Quando Pio XII disse: «siate orgogliosi di essere ebrei»

Fra le accuse più indegne e infamanti rivolte alla Chiesa Cattolica, la più ingiusta e bruciante è forse quella di aver collaborato con un vile silenzio/assenso allo sterminio degli ebrei operato da mano nazifascista durante gli anni più tremendi del secolo scorso. Il non opporsi apertamente del Sommo Pontefice Pio XII a quanto di atroce stava accadendo in Europa viene comunemente interpretato come una posizione di chiaro antisemitismo e di cooperazione da un certo becero laicismo da bar di giovani impreparati e di “intellettuali” televisivi tanto ben informati quanto faziosi e ideologizzati.

Tuttavia, come spesso succede, le teorie e le ideologie non trovano appoggio nei fatti (e tanto peggio per Hegel): nuove incredibili prove vengono a galla per scagionare il Principe Eugenio Pacelli proprio da parte di quegli ebrei che lui stesso contribuì a salvare durante il suo difficile pontificato. Howard “Heinz” Wisla è uno dei tanti ebrei che, dopo le traversie della guerra e della persecuzione, sono sopravvissuti e hanno raccontato la loro storia. E’ il 28 aprile 1944 quando Howard, sotto lo pseudonimo di Refugee, scrive sul The Palestine Post (l’attuale Jerusalem Post) un articolo chiamato “A Papal Audience in Wartime” per raccontare la sua storia e il suo incontro con il “Pastore Angelico”. E’ il 1941, il Papa lo accoglie benevolmente, lo fa parlare apertamente nella sua lingua madre (il tedesco) e non mostra di lasciarsi intimidire dalla minacciosa presenza di soldati tedeschi in uniforme. Ascolta la sua storia, comune a molti disperati, fino alla fine. Heinz è naufragato con la sua nave (la Pentcho) mentre tentava di fuggire dalla Slovacchia alla Palestina assieme ad altri 500 ebrei, nel 1940. Dopo undici giorni di stenti su un’isoletta deserta nel Mar Egeo, una nave italiana spunta all’orizzonte e li salva, ma la loro gioia dura poco: i marinai li consegnano tutti al campo di concentramento di Rodi, dove la loro fine sarebbe stata uguale a quella di milioni di altri sfortunati, è l’inverno a cavallo fra 1941 e 1942.

Ma è qui che la Chiesa interviene, nella forma di una delle tante navi della Croce Rossa che salvavano ebrei internati nei campi per trasferirli, ufficialmente, “altrove”. Heinz e molti altri vengono quindi trasportati lontano dalle grinfie dei loro aguzzini, nell’unico luogo dove avrebbero potuto attendere la fine della guerra al sicuro da ulteriori orrori: il “campo di concentramento” di Ferramonti di Tarsia presso Cosenza. Le virgolette sono d’obbligo: il campo sarà più tardi definito “un paradiso inaspettato” dallo stesso Jerusalem Post e “il più grande kibbutz del continente europeo” da Jonathan Steinberg, prestigioso professore di Storia Moderna Europea. E’ la fine del tragico racconto di Heinz. Il Papa lo esorta a portagli il giorno successivo una memoria scritta della sua tragica storia e parla ad alta voce, in modo tale che tutti lo possano intendere. In quel momento il secolare ruolo della Chiesa di Roma come protettrice e tutela dei poveri, degli indifesi e dei disperati risplende nuovamente nei salotti vaticani: «Figlio mio, solo il Signore sa se tu sei più degno di altri uomini, ma credimi: tu sei altrettanto degno di ogni altro essere umano che vive su questa nostra terra! E ora, o mio amico ebreo, vai con la protezione del Signore e non dimenticare mai: devi essere sempre fiero di essere un ebreo!»

Come abbiamo già detto, Howard Wisla sopravvivrà alla Shoah per raccontare con la sua penna e la sua gratitudine questa magnifica storia, una come tante altre, così poco conosciute perché “scomode”. Questa storia sarà riferita anche da William Doino Jr. nell’articolo Pope Pius XII: Friend and Rescuer of Jews che appare nel numero di gennaio di «Inside the Vatican», il magazine fondato e diretto da Robert Moynihan. La Verità è un dono che si riceve solo se si è pronti ad ascoltare, a compiere il gesto socratico di umiltà nell’ammissione “Io so di non sapere”. Ed è proprio ascoltando le numerosissime testimonianze di ebrei in quei tempi travagliati che il lettore potrà da solo scoprire come siano realmente andate le cose e il ruolo che la Chiesa Cattolica ha ricoperto in quel tremendo periodo della nostra Storia.

Marzio Morganti

38 commenti a Quando Pio XII disse: «siate orgogliosi di essere ebrei»

  • Mimmo ha detto:

    Allora perchè ci sono stati milioni di preti che tradivano gli ebrei nel confessionale?

  • Riccardo ha detto:

    Perchè gli Ebrei si confessavano dai sacerdoti Cattolici? Azzo, questa non la sapevo!

  • Leonardo Paolo Minniti ha detto:

    Bello mi piace molto questo continuo portare prove su prove. Bravi ragazzi!

  • Gabrio ha detto:

    Milioni? Mimmo per carità! Miliardi di miliardi andavano a confessarsi dai preti. (che poi dove ci fossero altrettanti miliardi di preti pronti ad assolvere non si sa, ma questo è un dettaglio)

  • edoardo ha detto:

    Don’t feed the trolls.
    E soprattutto, non dategli motivo di divertirsi alle nostre spalle facendoci prendere in giro.
    Quello le spara appena le ha inventate.
    Gli Ebrei vanno nei confessionali cattolici a farsi confessare dal parroco….ma va là.
    Bisogna istituire quello che i Veneti chiamano “premio Nobel del baùcco” !!!

    • dome ha detto:

      Lascia il nostro amico impegnato con le sue paure guarda e passa’ solo così potrà percepire la Purezza del Divin.

  • Davide ha detto:

    Pio XII avrebbe taciuto… Ma gli altri governanti del mondo cosa fecero in quel periodo? Condannavano forse? Facevano appelli alla radio? No! Intervennero dopo che il danno era già irreparabile… Ma gli incoscienti anti cattolici avrebbero voluto che il Papa si fosse comportato come uno scriteriato, mettendo a repentaglio non solo la vita degli ebrei, ma anche dei cattolici. Invece, con grande saggezza, intervenne con l’ausilio dello Spirito Santo, come le fonti storiche, giorno dopo giorno, ci testimoniano.

    • Enrico ha detto:

      Per favore non tiriamo in ballo lo Spirito santo!

    • Pino ha detto:

      è ormai provato che l’opera di sputtanamento di Pio XII iniziata da un commediografo di quart’ordine tedesco fu organizzata dai servizi segreti sovietici, per attaccare un Papa che si era dimostrato ostile al comunismo.

      • Enrico ha detto:

        Per rispondere al tuo perchè ti rimando ad un padre della Chiesa, Sant’Agostino. Nel Quarto secolo i pagani rimproveravano ai Cristiani addirittura la caduta dell’impero romano, ebbene Agostino, uno dei più grandi intellettuali della storia, riuscì utilizzando la sola ragione a ridicolizzare i pagani, il tutto senza mai tirare in ballo la fede. Volendo tornare ai nostri giorni rispolveriamo una categoria in disuso l’ONESTA’ INTELLETTUALE.

        • lorenzo ha detto:

          Non credi che nel corretto uso dell’onestà intellettuale ci sia lo zampino dello Spirito Santo?

        • Davide ha detto:

          Fede e ragione sono in perfetta simbiosi fra loro ed entrambe sono infuse dallo Spirito Santo, che poi è Dio. Consiglio la lettura di Fides et Ratio di Giovanni Paolo II.

          • Enrico ha detto:

            Ragazzi lo spirito santo non è la password per accedere al quadro superiore, sempre restando in tema vi consiglio di rileggere gli argomenti utilizzati da Sant’Agostino contro i Manichei.

            • Davide ha detto:

              Enrico, ti faccio notare che lo Spirito Santo (che per rispetto ti pregherei di scrivere con le iniziali maiuscole) è di per se stesso il Quadro Superiore, insieme al Padre e al Figlio. Non so a quale fede tu appartenga, ma chi ti risponde è cristiano cattolico come i redattori dell’UCCR e per noi lo Spirito Santo è consolatore, datore di vita, Paraclito (cioè vicino), sorgente di ogni bene, Spirito creatore e Spirito di verità. Inoltre ti consiglio di rileggerti i Vangeli e gli Atti degli Apostoli per farti un’idea di cosa (anzi di chi) sia lo Spirito Santo.

              • Enrico ha detto:

                Anche io sono Cattolico. Ho qualche anno e ho avuto la fortuna di avere un insegnante di lettere il quale se avessi risposto ad un’interrogazione di storia chiamando in causa lo Spirito Santo per descrivere un evento, mi avrebbe rimandato in Storia e messo una nota di demerito in religione, perchè grazie al Cielo l’insegnante era un Sacerdote Gesuita.
                Ribaltando il problema e tornando alla funzione dello Spirito Santo nella Storia la cosa che mi “ha scandalizzato” è stata la giustificazione devozionale del comportamento di sua santità PIO XII.
                La mia domanda è questa, se lo Spirito Santo, omniscente e onnipotente, doveva intervenire perchè non è intervenuto “accecando le menti” di Stalin e Hitler?

                • Ingrid ha detto:

                  “se lo Spirito Santo, omniscente e onnipotente, doveva intervenire perchè non è intervenuto “accecando le menti” di Stalin e Hitler?”, perché l’uomo è libero di compiere il bene e il male. Questa è la condizione per essere uomini, Dio ci ha donato il libero arbitrio e rispetta la nostra libertà senza accecare. Ogni uomo è responsabile delle sue azioni.

                  • Davide ha detto:

                    Scusate, ho risposto sotto.

                    • Davide ha detto:

                      Enrico, proprio in questa sede c’è un articolo sull’autenticità storica dei Vangeli nei quali si parla abbondantemente di Spirito Santo. Al posto tuo ne avrei parlato e se contestato avrei sottoposto al professore i testi biblici. Secondo te perché possiamo parlare di Gesù e di Dio, ma non dello Spirito Santo?
                      Per Stalin e Hitler la risposta è sempre la stessa: libero arbitrio. Non fare come alcuni atei che ci pongono la domanda: “dov’era Dio nelle sofferenze dei campi di concentramento tedeschi?”

                • lorenzo ha detto:

                  Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi. (Gv 14:16,17)

                  Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. (Gv 14:26)

                  Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; (Gv 15:26)

                  Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. (Gv 16:13)

                  Affermare che il S. Padre non parli e non agisca sotto la guida dello Spirito Santo, è come affermare che Cristo non abbia mai parlato dello Spirito Santo.

                • lorenzo ha detto:

                  Ovviamente le considerazioni sullo Spirito Santo hanno un senso tra cattolici, non tra chi “non lo vede e non lo conosce”.
                  Per curiosità, cosa intendi quando scrivi: “…la cosa che mi “ha scandalizzato” è stata la giustificazione devozionale del comportamento di sua santità PIO XII”

                  • Enrico ha detto:

                    Riporto testualmente quanto ho letto sopra ” Invece, con grande saggezza, intervenne con l’ausilio dello Spirito Santo, come le fonti storiche, giorno dopo giorno, ci testimoniano.” La giustificazione devozionale è quella di chi ha voluto riportare un fatto storico (il comportamento da grande Statista di Pio XII) qualificandolo con l’ausilio dello Spirito Santo. La chiesa ci insegna che prima di riconoscere un intervento Sopranaturale (nel nostro caso lo Spirito Santo che aiuta PIO XII) bisogna usare molta cautela.

                    • lorenzo ha detto:

                      “…Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre…”.
                      Ho riportato sopra alcuni brani del Vangelo di Giovanni per cercare di farti notare come sia dottrina di fede che lo Spirito Santo operi nella S. Chiesa, non in modo saltuario o straordinario, ma nell’ordinarietà di ogni giorno.
                      Non sarà il caso di andare a dare una rinfrescata al Catechismo della Chiesa Cattolica?

  • Davide ha detto:

    Enrico, proprio in questa sede c’è un articolo sull’autenticità storica dei Vangeli nei quali si parla abbondantemente di Spirito Santo. Al posto tuo ne avrei parlato e se contestato avrei sottoposto al professore i testi biblici. Secondo te perché possiamo parlare di Gesù e di Dio, ma non dello Spirito Santo?
    Per Stalin e Hitler la risposta è sempre la stessa: libero arbitrio. Non fare come alcuni atei che ci pongono la domanda: “dov’era Dio nelle sofferenze dei campi di concentramento tedeschi?”

    • Enrico ha detto:

      Caro Davide la domanda “dov’era Dio nelle sofferenze dei campi di concentramento tedeschi?” la fecero i profughi dei campi ai loro Rabini e questi risposero loro “DOVE ERANO GLI UOMINI ?” una risposta citata più volte da Giovanni Paolo II prima e dopo aver chiesto perdono ai fratelli maggiori ebrei.
      Sulla citazione dello Spirito Santo nei Vangeli questo è fatto nei momenti più salienti ma con molta parsimonia. Rispettiamo tale insegnamento.

      • Davide ha detto:

        Enrico, la stessa domanda la usano anche gli atei per mettere in difficoltà noi cattolici, soprattutto nei forum non specializzati.

        • Enrico ha detto:

          Un suggerimento per spiazzare le obiezioni atee. Io avevo un grande insegnante di Religione con una grande autorevolezza fra noi ragazzi, ricordo che una volta dopo la solita filippica di uno studente che si proclamava ateo Don Armando gli andò vicino e con tono amichevole gli disse prendendolo sotto braccio “NON SAI QUEL CHE TI PERDI”. Quell’insegnamento mi è sempre rimasto presente, da quel giorno Io sono stato sempre sicuro di avere qualcosa in più dell’ateo.

      • marco ha detto:

        Certo la risposta di Giovanni Paolo II (dove erano gli uomini?)secondo me non fa una grinza!Pero’ si puo’riproporre la domanda di “dov’era Dio” in altri contesti, tipo nei terremoti ,dove perdono la vita tantissimi innocenti;oppure nello tsunami o nelle grandi carestie.Li’ che l’uomo non centra che risposta mi dai?

  • Davide ha detto:

    Enrico, grazie del suggerimento; però lo Spirito Santo non è un miracolo di Lourdes o le apparizioni di Medjugorje, Lorenzo mi ha anticipato perché ero assente (vedi sopra). Lo Spirito se invocato scende su di te…O pensi che il Papa non l’abbia richiesto!? C’è anche la preghiera allo Spirito Santo. Che poi Pio XII

    • Enrico ha detto:

      Di seguiot riporto il testo del VENI CREATOR SPIRITUS.
      Non ho riportato la versione in latino per rispetto del Concilio Vaticano II. Se ho offeso la fede dei miei interlocutori chiedo scusa, ma in tutta onestà non vedo dove sarei venuto meno al Vangelo e al catechismo. Non per fare sfoggio di erudizione ma questa è la preghiera (anche cantata) con cui la Chiesa invoca la presenza dello Spirito Santo in occasione delle occassioni importanti.

      Vieni, o Spirito creatore,
      visita l’anima dei tuoi fedeli,
      ricolma di grazia divina
      i cuori che hai creato.

      Tu sei chiamato Consolatore,
      dono di Dio altissimo,
      fonte viva, fuoco, amore,
      unzione santa e gioia di vita.

      Tu dono perfetto e molteplice,
      dito di Dio creatore,
      solenne promessa del Padre,
      per te fiorisce l’umana parola.

      Con la tua luce illumina i sensi,
      infondi l’amore nei nostri cuori,
      le stanche membra del corpo ristora,
      con il tuo forte ed eterno vigore.

      Da noi respingi l’antico nemico
      e senza indugio concedi la pace,
      Cammina dinanzi al tuo popolo
      affinché non perisca nel male.

      Facci conoscere il Padre,
      svelaci il mistero del Figlio
      e del tuo coeterno Spirito,
      fa che sempre in te noi crediamo.

      Sia gloria a Dio Padre,
      al Figlio, che è risorto dai morti
      e allo Spirito Santo
      per tutti i secoli.

      Amen.

      • Davide ha detto:

        SEQUENZA ALLO SPIRITO SANTO

        Vieni, Santo Spirito manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
        Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori. Consolatore perfetto; ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
        Nella fatica, riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto. 0 luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.
        Senza la tua forza nulla è nell’uomo, nulla senza colpa.
        Lava ciò che è sordido, bagna ciò che è arido, sana ciò che sanguina.
        Piega ciò che è rigido, scalda ciò che è gelido, drizza ciò che è sviato.
        Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni.
        Dona virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.

        Ebbene?

      • lorenzo ha detto:

        Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà, Timore di Dio.

        Scusami se insisto, ma non ti sembra che questi doni dello Spirito Santo siano necessari per vivere OGNI GIORNO la nostra vita con Cristo?

        • Davide ha detto:

          Infatti, è quello che intendevo io quando il Santo Padre ha ricevuto l’ausilio dello Spirito.