Magna? 😉
Mi accodo, ecco un pessimo esempio di come fare informazione religiosa.
Sì, ma non è nella versione “finta-educata”.
Se è lei, curiosa coincidenza: e’ stata cacciata dal blog di Berlicche ed è tornata a sfogarsi qua…
ah sì?
E’ proprio lo zimbello dei blog cattolici allora!
hai qualche link?
sono curioso
Lili ed i suoi amici:
http://www.youtube.com/watch?v=0Cgc1f-B4co&feature=related
Lili, capisco il tuo stupore per certe frasi contenute nell’Antico Testamento, così duramente in contrasto con il Nuovo e con lo spirito cristiano. Ma non pensare che siano fonte di imbarazzo.
Il card. Ravasi spiega bene tutto questo: “È stato spiegato a più riprese dagli studiosi che questi limiti dell’Antico Testamento sono legati a un dato fondamentale della Bibbia. Essa non è una collezione di tesi teologiche e morali perfette e atemporali, come sono i teoremi in geometria, bensì è la storia di una manifestazione di Dio all’interno delle vicende umane. È dunque un percorso lento di illuminazione dell’umanità perché esca dalle caverne dell’odio, dell’impurità, della falsità e s’incammini verso l’amore, la coscienza limpida e la verità. Sant’ Agostino definiva appunto la Bibbia come il libro della pazienza di Dio che vuole condurre gli uomini e le donne verso un orizzonte più alto”.
Altri approfondimenti, se ti interessa capire e non soltanto colpire, li puoi trovare qui: http://www.amicidomenicani.it/leggi_sacerdote.php?id=600
cosa ho appena letto? quindi gli studenti di filosofia sono tutti stupidi? oppure ho inteso io male?
E il bello è che sarebbe interessante capire a chi si riferisse. Masiero è fisico. Io non faccio filosofia. Ce l’ha con qualcun altro? Con Savater?
Bah..
Credo Luigi però questo tipo ne spara di castronerie 🙂
Effettivamente Luigi Pavone (che saluto, nel caso in cui stesse leggendo) è l’unico, da quanto mi risulta, che ha studiato filosofia. Però non capisco perché Lili dovrebbe avercela con lui. Mi rendo conto, comunque, che non è affar mio 🙂
Infatti sec ha troppi pregiudizi e legge (non interpreta) l’Antico Testamento in modo letterale.
Evidentemente qua va molto di moda generalizzare, Roberto.
Penso si debba riflettere sull’articolo del prof. Israel su Savater sul Foglio del 28 giugno 2005.
Hai per caso il link? Sarei curioso di leggere qualcosa di Israel su questo…
Scusami se ti rispondo solo ora.
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=7TZR3
E’ giusto che la natura è destinata a bene comune dell’umanità presente e futura, ma è proprio qui che sta il nocciolo della questione, secondo me. L’uomo essendo l’unico ed incontrastato dominatore della natura (tra gli organismi viventi), rischia di introdurre dei pervertimenti che gli si possono ritorcere contro. Prendiamo gli allevamenti industriali di pollame in cui si riducono gli spazi di sopravvivenza dei polli o il bestiame nutrito con mangime animale tritato che costringe un erbivoro a divenire carnivoro, o il pesce che sguazza in fiumi inquinati dai metalli pesanti degli scarichi industriali, o il pescato che scarseggia sempre più nei nostri mari, ecc… Secondo voi questa carne che tutti siamo costretti a mangiare contribuisce al bene comune dell’umanità?
Prendiamo anche la ricerca della FAO Livestock’s long shadow, in cui si dimostra che gli allevamenti e l’agricoltura intensiva si stanno letteralmente mangiando buona parte del territorio e quindi contribuscono, oltre che alla deforestazione (e noi tutti respiriamo ossigeno ed i vegetali sono alla base della catena alimentare), ad ingrassare 1,3 miliardi persone obese ed in sovrappeso. Se consideriamo che una delle maggiori cause di morte nei paesi occidentali è rappresentata dalle malattie cardiovascolari, ecco che allora forse si mangiano un po’ troppe bistecche rispetto alle sempre minori necessità energetiche. Se consideriamo anche che la prima causa di morte è rappresentata dai tumori e quindi letteralmente da cellule impazzite, ecco che allora c’è qualcosa che non va nell’alimentazione, nella salubrità ambientale della nostra “nicchia ecologica”, nello stile di vita stressante a cui è sottoposto l’uomo 24h su 24h e quasi 365 gg l’anno. A questo proposito le nevicate abbondanti che colpiscono buona parte dell’Italia rappresentano forse il richiamo stagionale della natura che ci consiglia di rallentare i nostri ritmi eccessivi, adeguandoli al nostro stesso orologio interno biologico (ritmi circadiani) che praticamente è immutato da millenni.
Secondo me l’uomo per rispettare se stesso devo innanzitutto rispettare l’ambiente in cui vive, e poi riconsiderare se l’attuale rapporto uomo-natura risulta soddisfacente o almeno accettabile, non per la natura in sè ma per l’uomo stesso, inteso nel senso biologico, che cmq è una parte fondamentale dell’essere umano e talvolta intacca anche le altre sue componenti, in particolare quelle relazionali ed affettive (si pensi solo al tremendo impatto nei rapporti sociali di certe malattie degenerative cerebrali, o anche solo quelle di carattere estetico).
Per quanto riguarda invece l’affetto tra gli uomini da prediligere sempre rispetto a quello per gli animali, l’argomento è troppo complesso e vario perchè si possa generalizzare in due battute filosofiche.
Per es., si potrebbe prendere il caso di quel cane negli USA che riuscì a ritrovare il suo padrone attraversando mezzo territorio americano. Certamente può esistere anche tra gli uomini una dimostrazione similare di affetto e di amicizia, ma purtroppo ci sono anche amici che alla prima occasione difficile ti abbandonano a te stesso, o ti sparlano alle spalle, per non parlare di coppie che al matrimonio si amano alla follia e dopo qualche anno si odiano allo stesso modo, ecc..
Ora, qualcuno mi vorrà dire che il cane non può dimostrare né affetto né amicizia in quanto mosso solo dall’istinto; tuttavia per il padrone di quel cane cosa cambia? Non a caso esistono anche delle vere e proprie terapie mediche che affiancano a certi pazienti o persone sole, degli animali. Quindi dove vi è la manchevolezza affettiva e solidale dell’uomo (e di questi casi nel mondo individualistico ce ne sono parecchi, purtroppo) ecco che l’animale torna utile come surrogato. Ma poi in altre occasioni, quando non serve, che facciamo, lo buttiamo via questo animale? A me non pare cosa giusta…
Bravo Antonio72, bellissima riflessione.
i solidi delirii luddisti e antimodernisti…
@Antonio, ottimo commento, ricco di oggettive verità.
@Kosmo, non sono deliri. Rileggi e rifletti. Purtroppo ha ragione, dico purtroppo perchè sicuramente tutto ciò che è stato detto non fa onore alla razza umana, e facente parte di essa, non posso chiudere gli occhi di fronte alla realtà dei fatti.
Grazie Giulia.
Credo che nel rapporto uomini-animale si evinca tutta la dicotomia del ritenersi così distinti da essi. Come ho detto più volte mangiamo le mucche e non i cani, e questa è una pura scelta di convenienza che non ha alcun razionale. Siamo animali che si cibano di altri animali,ma non “giocandocela” in un contesto ambientale secondo le regole che la natura ha sempre seguito, no, noi sfruttiamo la nostra intelligenza per soggiogare gli altri animali e ridurli in “schiavitù” perenne. E questa cosa ha tanto moralmente senso dal punto di vista umano (soggettivo), quanto non ne avrebbe da un punto di vista più astratto (che considerasse il regno animale indistinto e sottoposto alle regole dell’evoluzione). E’ altresì vero che instaurare un rapporto di predominanza è pur sempre compatibile con i meccanismi dell’evoluzione stessa (essendone il frutto), ed è la nostra numerosità che ci impone da un lato di sfruttare gli animali e dall’ altro di utilizzare la nostra intelligenza per farlo nel modo quanto più possibile armonioso con i criteri di preservazione delle specie e rispetto dell’altrui dolore (che sono criteri sempre e solo nostri, secondo me)
Grazie Andrea.
Credo che la risposta più adeguata sulle cause che hanno spinto gli europei a cibarsi di mucche, maiali, pecore, e rispettivi derivati, a differenza per es. dei cinesi che si cibano di cani ed altri animali “meno nobili”, l’abbia data Jared Diamond nel suo “Armi, acciaio e malattie. Breve storia del mondo negli ultimi tredicimila anni”.
(Come puoi intuire dal titolo si parla anche di tecnologia).
Mannaggia ho letto solo “Collasso” di Diamond 😉
L’uomo non è un animale in quanto è essere umano per definizione. Voler continuamente confondere i piani subdolamente mi fa capire che c’è ancora troppa gente che non riesce a portare rispetto all’uomo. Come si capisce sempre di più, il rancore verso l’uomo, è un vero e proprio “dogma” anti-teista.
La scelta di mangiare mucche rispetto ai cani è una scelta solo di alcuni uomini, dato che altri lo fanno tranquillamente.
Vorrei delle risposte secche, si o no:
1) Sei vegetariano? Perché si e perché no?
2) A parità di condizioni, preferisci salvare la vita ad un bambino rispetto ad un cucciolo di cane?
1) no
2) bambino
Perdonami non era possibile rispondere si o no alla seconda domanda 😉
perché gli animali sì, e gli insetti no?
Gli insetti, effettivamente, sono animali superiori.
Io su tutti 😀
Bel cocktail di specismo e superstizioni morali. Si fa finta di dimenticare che la morale è una costruzione mentale umana, relativa, basata su quegli stessi istinti di sopravvivenza che muovono anche molte specie animali a proteggere non solo i propri esemplari ma anche esemplari di altre specie, ad esempio i delfini. E con la scusa del libero arbitrio (da dimostrare) e del dovere morale (al di là dei sogni di qualche filosofo, altrettanto da dimostrare) si rilegge come legittima quella barbarie che consiste nel considerare inferiore una specie animale qualsivoglia e, pertanto, legittimare la violenza perpetrata nei confronti di essa. Ignorando che inferiorità e superiorità sono misure e quindi obbediscono a criteri soggettivi, che dipendono da un punto di vista, e ignorando che dal punto di vista scientifico tali concetti non hanno senso. Ma d’altra parte è solo una comoda scusa di chi è carente dal punto di vista etico e quindi non riesce a considerare i diritti della vita cosciente e sensibile in qualsiasi forma si manifesti. A questo punto suggerisco ai lettori di confrontare la morale cattolica, che con tanta facilità e disinvoltura vuole ergere superbamente l’essere umano a specie superiore e centrale della natura, e quindi legittimare la violenza perpetrata su altre specie, e le morali orientali, ad esempio buddhista e sikh, che considerano sacra ogni forma vivente: e ad esempio nel Buddhacarita di Asvaghosa dove il Risvegliato impietosito verso una tigre affamata si fa divorare da essa. Non è ovviamente il dato storico che qui conta ma il fatto che tale idea etica sia stata concepita, senza tante distinzioni comode tra morale e compassione: l’amore per la vita se c’è è uno e ha un solo nome.
bravo Ratio, sono d’accordo con te, e con me, anche Hitler. infatti anche lui considerava la morale una costruzione umana. l’unica cosa che conta è la legge del più forte: tu mi dai fastidio? ti massacro!!! questa è l’unica legge valida.
concordo, tutta la pletora di animalisti, relativisti, antiteisti ecc. hanno seri problemi di equilibrio psichico. Predicano lo specismo e nello steso tempo sono sostenitori dell’aborto e dell’eutanasia. RatioNonFides è un esempio tipico di irrazionalità e scarso equilibrio.
ho sbagliato, predicano l’antispecismo
Non vedo con quale ragione devi sostenere che chi è antispecista debba essere automaticamente abortista e proeutanasia.
Non vedo perché ci sia continuamente l’esigenza di appiccicare etichette agli interlocutori con cui si parla.
E’ anche un esempio di come nell’arco di 2 righe qualcuno riesce ad affermare prima che la morale è relativa, poi dice che è assolutamente ingiusto considerarsi superiori agli animali (stabilendo così conseguenze morali assolute ben definite) e definisce “carente di etica” una categoria di persone. E’ anche un esempio di come, secondo alcuni, qualunque etica sia accettabile ad eccezione di quella cattolica, anche se il massimo da questo punto di vista si ragguinge nel blog di Tornielli.
La differenza tra un ateo e un pazzo è che l’ateo ha perso il significato della legge morale, il pazzo ha perduto anche il rispetto per essa. Non so chi dei due tu rappresenti.
Ci inviti a confrontare due principi morali, ora dimmi cara Ragione senza Fede, in base a quale modello noi dovremmo confrontare la morale cattolica con quella orientale per poter dire che l’una è migliore dell’altra? Se per te non c’è differenza, non c’è differenza nemmeno tra morale civilizzata e morale selvaggia, vano dunque è stato il sacrificio degli uomini per il tanto agognato progresso morale.
Eppure RatioNonFides ha ribadito una verità incontrovertibile: “Si fa finta di dimenticare che la morale è una costruzione mentale umana…”.
L’uomo, rispetto agli animali, ha in più la “mente umana”, con la quale può decidere se lasciarsi amare da Dio ed elevarsi fino a Lui, od amare solo se stesso e collocarsi allo stesso livello degli animali.
“si rilegge come legittima quella barbarie che consiste nel considerare inferiore una specie animale qualsivoglia e, pertanto, legittimare la violenza perpetrata nei confronti di essa”
Frase senza senso. Nessuna conseguenza logica o verificata sperimentalmente, gli uomini si scannano anche tra di loro pur ritenendosi allo stesso livello.
” inferiorità e superiorità sono misure e quindi obbediscono a criteri soggettivi, che dipendono da un punto di vista, e ignorando che dal punto di vista scientifico tali concetti non hanno senso”
L’unico punto di vista è quello umano, proprio a dimostrazione che l’animale non può avere un punto di vista essendo un essere vivente inferiore all’uomo. Dal punto di vista scientifico esistono esseri di livelli superiori e inferiori, sempre che si voglia restare all’interno del darwinismo.
“non riesce a considerare i diritti della vita cosciente e sensibile in qualsiasi forma si manifesti”
A questo punto ti ringrazio per essere a favore del diritto dei bambini non nati, dato che è dimostrato essere vivi anche se non visibili ad occhio nudo (a causa di quello spessore di pelle chiamato anche “pancia della mamma”).
” confrontare la morale cattolica, che con tanta facilità e disinvoltura vuole ergere superbamente l’essere umano a specie superiore e centrale della natura, e quindi legittimare la violenza perpetrata su altre specie, e le morali orientali, ad esempio buddhista e sikh, che considerano sacra ogni forma vivente”
Fatto, grazie mi tengo il mio cattolicesimo. Razionale e sensato, tanto che tutti i cinesi e orientali che domani a pranzo mangeranno un bel pesciolino arrosto nei loro ristoranti si faranno beffe della loro religione orientale e aderiranno al punto di vista cattolico.
Sulla questione animale il punto di vista cattolico non è assolutamente razionale.
O meglio, è superficiale, perchè sostiene una tesi, ovvero quella della superiorità dell’uomo e priorità dell’uomo rispetto all’animale, come tesi che giustifica ogni abuso. L’uomo è superiore all’animale? Boh, chissenefrega! L’animale deve essere un suo pari per meritarsi la vita e la dignità di vivere per se stesso?
Il cattolico italiano che mangia carne, non lo fa per necessità del suo sostentamento, lo fa perchè gli piace e se ne strasbatte le palle degli animali, tanto i passi della bibbia lo giustificano e non si sente in colpa. Del fatto che non è necessario, che si vive ugualmente se non meglio senza, che la cosa faccia risparmiare atroci sofferenze e una vita di reclusione ed asservimento ad esseri senzienti, che sia un bene per l’ambiente e per l’uomo stesso, in quanto la carne è tra gli alimenti ecologicamete più dannoso per il pianeta e che massimizza il dispendio di risorse alimentari per la sua produzione, nonchè alleggerisce il portafoglio rispetto ad una dieta vegetale, queste sono tutte motivazioni che la logia “razionale” cattolica seppellisce con “è dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti”, quindi con l’utilità. Siccome è utile per l’uomo, siccome sulla bibbia non sta scritto che è male, allora è giusto.
Io sono credente, credo in Dio e credo in Cristo, eppure la razione di cui mi Dio mi ha dotato e l’Amore che mi ha insegnato mi portano a conclusioni assai diverse.
“superiorità dell’uomo e priorità dell’uomo rispetto all’animale, come tesi che giustifica ogni abuso”
E’ irrazionale solo per chi non la conosce. Uso e non abuso: “È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita”
“L’animale deve essere un suo pari per meritarsi la vita e la dignità di vivere per se stesso?”
Non capisco questa difesa irrazionale per l’animale e non per la pianta. Perché discrimini le piante?
“Il cattolico italiano che mangia carne, non lo fa per necessità del suo sostentamento, lo fa perchè gli piace e se ne strasbatte le palle degli animali, tanto i passi della bibbia lo giustificano e non si sente in colpa”
La creazione è fatta per l’uomo e non l’uomo per la creazione. Non ritengo il mangiare carne, come fa il 99,9% della popolazione mondiale, un’offesa all’animale perché si tratta di sussistenza vitale per l’uomo. Ritengo ingiusto uccidere l’animale per procurarne vestiti, a meno che ce ne sia estremo bisogno. Continuerò a magiare carne come mi consigliano i medici, contento senza giudicare quelle decine di persone che la pensano diversamente, come invece fai tu con me.
Ci sono associazioni di cattolici vegani e vegetariani: http://www.cattolicivegetariani.it/
“E’ irrazionale solo per chi non la conosce. Uso e non abuso: “È contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita”
Farli nascere in una gabbia, negargli rapporti sociali naturali con i loro simili, negargli l’aria fresca, negare ad una madre di veder crescere i propri figli, e ad un età che rapportata all’uomo sarebbero 12 anni, trasportarli ammassati in un camion al macello e ucciderli, questo non è abusto? Non è sofferenza inutile? Non è disporre indiscriminatamente della loro vita?
“L’animale deve essere un suo pari per meritarsi la vita e la dignità di vivere per se stesso?”
Non capisco questa difesa irrazionale per l’animale e non per la pianta. Perché discrimini le piante?
Quando leggo quest’obiezione penso che il mio interlocutore abbia qualche problema. Ti devo davvero spiegare la differenza tra una pianta e un essere senziente, che soffre fisicamente ed emotivamente, con carattere e bisogni sociali? Davvero non ci arrivi da solo?
Se è davvero così allora: http://www.youtube.com/watch?v=uWVmvsbdlkY&list=UU0Xf0tS3N3Cen7jxykO123w&index=41&feature=plcp
“La creazione è fatta per l’uomo e non l’uomo per la creazione. Non ritengo il mangiare carne, come fa il 99,9% della popolazione mondiale, un’offesa all’animale perché si tratta di sussistenza vitale per l’uomo. Ritengo ingiusto uccidere l’animale per procurarne vestiti, a meno che ce ne sia estremo bisogno. Continuerò a magiare carne come mi consigliano i medici, contento senza giudicare quelle decine di persone che la pensano diversamente, come invece fai tu con me.”
E se la creazione fosse a discrezione dell’uomo come tutto è libero arbitrio, e la volontà di Dio verso la creazione la si trovi nei suoi insegnamenti d’amore?
Il fatto è che mangiare carne non è assolutamente vitale per la sussistenza dell’uomo. Anzi, è del tutto obsoleta, l’uomo vive benissimo senza carne, e persino senza derivati animali.
Prova ad interrogarsi se davvero Dio approva che l’uomo senza nemmeno preoccuparsene minimamente chiuda intere specie all’interno di indegne industrie di smontaggio, cambiare la loro genetica a furia di selezioni per fargli produrre piu carne, piu latte, piu in fretta, rubando l’80% delle coltivazioni mondiali per foraggi che potrebbero invece sfamare uomini, incrementando un industria che è tra le prime inquinanti a livello mondiale, Dio approva che mangiamo un prodotto che è frutto di pura sofferenza?
Scritto o non scritto nella bibbia, io leggo insegnamenti d’amore, e vedo in questo solo pura indifferenza.. Cosa facciamo come seguaci di cristo, cattolici per tutto questo dolore?
Io non voglio giudicare, io mi sento offeso e rammaricato da discorsi come quelli di questo articolo, che contribuiscono alla crescita e giustificazione dei paraocchi con cui la gente vive, noncurante di cosa causa il proprio stile di vita.
“l fatto è che mangiare carne non è assolutamente vitale per la sussistenza dell’uomo. Anzi, è del tutto obsoleta, l’uomo vive benissimo senza carne, e persino senza derivati animali.”
http://www.youtube.com/watch?v=El7rOfpXPyo
😉
“Farli nascere in una gabbia, negargli rapporti sociali naturali con i loro simili, negargli l’aria fresca, negare ad una madre di veder crescere i propri figli, e ad un età che rapportata all’uomo sarebbero 12 anni, trasportarli ammassati in un camion al macello e ucciderli, questo non è abusto? Non è sofferenza inutile? Non è disporre indiscriminatamente della loro vita?”
Anche comprarli e tenerli chiusi in casa o in una boccia di vetro è discriminatorio. Anche camminare per strada facendoci i nostri comodi è disporre indiscrinatamente della loro vita, tant’è che gli animalisti ne uccidono miliardi ogni giorno spostandosi in auto per difendere i loro diritti. A tutto ci vuole un limite: è giusto tentare di evitare una sofferenza inutile, ma senza esagerare.
“Quando leggo quest’obiezione penso che il mio interlocutore abbia qualche problema. Ti devo davvero spiegare la differenza tra una pianta e un essere senziente, che soffre fisicamente ed emotivamente, con carattere e bisogni sociali? Davvero non ci arrivi da solo?”
Le piante si scambiano continui messaggi: http://rstampa.pubblica.istruzione.it/utility/imgrs.asp?numart=1AIUMW&numpag=1&tipcod=0&tipimm=1&defimm=0&tipnav=1
Non capisco perché tu, caro Dave, ti senta in diritto di tranciarle via per la tua pigrizia alimentare…
“E se la creazione fosse a discrezione dell’uomo come tutto è libero arbitrio, e la volontà di Dio verso la creazione la si trovi nei suoi insegnamenti d’amore?
Il fatto è che mangiare carne non è assolutamente vitale per la sussistenza dell’uomo. Anzi, è del tutto obsoleta, l’uomo vive benissimo senza carne, e persino senza derivati animali”.
La creazione è fatta per l’uomo e il mio medico non la pensa come te.
“Prova ad interrogarsi se davvero Dio approva che l’uomo senza nemmeno preoccuparsene minimamente chiuda intere specie all’interno di indegne industrie di smontaggio bla bla bla”
Sono contrario alla sofferenza indebita degli animali E DELLE PIANTE, al contrario tuo. Questo non vedo cosa c’entri con il paragonare l’uomo all’animale come parla quest’articolo.
“Scritto o non scritto nella bibbia, io leggo insegnamenti d’amore, e vedo in questo solo pura indifferenza.. Cosa facciamo come seguaci di cristo, cattolici per tutto questo dolore?”
Ci sono molti cattolici che si battono per tutto questo, io nel mio poco tempo preferisco dedicarmi all’uomo sofferente. Spero tu invece vorrai avere più amore per gli insetti che quotidianamente ammazzi e per le piante.
“Io non voglio giudicare, io mi sento offeso e rammaricato da discorsi come quelli di questo articolo, che contribuiscono alla crescita e giustificazione dei paraocchi con cui la gente vive, noncurante di cosa causa il proprio stile di vita.”
Questo articolo chiede di non paragonare l’uomo all’animale. I tuoi violenti commenti hanno alzato il tono della discussione insultando chiunque non fosse vegetariano e cercando improbabili contraddizioni. Se volevi convincere qualcuno sappi che hai ottenuto l’effetto contrario.
Sono sinceramente offeso da questo frullato di superficialità.
Già dopo poche righe si può leggere una concetto come questo:
“È contrario alla dignità umana «far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita». Tuttavia la natura «è destinata al bene comune dell’umanità passata, presente e futura», «è dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti»”
Chi non si accorge del controsenso è inguaribilmnente ottuso. Parlare prima di inutili sofferenze e poi di legittimità del disporre di oggetti obsoleti come le pelli per gli abiti o un semplice alimento, opinabili, i quali rimossi eviterebbero la maggiore indegna sofferenza inflitta agli animali, che è quella dello sfruttamento intensivo negli allevamenti, che a differenza di un singolo maltrattamento che subisce ad esempio un cane, tutelato dalla legge, tratta della privazione della dignità e della vita dalla nascita alla morte dell’individuo. Veramente ho ribrezzo di chi si definisce Cristiano, parla di amore e spendersi per il prossimo e poi antempone meri interessi alla dignità e sofferenza. Provo veramente vergogna.
Nessun controsenso. L’uomo non deve disporre indiscriminatamente della vita dell’animale (cioè senza motivazioni, giusto per il gusto di farlo), ma può disporne per il suo sostentamento, come ogni giorno fa ogni persona su questa terra mangiando il pollo, la salsiccia, il cotechino, l’oca, l’insalata ecc… Arrivare a sentirsi offesi perché uomini si nutrono di fagiani e galline mi sembra davvero fuori dal mondo.
Ovvio che se si può utilizzare la pelle non animale per proteggersi dal freddo è ovviamente preferibile, ma in caso non si potesse farlo? Gli uomini muoiono perché non possono coprirsi con la pelle degli animali? Vuoi davvero sostenere questo? Il Catechismo vale non solo per oggi ma per qualsiasi epoca e per qualsiasi condizione umana, dall’uomo del Polo Nord a quello dell’abitante del Sahara.
Provi vergogna per un castello che ti sei costruito da solo nella tua mente, io sono contro tutti i tipi di sfruttamento intensivo e uso di pelle animale (a patto che si possa crearne di sintetica) proprio perché sono cattolico e quindi sensibile e rispettoso al creato. Quando non ero cattolico semplicemente me ne fregavo. Provo vergogna per giudizi frettolosi e superficiali come i tuoi.
Provo vergogna per un castello che voi vi costruite, ovvero che la violenza di cui siete complici e mandanti sia necessaria, e vi mascherate dietro parole come utilità e sostentamento per mettersi il cuore in pace.
Provo vergogna per quanto consideri normale che ogni giorno la gente mangi il pollo, la salsiccia, il cotechino, l’oca, etc, senza curarsi di tutto quello che c’è dietro.
Provo vergogna perchè ti ritieni rispettoso e sensibile verso il creato, senza essere di fatto rispettoso e sensibile verso il creato.
Il punto è che questa violenza, che il 99% degli uomini ignora, non è necessaria. Quale valore cristiano cattolico e rispettoso del creato dice che anche se non ne ho bisogno, posso costringere un essere senziente dotato di emotività di vivere una breve vita di reclusione per essere poi ucciso e trasformato in fettine che deliziano il mio palato?
Ma no, assolutamente non ci sono controsensi….bah
Vergogna reciproca. Tuttavia tu ti vergogni del 99% degli esseri umani, io solo di alcune centinaia.
Spero che nella tua giornata di domani tu potrai schiacciare, mentre cammini, meno formiche e insetti di quanto hai fatto oggi. Provo vergogna per chi vuole farsi una passeggiata e nel farlo uccidere centinaia di esseri animali sul suo cammino. Questa è violenza verso il creato caro Dave! Spero che ti batterai con me verso tutti coloro che domani cammineranno per la strada.
Ridicola obiezione. Mangiare carne non è cosa accidentale, non arrampichiamoci sugli specchi per arrabattare in qualche modo teorie sul “tanto faccio del male comunque, tanto vale”.
Accidentale o no, tu per fare i tuoi porci comodi uccidi ogni giorno migliaia di insetti che avrebbero il tuo stesso diritto di vivere. Non si capisce perché pensi di essere tanto superiori ad una zanzare e permetterti di spiaccicarla sul parabrezza della tua auto per andare a mangiare un gelato con gli amici. E’ puro specismo il tuo, pensi di avere più diritti degli animali. Vergognati!
Chissà perché gli animali no e le piante si, poi.
Continui l’arrampicata. Penso che Dio ti abbia donato una razione, e quella dovrebbe permetterti di saper distinguere la differenza tra il vivere limitando al massimo il male che si causa e l’indifferenza.
Punti il dito verso una virgola come se essa giustificasse un intero testo di sofferenza.. mi ricorda tanto una parabola! Bah, davvero credi che siccome muovendomi in macchina schiaccio una zanzara sul parabbrezza allora sia uguale anche condannare migliaia di animali a nascere in una gabbia e morire in un macello?
Siccome non posso sfamare tutta l’africa, allora non aiuto nessuno… è questa la tua logica?
Comunque ti ho fatto una domanda, rispondimi per favore:
“Quale valore cristiano cattolico e rispettoso del creato dice che anche se non ne ho bisogno, posso costringere un essere senziente dotato di emotività di vivere una breve vita di reclusione per essere poi ucciso e trasformato in fettine che deliziano il mio palato?”
Il Catechismo è citato all’inizio: la creazione è destinata al sostentamento dell’uomo, egli ne dispone per nutrirsi e coprirsi (se non può fare altro), senza però abusarne senza motivo. Posso sapere quali sono gli animali senzienti? Tutti o solo alcuni?
Questa non è una risposta! Ti ho chiesto quale “valore”, quale “ragione”, sto parlando di una logica argomentata.
“Parlare prima di inutili sofferenze e poi di legittimità del disporre di oggetti obsoleti come le pelli per gli abiti o un semplice alimento, opinabili, i quali rimossi eviterebbero la maggiore indegna sofferenza inflitta agli animali, che è quella dello sfruttamento intensivo negli allevamenti,”
Sono contro le pellicce pure io (appunto, provocano inutili sofferenze), ma devi tenere presente che il CCC è rivolto a tutti i cattolici, non solo a quelli “ricchi”. Pensa a tutti quelli che in Africa o in altri Paesi poveri hanno bisogno di alimentarsi con degli animali o di vestirsi con le pelli di essi. Lì le “pellicce” non sono certo “obsolete”, così come il mangiare pollo (non hanno mica le pasticchette vegane!).
Pellicce, allevamenti “disumani” etc. sono in contrasto con la prima frase, ovvero contro la sofferenza inutile degli animali. Però, ripeto, mangiare pollo (senza farlo soffrire prima) o vestirsi con pelle di animale è necessario in certe società, quindi non si parla di sofferenza inutile.
Perdonami, è come giustificare l’omicidio in senso generico con il caso singolare della legittima difesa. Non mi ci metto nemmeno a imbarcarmi in una discussione sul vegetarismo nel terzo mondo, in cui preciso che non sono d’accordo con te, ma serve solo a sviare il punto focale su cui non vogliamo fare ammissioni: Parliamo di noi, di questa società, di chi può permettersi una scelta, delle decine di miliardi di animali che la nostra società tratta come meri oggetti e che non hanno nessuna voce! Essere vegetariano o vegano non è certo una spesa maggiore, se non per chi è culinariamente ignorante, essendo abituato ad avere una dieta fatta perlopiù di carne e derivati, anzi è un notevole risparmio ed è veramente alla portata di tutti.. Diverso è parlare di animali come prodotti senza dignità che Dio mette a uso e consumo dell’uomo.
Aprendo un piccolo specchietto sul terzo mondo, oggi gli allevamenti detengono più dell’80% del terreno coltivato per produrre foraggi, e proprio nel terzo mondo risiedono infinità di ettari rubati alle popolazioni locali per la produzione di cereali e legumi per foraggi. Al di la del fatto che non è solo per questo che il cibo manca al terzo mondo, in questo modo anche volendo non ci sarà mai cibo per tutti.
ps. Le pasticchette sono per i malati..
“Perdonami, è come giustificare l’omicidio in senso generico con il caso singolare della legittima difesa.”
No, perché così come nessuno giustifica l’omicidio in senso generico, nessuno dovrebbe giustificare i trattamenti ingiusti e senza senso che gli animali subiscono.
“Non mi ci metto nemmeno a imbarcarmi in una discussione sul vegetarismo nel terzo mondo, in cui preciso che non sono d’accordo con te,”
Se non sei d’accordo con me e pensi che chi non ha accesso nemmeno all’acqua possa fare diete vegane, ti prego di spiegare come.
Evita di dire “Dobbiamo aiutarli noi” perché se aspettano i nostri aiuti e considerano sbagliato mangiare carne per sopravvivere, sta sicuro che muoiono, purtroppo.
“Parliamo di noi, di questa società, di chi può permettersi una scelta, delle decine di miliardi di animali che la nostra società tratta come meri oggetti e che non hanno nessuna voce!”
D’accordissimo. Ma il Catechismo parla di noi? Di questa società? O di tutte? Anche di chi non può permettersi una scelta?
A me sembra abbastanza chiaro: dare anche solo una botta sul sedere ad un lemure significa maltrattarlo inutilmente. Dovresti considerare tutto quello che si dice in proposito, non una singola frase.
E, comunque, io ho 1 cane, 2 gatti, 3 conigli e 1 tartaruga, la maggior parte di essi li ho raccolti dalla strada. Sicuro che li considero oggetti?
Nessuno, qui, è favorevole agli allevamenti di cui parli.
“ps. Le pasticchette sono per i malati..”
http://laboratorioveg.altervista.org/blog/braccio-di-ferro-mangia-gli-spinaci-pillole-per-una-buona-dieta-vegetariana/
http://www.cristinabarbagli.it/articoli/alimentazione/la%20dieta%20vegetariana.htm
Nel primo si parla di pastiglie. Nel secondo di pasticche…
“Essere vegetariano o vegano non è certo una spesa maggiore, se non per chi è culinariamente ignorante, essendo abituato ad avere una dieta fatta perlopiù di carne e derivati, anzi è un notevole risparmio ed è veramente alla portata di tutti.”
Non penso sia una quesione economica.
“Diverso è parlare di animali come prodotti senza dignità che Dio mette a uso e consumo dell’uomo.”
Se qualcuno ha questa visione, è semplicemente ignorante. Gli animali hanno dignità e non sono “a nostro uso e consumo”. Questa è una visione scientista e socialdarwiniana. Non cristiana (vedi San Francesco).
Continuo a pensare che tu stai fraintenendo e che ci stai mettendo in bocca parole non nostre. Non sta scritto da nessuna parte che gli animali sono senza dignità… Anzi! “Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria.” “gli uomini devono essere benevoli verso di loro.”
“Aprendo un piccolo specchietto sul terzo mondo, oggi gli allevamenti detengono più dell’80% del terreno coltivato per produrre foraggi, e proprio nel terzo mondo risiedono infinità di ettari rubati alle popolazioni locali per la produzione di cereali e legumi per foraggi. Al di la del fatto che non è solo per questo che il cibo manca al terzo mondo, in questo modo anche volendo non ci sarà mai cibo per tutti.”
Quindi? Spero che tu non voglia dare la colpa a me o a noi di questo…
La visione dell’uomo venuto al mondo per dominare senza condizioni o etiche la natura è una visione che non appartiene al nostro modo di ragionare.
Questi tuoi dati, inoltre, mi convincono ancora di più che al Terzo Mondo, se aspettano che si cambi, rischiano di morire se adottano i principi vegani.
““Quale valore cristiano cattolico e rispettoso del creato dice che anche se non ne ho bisogno, posso costringere un essere senziente dotato di emotività di vivere una breve vita di reclusione per essere poi ucciso e trasformato in fettine che deliziano il mio palato?””
Non c’è una regola cristiana che permette questo, se non è necessario. Quella che molti animali vivono in questi allevamenti è sofferenza inutile, visto che vengono trattati come animali da macello e basta, come oggetti senza sentimenti o dignità. Ripeto: nessuno vuole giustificare i trattamenti che gli animali subiscono negli allevamenti. Giustificare chi, senza soldi o possibilità di nutrirsi, mangia una gallina non significa giustificare chi racchiude una mucca in un camion che percorre 200 km per andare al macello.
P.S.
Spero davvero che tu non voglia spiegare a noi il Catechismo solo in base alle frasi che trovi scritte qui… Frasi nemmeno spiegate…
“No, perché così come nessuno giustifica l’omicidio in senso generico, nessuno dovrebbe giustificare i trattamenti ingiusti e senza senso che gli animali subiscono.”
Il punto sta nella soggettività del termine ingiusto. Per quanto mi riguarda, la sofferenza che cagioni è evitabile, è sofferenza ingiusta. Se non puoi farne a meno, per sopravvivenza, tutto cambia, come legittimerei chi ruba per sfamare i propri figli che muoiono di fame, legittimerei anche chi mangia carne per la stessa ragione. Con questo non vuol dire che il catechismo asserisca che il furto è legittimo.
Io di preti vegetariani non ne ho ancora conosciuto uno, ne uno che condivide quanto dico in merito, e ti assicuro che frequento vari ambiti cattolici, dalle missioni al volontariato locale alla parrocchia.
E.. alla fine della fiera, nessuno dovrebbe giustificarli, ma di fatto li giustificano..
“Se non sei d’accordo con me e pensi che chi non ha accesso nemmeno all’acqua possa fare diete vegane, ti prego di spiegare come.”
Non ne volevo parlare perchè svia il discrso. Si usa questo concetto per asserire: “se non lo possono fare tutti, non è così necessario che lo facciamo anche noi”.
Ad uno che muore di fame non mi sento in dovere di spiegarli l’etica del rispetto verso gli animali, tantopiù quando anche per la condizione in cui si trova è difficile che sia in un situazione in cui è utile spiegargliela.
Vegetali e derivati vegetali sono in ogni società più convenienti della carne, che invece è un bene di lusso. Nel terzo mondo non si possono permettere il pollo, non si possono di nutrire loro stessi, figuriamoci di nutrire un pollo.. Parliamo di noi perchè questo discorso viene a toccare noi, non il terzo mondo, l’animalismo, l’antispecismo, si rivolge a noi, non al terzo mondo. Se il discorso fosse incentrato sullo specificare casi in cui non si può fare altrimenti, non avrei obiezioni, ma è volutamente in senso generico, è volutamente mirato ad alleggerire l’etica del cattolico che ama ma mangia carne, perchè Dio ha messo a disposizione natura e quindi animali per il sostentamento dell’uomo. Io credo invece che Dio abbia dato all’uomo il libero arbitrio, ed un cervello per capire l’amore, predicarlo ed applicarlo, con tutto il creato.
“http://laboratorioveg.altervista.org/blog/braccio-di-ferro-mangia-gli-spinaci-pillole-per-una-buona-dieta-vegetariana/
http://www.cristinabarbagli.it/articoli/alimentazione/la%20dieta%20vegetariana.htm
Nel primo si parla di pastiglie. Nel secondo di pasticche…”
Ma gli hai letti? XD Il primo non parla di pastiglie, anzi dice il contrario. Il secondo, che è un parere, parla della complessa questione b12, e si tratta di un integratore che uno può scegliere di assumere o meno in quanto la ricerca in questo campo è ancora arretrata. Esistono migliaia di vegani che non assumono nessun integratore e hanno analisi perfette, altri che per sicurezza gli assumono. Nulla di necessario. Ti consiglio in merito di leggerti questo: http://davidemaccagnan.blogspot.com/2012/01/lintegratore-chiamato-carne.html
E se non ti convince, cercati su youtube le interviste che ho fatto all’emerita dottoressa De Petris.
“Se qualcuno ha questa visione, è semplicemente ignorante. Gli animali hanno dignità e non sono “a nostro uso e consumo”. Questa è una visione scientista e socialdarwiniana. Non cristiana (vedi San Francesco).
Continuo a pensare che tu stai fraintenendo e che ci stai mettendo in bocca parole non nostre. Non sta scritto da nessuna parte che gli animali sono senza dignità… Anzi! “Gli animali sono creature di Dio. Egli li circonda della sua provvida cura. Con la loro semplice esistenza lo benedicono e gli rendono gloria.” “gli uomini devono essere benevoli verso di loro.””
E allora perchè tutti i giorni nelle nostre tavole ci sono prodotti che ledono la dignità degli animali, intrisi di sofferenza e morte, e noi non ce ne curiamo? Perchè a Savater preme tanto parlare del pericolo dell’antispecismo, cosa che per altro non ha minimamente capito, e non gli tocca minimamente indicare cosa si può invece fare per gli animali e sarebbe etico e cristiano fare, senza come dice, spendere tempo e denaro?
“Quindi? Spero che tu non voglia dare la colpa a me o a noi di questo…
La visione dell’uomo venuto al mondo per dominare senza condizioni o etiche la natura è una visione che non appartiene al nostro modo di ragionare.
”
La colpa è di tutti noi, tanto mia quanto tua. Cosa mangiamo e cosa compriamo condiziona la situazione del terzo mondo! Cosa facciamo per cambiare le cose è fondamentale. Cosa facciamo? Cosa ci invita a fare di concreto il catechismo? Il clero? Il fedele?
“Questi tuoi dati, inoltre, mi convincono ancora di più che al Terzo Mondo, se aspettano che si cambi, rischiano di morire se adottano i principi vegani.”
Questo non l’ho capito.
“Non c’è una regola cristiana che permette questo, se non è necessario. Quella che molti animali vivono in questi allevamenti è sofferenza inutile, visto che vengono trattati come animali da macello e basta, come oggetti senza sentimenti o dignità. Ripeto: nessuno vuole giustificare i trattamenti che gli animali subiscono negli allevamenti. Giustificare chi, senza soldi o possibilità di nutrirsi, mangia una gallina non significa giustificare chi racchiude una mucca in un camion che percorre 200 km per andare al macello.”
Questo testo giustifica tutto ciò invece!
Se il catechismo asserisce ciò che dici, allora non capisco perchè quando si parla delle nostre abitudini sembra sempre che si tratti solo di precetti teorici, e si condanna la sofferenza animale solo fino a che non tocca i nostri interessi.
“Spero davvero che tu non voglia spiegare a noi il Catechismo solo in base alle frasi che trovi scritte qui… Frasi nemmeno spiegate…”
Non me lo sogno nemmeno, io esprimo solo la mia opinione.
Siccome hanno chiuso la discussione per alcune ore e non potevo postare, se dovesse ricapitare, su facebook sono Davide Maccagnan.
Dade ti stimo 🙂
Valentina, capiamo la necessità di allearsi continuamente con chi la pensa in modo simile. Ma sarebbe bello scrivere commenti costruttivi. Se tutti facessero come te ad ogni commento credo che verrebbe fuori un bel casino.
Diciamo allora una volta per tutte:
VALENTINA STA’ DALLA PARTE DI DAVE SEMPRE
Ok, l’ho detto io una volta per tutte.
“Io di preti vegetariani non ne ho ancora conosciuto uno, ne uno che condivide quanto dico in merito, e ti assicuro che frequento vari ambiti cattolici, dalle missioni al volontariato locale alla parrocchia.”
Si vede che hai cercato poco…
http://it.wikipedia.org/wiki/Frati_Minimi
“Francesco aggiunse quello solenne di vita quaresimale perfetta e perpetua, che imponeva la totale astinenza dalla carne e dai suoi derivati (latte, uova, formaggio) salvo che in caso di malattia.”
“Il punto sta nella soggettività del termine ingiusto. Per quanto mi riguarda, la sofferenza che cagioni è evitabile, è sofferenza ingiusta. Se non puoi farne a meno, per sopravvivenza, tutto cambia, come legittimerei chi ruba per sfamare i propri figli che muoiono di fame, legittimerei anche chi mangia carne per la stessa ragione. Con questo non vuol dire che il catechismo asserisca che il furto è legittimo.”
La Chiesa, se è per questo, non ha mai avuto nulla da dire nemmeno sull’uccidere per legittima difesa:
“Se uno nel difendere la propria vita usa maggior violenza del necessario, il suo atto è illecito. Se invece reagisce con moderazione, allora la difesa è lecita […]. E non è necessario per la salvezza dell’anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l’uccisione di altri”
Lo stesso sugli animali: se uno fa soffrire inutilmente gli animali, sono cavoli suoi quando si ritrova di fronte a Dio. Ed è specificato.
“Io di preti vegetariani non ne ho ancora conosciuto uno, ne uno che condivide quanto dico in merito, e ti assicuro che frequento vari ambiti cattolici, dalle missioni al volontariato locale alla parrocchia.”
Io, invece, di cattolici vegani ne ho conosciuti. Non centinaia, ma ci sono.
“E.. alla fine della fiera, nessuno dovrebbe giustificarli, ma di fatto li giustificano..”
?
Non ho capito… 🙁
Chi giustifica cosa? I preti?
“Non ne volevo parlare perchè svia il discrso. Si usa questo concetto per asserire: “se non lo possono fare tutti, non è così necessario che lo facciamo anche noi”.
Ad uno che muore di fame non mi sento in dovere di spiegarli l’etica del rispetto verso gli animali, tantopiù quando anche per la condizione in cui si trova è difficile che sia in un situazione in cui è utile spiegargliela.
Vegetali e derivati vegetali sono in ogni società più convenienti della carne, che invece è un bene di lusso. Nel terzo mondo non si possono permettere il pollo, non si possono di nutrire loro stessi, figuriamoci di nutrire un pollo.. Parliamo di noi perchè questo discorso viene a toccare noi, non il terzo mondo, l’animalismo, l’antispecismo, si rivolge a noi, non al terzo mondo. ”
http://kidslink.bo.cnr.it/g2g/economia/primario/sussist.htm
Qui c’è un esempio di allevamento di sussistenza. Non è vero che la carne è un bene di lusso, se hai un pollaio. Esso diventa sì l’unica fonte di sostentamento che hai (e sei messo meglio degli altri), ma non è vero che il pollo, in Africa, non lo possono nemmeno mangiare i poveri.
Appunto, nel link c’è una tribù povera asiatica che vive grazie alle mandrie bovine.
Non è infatti solo una questione di convenienza, ma di averi. Certo, al mercato la carne costa di più, ma al mercato ci va chi ha dei soldi da spendere o averi da barattare. In molte aree del mondo il sistema mercantile non esiste nemmeno e si deve vivere con quello che si trova.
“Parliamo di noi perchè questo discorso viene a toccare noi, non il terzo mondo, l’animalismo, l’antispecismo, si rivolge a noi, non al terzo mondo. Se il discorso fosse incentrato sullo specificare casi in cui non si può fare altrimenti, non avrei obiezioni, ma è volutamente in senso generico, è volutamente mirato ad alleggerire l’etica del cattolico che ama ma mangia carne, perchè Dio ha messo a disposizione natura e quindi animali per il sostentamento dell’uomo.”
Io, invece, continuo a pensare che stai fraintendendo. Anzi, ora asserisci che
1. il testo è vago proprio per giustificare chi mangia carne per piacere.
2. il testo è rivolto a noi, non al terzo mondo.
Si chiama processo alle presunte intenzioni.
Ti è stato spiegato che:
1. Il testo (nello stesso paragrafo!) specifica che far soffrire gli animali inutilmente non è giusto. Per quanto riguarda la nostra società, io non lo so se è giusto o meno mangiare carne. O meglio, se è inevitabile o se ciò provoca solo una sofferenza gratuita all’animale, una sofferenza non necessaria. Il problema non me lo sono posto, non avendo libero arbitrio in proposito, a causa di una malattia. Ma se non è necessario, sono d’accordo con te. Il problema è che questo “se” fa la differenza.
2. Il testo è rivolto a TUTTI i cattolici.
“Ma gli hai letti? XD Il primo non parla di pastiglie, anzi dice il contrario. Il secondo, che è un parere, parla della complessa questione b12, e si tratta di un integratore che uno può scegliere di assumere o meno in quanto la ricerca in questo campo è ancora arretrata. Esistono migliaia di vegani che non assumono nessun integratore e hanno analisi perfette, altri che per sicurezza gli assumono. Nulla di necessario. Ti consiglio in merito di leggerti questo: http://davidemaccagnan.blogspot.com/2012/01/lintegratore-chiamato-carne.html
E se non ti convince, cercati su youtube le interviste che ho fatto all’emerita dottoressa De Petris.”
Oddio il primo no! Che figuraccia XD
Io non volevo dire che tutti prendono integratori, solo che rientrano nella dieta di molti e che non puoi darli a chi sta in Africa. Per te non è necessario prenderli, dato che si può trovare molto cibo ma dato che parlavamo di chi sta in Africa (dubito che qui la gente trovi tutti gli alimenti necessari) allora è partita la mia obiezione.
Comunque prima sostenevi che le pasticche le davano ai malati e basta 😛
“E allora perchè tutti i giorni nelle nostre tavole ci sono prodotti che ledono la dignità degli animali, intrisi di sofferenza e morte, e noi non ce ne curiamo?”
Il perché, te l’ho detto, andrebbe ricercato ponendo alcune domande. E’ ancora necessario mangiare carne, oggi? Se la risposta è “no” (ripeto: da 22enne senza libero arbitrio non mi sono posto la domanda) hai ragione. Chi mangia carne, però, non necessariamente è d’accordo con i metodi con cui questa carne viene “fabbricata”, ovvero con allevamenti-lager e macelli. Semplicemente, ritengono necessario mangiare carne e non hanno la possibilità di acquistarla in altri posti se non in supermercati (i quali, appunto, prelevano la carne da questi macelli: è tutta una catena)
Devi anche accettare il fatto che molti ritengano necessario mangiare carne. O perché non sono sufficientemente informati, o perché hanno ragione. Ma lo devi accettare. Non sono tutti dei criminali ipocriti che mangiano carne solo per piacere personale, à la Homer Simpson.
“Perchè a Savater preme tanto parlare del pericolo dell’antispecismo, cosa che per altro non ha minimamente capito, e non gli tocca minimamente indicare cosa si può invece fare per gli animali e sarebbe etico e cristiano fare, senza come dice, spendere tempo e denaro?”
Sinceramente non sono molto d’accordo con questo qui, specie se ha difeso il diritto di fare corride.
“La colpa è di tutti noi, tanto mia quanto tua. Cosa mangiamo e cosa compriamo condiziona la situazione del terzo mondo! Cosa facciamo per cambiare le cose è fondamentale. Cosa facciamo? Cosa ci invita a fare di concreto il catechismo? Il clero? Il fedele?”
Ci invita ad andare in Africa ad aiutare la gente.
Dire che la colpa è di tutti noi allo stesso livello mi sembra semplicistico.
E, comunque, ripeto, non c’entra molto col discorso che stiamo facendo.
Se hai delle soluzioni per il Terzo Mondo che permettano di salvare anche gli animali, proponile. Penso che il mondo non aspetta altro.
Inoltre, sarebbe bene riportare delle fonti attendibili che dicano che l’80% delle terre coltivate servono a mantenere animali da allevamento (riguarda una tua affermazione precedente, legata al discorso che stavamo facendo).
Dalle Garzantine, prendiamo l’India. Il 60% della popolazione vive di agricoltura. Non si parla di supercoltivazioni di foraggi.
Andiamo allo Zimbawe. La cultura di sussistenza domina. Producono mais, manioca, frumento e sorgo. Tra le culture commerciali: tabacco, cotone, soia, tè e zucchero. Anche banane ed altra frutta. Nessun riferimenti a foraggi o cose simili.
Mongolia: 1% di terre coltivabili, le quali non riescono a soddisfare il fabbisogno. Devono, quindi, importare sia cibo x persone che x animali.
Egitto: coltivano soprattutto cotone (1,5% della prod mondiale) e lino (10° nella classifica mondiale). I cereali vengono assorbiti dal mercato interno. Non vanno, quindi, nei “nostri” allevamenti.
Cile: agricoltura di sussistenza, con cereali e frumento insufficienti per soddisfare il fabbisogno. Per questo coltivano soprattutto frutta, come mele e kiwi.
Congo: anche qui, agricoltura di sussistenza incapace di soddisfare il fabbisogno. Coltivano mais e parate. Tra le colture destinate all’esportazione: zucchero arachidi e banane.
Somalia: mais, banane, verdure…
Nessuno nega che certe colture vanno agli allevamenti, ma siamo sicuri che gli allevamenti detengano l’80% dei campi coltivati, sottraendo terre alle popolazioni locali??
Ripeto: se aspettano noi, muoiono.
“Questo testo giustifica tutto ciò invece!”
Ok. Scrivi:
“Non me lo sogno nemmeno, io esprimo solo la mia opinione.”
Sicuro che vuoi esprimere la tua opinione e non dire a noi cosa il testo dice, se noi interpretiamo in modo differente quel testo?
“Se il catechismo asserisce ciò che dici, allora non capisco perchè quando si parla delle nostre abitudini sembra sempre che si tratti solo di precetti teorici, e si condanna la sofferenza animale solo fino a che non tocca i nostri interessi.”
Poi è logico: tra interpretare e rispettare l’interpretazione, ce ne passa. L’ipocrisia esiste. Così come esiste il diritto di avere opinioni differenti dalle tue e considerare il mangiare carne una necessità. Però, ripeto: vuoi insegnare a noi cosa dice quel testo. Dì pure che faccio un processo alle intenzioni. Non mi interessa.
P.S.
Sei mio concittadino 😀 😀 😀 😀
Ho visto il tuo blog.
Oh pare che non tutti gli animalisti lo amino:
http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/-vp634923.html
Amare gli animali non significa odiare la propria razza ed anteporre le esigenze presunte degli stessi in merito, in realtà, ad un vero e proprio indottrinamento estremista basato sempre e comunque su sentimenti di odio verso altri uomini, in questo caso religiosi. Gli uomini si nutrono anche di carne, se uccidono per nutrirsi è naturale. Non si può andare contro natura in virtù di pseudo filosofie e indicazioni morali, perché questa morale esiste in quanto noi esseri umani siamo pensanti, non gli animali. Come dice l’articolo, la tigre rimarrebbe tigre, ma l’uomo opterebbe per una scelta innaturale. La mente è pericolosa. Siamo arrivati a fatti di gente uccisa perché ha investito un cane, mentre erano i padroni ad averne responsabilità. Di recente lessi di un gruppo di animalisti che fece chiudere l’edicola ad un tizio perché aveva perso la pazienza e il padrone del cane portava il proprio animale ad urinare sui giornali. L’edicolante, in un eccesso d’ira, sbagliò prendendo a calci il povero animale, ma si pentì poi sulla stampa. Gli animalisti, evidentemente gente impegnata a livello lavorativo, si presentavano in massa di fronte all’edicola con i loro cani fino a portare alla chiusura, che in questi tempi, perdere un lavoro significa MORIRE, dell’edicola.
A quando il dare in pasto, sempre secondo l’etica anti-specista, i neonati poco sani ad animali sani, e, secondo tali teorie, più degni di vivere di un essere umano?
Scusa non ho capito cosa vuoi dire e le conclusioni che vuoi trarre…
Che c’è che non hai capito?
Non mi pare affatto che l’antispecismo chieda di scegliere tra la vita umana e quella animale.
Non confondere gli antispecisti con fanatici del proprio cane..
Comunque, proprio perchè siamo umani pensanti e scegliamo le nostre azioni in base all’etica e morale, e non alla natura (altrimenti come animali ci uccideremmo, stupreremmo, accoppieremmo etc), anche se mangiare carne o non deve essere frutto di etica e morale, la natura non giustifica nulla (anzi, tra l’altro noi in quanto onnivori, in natura mangeremmo carne solo in caso di carestia del nostro cibo primario, ovvero i vegetali, e non mi pare viviamo in carestia).
Vi ricordo che Savater, nel suo ultimo libro (“Tauro-etica”) arriva a giustificare le corride…con il penoso argomento che i tori sarebbero stati allevati proprio “allo scopo” di combattere, per cui farli combattere non significherebbe maltrattarli. Di fronte ad “argomenti” (chiamiamoli così) di questo tenore, rimango veramente basito, soprattutto se vengono da un libero pensatore come lui, apprezzabile sotto altri aspetti…
Aggiungo che si può diventare vegetariani (o anche vegani) senza che questo comporti necessariamente un atteggiamento fanatico verso chi non lo è. Di più, la dieta vegetariana – oltre a contribuire alla riduzione di inutili sofferenze degli animali (che sono allevati “intensivamente, con tutto ciò che questo comporta, proprio perché il nostro consumo di carne è smodato) – è anche più compatibile con la sostenibilità ambientale e permette di nutrire molte più persone di quanto non faccia una dieta iper-carnivora come quella occidentale (si tenga conto che per produrre poche proteine animali se ne devono consumare molte di più di vegetali).
lo sappiamo, lo sappiamo, tutte storie predicate dai fautori dei diritti soggettivi per gli animali di cui il diritto alla vita è il primo. Quindi se gli animali hanno il diritto alla vita non possono essere uccisi e diventare vegetariani non sarà più una scelta ma un obbligo. Poi questi personaggi sono gli stessi che predicano la liberalizzazione delle droghe (per gli uomini non per gli animali), la riduzione della popolazione (umana ovviamente), l’aborto libero e l’eutanasia.
ma gli animali non sono “grumi di cellule” che sfruttano la Natura e contribuiscono all’aumento dell’Entropia?
Ogni animale non è un essere in più che sfrutta la Terra e contribuisce ad aumentare l’impronta ecologica, alle deforestazioni, all’impoverimento di tutti?
la tua dieta vegetariana valla a proporre a questo qui:
http://www.fantascienza.com/blog/drownedword/wp-content/uploads/2009/03/bambino_africa.jpg
Mattia, non capisco la durezza degli intervenuti prima di me. A me è piaciuto il tuo intervento: porti avanti le tue idee senza voler attaccare chi la pensa diversamente. Io non sono vegetariano e sono contento di nutrirmi di carne, ma rispetto chi è vegetariano e fa questa scelta, senza doverli dare etichette di sorta (specismo, antispecismo ecc.).
e dove starebbe la durezza?
A quanto pare allora non sono l’unico che ha notato una sorta di durezza nel tuo modo di esprimerti, Kosmo. Riflettici un po’ su. E la mia non è una presa per i fondelli ma un semplice consiglio, spero che tu capisca.
Bisognerebbe vedere anche quello che scrive quello a cui rispondo…
E anche leggere quello che dice chi mi critica non sarebbe male…
Però è vero Kosmo, è possibile dialogare senza eccessive e continue provocazioni. Gli altri ti insultano? Non cadiamo nel tranello reazionario.
comunque, a me hanno sempre insegnato che ci sono proteine animali insostituibili, che cioè non possono essere sostituite da proteine di tipo vegetale. da questo deriverebbe l’importanza della carne in una dieta equilibrata. poi, non saprei, non sono mica un esperto di questi argomenti…
Esattissimo! Questa follia di diete vegetariane (o addirittura vegane) sono appunto follie per salvaguardare gli animali. Un qualunque dietologo ti direbbe gli innumerevoli pericoli che corre una persona che mangia vegetariano, specialmente in giovane età e specialmente donna.
Pericoli simili corre chi stra-mangia ogni giorno quantità industriali di carne, è ovvio.
Non è mica vero. Possiamo grazie a Dio sostituire il ferro con i legumi, altre proteine grazie uova al tegamino oppure formaggio. Si può vivere in modo diverso, ma quanti sono disposti?
no, non è vero.
Ci vuole proprio la carne.
Poi ci sono quelli VEGANI, che neppure i derivati dagli animali (uova, formaggio) vogliono.
Parlate per sentito dire senza sepere realmente nulla. Ora, ditemi per favore quale proteina-amminoacido essenziale non troviamo in disponibilità in una dieta vegan?
No perchè io ho studiato nutrizione, ma questa cosa evidentemente mi è sfuggita..
Già chi parla di sostituire fa un errore, e non ha ben chiaro che cos’è l’onnivorismo: http://davidemaccagnan.blogspot.com/2012/01/lintegratore-chiamato-carne.html
Io sono vegana, quindi mi sono informata per avere un’alimentazione sana.
prima ti voglio dire una cosa, non sono cattolica ma ho studiato la Bibbia per un pò, quindi, puoi anche poi andare a verificare, ti posso dire una cosa.
Se leggi nella genesi, Dio ha creato l’uomo vegano, il permesso di mangiare la carne venne data a Noe, quindi parecchio tempo dopo l’inizio dell’imperfezione umana, quado era nel bel mezzo del diluvio e non è che avesse molto di cui cibarsi… quindi, evidentemente, Dio non ci ha creato onnivori…se avesse voluto, npon pensi che lo avrebbe fatto fin da subito?
tra l’altro, il nostro intestino ha la stessa lunghezza di quello di un qualsiasi mammifero erbivoro; quello dei carnivori è circa la metà del nostro, questo perchè la carne deve essere digerita il più velocemente possibile, lo stesso vale per gli onnivori.
Ora, tornando alle sostanze nutritive, ti voglio indirizzare ad un sito dove viene elencato tutto, così puoi capire meglio:
http://www.vegfacile.info/nutrienti.html
Le proteine e i grassi animali provocano gravi malattie l’arteriosclerosi, il sovrappeso-obesità, il diabete mellito, l’ipertensione arteriosa, il cancro, l’osteoporosi.
Sul quel sito ci sono varie informazioni, giusto per farsi un’idea del motivo per cui tante persone decidono di diventare vegetariane e vegan.
Tra l’altro credo che Dio non accetti affatto ciò che noi facciamo agli animali, basta solo farsi un giro su youtube e scrivere “macello” per capire quanto sia sbagliato.
Dio è amore, come può volere che l’uomo faccia tutto ciò a creature che lui stesso a creato e che chiama suoi figli?!? a volte mi chiedo se qualcuno di quelli che fa determinati commenti specisti si faccia questa domanda o provi almeno ad informarsi su quello che ha attorno o abbia
mai letto la Bibbia….
Lo sai che i compost di origine animale, compresi scarti di macelleria, sono i migliori per le coltivazioni biologiche?
Questo modo di vedere le cose mi ha allontanato progressivamente dal Cristianesimo, e lo stesso ha fatto con molti dei miei famigliari, perché ha permesso e giustificato eccidi ed ecocidi in ogni parte del mondo dove è stata piantata la Croce.
Lo stesso Tommaso d’Aquina diceva: “sicché detrarre alla perfezione delle creature è lo stesso che detrarre alla perfezione della virtù divina”.
Difendere gli animali e l’ambiente, come difendere gli esseri umani dalle ingiustizie, è un atto di fede e di devozione verso la vita stessa.
E’ davvero triste vedere che degli individui come il filosofo dell’articolo non abbiano ancora sconfitto le barriere dei pregiudizi nei confronti dell’altro che in passato e nel presente hanno giustificato la schiavitù, i genocidi, il razzismo e le discriminazioni di tipo sessuale. Forse un giorno l’uomo si evolverà e si renderà conto di essere parte di una comunità globale di esseri senzienti che hanno origine da un’unica fonte, un’unica sorgente.
Io sto dedicando la vita alla difesa degli animali, li difendo dalle crudeltà e dall’inferiorità morale dell’uomo perché non posso tollerare che essi debbano subire la stupidità umana, un individuo che non esita neanche a spargere sangue all’interno della propria specie, un individuo che scegliere di contaminere lo stesso ambiente-vita.
Non ho distinzioni, non ho pregiudizi, sono molto attivo in due progetti umanitari che dirigo in Africa e credo che sia davvero riduttivo e sbagliato fare ancora distinzioni: siamo sulla stessa barca con gli animali e l’ambiente, che ci piaccia o no.
Credo che sia ora che alcuni individui scendano dai loro pulpiti, escano dalle loro chiese e città e vadano ad esplorare ed a comprendere l’ambiente naturale. Guardare negli occhi un delfino e negare a quella creatura l’intelligenza emotiva e sociale che dimostra da tempo immemorabile è un atto di ignoranza e di stupidità.
Si sono un volontario animalista, si combatto per i diritti degli esseri umani, sopratutto i poveri popoli indigeni che sono buoni, agli occhi di noi occidentali, solo ad essere convertiti, sfruttati e denigrati, e sarò anche un seguace di Gaia, la Terra la mia divinità, ma si può dire ben poco a chi ama la propria madre.
ecco ci mancava un seguace di Gaia, ne sentivamo un bisogno profondo. La mia impressione è che tu capisca le cose al contrario. Anch’io sono proprietario di un cane ma considero l’animalismo una totale idiozia. Una cosa è difendere gli animali, altro pensare di metterli sullo stesso piano degli esseri umani e farli titolari di diritti. E’ questo quello che viene detto nell’articolo, ma tu non riesci a cogliere la differenza e fai di tutte le cose un unico calderone.
No sei tu che non comprendi che gli animali stanno sul nostro stesso piano che ti piaccia o no. Qualsiasi altra idea è specista.
Fare di loro titolari di diritti è sbagliato? Beh forse universalmente perché il diritto umano è intrinseco alla nostra società, ma quando essi sono soggetti alla sofferenza dovuta alle azioni della nostra società, allora si, hanno “diritto” di avere dei diritti.
L’animalismo una totale idiozia? Perché pensi che veneriamo gli animali? Io li rispetto e li ammiro, ma non li venero. Confondere l’animalismo con una religione è a dir poco assurdo. Io quello che faccio lo faccio perché credo che le nostre azioni umane non debbano danneggiare gli esseri senzienti.
Siete veramente accecati dai pregiudizi …
Non mi piace l’aggressione di Kosmo e concordo con tutto quanto dici, tranne due frasi:
“non comprendi che gli animali stanno sul nostro stesso piano che ti piaccia o no. Qualsiasi altra idea è specista”.
Non è certo la paura di essere etichettato che mi farà cambiare idea e la farà cambiare a tutte quelle persone che domani a pranzo mangeranno un po’ di tacchino. Già, perché mangiare un po’ di pesce significa essere superiori al pesce, che ti piaccia o no. Io amo la natura e gli animali e ammiro molto chi si batte per la salvaguardia del creato, ma c’è un limite di buon senso oltre il quale diventa puro fanatismo.
“le nostre azioni umane non debbano danneggiare gli esseri senzienti”
Sono d’accordo fino a quando non danneggiare gli esseri senzienti non reca danno all’uomo. Inoltre mi piacerebbe che tu dessi una definizione di “esseri senzienti” perché c’è molta controversia sul tema. La formica è un essere senziente? Se si, per non danneggiarla bisognerebbe vietare tutte le automobili. Giusto? Lo stesso per i ragni e i lombrichi. Se no, mi faresti un elenco di esseri senzienti spiegandomi i criteri utilizzati per selezionarli?
e dove starebbe la mia “aggressione”?
Onestamente non voglio passare la mia serata a discutere in sede virtuale come questa.
Per quanto riguarda la tua domanda:
1. Non ho intenzione di farti cambiare idea. A differenza dei Cristiani non ho intenzione di convertire ma ho intenzione ad essere rispettato. Per analogia al tuo punto, quando la tigre mangia l’uomo, la tigre è superiore all’uomo? Il discorso di superiorità ha qualcosa di assurdamente astratto e fuorviante. I delfini, che uso sempre come esempio, sanno utilizzare l’echolocation, sanno stare sotto acqua per più di 15 minuti etc., cose che noi non sappiamo fare. Ogni creatura ha le caratteristiche che l’evoluzione le ha dato.
2. La natura dell’essere senziente è un discorso sicuramente complesso e nessuno di noi è in categoria di categorizzare il mondo naturale secondo dei criteri artificiali.
Non voglio essere definito come un fanatico, vorrei solamente che alcune persone invece di parlare a vanvera facessero qualcosa di utile con le proprie vite.
Se è vero quello che dici allora sei un razzista, perché stai dalla parte del delfino per i suoi begli occhi e non ti interessa nulla degli eccidi che questo mammifero compie a danno di pesciolini indifesi che non fanno male a nessuno; e scommetto che sei anche dalla parte delle balene perché sono grosse, mentre le povere sardine non le difende nessuno…
Caro Heimdall, ammiro molto quello che fai e non capisco la tua avversione per chi la pensa diversamente da te. Io ho poco tempo libero e quel poco lo uso per alleviare la vita a bambini malati in un centro sanitario gestito da un istituto religioso. Sbaglio perché non do priorità ad un delfino? Allora sono contento di sbagliare e mi impegnerò a sbagliare il più possibile.
Mangiare penso che mangi, scegliere cosa non ti fa perdere tempo, anzi al massimo ti fa guadagnare salute. La prima rivoluzione parte dal piatto.
E già, mica si può servire sia Dio che Gaia.
E dico solamente che in vita mia le critiche agli animalisti le ho sentite solo venire da coloro che nella vita non fanno un tubo per gli altri, della serie “da che pulpito …” Il signor Savater e tutti quelli che lo stimano potrebbero andare a dare una mano alla Caritas, Emergency ed Amnesty, invece di riflettere sull’assurdità dell’animalismo. Ogni gesto di empatia è un’energia positiva per il pianeta, non ha importanza a chi sia diretto.
Per me le sceneggiate della Chiesa Cattolica e l’adulazione del Papa sono forme di idolatria, ognuno la vede come vuole, non è con le belle parole che gli animalisti getteranno le armi ai piedi dei Cristiani Razionali e si aggregheranno alle schiere dei salvatori della razza umana.
C’è un po’di confusione, vi voglio ricordare che il rispetto per gli animali non viene dal laicismo ma da San Francesco, bisogna chiarire le cose
Lo ripeto: ammiro quello che fai e non comprendo il tuo astio verso chi scegli di dare il proprio tempo ad un essere umano piuttosto che ad un animale. Caritas (ovvero chiesa cattolica), Emergency ed Amnesty si occupano di esseri umani e non di animali.
L’idolatria sarebbe una realtà vera se adorassimo il Papa in quanto Papa, ma l’affezione al Papa è motivata dal fatto che riteniamo essere la persona in continuità con gli apostoli e con Gesù, quindi con Dio. Non so invece cosa siano le sceneggiate della Chiesa…
Io critico gli animalisti quando vaneggiano nell’estendere i diritti dell’uomo a quelli dell’animale (e perché le piante no??????!!!!). Li ammiro invece quando contribuiscono a porre fine alle inutili sofferenze degli animali e al rispetto del creato. Tuttavia quel poco tempo che ho intendo donarlo ad un essere umano sofferente piuttosto che ad un animale.
FABIO! Ma stiamo scherzando? Sto lavorando da un anno a due progetti umanitari in Africa (e ci tornerò a spese mie per completare una biblioteca, un sistema idrico e contribuirò a delle scuoel) e HO DETTO CHIARAMENTE che non HO MAI criticato chi lavora a dei progetti umanitari! Invece molte persone aprono bocca e le danno fiato criticando chi si batte per gli animali, un’iniziativa completamente altruista perché si va controcorrente e si prendono le critiche di altri esseri umani.
E io estendo i diritti anche alle piante! Ho un’ammirazione per gli alberi fin dall’infanzia, sopratutto e dico SOPRATUTTO, dopo averli studiati scientificamente.
La scelta del tempo libero è tua e fai quello che ti pare, ma sono stanco di persone che invece di farsi gli affari propri aggrediscono gli animalisti!
“io estendo i diritti anche alle piante! Ho un’ammirazione per gli alberi fin dall’infanzia, sopratutto e dico SOPRATUTTO, dopo averli studiati scientificamente. ”
E li abbracci?
allora, mi chiedo… ma di che campi? d’aria?
“chi si batte per gli animali, un’iniziativa completamente altruista perché si va controcorrente e si prendono le critiche di altri esseri umani.”
questa poi mi fa proprio ridere…
Kosmo, ma tu non hai altro da fare nella tua vita che attaccare chiunque non la pensi come te? La tua insensibilità nei confronti degli animali e i tuoi pregiudizi ideologici mi fanno ribrezzo….cmq le persone come te non meriterebbero neanche una risposta, visto che sono solo capaci di deridere chiunque come Heimdall (a cui va tutta la mia stima) si occupi NON SOLO di altri esseri umani, MA ANCHE di altri esseri senzienti. La foto del bambino africano che mi hai postato, inoltre, dimostra che tu di quello che io avevo detto non hai capito proprio una beata mazza. Non te la sto a rispiegare, sei un caso irrecuperabile…
A me non sembra affatto che Kosmo stia vaneggiando. Anzi, mi sembra che stia dalla parte di Chesterton, che 100 anni fa sosteneva che si sarebbero sguainate spade per sostenere che le foglie sono verdi d’estate. Vorrei sapere anch’io di che cosa campano certe persone e in base a cosa ritengono accettabile nutrirsi di piante e non di animali. Forse perché non hanno cervello? A me sembra specismo.
Oltretutto anch’io ho studiato “scientificamente” (quando si parla di scienza tutti devono inchinarsi e tapparsi la bocca) piante, animali e uomini, e non ho riscontrato alcun diritto nei loro DNA o nelle loro proteine.
Pure quando dicevano che la terra era piatta era scienza e per fortuna non si sono tutti inchinati a tapparsi la bocca. E comunque il tipo di scienza che ci arriva è molto filtrata. Era scientificamente provato anche che i vaccini fanno bene, ma solo perchè le case farmaceutiche dovevano vendere. Vabbè, poi questo è un altro discorso, scusami l’incursione, non ho resistito alla tua frase perchè mi ci trovo totalmente in disaccordo, ma è il mio pensiero, potrei anche non essere nel giusto..
mi sa che hai visto un po’ troppo “Heidi”.
Non aggredisco affatto gli animalisti. Aggredisco chi mi dice che la vita di un animale vale quanto quella di un essere umano. Tutto qui.
Non c’è bisogno di AGGREDIRE. Sono opinioni, convinzioni, niente più. Non esiste legge universale che la vita umana valga di più. E’ un’opinione soggettiva e non la si può imporre. Nella maggiorparte dei casi, per me, la vita animale vale quanto quella di un essere umano, hanno entrambi diritto alla VITA. Mi aggredirai? Buona notte!
E’ un’aggressione puramente dialettica, culturale. Non mi permetterei mai.
Pensi che le formiche o i ragni abbiano diritto alla vita? Mi spieghi perché oggi camminando per la strada ne hai uccisi sicuramente oltre 350?
“Non esiste legge universale secondo cui la vita umana valga di più”
D’accordissimo, il valore delle vita umana è frutto di una convenzione puramente umana.
Tuttavia affermare che la vita di un essere umano valga come quella di un animale pone seri rischi alla convivenza stessa tra gli umani, e mina quella stessa convenzione cui faccio riferimento. Credo sia impossibile (o almeno difficilissimo) per un essere intelligente come l’uomo condividere lo stesso ambiente con gli animali senza sottometterli in alcun modo. Essi fanno parte della nostra catena alimentare da sempre così come altri lo sono per la loro. Camminare senza calpestare le formiche come obietta qualcuno, anche ispirandosi ai più nobili principi etici sarebbe impossibile. Eliminare le formiche dal nostro ambiente relegandole in un ambiente dove non corrono pericoli nuocerebbe sia a noi che a loro.
Condivido. Attenzione però a non ridurre l’uomo ad un animale: la nostra catena alimentare noi possiamo comunque modificarla, al contrario di qualsiasi altro essere che vive sulla terra. Forse questa possibilità di rispetto estremo per gli animali è un altro indice della superiorità dell’essere umano. Mi è venuto in mente che il fatto che ci siano persone tanto dedite alla salvaguardia del creato, addirittura alcuni che diventano perfino fanatici e isterici, e al diritto degli animali, è una dimostrazione (semmai ce ne fosse bisogno di trovarne altre che la pura osservazione) della superiorità morale ed etica dell’uomo. Nessun animale si preoccupa per noi, anzi molti se solo potessero ci staccherebbero la testa a morsi.
Eh Fabio ovviamente concordiamo su effetti e non su cause come al solito, ma può essere già motivo di reciproca soddisfazione…
A parte il discorso uomon-animale ecco una cosasu cui non concordo:
– possiamo modificare la catena alimentare.
Siamo onnivori ma non credo si possa ormai più rinunciare tutti a nutrirsi di animali terrestri e marini pena la decimazione della razza umana (non so se qualcuno ha dati a riguardo)
Sulla superiorità morale ed etica dell’uomo sono d’accordissimo.
Andrea ti sarai accorto immagino che questo articolo è stato preso d’assalto da soggetti che hanno volontariamente modificato la loro alimentazione.
Ritengo vera, per una volta, questa affermazione trovata su Wikipedia che spiega sinteticamente perché sbagli nel tuo sottile riduzionismo (io non sono onnivoro perché sono un uomo dotato di libertà!!!!)
“Gli esseri umani, essendo gli unici in grado di decidere di cosa cibarsi – esistono infatti vegetariani, mangiatori di carne – non rientrano in questo tipo di classificazione; la parola onnivoro ha senso infatti solo se indica un animale che si nutre sia di produttori, sia di consumatori primari seguendo l’istinto (idem dicasi per i carnivori o gli erbivori)”: http://it.wikipedia.org/wiki/Catena_alimentare
Chiedo scusa per aver utilizzato il termine onnivoro senza possedere il sufficiente background di dominio.
Ecco, la conversazione tra voi due era molto civile ed interessante fino a questo punto, poi vi siete lasciati andare…che peccato.
Questo perchè date erroneamente che chi rispetta la vita degli animali debba necessariamente confrontarli con l’uomo e considerarli suoi pari.
Sono mie pari? Ma chissenefrega, io li rispetto in quanto esseri senzienti, il fatto che siano “diversi” da noi non giustifica eticamente in alcun modo che possiamo disporre della loro vita, lavoro e sofferenza.
L’articolo intende, fin dal titolo, proprio accusare chi vuole considerare l’animale alla pari dell’uomo. Si può benissimo rispettare gli animali pur non ritenendo che una mosca abbia pari diritti di quelli di un bambino. Avete preso d’assalto questo articolo sostenendo che noi torturiamo gli animali, riempiendo di insulti chiunque non volesse paragonarsi ad un animale.
Ogni volta che decidendo di camminando tu ammazzi migliaia di insetti, tu di fatto stai decidendo di disporre della loro vita. Anche se poi sul web dici l’opposto, magari proprio mentre sposti la sedia su cui sei seduto e uccidi un ragno. Sai benissimo che camminando o guidando ucciderai degli animali senzienti quindi non venirmi a raccontare favole per favore. Datevi una controllata.
sarebbe interessante sapere (io non lo posso chiedere perchè accusato dai cuoricini teneri animalisti di provocare vomito e ribrezzo, alla faccia di chi mi accusa sempre di esser violento) fino a che livello viene estesa la capacità di “esseri sezienti”: anche a scorpioni, sanguisughe, scarafaggi, larve di mosche, batteri, e quindi anche al vibrione del colera, al bacillo del tifo, al virus Ebola, e se fossero disposti a fare da “incubatori naturali” per simili specie, perchè dispiace che muoiano.
Ah già che ci siamo, se anche la nozione di “essere seziente” è estesa anche al feto, o ai feti degli animali, specialmente in quelli in via di estinzione.
Forse non ricevi risposte perchè fai domande alle quali ognuno la pensa in modo diverso. Anche nell’animalismo ci sono diversi modi di pensare, ognuno ha il suo…
Ma guarda, è vero, molti si espongono in maniera aggressiva, ma non tutti. So che è difficile fare differenze quando sale la rabbia, ma quello che credo voglia dire Dave (che tra ha invogliato tramite il suo profilo fb di partecipare al discorso pregando i “compagni” animalisti di essere educati) è che non c’è bisogno di equiparare per rispettare. Poi il mio pensiero è che anche noi siamo ipocriti fondamentalmente, proprio per i motivi che hai esposto, ma solo quando ci prendiamo la libertà di dare degli ipocriti agli altri. E’ logico che poi riceviamo delle puntualizzazioni come le tue, chi semina raccoglie. Quello che penso io è che faccio ciò che posso, poi logico che non arrivo dappertutto 😛
Un’altra cosa Heimdall…posso chiederti perché la tua ammirazione per le piante non ti trattiene dal mangiarle o dal nutrirti di esse?
Sai cosa mi meraviglia? Che vai in africa è non hai imparato nulla dalla cultura africana: mi sembri uno di quegli snob con la puzza sotto il naso!!!
Sempre gli stessi metodi, non avete originalità.
Potete essere onnivori con etica, d’altronde anche gli animali si mangiano tra di loro, ma non si arriva in Natura ai livelli di sofferenza che noi imponiamo agli esseri che ci circondano. La scelta alimentare è la vostra.
Sai com’è, di solito sono sempre le stesse domande quelle a cui non sapete rispondere.
E infatti non hai risposto.
Forse qualche problema con la dieta a base di etica ce l’hai tu.
Per esempio, sei a favore dell’aborto?
Sei a favore dell’eutanasia?
Onestamente non c’entra niente e non ho il dovere di dover rispondere alle tue domande. Utilizzate tutte le stesse tecniche e non mi piace il tuo atteggiamento (non mi interessa cosa ti faccia ridere, prova ad essere un’attivista per gli animali e poi saprai cosa si prova), non farai altro che strumentalizzare qualsiasi cosa io dica. Mi sto innervosendo e preferisco non dire baggianate.
Io non ho alcun problema con la mia dieta, comunque.
OH manco io!
non c’è bisogno che tu ti innervosisca per dire baggianate, le dici anche quando sei calmo
Mammamia quant’è brutto vedere conversazioni così. Accuse su accuse e nessun autocontrollo…sarà che siamo superiori agli animali!
Secondo me, il dialogo è stato proficuo. Pur essendo da poco vegetariano, condivido quanto detto da Kosmo e Rebecca.
La vita umana vale molto di più rispetto a quello degli animali, amo gli animali, faccio di tutto per rispettarli (sono vegetariano, non perché ho visto i macelli ecc…, infatti Kosmo e gli altri possono continuare a mangiare carne per il loro sostentamento ; ma perché credo che il grasso animale sia pericolo ).
Pertanto dico agli animalisti di evitare strumentalizzazioni o forzature alimentari. Dio ci guardi da una simile impostazione!
Non possiamo approcciarci al mondo animale con l’occhio degli esseri umani, utilizzando una chiave di comparazione. Ciò sarebbe una grave lesione della Legge naturale :gli uomini hanno il diritto di essere uomini e gli animali hanno il diritto di essere animali.Io credo che siamo vicini ad un arretramento culturale, prossimi all’antica India in cui gli animali erano sacri e gli uomini dei bassi ceti simili a bestie.
Ciao Dome concordo con il risultato del tuo ragionamento pur arrivandovi con razionali diversi (in linea con le ipotesi diverse che rispetto a te formulo sulla natura dell’uomo).
l’Animalismo (si chiamerà così l’atto dell’essere animalisti?) per un umano è una disciplina destinata a cadere in contraddizioni di tipo formale legate al punto in cui si deve decidere per forza di cose:”questo animale lo rispetto e questo no”. Tali contraddizione possono essere risolte solo con un approccio convenzionale (un po’ come il mio essere favorevole all’aborto se vuoi un paragone spicciolo). Ed infatti, in questo caso, tutti noi, credenti e non, riteniamo alcuni animali trattabili in un certo modo e altri no, senza che ciò ci derivi da alcun insegnamento, ma non perchè alcuni sono più degni, semplicemente perchè è più pratico e funzionale alla nostra sopravvivenza effettuare un tipo di distinzione piuttosto che un altro.
ogni creatura vivente secondo dio deve avere gli stessi diritti, in quanto creatura.
nel paradiso terrestre i diritti erano sempre quelli… è darwin a dire che alcune specie ne hanno di più su altri… non eravamo contro darwin qui?
Contro Darwin?? 😀
Oddio mancava pure questo…aiutoooooooooooo!!!!!!!!!! Ma vi siete dati appuntamento tutti qui???????????
Io sono agnostico ma rimango davvero basito nel leggere tante idiozie di questi ecoanimalisti. Ma da dove escono fuori? Trevisan che invoca il creazionismo, l’altra che parla di veganesimo. Io mi sono fatto questa opinione: i più attivi in rete sono persone con idee poco compatibili con la società. Forse quello di proliferare sul web è il loro modo di poter esprimersi non avendo spazi sui giornali o in televisione o banalmente nelle città. Dai siamo seri, ma chi pensa davvero a paragonare i diritti del topo o della zanzara a quelli dell’uomo? Io o mio figlio valiamo meno o come una mosca o come un pescespada? Ma siamo pazzi completamente??! E’ puro sentimentalismo: guardiamo la faccina del cane e lo umanizziamo e sosteniamo che chi investe un cane deve andare in galera come se avesse investito un uomo. E’ il disfacimento completo della società.
Il tuo commento è indice di mancanza di elasticità mentale.
Il fatto che si parli di diritti per gli animali, diritto alla vita, diritto alla non sofferenza e non schiavitù, non significa paragonarli all’uomo, metterli sullo stesso piano o che. Non riesco proprio a capire perchè un cane o un maiale, per essere degno di vivere la sua vita deve essere paragonato all’uomo.
è proprio questo che lei non capisce e si fa abbindolare dall’ideologia animalista. Gli animalisti, che hanno rappresentanti anche all’UAAR e nelle facoltà universitarie, sostengono che agli animali debbano essere concessi diritti soggettivi in quanto sullo stesso piano dell’uomo. E’ questo il passo fondamentale per fare in modo che venga ribadito anche a livello giuridico il fatto che l’uomo altro non è se non un animale allo stesso livello di tutti gli altri. Capisco che la cosa sia sottile e che non molti riescano ad afferrarla ma questa è la strategia di questi personaggi laicisti e nichilisti. Ovvio che poi gli stessi soggetti sostengano le più demenziali normative contro l’uomo stesso come aborto libero, eutanasia, riduzione della popolazione mondiale ecc. Del resto se l’uomo è solo un animale perchè dovrebbero essere vietate?
Ma perchè abbindolare? E’ bello avere idee differenti ed ognuno abbraccia le sue. Può non corrispondere al tuo modo di pensare, ma da qui a che sono solo stronzate ci corre…
O.o
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”. Personaggio controverso Gandhi, ma di sottile saggezza. Credo che il senso sia quello di evincere il tipo di accuratezza attuata da un “mondo” verso un altro. La rilevanza sta nel fatto che il primo ha una sorta di responsabilità sul secondo (che sia accettata o meno) dato che quest’ultimo non ha potere decisionale o che vada in qualche modo ad incidere sull’altro, ma l’esatto opposto si verifica continuamente. Estremismi di ogni sorta a parte, è poi così FASTIDIOSO mettere cura nei propri gesti? E’ veramente INGOMBRANTE il pensiero che i nostri gesti siano influenti nell’ambiente che ci circonda (correggerli può essere strano solo all’inizio, come ogni cambiamento avviene nella nostra vita, si chiama evolvere ;))? Perchè tanti reagiscono con rabbia, difesa, chiusura? L’informazione a volte è scomoda, uno preferisce non sapere per non agire e la pigrizia è padrona dei suoi 75 chili circa. Un esempio buttato a caso: un animalista è una persona che abbraccia queste responsabilità e se le fa sue a tal punto che vive ogni singolo orrore accada come suo, non ci dorme di notte, si sente il cuore scoppiare e passa la maggior parte del tempo ad implorare, in maniera spesso esasperata, le altre persone di prendersi le proprie, di responsabilità. E secondo voi, una tale emotività, la può avere solo nei confronti degli animali? La risposta è: LOGICO CHE NO!! E quasi mi vien da chiedere come diavolo possa passare questo messaggio, tanto è fluido come discorso. Può darsi che mandi avanti il discorso degli animali per primo, ma è impossibile che si interessi solo di quello, e ci sono precisi motivi per cui lo fa. Se provate a domandare, sicuramente l’animalista vi illustrerà una serie di argomenti che gli stanno a cuore ed è altrettanto certo che vi saprà parlare come una persona INFORMATA sui fatti. Non tanto per dare aria alla bocca su fantasie partorite dal suo cervello come molti cercano di far credere. Vorrei sapere dov’è la perdita di tempo. “Lotti per gli animali togliendo ad altri” questa si che è una frase da ignoranti disinformati che argomentano sulla base delle proprie convinzioni. Innanzitutto:chi di voi sa che la principale causa della fame nel mondo è il consumo spasmodico di carne? Mi dispiace aver informato chi non vuole, ma purtroppo è così, ed eviterò di informarvi su moltissime altre connessioni tra disgrazie animali e disgrazie umane, ma quelle restano lì come dati di fatto. In conclusione: c’è qualcuno che ha una buona risposta alla mia domanda: che problemi ci sono a dare più diritti a chi NON li può ottenere per sua richiesta diretta, come qualcuno fantasiosamente ha scritto?
Ciao Valentina,
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali”
Verissimo. Ma sopratutto come tratta l’uomo direi. Dato che il popolo può essere solo prerogativa umana.
“il primo ha una sorta di responsabilità sul secondo (che sia accettata o meno) dato che quest’ultimo non ha potere decisionale o che vada in qualche modo ad incidere sull’altro, ma l’esatto opposto si verifica continuamente. Estremismi di ogni sorta a parte, è poi così FASTIDIOSO mettere cura nei propri gesti? E’ veramente INGOMBRANTE il pensiero che i nostri gesti siano influenti nell’ambiente che ci circonda (correggerli può essere strano solo all’inizio, come ogni cambiamento avviene nella nostra vita, si chiama evolvere )?
Sulla responsabilità della salvaguardia del creato sono d’accordissimo e stimo chi lo fa. Questo ovviamente non implica paragonare il resto del creato all’uomo, anzi proprio per l’importanza di responsabilità di quest’ultimo, egli ve proprio valorizzato e preferito all’animale.
“Perchè tanti reagiscono con rabbia, difesa, chiusura?”
Bella domanda. Io vedo tantissimi intervenuti che hanno risposto con insulti di ogni tipo a questo articolo. La tua domanda è anche la mia.
“L’informazione a volte è scomoda, uno preferisce non sapere per non agire e la pigrizia è padrona dei suoi 75 chili circa. Un esempio buttato a caso: un animalista è una persona che abbraccia queste responsabilità e se le fa sue a tal punto che vive ogni singolo orrore accada come suo, non ci dorme di notte, si sente il cuore scoppiare e passa la maggior parte del tempo ad implorare, in maniera spesso esasperata, le altre persone di prendersi le proprie, di responsabilità. E secondo voi, una tale emotività, la può avere solo nei confronti degli animali? La risposta è: LOGICO CHE NO!!”
Il problema è che tu discrimini gli animali. In questo momento mentre scrivi starai sicuramente pensando al cucciolotto di panda che hai visto in fotografia. Ma dubito fortemente che tu sia così angosciata per tutti gli insetti che hai ucciso oggi camminando appena sei uscita dalla porta di casa. Quindi la tua è secondo me una forma di discriminazione: hai scelto di difendere solo alcuni animali, magari quelli che ti fanno più tenerezza o ti sembrano più umani degli altri. Questo si spiega con il termine: antropomorfizzazione.
“Se provate a domandare, sicuramente l’animalista vi illustrerà una serie di argomenti che gli stanno a cuore ed è altrettanto certo che vi saprà parlare come una persona INFORMATA sui fatti. Non tanto per dare aria alla bocca su fantasie partorite dal suo cervello come molti cercano di far credere. Vorrei sapere dov’è la perdita di tempo. “Lotti per gli animali togliendo ad altri” questa si che è una frase da ignoranti disinformati che argomentano sulla base delle proprie convinzioni”.
Nulla da obiettare, sono d’accordo con te.
“Innanzitutto:chi di voi sa che la principale causa della fame nel mondo è il consumo spasmodico di carne? Mi dispiace aver informato chi non vuole, ma purtroppo è così, ed eviterò di informarvi su moltissime altre connessioni tra disgrazie animali e disgrazie umane, ma quelle restano lì come dati di fatto. In conclusione: c’è qualcuno che ha una buona risposta alla mia domanda: che problemi ci sono a dare più diritti a chi NON li può ottenere per sua richiesta diretta, come qualcuno fantasiosamente ha scritto?”
Io non sapevo che la principale causa della fame nel mondo è il consumo spasmodico di carne. Puoi darmi informazioni scientifiche-sociologiche in merito per potermi documentare meglio? Parli di consumo spasmodico, io mangio una bistecca ogni 5 giorni. Me lo ha detto il medico. E’ consumo spasmodico il mio?
Purtroppo è vero, il mio esistere, oltre a conseguenze positive ne ha altre negative. Mi riferisco al tuo commento sugli insetti, ma non si tratta di discriminare in questo caso, si tratta di non poter in alcun modo evitare un qualcosa (e non ho foto di panda :)). In quanto alla bistecca personalmente eviterei anche quella perchè so che non è necessaria, gli stessi nutrienti si trovano in moti altri alimenti, ma il fatto che il tuo consumo sia così imitato è un fatto positivo. Se almeno tutti agissero come te si risolverebbero molte questioni, ma purtroppo non è così. E, diciamoci la verità, è una questione di gusto e non di necessità, ti garantisco che da quando ho abbracciato la dieta vegana il mio fisico ha ritrovato una forma persa dai tempi delle medie. Insegno arti marziali e per questo ci vuole una forma tonica e sana, se sono in possesso di queste qualità a 30 anni senza alcun tipo di derivati animali vorrà dire che non ho reale necessità animale. Prima avevo problemi di ogni sorta: sovrappeso, difficoltà digestive, coliti, di tutto! Dovute soprattutto a tutti i farmaci somministrati agli animali che venivano poi assimilate dal mio organismo. Dico raramente alle persone: non mangiare carne, perchè già so che mi risponderebbe male, di solito mi limito a chiederle di porre attenzione a ciò che va a mangiare, ad informarla bene su come funziona oggi nelle società ricche l’industria del “cibo” e di solito sono loro stesse a sgranare gli occhi e a limitare almeno il consumo di carne. Per ora direi di suggerirti questo link, dove puoi trovare moltissime risposte ai perchè, intanto ti anticipo il discorso della fame nel mondo che comunque troverai qui. I paesi cosiddetti “poveri”, dove se un animale viene ucciso per sfamarsi viene almeno spiritualmente ringraziato, trovano un sostentamento economico ridicolo tramite la coltivazione di cereali. A questo punto, se i suddetti cereali venissero destinati almeno in parte alla loro pancia avrebbero di che mangiare in abbondanza ogni giorno. Questi raccolti però a chi sono realmente destinati? Alle pance degli animali che poi mangiamo noi paesi ricchi, ovviamente. E ne servono molti di questi cereali, dato che il consumo è sconsiderato (se vi può consolare i peggiori sono gli americani in rapporto consumo-spreco). Quindi, i poveri “africani” vengono sfruttati fino al deperimento totale, coltivano quintali di alimenti e vedono le loro famiglie morire di fame. Già sarebbe molto andare al supermercato e prendere le uova degli allevamenti all’aperto piuttosto che in gabbia, dove le torture sono molto maggiori, osservare la provenienza dei vari alimenti. Basta allenare l’occhio all’inizio e poi ci si prende gusto, è anche un prendersi cura di se stessi oltre che degli altri. Tutti noi vogliamo bene alla gente, alla terra, agli animali, a meno che non sia un mostro senza umanità, e tutti noi possiamo fare qualcosa di buono, quello che ci lede è la troppa comodità e leggerezza caratterizzante del nostro periodo, almeno questo è ciò che penso io…http://www.agireora.org/
Non mi funziona bene il tasto L. Imitato all’inizio sta per Limitato 🙂
Un ultima cosa, non riferito a te Phantom che mi sembri persona civile e disponibile al colloquio sereno, ma a molti che insistono sul fatto: “vai a dire a uno che muore di fame di non mangiare carne”, beh, non c’è nulla da insegnare a questi popoli in quanto a rispetto animale, semmai sono loro a poter insegnare a noi. Sono civiltà che vivono in armonia con gli animali, se si ritrovano a doverne uccidere uno fanno danze, canti e preghiere di ringraziamento e se sapessero come li trattiamo noi ci sputerebbero addosso. Se vedessero un allevamento intensivo dei nostri pregherebbero un dio per salvare la nostra anima dall’inferno. Ci sono popoli che camminano scalzi adornati di campanelli alle caviglie per allontanare gli insetti dal loro cammino. Quindi, ad evoluti simili, non mi sogno di andargli a dire nulla.
continui a “santificare” (passami il termine) popoli che vivono diversamente da noi solo per il fatto di essere tali.
“Sono civiltà che vivono in armonia con gli animali, se si ritrovano a doverne uccidere uno fanno danze, canti e preghiere di ringraziamento e se sapessero come li trattiamo noi ci sputerebbero addosso”
Sono tutte balle.
Fanno danze e preghiere perchè ringraziano il loro dio/numi tutelari che possono mangiare finalmente qualcosa di sostanzioso, a dispetto dei soliti fricchettoni radical-chic che li vorrebbero immersi per sempre nella loro miseria (vedi per esempio recentemente il problema della Somalia e zone limitrofe).
Vedi fino a 50 anni fa, o anche più recentemente, nelle NOSTRE zone rurali, quando “si faceva il maiale” venivano tutti i vicini per aiutare e prendere poi la propria parte di carne, e si faceva festa, non certo perchè deificavano il maiale, ma perchè finalmente c’era qualcosa di sostanzioso da mangiare.
“Ci sono popoli che camminano scalzi adornati di campanelli alle caviglie per allontanare gli insetti dal loro cammino. ”
Anche qui “santifichi” (ri-passami il termine) queste popolazioni solo perchè sono diverse dai tanto odiati occidentali.
Mettono campanelli ecc ecc perchè loro deificano la Natura, così come er gli indù la mucca è sacra.
Ok, ma non capisco il tuo modo un pochino arrabbiato di parlare. Ho letto molti tuoi commenti, ma non sono venuta a dirti che dici balle, anche se lo penso in verità. Mi piacerebbe parlare con te, a patto che sia una conversazione rispettosa. Puoi espormi tranquillamente il tuo punto di vista senza additare o porti al di sopra sai? Ti risponderò comunque, dato che mi hai detto ciò che pensi credo sia educato ribattere, anche se avrei più voglia di lasciar perdere. Non ho santificato come dici, forse hai travisato le mie parole, ho solo detto che non c’è motivo di moralizzare quando non c’è bisogno di moralizzare e ti sbagli di grosso quando dici che provo odio verso gli occidentali, visto che non mi conosci mettici un forse davanti ai tuoi giudizi gratuiti. Non sono d’accordo a linee di massima con alcuni, anzi, molti modi di fare dei popoli “benestanti”, ma questo non vuol dire certo odiare. Forse mi hai confuso con qualcun’altro 😉
E, hai detto bene: 50 anni fa.
E ti dirò, ti chiedo anche scusa per il mio tono irritato, è che non sono nata illuminata e non sempre riesco ad essere educata davanti alle provocazioni, soprattutto quando mi espongo in maniera cauta e con voglia di condividere.
Guarda, mi dispiace davvero per averti risposto da saccentina. Se ti va di chiedermi qualcosa sono disponibilissima 🙂
prima che tu me lo chieda: sì, ho avuto centinaia di cani, gatti, canarini… tutti quelli che era possibile tenere in casa in un ambiente condiviso con altre persone.
Un boa constrictor la vedoun pò difficile.
E no, non ritengo “inferiori” le popolazioni che si cibano di carne che sarebbe definita “strana” in Occidente.
Io poi non faccio testo, perchè mangio solo pollo, maiale e carne bovina. Altri tipi di carne mi fanno “senso”, ma non dico che quelli che la mangiano sono volgari assassini.
Bah.. comincio ad averne abbastanza di queste accuse di scrivere “in modo arrabbiato”, che poi, alla prova dei fatti, si rivelano inconsistenti…vabbè sopportiamo pure questo…
Non a caso ho usato il termine “santificare” tra virgolette, specificando di lasciarmelo passare, perchè al momento non mi veniva la parola adatta (e manco ora, forse “idealizzare”, ma non rende abbastanza l’idea).
Ho usato quel termine, o cmq penso tu abbia capito a cosa mi riferissi, perchè c’è sempre la solita favola dei “popoli che vivono a contatto della natura e bla bla bla”, solitamente in contrapposizione ai tanto vituperati occidentali.
Ebbene, forse sfugge ai più che le più grandi riserve boschive e naturalistiche nel mondo sono proprio in Occidente, a dispetto della “idealizzazione” (questo me lo passi?) delle popolazioni africane o in genere del terzo Mondo dove il disboscamento, il deupaperamento della fauna sono all’ordine del giorno.
Mi chiedo: ma voi ci avete VERAMENTE vissuto “a contatto della natura”? Io sì (e anche in città), e molti dei vostri mi sembrano i soliti discorsi dei cittadini che al massimo vanno negli agriturismi a prendere una boccata d’aria fresca (vi ci vorrei vedere nei periodi di concimazione, naturale s’intende!).
Curiosità: lo sai chi l’ha inventato il “giocare alla piccola contadinella”? La molto vituperata Maria Antonietta d’Austria, regina di Francia, ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese.
“non sempre riesco ad essere educata davanti alle provocazioni,”
E dove avrei provocato scusa? Mostramelo cosicchè io possa riconoscere l’errore e chidere scusa.
Io di solito rispondo a tono soltanto quando qualcun altro ha già cominciato a provocare e a sentenziare.
Come ho detto prima, le feste e le preghiere di questi popoli derivano dal festeggiare la possibilità di mangiare qualcosa di sostanzioso, dalla deificazione della Natura come unica fonte del loro sostentamento.
Anche da noi si festeggiava quando si faceva il maiale. E non a caso poi le macellazioni casalinghe si facevano in prossimità delle feste religiose.
Poi mi sembra che la macellazione industriale avvenga con la minima crudeltà possibile, con la pistola elettrica o con l’altra. Noto inoltre che MAI nessun animalista ha mai proferito parola o alzato la voce contro, per esempio la macellazione in uso presso le popolazioni musulmane. Hai idea dicosa significhi, specialmente per l’animale, “macellazione halal”? Altra dimostrazione che certa ideologia animalista ce l’ha solo con il Cristianesimo.
Come già ampiamente spiegato nell’articolo, il 90% degli animalisti pone sullo stesso piano dell’uomo l’animale prima di tutto per diminuirne l’importanza e la specificità, per poi giustificare aborti, sterilizzazioni, eutanasia, e per andre contro il Cristianesimo.
Ma per questo c’è l’articolo a parlare per me.
Poi mi piacerebbe sapere se tanto sentimentalismo per gli animali possa venire esteso anche ai feti che stanno per essere abortiti, ma è “provocatorio” chiederlo.
Inoltre mi piacerebbe sapere fino a che livello bisognerebbe estendere la nozione di “essere senziente”, ma anche qui mi è stato risposto che è “provocatorio” chiederlo. Perchè solo i panda, i cani, i gatti, gli elefanti? Perchè sono “teneroni”? E perchè non la mosca tsè-tsè, la zanzara anofele, i vari parassiti, le sanguisughe, i lombrichi?
E anche se fosse, perchè discriminare le piante? Anche esse sono VIVE! Nascono, crescono, si riproducono e muoiono.
Forse perchè non sono presentati come cucciolotti teneri teneri da coccolare? O anche qui è solo una provocazione?
Non ritieni assurdo per esempio che Bigazzi sia stato cacciato dalla RAI solo perchè in trasmissione si era permesso di dire che quando c’era la guerra, in mancanza d’altro, si mangiavano i gatti?
Quanto al resto di cui parli, mi dispiace, ma è sempre la solita solfa di certa mentalità animalista/ambientalista: dei vaccini che sono spinti dalle case farmaceutiche, che la scienza prima diceva che la terra era piatta (lo sapevano pure i Greci che era tonda, e le “prove” portate da Galileo non erano “definitive”), ecc ecc.. Non dici nulla di nuovo.
ah dimenticavo:
“Se utopicamente smettessero tutti di mangiare carne non ci sarebbero più allevamenti. Siamo noi che forziamo la loro riproduzione per l’alimentazione. Quindi si tornerebbe ad un numero naturale e la natura fa tutto equilibrato”
Altra chimera ambientalista/ecologista a tutti i costi:
non è vero affatto, tanto più che, anche in tempi recenti, ci sono state carestie, o sconvolgimenti ambientali, proprio per il prevalere di una determinata specie rispetto ad un altra.
Vedi per esempio quando qualcuno, a scopo di lucro, introduce di nascosto una nuova specie e questa fa strage delle specie autoctone. Non a caso, giustamente, ogni stato fa delle leggi molto severe in materia di introduzione di nuove specie.
E non hai idea di quanti danni combini, per esempio, una mandria di cinghiali inferociti.
E per risponderti ad un’altra domanda che sicuramente mi farai: sì, sono contro la caccia. Per il semplice motivo che la considero INUTILE (nel mondo occidentale). Ci sono gli allevamenti per questo, e per le pelli ormai si può benissimo ricorrere a quelle sintetiche (ma vallo a dire agli stilisti très-chic, che fanno campagne animaliste ma poi…). O almeno può parzialmente servire, in determinati momenti, a riportare ad un certo numero una determinata popolazione di una determinata specie. Per esempio si potrebbe limitare la licenza di caccia in determinati periodi, per determinate specie, in un determinato numero.
Questo però non vale per tutte le popolazioni.
Ciò che ci distingue dagli animali, è la possibilità di essere consapevoli. La consapevolezza è quella che ci fa capire di essere noi stessi, di riconoscere che gli altri individui sono altro da noi, dove ci troviamo e che dove vogliamo andare. La consapevolezza è quella che ci fa cercare risposte nella scienza, nella spiritualità o nel divino. Proprio perchè la differenza tra noi e gli animali è questa consapevolezza, questa… COSCIENZA oserei dire, forse sarebbe il caso non solo di renderci conto del fatto che gli animali sono esseri senzienti ovvero dotati di sensazioni, sia corporee (hanno il sistema nervoso) sia emotive (sono allegri e tristi proprio come noi) ma anche e sopratutto che se quello che manca loro è la consapevolezza, siamo proprio noi che ci riteniamo superiori a doverli tutelare. NON SOLO evitando di introdurre dentro di noi i loro cadaveri per cibarcene, (cosa che facciamo senza molta consapevolezza visto che è di fatto una cosa orribile), ma ANCHE tutelando la loro serenità, e di fatto la loro LIBERTA’. Poi se il papa dice che non vanno in paradiso io me ne infischio, non è il papa che decide chi va in paradiso, è un uomo come gli altri e quindi libero di pensarla come gli pare. Gli atei non credono nel paradiso, e questo non impedisce loro di amare e rispettare gli animali su questa terra o purtroppo di mangiarli e sfruttarli. Poi…gli antispecisti non sono lobotomizzati dall’idea della liberazione animale, sono perfettamente coscienti del fatto che la tigre in natura mangia l’uomo, per questo, la lasciano libera e semplicemente evitano di andare a vivere sotto il suo naso. Quanto più andiamo nel passato dell’umanità, quanto più vi è stata necessità di cacciare come fossimo animali, ma direi che nel 2012, forse ne possiamo anche fare a meno, grazie alla coltivazione, grazie ai materiali sintetici, grazie alla scienza che escercitata con coscienza ci può fornire ottime alternative ai materiali animali. Invece di perdere tempo a inventare armi sempre peggiori per combatterci tra noi, cerchiamo maniere per vivere più vicini alla natura. Ultima cosa, vorrei sottolineare che l’inquinamento prodotto dagli allevamenti nel mondo è peggiore di quello prodotto da industrie ed auto. FORSE è ORA DI SVEGLIARSI e smetterla di farne una questione di noi e voi perchè qui si tratta solo della vostra animale GOLA e PIGRIZIA, che non vi permettono di discostarvi dall’animale che mangia animale e di mettervi a INFORMARVI autonomamente, facendo andare il cervello non su canale cinque, ma sui libri e sulle fonti alternative. Chiuso. claudia
“La consapevolezza è quella che ci fa capire di essere noi stessi, di riconoscere che gli altri individui sono altro da noi, dove ci troviamo e che dove vogliamo andare. La consapevolezza è quella che ci fa cercare risposte nella scienza, nella spiritualità o nel divino. Proprio perchè la differenza tra noi e gli animali è questa consapevolezza, questa… COSCIENZA oserei dire”
Tutto qui? L’autocoscienza sarebbe l’unico punto di differenza con gli animali? Mi sembra molto riduttivo..Quindi un neonato non sarebbe poi così diverso da un lombrico, nemmeno una persona malata o in coma. Appena si perde l’autocoscienza, come ogni notte ci accade, noi siamo uguali agli animali. Assurdo o confuso? Scegli tu Claudia.
“li animali sono esseri senzienti ovvero dotati di sensazioni, sia corporee (hanno il sistema nervoso) sia emotive (sono allegri e tristi proprio come noi) ma anche e sopratutto che se quello che manca loro è la consapevolezza, siamo proprio noi che ci riteniamo superiori a doverli tutelare”.
Se dobbiamo tutelare questi esseri senzienti mi auguro che tu smetta di camminare per strada o di guidare un automobile. Immagino che sarai a conoscenza di quanti esseri senzienti vengano maciullati da una scarpa o da un parabrezza. La tutela è sopratutto prevenzione quindi sei coerente soltanto se passi la tua vita barricata in casa, anche se a quel punto a rimetterci la vita saranno i ragni. Anzi, proprio mentre scrivevi questo commento hai mosso la sedia e un essere senziente ha perso la vita.
“NON SOLO evitando di introdurre dentro di noi i loro cadaveri per cibarcene, (cosa che facciamo senza molta consapevolezza visto che è di fatto una cosa orribile), ma ANCHE tutelando la loro serenità, e di fatto la loro LIBERTA’”.
Ci sono persone che dubitano del libero arbitrio nell’essere umano e tu vuoi attribuirlo agli animali? Scusa la domanda stupida: ma se io mangio un essere animale morto cade tutta la tua argomentazione, giusto? Non l’ho ucciso io l’animale, egli non c’è più e non può essere senziente o libero. Io mangio solo quel che rimane di lui.
“Poi se il papa dice che non vanno in paradiso io me ne infischio, non è il papa che decide chi va in paradiso, è un uomo come gli altri e quindi libero di pensarla come gli pare”
Se uno crede al paradiso statisticamente crede anche al Papa (i protestanti non credono nel paradiso se ricordo bene).
“Gli atei non credono nel paradiso, e questo non impedisce loro di amare e rispettare gli animali su questa terra o purtroppo di mangiarli e sfruttarli”.
Nessuno dice che sia una prerogativa dei credenti il rispetto al creato, anche se certamente sono forse più motivati in quanto il creato è appunto creatura di Dio.
“Poi…gli antispecisti non sono lobotomizzati dall’idea della liberazione animale, sono perfettamente coscienti del fatto che la tigre in natura mangia l’uomo, per questo, la lasciano libera e semplicemente evitano di andare a vivere sotto il suo naso. Quanto più andiamo nel passato dell’umanità, quanto più vi è stata necessità di cacciare come fossimo animali, ma direi che nel 2012, forse ne possiamo anche fare a meno, grazie alla coltivazione, grazie ai materiali sintetici, grazie alla scienza che escercitata con coscienza ci può fornire ottime alternative ai materiali animali. Invece di perdere tempo a inventare armi sempre peggiori per combatterci tra noi, cerchiamo maniere per vivere più vicini alla natura”.
Sono d’accordo. Se ci sarà la vera e reale possibilità di nutrirsi senza uccidere esseri animali sarò il primo a sostenerla. Poi però mi verranno a dire che bisogna rispettare la libertà di vita delle piante. E allora?
“Ultima cosa, vorrei sottolineare che l’inquinamento prodotto dagli allevamenti nel mondo è peggiore di quello prodotto da industrie ed auto. FORSE è ORA DI SVEGLIARSI e smetterla di farne una questione di noi e voi perchè qui si tratta solo della vostra animale GOLA e PIGRIZIA, che non vi permettono di discostarvi dall’animale che mangia animale e di mettervi a INFORMARVI autonomamente, facendo andare il cervello non su canale cinque, ma sui libri e sulle fonti alternative. Chiuso. claudia”
Nessuna distinzione di “noi” e “voi”. Ci sono cattolici vegetariani e con le tue stesse convinzioni: http://www.cattolicivegetariani.it/
Anche se smetto di nutrirmi di animali continuerò ad ucciderli appena mi muoverò, inoltre senza nutrirsi di carne bisognerà prima o poi limitare la riproduzione degli animali perché il loro numero non divenga pericoloso per l’esistenza dell’uomo. Gola e pigrizia c’entrano poco, qui si tratta di riflessioni razionali. Condivisibili o meno (grazie per aver difeso le tue idee senza insultare nessuno, al contrario di quanto hanno fatto tanti intervenuti del tuo stesso parere)
Concordo appieno 🙂
Non con te, scusami, ma con Claudia, ho sbagliato finestra 😛
Ho sbagliato finestra ma colgo l’occasione per ringraziarti anche io di aver esposto le tue idee senza insultare. Non sono del tutto d’accordo con te ma hai tutto il mio rispetto (per quel che vale) 🙂
E, un piccolo appunto personale. Se utopicamente smettessero tutti di mangiare carne non ci sarebbero più allevamenti. Siamo noi che forziamo la loro riproduzione per l’alimentazione. Quindi si tornerebbe ad un numero naturale e la natura fa tutto equilibrato. 🙂
Anche in questa discussione ho letto commenti risibili. Gente che asserisce che gli animali sono esseri senzienti (e già asserire che tutti gli animali sono esseri senzienti in sé è errato), che noi cattolici poiché mangiamo carne e pesce (nemmeno tutti i cattolici, anzi, solo la nutrita maggioranza) siamo dei mostri e degli assassini (termine che indica l’uccisione di un altro essere umano, per inciso), che chi mangia carne infligge sempre inutili sofferenze alle bestie e gode nel vederne soffrire come il peggior sadico in un film horror sono, semplicemente, erronee.
Partiamo dal primo punto: cos’è un essere senziente? Nella sua accezione più ampia il senziente è colui capace di ricavare esperienza dalle proprie senzazioni, cioè di imparare a seconda degli stimoli. Secondo questo, dunque, buona parte dei rettili, anfibi e praticamente tutti gli invertebrati già non sono senzienti, poiché guidati da istinto (e chi ha allevato una rana o un serpente in cattività sa che si tratta infatti di animali “inaddomesticabili”)e incapaci di apprendere. Nella sua accezione più ampia di essere dotato di razionalità e di morale in quel caso la cosa si commenta da sola: per quanto ci siano animali capaci di apprendere e molto intelligenti (come i delfini o gli scimpanzé) la morale ed il concetto stesso di razionalità sono cose squisitamente umane.
Poi, per il cattolico mangiar carne non è peccato:
41 Ma poiché per la grande gioia ancora non credevano ed erano stupefatti, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42 Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43 egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. (Lc 24,41-43)
9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10 Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso or ora». 11 Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. 12 Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore. 13 Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.(Gv 21,9-13)
Solo per citare due episodi. Volete dare del mostro e dell’assassino (termine che indica una umanizzazione dell’animale a livelli spaventosi) anche a Cristo? Su come la Chiesa la pensi sulla questione è già stato scritto da altri, e devo dire che si tratta di una posizione molto sensata e razionale, che poco lascia spazio ad interpretazioni o sentimentalismo. Trovo inoltre assurdo dire che Adamo ed Eva erano animalisti, poiché: “19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. 20 Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l’uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile.” (Gn 2,19-20). Per chi conosce le civiltà antiche sa che l’imporre o conoscere un nome su un soggetto indica la podestà su di esso.
Detto questo, io mangio regolarmente pesce e carne (carni rosse raramente, bianche un po’ più spesso ma senza esagerare) e non mi sento un mostro, men che meno un assassino. Anzitutto perché, avendo io studiato antropologia, posso affermare senza ombra di dubbio e senza tema di smentita (che non siano pseudo-studi fatti da vegani, e se ne trovano a giro purtroppo) che affermare che l’uomo è vegano è sbagliato proprio dal punto di vista evolutivo almeno altrettanto quanto affermare che l’uomo è carnivoro. Noi abbiamo denti con smalto poco spesso, niente stomaci secondari, assenza di batteri simbionti che digeriscano la cellulosa e presenza di canini (in certi casi pure di denti del giudizio, che servono a comprimere e a triturare meglio la carne), nonché agganci per muscoli della mascella al cranio troppo ridotti per essere evoluzionisticamente dei primati erbivori. Fate il raffronto fra questi due:
http://www.naturalismo.altervista.org/gorcran.jpg
http://us.123rf.com/400wm/400/400/dndavis/dndavis0702/dndavis070200052/735917-teschio-umano-homo-sapiens.jpg
Le differenze tra il primo teschio (un gorilla, cioè un vero primate erbivoro) e l’uomo sono impressionanti (anche se è altrettanto evidente che nemmeno l’uomo si può ritenere un carnivoro, ovviamente). Secondo diversi antropologi lo sviluppo dell’intelligenza umana è dovuto dal passaggio dei nostri progenitori da una dieta frugivora ad una onnivora, con la conseguente riduzione degli agganci cranici dei muscoli della mascella e compressione della scatola cranica da parte di detta muscolatura, lasciando finalmente spazio all’ampliarsi della scatola cranica.
Poi, anch’io sono contrario a certe forme di allevamento e alle crudeltà gratuite contro gli animali. Ma questo è ben diverso che dire che gli animali abbiano un diritto alla vita come quello umano, per il semplice motivo che la tigre che mangia il capretto già violerebbe, secondo simili ragionamenti, questo diritto! E che facciamo, imprigioniamo la tigre per omicidio (termine che, ricordo, indica un’umanizzazione del soggetto o la sua appartenenza alla razza umana)? Che poi noi (nel senso di uomo occidentale) dobbiamo reimparare a mangiar meno carne e pesce a favore di legumi, formaggi e verdure sono d’accordissimo (anche per motivi terra terra, quale la mera salute fisica), ma non si può ritenersi moralmente superiori a chi la domenica a pranzo si mangia una bistecca o chi il giovedì sera si mangia una bella orata (di allevamento biologico, of course). E’ un atteggiamento snob che non condivido nella maniera più assoluta.
Infine, è sbagliato dire che il diritto alla vita non equipari l’uomo all’animale. Se io dico che tutti gli animali (ma tutti allora eh, non solo il cagnolino con gli occhi dolci o il vitello ma anche tafani, nematodi e zecche) hanno diritto alla vita si scade nel caos completo. Primo perché secondo questo ragionamento chi si becca una tenia, i nematodi intestinali o simili parassiti è costretto a subirli per tutta la vita (con esiti potenzialmente fatali sul medio-lungo termine per l’ospite), secondo perché oggettivamente si estendono i diritti umani (ovverosia dell’uomo) a ciò che umano proprio non è. Ma neppure lontanamente. Si tratta di mero sentimentalismo e nulla più, il “pissi-pissi bao-bao” dell’animalismo contemporaneo che porta in certe circostanze all’odio per gli esseri umani “onnivori” (quali biologicamente siamo tutti, per inciso, quindi per coerenza dovrebbe essere rivolto anche a sé stessi, come a volte in certi ambienti si vede) e a sostenere la supremazia morale dei vegetariani/vegani. Per chi volesse vedere le estreme conseguenze di questo atteggiamento consiglio di andare sul sito di 100%animalisti, dove si trovano i peggiori esempi di estremismo in questo campo (con gente che esulta alla morte di cacciatori per incidenti e che offende intere categorie di persone con improperi osceni e disumani).
Io sono a favore dei diritti degli animali fatti per gli animali, ma non dei diritti per gli animali fatti dai diritti umani. Inoltre, io sono fermamente amante del Creato e degli animali, ma non sono animalista.
Una boccata d’aria fresca e razionale, finalmente.
Ooh, questo si chiama: argomentare.
accidenti!! un commento di elevatissimo livello culturale che mi induce a pensare che gli animalisti non è che abbiano tutti i torti quando mettono sullo stesso piano uomini e animali.
scusate, il mio commento si riferiva ad altro, per errore è finito qui
la questione è molto più semplice … uccidere è sbagliato.
Uccidere per nutrirsi non è necessario, per cui è doppiamente sbagliato.
A chi si professa cattolico, ebreo, buddista e poi si ritrova a mangiare cadaveri, penso siano ipocriti molto, ma molto più della massa di ignoranti che popola questo pianeta.
Ignoranza e ipocrisia vanno a braccetto.
Non bastano 10 lauree, ne pregare mille preghiere per essere coerenti con l’unica religione della terra, ovvero l’amore che non prevede nel menù del giorno la morte di nessuno.
Sinceramente mi sono stufato di tutti questi insegnamenti non richiesti e queste continue accuse. Imparate a rispettare gli uomini, piuttosto!
E’ arrivata un’altra maestrina emancipata in odio verso il mondo…
chi riduce il mondo allo stato in cui si trova adesso ..odia il mondo.
Si professoressa, come è sapiente lei. E come è buona.
Mei, per favore, non ti ci mettere pure tu con gli insulti in partenza! Ma come facciamo a lamentarci di non essere ascoltati quando siamo noi i primi ad aggredire porca miseria! Davvero vogliamo far passare un messaggio che tratta una non-supremazia con la supremazia? Pure io sono incazzata nera per molte cose, sono attivista con molte associazioni (anche umanitarie, non solo animaliste), mi muovo anche in maniera indipendente, sono vegana e mi sono rotta le palle dei miei “compagni” che antepongono i propri sentimenti al reale bisogno di informare. Tu ascolteresti qualcuno che ti insulta? Allora perchè lo chiedi agli altri? (scusami eh, non è che ce l’ho con te, è che mi sta prendendo l’esasperazione a vedere i miei sforzi andare a puttane per colpa di chi è dalla mia stessa parte)
Personalmente inviterei la gente ad informarsi prima di tutto sui danni che causiamo a noi stessi ingerendo animali e loro prodotti, contribuendo a far intascare soldi a case farmaceutiche e ospedaliere, ai proprietari degli allevamenti e compagnia bella, regalando loro soldi e la nostra vita. Il modo in cui stiamo distruggendo il nostro pianeta, poichè tutti sapranno che il maggior inquinamento è dato dagli allevamenti e non,come è più semplice credere, dalle auto, smog e balle varie. La deforestazione del piffero viene causata per creare terreni nei quali saranno coltivate cose per animali da allevamento!La gente che muore di fame nel terzo mondo??COLPA NOSTRA!!!e di tutti gli ingordi presenti su questo pianeta!!!INFORMIAMOCI PRIMA DI FAR PRENDERE ARIA ALLA BOCCA!!!Inoltre non capisco a cosa servano tutte queste etichette se non a separarci ancora di più!Gli animali sono animali PUNTO!Vivono secondo l istinto, una tigre, un leone se hanno fame cacciano e attaccano, uccidono e mangiano le interiora ancora calde della preda appena squartata!Non si fermano a pensare se è uomo, gazzella, cucciolo, uno di loro, bianco-nero-beige-azzurrinorosapallido. Sentono FAME = MANGIANO. Non hanno come noi possibilità di ragionare su tutte le cose, di poter scegliere!Siamo così avanti con tutto, ma così indietro mentalmente!Siamo dei fessi assurdi accecati da ingordigia e avidità!Basati sulla comoda tradizione che comoda è solo per chi dietro alle nostre scelte si intasca i soldi anche a scapito della nostra salute!Io non so voi su che pianeta vivete, ma una persona in quanto tale, se non è deviata da ideologie assurde, sia che vede un animale sia un bambino sia un uomo adulto in difficoltà, accorre punto e basta!Chiunque abbia un minimo di rispetto per la vita si sente in dovere (istinto) di fare qualcosa a riguardo!È davvero così importante avere le tasche piene di soldi (che verranno spesi in medicinali), mangiare e godere della sofferenza di altri esseri viventi le cui carni scaturiranno in noi malattie che, tra le altre cose, non dovremmo nemmeno conoscere!?CONSAPEVOLEZZA!dico solo questo!GENTE APRITE GLI OCCHI!!!Cosa volete per voi stessi!?È vero, ci sono fattori etici, ma a chi non frega un tubo dell’etica, della vita, ad esempio, degli animali d’allevamento, di come essi vengono tenuti ecc..Importa almeno di voi stessi??Della vostra vita??Di quella delle persone a voi care?Una malattia come il diabete mellito 1 (insulino-dipendente), cancri, tumori, cose bruttissime!Sono una reazione che il corpo umano può manifestare dall alimentarsi con carne, uova, latte e latticini!La mucca è diventata pazza quando gli han fatto mangiare la sua stessa carne!gli animali non si ammalano come noi!(non il cagnolino, il gattino, il topolino, intendo..animali liberi!vorrei chiedere a una giraffa, a un rinoceronte, a un elefante da dove prendono il calcio per le loro ossa!Le proteine i loro muscoli e stazza!)..Davvero non si può farne a meno?Davvero la gola è più importante della nostra vita?Davvero vogliamo farci usare per arricchire le loro tasche?Io comincerei dapprima a rispettare me stesso, il mio corpo, la mia vita, tutto il resto è una conseguenza. Buona vita a tutti!