Un neurochirurgo americano si converte e scopre la potenza della preghiera

Tutto è iniziato dal dentista: egli guardava il viso teso del suo paziente mentre preparava l’ago per iniziare l’operazione. Allora il dentista ha detto qualcosa di insolito: “Vuole che dica una preghiera?”. Sorpreso, il paziente ha acconsentito. Il medico gli ha così messo gentilmente una mano sulla spalla e ha chiesto a Dio di preservarlo nella salute.

Il paziente era un neurochirurgo, David Levy, medico altamente specializzato di San Diego. E’ stato il primo momento in cui ha capito di volersi convertire. Ha così iniziato un percorso -in un primo momento incerto e goffo- di approfondimento dell’aspetto metafisico e spirituale dei suoi pazienti. Anche lui, come il suo dentista, è arrivato nel tempo a proporre una preghiera ai pazienti più in difficoltà. La maggior parte di essi si è mostrata riconoscente, e in tanti lo hanno ringraziato.

Questa vicenda è descritta nel suo libro Gray Matter: un neurochirurgo scopre il potere della preghiera(Tyndale House Publishers 2011), da poco nelle librerie americane. Ormai è diventato abituale per lui, dopo aver visitato inizialmente un paziente, chiudere la visita dicendo: «E’ mia abitudine pregare con i pazienti. Le dispiacerebbe se io pregassi con lei?«.

Ultimamente, dice, anche il suo team si unisce a lui nella preghiera prima di iniziare un intervento chirurgico. Nel libro racconta tante storie, incontri particolari e amicizie che ha instaurato con i suoi ex pazienti.

10 commenti a Un neurochirurgo americano si converte e scopre la potenza della preghiera

  • Laura ha detto:

    che tipi strambi…bella storia però…tutto è bene quel che finisce bene!

  • alèudin ha detto:

    bella testimonianza, pregare insieme dona una forza interiore incredibile.

  • Tano ha detto:

    In America può succedere questo e altro…in Italia verresti come minimo denunciato per discriminazione del non credente che si sente offeso se gli viene proposto di dire una preghiera.

  • Renato Valsecchi ha detto:

    Dalla storia mi pare che possa essersi convertito al cristianesimo evangelista…

  • Draven ha detto:

    Un Ateo in meno…Le vie del Signore sono infinite, magari fa solo il giro lungo e poi diventa Cattolico hehehe. Dai che non tutte le Chiese Protestanti né tutti i Protestanti sono da considerare nemici della Chiesa Cattolica, anzi, c’è un forte aumento di ecumenismo che sta portando nuova linfa alla riunificazione in una sola vera Chiesa, lasciando fuori i pazzi esagitati che di Cristiano hanno poco o nulla. Infondo anche i nostri fratelli Ortodossi sono “Protestanti” no? Ma non mi sembra che manchino di Grazia agli occhi del Signore, così come alcune Chiese Protestanti. Tanto torneranno tutti a casa 🙂

  • Mr. Crowley ha detto:

    Nella nostra societa’ la preghiera e’ derisa.
    Pochi la praticano, specie tra i giovani.
    Perche’, in una ottica utilitaristica, pregare nell’immediato sembra essere inutile.
    Tutti vorrebbero essere esauditi subito nei loro desideri e basta.
    Non viene presa in considerazione come momento di incontro con Dio, o come ricerca di Dio.
    La preghiera e’ in grado di dare pace all’anima.
    Dovremmo ricominciare a riproporla di + in famiglia.

  • Giovanna ha detto:

    per ogni ateo che nasce, c’è un “ateo” che ha bisogno di un finanziamento per la ricerca… dai, se vi impegnate anche voi potete arrivare a capire come funziona il meccanismo della politica 😀

    • Franz ha detto:

      E’ uno sfogo per la brutta (per te) notizia? Mi spiace che tu l’abbia presa male….dai consolati, voi avete pur sempre Odifreddi ah ha h ah ah ah!!