L’aborto aumenta il rischio di disturbi mentali dell’81%

Ancora una volta uno studio scientifico, basato su 877.000 donne, ha dimostrato la pericolosa esistenza della cosiddetta “Sindrome Post Aborto”, cioè si è rilevato che le donne che si sottopongono all’interruzione di gravidanza hanno quasi il doppio di probabilità di soffrire di problemi di salute mentale rispetto a coloro che decidono di partorire.

Inoltre la ricerca, realizzata dall’accademica americana “Priscilla Coleman” e pubblicata sul “British Journal of Psychiatry”, ha dimostrato che il 10% di tutti i problemi di salute mentale deriva dall’aborto. I risultati sono interessanti, poiché -sommandosi a studi precedenti- smentiscono la vecchia leggenda degli attivisti per l’aborto, i quali sostengono che l’interruzione della gravidanza riduca, piuttosto che aumentare i rischi, per la salute delle donne.

La professoressa Coleman, autrice dello studio, ha dichiarato: «Nel complesso, i risultati hanno rivelato che le donne che hanno subito un aborto hanno registrato un aumento dell’81% del rischio di problemi di salute mentale, e quasi il 10% dell’incidenza di problemi di salute mentale sono direttamente attribuibili all’aborto». In particolare, l’aborto è collegato per il 34% ad una maggiore probabilità di disturbi d’ansia, il 37% di depressione, il 110% (più del doppio) al rischio di abuso di alcool, il 220% (più del triplo) al consumo di cannabis e al 155% al rischio di suicidio.

Abbiamo inserito i risultati di questo studio nel nostro dossier appositamente dedicato all’argomento, dove è possibile visionare la gran parte delle ricerche scientifiche realizzate.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

115 commenti a L’aborto aumenta il rischio di disturbi mentali dell’81%

« nascondi i commenti

  1. Maffo ha detto

    E’ il più grande studio scientifico mai realizzato per questo tipo d’indagine.

  2. Egidio ha detto

    Il 10% di tutti i problemi di salute mentale deriva dall’aborto. Pensate i radicali di quanta sofferenza sono diretti responsabili.

  3. Lucy ha detto

    Vi ricordate quanto si sosteneva che l’aborto era più salutare del portare a termine la gravidanza? Quante stupidate ci siamo duvuti ascoltare??

  4. Alessandra ha detto

    C’è una cosa chiamata “logica”.

    Se si dovesse fare una statistica dei motivi per cui si abortisce (dico così perchè oramai non si chiede neanche la motivazione) uno dei motivi è la “salute psicologica” della donna.

    Ora, nei dibattiti sull’aborto si dice: “Ma non è che le donne, quando abortiscono, lo fanno con leggerezza eh? E’ una scelta sofferta!”.

    Analizzando:

    1) Al momento della richiesta si dovrebbe fare un confronto tra “il disagio psicologico” del continuare la gravidanza e “la sofferenza provocata dall’aborto stesso”

    2) Si dovrebbe mettere in conto che questa “sofferenza” può provocare grossi problemi psicologici.

    In parole povere: al momento in cui una donna si presenta per abortire il consultorio dovrebbe essere in grado di capire in che situazione la donna in questione soffrirebbe di più (se abortendo o no) e, in entrambi i casi, essere pronti ad AIUTARLA nel caso si presentino problemi.

    Questo DOVREBBE essere l’impianto sanitario proposto dalla 194 così come è stata formulata. (tralascio volutamente il fatto che “l’aborto non può essere in mezzo di limitazione delle nascite” perchè lì andremmo sulla tragedia)

    IN pratica cosa abbiamo? Abbiamo uno scribacchino (scusate il termine) che prende atto di una “decisione” e poi abbiamo delle donne COMPLETAMENTE ABBANDONATE A LORO STESSE.

    Aveva così torto chi, in tempi non sospetti, chiedeva una commissione d’inchiesta per vedere se la 194 era messa in pratica e come?
    Vi ricordate quali furono le reazioni?

  5. Alessandra ha detto

    Caro Norberto,
    sono perfettamente d’accordo con te.
    Il mio ragionamento verteva proprio sulla mancanza di “logica” di chi propugna il diritto ad abortire.

    Insomma, oltre che sbagliato a prescindere, va anche contro la logica….

  6. Alessandra ha detto

    Cara Laura,
    il problema è che non c’è una “educazione ai sentimenti” E lo sai perchè? Perchè l’educazione ai sentimenti parte da un concetto fondamentale ovvero la presa di coscienza della dignità tua e di chi ti sta intorno.

    Tutto troppo cristiano per certa gente….

  7. Mazzzinga ha detto

    [OT]
    ho letto che con le cellule di embrioni abortiti ci fanno i vaccini :-S
    http://www.massimopandiani.it/?p=1689

  8. roberto reggi ha detto

    Ciao,
    segnalo che online attualmente è disponibile l’intero studio:
    http://www.lifenews.com/wp-content/uploads/2011/09/colemanstudy.pdf

    Nel caso venisse rimosso, il link all’abstract è qui:
    http://bjp.rcpsych.org/content/199/3/180.abstract

    Perdonate la precisione, ma il testo “realizzata dall’“American Academic Priscilla Coleman” ” è errato, non è un’ente ma si riferisce alla studiosa accademica americana P.C.

    Andrebbe corretto anche “Il professor Coleman, co-autore dello studio”: Priscilla Coleman è una professoressa, unica autrice (non co-autrice) della meta-analisi.

  9. roberto reggi ha detto

    Ottimo, cmq sempre complimenti per l’ottimo sito e per il buon proposito che vi spinge!

  10. Marco Di Pietro ha detto

    Che l’aborto sia un trauma per una donna e’ ovvio. E’ positivo – come sta avvenendo che gli aborti – siano in diminuzione.
    La tanto vituperata 194/78 ha migliorato tre aspetti importanti:
    1) Il numero degli aborti clandestini e’ in calo (“Relazione del ministro della salute sulla attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (legge 194/78), anno 2006”)
    2) Il numero degli aborti ufficiali e’ in netto calo dal 1982 in poi (quasi dimezzato). Fonte: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1010_allegato.pdf)
    3) Con la legge sull’aborto e sul divorzio e’ stata cancellata quell’infamia del “delitto d’onore” con cui – per motivi d’onore – era penalizzato l’omicidio di una adultera o di una gravida qualora vi fosse stato un disonore per la famiglia.

    • Piero ha detto in risposta a Marco Di Pietro

      Il numero degli aborti clandestini e’ in calo

      E’ una BUFALA grande quanto il Colosseo.
      Il numero degli aborti clandestini e’ in calo.

      Per il grande inganno sul numero degli aborti clandestini, soprattutto prima della 194, consiglio “Il Genocidio Censurato” di A. Socci.

      • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Piero

        Se e’ una bufala bisognerebbe confutare i dati del Ministero della Sanita’….non molto facile….non ho letto il libro di Socci (e non ci tengo a farlo)….ho trovato solo un articolo a riguardo sul suo sito ma non vi e’ nessun dato sull’Italia…..

        • Karma ha detto in risposta a Marco Di Pietro

          E’ un peccato questa tua chiusura ideologica verso Socci, però è molto significativa. Grazie, imparo sempre qualcosa di più sulla vostra cultura.

          Dimentichi di dire che nella relazione è dimostrato che l’aborto clandestino diminuisce al diminuire del numero di aborti. E’ un dato statistico abbastanza logico. Inoltre è un dato recente e non certo degli anni ’70, non c’è perciò alcuna correlazione con la legge 194.

          • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Karma

            Non so a quale “vostra cultura” ti riferisca. Socci non mi piace – non lo nascondo – e credo che a molti telespettatori non piaccia ugualmente.
            E’ logico che la diminuzione degli aborti clandestini sia direttamente proporzionale a quella degli aborti ufficiali. Non e’ un dato recente in quanto la diminuzione e’ avvenuta dal 1982 in poi (quindi poco dopo la 194/78). Non credo che la 194/78 sia l’unica responsabile di tale diminuzione e credo che altri fattori abbiano influito (maggiore consapevolezze, maggiore educazione sessuale, etc.). Di sicuro la 194 non ha aumentato il numero degli aborti (dati Ministero Sanita’) e di sicuro la legge sull’aborto – come quella sul divorzio – ha contribuito ad abrogare quell’infamia che era il “delitto d’onore”.

            • Karma ha detto in risposta a Marco Di Pietro

              La cultura è ovviamente quella della militanza anticattolica, oppure ti vergogni a dichiarati membro onorario?

              Non vedo alcun collegamento tra l’anno 1982 e la diminuzione degli aborti clandestini. Inoltre stai dando dati sbagliati perché in Italia c’è meno aborto ma anche meno contraccezione: http://www.avvenire.it/Commenti/Famiglia+la+buona+eccezione+italiana_201108300827234030000.htm

              La legge sull’aborto ha contribuito ad aumentare la peggiore salute delle donne e ha aiutato l’inverno demografico. Inoltre è sempre una soppressione di un essere umano.

              • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Karma

                Non sono membro onorario di niente. Ho avuto solo due tessere nella mia vita: il WWF e l’APM (Azienda Perugina della Mobilita’). Per mia cultura non sono “anti” niente. Se ritieni di conoscermi cosi bene, fa’ pure: siamo in un mondo libero.
                Se intendi che la legge 194/78 non e’ stata la causa della diminuzione degli aborti nessuno puo’ dirlo. La diminuzione degli aborti ufficiali dal 1982 in poi ha dimostrato che la 194 non ha aumentato il numero delle IVG.
                La diminuzione degli aborti e’ dovuta alla presenza della Chiesa? Ben venga. Credo sia importante un attenuamento del fenomeno: chiunque sia il fautore.
                La 194 ha peggiorato la salute delle donne? Non credo che gli aborti clandestini fossero cosi salutari.
                Inverno demografico? Non so a cosa ti riferisca.
                Soppressione essere umano? Se una donna vuole abortire lo fa in ogni caso (aborto legalizzato o meno). Parlando di soppressione di un essere umano non dimentichiamo che prima della 194/78 l’omicidio di una donna incinta per “motivi d’onore” era depenalizzato: in pratica era un omicidio legalizzato.

                • Karma ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  Come ti ha fatto notare più sotto Tano, la 194 non solo non ha eliminato gli aborti clandestini ma tantissimi aborti sono stati praticati (legalmente) perché l’aborto è divenuto legale.

                  Io non ho nulla contro la 194, sono contro la legalizzazione dell’aborto. Quello clandestino c’era prima e c’è ancora oggi, e non è un motivo sufficiente per essere contro la legalizzazione dell’aborto.

                  Non so cosa ti riferisci quando parli di “motivo d’onore”.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Karma

                    Alcuni dati di fatto. Nel 1982 in Italia sono stati praticati 234.593 aborti, nel 2007 126.562. Non posso affermare che la 194 sia LA causa di tale diminuzione ma di sicuro vi e’ stata una diminuzione.
                    Il “delitto d’onore” era la situazione prevista dall’art. 587 del C.P. Non lo trascrivo completamente. In pratica se una persona avesse scoperto “coniuge, figlia o sorella” in un atto contrario al “onor suo o della famiglia” e li avesse uccisi sarebbe stato condannato ad una pena lieve (ti consiglio il film: “Divorzio all’italiana” con Mastroianni). In pratica se avessero messo incinta mia sorella l’avrei potuta uccidere e dopo tre anni sarei stato fuori.

                    • Karma ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Mah…mai sentita una roba del genere….cmq non capisco cosa c’entri.

                      Il fatto che vi sia stata una diminuzione non è attribuibile alla legge 194. Probabilmente c’è stata anche una diminuzione di vendita di lavastoviglie…dunque? Conoscendo le statistiche si sa che non è affatto sufficiente mostrare due dati apparentemente correlati perché essi siano effettivamente correlati. Tutto può essere collegato altrimenti, anche il minor prezzo dei pannolini ecc…

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Karma

                    Sul delitto d’onore informati….molto facile.
                    Affermi che ” non è affatto sufficiente mostrare due dati apparentemente correlati perché essi siano effettivamente correlati.”
                    Right! Ho piu’ volte detto che la 194 non e’ LA causa di diminuzione di aborti ma di sicuro non ha aumentato gli aborti: e’ palese.

                    • Karma ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Non ha aumentato gli aborti? Due ricercatori dell’Università di Trento, Erminio Guis e Donatella Cavanna hanno inoltre scoperto che il 32% delle donne che hanno abortito non l’avrebbe fatto se non ci fosse stata la legge 194 a permetterlo (E. Guis e D. Cavanna, “Maternità negata”, Milano 1988).

                      Con quale autorità pensi di smentire questi ricercatori?

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Karma

                    Ricercatori di che materia? Su quali dati e metodologia? Alternative alla 194?

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Karma

                    Ahah! Troppo comodo accettare – senza filtro – verita’ che confermano le nostre idee….

                • Laura ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  WWF? Brutta setta politica ed eco-catastrofista.

            • Renato Valsecchi ha detto in risposta a Marco Di Pietro

              Qui nessuno è contro la 194, anzi si dovrebbe rispettare fino in fondo dato che essa non definisce mai l’aborto un diritto, piuttosto lo considera un problema di tutta la società, e, almeno sulla carta, lascia ampi margini per la sua prevenzione.

              Ma hai mai letto cosa dice la legge Di Pietro?

              • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Renato Valsecchi

                Certo che l’ho letta,
                infatti ribadisco la mia contrarieta’ all’aborto come azione perche’ – ovviamente – credo che nessuna donna voglia vivere simile esperienza.
                Allo stesso modo non vedo soluzioni alternative alla 194 ma al limite soluzioni integrative (previste nella stessa legge).
                Son contento di leggere che nessuno e’ contro la 194: la considero una grande conquista.

                • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  Notate che il nostro amico è contrario all’aborto non perché uccide un essere umano, innanzitutto, ma perché è (giustamente) preoccupato per la madre.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Bisogna forse disinteressarsi delle madri? Volete ritornare all’omicidio d’onore?

                    • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Omicidio d’onore…ma cosa hai bevuto? Il primo motivo per essere contro l’aborto è la soppressione di un essere umano, poi verrà anche la donna, che comunque ha fatto la sua parte.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Il “delitto d’onore” era la situazione prevista dall’art. 587 del C.P. Non lo trascrivo completamente. In pratica se una persona avesse scoperto “coniuge, figlia o sorella” in un atto contrario al “onor suo o della famiglia” e li avesse uccisi sarebbe stato condannato ad una pena lieve (ti consiglio il film: “Divorzio all’italiana” con Mastroianni). In pratica se avessero messo incinta mia sorella l’avrei potuta uccidere e dopo tre anni sarei stato fuori.

                • Renato Valsecchi ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  Ribadisco: la vera conquista sarebbe se la 194 fosse applicata integralmente quindi con la sparizione dell’aborto. Purtroppo sono “solo” i cattolici a chiederlo.

        • Tano ha detto in risposta a Marco Di Pietro

          Se Di Pietro si studia questa pagina, dove si parla di aborto clandestino, capisce perché sta sbagliando: http://www.uccronline.it/2010/04/17/storia-dellaborto/

          • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Tano

            Ho letto l’articolo solo nella parte italiana. Alla domanda di come sia possibile che il numero degli aborti ora (in una situazione di aborto legale) siano inferiori a quando l’aborto era illegale e’ facile rispondere. Credo che la situazione sociale dopo 30 anni sia diversa in Italia ed altri fattori abbiano influito a questa diminuzione.
            Si dice che la legge 194 sia un fallimento ma non vedo molte cifre a riguardo. L’unica cifra seria e’ che gli aborti clandestini siano tuttora circa 20.000 (forse aborti di immigrati?) e quindi tale piaga non sia stata cancellata. Di sicuro il numero degli aborti clandestini e’ diminuito come quello degli aborti legali. La 194 non e’ il solo strumento a riguardo (ed infatti non si proponeva di esserlo) ma di sicuro non e’ sostituibile.

            • Tano ha detto in risposta a Marco Di Pietro

              Secondo me non hai letto un bel nulla. Va beh, te lo riporto io:

              “Sull’Espresso del 10/11/2005, Chiara Valentini scrive che la relazione del ministro della Salute nell’anno 2005 stima circa 20 mila gli aborti clandestini. E la stessa cifra è ribadita dal demografo Massimo Livi Bacci. Dunque la 194 è clamorosamente fallita: non ha estirpato neanche la piaga della clandestinità. Lo stesso fenomeno è accaduto in Gran Bretagna, nei Paesi Scandinavi, in Germania, Giappone, Russia Polonia, Romania e via dicendo. L’unica cosa che ha fatto la 194 è stata quella di portare 20-30 mila aborti clandestini a 150-200 mila aborti legali. Due ricercatori dell’Università di Trento, Erminio Guis e Donatella Cavanna hanno inoltre scoperto che il 32% delle donne che hanno abortito non l’avrebbe fatto se non ci fosse stata la legge 194 a permetterlo”.

              E ancora: “In secondo luogo il fenomeno è tutto italiano ed è dovuto a una forte sensibilizzazione sui temi della vita fatta dalla Chiesa italiana e dai Centri di aiuto alla vita, i quali hanno salvato dall’aborto circa 80 mila bambini e altrettante mamme”.

              • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Tano

                Avevo letto proprio quello. Un dato di fatto. 20.000 aborti clandestini nel 2005. Dal 1978 in poi qual e’ stata l’incidenza di immigrati nel nostro paese? Quanti immigrati ora abortiscono clandestinamente? Forse nel fattore immigrati sta una risposta a questo dato.
                Leggo: “L’unica cosa che ha fatto la 194 è stata quella di portare a 150-200 mila aborti legali.” Nel 2005 gli aborti legali sono stati 132.790 (126.562 nel 2007). Nel 1982 (anno in cui il trend diminuisce) gli aborti erano 234.593. Invece di dire “portare a…” bisognerebbe scrivere “portare da…. a…..”
                La diminuzione degli aborti e’ dovuta alla Chiesa: ben venga. Se la Chiesa puo’ fare la sua parte dov’e’ il problema?

                • Tano ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  E’ una tua ipotesi…sta di fatto che la 194 non ha fermato l’aborto clandestino. Punto. La 194 ha fallito, pur essendo una legge abbastanza buona.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Tano

                    La 194 da sola non puo’ fermare l’aborto clandestino. Altri strumenti sono necessari. Affermi che la 194 ha fallito: altre proposte? Rendere l’aborto illegale come prima del ’78? Sapete che e’ impossibile.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Tano

                    Ecco bravo….mattina o pomeriggio? Se abrogassero una legge simile si raccoglierebbero 1 milione di firme in due giorni.

                    • Tano ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Ce ne sarebbero 8 milioni a favore…dai, piantala e informati su quanto sta avvenendo nel mondo, in America sopratutto, dove il 67% è oggi contrario all’aborto.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Tano

                    Si e magari ammazzano i medici abortisti….Movimento “Pro Life”

            • Marco ha detto in risposta a Marco Di Pietro

              Più sopra parla anche dell’aborto clandestino…dacci una letta.

          • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Tano

            Al limite “Se Di Pietro si studiasse…..capirebbe….”

        • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Marco Di Pietro

          Non c’è bisogno di confutare nulla, bisogna solo imparare a leggere i dati ed interpretarli nel modo corretto.

          • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Michele Santambrogio

            Infatti i dati parlano di una costante diminuzione….molto semplice. Son contento che gli aborti diminuiscano….dovrebbero esserlo anche i cattolici.

            • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Marco Di Pietro

              La costante diminuzione non chiarisce quali siano le cause. Bisogna saper leggere i dati ed interpretarli nel modo corretto.

              Noi non siamo contenti finché l’aborto non sparisce, se ne muoiono 100 al posto di 500 non c’è nulla da festeggiare.

              • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Michele Santambrogio

                Son d’accordo. Infatti non ho mai detto che la 194 sia LA sola causa di diminuzione degli aborti. Altri fattori hanno influito (maggiore educazione sessuale anche) e cio’ e’ importante. Dico solo che la 194 non ha causato un aumento degli aborti: credo sia importante. Non dico che bisogna rallegrarsi per i 120.000 aborti che avvengono ogni anno ma di sicuro incoraggiarsi per un trend in costante calo.

                • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  Sostenere che l’Italia abbia un’educazione sessuale incentrata sulla prevenzione mi sembra in antitesi su quanto promosso dalla società laica. In Gran Bretagna e nel resto del mondo nonostante la massiccia diffusione dell’educazione sessuale (fin all’asilo fra poco) il numero di adolescenti incinte è altissimo. Questo dato dovrebbe farti riflettere.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Michele Santambrogio

                    Sostenere che in Italia vi sia educazione sessuale mi sembra miope: ovviamente non vi e’.

                    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      L’hai sostenuto tu…inoltre per fortuna che non c’è. In Italia aborto e contraccezione diminuiscono e c’è poca educazione sessuale, nel resto dell’Europa aborto e contraccezione aumentano all’aumentare di educazione sessuale.

              • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Michele Santambrogio

                Siam fortunati che in Italia c’e’ poca educazione sessuale? Ti auguro di restare vergine.

                • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  La verginità mi sembra un grande valore, è un peccato che tu banalizza così la questione. D’altraparte….

                  Michele è stato chiaro: in Italia c’è poco aborto, poca contraccezione e poca educazione sessuale. Nel resto del mondo l’opposto. Questo non ti dice nulla? L’educazione sessuale non serve, è sufficiente informarsi in famiglia come si è sempre fatto.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Liberi di restare vergini…..ognuno fa’ come crede….che l’educazione sessuale non serva…bah….ho qualche dubbio. Informarsi in famiglia? A posto siamo allora….

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Verginita’ scelta d’amore verso Cristo? Sara’…..non voglio giudicare….
                    Informarsi in famiglia serve: son d’accordo. Ma avviene?
                    Non riuscite proprio a darmi un articolo che non sia dell’UCCR?

                    • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Gli articoli di uccr sono facili da trovare nel sito, c’è un archivio tematico che io uso molto. Tutti hanno riportata la fonte con un link diretto, quindi in realtà non sono articoli dell’uccr.

                      Se vuoi usare la tattica chiamata “screditamento fonte” ti sconsiglio di farlo.

                    • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      “non voglio giudicare….….strano, lo hai fatto finora.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Se uno vuole restare vergine, e’ un problema suo….sai quanto me ne frega a me….
                    Mi sconsigli di “screditare la fonte”: perche’?

                    • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Non è affatto un problema, ma è una scelta d’amore. Che a te interessi poco delle cose mi sembra assoldato ormai.

                      Screditare le fonti è una tattica da perdenti e non ha alcun argomento per screditare, dato che tutto è corredato da fonti.

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Se le “cose” riguardano la sfera privata, affettiva e sessuale di una persona perche’ io dovrei metterci il naso?
                    Fonti? Mi e’ bastato leggere la notizia (http://www.uccronline.it/2010/06/11/ecco-i-rapporti-tra-il-partito-radicale-e-i-pedofili/) sulla fantomatica depenalizzazione dell’incesto da parte della senatrice Poretti per capire quanto andiate a fondo alle notizie. Ad una notizia e’ stato dato il significato esattamente contrario di quanto era.

                    • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Eppure l’articolo è apparso su diversi quotidiani…perché non vai a fondo della questione? Il tuo partito politico è sotto attacco eh?

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Primo….i radicali non sono il mio partito….ho simpatie solo per un partito ma non sto a dire quale….
                    Per quanto riguarda il caso dell’incesto credo che la questione vada inquadrata bene. In un paesino, figlia maggiorenne e genitore hanno un rapporto sessuale consensuale. La notizia circola ed il giudice – non esistendo violenza – puo’ applicare solamente il reato di incesto in quanto vi e’ stato pubblico scandalo (anche da dimostrare….). Per la senatrice non e’ un caso di incesto (in cui sarebbero puniti entrambi) ma di violenza sessuale in quanto un genitore ha sempre un potere nei confronti del figlio. Quindi non applicare un reato contro la morale ma contro la persona con l’aggravante dell’incesto. Quindi non legittima l’incesto ma lo considera aggravante all’interno di un caso di violenza sessuale.
                    Prima della legge del ’96, la violenza sessuale era un reato contro la morale e non contro la persona. Dal 96 – giustamente – e’ diventato contro la persona: reato aggravato qualora il reato sia commesso da un ascendente.
                    Il reato di incesto metterebbe vittima e carnefice sullo stesso piano mentre e’ giusto che tale azione sia intesa come violenza sessuale (un genitore ha sempre un potere) con l’aggravante dell’incesto: in questo modo il responsabile sarebbe uno.
                    Per questo e’ stato chiesto di cancellare il reato di “incesto”: perche’ la vittima di una violenza sessuale diventerebbe una “rea”.
                    Molti giornali hanno dato una interpretazione superficiale…bastava consultare il testo del suo intervento.
                    Non credo che la Senatrice sogni Sodoma e Gamorra….

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Ahah….non hai proprio un cacchio da dire….ridicolo….
                    O forse tale tema e’ troppo complicato per il catechismo….

                    • Carlo ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Mi sembra che tu ti stia scaldando un po’ troppo…come mai? Ah, ho letto sul sito di Cappato che lui fa il tifo per te…tieni duro, ok?

                    • Greta ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Ma cosa c’entra il catechismo Marco? Sei in difficoltà? Va bene, ma non c’è bisogno di agitarsi offendendo e tirando dentro ogni possibile argomento per ridicolizzare l’interlocutore.

                    • Piero ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      @Carlo:
                      quindi va a finire che questo e’ un lecchino di Pannella?

                      mamma mia…

                    • Hugo ha detto in risposta a Piero

                      Mi sembra palese. Quale matto avrebbe sprecato un pomeriggio per difendere un uomo che non considera nemmeno?

                    • Piero ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      @Hugo:
                      un matto che dice che l’incesto e’ gia’ legale (magari sono solo i suoi desideri che scambia con la realta’…)
                      E che abolire l’incesto (ma non era gia’ legale?) e’ a tutela delle donne violentate!
                      Altro che piede rotto! Chissa’ quante canne si e’ fatto questo!

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Saluti a Don Abbondio….

                  • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Carlo

                    Assolutamente Greta,
                    Ho spiegato al buon Carlo in quali termini fosse che la notizia riguardante la proposta dell’abrograzione del reato di incesto. Ovviamente non poteva replicare in nessun modo: avrebbe solamente potuto rallegrarsi per l’iniziativa della Senatrice radicale…..Mi rendo conto che e’ un ghiottone difficile da mandare giu’…..

                    • Greta ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Carlo è libero di replicare come crede ma tu non sei libero di offenderlo per questo. Stai assumendo un comportamento sempre più irriguardoso nei confronti dei tuoi interlocutori, spero che non vorrai degenerare in insulti ben più diretti. Questo è un luogo tranquillo dove ci si confronta pacificamente. Tu hai ridotto questo spazio in un ring attaccando tutto e tutti. Spero veramente che tu possa cambiare atteggiamento.

                    • Piero ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                      Prima tu hai detto che l’inceto in Italia e’ gia’ legale.
                      Poi la senatrice ha un doppio fine, figuriamoci cosa gliene freghi a lei della violenza.

                • Marco Di Pietro ha detto in risposta a Marco Di Pietro

                  Certo che puo’ replicare come ritiene, se gli mancano le argomentazioni cos’altro puo’ fare?

  11. Piero ha detto

    Bellissima osservazione di questo signore:
    http://pubblicano.splinder.com/post/25518992/fumo

  12. Riccardo ha detto

    http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo479579.shtml
    Se vuoi un’altra fonte leggi quello che fa l’aborto alla donna!

« nascondi i commenti