Prof. Cavarero, da «laica e progressista» grande rispetto del messaggio Cristiano
- Ultimissime
- 04 Dic 2011
Tra filosofia e religione, Adriana Cavarero ha recentemente rilasciato un’esclusiva intervista su Avvenire, dove –tra le altre cose- esterna, da «laica e progressista» dichiarata, il proprio rispetto per la tradizione cristiana, l’esperienza religiosa e il sempre attuale messaggio Cristiano. La Cavarero, filosofa, docente di filosofia politica all’università di Verona, Visiting Professor presso la New York University, esperta di Platone e Hannah Arendt è una delle pensatrici italiane più apprezzate all’estero e non a caso rifugge l’etichetta di “atea”, troppo facilmente assimilabile alla frangia anti-teista militante di personaggi di ben altro rilievo come Paolo Flores d’Arcais.
La filosofa, interrogata sull’attuale concezione e critica del messaggio cristiano replica: «Preso in quanto tale, come filosofa e come non credente, questo è un insieme di testi e anche di tradizioni interpretative, che trasmettono un messaggio estremamente umano. Se io leggo come filosofa i testi cristiani, trovo invece qualcosa di molto importante nell’attenzione per la fragilità umana e la vulnerabilità. […] Ho sempre distinto molto la eterna – e intendo dire infinita – possibilità di leggere ancora i Vangeli e di interpretarli, e la validità della loro rappresentazione dell’umano non in termini violenti e guerrieri ma secondo la visione della vulnerabilità e dell’apertura all’altro. Ritengo che il cristianesimo possa sempre essere un testo fresco di nuovo e che si può continuamente interrogare. In questo senso non mi pare che il cristianesimo invecchi, o che sia sotto attacco, o che sia spazzato via».
La testimonianza della filosofa sposta la sua attenzione anche sull’ala più estrema della critica e del rifiuto del messaggio di Cristo affermando: «Diffido moltissimo di questi che lei chiama “attacchi al cristianesimo” e contro il messaggio di Cristo. Tutto questo, quando viene fatto non da specialisti, ma da dilettanti, che non sono teologi né filosofi, che non hanno una lettura attenta del testo, è solo un modo per entrare in polemica con l’oggetto più importante del pensiero, Dio. […] Piuttosto, se devo fare una lettura critica del cristianesimo – nei suoi testi fondamentali: i Vangeli, sant’Agostino, san Tommaso e così via -, la faccio attraverso grandi studiosi, per esempio mediante Emmanuel Lévinas o Hannah Arendt». Poca considerazione, quindi per gli atei militanti attuali che fanno una magra figura.
E con un giudizio su Papa Benedetto XVI conclude: «Dico la verità: mi piace dal punto di vista intellettuale. È una persona con una buonissima formazione, un uomo molto “filosofico” e davvero colto, conosce in profondità la storia del pensiero. Sento molta affinità con un tipo di studioso del genere. […] Provo una simpatia immediata verso i suoi lavori perché sento un alfabeto comune, come uno che si occupa di musica e sente molta familiarità come musicista».
Nicola Z.
25 commenti a Prof. Cavarero, da «laica e progressista» grande rispetto del messaggio Cristiano
Un’altra laica che è davvero un riferimento anche per molti credenti. Complimenti!
Ma Umberto Eco non aveva detto che Benedetto XVI come filosofo era scarsetto? La smentita, questa volta, gli arriva da una filosofa di notevole calibro.
In realtà non filosofo scarsetto ma “teologo mediocre”: considerato il pulpito, il più lusinghiero degli apprezzamenti possibili
gli ‘atei’ oggi si autocompiacciono di avere compiuto 25 anni, credono di avere cambiato la storia della scienza, della filosofia etc.
la Chiesa ha 2000 anni, e ha sicuramente influenzato il mondo più di loro
che stiano rintanati nella loro tane
secondo te gli atei esistono solo da 25 anni?
magari si riferisce a qualche associazione che festeggia i suoi primi 25 anni?
ma perché questa ossessione??
Se nell’articolo si parla di ateismo non vedo perché non se ne debba parlare anche nei commenti…
siete voi atei che siete ossessionati da noi, e noi vi dobbiamo rispondere per le rime
ah ecco perché quanta ossessione. per rispondere per le rime!!!
era una battuta
voi attaccate i cristiani, noi abbiamo il diritto di difenderci?
se volevi porre una domanda retorica, l’hai scritta male.
L’ateo soffre di teodipendenza…non saprebbe cosa dire se non avesse un credente da attaccare. Non c’è alcuna proposta positiva. L’ateo vive di reazione rispetto alla posizione sociale del credente. Ovviamente parlo degli atei militanti e non dei miei amici non credenti.
Sono d’accordo: il problema dell’ateismo militante è che vive in funzione di ciò che avversa. E’ persino definito da ciò che avversa (a-teo, senza Dio).
Per questo è confortante trovare persone che, pur non essendo credenti, riescono a non cadere in questa aggressività ossessiva ed a ragionare in modo lucido.
Ma l’ateismo non è un lavoro, è un’ideologia. Non credo che l’ateo viva, materialmente, della propria condizione: uno può essere ateo e dentista di professione (ed è con la seconda attività che paga l’affitto). E qualora le religioni scomparissero dalla faccia della terra, l’ateo non resterebbe disoccupato perché continuerebbe a fare il dentista.
L’ateismo militante, ovviamente, scomparirebbe…e allora?
Comunque questi di Uaar sono peggio dei cattolici fondamentalisti. Ho scritto qualche critica sul loro “temutissimo” blog e sono stato subito etichettato come catto-bigotto e sottosviluppato. Uno di loro mi ha definito “credino” (immagino sia una via di mezzo tra “credente” e “cretino”).
Lasciate perdere l’equazione ateo=uaar. Quelli non fanno testo.
Nicola, non so se ho capito perfettamente il tuo ragionamento, ma ti do ragione sul fatto che l’equazione “Ateismo=UAAR” non vada bene. Personalmente, conosco non credenti con cui vado d’accordissimo e che non sono per niente anticristiani.
nessun particolare ragionamento, semplicemente credo che si confonda/generalizzi l’atesimo (che è una mera condizione/convinzione ideologica dell’individuo) con l’anticlericalismo militante.
Mi fa piacere sentire la tua esperienza.
In fondo qui più del relativista non ti viene dato (e sono io ad etichettarti così 😉 )
@Nicola
scusa, ti ho confuso con Andrea
si, l’UAAR
http://www.uaar.it/news/2011/12/04/uaar-compie-25-anni/
ma ormai sono allo stadio terminale, quindi è un mezzo necrologio
Mi presento sono un cattolico.
Trovo che l’ateismo radicalista voglia distruggere la religione.
Dobbiamo resistere. Grazie per questo impegno vostro costante.
hai ragione
E’ bello sapere che ci pò essere rispetto per il cristianesimo anche da parte di chi non ha abbracciato la fede.
L’importante è che ci siano persone di questo spessore in tutti gli ambienti “chic”.
Perché se no ci troviamo dinnanzi ad un Radicalismo Ateo di stampo Sovietico.