La terapia riparativa funziona e non danneggia? Cosa dice un nuovo studio

La premessa è che non intendiamo sponsorizzare alcun tipo di terapia “riparativa” o di “conversione”, tanto meno consideriamo l’omosessualità una condizione da cui “guarire” o da “riparare”.

Ciò nonostante crediamo nella libertà delle persone di richiedere un aiuto o un sostegno psicologico ed è giusto riflettere sui risultati di un lungo studio pubblicato sul Journal of Sex and Marital Therapy, i quali contraddicono la convinzione che l’orientamento sessuale sia immutabile e che il tentativo di cambiamento sia intrinsecamente dannoso.

Al contrario, si sostiene, la terapia di cambiamento è possibile, funzionante e non risulta pericolosa.

 

Terapia riparativa, i risultati dello studio.

Gli autori sono gli psicologi Stanton L. Jones del Wheaton College e Mark A. Yarhouse della Regent University e hanno pubblicato i loro risultati nel libro Ex-gays?: A Longitudinal Study of Religiously Mediated Change in Sexual Orientation (Ivp Academic 2007).

Lo studio longitudinale, pubblicato sul Journal of Sex & Marital Therapy ha seguito gli individui che hanno cercato e richiesto il cambiamento dell’orientamento sessuale iscrivendosi ad appositi centri specializzati, il campione studiato è di 98 candidati seguiti per un periodo di 6-7 anni dopo la conclusione della cosiddetta “terapia riparativa”.

I risultati mostrano chiaramente come la maggior parte degli individui ha avuto successo nell’obiettivo di modificare l’orientamento sessuale e che tale tentativo non è stato affatto dannoso.

 

Gli studi precedenti sulle terapie riparative.

Questo fu in qualche modo già appurato nel 2010 tramite l’indagine apparsa sul Journal of Human Sexuality ed intitolata Homosexuality and Co-Morbidities: Research and Therapeutic Implications, nella quale si concludeva: «Cambiare orientamento sessuale non porta a un maggior tentativo di suicidio».

Gli autori riferivano anche che la misura del disagio psicologico non era, in media, aumentata né associata, quando è presente, al tentativo di cambiare l’orientamento: «Questi risultati non dimostrano che il cambiamento di orientamento sessuale è categoricamente possibile per tutti o per nessuno, ma piuttosto sostiene che sono possibili cambiamenti significativi, che diventano poi cambiamenti reali a lungo termine». Inoltre, «i risultati non dimostrano che nessuno rimane danneggiato dal tentativo di cambiamento, ma piuttosto che il tentativo non sembra essere dannoso o intrinsecamente dannoso».

Nel 2009 una lunga indagine sul Journal of Human Sexuality sulla indesiderata attrazione per lo stesso sesso (o “unwanted same-sex attraction”) concluse a sua volta che l’omosessualità non è immutabile e che gli individui in cerca di cambiamento potrebbero trarre beneficio dalle terapie. Lo studio analizzava oltre 600 rapporti di medici e ricercatori pubblicati principalmente su riviste professionali e peer-reviewed.

Le stesse conclusioni sono state raggiunte da meta-analisi precedenti:

  • Clippinger (1974) –> 307 individui omosessuali su 785 (il 40%) avevano risolto le attrazioni indesiderate orientandosi verso l’eterosessualità;
  • E.C. James (1978) –> Esaminando tutti gli studi prima del 1978, il 35% dei pazienti omosessuali era passato all’eterosessualità, il 27% era più orientato verso l’eterosessualità e il 37% non era né cambiato, né migliorato. Veniva concluso: «Miglioramenti significativi e persino il recupero completo [da un orientamento omosessuale] sono del tutto possibili» (p. 183);
  • Jones e Yarhouse (2000) –> Analizzando 30 studi condotti tra gli anni 1954 e 1994, su 327 soggetti coinvolti, 108 (il 33%) avevano raggiunto almeno qualche progresso verso l’eterosessualità;
  • Goetze (1997) –> Analizzando 17 studi, 44 soggetti che erano stati esclusivamente o prevalentemente omosessuali aveva sperimentato un cambiamento verso un orientamento eterosessuale in seguito un supporto psicologico;
  • Byrd e Nicolosi (2002) –> Esaminando 14 studi sull’efficacia del trattamento dell’omosessualità indesiderata, pubblicati tra il 1969 e il 1982, hanno concluso che il 79% di coloro che ricevevano un trattamento si sentiva meglio rispetto a chi seguiva trattamenti alternativi o del gruppo di controllo;

 

La posizione dell’APA e le critiche dei suoi ex presidenti.

Sebbene l’American Psychological Association (APA) scoraggi i professionisti della salute mentale ad offrire una terapia di ri-orientamento sessuale, ufficialmente ha ammesso che non ci sono sufficienti prove per approvare o screditare la pratica.

La posizione dell’APA è notoriamente influenza dall’agenda politica, tanto che un suo ex presidente, Nicholas Cummings, professore emerito di Psicologia presso l’Università del Nevada, oltre a sottolineare il successo del suo approccio terapeutico con individui omosessuali, ha apertamente accusato l’American Psychological Association di politicizzazione su “tematiche scottanti”: «Sostenere che l’attrazione per lo stesso sesso sia immutabile è una distorsione della realtà. Un’agenda politica non dovrebbe impedire ai gay e alle lesbiche che desiderano cambiare di prendere le proprie decisioni». E ancora: «L’APA è diventata un monolite politicamente corretto. La correttezza politica governa, non la scienza».

Un altro ex presidente dell’APA, lo psichiatra Robert Spitzer, ha invertito la sua posizione sulla terapia per le persone omosessuali, pubblicando uno studio nel quale si conclude che «vi sono prove che il cambiamento nell’orientamento sessuale a seguito di qualche forma di terapia riparativa si verifica in alcuni uomini gay e lesbiche».

Nel 2004, infine, un altro ex presidente dell’American Psychological Association, il noto psicologo Robert Perloff, ha aderito ufficialmente a NARTH (National Association for Research & Therapy of Homosexuality), un’associazione che sostiene l’aiuto terapeutico per persone omosessuali, sostenendo: «Sono felice di aderire alla posizione della NARTH: essa rispetta la dignità di ogni cliente, l’autonomia e il libero arbitrio. Ogni individuo ha il diritto di rivendicare un’identità gay o di sviluppare il suo potenziale eterosessuale. Il diritto di cercare una terapia per cambiare il proprio adattamento sessuale è considerato ovvio e inalienabile. Condivido pienamente la posizione della NARTH».

259 commenti a La terapia riparativa funziona e non danneggia? Cosa dice un nuovo studio

  • i love benny ha detto:

    era chiarissimo.si può cambiare.la chiesa non cambierà mai per colpa dei capricci degli uomini.e ora la super lobby gay inizierà a criticare insensatamente per difendere i propri interessi

    • Carlo Mes ha detto:

      Io ancora devo capire cosa sia la “lobby gay”.

      • Tano ha detto:

        E’ il problema di molti….giocano proprio su questo!

      • gabriele ha detto:

        sono gruppi di persone gay, ricche, famose ed appoggiate da altri gruppi (faccio un esempio: Playboy) che fanno pressione perchè si approvino leggi favorevoli ai gay
        non hai sentito la notizia di ieri: Obama ha parlato davanti ad un gruppo di attivisti omosessuali, che lo appoggiano
        ecco, quella è la lobby gay

        • Raffa ha detto:

          Solitamente chi dice di non conoscere la lobby gay vuol dire che ne fa parte. Ma non voglio insinuare questo su Carlo, mi pare assurdo fare il finto tonto.

          • Piero ha detto:

            ha detto pure che non ci sono professori di sinistra che in classe fanno propaganda politica!
            Ritorna il finto-ingenuo che ha fatto abortire la ragazza a 19 anni perche’ non sapeva quello che faceva?

            • Carlo Mes ha detto:

              Ricordo al Liceo un valido professore di filosofia che era esplicitamente di destra….lo facevo impazzire.
              Non mi sembra che all’abilitazione all’insegnamento richiedano la tessera del Pd. E sono figlio di due professori (papa’ socialista) ed ex ragazza (ora ottima amica) insegnante di Liceo.

              • Leonardo Paolo Minniti ha detto:

                Non ho capito la tua situazione famigliare ma non fa nulla. Chi conosce Gramsci sa bene che nei ruoli educativi e mediatici certi ambienti politici vi abbiano scommesso la pelle. Sta terminando una generazione però, per fortuna. I suoi danni gli ha fatti.

                • Carlo Mes ha detto:

                  Se i professori son tutti di sinistra e fanno proselitismo non capisco come mai il centrodestra sia al governo….

                  • Daphnos ha detto:

                    Ci sono varie spiegazioni autoconsolatorie anche per questo: si passa da chi accusa la tv (spesso a ragione) di fare propaganda in favore del governo in carica, a chi si accontenta di far parte di una élite intellettuale, da contrapporre ai pecoroni del centrodestra.

                    Ovviamente non posso condividere, per esperienza, l’analisi secondo la quale “tutti gli insegnanti sono di sinistra”. Però, sforzandomi di leggere con la dovuta imparzialità (impresa titanica), sono stato costretto a riscontrare nei libri di storia particolari tendenze politiche (mancine) su vari livelli, e non solo nella storia recente.

                    Per quanto riguarda i professori, a volte succede che qualcuno prenda esplicitamente posizione, su questo non ci può essere dubbio.

              • Matteo ha detto:

                quindi tua madre è anche la tua ex ragazza, ed ora siete ottimi amici? lei insegna in un liceo, mentre il suo ex, che è anche tuo padre è un socialista. sei a favore dell’aborto ma ti dispiace se ammazzano i feti in via di sviluppo. facevi innervosire il tuo professore di filosofia al liceo solo perchè aveva ideali esplicitamente di destra. commenti ogni articolo facendo intendere che il giusto è sempre l’esatto contrario di quello che ci propone la redazione del sito. sicuramente sei a favore dell’eutanasia ma nel contempo ti disperi per la morte di qualche anziano a cui hanno “staccato la spina”. non conosci il significato di contraddizione. suppongo che tu, assiduo frequentatore di questo sito cattolico cristiano, sia ateo o agnostico. difendi l’utente leptis magna, nonostante che puntualmente dica una marea di boiate, prendendo in considerazione e trascrivendo numeri, dati, citazioni, pettegolezzi, leggende metropolitane e quant’altro in maniere del tutto superficiale. o siete la stessa persona, o è una tua amica/parente/conoscente, o sei il classico comunistoide che deve sempre dire e fare il contrario di quello che “un tot” di persone afferma, o sei un troll.

                • Carlo Mes ha detto:

                  Mia madre anche la mia ex ragazza? Ma cosa stai dicendo riguardo la mia famiglia? Modera le parole.
                  Ho detto che i miei genitori sono insegnanti (mio padre socialista) e la mia ex fidanzata (ora ottima amica) e’ una insegnante.
                  Le mie idee sull’aborto e sul divorzio sono note mentre sono contrario all’eutanasia.
                  Sono agnostico e son di centrosinistra: trovi qualcosa di strano?

              • GiuliaM ha detto:

                Io avevo una prof di filosofia esplicitamente di sinistra che ci faceva fare mille e più attività… una volta un mio compagno parlò in classe delle donne musulmane costrette a portare il burqa in Afghanistan e lei disse che erano solo “luoghi comuni”.

          • Carlo Mes ha detto:

            Non sono omosessuale ma lo dico con lo stesso spirito come direi che non sono Milanista o che non sono Piemontese.

        • Gabry ha detto:

          Un esempio di potere gay è che nessun grande quotidiano ha voluto riportare questo studio scientifico…chissà come mai vero?

          • Carlo Mes ha detto:

            I giornali non riportano molte notizie: fa’ parte del processo di gatekeeping.

            • Franz ha detto:

              I giornali riportano le notizie comode. Questa notizia è scomoda.

              • Carlo Mes ha detto:

                Tanto scomoda non mi pare….al limite di “nicchia”….

                • Franz ha detto:

                  Diventa di nicchia perché non è riportata da media, eppure è la più grande nel suo genere. Vedo che anche oggi hai tempo da perdere…io mi chiedo con che coraggio parli di crisi economica e poi passi le giornate a far nulla a 31 anni suonati…mah!

          • Thomas ha detto:

            Te lo spiego perchè, perchè chi se ne frega! sono gay e felice di esserlo! è ora che la gente inizi a farsi gli affari propri piuttosto, è come se qualcuno mi potesse imporre il colore dei calzini che devo indossare la mattina…

            • Gennaro ha detto:

              Sei felice di esserlo? Mi fa piacere.

              C’è tanta gente che non è felice di esserlo e ha il diritto a chiedere aiuto. Continuare a discriminare queste persone non credo ti possa definire come persone tollerante.

        • Carlo Mes ha detto:

          Bravissimo. Questa e’ una definizione di “lobby”. Negli States l’attivita’ di lobbying e’ regolamentata.
          Se la fantomatica “lobby gay” in Italia ha la funzione di far approvare delle leggi favorevoli (perche’ questa e’ la funzione delle lobbies) non mi sembra che stiano avendo molto successo.

      • a-ateo ha detto:

        …sei ancora giovane…hai tempo…

      • humpert ha detto:

        In America esistono gruppi di potere. Il sistema lobbista è normale e consentito negli USA. Non condivo un’acca di questa concezione delle lobby, perché qui in Europa sono un qualcosa di poco chiaro e molto oscuro, mentre in America fanno la fortuna di chi ha il sostegno.

  • Franco ha detto:

    E ora lasciate liberi gli omosessuali di poter tornare ad essere eterosessuali se lo vogliono! Basta discriminazione!

  • alèudin ha detto:

    a me sembra significativo questo passo di Robert Perloff:

    «sono felice di aderire alla posizione della NARTH: essa rispetta la dignità di ogni cliente, l’autonomia e il libero arbitrio. Ogni individuo ha il diritto di rivendicare un’identità gay o di sviluppare il suo potenziale eterosessuale. Il diritto di cercare una terapia per cambiare il proprio adattamento sessuale è considerato ovvio e inalienabile. Condivido pienamente la posizione della NARTH».

    • Laura ha detto:

      E’ significativo perché, l’ex presidente dell’APA, spiega che mentre l’omosessualità è un’identità che uno sente su di sé, (ed essa è mutabile) l’eterosessualità è un potenziale già presente in ogni uomo, che alcuni non vogliono svillupare. Più chiaro di così.

  • Maffo ha detto:

    Libertà di scelta…non è difficile, vero Grillini & Concia?

    • Carlo Mes ha detto:

      Cosa c’entrano i deputati Grillini e Concia?

      • Luke ha detto:

        Toc toc, finiscila di fare il finto tonto solo quando ti conviene e vuoi provocare .

        • Carlo Mes ha detto:

          I deputati Grillini e Concia si battono per i diritti degli omosessuali. La scelta del singolo non rientra nella sfera del politico.

          • Hugo ha detto:

            Per l’imposizione omosessuale, hai sbagliato. E più loro impongono e più (purtroppo) aumenta l”omofobia in modo esponenziale.

  • Fernandinho ha detto:

    D’altra parte il 20% degli psicologi se ne infischia di quello che dice l’APA e aiuta gli omosessuali che a loro si rivolgono. E non è detto che gli altri non lo facciano, ma solo non lo dicono.

  • i love benny ha detto:

    certo certo scommettiamo che anche con le prove gli omosessuali saranno bem felici di darci degli omofobi di continuare ad attaccarci e criticarci??? 🙂

  • Leptis Magna ha detto:

    ma… esiste anche una terapia per l’eterosessualità? e se uno vuole diventare omo, come fa?

    • Katy ha detto:

      Non esiste una terapia per l’eterosessualità, perché l’eterosessualità è implicita nell’uomo. La genetica predispone soltanto alcune persone all’omosessualità, tuttavia senza che essa sia determinante. Esistono tanti eterosessuali con una lieve predisposizione all’omosessualità, ma senza sentirne gli effetti. Un’infanzia e un’adolescenza sbagliata per queste persone può però portarle ad una perdita d’identità e sostenute dalla società si arriva all’omosessualità. Ma, come dicono gli scienziati, non è affatto una condizione immutabile.

    • Laura ha detto:

      Cara Leptis, so della tua sensibilità verso gli omosessuali. Tuttavia non possiamo certo paragonare l’eterosessualità all’omosessualità. E’ un tranello in cui cascano in molti nella foga di distribuire diritti inventati a destra e a manca.

      • RobertoEck ha detto:

        Cara Laura, non so bene cosa intendi parlando di diritti. Voglio dirti, però, una cosa. Che un omosessuale voglia diventare eterosessuale a me non crea alcun problema (anche se al riguardo ho i miei dubbi, ma questa è una mia personalissima opinione). Credo però sia giusto che un omosessuale possa vivere liberamente la propria condizione, avendo garantiti gli stessi diritti che spettano a tutti gli altri esseri umani. Ritengo, infatti, che due persone ADULTE E CONSEZIENTI debbano essere libere di amarsi come meglio credono, dal momento che questo sentimento non nuoce a nessuno. Ti ripeto, non so cosa intendi per ‘diritti’, quindi la mia è semplicemente una puntualizzazione, non una critica.

        • RobertoEck ha detto:

          Scusate, volevo dire CONSENZIENTI, ho dimenticato una ‘n’… 🙂

        • Laura ha detto:

          Gli omosessuali essendo esseri umani hanno gli stessi diritti previsti dalla Costituzione. Non capisco a cosa ti riferisci, nessuno impedisce loro di avere sentimenti reciproci. Io mi riferivo ad esempio al diritto di una difesa legale maggiore rispetto agli altri cittadini quando sono vittime di insulti. Non capisco perché devono essere più difesi delle donne o delle vittime del bullismo.

          • RobertoEck ha detto:

            Ok chiaro. D’accordo!

          • Carlo Mes ha detto:

            Concordo in pieno. Inutile inserire l’aggravante dell’omofobia: sarebbe una forma di discriminazione.
            Allo stesso modo ricordi bene che hanno gli stessi diritti previsti dalla Costituzione. Percio’ son sicuro che concorderai sull’opportunita’ di adottare anche in Italia una legge riguardo le unioni civili come gia’ avviene nella maggior parte d’Europa.

            • Laura ha detto:

              Le unioni civili non fanno parte della Costituzione italiana. Il matrimonio non è un diritto, così come ha dichiarato la Corte Europea dei Diritti Umani analizzando nel giugno 2010 la sentenza Schalk e Kopf v. Austria (n° 30141/04) e affermato che il Governo austriaco non ha discriminato la coppia non permettendo a due uomini di contrarre matrimonio.

              In Europa non c’è affatto la maggioranza e anche se ci fosse non sarebbe un motivo valido per fare pressione. Ricordo che pochi anni fa in Europa la maggioranza delle università aveva corsi di eugenetica, considerata un diritto civile.

              • Carlo Mes ha detto:

                La Costituzione non parla di unioni civili ma stabilisce dei principi. Infatti all’art. 3 prevede che: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
                È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

                Riguardo la posizione della UE a riguardo bisogna considerare i seguenti provvedimenti:
                Nel 1994 la Comunità Europea, infatti, ha emanato una risoluzione per la parità dei diritti dei gay e delle lesbiche.

                Nella Raccomandazione del 16 marzo 2000 sul rispetto dei diritti umani nell’Unione Europea, esso chiese agli Stati membri di “garantire alle famiglie monoparentali, alle coppie non sposate e alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie e alle famiglie tradizionali, in particolare in materia di legislazione fiscale, regime patrimoniale e diritti sociali”

                Nella Risoluzione del 4 settembre 2003 sulla situazione dei diritti fondamentali nell’Unione Europea, il Parlamento ha rinsaldato le sue posizioni.

                Per quanto riguarda la situazione nella UE puoi fare riferimento a questa mappa (http://it.wikipedia.org/wiki/File:Same_sex_marriage_map_Europe_detailed.svg).

                Inoltri i provvedimenti della UE sono vincolanti. In pratica impongono agli stati membri di adeguarsi. Alcuni provvedimenti sono direttamente applicabili negli ordinamenti dei singoli Stati. Il valore delle norme UE ha addirittura piu’ valore della Costituzione dei singoli membri.

                • Laura ha detto:

                  Lo ripeto: non esiste alcun il diritto al matrimonio omosessuale, come confermato dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo nel 2010.

                  La dignità sociale e l’uguaglianza davanti alla legge sono impliciti nel fatto che gli omosessuali sono esseri umani e non per il fatto che gli omosessuali abbiano più valore degli eterosessuali.

                  Approfondimenti: http://www.ilgiornale.it/esteri/la_corte_europea_negare_nozze_gay_non_significa_violare_diritto/25-06-2010/articolo-id=455995-page=0-comments=1 e http://www.zenit.org/article-23094?l=italian

                  • Carlo Mes ha detto:

                    Parlando di Corte Europea dei Diritti dell’Uomo bisogna dire che, proprio per un cittadino austriaco, la stessa Corte e’ intervenuta ribadendo che la coabitazione di partner dello stesso sesso ha il medesimo valore della coabitazione non registrata, riconosciuta in Austria per le coppie eterosessuali.

                    Non e’ strano che la Corte Europea abbia dato torto alla coppia di cittadini austriaci che riporti perche’ la UE parla di “garantire alle famiglie monoparentali, alle coppie non sposate e alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie e alle famiglie tradizionali, in particolare in materia di legislazione fiscale, regime patrimoniale e diritti sociali”.

                    Percio’ non esiste il diritto al matrimonio gay ma a coppie con uguali diritti.

                    Inoltre in Austria dal 1 gennaio 2010 e’ in vigore la legge sulle unioni civili.

                    • Carlo ha detto:

                      Dipende da che tipo di unioni parli. Unirsi e sposarsi sono due cose differenti, chi si sposa ha maggiori diritti di chi si unisce. E’ implicito nella definizione.

            • Karma ha detto:

              I diritti della Costituzione sono previsti in quanto esseri umani non in quanto omosessuali o etero. Non strumentalizziamo anche questo.

          • Luke ha detto:

            L’aria sta davvero diventando irrespirabile, tra leptis e i suoi alter ego creati ad hoc per avere manforte nei suoi attacchi e consensi per ciò che dice, e l’arrivo di altri uaarini/fanatici/omosessualisti per agitare e trollare in giro … sempre che parte di questi non siano sempre leptis stessa 😀 .

            • RobertoEck ha detto:

              Luke, a chi ti riferisci? Quando si muovono accuse di questo tipo, è sempre bene fare i nomi … Con tutto il rispetto, ma visto che alla discussione hanno partecipato solo 3 persone, mi sento chiamato in causa. Se non ti riferivi a me, fa come se non ti avessi scritto nulla! 🙂

          • Walter ha detto:

            Devono essere tutelati cara Laura perchè sono maggiormente esposti a violenza fisica e psicologica causa omofobia. Io invece non capisco perchè, per la legge Mancino, bisogni tutelare in modo specifico la libertà religiosa. Non capisco perchè chi professa un’ideologia religiosa debba essere più tutelato di un altro….

      • Norberto ha detto:

        Concordo con Laura…gli omosessuali non sono più o meno cittadini degli altri.

    • Maffo ha detto:

      Stai parlando di due condizioni assolutamente non paragonabili.

    • alèudin ha detto:

      se vuole diventare omo basta che si adegui alla moda corrente.

      Meglio prima cercare di essere se stessi liberi da qualsiasi ideologia, omo o etero.

    • Tano ha detto:

      @Leptis…cosa ne pensi di quegli psicologi che hanno cambiato idea?

      Traditori o liberi dall’ideologia?

    • Hagen ha detto:

      Non so se definirla una terapia, ma sicuramente il bombardamento di personaggi gay nelle serie tv e nei film (dipinti sempre come colti, raffinati e intelligenti) e l’uso di immagini a sfondo omosessuale nei corsi di educazione sessuale muovono nella direzione da te indicata. Certo, a pensarci bene più che terapia la chiamerei “lavaggio del cervello”…

    • a-ateo ha detto:

      @leptis, OT, OT…
      Guarda che la votazione che citavo sul matrimonio gay si riferiva alla votazione del Senato spagnolo, ed era ERRATA per DIFETTO. In realtà il Senato ha votato contro il matrimonio gay. Per intenderci Zapatero ha vinto in Parlamento e perso al Senato. In Italia la legge non sarebbe passata. Zapatero è poco meno di un golpista.

    • Franz ha detto:

      Ovviamente le associazioni ufficiali devono avere questa posizione. Poi però magari i responsabili cambiano idea fra qualche anno… 🙂

      Ah, ricordo che Nicolosi (dato che è citato in uno dei tuoi articoli) è membro ufficiale dell’APA e lui lo dice chiaramente: se facessi qualcosa contrario alle loro idee sarei messo alla porta. Insomma..diffidiamo delle posizioni politiche. Anche perché gli studi parlano chiaro.

      • Carlo Mes ha detto:

        Concordo che una persona che si mettesse contro i provvedimenti dell’Ordine a cui appartiene andrebbe incontro a provvedimenti disciplinari. Piaccia o no (a me no…) ma questa e’ anche la funzione dell’Ordine.
        In ogni caso credo che i punti di vista ufficiali degli Ordini (anche a livello locale) siano dati dalla maggioranza degli psicologi che compongono il singolo Ordine. Non credo alla “dittatura della minoranza”.

        • Gabry ha detto:

          Non esistono referendum o votazioni su temi specifici. Ufficialmente sono tutti gay-friendly…poi però accadono queste cose: http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_28/bacio-lesbico-aereo-cacciata-leisha-hailey_e2d73270-e9bd-11e0-ac11-802520ded4a5.shtml

          E’ tutta e solo politica, immagine estetica. Svegliamoci!

        • Laura ha detto:

          E’ interessante che Carlo Mes valuti più attendibili le opinioni di psicologi italiani rispetto allo studio scientifico di psicologi americani. Mi sembra molto significativo della non serietà del dibattito.

          • Raffa ha detto:

            Si l’ho notato anch’io….opinioni contro studi scientifici. Tra l’altro il più grande del suo genere e che è una metanalisi, dunque il riassunto di tutti gli studi in materia. Ma si sa, l’opinione vince.

            • InvasAteo ha detto:

              Non solo il più grande ma anche il più indipendente.
              Tanto che per garantirne la credibilità il NARTH ha commissionato il report al NARTH e lo ha pubblicato su di una rivista “peer reviewed” edita dal NARTH (Journal of Human sexuality) e ferma dal 2009 al Volume I, uscito per l’occasione.

              Qui lo studio completo;
              http://www.google.com/url?sa=t&source=web&cd=5&ved=0CE0QFjAE&url=http%3A%2F%2Fwww.unav.es%2Ficf%2Fmain%2Ftop%2Fdiciembre09%2FNarth_What-research-shows-homosexuality.pdf&ei=TTiKTtLLFOSw0QWQ0fjYDw&usg=AFQjCNHeWdGD3wUz4pnHVVumf1ALxKpd5g&sig2=RtNhoz2W4NQe0QiONM5odg

              • Raffa ha detto:

                Credo che tu abbia clamorosamente sbagliato.

                1) Innanzitutto una ricerca scientifica non si basa sul principio d’autorità. L’avrei potuta fare io e mettendola in peer reviewed sarebbe stata valutata come quella di un equipe professionista. Tutti possono valutare il metodo d’indagine ed eventualmente avanzare obiezioni. Nessuno lo ha fatto dunque è obbligatorio accettare quello studio.

                2) L’altra cosa è che ovviamente hai sbagliato studio. Ti riferisci a quello del 2009-2010, mentre ciò di cui parla l’articolo è una metanalisi uscita a settembre 2011 e pubblicata sul Journal of Sex and Marital Therapy, totalmente estraneo al NARTH.

                • InvasAteo ha detto:

                  1)Appunto, è per garantire l’indipendenza che ‘controllato’ e ‘controllore’ non devono essere la stessa persona.

                  2)Mi pare che la metanalisi sia quella del 2009 (e pensavo che il tuo riferimento fosse a quella), mentre quello del 2011 è uno studio longitudinale.

                  • Raffa ha detto:

                    1) Il peer-review significa anche pubblicare il procedimento. Se tu fossi in grado avresti tutti gli strumenti per valutarla e confutarla. E’ a disposizione di tutti, basta pagare e ti scarichi la ricerca originale.

                    2) Ho perso il filo ora…cmq gli studi in questione sono 3, di cui uno è una metanalisi in peer-review. Mi pare che, almeno per chi conosce minimamente i meccanismi di pubblicazione scientifica, non ci sia altro da dire.

                    • InvasAteo ha detto:

                      Comunque la metanalisi è quella che ho linkato nel primo commento.
                      In versione integrale

                    • Raffa ha detto:

                      Si ok.

                      Ma non cambia nulla: non ci si basa su “chi” lo ha pubblicato, non è mica un’opinione.

                      Sono calcoli, procedimenti e dati. 2+2 fa 4 sia per un omosessuale che per un agnostico. E tutti possono leggere il risultato.

          • Marco ha detto:

            E cosa può dire povero….ha solo confermato di quanto siano politiche certe posizioni di rappresentanza. Poi in realtà gli psicologi fanno come vogliono: http://www.biomedcentral.com/1471-244X/9/11 il 20% ammette di usare terapie riparative a chi vuole. E gli altri? Forse non possono dirlo?

            Vediamo che qui si dice che in mancanza di studi può essere dannosa, ma oggi gli studi ci sono.

          • Walter ha detto:

            Nooo Laura gli studi di tutti gli organo scientifici mondiali, a aprtire dall’OMS, informarsi please, devo ancora postare l’elenco, ormai dovreste saperlo a memoria.

  • Enrico da Bergamo ha detto:

    Si dimostra che l’uomo è dotato di libero arbitrio.

  • a-ateo ha detto:

    dicono all’OMS essere l’omofilia “una variante naturale del comportamento umano”.
    Ma tanto naturale non mi sembra, perchè,se fosse ampiamente prevalente, della natura il miglior pezzo scomparirebbe.
    A meno che scomparire non fosse “naturale” anch’esso.

  • Vauro ha detto:

    Riporto le parole di Francesco D’agostino di qualche giorno fa:

    “La teoria del genere, secondo cui l’identità sessuale è una costruzione sociale, può sembrare affascinante perché tale da postulare la più completa realizzazione della libertà da parte degli individui, ma si scontra quotidianamente con la dura risposta della realtà: l’uomo, ogni uomo, vive la sua sessualità come un difficile equilibrio biologico e psicologico. Nessuno può trionfalmente controllare la propria sessualità e cambiarla come si cambia un abito, moltissime nevrosi e psicopatologie hanno un riferimento a una cattiva gestione umana dell’identità sessuale. L’uomo è l’unico animale che può soffrire di “disforia di genere”, cioè può non essere pacificato con la propria identità sessuale. Questo è un gravissimo problema psicologico, ma è anche il segnale che quando l’uomo cerca di ribellarsi alla natura ne esce sconfitto o comunque pieno di ferite».
    http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/Processo-al-Gender.aspx

  • Antonio72 ha detto:

    Lingiardi e Capozzi (2004) hanno suddiviso gli orientamenti teorici degli psicoanalisti in quattro gruppi principali:
    I) Primo gruppo: freudiani e postfreudiani i quali affermano che l’omosessualità rappresenta una condizione regressiva che può (deve) essere curata. (Rado, Bergler, Socarides, Bergeret);
    II) Secondo gruppo: i postkleiniani, i quali tendono a considerare l’omosessualità una costellazione sintomatologica caratterizzata da aggressività, narcisismo e relazioni di dominio sull’oggetto. Anche se Kernberg pur riconoscendo nell’omosessualità una patologia, ha affermato l’esistenza nello spettro dell’omosessualità di un “versante sano”;
    III) Il terzo gruppo è meno omogeneo, che cmq si sofferma sulla valutazione della qualità della relazione amorosa, piuttosto che a costruire una teoria generale sull’omosessualità. Per Kohut l’omosessualità non differisce dall’eterosessualità rispetto alla qualità della relazione oggettuale;
    IV) Il quarto gruppo è composto da diversi modelli teorici (inizi anni novanta) che però si riconoscono nella convinzione che l’omosessualità sia uno degli esiti naturali dello sviluppo sessuale umano. (Mitchell, Benjamin, Drescher, Isay, Roughton). Mitchell critica la posizione del primo gruppo (i freudiani) evidenziando che il loro pensiero si basa sulla falsa presunzione che l’individuazione dei quadri psicodinamici implichi necessariamente l’esistenza di una patologia.
    Infine la posizione di Jung che non si discosta molto da quella freudiana anche se riconosce all’omosessualità alcuni apsetti positivi della personalità.
    Infine vorrei aggiungere un’altra data storica a quella del 1973 dell’APA, e cioè il 1991 quando l’American Psychoanalytic Association approva un doocumento contro ogni tipo di discriminazione pubblica e privata nei confronti degli omosessuali.
    Per quanto mi riguarda sono d’accordo che la terapia per cambiare l’orientamento sessuale non sia dannosa. E’ viceversa dannosa un’eventuale coercizione esterna che contrasti la volontà dell’omosessuale, almeno quello egosintonico.

    • Jane ha detto:

      Sei psicologo? Ma perché sembra che tra i quattro orientamenti degli psicanalisti prevalga il IV?

      Anch’io sono contro la discriminazione e dunque mi pare giusto il documento del 1991 dell’APA e anche contro la “terapia obbligatoria” ovviamente. Ma comunque non si parla di questo.

      • Antonio72 ha detto:

        No, non sono psicologo, piuttosto un tuttologo mi interesso di tutto. Mi sono limitato a riportare i vari orientamenti teorici degli psicoanalisti. Il quarto gruppo prevale forse perchè in ambito psicoanalitico le prospettive socio-costruzioniste e relazionali si contrappongono al modello psicosessuale “classico” ed inoltre fioriscono gli studi (Gender Studies) improntati sulla distinzione tra sesso e genere e il loro accento sull’influenza della cultura nella costruzione del genere e della sessualità. In parole povere la nuova psicologia, come già detto, posta l’attenzione sulla qualità della relazione oggettuale, a prescindere dall’orientamento sessuale. Per quanto riguarda la distinzione di genere, come già affermava Simone Beauvior nel 1952, non si nasce uomini o donne, ma lo si diventa.
        Non mi riferivo ad una terapia obbligatoria in senso letterale, ma ad un’evidente campagna di delegittimazione, quasi che si voglia gettare a priori l’ombra della colpa sull’omosessuale, che potrebbe avere ripercussioni negative omofobiche. Tra l’altro l’attenzione dei professionisti, dopo la depatologizzazione dell’omosessualità, si è proprio spostata sull’omofobia che originariamente fu definita da Weinberg: “la paura di trovarsi in spazi chiusi in presenza di omesessuali”.
        Il punto è questo: l’omosessualità è da considerarsi una patologia? Cosa distingue una personalità patologica da una normale? Prendo la definizione di Bergeret, un freudiano appartenente al primo gruppo, il quale afferma la natura narcisistica della soddisfazione erotica dell’omofilo, che non costituisce un piacere sessuale vero in senso freudiano. (Queste le sue esatte parole).
        Veniamo alla definizione di sanità mentale fatta da Bergeret proprio nella sua opera dal titolo significativo: “La personalità normale e patologica. Le strutture mentali, il carattere, i sintomi”. E’ un po lunga e astrusa cmq: ” veramente sano non è semplicemente colui che si dichiara tale, né tanto meno un malato che si ignora come tale, bensì un soggetto che conserva in sé le fissazioni conflittuali della maggior parte della gente, e che non ha ancora incontrato sulla sua strada difficoltà interne o esterne superiori al suo bagaglio affettivo ereditario o acquisito alle sue facoltà personali difensive o adattive; che si permette un gioco abbastanza elastico dei suoi bisogni pulsionali, dei processi primario e secondario, sia sul piano personale sia su quello sociale, tenendo in giusta considerazione la realtà e riservandosi il diritto di comportarsi in modo apparentemente aberrante in circostanze eccezionalmente anormali”. Poi aggiunge: “Sarebbe dunque necessario insistere sull’indipendenza del concetto di normalità dalla nozione di struttura”. Da buon freudiano la patologia è quindi per Bergeret una questione quantitativa e non qualitativa. Una personalità può essere inquadrata in una struttura nevrotica o psicotica senza per questo presentare alcuna patologia. Bergeret le chiama “strutture stabili”. Che poi sarebbe la critica di Mitchell nei confronti della posizione dei freudiani, che ho riportato nel mio commento.
        Per questo mi riferivo all’omosessuale egosintonico. Se l’omosessuale vive la sua sessualità, ed anche gli altri rapporti relazionali ed affettivi, in armonia con sè stesso e le aspettative del suo Io, non vedo perchè debba essere considerata una personalità patologica. Se fosse egodistonico la cosa sarebbe differente, ma vale lo stesso anche per l’eterosessuale.

      • Antonio72 ha detto:

        Forse avrai notato che Bergeret non usa il termine “omosessuale” ma “omofilo”. Infatti secondo Bergeret il termine “omosessualità” costituisce un inganno perchè l’omosessuale (o meglio l’omofilo) non riconoscerebbe il sesso della donna. Inoltre “sessualità” deriva dal latino “secare” che significa tagliare in due ed implica, secondo Bergeret, la necessità della dualità sessuale: due sessi di uguale valore narcisistico, differenti e complementari. Altrimenti restiamo nell’omoerotismo (definito da S. Ferenczi nel 1911) dal momento che c’è effettivamente erotismo (libido narcisistica) ma non sessualità (libido genitale). Così si spiega la frase astrusa di Bergeret che ho riportato nel mio precedente commento. Questo il pensiero del freudiano Bergeret che come vedi si ferma al dato erotico-sessuale che ne definisce la strutturazione o meglio astrutturazione (struttura limite). In definitiva secondo Bergeret la relazione oggettuale dell’omofilo è impossibile perchè costui non riconoscerebbe l’oggetto, mentre Kohut non vede differenze tra omosessuale ed eterosessuale rispetto alla qualità della relazione oggettuale. Quest’ultimo ha aperto la strada alle teorie relazionali contemporanee (quelle per intenderci del IV gruppo).

  • Walter ha detto:

    Come al solito poi si riportano le solite fuffe sull’APA…l’omosessualità fu, giustamente tolta dai disturbi mentali davanti alle evidenze scientifiche.
    Furono quei pochi (stranamente tutti appartenenti ad una certa ideologia religiosa) che volevano mantenerla come disturbo che proposero un referendum a riguardo, restandoci clamorosamente dentro.

    • Gabry ha detto:

      Le solite fuffe? Il responsabile del DSM che cambia idea e va a sostenere il NARTH ti sembra fuffa? E l’ex presidente dell’APA che fa lo stesso? Ideologia religiosa? Non mi pare proprio che tu possa conoscere la biografia di tutti gli psicologi a favore della SSA therapy…di quel referendum stai parlando poi?

      • Walter ha detto:

        Quello del 73 dell’Apa fu messa ai voti la faccenda…solita ideologia religiosa di personaggi che antepongono al loro mestiere serio un’assurda ideologia.

        • Marco ha detto:

          Parli dell’ideologia religiosa omosessualista e laicista? Sono d’accordo, bisognerebbe guardare gli studi come questo. Stop.

          • Walter ha detto:

            Nononono bisogna guardare gli studi scientifici seri, non questa roba che ho già evidenziato essere non attendibile in nulla. Sù Marco già usare termini come laicista mette in luce la tua ideologia…mi spiace per te ma la realtà ti smetisce.

            • Piero ha detto:

              ho già evidenziato essere non attendibile in nulla

              Alla faccia, questo e’ peggio dell’elettricista in pensione. O sono la stessa persona.
              hai mai sentito parlare della parola prove?

        • Franz ha detto:

          Sai vero com’è andata la votazione? Sai che l’ex presidente dell’APA, libero dalla posizione politica dell’APA, ha aderito alla NARTH?

          • Walter ha detto:

            Sìsìsììsì è andata come doveva andare…in una parola si sono fregati da solo.
            Sai vero che molto membri di Exodus international hanno abbandonato e ahanno chiesto scusa….

            • Franz ha detto:

              Ma chi si è fregati da solo (da soli)? Ma hanno chiesto scusa a chi? Qualcuno può decifrare questi commenti? Esiste un logopedista sul sito?

  • Walter ha detto:

    Scusate posso ridere un pò…studio fatto da due “scienziati” che supportano chi afferma che la preghiera “guarisce” dall’omosessualità…ahahahahahhaahhaahha davvero attendibile e assolutamente non ideologico…partiti con 300 partecipanti se ne sono ritrovati 98 dopo un anno. 25 poi rinunciano. Siamo a 72 di cui solo 11 dichiarano “piena soddisfazione” per una diminuità attrazione verso lo stesso sesso (uno poi scriverà in seguito di aver mentito). Decini di essi vengono classificati come successo solo perchè mantengono il celibato (questa è nevrosi da curare a mio avviso).

    • Norberto ha detto:

      Ah, quindi i malati sarebbero gli ex-gay. Ho capito. E queste informazioni chi te le ha date? Carlo Mes per caso?

      • Walter ha detto:

        Mmmmmm ex-gay che non esistono neanche. I malati, se vuoi definirli così, sono coloro che hanno delle turbe rispetto alla loro natura causa l’influenza di, ancora per poco si spera, ideologie che non ammettono di essere smentite dall’evidenza scientifica.
        Per caso vorresti dire che i “malati” sono gli omosessuali? Questa notizia chi te la data il tuo “insegnate” di catechismo?

        • Norberto ha detto:

          No, il mio catechista non mi ha mai parlato male degli omosessuali, insegnandomi ad amarli come tutti gli altri uomini. Infatti ho condannato le tue parole che definiscono gli ex-gay dei malati. Evidentemente non ha fatto alcun catechismo. La natura omosessuale non esiste dato che c’è solo una lieve predisposizione genetica all’omosessualità (circa il 30%) assolutamente non determinante. Gli ex gay esistono e sono tantissimi, e credo che sia ora di accettare questo fatto. Dell’evidenza scientifica fa parte anche questo studio, eppure anche questo non vuoi accettarlo.

          • Walter ha detto:

            La natura esiste eccome caro mio, con quale coraggio parli di una predisposizione genetica del 30%, quale studio?
            Si ritorna al solito discorso e il gene eterosessuale dov’è? Se l’omosessualità non è naturale perchè non genetica dovìè il gene dell’eterosessualità?????
            Ci sono persone che si professano tali ma le evidenze scvientifiche li sconfessano, così come vengono sconfessati dal fatto che tutti richiamino la stessa ideologia religiosa!

            • Walter ha detto:

              Questo studio per queste ragioni a cui non rispondete non può essere considerato come evidenza scientifica:
              “Scusate posso ridere un pò…studio fatto da due “scienziati” che supportano chi afferma che la preghiera “guarisce” dall’omosessualità…ahahahahahhaahhaahha davvero attendibile e assolutamente non ideologico…partiti con 300 partecipanti se ne sono ritrovati 98 dopo un anno. 25 poi rinunciano. Siamo a 72 di cui solo 11 dichiarano “piena soddisfazione” per una diminuità attrazione verso lo stesso sesso (uno poi scriverà in seguito di aver mentito). Decini di essi vengono classificati come successo solo perchè mantengono il celibato (questa è nevrosi da curare a mio avviso).

              • Norberto ha detto:

                Ma sinceramente non vedo ragioni..vedo un balletto di numeri che non esistono a contorno di un tuo ragionamento confuso che hai copia-incollato da sopra con tanto di risata in mezzo. Tutto qui? Dunque facciamo bene ad accettare lo studio scientifico.

        • Marco ha detto:

          @Walter, vorrei farti tre domande se è possibile:

          1) Sei omosessuale?
          2) Ritieni che gli ex-gay non esistano?
          3) Ritieni che gli ex-gay, se esistono, siano malati?

          • Walter ha detto:

            1) Certo
            2) Non lo ritengo io ma la comunità scientifica;
            3) Ritengo siano omosessuali che castrano la propria natutra causa nevrosi religiose.

            Marco:
            1) sei cattolico?
            2) Ritieni che gli omosessuali non esistano (come vorrebbero i vostri amici del Narth)
            3) Ritieni, in base a cosa, che gli omosessuali suiano malati?

            • GiuliaM ha detto:

              Quindi le persone possono diventare omosessuali, ma una volta omosessuali non possono tornare indietro? Che ragionamento strano.
              Ora capisco i tuoi attacchi contro l’autore di questa discussione, dato che fa crollare il tuo mito:
              https://www.uccronline.it/2011/09/23/omosessualita-%C2%ABuscirne-si-puo-io-lho-fatto%C2%BB/

              Sappi comunque che io conosco un omosessuale, una bravissima persona, e non mi sono mai sognata di prenderlo in giro o di isolarlo.

              • Walter ha detto:

                Ma al limite è stato bravo lui se non ti ha isolata e presa in giro…mmmmm fammi capire si diventa omosessuali?
                Non far passare il concetto assurdo che si diventi omosessuali per traumi o disagi vari. Ciò che vale per l’omosessualità vale per l’eterosessualità (in questo caso si potrebbe parlare di orietamento praticato per influenza esterna).
                P.s. eterosessualità=omosessualità=bisessualità= sviluppo dell’orientamento normale e naturale

                • GiuliaM ha detto:

                  Cosa? E’ stato bravo lui a non trattarmi male? Meno male che i religiosi non sono discriminati e quindi non hanno bisogno di tutela.

            • Marco ha detto:

              1) Lo si era capito da molte cose
              2) La comunità scientifica ritiene che gli ex-gay non esistono? Puoi linkare il comunicato ufficiale della “comunità scientifica” in merito? Grazie.
              3) Non ti sembra di essere intollerante ed eterofobico allo stesso modo di chi considera malati gli omosessuali?

              Rispondo alle tue domande:
              1) Sono cattolico
              2) Ritengo che gli omosessuali esistano, come lo ritiene anche il NARTH
              3) Non ritengo gli omosessuali dei soggetti malati.

              • Walter ha detto:

                Bhe certo, se permetti trovo fastidioso che si cerchi di far passare unavisione così distorta di un aspetto della natura umana che mi appartiene, non tanto per me ma per i
                Lo so Marco, che tu fossi cattolico lo si era capito da molte cose (tipo arrampicarsi sugli specchi). Coraggio!
                Io non sono eterofobico, stai scherzando immagino, Cosa avrei scritto di eterofobico?
                Punto due tui sei contraddetto: “La verità è che non si è omosessuali, ma eterosessuali latenti. Far uscire la nostra vera identità maschile è possibile: noi ci siamo riusciti e siamo qui per tenderti una mano!”.
                di chi sono queste assurdità?

                • Marco ha detto:

                  E’ stato pubblicato uno studio scientifico che ti da fastidio. Bene, occorre accettarlo con maturità. E occorre accettare che gli omosessuali possano ritornare ad essere etero se lo desiderano. Non si può privare le persone di libertà, è un fondamento della civiltà moderna.

                  Ovviamente quella frase non è mia ma del dott. Nicolosi.

        • GiuliaM ha detto:

          ideologie che non ammettono di essere smentite dall’evidenza scientifica.
          Per esempio?

    • Franz ha detto:

      Quando qualcuno comincia a screditare l’attendibilità degli studi scientifici pubblicati in peer-reviewed significa che si è alla frutta.

    • alèudin ha detto:

      la preghiera guarisce da moltissime cose, ti pulisce dentro, vai in profondità, se ci provi con costanza, ad un certo punto ti accorgerai che quello che cerchi è altro, cerchi te stesso.

      Ti accorgerai che il 95% di quello che pensavi importante non lo è e si stacca come se fosse secco.

  • Walter ha detto:

    Vedete non è l’omosessualità la causa del dolore di queste persone, ma è l’omofobia interiorizzata in primis ed esterna che crea disagio in questi soggetti. Non è il loro normale e naturale orientamento che deve essere cambiato, ma le ragioni che li spingono a vivere male qualcosa di normalissimo…l’isteria religiosa come massima causa!

    • Marco ha detto:

      E’ una tua opinione. Sinceramente preferisco dare retta agli scienziati. Non hai idea di quanto male causi l’isteria religiosa omosessualista e laicista! Tu ne sei un esempio chiaro.

    • Norberto ha detto:

      Sei psicoanalista? Dato che stiamo commentando uno studio scientifico pubblicato sul Journal of Sex and Marital Therapy, puoi degnarti di rispondere con argomenti razionali?

    • alèudin ha detto:

      aggiungo che il riscaldamento globale, se c’è, è colpa delle antenne del Vaticano.

      • Walter ha detto:

        Quello no, e il Vaticano è inutile anche in questo caso!

        • Marco ha detto:

          Puoi argomentare questa tua affermazione?

          • Walter ha detto:

            che il riscladamento globale non è certo colpa del Vaticano.
            Vaticano che, come in qualsiasi altra cosa, non presenta utilità

            • Marco ha detto:

              Ripetere la stessa frase “il Vaticano è inutile”, cambiando le parole: “Vaticano non presenta utilità” non è argomentare.

              Per argomentare si intende esplicitare in modo più completo la tua affermazione, includendo motivazioni e dati fattuali. Mi raccomando, ora non scrivere “Nullità=Vaticano”, ok? 😀

            • alèudin ha detto:

              bè se non ci fosse il Vaticano dovresti trovare qualcosa d’altro dove indirizzare la tua frustrazione.
              Almeno per quello è utile, possiamo dirne male mentre sorseggiamo l’aperol al bar o mentre siamo con gli amici, così pur parler, o nelle trasmissioni/riviste radical chic ed è sempre un successone, se non ci fosse il Vaticano chi prenderemmo di mira? Insostituibile.

  • Walter ha detto:

    Bravo Marco dai retta agli scienziati ed ammetti tranquillamente di avere completamente torto. Di ideologia religiosa in quello che scrivo stai tranquillo che non ne è presenta neanche un briciolo.
    Norberto sei psicanalista? Hai letto il mio commento sopra sui bias di questo “studio ideologico”. Assurdo che tu parli a me di argomenti “razionali”…
    Io riporto solo quello evidenziato da tutta la comunità scientifica che condanna queste pratiche (OMS, American Psychiatric Association , Associazione degli Psicologi Americani, American Counseling Association, Accademia Americana della Pediatria).
    O sono scienziati solo quelli che si inventano “ricerche” per sostenere la vostra ideologia?

    • Norberto ha detto:

      Non capisco cosa dica la “comunità scientifica” dato che non c’è nessun parere unanime.

      Se intendi criticare questo studio lo devi fare con argomenti razionali, leggendo lo studio integrale e confutando accuratamente il metodo di ricerca e dimostrando che utilizzando lo stesso procedimento i tuoi risultati giungono a conclusioni opposte a quelli degli psicologi. Fatto questo devi pubblicare uno studio in peer-reviewed in modo che tutti possano valutare il tuo procedimento e constatare che hai concluso in modo corretto. Solo allora potremo prendere in considerazione ciò che per ora riteniamo pure baggianate ideologiche usate come sfogo personale.

      • Walter ha detto:

        Norberto, norberto, nessun sfogo persionale….solito giochino che non funziona non credi?
        Tu accetti, a priori, uno “studio” che presenta assurdità così evidenti che anche uj profano come me può sbugiardarlo solo perchè sollazza quello che vorresti essere e, purtroppo per te, non è.

        • Norberto ha detto:

          Fantastico! Sei un grande! Questo signori è il commento del secolo!

          • Piero ha detto:

            avevo gia’ capito dove andava a parare e tutto l’amabaradàn quando ha detto che “sono maggiormente esposti a violenza fisica e psicologica causa omofobia
            Oppure e’ un’altra incarnazione del solito carletto?

          • Walter ha detto:

            Bhe sì lo accetti a priori, per te è vero solo perchè conforme a quello che vorrebbe la tua visione, errata , del mondo.
            Infatti non sei in grado neanche di rispondere alle evidenze che io stesso ho evidenziato a riguardo!

            • Norberto ha detto:

              Lo si accetta in mancanza di studi critici al riguardo. Come tutte le altre ricerche scientifiche. E sopratutto ci si fida del procedimento peer review, significa che per essere pubblicato è dovuto passare da vari meccanismi di valutazione.

              Molto simpatica l’espressione “le evidenze che ho evidenziato”. Grazie.
              Ovviamente non hai mai mostrato alcuna evidenza oggettiva, ma solo tue legittime riflessioni personali contro i redattori di questo studio.

        • GiuliaM ha detto:

          Sollazza??
          Questo articolo è peer-rewiewed, nel caso non sapessi cosa vuol dire ti mando su wiki:
          http://it.wikipedia.org/wiki/Revisione_paritaria

          • Norberto ha detto:

            No, ma lascia…hai letto? Ma è fantastico!

            1) Accettiamo a priori uno studio
            2) Lo studio secondo lui presenta assurdità che lui stesso, non capendo un’acca, può sbugiardarlo
            3) E perché presenta assurdità? Perché “sollazza” (sic!) quello che noi pensiamo.

            E’ un corto-circuito logico che nemmeno si può immaginare quando si cerca un esempio di corto-circuito logico. Semplicemente fantastico! Ne sono rimasto affascinato.

            • GiuliaM ha detto:

              Inutile discuterci, vuol sembrare “al di sopra” senza averne le competenze. Non sa nemmeno come funziona una comunità scientifica.

              • Piero ha detto:

                vuol sembrare “al di sopra” senza averne le competenze

                uhmmm… questo puo’ avere un significato equivoco…;)

                Cmq e’ sempre piu’ somigliante alla “logica” del Veterano Illuminista…
                penso sia lui…

                • GiuliaM ha detto:

                  Nel senso, Piero, che dice di capirne molto di più lui che un’equipe di scienziati 🙂

                  • Piero ha detto:

                    e’ quel flashato di “illuminato”… non stiamo a perderci ulteriormente tempo…

              • Piero ha detto:

                si propongo di non dare da mangiare ulteriormente a questo ateo-illuminista-gay-troll…
                Tanto non porta alcun argomento utile alla discussione.
                Ho ragione io e basta“… questo e’…

              • Walter ha detto:

                Mmmmmmmm sì, qualcosa sì. Però è vero siamo in Italia dove al CNR si parla del giardino dell’eden e di punizioni divine…ahahhahahahahaha

                • GiuliaM ha detto:

                  Perchè, lavori al CNR?

                • Piero ha detto:

                  altra cosa sciocca e totalmente infondata…
                  ma gia’… che bisogno si ha di prove… basta l’ideologia di gender…

                • Gennaro ha detto:

                  Non credo che diffamare la ricerca italiana possa portare maggiore approvazione ai tuoi interventi, caro Walter.

                  • Carlo Mes ha detto:

                    Giusto Gennaro,
                    bisogna avere grande rispetto dei studiosi italiani. Percio’ bisogna avere grande rispetto e considerazione della posizione dell’Ordine degli Psicologi italiani.

                    • Gennaro ha detto:

                      E’ una opinione. Rispettabile, come lo è quella del Sindaco di Madrid che parla di benefici economici della GMG, e che tu non vuoi tenere in considerazione. Sono due opinioni, ma tu utilizzi due pesi e due misure diverse. Qui comunque siamo davanti ad uno studio scientifico, che è molto più attendibile di qualsiasi opinione politica.

                    • Carlo Mes ha detto:

                      Non sapevo che l’Ordine degli Psicologi fosse “politicizzato”…..

                    • Gennaro ha detto:

                      Non sapevi nemmeno che l’APA fosse politicizzata a favore dell’aborto. Poi però uno studio lo ha dimostrato, e i ricercatori hanno chiesto a questa associazione di restare aderenti ai dati di fatto senza lasciarsi convincere dalla pressione politica. Si scoprono tante cose. Anche che tanti psicologi dentro l’Ordine degli Psicologi italiani usano la terapia, senza che vengano espulsi. Come accade in America con Nicolosi, ad esempio. Impara, è bello imparare!

                  • Gunners ha detto:

                    battuta rivolta al direttore del CNR che commentando il disastro in gippone rileggeva e rielaborava una riflessione fatta anni addietro sul disastro di Messina in cui diceva che era un “monito di dio”, riassumendo in maniera mooooolto spiccia, e che inoltre ha detto che adamo ed eva sono personaggi storici.

            • Walter ha detto:

              Norberto hai letto? quello che ho postato circa un’ora fa sui 300, che sono diventati 11, che poi uno mente, ecc?
              Sì sollazza caro mio sai cosa vuol dire??
              Ahhahahahah proprio tu che scrivi su questo sito parli di corto circuto logico…cool!

              • GiuliaM ha detto:

                Walter, non fai che ridere… e si sa che “Risus abundat in ore stultorum
                “.

              • Norberto ha detto:

                Si, ho letto. E’ un’interpretazione tua personale di questo studio che rifiuti di accettare. Non credo che la tua riflessione abbia qualche motivazione empirica per essere accolta. Rimane un tuo sfogo e sei legittimato a farlo, ci mancherebbe.

                Anche tu stai scrivendo su questo sito, dunque la tua risata è inappropriata. A meno che tu sia auto-ironico.

                • Walter ha detto:

                  Non è una mia interpretazione, ma hai letto il documento?
                  Adesso mi viene questo dubbio.
                  Il fatto che vengano considerati come “successo” casi che non rappresentano un cambiamento di orientamento, che taluni mentano sui risultati e poi lo confessano, che si ammetta che in realtà l’attrazione verso lo stesso sesso non sia sparita non è una mia interpretazione

              • Gennaro ha detto:

                Pierpaolo Pasolini, omosessuale, si rivolgeva agli omosessuali chiamandoli “checche isteriche”. Me l’hanno ricordato queste risatine sciocchine.

                • Piero ha detto:

                  gia’… quando non si hanno argomenti si guarda alle siocchezze che sono state dette e ci si mette a ridere “ma che cavolo ho detto?”

  • Francesco Santoni ha detto:

    Altre fesserie targate UE a proposito di “famiglie” gay: http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-la-ue-si-inventail-diritto-gay-alla-famiglia-3211.htm
    Personalmente spero che non succeda ma tutto sommato se la crisi facesse crollare questo immenso baraccone ci sarebbero indubbiamente diversi risvolti positivi.

    • Carlo Mes ha detto:

      Ti spiacerebbe spiegare meglio la frase “Personalmente spero che non succeda ma tutto sommato se la crisi facesse crollare questo immenso baraccone ci sarebbero indubbiamente diversi risvolti positivi.”?
      Ora anche la UE dice “fesserie”? In pratica nessuno si salva….

      • Francesco Santoni ha detto:

        E’ semplice, temo la crisi e non spero certo nella catastrofe, tuttavia se proprio deve succedere allora, appunto, avrebbe anche i suoi lati positivi. A proposito dei gay certo che l’UE dice fesserie e l’articolo lo spiega.

    • Walter ha detto:

      L’UE si dimostra ancora una volta l’unico baluardo per una civiltà evoluta. In una parola laica!
      O se volete laicista

      • Bano ha detto:

        Già. E di fatti il crocifisso nelle scuole italiane resta per merito suo. W il laicismo allora!

  • Carlo Mes ha detto:

    Non riesco a capire come mai la posizione dell’OMS e dell’Ordine degli Psicologi Italiani debbano essere considerate “politicizzate”, “ideologizzate” e “laiciste” mentre studi che affermano che si puo’ “guarire” dall’omosessualita’ si considerano studi da un grande fondamento scientifico.
    Mi sembra palesemente che ci siano due pesi e due misure….

    • Karma ha detto:

      Perché ovviamente non fai parte del mondo scientifico e metti a confronto opinioni con dati. E, come ti diceva Massimo ieri, quando i dati contraddicono le opinioni? Tanto peggio per i dati!

      • Carlo Mes ha detto:

        Karma, tu fai parte del mondo scientifico? Non pensi che l’opinione dell’Ordine degli Psicologi italiani e del dott. Grimoldi si possa basare allo stesso modo su studi? Oppure anche le sue sono opinioni campate in aria?

        • Karma ha detto:

          Io studio farmacia…ci sono dentro più di te. Non vedo nel link che tu hai citato un rimando a fonti scientifiche ma solamente un’opinione personale. In questo caso siamo di fronte invece ad uno studio pubblicato su una rivista scientifica che è passato -venendo approvato- sotto valutazione di terzi. Se non capisci la differenza credo sia grave. Come ti hanno già fatto notare, tanti avevano le stesse opinioni e le hanno cambiate.

          • Karma ha detto:

            Inoltre ti è stato anche detto che tu hai rifiutato l’opinione del sindaco di Madrid che elogiava il ritorno economico della GMG. E perché? Perché era un’opinione. Sei una persona molto scorretta, lo abbiamo capito da quando hai cambiato frequentemente nome per far credere che in tanti erano militanti come te. E’ fin troppo facile beccarti in castagna.

  • Renato Valsecchi ha detto:

    Ho letto un po’ di commenti…ma tra quelli “contrari” non c’è nessuno che abbia qualcosa di interessante da dire.

    Su Walter non mi esprimo, è evidente che è infastidito da questo articolo e ha bisogno di sfogarsi. Carlo Mes oppone le opinioni di facciata di un ente professionale ad uno studio peer-review successivo, Leptis Magna sembra avesse qualcosa da dire ma si è eclissata. Tutto qui signori?

    • Carlo Mes ha detto:

      Opinioni di facciata? Stiamo parlando dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.
      Il Dott. dr. Mauro Grimoldi, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, cosi afferma:
      “Negli omosessuali non c’è niente di guasto; chi la pensa diversamente vive evidentemente in un mondo impregnato di una ideologia che non permette di vedere la realtà, neppure quella dell’evoluzione delle scienze umane e quindi di lavorare nel rispetto delle diverse posizioni individuali. Muovendosi in direzione coerente con le linee guida nazionali e internazionali in materia, l’Ordine Psicologi della Lombardia ha decretato che le terapie riparative dell’omosessualità così come proposte dalla teoria e tecnica di Joseph Nicolosi si pongono in deliberata contrapposizione con il Codice Deontologico degli Psicologi, e con la considerazione, scientificamente acquisita, che l’omosessualità possa essere un’evoluzione sana dello sviluppo della psiche. Consigliamo i colleghi psicologi di diffidare, nella pratica clinica e nella scelta delle teorie di riferimento, dalle teorie riparative dell’omosessualità, o da ogni teoria che voglia modificare a priori l’identità sessuale del soggetto. Alle persone omosessuali gay, lesbiche, bisessuali e transgender possiamo dire, oggi più che mai, che si possono rivolgere con tranquillità ad uno psicologo con la certezza di trovare l’ascolto, comprensione e rispetto che ogni paziente merita“
      Quantomeno la posizione degli psicologi italiani merita pari rispetto di altri studi. Poi un po’ di sano “nazionalismo” non farebbe male…..senno’ si dice che sono disfattista….

      • Renato Valsecchi ha detto:

        Si, dicevano le stesse cose anche Robert Spitzer e Robert Perloff…poi però appena si sono liberati delle posizioni “politiche” hanno cambiato idea.

        Sono posizioni legittime ma che lasciano il tempo che trovano. Ma non possono essere paragonate ad uno studio peer-review

        Anche la Southwest Airlines è ufficialmente a favore dei gay. Poi però, come ti è già stato detto, si comporta diversamente: http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_28/bacio-lesbico-aereo-cacciata-leisha-hailey_e2d73270-e9bd-11e0-ac11-802520ded4a5.shtml

        Allo stesso modo è pieno di psicologi dell’APA e iscritti all’Ordine italiano degli Psicologi che aiutano gli omosessuali in difficoltà a ritrovare l’identità confusa. Ci vuole più malizia in questo mondo, purtroppo.

  • Walter ha detto:

    Mmmmmm no, non è certo la prima volta che mi trovo davanti a questi “studi”. Come ho già detto, se non si hanno argomenti Sig. Renato si può solo limitarsi a leggere. Nessun bisogno di sfogarmi, mi creda, solo desiderio di fare chiarezza e smentire queste assurdità.

  • StefanoPediatra ha detto:

    Premesso che qui intervengo come persona e non come medico, qualcuno mi spiega perchè una persona che, su base totalmente volontaria, non trovandosi a proprio agio in una condizione particolare si affida a professionisti per mutare questa propria condizione in un’altra in cui si riconosca meglio è criticabile?

    Capisco che in molti troverete questa mia posizione troppo semplicistica ma davvero non capisco cosa ci sia di male in tutto questo.

    A me non importa disquisire se l’omosessualità sia una malattia o meno, se appartenga ai disturbi dell’orientamento sessuale o no; non mi interessa più di tanto nemmeno sapere se esiste un gene dell’omosessualità o se l’orientamento sessuale di un individuo dipenda in parte dall’ambiente in cui vive o da entrambi i fattori, quello genetico e quello ambientale.

    Ma se una persona, nota per avere un orientamento omosessuale desidera cambiare questo orientamento e qualcuno ritiene che un certo approccio terapeutico sia utile perchè dobbiamo sindacare la libertà dell’individuo di intraprendere questo percorso?

    Salvo poi insorgere quando qualcuno si permette di criticare il percorso inverso..!

    Perchè un uomo sposato con figli che improvvisamente scopre di avere tendenze omosessuali e magari intende sottoporsi ad un intervento chirurgico e a terapie mediche per cambiare anche il proprio sesso fenotipico è OK mentre un omosessuale che ad un certo punto decide di fare un percorso terapeutico che lo aiuti a riappropriarsi di un’identità diversa è un impostore e non ne ha diritto?

    Ecco, è questo che mi importa: se rispetto dev’esserci (e deve esserci) deve esserci per tutti.

    • Antonio72 ha detto:

      Hai perfettamente ragione ed era la considerazione che avevo fatto in un mio precedente commento sulla differenza tra omosessualità egosintonica ed egodistonica. Tra l’altro, ad essere pignoli, quest’ultima fu derubricata dal DSM solo nel 1986.
      Rimane la tentazione di voler generalizzare, e definire l’omosessualità come una patologia tout court. Le generalizzazioni sono sempre sbagliate e si deve starne alla larga il più possibile, soprattutto quando possono causare delle reazioni intolleranti, come l’omofobia.

  • Eris ha detto:

    Qual’è il motivo che dovrebbe spingere una persona omosessuale (quindi attratta dalle persone del suo stesso sesso e solo da quelle) a cercare di cambiare il proprio orientamento sessuale in modo forzato? Anche ammesso che ci possa riuscire, cosa c’è di così sbagliato nell’essere omosessuale da meritare una correzione?
    Ma perché siete così ossessionati dalla sessualità altrui?

    Dopotutto non dovrei stupirmi, è solo da pochi anni che si è smesso di correggere a forza i mancini, prima o poi anche questa moda finirà e l’orientamento sessuale non farà più notizia delle preferenze alimentari.

    • Carlo ha detto:

      Impedire che una persona che prova disagio verso l’omosessualità non possa cercare aiuto è da fondamentalisti intolleranti e repressivi. L’uomo è libero e opporsi alla sua libertà ha già causato fin troppi danni dall’illuminismo in poi. La terapia non è certo un modo forzato ma viene scelta liberamente dal soggetto. Fanno fede le parole espresse dai due psicologi alla fine dell’articolo. Inoltre la terapia, come mostrano questi studi, non è affatto dannosa. Io cercherei di svegliarmi caro Eris, il tempo passa e la vita scorre velocemente.

      • Eris ha detto:

        Prima di tutto bisognerebbe capire PERCHE’ una persona prova disagio verso l’omosessualità. Se il suo è davvero un disagio profondo o se non è, piuttosto, il contesto nel quale vive che glielo rende sgradvole. E per contesto, tra parentesi, non intendo solamente il “mondo gay” che voi siete così pronti a stigmatizzare, ma anche e soprattutto la società nel suo complesso.

        Prova a pensare a che immane pressione sociale deve lavorare su una persona per costringerla a non rivelarsi mai per quello che è. Quanti gay vivono non dichiarati, addirittura con lo scudo di mogli e figli?
        E quella stessa pressione sociale preme anche sugli altri, preme su tutti.
        Non ci vedo nulla di strano nel desiderare la normalità, nel volersi sposare, creare un legame che sia riconosciuto, poter andare in giro mano nella mano con il proprio compagno…
        Alcuni gay colpevolizzano la loro omosessualità, la vivono con sensi di colpa lancinanti, e invece di trovarsi davanti persone che spiegano loro che nella loro condizione non c’è niente di male – alla pari di un mancino – si trovano davanti persone che li convincono che sì, è possibile cambiare e diventare “normale”.

        Ma se costringi un mancino a scrivere con la destra, otterrai solamente un mancino che scrive con la destra, non un destrorso. Se gli lanci un oggetto continuerà, per istinto, ad afferrarlo con la sinistra.

        • Nofex ha detto:

          “Prima di tutto bisognerebbe capire PERCHE’ una persona prova disagio verso l’omosessualità”
          E questo lo fa appunto il terapista.

          “Se il suo è davvero un disagio profondo o se non è, piuttosto, il contesto nel quale vive che glielo rende sgradvole”
          Incolpare la società per il disagio di alcuni omosessuali è una guerra contro gli omosessuali stessi. Occorre invece prendere sul serio i loro problemi. Inoltre si è scoperto che a San Francisco, dove la maggioranza dei cittadini è omosessuale, si suicidano in massa. Dunque anche nei luoghi più aperti all’omosessualità i disturbi non diminuiscono, anzi.

          “Ma se costringi un mancino a scrivere con la destra”
          Parlare di costrizione non ti aiuterà. Nessuno vuole costringere nulla, sono gli omosessuali stessi che si rivolgono ai terapisti per chiedere aiuto. Bisogna lasciarli liberi di farlo senza discriminazione. Credo che nel 2011 sia arrivato il momento di aprirsi, cosa ne dici?

          • Eris ha detto:

            Oh anch’io penso che nel 2011 sia arrivato il momento di aprirsi.
            Penso che sia arrivato il momento di un sacco di cose: diritti civili uguali e garantiti per tutti, tanto per iniziare. Il diritto all’indifferenza altrui, per continuare.

            Sono gli omosessuali stessi che si rivolgono ai terapisti per chiedere aiuto… e io continuo a chiederti: perché, secondo te? Da dove nasce il loro disagio? Hai mai sentito di un mancino che, oggi, desidererebbe essere nato destrorso e si affida ad una terapia correttiva di sua libera scelta?
            Prova a fare la stessa domanda a quella generazione che è stata tirata su a forza di bacchettate sulle mani, vediamo se non ti rispondono “sì che lo avrei preferito, sai quanti lividi mi risparmiavo?”
            In un contesto sociale dove agli omosessuali sono ancora negati i diritti che qualsiasi coppia eterosessuale ha, in un contesto sociale dove all’omosessualità stessa viene perfino negato lo status di “orientamento sessuale” alla pari dell’eterosessualità – ma viene anzi spacciata come una scelta, un capriccio insomma, un accidente capitato non si sa come – secondo te non c’è davvero NESSUNA pressione che può portare persone cresciute interiorizzanto questi giudizi a desiderare di cambiare? E secondo te è più giusto assecondare il loro desiderio, nato per uniformarsi alla società, piuttosto che combattere per cambiare una società che discrimina?

            • Nofex ha detto:

              “Oh anch’io penso che nel 2011 sia arrivato il momento di aprirsi”…sono contento..apriti agli ex gay allora, senza discriminarli

              “diritti civili uguali e garantiti per tutti”
              Mi sembra giusto, la Costituzione spesso se la dimenticano in tanti. Tuttavia lì c’è la sicurezza che tutti gli esseri umani hanno gli stessi diritti.

              “ai mai sentito di un mancino che, oggi, desidererebbe essere nato destrorso e si affida ad una terapia correttiva di sua libera scelta?”
              Mancino si nasce, omosessuale si diventa. Tant’è che esistono tantissimi ex omosessuali e nessun ex mancino.

              “ma viene anzi spacciata come una scelta, un capriccio insomma”
              Io lo definisco un disordine affettivo. Comunque basta attenersi ai giudizi degli ex omosessuali, loro ne sanno più di me.

              “piuttosto che combattere per cambiare una società che discrimina”
              Ti ricordo che la Chiesa è critica verso l’omosessualità. Gli omosessuali non vanno discriminati In Nigeria la Chiesa è schierata contro la legge che punisce gli omosessuali http://www.indcatholicnews.com/news.php?viewStory=18204 Ma forse questo non te lo dice nessuno, vero?

              Siamo tutti contro la discriminazione, tant’è che tra questi commenti non c’è nessuno che discrimini gli omosessuali, solo molti che discriminano gli ex-omosessuali.

              Ma, come ti ho già detto, i disturbi degli omosessuali nascono anche in società altamente accoglienti a loro.

              • Eris ha detto:

                Se lo consideri un disordine affettivo è evidente che hai un pregiudizio di base sull’argomento, grazie di avermelo chiarito così evito di sprecare il mio tempo.

                Ti ricordo, così di passaggio, che il vaticano è contrario alla depenalizzazione dell’omosessualità nel mondo.

                • Nofex ha detto:

                  “hai un pregiudizio di base sull’argomento”
                  Il disordine significa uscire dall’ordinario e la scienza dichiara che l’ordinario è l’essere eterosessuali. Non c’è alcuna discriminazione, ma solo un’osservazione scientifica. Il fatto che gli ex-omosessuali parlino di ordine ritrovato mi convince ancora di più che si tratti di questo. Se qualcosa va e viene significa che c’è ordine e disordine. Tutto qui.

                  “il vaticano è contrario alla depenalizzazione dell’omosessualità”
                  La tua opinione contraddice la mia fonte postata. Non stai argomentando le tue opinioni e dunque fai perdere tempo a me e ai lettori.

                • Viola ha detto:

                  Ricordo che Eris ha un pregiudizio sulle persone ex-omosessuali.

                  • Eris ha detto:

                    Vorrei davvero augurarvi di avere figli omosessuali, ma farei un grosso sgarbo ai vostri figli che si troverebbero a soffrire per la mentalità medievale dei loro genitori.

                    Vorrei, invece, che vi svegliaste improvvisamente in un mondo dove non vi è permesso di sposarvi (con tutte le conseguenze del caso, per esempio non poter assistere il partner o decidere delle sue cure in caso di ricovero in ospedale), dove vi fanno problemi per l’affitto, per il lavoro, dove se andare in giro mano nella mano con il vostro partner rischiate di essere picchiati o insultati, e dove la vostra condizione è considerata talmente indesiderabile che non solo c’è chi desidera uscirne a forza, ma c’è perfino un gruppetto di persone di rara arroganza e cattiveria che fanno il tifo come allo stadio per queste “conversioni”.

                    Cari saluti signori, vi ringrazio per il viaggio nel tempo, preferisco decisamente il ventunesimo secolo al vostro.

                    • Nofex ha detto:

                      “Vorrei davvero augurarvi di avere figli omosessuali”
                      Omosessuali, come dice la scienza, non si nasce ma si diventa. Ti consiglio di ascoltare molto di più gli ex-omosessuali e le loro storie al posto di discriminarli.

                      ” la mentalità medievale”
                      Nessuno storico serio critica più il medioevo, periodo di grande prestigio, nascita della scienza e degli ospedali, della scuola e delle università. Ah, l’ignoranza la chiusura mentale di oggi!

                      “Vorrei, invece, che vi svegliaste improvvisamente…”
                      Parli di discriminazione e ti abbiamo ripetuto che siamo contro la discriminazione. Evidentemente vi hanno insegnato a battere su questo chiodo quando finite gli argomenti. Peccato, più insistete e più la società vi rifiuta, purtroppo.

                      “preferisco decisamente il ventunesimo secolo al vostro”
                      Bene, allora smettiamo di discriminare gli ex-omosessuali e lasciamo che possano tornare ad essere liberamente degli eterosessuali, così come gli studi scientifici dicono.

                      Saluti e a presto!

              • Walter ha detto:

                Divertente sarebbe sapere in cosa sono discriminati gl “ex-gay”, gli viene impedito di sposarsi con una donna (poveretta anche lei)? Gli viene impedito di essere riconosciuti come famiglia?
                Vede non è che lei possa definire una cosa scientificamente normale come un disordine solo perchè le piace. Se la terra gira in torno al solo non può sostenere che per lei è il sole che gira intorno alla terra solo perchè trova riscontro nelle sue idee.
                Omosessuali si diventa, ma guarda si vede che ha studi scientifici validi a riguardo che nessuno ha letto.
                Pensi che non ce ne sono neanche che dimostrino che si nasca eterosessuali…o si diventa? mahhhh

                • Nofex ha detto:

                  “Divertente sarebbe sapere in cosa sono discriminati gl “ex-gay”
                  Non sarebbero discriminati? E’ già un passo avanti che ora lei ne accetti l’esistenza. Forse durante questi giorni di assenza ha seguito dei corsi di auto-stima per potere accettare la realtà. Complimenti. La discriminazione sta poi nel non volere che essi possano seguire dei terapisti per correggere il loro disagio. Terapia che funziona e non ha alcun danno, come dimostra questo studio.

                  “Omosessuali si diventa, ma guarda si vede che ha studi scientifici validi a riguardo che nessuno ha letto”
                  Oltre al fatto che ne ho già linkati diversi, mi stupisce la sua poca serietà. Se si nasce omosessuali mi spiega come qualcuno possa tornare eterosessuale? Ha mai visto un mancino diventare destroso? L’eterosessuale è la base genetica di ogni individuo, poi in caso di predisposizione del 30% e in caso di ambiente culturale disordinato, il soggetto può ritrovarsi a cercare affetto verso lo stesso sesso. Ma è libero di ritornare sui suoi passi, come dimostrano centinaia e centinaia di casi.

        • Jack ha detto:

          La prima cosa da fare è lasciare libere le persone di cercare aiuto quando ne hanno bisogno.

          Tutto il resto è dittatura filo-omosessualista.

    • StefanoPediatra ha detto:

      Caro Eris, rileggi per favore il mio commento precedente, l’articolo e i molti altri commenti degli altri interlocutori. Nessuno, mi pare, proponga una “correzione coatta”. Se una persona si trova a disagio in una situazione e cerca in maniera assolutamente VOLONTARIA qualcuno che lo aiuti a raggiungere uno stato in cui si trovi più a suo agio credi che abbia la libertà di farlo o vogliamo negarglielo?

      Io personalmente non sono per nulla ossessionato dalla sessualità altrui, la tua compresa. Anzi, a dirla tutta, cosa tu o chiunque altro fate tra le quattro pareti di casa vostra a me proprio non importa. Semmai mi disturba un po’ (anzi molto) l’OSTENTAZIONE. Ma, come ho detto in altra discussione, questo vale per le OSTENTAZIONI omosessuali come per quelle eterosessuali: due soggetti che si sbaciucchiano o vanno anche oltre con le proprie effusioni in un parco pubblico o nel cortile di una scuola o su un carrozzone carnevalesco (qui per ora ci ho visto solo dei gay ma direi lo stesso se venisse organizzato un carrozzone dell’orgoglio eterosessuale con le stesse modalità che caratterizzano il gay pride) mi disturbano, indipendentemente dal fatto che siano di sesso diverso o dello stesso sesso. Semplicemente perchè credo che l’affetto e l’amore tra due persone siano una questione privata e non pubblica e che dunque non debbano essere IMPOSTI sfrontatamente al pubblico.

      • Eris ha detto:

        Sono d’accordo, se una persona si trova a disagio con il suo carattere è sacrosanto lavorarci.
        Ti sei mai chiesto come mai nessuno cerca di passare da etero a gay? Mai nessuno a disagio con la propria eterosessualità?

        Ti sei mai chiesto come mai nessuno cerca di ottenere tratti somatici definiti “stranieri” ma molto spesso gli immigrati cercano di schiarirsi la pelle, si tingono i capelli, si operano al volto per assomigliare alla maggioranza della gente del paese dove vivono?

        Il loro disagio verso il loro aspetto sarà innato, oppure appreso? E’ giusto che stravolgano se stessi per cercare di non essere messi in disparte dalla società, o non sarebbe più giusta una società che non metta in disparte nessuno facendolo sentire sbagliato?

        Fai bene a parlare di ostentazione di eterosessualità: sarei d’accordo con te, se non fosse che l’amore privato diventa cosa pubblica quotidianamente, quando a due persone eterosessuali è concesso di sposarsi e ottenere dei diritti civili come coppia. Sei contrario anche a questa questione pubblica? Non credo.
        Ma scommetto che sei contrario ai matrimoni gay.

        • Nofex ha detto:

          Lascio la risposta a Stefano. Dico solo una cosa visto che so già dove ci vuole portare Eris…

          “Il loro disagio verso il loro aspetto sarà innato, oppure appreso?”
          L’omosessualità non è genetica, c’è solo una lieve predisposizione non determinante. L’eterosessualità è genetica ed è la caratteristica normale degli individui. Gay non si nasce, si diventa.

          • Eris ha detto:

            Sono sicura che tu sia pieno di fonti che corroborino questa tesi.
            Già che ci sei spiegami anche come mai ci sono animali che, in natura e senza condizionamenti, “diventano” omosessuali. E’ un peccato che non possano godere anche loro delle terapie correttive.

            Non è più sensato ipotizzare che gli eterosessuali nascano eterosessuali, e gli omosessuali nascano omosessuali, e smettere di rompere le scatole su chi va a letto con chi?

            • Nofex ha detto:

              Non è più sensato perché è falso, anche se a te piacerebbe molto.

              Gli scienziati sostengono che il 35% è genetica e quel poco che c’è non è affatto determinante: http://www.sciencedaily.com/releases/2008/06/080628205430.htm

              Ti suggerisco anche questa lettura: http://www.ampsico.it/psicoblog/61-biologia-dellomosessualita.html (attenta perché potresti essere allontanata dall’Arcilesbo)

              Ci sono animali che diventano omosessuali chissà per quali cause, ci sono animali che mangiano il partner dopo l’accoppiamento e ci sono animali che ritornano ad essere eterosessuali: http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/esteri/pinguini-san-francisco/pinguini-san-francisco/pinguini-san-francisco.html

              • Eris ha detto:

                Non ho parlato di causa GENETICA (a parte che un 35% non mi sembra poco). Le cause possono essere le più varie, ormonali ad esempio, e intendo variazioni ormonali della madre durante la gravidanza, e così via. Il punto è che sono assolutamente indipendenti dalla volontà conscia di un individuo, o da eventuali traumi infantili.

                • Nofex ha detto:

                  “Non ho parlato di causa GENETICA”
                  Si sta solo parlando di quello. Le cause ormonali si tratta di biologia, genetica, predisposizione. A meno che ci sia una disfunzione nell’apparato, ma allora è appunto un’anormalità. Il 75% non è genetica dunque non si nasce omosessuali, ma soltanto leggermente predisposti ma non determinati. Anch’io potrei essere predisposto all’omosessualità ma non avendo ricevuto un determinato imput ambientale/educativo sono rimasto eterosessuale.

                  “assolutamente indipendenti dalla volontà”
                  Se sono indipendenti si parla di genetica e dunque ti sei contraddetta. Ti ricordo allora che a questo punto stai dando appoggio a chi definisce l’omosessualità una malattia. Tutte le malattie sono indipendenti dall’uomo e nascono per una disfunzione del suo apparato fisiologico, come appunto le cause ormonali.

                  • Eris ha detto:

                    Anche essere mancini ha una causa innata ma non è definita una malattia. Anche essere biondi ha una causa genetica ma non è una malattia. Il fatto che tu sia subito andato a parlare di malattia dimostra il tuo pregiudizio.

                    • Nofex ha detto:

                      “Anche essere mancini ha una causa innata ma non è definita una malattia”
                      Io non ho mai parlato di malattia. L’omosessualità non ha una causa innata dunque non è paragonabile con il mancinismo.

                      ” Il fatto che tu sia subito andato a parlare di malattia dimostra il tuo pregiudizio”
                      Come chiunque può leggere ti ho ricordato soltanto che sei stata tu a far avvicinare l’omosessualità alla malattia, sostenendo che si tratti di disfunzione ormonale. Io ti ho avvertito. Qui non puoi tacciare il tuo interlocutore di omofobo perché tutti possono leggere la nostra conversazione e la tua discriminazione verso le persone ex-omosessuali.

                    • Diavolaccio ha detto:

                      Uscendo dalla tematica omosessualità, volevo chiedere un parere ad Eris su questa notizia:

                      http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=1963

                      Aumentano i rapporti sessuali con gli animali. Che facciamo Eris? E’ un orientamento sessuale? Bisogna impedirlo…cosa ne pensi?

            • StefanoPediatra ha detto:

              Ma perchè per difendere l’omosessualità bisogna sempre ricorrere agli animali? Forse che l’uomo è solo istinto come gli animali?

              Io mi rifiuto di considerare l’uomo una bestia (anche se talvolta dimostra di esserlo, a dire la verità!)!

              Se è per questo gli animali nemmeno sanno leggere o scrivere poesie d’amore. E, guarda un po’, se anche proviamo ad insegnare loro (operiamo cioè una forma di “condizionamento”) a suonare il pianoforte mica ci riusciamo ad ottenere l’esecuzione di un notturno di Chopin!

              Io starei attento a fare certi riferimenti al mondo animale: non vorrei che a qualcuno venisse in mente di fare l’equivalensa (peraltro da te suggerita e sulla quale io NON sono d’accordo) ANIMALE=OMOSESSUALE che, come è noto, può anche essere letta al contrario come OMOSESSUALE=ANIMALE.

          • Walter ha detto:

            Mi posta lo studio dell’eterosessualità genetica?
            Non mi confonnda però sesso biologico con orientamento sessuale…che lei saprà bene essere due cose diverse

        • StefanoPediatra ha detto:

          Che nessuno passi da etero a gay non è assolutamente vero e tu lo sai benissimo. Anzi, un sacco di persone, anche (e ripeto “anche”, ma non solo!)famose, fanno il cosiddetto outing e si dichiarano omosessuali dopo aver vissuto vite da persone eterosessuali.

          Di neri che si sono “stinti” io conosco solo Michael Jackson. Ricordo molti musicisti soul e jazz che si tingevano la pelle di nero. Ovviamente sto estremizzando (e anche un po’ banalizzando, se vuoi) ma è perchè credo che il parallelismo che proponi sia un po’ fuori luogo.

          Io credo che oggi proprio non si possa dire che, salvo rare eccezioni, la popolazione gay sia discriminata. Non lo è in Italia, almeno, o nei paesi occidentali. Gay dichiarati, come ho scritto anche in un’altra discussione, siedono nei palazzi della politica, nei tribunali, negli ospedali, nelle cattedre universitarie, nelle televisioni, nei teatri, ovunque. Li sentiamo spesso pontificare un po’ ovunque.

          No, io proprio non vedo come si possa dire che oggi le persone omosessuali sono messe in disparte nella società. Lo so che tu e molti altri non siete d’accordo ma questa è la mia opinione, si basa sulla mia esperienza ed è un’opinione “convinta”.

          Il discorso sul matrimonio tra persone omosessuali è argomento complesso. Così come è complesso l’argomento dell’adozione da parte di coppie omosessuali. Io sono contrario, certo, per tutta una serie di motivi e convinzioni personali. Adesso lo sai ma lo intuivi già. Ma l’argomento della discussione non è questo perciò la chiudo qui.

          • Eris ha detto:

            “Che nessuno passi da etero a gay non è assolutamente vero e tu lo sai benissimo. Anzi, un sacco di persone, anche (e ripeto “anche”, ma non solo!)famose, fanno il cosiddetto outing e si dichiarano omosessuali dopo aver vissuto vite da persone eterosessuali.”
            Un sacco di persone, come hai detto, scoprono di non essere eterosessuali e dichiarano di essere gay. Non si è mai sentito di una persona che è attratta dal sesso opposto ma prova disagio per questo e si rivolge ad un terapista per cambiare orientamento sessuale. Sono due cose profondamente diverse, e lo sai bene.

            “Di neri che si sono “stinti” io conosco solo Michael Jackson”
            Questa è una tua mancanza, basta fare una ricerchina con i termini “chirurgia estetica etnica” su google.

            “No, io proprio non vedo come si possa dire che oggi le persone omosessuali sono messe in disparte nella società.”
            Facciamo un gioco? Una scommessa, se vuoi. Esci con un amico che sia disposto a collaborare, e camminate per un po’ mano nella mano. Non ti propongo effusioni più OSTENTATE, per il timore che ti venga un colpo.
            Oppure, ancora più semplice, prendi un amico in disparte, senza avvisarlo, e dichiaragli che ti sei scoperto gay, vediamo come reagisce.

            • Nofex ha detto:

              “scoprono di non essere eterosessuali e dichiarano di essere gay”
              Ci sono persone che nascono eterosessuali come tutti gli altri e per molteplici cause si ritrovano attratti dall’altro sesso. E quando si accorgono di aver sbagliato trovano Eris che impone loro di rimanere in questa condizione senza chiedere aiuto.

              “basta fare una ricerchina”
              Il paragone con i neri non c’entra assolutamente nulla perché si nasce neri e si nasce bianchi, mentre è appurato che si nasca tutti eterosessuali e alcuni con lieve predisposizione e diversi fattori ambientali possono diventare omosessuali.

              “Esci con un amico che sia disposto a collaborare, e camminate per un po’ mano nella mano”
              Anche questo argomento non c’entra nulla. E’ appurato che anche nelle società più trasgressive come San Francisco (la patria dei gay) gli omosessuali si suicidano in massa.

              • Eris ha detto:

                Tu ti stai contraddicendo, carissimo.

                Se una persona si crede eterosessuale, ma poi scopre di essere omosessuale, lo capisce accorgendosi di essere attratto dal suo stesso sesso.
                Se una persona si crede omosessuale, ma poi scopre di essere eterosessuale, lo capisce accorgendosi di essere attratto dal sesso opposto.

                Se una persona è attratta dal suo stesso sesso, ma non lo accetta perché ha interiorizzato il disprezzo per l’omosessualità (si chiama “omofobia introiettata”), e deve cercare l’aiuto di un terapista per tentare di spostare la sua attrazione con la psicologia, EVIDENTEMENTE non si è “accorto di essersi sbagliato”, sta tentando di correggere qualcosa che considera un errore. E che però NON è un errore, ma una variabile della natura umana.

                • Nofex ha detto:

                  “Tu ti stai contraddicendo, carissimo”
                  Nessuna contraddizione: si nasce etero e si diventa (per diverse cause) omosessuali. Lo si capisce perché si è attratti dall’altro sesso, certo. L’eterosessualità rimane, è l’omosessualità che è mutabile. Nessun omosessuale dirà: “sono uscito dall’eterosessualità”, tutti gli ex-gay dicono: “sono uscito (qualcuno dice guarito) dall’omosessualità”.

                  “ma non lo accetta perché ha interiorizzato il disprezzo per l’omosessualità”
                  Non c’è alcuna prova che un ex omosessuale ritorni ad essere etero perché un disprezzo verso l’omosessualità. E anche se lo fosse bisognerebbe domandarsi il perché del disprezzo. Nessuno disprezza l’eterosessualità perché è la normalità.

                  • Eris ha detto:

                    L’unica cosa giusta che hai detto.
                    Nessuno disprezza l’eterosessualità, perché è la norma praticata dalla maggioranza.
                    C’è invece chi, evidentemente nato nel 1200, disprezza l’omosessualità fino a definirla un disordine affettivo.

                    • Nofex ha detto:

                      “L’unica cosa giusta che hai detto”
                      Mi sembra che sia più di una. Ti ho citato studi e opinioni scientifiche che non ti sei degnata di leggere o commentare. Ti sei ridotta a tacciare me di omofobia e di discriminazione. Credo che tu sia in difficoltà.

                      “Nessuno disprezza l’eterosessualità, perché è la norma praticata dalla maggioranza”
                      Mi pare che la popolazione omosessuale viaggi sul 3% della popolazione umana, forse ce n’è di più tra la fauna. Chiamarla “maggioranza” mi sembra ridicolo. C’è molta approvazione di facciata, quello è vero. Poi però succede che è solo e pura politica dovuta dalla lobby, come dimostra questo caso: http://www.corriere.it/cronache/11_settembre_28/bacio-lesbico-aereo-cacciata-leisha-hailey_e2d73270-e9bd-11e0-ac11-802520ded4a5.shtml

                      “disprezza l’omosessualità fino a definirla un disordine affettivo”
                      Ti ho spiegato che la mia è una posizione dovuta da due motivi: il giudizio della scienza, cioè che omosessuali si diventa solo a causa di determinati ambienti educativi e l’opinione degli ex-omosessuali (e la loro stessa esistenza). Non ho mai disprezzato una persona omosessuale, anzi sono amico di una ragazza lesbica a cui voglio molto bene. Siamo cresciuti assieme.

            • StefanoPediatra ha detto:

              Rispondo per prima alla tua ultima domanda.

              Il mio amico potrebbe anche dirmi: “Lo sono anche io!” Conosco e frequento per motivi lavorativi e non solo anche persone gay che sono persone perbenissimo e amabilissime e rispettosissime. Per questo non farei mai un “gioco” del genere: per rispetto nei confronti delle persone che hanno inclinazioni diverse dalle mie.

              Procedendo a ritroso: non ho bisogno di tenere per mano un mio amico di sesso maschile per dirti che la cosa passerebbe per lo più assolutamente inosservata (salvo da chi mi conoscesse) e, al più, susciterebbe qualche sorrisetto da parte di qualche adolescente. A Bologna poi, dove vivo, è di gran moda il politically correct a senso unico, cioè nei confronti delle persone gay cui il Comune ha anche messo a disposizione luoghi di ritrovo guarda caso (forse un po’ provocatoriamente?!) nel punto esatto da cui era solita partire la tradizionale processione dei fedeli bolognesi con l’immagine della Madonna di San Luca.

              Sulle effusioni più ostentate: beh, a questo non potrei mai arrivare, credimi! Senza offesa per nessuno ma proprio non potrei farcela! 🙂

              Bianchi che vogliono diventare neri e neri che vogliono diventare bianchi: di mancanze io ne ho tantissime. Comunque avevo chiaramente sottolineato come la mia fosse una voluta banalizzazione in reazione ad una tua citazione che ritenevo (e continuo a ritenere) non pertinente.

              Non sono d’accordo con te sulla tua prima confutazione: ci sono assolutamente persone che per parte della loro vita sono stati mariti (o mogli) fedeli e genitori affettuosi che, avendo voluto provare altre forme di rapporto (per loro stessa dichiarazione) hanno scoperto di trovarle “interessanti”. Continuo dunque ad essere convinto di ciuò che ho scritto.

              Su una cosa ti do ragione: “Non si è mai sentito di una persona che è attratta dal sesso opposto ma prova disagio per questo e si rivolge ad un terapista per cambiare orientamento sessuale.” Sarà micca perchè vivere una condizione assolutamente naturale non viene vissuta come una malattia da cui farsi aiutare per guarire?

              • Eris ha detto:

                O sarà forse perché vive una situazione che non è stigmatizzata da cultura, religione, e siti web di incomparabile pochezza e malafede?

                • Nofex ha detto:

                  “perché vive una situazione che non è stigmatizzata da cultura, religione”
                  Ti è già stato detto più volte che gli omosessuali si suicidano in massa anche nelle società più aperte a loro, come ad esempio San Francisco.

                • StefanoPediatra ha detto:

                  Mmmmm, non so mica sai se gli eterosessuali oggi si può dire che vivano in “una situazione non stigmatizzata” da un certo tipo di cultura omosessuale.

                  Se accendo la televisione e provo a guardarla con i miei figli vengo letteralmente bombardato dalla pubblicità dei prodotti più vari nella quale si ammicca continuamente e nemmeno trobbo subliminarmente all’omosessualità; mi trovo gay come “opinionisti” girando da un canale all’altro; non parliamo dei film o delle serie televisive dove almeno un individuo gay, così come un poliziotto corrotto, si trova sempre; e poi politici gay e non gay che continuamente pontificano sulle pari opportunità (gay-eterosessuali) e sui medesimi diritti.

                  No, francamente io, eterosessuale convinto (e fino ad ora non pentito) posso assicurarti che è un miracolo se i miei figli non verranno in qualche modo condizionati da questo “ambiente” fortemente sbilanciato nel senso opposto a quello che proponi tu.

                  • StefanoPediatra ha detto:

                    Scusate la “vis retorica” che mi ha indotto in qualche errorino di ortografia tipo “trobbo” al posto di “troppo”. O forse sarà la faccenda dei neri che vogliono diventare bianchi e dei bianchi che vogliono diventare neri che mi ha condizionato!

                    OK, ok, la battuta è pessima (sempre che si sia capita). Chiedo scusa a tutti ed in primis a te Eris.

                    🙂

                  • Eris ha detto:

                    “Conosco e frequento per motivi lavorativi e non solo anche persone gay che sono persone perbenissimo e amabilissime e rispettosissime.”

                    Mi raccomando tienili lontani dai tuoi figli, non si sa mai vengano condizionati da questo ambiente fortemente sbilanciato nel senso opposto a quello che propongo io.
                    Notizia shock: i gay esistono. In tv come al supermercato. Se tu vuoi tenerlo nascosto ai tuoi figli è un problema tuo (e loro, quando saranno adulti e sottilmente omofobi come il papà).

                    • Nofex ha detto:

                      “Mi raccomando tienili lontani dai tuoi figli”
                      Stefano ha correttamente detto che non vuole che la lobby omosessualista faccia breccia nei suoi figli. Siamo in due.

                      ” i gay esistono”
                      Qui si parla di omosessualisti, tra cui moltissimi etero. Non si parla di omosessuali ma di omosessualità. Vorrei che tu aprissi la tua mente, siamo nel 2011.

                      “Se tu vuoi tenerlo nascosto ai tuoi figli è un problema tuo”
                      Stefano parla legittimamente di influenza della società omosessualista. Il tuo atteggiamento non sottile eterofobico si sta lentamente dimostrando. Credo che ora per aver strumentalizzato alcune dichiarazioni dovrai chiedere scusa.

                    • StefanoPediatra ha detto:

                      Eris, forse anzichè rispondere di getto faresti meglio a leggere bene ciò che uno scrive. Io non tengo affatto nascosto nulla ai miei figli perchè:

                      1. sarebbe inutile in quanto vivono nel mondo a contatto con la gente

                      2. sono ragazzi intelligenti e aperti con cui si può discutere (cosa non altrettanto facile con alcuni altri che invece si arroccano dietro posizioni pre-concette e ideologiche)

                      3. ho il dovere di informarli e di cercare di educarli secondo ciò che mi sembra più giusto (ivi incluso il rispetto per le persone che pensano, sentono e si comportano diversamente da loro) ma non di forgiarli a mia immagine e somiglianza.

                      Ciò premesso (la tua deduzione, quindi, tanto per cominciare è assolutamente sbagliata) non vedo cos’abbia detto di male, o che possa averti disturbato, nel dire che conosco e frequento persone omosessuali che stimo. Anche i miei figli ne conoscono e, sia il sottoscritto che loro, continueremo a rispettarle finchè loro rispetteranno noi e la nostra sensibilità (e probabilmente e sperabilmente continueremo a rispettarle anche quando questo loro rispetto non dovesse eventualmente essere mantenuto).

                      Qui ad essere shockati sembrano solo le persone che scoprono (e non riescono ad accettare) il fatto che esistano persone omosessuali che desiderano ad un certo punto farsi aiutare a cambiare attitudine. La notizia che i gay esistono e li incontriamo anche al supermercato non ha colto di sorpresa nè ha stupefatto i miei figli o il sottoscritto.

                      Rifiuto categoricamente e respingo al mittente l’accusa di essere un “sottile omofobico”: probabilmente tu non hai il mio stesso rispetto per le persone che la pensano diversamente da te. Lo stai dimostrando anche con queste tue accuse offensive e assolutamente infondate.

                      E, lo ribadisco, che tu lo voglia ammettere o no, che tu ne sia consapevole o meno, è verissimo che sia in atto un tentativo di lavaggio del cervello delle nuove generazioni nemmeno troppo velato o “sottile” per indurle a credere che tutto sia normale, che tutto sia possibile, che tutto sia naturale e dunque giusto. Io non so se tutto è normale, tutto possibile, tutto è naturale o tutto è giusto. Ho la mia personalissima opinione in proposito. Ma non si può negare l’evidenza e dire che non ci sia una certa pressione nel senso che dicevo. E d’altra parte lo dici anche tu: “i gay esistono. In tv come al supermercato”.

                      Io non credo di averti offeso e se l’ho fatto l’ho fatto involontariamente e semmai te ne chiedo scusa. Tu l’hai fatto invece deliberatamente accusandomi di essere un “sottile omofobico” e già questo la dice lunga sul modo diverso di porsi sul tema di cui stiamo discutendo.

                      Dopodichè, nessun rancore. 🙂

  • Giulia ha detto:

    “Regent University – Christian Leadership to Change the Word”

    Non bisogna farsi ingannare dall’intestazione, perchè sicuramente gli studi sovvenzionati da tale università non rispondono a nessuna esigenza ideologica…

    • Edoardo ha detto:

      Mi pare che questo commento denoti una lontananza dal mondo scientifico. A parte che il solo tentativo di voler criticare uno studio peer-review non basandosi sul processo di verificazione/falisificazione ma screditando gli autori è poco professionale e, appunto, denota una non conoscenza dei processi di pubblicazione.

      Gli autori di uno studio scientifico sul conseguente benessere del vegetarismo possono benissimo essere due vegetariani convinti. Forse sono quelli più interessati all’argomento e dunque hanno investito in esso. Ma la scienza non si basa su questi principi ma sul procedimento e sui risultati. Se essi sono pubblicati e si riscontra che siano corretti allora non si può dire più nulla. L’unica cosa è pubblicare un altro studio che mostra direzione completamente opposta. Questo è il bello.

      Concludendo: inutile sottolineare come uno dei due autori lavori in un’università privata di orientamento cristiano. In Italia la Cattolica è uno dei centri più avanzati al mondo in certi campi e nessuno si sogna di mettere in dubbio i lavori perché nasce in ambito cattolico.

    • Jack ha detto:

      Condivido il chiarimento di Edoardo. Sei uno scienziato?

      Mi sembra che si è proprio alla frutta quando si vuole mettere in dubbio l’autorevolezza di uno studio sottolineando come uno degli autori sia interessato ad esso. Come se uno dovesse occuparsi solo di ciò che non gli interessa per poter essere credibile…

      Tuttavia anche le stupide accuse sono infondate dato che è stato pubblicato in revisione paritaria e dunque ha superato l’idoneità per la pubblicazione ed è stato accolto dal Journal of Sex and Marital Therapy”, rivista leader nel suo campo: http://en.wikipedia.org/wiki/Journal_of_Sex_%26_Marital_Therapy

    • Norberto ha detto:

      Giulia è atea e omosessuale, lo sapevate?

      Non bisogna farsi ingannare da questo, perchè sicuramente tutti i suoi commenti non rispondono a nessuna esigenza ideologica…

    • StefanoPediatra ha detto:

      Cara Giulia, il mondo scientifico è fatto anche di persone oneste, indipendentemente dalle idee di cui sono convinte.

      E non è sulle convinzioni etiche di un ricercatore che dovrebbe essere valutata l’oggettività delle sue conclusioni “tecniche” e la bontà dei suoi studi. Altrimenti facciamo quell’operazione sbagliata che si chiama “processo alle intenzioni”.

      I risultati portati da un ricercatore dovrebbero semmai essere confutati portando dati diversi ma altrettanto onestamente e correttamente ottenuti.