Lecco: la città di Beppino Englaro vota contro il biotestamento

La città di Beppino Englaro -quel controverso e militante radicale che ha chiesto e ottenuto la soppressione di sua figlia Eluana in stato vegetativo (lasciandola morire di fame e di sete) in nome di presunte volontà ricostruite– ha risposto a questo terribile gesto opponendosi all’istituzione del registro comunale dei testamenti biologici.

Con 28 voti contrari e solo 7 favorevoli (più 4 astenuti) il consiglio comunale lecchese ha bocciato lunedì la proposta di delibera presentata da «Qui Lecco Libera», associazione legata al partito radicale, schieramento che ha fin da subito manipolato politicamente la triste vicenda famigliare della famiglia Englaro. La votazione è stata bipartisan e ha visto convergere gran parte dei consiglieri di maggioranza del Pd e di minoranza del Pdl. «Una votazione per dire da che parte sta Lecco – è il commento del presidente del Movimento per la vita di Lecco, Paolo Culisano -. Bene ha fatto il sindaco Virginio Brivio a respingere questo tentativo di forzatura». Presente alla sconfitta anche Mina Welby.

I militanti della “cultura della morte” non si sono dati per vinti e hanno promesso di continuare la battaglia. Ricordiamo tuttavia che una circolare del novembre scorso dei ministro della Salute, Fazio, del Welfare, Sacconi e dell’Interno, Maroni ha chiarito che tali registri, già istituiti da alcuni Comuni, sono privi di qualunque efficacia giuridica e sono esclusivamente uno spreco di risorse umane e finanziarie, con eventuali possibili responsabilità di chi se ne sia fatto promotore. Inoltre il comunicato afferma che tali «biotestamenti non sarebbero comunque vincolanti per il medico […], vi è il rischio che venga apposta una firma a prescindere dall’effettiva ed adeguata comprensione di quanto in essi espresso spesso sull’onda emotiva di casi dolorosi che coinvolgono l’opinione pubblica».

Ne approfittiamo infine per segnalare l’uscita del nuovo libro-film di Mario Melazzini, malato di Sla e alla guida di “Nemo”, centro clinico all’avanguardia per le malattie neuro-degenerative presso l’ospedale Niguarda a Milano, nel quale racconta al regista Emmanuel Exitu la sua esperienza. Il titolo è Io sono qui (libro + dvd, ed. San Paolo) e una bella recensione la si può leggere su Tempi.

 

Qui sotto il trailer del film

18 commenti a Lecco: la città di Beppino Englaro vota contro il biotestamento

  • Hugo ha detto:

    Bella di Beppino…prendi e porta a casa..tanto abiti vicino, no?

  • Laura ha detto:

    Ma queste presunte volontà ricostruite sono mai state dimostrate?

    • Annalisa ha detto:

      Mai. C’è solo la parola di CecchinoBeppe Englaro. Le testimonianze di alcuni ex compagni di scuola di Eluana, che dicevano che durante delle lezioni sul tema dell’eutanasia lei si era espressa contro, non sono state prese in considerazione dal giudice. C’è stata chiaramente la volontà di creare un caso giudiziario per favorire l’introduzione dell’eutanasia nella nostra legislazione, il tutto con la “nobile” connivenza di Giorgio Napolitano, mancato firmatario del decreto di sospensione di un omicidio legalizzato, nonché recente osannatore dell’eroismo del suicidio del povero Monicelli (vittima della solitudine e della depressione).

      • Gennaro ha detto:

        Mi fa piacere che qualcuno continui a ricorda che la colpa su Eluana è in gran parte di Napolitano.

        • Annalisa ha detto:

          Per quel che mi riguarda è una colpa indimenticabile. All’epoca aderii anche alla campagna di raccolta di firme contro Napolitano. Da quel momento ho smesso di considerare mister Giorgio il legittimo presidente della mia nazione. Quell’uomo, che spesso e volentieri si abbandona a discorsi moralistici, mi disgusta profondamente.

  • Nofex ha detto:

    Grazie a Melazzini per continuare a combattere contro la dittatura mediatica che preferisce dare spazio a uno che si vuole uccidere piuttosto che a 4999 (tanti sono i malati di sla) che lottano per amore alla vita!

  • abcdefghi... ha detto:

    La necrofilia è un’ideologia che è stata combattuta molto bene fin dall’inizio, dura da poco e non ha nemmeno molta vivacità.

  • Gabry ha detto:

    trailer molto molto simpatico!

  • Daphnos ha detto:

    Nella mia Firenze un paio di anni fa fu assegnata la cittadinanza onoraria a Beppino Englaro. La votazione ebbe un esito positivo per alcuni voti (consiglio comunale nettamente orientato a sinistra), nonostante la presenza di “franchi tiratori”, l’astensione dello stesso sindaco Leonardo Domenici e l’opposizione aperta del futuro primo cittadino, Matteo Renzi.

    Ma se non facesse più di tanto clamore un gesto simile verso una persona, Beppino Englaro, che a Firenze non aveva mai vissuto ne’ aveva mai avuto rapporti con la città, dovrebbe far sobbalzare che a Oriana Fallaci (più fiorentina di lei…) è stato negato lo stesso riconoscimento perché, secondo la maggioranza che siede in Palazzo Vecchio, “è una personalità che divide”…!

    E quella di Englaro unirebbe tutti, allora? Mi sembra di riscontrare un minimo di incoerenza.

  • benny ha detto:

    @daphnos
    hai perfettamente ragione: 2 pesi e 2 misure per Beppino Englaro e Oriana Fallaci.
    Ma ormai forse bisognerebbe neanche più cercarla la coerenza, dai soliti noti…

    • Hugo ha detto:

      Il problema è che abbiamo proprio rinunciato alla coerenza…ci va bene qualsiasi cosa.

    • Daphnos ha detto:

      Cmq le riflessioni da fare al riguardo sarebbero veramente troppe… mi limito ad osservare che la tendenza a considerare eroe solo chi sta dalla propria parte, e non ritenere che delle personalità di spessore possano trovarsi anche altrove (magari anche al di fuori del politicamente corretto) può avere ricadute pesanti anche sul concetto stesso di democrazia, che viene degradata a una sorta di “fazionismo”. Un pericolo che mi pare debba essere preso seriamente al giorno d’oggi.

  • a-ateo ha detto:

    io ricordo le suore cattoliche che hanno accudito Eluana per tanto tempo e con tanto amore. E in silenzio…
    Eluana non è stata accudita dai Radicali, o dagli Umanisti…
    Non capisco perchè Peppino non si trovi in sintonia con le suore che le hanno accudito Eluana, ma con i Radicali che non gli hanno accudito nessuno.

  • a-ateo ha detto:

    se Cristo è la radice di ogni umana nobiltà, la sua negazione, l’ateismo, è la massima espressione dell’ignobiltà.

  • a-ateo ha detto:

    @vauro,
    grazie per la segnalazione, il mio commento precedente è ispirato a quanto ho letto nel link segnalato.
    Sono senza fiato, è spaventoso quello che ivi si legge.