Nuovo studio: chi è sposato vive meglio e più a lungo di chi è single o divorziato

Un felice matrimonio giova alla salute e può allungare la vita. Lo sostengono i ricercatori dell’Università di Rochester in uno studio pubblicato sulla rivista “Health Psychology”.

Lo studio ha confermato che se qualcuno subisce un bypass coronarico, ha 3 volte più probabilità di essere vivo dopo 15 anni dopo se è spostato rispetto a chi è single, divorziato o vedovo. «L’effetto di soddisfazione coniugale è altrettanto importante per la sopravvivenza dopo un intervento chirurgico come i fattori di rischio più tradizionali: l’uso del tabacco, l’obesità e l’ipertensione», ha detto il dottor Harry Reis, co-autore dello studio.

Gli uomini sottoposti a intervento chirurgico di bypass hanno vissuto più a lungo in virtù del semplice fatto di essere sposati, indipendentemente da quanto fosse felice o infelice l’unione. Per le donne invece conta molto di più la qualità del matrimonio. In altre parole, le donne felicemente sposate avevano quasi quattro volte più probabilità di essere vive dopo 15 anni dall’operazione rispetto alle donne single o divorziate.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

28 commenti a Nuovo studio: chi è sposato vive meglio e più a lungo di chi è single o divorziato

« nascondi i commenti

  1. Massimiliano ha detto

    Ah, adesso capisco perchè Emmanuel Milingo è ancora vivo!

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Massimiliano

      Ma è ancora insieme alla cinesina?

    • Raffa ha detto in risposta a Massimiliano

      Capisco la tua provocazione, tuttavia non credo che ci si possa soffermare su casi singoli. Qui si parla di una media statistica.

    • M-17 ha detto in risposta a Massimiliano

      Ahahah devo dire che sta battuta mi ha fatto sorridere mi è piaciuta !! (ovviamente penso di non essere d’accordo con te essere sposati ha dei vantaggi che razionalmente si possono ben evincere pur senza entrare nel campo della religione)

      • Francesco Santoni ha detto in risposta a M-17

        Ma infatti non c’è bisogno di entrare nel campo della religione. Si deve semplicemente indagare la natura umana. Questo studio è una prova a favore dell’etica cattolica che, appunto, è fondata sulla natura. L’etica cattolica non è fatta di precetti da seguire se si è credenti, ma è un’etica razionale che prescrive ciò che è meglio per l’uomo in quanto uomo.

        • diego ha detto in risposta a Francesco Santoni

          La natura umana vorrebbe la poligamia… che matrimonio!!!

          e poi lascia stare che l’etica cattolica è fondata sulla natura va… la natura aborrisce la schiavitù, l’omicidio, lo sterminio, l’imposizione, l’odio!!!

          L’etica naturale vuole la solidarietà, l’amore, la pace, la fratellanza, l’armonia, concetti completamente estranei a qualunque religione.

          • Francesco Santoni ha detto in risposta a diego

            Diego, hai scritto delle fesserie nell’altro post, ti hanno triturato e adesso vieni qui? La poligamia sarebbe naturale se riduci tutto alla procreazione, tuttavia essa non è rispettosa della naturale dignità di entrambi i sessi, come spiegava già Tommaso d’Aquino, quindi potrà essere naturale per alcuni animali, ma non per l’uomo. Schiavità, omicidio, sterminio, imposizione ed odio sono tutti contrari alla natura umana, ed infatti pure l’etica cattolica li condanna tutti. A me l’unica cosa che sembra evidente qui è che tu non abbia la minima idea di cosa tu stia parlando.

          • Francesco Santoni ha detto in risposta a diego

            Per chi se li fosse persi, ecco qui i grandi insegnamenti di Diego con le relative stroncature: http://www.uccronline.it/2011/08/31/sono-molti-gli-storici-che-sostengono-lorigine-della-scienza-nel-cristianesimo/#comment-18967

          • Tano ha detto in risposta a diego

            Noto che il relativismo, di cui il nostro diego si fa un paladino di prima linea (a guardare il suo blog), non faccia proprio bene alla razionalità.

          • Nofex ha detto in risposta a diego

            La natura è totalmente indifferente al concetto di giustizia. Che un neonato muoia perché preso a sassate o per un terremoto, alla natura importa ben poco.

            E’ solo l’etica giudeo-cristiana che aborrisce la schiavitù (infatti l’ha eliminata), l’omicidio e lo sterminio. Non certo quella buddhista che è indifferente, non certo quella islamica che invece giustifica lo sterminio se è finalizzato alla diffusione dell’islam.

          • Mattia Palmieri ha detto in risposta a diego

            La natura umana? Cosa intendi per natura umana? E chi l’ha detto?

            • Francesco Santoni ha detto in risposta a Mattia Palmieri

              Eccone un altro. Non l’ha detto nessuno, perché la natura è oggettiva e si mostra da sola. Ma lasciamo perdere le spiegazioni, che tanto non c’è alcuna intenzione di ascoltare. Facciamo così invece: d’accordo, la natura umana non esiste, quindi non c’è differenza tra l’uomo e gli altri animali e tutto è convenzione. Allora va bene l’omosessualità, ma anche la pedofilia. E poi paradossalmente se non c’è natura umana, come possiamo riconoscere che gli uomini sono tutti uguali? Allora potremmo impostare la società secondo criteri di massima efficienza eliminando gli improduttivi e i malati, perché no? E se l’uomo è come gli animali allora o dobbiamo smettere di strumentalizzare gli animali oppure potremmo strumentalizzare l’uomo stesso; e dato che non c’è modo di scegliere tra questa alternative perché tutto è relativo, allora ognuno faccia come gli pare. Al tempo stesso uccidere un neonato sarò meno grave di uccidere una mucca, come dice Peter Singer. E poi perché non permettere alle persone di sposare il proprio cane e di lasciare l’eredità al proprio gatto. L’imperatore Caligola si sentiva così svincolato da ogni norma da pensare di poter fare senatore il proprio cavallo. Finì che dopo la sua morte si volle cancellare ogni traccia del suo regno, tanto era stato ingiusto.

      • Hernandes ha detto in risposta a M-17

        Come anche essere contro l’aborto non è affatto una questione religiosa. O contro l’eutanasia.

  2. Nofex ha detto

    Direi che ormai data la quantità di studi sull’argomento, la verità è chiara. Le ragioni per difendere la famiglia sono fin troppe!

  3. Non mi sono spostato! ha detto

    “Spostato” in dialetto napoletano significa “fuori di testa”.

    Forse volevate dire “sposato”?

    p.s.: in dialetto napoletano “sposato” si dice: “nzuràt”.

  4. a-ateo ha detto

    essere atei significa combattere per l’aborto (morte), per il divorzio e la trasgressione (morte), per le unioni sterili e la conseguente produzione di non vita, per la contraccezione (non vita), per eliminare ogni diritto dell’embrione (morte), per il diritto all’ eutanasia (morte), figurarsi se il matrimonio di lunga durata è nel loro programma religioso…..!

    • Gunners ha detto in risposta a a-ateo

      Partono da un presupposto sbagliato. Si pensa che i costumi siano cambiati e che quindi si debba creare una istituzione che sia può conforme ai nuovi stili di vita. Oggi una relazione dura 7-8 anni (sparo a caso) 50 anni fa durava tranquillamente 40-50 anni. Quindi il matrimonio non diventa più un investimento a lungo termine con alte barriere d’uscita, ma un investimento a medio-breve termine con assenza di barriere all’uscita e anche laddove ci fossero (figli) ce ne si frega perchè tanto sono tutti divorziati e un bambino può tranquillamente vivere senza una delle 2 figure genitoriali, o con una delle 2 figure che continua a cambiare . . . molte persone la pensano così e per questo stamm’ ‘nguiat

  5. a-ateo ha detto

    @gunners,
    l’errore di metodo degli atei consiste nel restringere il campo di indagine fino a farlo diventare puntiforme…il puntino, quello è il loro diritto….!
    Mai che gli venga in testa che bisogna considerare anche i diritti degli altri interessati…!
    Mai che gli venga in mente di contemperare i loro diritti con i loro doveri…
    Eterni adolescenti, in preda a ogni ormone e in fuga da ogni ragione…
    Chi crede investe fatica e impegno, loro, non credendo, risparmiano sugli investimenti: risultato…tolgono quantità e qualità alla loro vita…poveretti!

  6. Othello ha detto

    Una simpatica constatazione sulle “trasgressioni moderne”:
    http://www.ilgiornale.it/cronache/la_gravidanza_normale_scandalizza_vip/02-09-2011/articolo-id=543246-page=0-comments=1

    A me è parso simpatico, spero anche a voi!

    • StefanoPed ha detto in risposta a Othello

      Sì, carina. Come sono carine altre milioni di gravidanze normali, non sensazionali, come quelle delle nostre mamme e delle nostre mogli che, per fortuna, costituiscono ancora (e speriamo che continuino a rappresentare) la normalità!

  7. diego ha detto

    Bene… e allora sposiamoci!! W la famiglia!!! W i figli!!! W l’istruzione di qualità e gratuita e libera!!! W l’assistenza medica gratuita!!! W il lavoro assicurato!!! W i sussidi per i figli!!!

    Razionalmente parlando, mi chiedo come faccia una famiglia con lavoro precario a far figli… altrochè vivere più a lungo e bene!!!

    E comunque mi sembra che la Chiesa Cattolica si opponga al matrimonio.

    • Othello ha detto in risposta a diego

      E comunque mi sembra che la Chiesa Cattolica si opponga al matrimonio.

      Ma questo è proprio PAZZO!

      • StefanoPed ha detto in risposta a Othello

        No, peggio: è un provocatore e nemmeno molto brillante o intelligente.

        E come tutti quelli della sua specie vale per lui ciò che ha scritto Rémy de Gourmont, nel suo “Passeggiate filosofiche” e cioè che “Un imbecille non si annoia mai: si contempla.”

        Per ciò che riguarda noi invece, suggerirei di attenersi a quanto consiglia Arthur Schopenhauer, in “Nachlass”: “Di fronte agli imbecilli non c’è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro.”

        🙂

    • Norberto ha detto in risposta a diego

      Si può benissimo sostenere la famiglia come anello forte della società anche in momento di crisi economica. Non vedo alcuna irrazionalità.

      Inoltre ricordo che il nostro popolo ha attraversato periodi ben peggiori di crisi e “precariato” nella storia recente, tuttavia la media di figli a testa per donna continuava ad oscillare sui 7-8. Come mai?

      La Chiesa cattolica si oppone a certi tipi di unioni surrogate, che nulla hanno a che vedere con l’unione tradizionale, matura e responsabile, di un uomo e una donna.

    • Hugo ha detto in risposta a diego

      @diego: tu lo sai vero che nel Regno Unito si è attribuito la colpa degli ultimi avvenimenti (la cosiddetta gioventù bruciata) allo sfaldamento dei legami famigliari?

« nascondi i commenti