Tra chi esprime una preferenza, il 90% dona l’8×1000 alla Chiesa
- Ultimissime
- 14 Nov 2011
Buone notizie arrivano da “Geografia dell’Italia Cattolica” di Roberto Cartocci (Il Mulino 2011), nel quale viene analizzata la situazione del cattolicesimo in Italia. L’autore, ordinario di Scienze Politiche all’Università di Bologna, si concentra su diversi aspetti, ancora poco approfonditi dai media (non teniamo conto delle superficiali recensioni in chiave anti-cattolica apparse su alcuni quotidiani). Uno di questi indicatori è però stato rilevato da Antonio D’Angio su Zenit.it, ovvero la destinazione dell’8 per mille.
Partendo dalla dichiarazione dei redditi del 2004 emerge infatti che, su poco più di 40 milioni di dichiarazioni presentate (che non sono comunque di tutti i cittadini), quelle che avevano una scelta valida dell’8 per mille sono state poco oltre i 16 milioni, con un incidenza, quindi, del 40%. Pertanto, 6 italiani su 10 non hanno espresso alcuna indicazione sulla dichiarazione dei redditi. Concentrandosi sui 16 milioni che hanno espresso una preferenza, si nota che: l’89,8% ha scelto la Chiesa cattolica, il 7,7% ha preferito lo Stato, l’1,4% ha selezionato la Chiesa evangelica valdese e il restante 1,1% si è diviso tra comunità ebraiche, evangeliche, ecc.. Dunque possiamo dire che il 36% dei cittadini italiani ha scelto di destinare l’8×1000 alla Chiesa, mentre il 60% non ha espresso alcuna preferenza (ovviamente quei cittadini che hanno presentato la dichiarazione dei redditi). Tra coloro che invece hanno espresso una preferenza, il 90% si è rivolto alla Chiesa. Evidentemente sono ancora molti coloro che (anche tra i cattolici) non prestano attenzione all’utilità dell’8×1000 e andrebbe la pena diffondere maggiormente il sito web della Chiesa sull’8×1000.
Se si concentra l’interesse sulla ripartizione regionale della destinazione dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica, si possono distribuirle in quattro gruppi: 7 regioni la cui percentuale varia dal 96,8 al 93,3 %: Puglia, Calabria, Campania, Sicilia, Molise, Basilicata, Abruzzo. 7 regioni la cui percentuale varia dal 92,1 all’88,4 %: Sardegna, Marche, Umbria, Lombardia, Veneto Trentino e Lazio. 5 regioni la cui percentuale varia dall’ 85,6 all’84 %: Piemonte, Friuli, Valle D’Aosta, Liguria e Toscana. E poi l’Emilia Romagna con il 78,2% che si differenzia in maniera netta dalle altre.
Per quanto riguarda invece la destinazione dell’8 per mille alle altre confessioni, si continua a leggere, da rilevare che il valore più elevato si trova in Piemonte (7,3% delle scelte valide) per una storica presenza della Comunità Valdese. Infine, passando all’approfondimento dei dati provinciali, da evidenziare che la provincia con la % più alta di destinazione dell’8 per mille alla Chiesa Cattolica è Vibo Valentia con il 97,9% mentre quella con la più bassa è Ravenna (con il 69,1%).
82 commenti a Tra chi esprime una preferenza, il 90% dona l’8×1000 alla Chiesa
E chi non esprime una preferenza lo fà volontariamente, quello che non dicono gli anti 8 per mille è che chi decide di non fare il 730 può comunque recarsi in comune e decidere come destinare l’8 per mille ed il 5 per mille, basta volerlo le scelte inespresse lo sono volutamente.
Scusate ma questi dati, a parte quelli regionali, erano già facilmente reperibili su wikipedia. E’ risaputo che tra quelli che esprimono una preferenza la percentuale si aggiri tra l’85-90%. Ciò che si contesta di solito nell’impostazione della legge è infatti proprio il meccanismo di ripartizione che prevede la distribuzione delle scelte non espresse secondo le stesse percentuali delle scelte espresse. Secondo molti critici infatti si dovrebbe cambiare la legge in modo tale che le scelte non espresse siano automaticamente destinate allo Stato. Dato invece l’attuale quadro legislativo, si chiede di non lasciare inespressa la destinazione dell’8×1000, ma di destinarlo esplicitamente allo Stato, così da abbassare la percentuale della Chiesa Cattolica, che così vedrebbe diminuire i benefici derivanti dal meccanismo di ripartizione. Inoltre, dato che spesso lo Stato destina anche la sua parte alle confessioni religiose, si spiega perché gruppi come i Radicali o la UAAR consiglino di destinare l’8×1000 alla Chiesa Valdese, confessione religiosa che per loro è molto meno indigesta.
Dunque? La cosa interessante è che questo venga certificato da uno studio sociologico (altro che Wikipedia) e che il trend venga comunque confermato. Inoltre dimostra il fallimento dei critici (uaarini e laicisti) dato che solo il 9% ha scelto lo Stato o i Valdesi.
Wikipedia ovviamente cita delle fonti, non è che i dati se li inventi. E’ che appunto io non vedo nessuna notizia in questo articolo. Del resto si fa riferimento ai dati del 2004, ma da allora ad oggi la percentuale è calata, e proprio per questo è partita l’iniziativa I feel CUD della CEI.
Quale percentuale è calata? La novità è per chi non sapeva di queste ripartizioni. Tu sai già tutto? Bene, esistono tanti altri utenti che magari hanno altro da fare e non bazzicano su Wikipedia 🙂
Concordo con Paolo. Aggiungo che in uno Stato in cui circa il 90% si dichiara “cattolico” evidentemente c’è poca informazione sull’8×1000 e tantissimi cattolici non sanno nemmeno come fare. Ben venga che i pochi che lo sanno, scelgano la Chiesa. Insomma questo studio mostra un altro fallimento degli anticlericali e una diffusa non conoscenza dell’8×1000 da parte anche di milioni di cattolici.
Forse non ci siamo capiti. Io non contesto nulla di quanto viene detto. Ma erano tutte cose risapute. Non vedo niente di nuovo.
Ultimamente sei un po’ troppo criticone e i tuoi commenti si capiscono sempre meno, dando via ad incomprensioni infinite. Di nuovo c’è uno studio che conferma quanto TU, forse, sapevi. IO non lo sapevo, che c’erano questi numeri bulgari tra coloro che destinano l’8×1000. Ad esempio pensavo che allo Stato andasse almeno il 40 o 50%. Inoltre di nuovo c’è l’evidenza del fallimento dell’anticlericalismo che non ha raggiunto i suoi scopi….il fatto che tu dica di sapere già tutto non implica che tutti abbiano il dovere di sapere tutto.
E’ il mio carattere, puntualizzo su tutto. Del resto ci tengo a non essere accusato di faziosità. Il fatto che io sia un lettore abituale di questo sito e che nella maggior parte dei casi ne apprezzi i contenuti, non mi esime dal criticare quando c’è invece qualche errore o imprecisione.
Lo studio non conferma ciò che IO sapevo, bensì conferma dei dati che circolavano già da anni e che erano già reperibili da chiunque appunto cercasse informazioni sul tema. Per questo la considero una non-notizia.
Se poi si omette anche di dire che dal 2004 la percentuale di scelte in favore della Chiesa è calata e che per questo la CEI ha dato il via alla campagna I feel CUD, allora si fornisce proprio una visione alterata della realtà.
Ma le critiche devono essere serie, altrimenti dai solo sfoggio al tuo carattere (non è che siamo schiavi del carattere, eh?!) Tantissimi studi confermano quello che già si sapeva….ogni settimana escono studi sulla dannosità del fumo all’apparato respiratorio (e mi tocca leggerli tutti!!)…ma nessuno viene a dirmi…”Lo sapevo già, potevano evitare di dirlo”. La conferma di un trend è una notizia, dato che questo trend ha la possibilità di mutare. L’articolo poi divulga le informazioni contenute in Zenit.it, dove si divulgano i risultati dello studio di Cartocci.
Quali fonti hai per dire che la percentuale è calata? L’unico motivo che offri è la nascita di I feel CUD…eppure se si va a vedere nasce solo per “sensibilizzare alla firma dell’8xmille i possessori del modello CUD per lo più pensionati e giovani al primo impiego, che spesso ignorano di avere il diritto di scegliere a chi destinarlo oppure non vogliono affrontare i disagi per la consegna solo della scheda destinata alla scelta 8xmill” (http://www.sovvenire.it/home/news_ed_eventi/00000282_I_feel_CUD.html). Dunque l’obiettivo di I feel CUD non è affatto quello che tu sostieni, non nasce per il presunto calo di destinazioni, ma per arrivare a molti più cittadini dato che -come questo articolo mostra- il 60% non sceglie nessuna destinazione. E’ un modo per informare e non per “limitare i danni” come vorresti far credere tu. Oppure anche loro stanno fornendo una “visione alterata della realtà”??
Ma risapute da chi? Io non sapevo nulla di tutti questi dati. Secondo me dovremmo darci un taglio con questo sterile atteggiamento da bastian contrario…occupiamoci eventualmente del contenuto dell’articolo.
Ad esempio l’Emilia Romagna ha i dati più bassi….è una questione di politica, secondo voi (anche la Toscana è in basso)?
Risapute da qualsiasi persona che, volendo informarsi sull’8×1000, avesse fatto una semplice ricerca con Google. Apprezzo l’opera di UCCR, ma non è che prima che nascesse questo sito vivessimo sotto una campana di vetro 😉
Quindi se per Pino le persone si dividono in “pro berlusconiani” e “anti berlusconiani”, per te si dividono in “interessati all’8×1000 e disinteressati dall’8×1000” ?? 🙂
Io ho sempre devoluto l’8×1000 alla Chiesa (o meglio, da 2 anni, cioè da quando faccio il 730) ma non mi sono mai informato su cosa facessero gli altri. Vivo in una campana di vetro? Non mi sembra. Per me queste informazioni sono utili, non lo saranno per chi già sapeva. D’altra parte se gli informatori dovessero parlare solo di notizie che nessuno già conosce…
Se prima che nascesse il sito UCCR, o prima che fosse pubblicato lo studio di cui parla l’articolo, tu avessi voluto sapere qualcosa di più sull’8×1000 avresti trovato con facilità tutte le informazioni che desideravi, ecco perché dico che si tratta di cose risapute. L’articolo parla di “buone notizie”. Come ho detto non c’è nessuna notizia, ma solo un’informazione già nota da anni; non dico che sia sbagliato ripeterla, ma non è una notizia. E poi non è affatto “buona”, perché dal 2004 la percentuale in realtà è calata, come si può vedere in questa tabella su wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille#Scelte_dei_contribuenti , che in questo caso, come quasi sempre del resto, è basata su fonti attendibili (i dati ufficiali della Camera)
Certo se una guarda l’andamento dal 1990, si potrebbe sperare che questo calo sia solo un incidente e non l’inizio di una lunga fase discendente. Però è anche vero che la stessa CEI si è dichiarata preoccupata del calo delle firme. E allora veramente credete che l’iniziativa I feel CUD sia solo un caso? Guardate che non c’è niente di male in quell’iniziativa, però appunto denota che qualche preoccupazione c’è. Ecco perché ritengo fuorviante, da parte di UCCR, parlare di buone notizie.
Scusate ho dimenticato di mettere questo link http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/stampa.asp?ID_blog=242&ID_articolo=2204
Si ma questa non è una notizia, lo sapevo già. La Stampa offre informazioni fuorvianti. Oltre al fatto che nel 2010 si basa su dati del 2007 quando tutti potrebbero andare su Wikipedia e conoscere i dati relativi al 2010. Francesco, boicottiamo la Stampa 🙂
I soldi dell’otto per mille, non chiedermi per quale motivo, vengono sempre ripartiti qualche anno dopo. La ripartizione del 2010, si basa sulle firme espresse nel 2007 relative ai redditi del 2006: http://documenti.camera.it/Leg16/dossier/Testi/BI0350.htm#_Toc278992388
Ed infatti sempre nel documento della CEI citato da La Stampa si dice che gli effetti negativi dovrebbero cominciare a sentirsi nel 2013, ecco perché era necessario prendere subito dei provvedimenti. Guarda caso allora è nata la campagna I feel CUD.
Allora se non è La Stampa, occorre boicottare Zenit perché nemmeno loro riportano un quadro generale…e chissà quante altre agenzie e quotidiani. Sicuramente nel tuo blog sceglierai di parlare dell’8×1000 in generale 🙂
In realtà qui si potrebbe fare un’altra critica all’articolo UCCR. Zenit infatti si limita a presentare lo studio di Cartocci, fornendo una sintetica rassegna dei suoi contenuti. E’ poi UCCR che partendo da questi ha parlato di “buone notizie” introducendo una valutazione fuorviante rispetto alla realtà, valutazione che invece Zenit non fa.
Che noia ragazzi…dovete andare avanti ancora per molto????
La bontà della notizia è evidente: le campagne anticlericali non riescono a fare effetto, se è vero che c’è un calo è proprio di poco. Bene così allora, che bella notizia! Oppure speravi che il calo fosse ancora maggiore?
Tra l’altro un’altra critica è che hanno scritto 90% al posto di 89,9…certo che si vuole veramente forzare la realtà!!!!!!!!!!! 😀
E però è proprio dal 2004 che le percentuali dei Valdesi sono in continuo aumento. Certo magari, anziché continuare a crescere, satureranno presto, ma per sapere questo non possiamo far altro che attendere e vedere.
Continuo a ritenerlo un ragionamento poco solido il tuo. Se si da per scontato che tutti -se volessero- hanno la possibilità di informarsi, allora bisognerebbe chiudere il 99% dei quotidiani e lasciare una fonte soltanto. Ma di cosa stiamo parlando, Francesco? Fa parte del tuo carattere anche non riuscire ad ammettere un errore?
Lo studio, che è una novità, non si basa sul 2004 ma “parte” dal 2004. Sono novità tutti i vari dati che affronta, anche se si limitano a confermare informazioni già note (da alcuni).
Non vedo errori, l’articolo di UCCR parla di “buone notizie”, ed io non vedo notizie, tantomeno buone. Se poi appunto nell’articolo si trascura il fatto che le percentuali sono calate e che la stessa CEI si è dichiarata preoccupata, allora l’articolo dà una visione distorta della realtà. Non c’è nessun ragionamento in quello che dico, solo fatti.
Ora sei passato magicamente ad attaccare la “buona notizie” e stai mettendo da parte il fatto che questa non sia una notizia. Forse hai capito anche tu l’errore.
Ma anche questa seconda questione rimane sbagliata. Io vedo una buona notizia che il 90% dei dichiaranti scelga la Chiesa. Domani saranno l’83%? Una buona notizia anche questa! Certo che se domani la discesa sarà fino al 55% allora le cose cambiano. Con tutta questa opposizione dell’8×1000 è una grazia (o buona notizia) che sia calata solo del 4%. Mi pare che gli articolisti si basino sul divulgare le informazioni di questo preciso studio e non credo siano obbligati a parlare in generale dell’8×1000.
Anche perché nemmeno Zenit.it lo fa..forse sbagliano anche loro e tutti quelli che hanno parlato di questo studio tralasciando una panoramica generale??
Ho sostenuto la stessa identica tesi sin dall’inizio dei miei interventi. Il fatto che poi cerchi di farla comprendere con parole diverse non ne cambia certo la sostanza. Se poi tu vedi buone notizie, allora ti conviene andare ad illustrarle alle CEI, perché loro non la pensano come te.
Caro Francesco, c’è chi vede il bicchiere mezzo pieno (io sono un tipo ottimista!) e chi lo vede mezzo vuoto. Non vedo l’utilità ad uniformare i punti di vista, no? Qualche giocatore dell’Albinoleffe esce scontento dalla partita persa per 2 a 0 contro la Juventus e altri compagni escono invece contenti per aver preso “soltanto” due gol. Nessuno andrà ad accusarli di presentare la realtà in modo “fuorviante”…forse hai questa abitudine tu?
e bbbbasta! 🙂
Ma io sono felicissimo che, nonostante quello che si sente dire in giro sulla Chiesa da parte della gente comune, le firme espresse si attestino ancora su queste percentuali. Però qui c’è una preoccupazione oggettiva espressa dalla stessa CEI che infatti si è attivata per provvedere. E comunque, proprio per l’aria che si respira, io credo che proiettare le percentuali espresse sul gruppo di contribuenti che non si esprime, sia in realtà scorretto, ma questa è solo una mia sensazione.
Innanzitutto ribadisco che è una tua personale (e legittima) supposizione che I feel CUD nasca per questo. Io vedo molto più preoccupante, non il calo, ma quel 60% di italiani che non destina nulla (anche se poi il 90% è cattolico). Credo che la CEI voglia arrivare ad informare loro piuttosto che riguadagnare quel 3% che ha perso. Non ti pare? Inoltre è ben dichiarato tra gli obiettivi di I feel CUD.
Inoltre non si proiettano le percentuali espresse sul gruppo di contribuenti che non si esprime, ma fin dal titolo è ben evidenziato che il 90% è basato su “chi si esprime”. Il 36% è invece il dato generale degli italiani (compreso chi si esprime).
La mia sensazione invece è che finora hai espresso 3 critiche (nessun panorama generale, la parla “buone” prima di “notizie” e quest’ultima) che non stanno in piedi.
Beh, dalla mia parte ci sono dei dati oggettivi e le preoccupazioni (con richiesta di provvedimenti immediati) espresse dalla stessa CEI sulla base di questi dati. Dalla tua parte c’è il tuo ottimismo. Chi passerà da qui, ed avrà la pazienza di leggersi tutto, valuterà chi sta in piedi e chi no.
@Francesco: io sto leggendo questo fitto dialogo e sono d’accordo sia con Nofex che con Paolo. Anche il loro ottimismo si basa sui dati oggettivi e sui numeri. Tu sei rimasto sulla preoccupazione della CEI espressa in un comunicato ufficiale. E’ chiaro, anch’io avrei detto le stesse cose, anche se sono ottimista. Ma si può anche scegliere di vedere la cosa da un altro punto di vista, quello preferito dai redattori ad esempio, parlando di buone notizie. L’unica cosa giusta che dici è che avrebbero dovuto descrivere la situazione generale, ma forse è perché siamo abituati così su questo sito. Ma non sono mica obbligati. Riprendendo un articolo su un altro organo di informazione sono rimasti sui dati forniti dallo studio. La visione positiva della vita -vorrei ribadirlo- nasce anch’essa dalla realtà, innanzitutto dall’aver incontrato il cristianesimo e un Uomo che ci ha detto “Io ho già vinto perché ho vinto la morte”. Di cosa dobbiamo aver paura?, si chiedeva San Paolo.
Giuro che non l’ho pagato 🙂
Oddio, adesso pure l’escatologia tirate in ballo? Ma quello che dici su Gesù andrebbe bene pure nel caso in cui la CEI non prendesse mezza lira di 8×1000.
Immagino l’articolo “Buone notizie, la Chiesa è in bancarotta, ma Gesù ha vinto la morte e quindi tutto va bene! Alla fine giungerà il Regno di Dio, e pertanto comunque vada sarà un successo!”
Non mescoliamo cose che non c’entrano niente tra loro. L’articolo parla di 8×1000, punto. E sull’8xmille fornisce un quadro che stando ai fatti nonché alle preoccupazioni della CEI, non corrisponde a realtà.
Ma perché ti accanisci? E’ solo un tuo punto di vista, contrario a quello di altri. Fa niente, no? Ercole parla della posizione positiva rispetto alla vita per farti capire che essa parte sempre da dati oggettivi, invece tu sembri rilegarla a un’euforia da cannabis. L’escatologia non c’entra assolutamente nulla e la tiri fuori per fare un po’ di cinema, forse. La CEI esprime un giudizio su quel dato, non parla di considerazioni generali come stiamo facendo noi. Chiaro che tutti condividono il realismo della CEI in quel preciso momento. Chiunque direbbe così. Però qui c’è una considerazione più generale. I fatti riportati sono i dati di questo studio presi da Zenit., oggi evidentemente hai avuto una giornata storta. Sottolineo l’ottimo e puntuale umorismo di Maffo, molto azzeccato date le tue esagerate e fuori luogo puntualizzazioni.
Giornata normalissima e Maffo era divertente pure per me. Sono calmissimo, è solo che forse non potendo su internet sentire il tono di voce e vedere le espressioni del viso, nel momento in cui uno assume una posizione critica, si tende ad immaginarlo agitato ed accigliato, ma non è il mio caso. Appunto, se si sta parlando di 8×1000, perché tirare in ballo delle considerazioni sulla vita, l’universo e tutto quanto? L’articolo UCCR parla di 8×1000 ed io ritengo lo faccia in modo errato. E finora nessuno mi ha minimamente contestato le ragioni per cui io lo ritenga errato. Tutto qui.
Accidenti….e finora cosa abbiamo fatto tutti noi? Il sospetto che tu sia agitato è proprio dal continuare a ritenere che la tua posizione sia l’unica a basarsi sui “dati oggettivi” e insistendo sul fatto che nessuno ti abbia risposto. Io vedo che almeno tre persone hanno sprecato del tempo per farlo, rispondendo a tutto quanto hai detto. La battuta di Maffo era rivolta a te, per tentare di farti rilassare. Giusto Maffo? Ma non ci sei riuscito. La tua è diventata forse una gara, come succede di solito.
Spiacente, ma risposte puntuali alle mie obiezioni all’articolo non ne ho viste. Alla fine avete pure dovuto scomodare Cristo in persona per rispondermi, ma la mia analisi dell’articolo resta del tutto inalterata.
L’importante è che tu almeno sia convinto 🙂
“avete pure dovuto scomodare Cristo in persona per rispondermi”
Questo è un chiaro sintomo di agitazione, ovvero ritenerti accerchiato da un corpo unico di persone, così quello che dice uno è come se l’avessero detto tutti. Non esagerare Francesco, accetta di non aver convinto nessuno come io non ho convinto te. Le risposte secondo te non sono puntuali, secondo me le tue critiche sono fuori luogo. Esistono tanti punti di vista ed occorre accettarli e prenderne atto.
In vita mia io ho cambiato opinione sull’esistenza di Dio e sulla possibilità di dimostrarlo, e pensi che non cambierei idea su una cosa di così poco conto se mai mi fossero mostrati dei buoni argomenti? Suvvia, mica sono uno uaarino io…
E’ il contrario Nofex, io non mi sento accerchiato da nessuno. Durante un esame di solito quando uno studente, anziché rispondere puntualmente, comincia a fare grandi discorsi e divagazioni, è sintomo del fatto che non sappia in realtà la risposta giusta. Ecco questa è la stessa impressione che ho avuto io.
Il ritenere il giudizio di Ercole un “nostro giudizio” è invece sintomo del tuo ritenerci un branco tuo nemico. In realtà siamo solo semplici utenti che trovano poco fondate le tue critiche….altri saranno d’accordo con te. Ercole ha fatto una riflessione sulla positività della vita, magari suscitato dall’altro post di oggi. Il vedere le cose dal bicchiere pieno non è da fanatici (come dicevi tu a Paolo) ma è una posizione coerente con il cristianesimo. Tutto qui. Secondo me la questione vale anche sull’8×1000..dunque nessuna divagazione. E’ molto più sensato gioire del fatto che l’85% lo destini alla Chiesa in questo momento di attacco costante, piuttosto che preoccuparsi del 3% che non lo destina più. Ovviamente ho capito che la CEI ha mostrato preoccupazione, ma occorre vedere il contesto, cioè era stata sollecitata a dare un giudizio su quel calo. Se Crociata facesse una considerazione generale sicuramente ringrazierebbe contento quell’85% di persone.
Ma Nofex, il problema è questo, che nessuna delle obiezioni che mi sono state mosse erano sul punto. Ho sentito parlare di ottimismo, di Gesù e del fatto che fosse meglio non stare troppo a criticare questi articoli. Ma le ragioni per cui criticavo l’articolo poi sono ancora tutte lì, nessuno che abbia potuto trovare un buon argomento per dire che non fossero valide. Ed infatti anche adesso ancora stiamo discutendo di altro.
Io rinuncio ufficialmente 🙂
E fai bene a rinunciare, perché te ne dico anche un’altra 😉
Mi sono andato a vedere l’andamento delle scelte espresse e non espresse qui: http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/doc/Otto_per_mille.pdf
Se si considerano solo le scelte espresse, quelle per la Chiesa cattolica passano dal 76.17% del 1990 all’89.81 del 2004, ma se si rapportano alle percentuali di quanti si esprimono, si scopre che nel 1990 il 42.06% della popolazione firmava espressamente per la Chiesa cattolica, mentre nel 2004 si scende al 36.70%. La percentuale delle sole scelte espresse infatti è poco indicativa di per sé, e se la CEI, come probabilmente avrà fatto, oltre al calo degli ultimi anni, tiene anche conto del confronto che ho appena esposto, allora fa bene a preoccuparsi, altro che buone notizie…
Ma cosa c’entra??? Diminuisce il numero di quanti si esprimono?? Dunque?? Santoni sinceramente oggi non ne hai davvero azzeccata una e mi sembra ti sia stato risposto a tutto (altro che vago)…è ovvio che in un clima di secolarizzazione ci sia questo calo, ma mi sembra che gli altri ti stiano dicendo altro. Trascinare avanti questo giochino di chi ha l’ultima parola mi sembra poco maturo.
Dunque non vedo buone notizie, contrariamente a quanto dice l’articolo. Altra risposta fuori luogo pure questa a quanto pare.
Ma di cosa si sta parlando?? Il 90% dei dichiaranti a favore della Chiesa?? E’ una notizia bellissima, lasciate perdere i provocatori.
Ah, se diminuisce chi sceglie una preferenza è una cattiva notizia…poco importa se c’è una preferenza bulgara per la Chiesa. Santoni vorrebbe il 100%…mah, valli a capire certi personaggi che usano un pomeriggio per questo.
Ah sì, su una cosa hai ragione: mi stanno dicendo altro, appunto, io ho fatto delle obiezioni e mi è stato risposto altro, interessante e condivisibile quanto vuoi, ma altro.
Obiezioni? Sei sicuro di aver detto cose intelligenti? Qui mi pare che tutti la pensino in modo opposto…ti fa male stare troppo sul sito uaar, diventi come loro.
Ma sei ancora qui??? Non è possibile che hai usato una giornata per avere l’ultima parola nella tua battaglia personale, ingolfando la discussione tra l’altro. Il web vi fa male ragazzi 😉
Io con il computer ci lavoro e ci studio, sta praticamente sempre acceso, nella giornata ho fatto anche molto altro che stare qui non ti preoccupare, del resto sono stato qui esattamente come te.
Micky e Porrone, evidentemente state scherzando quindi non credo che ci sia bisogno di entrare in ulteriori spiegazioni su come si interpretino le percentuali.
Sul sito UAAR invece non capisco, io non partecipo mai alle loro discussioni e non mi dedico particolarmente neanche a leggerle.
La realtà è che oggi ho visto mancare molto senso critico su questo sito, e non mi ha fatto per niente piacere. Ho riletto tutto ciò che ho scritto e non credo di dovermi rimangiare nulla.
Tutti voi sapete benissimo che nella maggior parte dei casi leggo, condivido, apprezzo e difendo ciò che viene pubblicato in questo blog, pertanto paragoni con uaarini et similes siete pregati di evitarli.
Se poi qualche volta faccio qualche intervento critico penso che dovreste leggerlo con attenzione piuttosto che mangiarmi. Del resto siete passati chi più chi meno agli attacchi personali verso di me, cosa che invece io non ho fatto, ma ho sempre e solo continuato a farvi notare i punti deboli di questo articolo.
Ora se voi volete continuare ad illudervi che in merito all’8×1000 siano arrivate fresche fresche delle buone notizie dallo studio di Cartocci, fate pure, ma la realtà, già nota da tempo, è un’altra, e la CEI fortunatamente la conosce benissimo così da potersi attrezzare di conseguenza.
Chi critica “casa sua” non ha ragione a priori perché in teoria dovrebbe criticare fuori da “casa sua”. Anche questo genere di critiche debbono essere razionali e le tue non lo sono, accusare gli altri di poco senso critico o di essere illusi non risolve la questione, che è tua innanzitutto. Su Zenit appare un articolo interessante e come sempre qui viene riportato, seguendo gli obiettivi del sito che sono andato a rileggermi: informare e divulgare articoli interessanti. Ci si sofferma sui risultati di questo studio e non sulla questione “8×1000” in generale come fai tu, e da questo studio escono sicuramente “buone notizie”. Le tue critiche non hanno un minimo di senso, tant’è che più persone lo hanno sottolineato. Non hai accettato le critiche alla tua posizione e questo ha portato alcuni a stufarsi di leggere queste tue puntualizzazioni sciocchine. Abbiamo capito che sei uno spirito libero, ma era sufficiente il primo commento e la replica…accanirti per voler convincere il mondo come vedi non giova a nulla.
Chi critica casa sua non ha ragione a priori? Ma qui siamo all’assurdo e non conviene minimamente provare a replicare.
Dallo studio non emergono affatto buone notizie e l’ho dimostrato dati alla mano. La realtà è che sin dai primi post sono stato chiamato “criticone” e da quel momento in poi non c’è stato più verso di farvi ragionare. Pazienza sarà per un’altra volta.
Continuare a ritenere che gli altri, a parte te, non ragionano è offensivo. Per molti le buone notizie sono che in un clima del genere (compreso lo scetticismo di certi cattolici) la Chiesa abbia il 90% delle preferenze (secondo questo studio, un po’ meno secondo i dati aggiornati). Tu non ritieni che siano buone notizie, è una tua scelta, hai cercato di convincerci e non ci sei riuscito. Prendine atto con maturità e la prossima volta, al posto di tentare di far ragionare il mondo, prova a domandarti se tu per primo stai ragionando o meno.
Non è una mia scelta, è un fatto, fatto che tu non vuoi accettare. Pazienza. E non provare a rigirare la frittata facendo l’offeso, perché i tuoi interventi sono andati sin dall’inizio sul personale, mentre io tentavo sempre di riportare l’attenzione sui dati. A buon intenditor…
Sul personale?? Ho forse attacco la tua bisnonna?? Vedere un bicchiere mezzo vuoto è una scelta, un’altra scelta è vederlo mezzo pieno. Il fatto è che nel bicchiere ci sia dell’acqua. A queste cose ho già risposto e abbiamo già risposto molto più sopra. I dati sono anche il mio punto di partenza, ma in più di te io contestualizzo questi dati mentre tu rimani appiccicato a Wkipedia. La mia è una posizione aperta, molto razionale (ovvero che tiene conto di tutti i fattori), la tua in questo caso è una posizione razionalista chiusa al solo dato scientifico. Per questo qualcuno sostiene la tua vicinanza al pensiero uaarino….
Mi è stato dato del criticone sin dall’inizio spostando il discorso in mille direzioni, mi è stato detto che faccio sfoggio del mio carattere (ma quando mai, qui nessuno lo conosce veramente il mio carattere, ed è normale che sia così), di star facendo una gara, di aver assunto posizioni simil-uaarine, di essere un immaturo, di essere agitato (ho letto e riletto i miei commenti ma non ho visto alcuna agitazione), di sentirmi accerchiato (magari a causa di una giornata storta), tutto questo pur di non ammettere un semplice fatto, che era l’unica cosa per la quale avevo iniziato a commentare questo articolo: che stando ai dati, la situazione dell’8×1000 alla Chiesa non è affatto rosea ed è già noto da tempo che sia così, non a caso la CEI ha cominciato ad organizzarsi in proposito. Punto, non c’era altro da dire.
L’8×1000 è una questione meramente finanziaria, di soldi, numeri e percentuali: i conti tornano o non tornano, non esiste la via di mezzo.
Poi in linea generale, sulla Chiesa ed il suo futuro possiamo benissimo continuare ad essere ottimisti (lo sono anch’io per quanto possa sembrare strano), del resto già sappiamo che “non prevalebunt” e dopo 2000 anni anche l’ateo più incallito dovrebbe cominciare a meditare su quella frase. Ma questa è tutta un’altra storia, l’articolo era specifico sull’8×1000 e di quello io ho sempre parlato.
Poi alla fine ho dovuto pure apprendere che le critiche a casa propria non si dovrebbero fare: bisogna essere faziosi a tutti i costi? Il Papa, prima ancora di essere eletto, e poi diverse volte durante il pontificato, ha espresso dure critiche all’attuale vita della Chiesa: è un criticone pure lui?
La realtà è che ho abbastanza esperienza di apologetica per sapere che un solo dettaglio sbagliato offre l’appiglio da cui iniziare a scardinare la credibilità di tutto il resto. Qualcuno si ricorda ad esempio quando ai tempi del film su Ipazia, Rino Cammilleri sbagliò un dettaglio ed Umberto Eco ne approfittò per scrivere un articolo contro tutta l’apologetica cattolica? E si potrebbero fare diversi esempi di errori molto diffusi nell’apologetica popolare.
Come ho già fatto notare, nella maggior parte dei casi condivido gli articoli di questo blog, e se qualche volta li critico, allora forse dovrei essere preso in considerazione anziché chiudersi in una sterile faziosità. Se ho criticato qualche articolo di UCCR è solo perché spero, per successive approssimazioni, di giungere ad una apologetica migliore. Pochi giorni fa ad esempio ho espresso delle perplessità sull’articolo di Enzo Pennetta relativo alle dichiarazioni di Craig Venter, lui ha postato delle precisazioni e ci siamo subito chiariti, ed alla fine tra articolo e postille è venuta fuori una cosa migliore. Questa volta purtroppo non è stato possibile, eppure io ce l’ho messa tutta. Pazienza
Io ho capito benissimo la tua posizione e sinceramente la apprezzo, un caprone che segue senza fare critiche è proprio il tuo opposto. Più sopra però si diceva che non è automatico aver ragione solo perché critichi “casa tua” (e dunque se lo fai allora hai sicuramente ragione o cose del genere), ma bisogna comunque fare critiche razionali. Noto che non hai affatto capito il senso di questa frase, concludendo che ti è stato detto che non puoi fare critiche. Spero che rileggerai anche questo.
Anche io parto dai dati e penso che la situazione dell’8×1000 alla Chiesa sia una buona notizia, contestualizzando in che razza di clima siamo. Abbiamo due punti di vista differenti, pazienza, succede. Non è stato possibile convincermi e io non ho convinto te. Ti ho anche risposto al fatto che CEI abbia cominciato ad organizzarsi, facendoti notare che I feel CUD nasce specificatamente per altri motivi, ovvero andare a prendere quel 60% di italiani che non destina l’8×1000 a nessuno e non tanto riguadagnare il 3-4% che lo destina ad altri enti (Stato, Valdesi ecc….). Dunque ai tuoi argomenti c’è una risposta fin da subito, tu non l’hai accettata e ci stiamo dicendo per due giorni le stesse cose…per questo “non è venuta fuori una cosa migliore”.
@Francesco: mi sembra che tu stia sbagliando questa volta. Non siamo affatto tenuti a sapere di tutto e le cose possono cominciare ad interessarci all’improvviso, magari da un articolo come questo. Anch’io non conoscevo il dettaglio, anche se avevo già avuto modo di capire che un alto numero di cittadini destinasse l’8×1000 alla Chiesa. Non sapevo però di questo studio, scopro dunque tante forma di novità e non capisco i tuoi giudizi. Ci sono tante persone che leggono questo sito, vicine o lontane dalla Chiesa, informate o non informate, con tutto il diritto di esserlo.
neanche io l’avevo mai saputo o “risaputo”…
Beh, si sinceramente credo che la tradizione anticlericale dell’Emilia non sia estraneo dal fatto di essere una roccaforte di un certo schieramento politico. Le cose vanno di pari passo, almeno secondo me. Io sono completamente estraneo alla politica…magari mi avvicinerò in Università.
Fidati, all’università è molto meglio studiare e tenersi ben lontani dalla politica.
Vorrei che tante persone seguissero questo consiglio, ma non succederà.
Ciò che vuole dire Francesco è che una persona che scrive sul blog UCCR e ne condivide i valori e gli intenti generalmente dovrebbe conoscere od almeno tenere in considerazione le preoccupazioni della CEI su un progressivo calo di introiti derivanti dall’8Xmille. Quindi invece di rallegrarsi di una notizia piuttosto scontata che è confermata da quando esiste l’8Xmille dovrebbe chiedersi perchè il sentimento della CEI sia del tutto differente e vede con preoccupazione un futuro in cui sempre più italiani non esprimono nessun giudizio sull’8Xmille (e su nessun’altra casella, è questa la percentuale che è aumentata con decisione nel corso del tempo) quando prima esprimevano un giudizio convinto sulla casella della Chiesa cattolica.
Il 3% sarebbe “sempre più italiani”? Ma non gioire perché la secolarizzazione fallisce è per caso un dogma di fede? Luigi, non ci siamo proprio.
Io mi riferisco alla percentuale di chi non si esprime, lascia la casella vuota. Questa percentuale è in aumento quando prima si esprimevano a favore della Chiesa Cattolica. Io non gioisco, cerco di essere critico sulle informazioni che vengono fornite(non sempre a ragione per carità). Ma se la discussione si riduce a un mi piace e a non mi piace tanto vale andare su facebook.
interessante…forse mi lapiderete ma sono fra quei cattolici che non hai mai destinato l’8×1000…non c’è un vero motivo…prometto però che dal 2012 inizierò anch’io 😀
Lasciando perdere i litigi un po’ sterili poco sopra, sono contento di questo dato anche se purtroppo poche persone effettivamente conoscono l’utilità dell’8×1000. Quei pochi sanno bene come muoversi…mi chiedo però come si faccia a non stare attenti..in questo caso mi rivolgo all’amico qui sopra.
mi piacerebbe sapere quanti italiani in percentuale non conoscono in dettaglio i meccanismi dell’8pm, quanti analfabeti, quanti semi-analfabeti, quanti vivono la dichiarazione o il cud come una “tragedia” da archiviare al più presto….
Chi ha partita IVA deve fare il CUD?? Scusate l’ignoranza…
@ gabry,
deve fare la dichiarazione iva e la dichiarazione dei redditi, dove riporterà anche i dati del Cud.
attribuire allo stato queste quote non espresse sarebbe come un lucro per una mancata istruzione dovuta a colpa dello Stato: più colpa dello Stato, più lucro allo Stato…un doppio guadagno…
Cerco di darvi una bella notizia. Lavoro come volontario all’8 per mille Terzo Mondo. Abbiamo un budget di circa 85.000.000 € l’anno. Per funzionare spendiamo lo 0,4% (zero virgola quattro per cento) del budget. La FAO spende circa il 40%, cioè cento volte tanto.
Possiamo essere contenti?
Assolutamente si!! E complimenti!!!
il volontariato ateo non esiste: gli uaarini lo confondono addirittura con la beneficenza…
e, comunque, per non sbagliarsi, gli uaarini non fanno neanche quella…
“Dai frutti li riconoscerete”…
Bravo Giambenedetto, bellissima e appropriatissima testimonianza!
Grazie mille delle vostre gentili espressioni. Non mi sento bravo, se non,in comunione con tutti quelli (e sono molti, come avete letto)che sostengono la Chiesa con questo strumento che, per la mia esperienza nel Sud del mondo, “costa” poco e “vale” tantissimo. Nessuno, e lo dico dopo 46 anni di lavoro in Africa, può reggere il paragone con l’entusiasmo, la dedizione, la gratuità, l’efficienza e l’efficacia della presenza assistenziale e caritativa della Chiesa Cattolica, locale ed universale. Questo è un dato di fatto, non un’opinione.