Anniversario di Pierre Duhem, fondatore della storia della scienza

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Pierre Duhem (e quest’anno è anche il 150° della sua nascita), celebre filosofo della scienza, ma anche fisico e matematico. Viene ricordato come il maggior storico della scienza di ogni tempo e come il fondatore di questa disciplina. In particolare è conosciuto per le sue innovative argomentazioni, oggi divenute ormai un dato di fatto, circa la sostanziale continuità tra scienza medievale e scienza moderna.

Duhem ha infatti dimostrato che l’esperienza cristiana ha contribuito in maniera decisiva a creare il contesto culturale idoneo per la nascita delle scienze esatte. Vissuto a cavallo tra l’800 e il ‘900, le sue scoperte furono una buona risposta alla cultura materialista e scientista dominante a quei tempi, la quale sosteneva l’esistenza di una differenza incolmabile tra la razionalità della scienza e la teologia cristiana, nonché il ruolo negativo di quest’ultima per l’emergere della prima. Come si spiega su Il Sussidiario, Duhem, in particolare nell’opera “Le Système du monde”, ha ribaltato tale pregiudizio, largamente diffuso nella sua epoca e purtroppo ancora oggi. Esso si fonda su una superficiale divulgazione e sull’erronea interpretazione di alcuni episodi storici, come la condanna di Galileo o la reazione di qualche ambiente teologico anglicano alle teorie di Darwin.

Sull’interessante portale Disf (Documentazione interdisciplinare di Scienza e Fede, www.disf.org) si riportano citazioni esemplificative dei risultati del suo lavoro: «Dalla nascita la scienza ellenica è tutta impregnata di una teologia, ma di una teologia pagana. La teologia insegna che i cieli e gli astri sono dei; […] essa maledice l’empio che osa attribuire un movimento alla terra […] Ora, questi ostacoli, chi li ha spezzati? Il Cristianesimo. Chi, in primo luogo, ha profittato della libertà così conquistata per lanciarsi alla scoperta di una scienza nuova? La Scolastica. Chi dunque nel mezzo del XIV secolo ha osato dichiarare che i cieli non erano per nulla mossi da intelligenze divine o angeliche, ma da un impulso indistruttibile ricevuto da Dio al momento della creazione, nello stesso modo con cui si muove una palla lanciata dal giocatore? Un maestro delle arti di Parigi: Giovanni Buridano…..» (da “Études sur Léonard de Vinci, ceux qu’il a lus et ceux qui l’ont lu”, 1913). E ancora: «Certo, io credo pienamente nelle verità rivelateci da Dio e trasmessaci dalla sua Chiesa, non ho mai nascosto la mia fede e Colui nel quale la ripongo mi salvaguarderà, lo spero nel profondo del cuore, dall’arrossirne. In questo senso è lecito affermare che la fisica da me professata è quella di un credente» (da La fisica di un credente, 1905).

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19 commenti a Anniversario di Pierre Duhem, fondatore della storia della scienza

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  1. Francesco Santoni ha detto

    Anche se è un po’ lungo consiglio di leggere questo studio di Stanley Jaki sulla vicenda editoriale de “Le Système du monde”, nel quale si ricostruiscono i tentativi di qualche anticlericale francese di bloccarne la pubblicazione quando ci si rese conto di quali notizie avrebbe diffuso sull’origine medievale della scienza. Le http://www.mmisi.org/ir/21_02/jaki.pdf

  2. Chissenefrega ha detto

    «Dalla nascita la scienza ellenica è tutta impregnata di una teologia, ma di una teologia pagana. La teologia insegna che i cieli e gli astri sono dei;

    Forse si è perso per strada il materialismo di Democrito, ripreso da Epicuro, di cui abbiamo una magistrale esposizione nell’opera di Lucrezio (fiero oppositore della “religio”). Pensatori straordinari,attuali, sempre fieramente aborriti dal pensiero cristiano.

    “Chi, in primo luogo, ha profittato della libertà così conquistata per lanciarsi alla scoperta di una scienza nuova? La Scolastica. Chi dunque nel mezzo del XIV secolo ha osato dichiarare che i cieli non erano per nulla mossi da intelligenze divine o angeliche…”

    Veramente questo è proprio ciò che sosteneva la scolastica. Basta leggere Dante la cui opera è tutta sottesa dal tomismo. In realtà è stato il rifiuto della scolastica, dell’aristotelismo, dell’ipse dixit che ha generato la scienza moderna. Basta leggere il Dialogo dei Massimi Sistemi di Galileo. Sappiamo tutti com’è finita.

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Chissenefrega

      Personalmente non trovo Democrito, Epicuro e Lucrezio dei pensatori straordinari se li vado a paragonare a Platone o Aristotele. Ad ogni modo il materialismo di questi autori non ha mai avuto particolare fortuna ed influenza nell’antichità.

      • J.B. ha detto in risposta a Francesco Santoni

        Il rifiuto della scolastica, dell’aristotelismo e dell’ipse dixit non sono affatto cause scatenanti, ma passaggi necessari affinchè il sapere scientifico moderno si potesse formare. Duhem espone infatti l’evoluzione del pensiero scientifico da

        • J.B. ha detto in risposta a J.B.

          Ovviamente se osservati in un contesto ristretto possono essere confusi come cause scatenanti, ma se lo si allarga all’intera storia del sapere si capisce che senza il pensiero di Aristotele, della Scolastica ecc gli scienziati del 600 avrebbero avuto poco su cui basare e verificare le proprie ipotesi. La scienza moderna comunque ha l’atto costitutivo nel metodo Galileiano, la creazione di un nuovo metodo di indagine e di verificabilità dei fenomeni… non nel rifiuto di saperi precedenti.

      • Daphnos ha detto in risposta a Francesco Santoni

        Spero almeno che noi abbiamo compreso che quando fronteggiamo Chissenefrega, ci troviamo di fronte a uno dei + grandi mistificatori che questo sito abbia ospitato. Credo che, se l’oratoria di cui sono impregnati i suoi discorsi è accompagnata da un’adeguata cultura, costui saprò per certo cosa si intende per teologia naturale, e saprà anche quale sia la differenza tra una cultura che ricerca un ordine e una che sostiene di derivare dal caos. Ma tanto l’importante è portare avanti i propri preconcetti, alla faccia di tutto.

    • Riccardo ha detto in risposta a Chissenefrega

      Veramente Galileo è sempre rimasto Cristiano, checchè ne dica qualche invasato ateista!

    • Riccardo ha detto in risposta a Chissenefrega

      Galileo era un fervente Cristiano!

    • Max ha detto in risposta a Chissenefrega

      Veramente sono stati proprio gli scolastici a mettere in dubbio gli insegnamenti di Aristotele. E’ grazie a cio’, grazie al loro meticoloso ragionare, grazie all’idea che Iddio non interviene nel mondo come facevano gli dei capricciosi dell’antica Grecia ma che ha imbevuto il Cosmo della sua razionalita’, che si sono poste le basi della scienza moderna.
      Studiare un po’ di filosofia e di storia della scienza prima di dire castronerie, no…

  3. gaffe ha detto

    Mi pare significativo che tutti i “padri” di moltissime discipline siano stati cristiani.

  4. Nofex ha detto

    Tempi duri quelli di Duhem..per fortuna che oggi abbiamo scorengine come Odifreddi, Hack o Dawkins…ma allora si che era faticoso!!

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