La rivista “Nature” e la nascita della scienza dal cristianesimo
- Ultimissime
- 16 Giu 2011
Sul sito web di Nature, una delle riviste scientifiche più importanti del mondo, è apparso un articolo che recensisce l’ultimo lavoro di James Hannam, dottore in Storia e Filosofia della Scienza presso l’Università di Cambridge, intitolato “La genesi della scienza: come il cristianesimo medioevale ha lanciato la rivoluzione scientifica“. Il libro è stato selezionato per l’assegnazione del Royal Society Science Book Prize.
Pochi sono i temi rischiano di essere fraintesi come il rapporto tra fede e ragione, introduce il ricercatore. «Lo scontro in corso tra l’evoluzione e il creazionismo oscura il fatto che il cristianesimo ha effettivamente avuto un ruolo molto più positivo nella storia della scienza di quanto comunemente si creda. Infatti, molti degli esempi sul fatto che la religione ostacoli il progresso scientifico si sono rivelati falsi». Il docente di Cambridge spiega che, per esempio, «la Chiesa non ha mai insegnato che la Terra fosse piatta e, nel Medioevo, nessuno la pensava così, comunque. I Pontefici non hanno cercato di vietare nulla, né hanno scomunicato qualcuno per la cometa di Halley. Nessuno, sono lieto di dirlo, è stato mai bruciato sul rogo per le sue idee scientifiche. Eppure, tutte queste storie sono ancora regolarmente tirate fuori come esempio di intransigenza clericale nei confronti del progresso scientifico».
Hannam cita ovviamente Galileo, che fu processato per essersi voluto intromettere in fatti religiosi senza avere alcuna prova, come la Chiesa cattolica chiedeva, ma solo con una semplice ipotesi. Tuttavia questo caso, «mette a malapena in ombra tutto il sostegno che la Chiesa ha dato alla ricerca scientifica nel corso dei secoli». La Chiesa ha sostenuto lo studio delle scienze anche dal punto di vista finanziario, ad esempio. Fino alla Rivoluzione francese, infatti, «la Chiesa cattolica è stata lo sponsor principale della ricerca scientifica. La chiesa anche insistito sul fatto che la scienza e la matematica avrebbero dovuto essere obbligatoria nei programmi universitari. Nel XVII secolo, l’ordine dei Gesuiti era diventata la principale organizzazione scientifica in Europa, con la pubblicazione di migliaia di documenti e la diffusione di nuove scoperte in tutto il mondo. Le cattedrali sono state progettate anche come osservatori astronomici per la determinazione sempre più precisa del calendario». Senza poi dimenticare che la sincera e devota fede di tutti i grandi scienziati della storia, i quali hanno fondato le discipline scientifiche come la geologia e la genetica.
Il sostegno alla ricerca scientifica è stato giustificato dal fatto che «i cristiani hanno sempre creduto che Dio ha creato l’universo e ordinato le leggi della natura. Studiare il mondo naturale significava ammirare l’opera di Dio. Questo “dovere religioso” ha ispirato la scienza quando c’erano pochi altri motivi per preoccuparsi di essa. È stata la fede che ha portato Copernico a respingere l’universo tolemaico, a spingere Keplero a scoprire la costituzione del sistema solare, e che convinse Maxwell dell’elettromagnetismo». Il Medioevo, l’epoca più dominata dalla fede cristiana, è stato un periodo di innovazione e progresso. L’autore cita l’invenzione dell’orologio meccanico, dei bicchieri, della stampa e la contabilità. Nel campo della fisica, gli studiosi hanno trovato oggi le teorie medievali sul moto accelerato, la rotazione della terra e l’inerzia.
Il ricercatore di Cambridge accusa il secolo illuminista e Voltaire della genesi della leggenda nera sull’opposizione del cristianesimo alla scienza. I filosofi francesi hanno attaccato la Chiesa per motivi politici, poi ci ha pensato l’ingelse TH Huxley, il “mastino di Darwin”, a prolungare questa falsità, per foraggiare la sua lotta di liberazione della scienza britannica da ogni sorta di influenza clericale. «Tuttavia, oggi, la scienza e la religione sono le due forze più potenti intellettuali del pianeta. Entrambi sono capaci di fare enormi bene, ma le loro possibilità di farlo sono molto maggiori se esse possono lavorare insieme», ha concluso lo storico della scienza.
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69 commenti a La rivista “Nature” e la nascita della scienza dal cristianesimo
Che libro fantastico! Che autore di livello! Che pubblicità fantastica che viene fatta! Chi potrà più azzardarsi a sostenere il contrario???
Credo sarà il mio prossimo acquisto. 🙂
Ma arriverà in Italia o l’UAAR si opporrà e lo metterà all’indice?
Dal sito dell’autore, che Francesco Santoni ci ha gentilmente segnalato, non è ancora prevista nessuna edizione italiana. Prossimamente faranno l’edizione brasiliana e udite udite turca!
Ovunque vada è cmq un bene! In Italia la lobby atea è debole e non è estremamente necessaria una dimostrazione di tale livello, sicuramente preferirei che andasse nel Regno Unito, patria di quell’idiota illuminista di Dawkins.
Ma Hannam infatti insegna a Cambridge. Il mondo anglosassone è pieno di queste contraddizioni: esso produce sia i Dawkins che gli Hannam. Inutile dire che sul lungo periodo non saranno i Dawkins a sopravvivere.
Francesco, tempo fa chiedevi a qualcuno se Carcano seguisse il sito UCCR…ecco qui un indizio: http://www.uaar.it/news/2011/04/21/nuovo-sondaggio-sul-sito-uaar-132/#comment-486703
Tanto tempo da perdere……ahahahaha di chi sta parlando? Di sè stesso?
Come sempre gli adepti corrono in suo aiuto appellandosi allo statuto, ovvero alla loro maschera.
Sorridete…siamo in ateovisione!
direi oscurantista idiota di Dawkins.
La chiesa metteva all’indice.
Affrontiamo la storia con il criterio storico non con il giudizio di oggi.
Sostanzialmente si confermano tutte le ipotesi che da anni il mondo cattolico porta avanti:
1) la ricerca scientifica nasce in ambito cristiano
2) non è possibile un conflitto da tra scienza e fede 3) tutti gli argomenti degli atei (la chiesa si adatta nel tempo, la chiesa ha perseguitato scienziati ecc.. sono falsi
3) la scienza è stata promossa dalla chiesa, in particolare nelle università (creazione cattolica)
4) Tutte le leggende sono nate nel secolo illuminista e da Voltaire
Vedo che il mitico Rodney Stark ha eccellenti colleghi che si occupano delle stesse cose, con gli stessi risultati, tra l’altro. Importantissimo l’articolo su Nature!
Altro duro colpo all’idea che l’epoca del Medioevo sia stata buia…
Buio? Le maggiori scoperte scientifiche (la stessa nascita della ricerca) sono nate nel periodo più vivo del cristianesimo! Come non si fa a vedere la trama diffamatoria creata a tavolino???
Appunto, concordo e sottoscrivo
Le mie esternazioni e domande retoriche erano ovviamente rivolte in generale alla cultura laicista e non certo a te, con cui sono d’accordissimo 🙂 lo dico per scrupolo perché mi sono accorto che potevano essere lette in modo ambiguo!
Il sito di Hannam (http://jameshannam.com/ ) è interessantissimo.
Sull’argomento io consiglierei anche di leggere i libri di David C. Lindberg e Ronald Numbers.
Hai ottimi gusti, Francesco. Numbers e Lindberg sono davvero bravissimi, al di fuori del comune. Consiglio a tutti di leggere i loro lavori sul rapporto tra scienza e religione nel Medioevo. E’ un piacere intellettuale per prima cosa, e poi per sapere cosa controbattere alle solite banalita’ di certi laicisti…
Ma è stato pubblicato qualcosa anche in italiano?
Non mi pare. Bisognerebbe fare un po’ di pressione su qualche casa editrice ben disposta, come la Lindau.
Qualcuno lo ha detto a Odifreddi? Non vorrei che lo venisse a sapere stanotte da Augias in lacrime….
Purtroppo, temo fortemente che né Odifreddi e né tantomeno Augias (e così pure tante altre “celebrità mediatiche” dei nostri giorni)cambieranno opinione : so ormai, per esperienza diretta, che di fronte a certi “accecamenti spirituali e mentali” non ci sono né argomenti, né prove e né evidenze di sorta : ci va soltanto un miracolo. In altre parole, è molto più efficace magari un rosario che anni interi di discussioni.
Tutto bene però “ha continuare” correggetelo. Grazie.
Effettivamente…, grazie Stefano!
E Giulia oggi non canta più? Come mai non sostiene che i ricercatori di Cambridge e gli editori di Nature sono tutti cattolici integralisti come, parole sue, lo sono i matematici dell’Istituto Nazionale di Statistica (che hanno confutata la radiodatazione della Sindone), i fisici dell’ENEA (che hanno definito la Sindone “non spiegabile scientificamente) e un ricercatore di Harvard (che dimostra come il solo uso del preservativo non sia utile alla lotta contro l’AIDS dando ragione al Papa)??
Una domanda: ma come è possibile che un libro del genere ottenga tutta questa pubblicità? Dov’è finita la massoneria atea? E la casta degli scienziati scientisti non dice nulla? Ci dev’essere qualcosa sotto.
In effetti, per chi conosce abbastanza bene il potere diffuso un po’ ovunque di queste elite massoniche, il dubbio mi pare anche a me del tutto lecito. Evidentemente, si vede che non controllano ancora tutti i mass media. Tuttavia, direi di andarci piano con “tutta questa pubblicità”, come tu dici : in fondo si tratta di un genere di pubblicità in qualche modo piuttosto circoscritta, e non certo di massa, attraverso cioè i classici mezzi di comunicazione più in voga : televisioni, giornali, ecc. E’ chiaro, d’altronde, che questa gente esercita una certa manipolazione mentale prevalentemente su intere masse disinformate, mentre ben poco riesce ad incidere sulle minoranze più preparate culturalmente e dottrinalmente. Ma a loro già basta imbrogliare le masse per cercare di raggiungere i loro progetti perversi.
Leggete come lo sponsorizza ufficialmente Nature: “Questo periodo è stato scarsamente documentato, e credo che ciò di cui rende conto Hannam sia ancor più straordinario. È coinvolgente, informativo e vivamente lo raccomandiamo” Natura (http://jameshannam.com/)
Le ricerche sulla storia della scienza nel medioevo furono iniziate nei primi anni del XX secolo da Pierre Duhem che produsse un’opera monumentale in 10 volumi: Le Système du Monde, histoire des Doctrines cosmologiques de Platon à Copernic. La pubblicazione iniziò nel 1913 ed i primi cinque volumi furono un successo. Questi primi cinque volumi coprivano l’età antica. Divenne così evidente che i successivi cinque volumi avrebbero trattato di ciò che secondo alcuni non avrebbe neanche dovuto esistere, ovvero la scienza nel medioevo. Ebbene l’editore, adducendo scuse insensate, e sotto pressione anche da parte di alcuni politici massoni, ritardò la pubblicazione dei cinque volumi sul medioevo fino agli anni ’50 (un ritardo di oltre quarant’anni). Qui potete leggervi la ricostruzione dettagliata della vicenda scoperta da Stanley Jaki: http://www.mmisi.org/ir/21_02/jaki.pdf
L’idiozia dell’idea di Medioevo come epoca oscura, che purtroppo viene ancora portata avanti soprattutto nel cinema e in certa letteratura (vedasi ridicoli e antistorici film come “Le Crociate” di Ridley Scott o libri come “I Pilastri della Terra” di Ken Follett) è resa ancora più evidente dalla contrapposizione che viene spesso fatta col mondo classico pagano, dove come è noto la gente circolava su treni a vapore e la libertà individuale raggiunse i suoi più alti livelli, senza contare che vi era sempre pace perché, come è noto, le guerre vengono scatenate solo in nome della religione, causa di ogni male. Naturalmente poi sono arrivati i pretacci cattivi e hanno spazzato via tutto.
Bisogna dare atto alla cultura illuminista di essere riuscita nel lavaggio del cervello. E’ un caso che queste leggende siano nate proprio negli anni dello sviluppo della stampa?
La cultura tardoilluminista più che altro, ha fatto un lavaggio del cervello….
Non mi sembrava un brutto film le crociate e neanche i pilastri della terra un brutto libro.
Non si parla di bellezza, di qualità, ma di contenuto. Si può fare un bellissimo film anche parlando del falso allunaggio.
“Le Crociate” è spettacolare, non c’è dubbio, e “I Pilastri della terra” è avvincente: il problema è che passano un’idea di medioevo dove la religione fa sempre magrissima figura… il che sarebbe un loro diritto, se non fosse che non c’è la minima attendibilità storica. Per non parlare del fatto che il film di Scott naturalmente mette in luce assai migliore i musulmani (perché quelli è meglio tenerseli buoni). L’immagine che passa è che i cristiani fossero i nazisti dell’epoca, è questo il problema. L’aggettivo ridicolo poi lo riferivo a certi vaneggiamenti pseudo-democratici e laicisti messi in bocca ai personaggi che probabilmente esprimono l’idea dell’autore ma che sono palesemente anacronistici.
Il vero conflitto non è fra scienza e fede ma fra fede e potere politico.
Senza contare inoltre che tutto il sapere la cultura la filosofia e la scienza precedente ai veri secoli bui (caduta impero romano fino 800 circa, cioè fino a quando non si stabilizzarono le invasioni barbariche e ci fu un periodo di relativa stabilità con Carlo Magno in sostanza il Basso medioevo perido sconvolto anche da pestilenze continue e carestie) si è salvata solo per intervento di uomini religiosi sia monaci cattolici che dotti musulmani percui ce ne vuole a dire che il cristianesimo è contro la scienza/cultura….
Condivido pienamente quello che dice il libro però su Galilei ho idee diverse 😉
Non posso non apprezzare il lavoro di James Hannam. Mi permetto di aggiungere alcune postille:
1) La scienza moderna affonda le proprie radici nel razionalismo della scolastica medioevale. Se i suoi padri sono stati Galileo e Newton, bisogna anche ricordare che i suoi precursori sono stati Alberto di Colonia e Tommaso d’Aquino.
2) Tutta la scienza moderna poggia sulla matematica, che ne è il fondamento naturale. I due più grandi matematici di tutti i tempi sono stati Cauchy e Riemann: nessuno si scomoda mai a ricordare che avevano entrambi una fede cristiana profonda e sincera. È dovuto solo a sbadataggine, oppure a qualcuno dà immensamente fastidio che, nella più razionale delle scienze, i credenti siano sempre stati in maggioranza?
3) Il pregiudizio che il cristianesimo sia assolutamente incompatibile con il pensiero scientifico moderno risale agli illuministi del ‘700 e segnatamente a quell’idiota di Voltaire. Nessuno vuole mettere in dubbio l’estro mostrato da questo francese nello scrivere commedie ed insipidi raccontini filosofici, però vorrei ricordare che costui di matematica non capiva un accidente di niente, e che tutta la sua cultura scientifica si riduceva a quattro nozioncine di meccanica newtoniana (masticate male e digerite ancora peggio) apprese durante il suo soggiorno inglese. Peccato che ai suoi tempi non esisteva ancora l’UAAR: oggi egli non sfigurerebbe affatto nel ruolo di presidente onorario della venerabile associazione. A ‘sto punto, immagino già la vostra obiezione: Voltaire era un deista e non avrebbe certo mandato giù tanto facilmente iniziative come l’ateobus. Avete ragione! Però il livello di cretineria su per giù è lo stesso, che credete?
“nel razionalismo della scolastica medioevale”, ho notato che altre volte hai usato il termine “razionalismo”. E’ un atteggiamento spesso citato dal Papa come esempio negativo, di una mente chiusa, calcolatrice e misuratrice di tutto, riduttrice, di quel che non riesce a misurare, a livelli misurabili. Non credo proprio che gli scolastici avessero questa concezione della ragione…
@Tano
Esiste un razionalismo ateo, questo è vero, ma esiste anche un razionalismo cristiano, che è poi quello di Tommaso d’Aquino ed Alberto di Colonia cui ho fatto esplicito riferimento. Secondo te, Benedetto XVI avrebbe condannato questo razionalismo cristiano? Ma siamo seri, per favore! Nella “Fides et Ratio”, firmata da Giovanni Paolo II ma di fatto scritta proprio dall’allora cardinale Ratzinger, viene stigmatizzato in modo esplicito l’habitus mentis di quei cristiani, i quali cadono nell’illusione perniciosissima che il disprezzo della ragione conduca ad un rafforzamento della fede. Io mi lamento spesso degli atei, i quali mostrano di conoscere assai poco quella scienza positiva che si illudono di avere alleata nella loro ottusa chiusura alla trascendenza; ma purtroppo devo constatare che esistono anche cattolici, i quali non hanno le idee molto chiare sulla dottrina della fede (quella autentica!) insegnata dal Magistero.
STavo leggendo i vari commenti sul sito di Nature. Alcuni sono molto competenti, ma quello che colpisce di più sono i vari sempliciotti che provano a confutare l’articolo proprio riproponendo tutte le solite vecchie storielle contro la Chiesa ed il medioevo che nel testo di Hannam vengono confutate. Ma quanto è ridicola ‘sta gente? Questo ha scritto un libro per confutare tutte queste leggende, e questi che fanno? Rispondono portando come argomenti le stesse leggende.
Anch’io…mitico Tim O’Neill, eh? Cmq si nota come la guerra creazionismo/evoluzionismo vizi moltissimo i discorsi degli americani.
Credo però che molti commenti provengano da utenti britannici. Uno di loro, anche tra i più competenti, giunge ad affermare che “non si può dimostrare che nessuno scienziato sia stato sopprresso dalla Chiesa nel medioevo, perché, bruciandone le opere si sarebbe occultato il misfatto”.
E’ incredibile quanto le teorie del complotto facciano presa ai giorni nostri. Ma arrivare ad un simile livello di credulità, da parte di un “razionalista” poi, credo sia addirittura imbarazzante.
Ed anche a questa obiezione quel Tim O’Neill ha risposto adeguatamente, ma tanto non basta, perché tanto il problema è l’ideologia di questi signori
Io rimango ugualmente basito. Fino a un certo punto, si nota chiaramente che le argomentazioni sono copiate e incollate dalle oratorie di Dawkins (al quale va dato merito di aver allevato bene la sua nidiata di sostenitori e avergli insegnato bene cosa pensare), ma poi diventa evidente che si scade sul pretesto e sulle accuse di incompetenza. Triste, molto triste.
bè,voi credete ai complotti massonici e delle lobby gay e atee.
Forse qualche credente ritiene esista un complotto in grande stile anche da parte di costoro. Io personalmente no, però non dubito che abbiano tutti come obiettivo comune la persecuzione verso il cristianesimo, è che le armi generali siano quelle dell’intimidazione e del politically correct.
Io parlavo di complotti alla Dan Brown, dai quali deriva che la Chiesa sia in realtà un sofisticato meccanismo di potere occulto costruito ad hoc da pochi eletti per controllare il popolo nei millenni, mentre i pochi coraggiosi oppositori vengono sistematicamente eliminati.
Dei complotti massonici direi che c’è poco da non crederci, mai sentito il nome P2?? ah ma quella diventa vera solo a momenti, dipende dal politico di turno attaccato.
La lobby gay non esiste?? ah ma è vero i vari ex gay minacciati di morte da membri dell’arcigay e riportati sul sito sono tutti falsi, ovviamente hanno tutti sognato.
La lobby atea?? beh la massoneria francese è atea , se non sei ateo non puoi farne parte e cosa fanno secondo te giocano a scacchi tutti il tempo con il loro bel pavimento a quadrati??
Fonte: “Ero massone” di Maurice Caillet (in Italia edito da Piemme).
A proposito delle lobby omosessualiste, ecco un po’ di nomi (altrimenti dicono che “rimaniamo sempre sul vago”):
Empire State Pride Agenda
Lambda Legal Defense and Education Fund
Catholics for a Free Choice (Cffc – pur dicendosi cattolici, forse non hanno mai letto Rm1, consiglio anche al Sig. Credo di farlo)
Human Rights Campaign
Ilga America
American Civil Liberties Union (Aclu)
America’s Union Movement (Afl-Cio)
National Gay and Lesbian Task Force
E i Finanziatori? Eccoli:
Playboy (attraverso la Playboy Foundation) con 10 mila dollari l’anno
MacArthur Foundation (600 mila dollari)
Fondazione della casa automobilistica Ford (1.200.000 dollari)
Open Society Institute del finanziere George Soros (150 mila dollari annui)
Goldman Fund di San Francisco (che nel 2000 ha devoluto ben due milioni di dollari), Turner Foundation (del Ted Turner di Cnn) (60.000 dollari annui)
Rockefeller Foundation (60.000 dollari annui)
Come si potrebbe definire tutto questo: Club dei bocciofili?
Libro bellissimo!
Voi? Non esiste una lobby omosessuale??? Non esiste la massoneria? Sai che la maggioranza dei capi di Stato è affiliata alla massoneria?
Vediamo complotti quando ne abbiamo le prove. Vedi ad esempio l’articolo di Jaki di cui parlavo più sopra.
Non e’ necessario un complotto. Basta una comunanza di intenti.
non lo mettevo assolutamente in dubbio. bravi a manifestarlo a questo mondo di mistificatori. massimo
Anche la Bussola Quotidiana ne parla http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-la-rivoluzione-scientificanacque-nel-medioevo-2196.htm
Si, ma dopo UCCR 🙂
ho mandato un e mail dicendo che spero su una sua publicazione in italiano
Ovviamente le affermazione dell’articolo (traduzione dal blog Soapbox Science- a nature network blog http://blogs.nature.com/soapbox_science/2011/05/18/science-owes-much-to-both-christianity-and-the-middle-ages, e quindi non pubblicato sulla rivista Nature) sono discutibili e piuttosto apologetiche, anche se tuttavia interessanti. Sarebbe interessante anche sapere che relazione c’è tra religione e i lavori di Mendel (citato come fondatore della moderna genetica, ma sarebbe piú corretto dire, della genetica, dal 1865 ca. – quando furono pubblicati i lavori di Mendel – peraltro ignorati fino all’inizio del 1900 – c’è stata tutta una serie di nuove scoperte, non ultima quella della struttura del DNA del 1953, che qualche importanza avranno anche avuto). Neanche si capisce cosa si vuole dire con “rapporto tra fede e ragione”, quando nel blog si parla in realtà del rapporto tra religione e scienza (tra l’altro sarebbe utile anche capire cosa si intende con scienza, dal momento che il concetto moderno di scienza è piuttosto recente)… per altre confutazioni c’è questo link (in inglese) http://newhumanist.org.uk/2444/science-gods-philosophers-and-the-dark-ages
In ogni caso resta il problema principale, cioè l’attuale incompatibilità tra religione e scienza (moderna) su cui l’articolo ovviamente nulla dice…
In ogni caso si tratta di un libro controverso e il fatto che sia pubblicato su un blog di Nature (e, si ripete, non sulla rivista Nature) nulla vuol dire – tra l’altro il nome completo del Templeton prize, citato nel blog è The Templeton Prize for Progress Toward Research or Discoveries about Spiritual Realities e quindi ha molto poco di scientifico (si tratta di una fondazione che dà ricchi premi in denaro a scienziati che in qualche modo sostengono la presunta compatibilità tra scienza e religione).
Ciao Carmine…vediamo un pò di risponderti (complimenti, finalmente qualcuno che ha qualcosa da dire!!!)
1)…“e quindi non pubblicato sulla rivista Nature”, si parla di “sito web di Nature”, che comprende ovviamente anche il suo blog, come quest’area di “Ultimissime” è il blog del sito web di UCCR.
2) “discutibili e piuttosto apologetiche”, sono frutto di una ricerca storica e filosofica di un ricercatore. In fondo anche il tuo commento è apologetico e discutibile.
3) “che relazione c’è tra religione e i lavori di Mendel”…è vero che quella di Mendel non era ancora propriamente genetica, tuttavia la scoperta dell’ereditarietà genetica è alla base di tutto, anche del DNA.
4) “cosa si vuole dire con “rapporto tra fede e ragione”, quando nel blog si parla in realtà del rapporto tra religione e scienza”…l’osservazione è corretta. Tuttavia andando in profondità si capisce che chi vuole opporre la scienza alla religione, intende anche sostenere che una mente religiosa non possa (qualcuno dice per mancanza di Q.I.) interessarsi di scienza. Cmq in questo articolo si parla solo di scienza vs religione cattolica. Il link che tu citi apppare su un sito di atei umanisti, non mi pare una sede attendibile e neutrale come questa. Ho letto velocemente quello che dice lo storico in questione e (oltre a notare alcuni argomenti che hai ripreso anche tu) non vedo alcuna confutazione seria (noto che le sue note bibliografiche sono solo 2).
5) “incompatibilità tra religione e scienza (moderna)”…e quale sarebbe l’attuale incompatibilità? Come mai sono realmente in pochi coloro che lo sostengono? Come mai sarà sempre più così dato che la maggioranza degli universitari americani non vede alcuna incompatibilità (ma piuttosto un aiuto reciproco): https://www.uccronline.it/2011/06/02/usa-la-maggioranza-degli-studenti-non-vede-conflitti-tra-scienza-e-religione/
6) “si tratta di un libro controverso e il fatto che sia pubblicato su un blog di Nature (e, si ripete, non sulla rivista Nature) nulla vuol dire“…controverso per chi e perché? Forse per il sito degli umanisti e per te? Anche il fatto che sia stato selezionato per la Royal Society Science Book Prize non significa assolutamente nulla?
“una fondazione che dà ricchi premi in denaro a scienziati che in qualche modo sostengono la presunta compatibilità tra scienza e religione”…metti quindi in dubbio i lavori di Paul Davies, di Francisco Ayala e di Martin Rees (non credente), come molti altri, sostenendo che essi siano stati compiuti e ovviamente viziati per poter ricervere del denaro in più? Mi sembra una tesi molto forte che chiede un sostegno empirico.
@Carmine
Evidentemente, quando si viene a parlare di scienza e si lascia da parte la solita polemichetta anticlericale sulla pedofilia di alcuni preti o sull’8×1000 da versare alla Chiesa Cattolica, gli atei divengono del tutto incapaci di argomentare in modo razionale, e trovano rifugio nella frasetta fatta imparata a memoria e ripetuta all’infinito senza un minimo di consapevolezza critica. Io ne so qualcosa, dal momento che dal marzo del 2009 ho assunto l’impegno di monitorare le notizie scientifiche pubblicate sul forum dell’UAAR: oggi potrei scrivere una summa sull’analfabetismo scientifico e la povertà razionale mostrati, anzi ostentati, da individui, i quali si riempiono la bocca parlando di razionalità scientifica senza sapere praticamente nulla della scienza moderna.
Questo Carmine ha parlato di incompatibilità tra religione e scienza. Bene, ci spieghi allora (senza ricorrere alle solite frasette fatte da uaarino, ma usando argomenti decentemente razionali) IN CHE COSA CONSISTA QUESTA INCOMPATIBILITA’. Come credente e uomo di scienza, io attendo con ansia di essere illuminato dalle sue parole.
Mi dispiace per lui, ma oggi è proprio l’ateismo ad essere messo male nei confronti della scienza. Benché siano cose che ho già scritto varie volte in altri threads precedenti, mi vedo costretto a ripeterle anche in questo contesto:
1) Nessuno vuole disconoscere l’importanza delle scienze biologiche come la genetica, ma tutta la scienza moderna ha come base la matematica e non la biologia. Purtroppo per gli uaarini, se c’è una scienza che ha messo veramente in crisi il pensiero ateo, questa è proprio la matematica. Si provi a rivolgere ad un ateo queste domandine velenose: che cos’è veramente la matematica? perché le natura è governata da rigorose leggi matematiche? A partire dall’illuminismo, gli atei (o comunque gli esponenti dell’epistemologia laica) hanno compiuto sforzi sovrumani nel tentativo di dare risposte razionali a queste domandine terribili, ma hanno sempre fallito. Ha fallito il povero Kant, che nella sua monumentale Kritik der reinen Vernunft scrive che tutte le proposizioni matematiche sono giudizi sintetici a priori e, coerentemente con questo assunto, ritiene la geometria euclidea l’unica geometria possibile – neanche a farlo apposta, proprio nell’Ottocento vengono scoperte le geometrie non euclidee. Hanno fallito i positivisti come Comte, i quali non sono stati capaci di andare oltre un approccio banalmente classificativo nello sforzo di spiegare la matematica e tutte le altre scienze moderne. Come è noto, l’ultimo tentativo “illuminista” rilevante di ridurre la matematica a qualcosa di puramente umano è stato il programma finitista di Hilbert – i due teoremi di incompletezza di Godel (detti comunemente il teorema di Godel) lo hanno liquidato definitivamente, e con esso hanno messo fuori gioco anche l’illuminismo. Sipario. Purtroppo per gli atei (e segnatamente per voi uaarini) il cristianesimo può dare una risposta al problema grave della matematica e dei suoi rapporti strettissimi con la fisica. Se si legge con attenzione il Simbolo Niceno-Costantinopolitano, salta subito agli occhi che uno dei dogmi più importanti dichiara esplicitamente la mediazione del Verbo nell’atto creativo: per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Che senso ha questo dogma alla luce dell’epistemologia contemporanea? La creazione del mondo deriva da un atto assolutamente libero e gratuito della volontà divina, ma alla base di esso deve esserci un vero e proprio sacramento, altrimenti non si comprende in che cosa debba consistere la mediazione del Verbo. Un sacramentum creationis, appunto. Ma quale può essere questo sacramentum creationis, se non la matematica stessa? A questo punto, qualcuno può facilmente obiettare che si tratta solo di un dogma e che può essere accettato solo mediante un atto di fede. E chi se lo nasconde? Però questo dogma, questo atto di fede, riesce a dare un senso a tutta la matematica, e soprattutto riesce a spiegare perché le leggi di natura sono rigorosamente matematiche. Mentre bisogna constatare amaramente che l’epistemologia laica di origine illuminista ha solo miseramente fallito.
2) Contrariamente a quello che pensavano i filosofi greci, l’universo non è affatto eterno. Studiando gli sviluppi matematici della relatività einsteiniana, padre Georges Lemaitre scopre che l’universo ha preso origine da una singolarità fisico-matematica. Mai sentito parlare di Big Bang? Adesso, uno può girare e rigirare la frittata nella padella tutte le volte che vuole, ma alla fine la verità nuda e cruda rimane una sola: se l’universo non è eterno, evidentemente Qualcuno l’ha creato. Chi sarà mai questo Qualcuno? Forse il fondatore dell’UAAR?
3) Se c’è una scienza, che piace da impazzire agli atei e riesce a mandare in visibilio gli uaarini, questa è proprio la biologia. È vero che Mendel era un frate agostiniano e Darwin era tutt’altro che ateo – ma si tratta di sottigliezze irrilevanti, che non turbano più di tanto i nostri cari amici uaarini. In particolare, è proprio l’evoluzionismo biologico che, secondo loro, confermerebbe la necessità di non versare più l’8×1000 alla Chiesa Cattolica e di spostarsi nelle grandi città usando gli ateobus. A differenza del fondamentalismo evangelico, il cattolicesimo non ha mai avuto difficoltà ad accettare la versione scientificamente corretta dell’evoluzionismo biologico, anzi sono proprio gli scienziati cattolici ad avanzare serie perplessità sul cosiddetto Intelligent Design. Tuttavia, se guardiamo le cose in modo obiettivo e senza paraocchi ideologici, non possiamo non riconoscere che tante (troppe!) coincidenze fortunate hanno consentito la nascita e l’evoluzione della vita nel nostro universo. Mi limito a rilevarne soltanto una. Senza le proprietà elettroniche, veramente uniche, dell’atomo di carbonio non potrebbero affatto esistere le complesse molecole organiche, che sono i mattoni insostibuibili della materia vivente; ma queste proprietà elettroniche dell’atomo di carbonio sono strettamente dipendenti dalle leggi matematiche della meccanica quantistica (vedi equazione di Dirac) e soprattutto dal valore assunto dalla costante di Planck: se soltanto quest’ultima avesse avuto un valore leggermente diverso da quello che ha effettivamente, già la vita non sarebbe mai potuta né nascere né evolversi. Adesso, se la nascita e l’evoluzione della vita nell’universo sono state rese possibili da una sequenza sconcertante di coincidenze una più fortunata dell’altra, ha ancora un senso logico tirare in ballo il Caso? Quanto poi al principio antropico, mi limito ad osservare che c’è più razionalità scientifica nella favola della gallina dalle uova d’oro che in esso. A buon intenditore…
Condivido quanto dice Guerrino (anche se Carmine non ha mai rivendicato di essere uno uaarino, per fortuna). Circa la “fortuna” della nascita della vita, ne parla molto bene il nostro Forastiere oggi: https://www.uccronline.it/2011/06/18/lenigma-dellabiogenesi/…ritengo che cmq si possa parlare di “fortuna” solo in determinate circostanze. Se uno colpisce 99 volte su 100 un piccolo bersaglio a 100 metri con una pallina da tennis non può evidentemente essere chiamata “fortuna”. In questo senso i tanti esempi in merito (si veda quello celebre di Hubble) servono ad indicare che quello che è accaduto al nostro universo è ben più complesso e prodigioso dell’esempio della pallina da tennis. La “fortuna” è uno stratagemma utile ai non addetti ai lavori.
Caro Maffo, ci fosse mai un uaarino che ammette di esserlo! Quasi quasi sono tentato di dichiarare di essere io uno di loro. Eh, Santa Maria, San Giuseppe e santi tutti del paradiso!
mi ha risposto !!! ho messo il vostro link uccr credo usando google per tradurlo mi scuso per l’inglese se ho sbagliato a tradurloThank you very much for the link. I have used Google translate to read it. I hope my book will be available in Italian one day!
Best wishes
James
The Genesis of Science: How the Christian Middle Ages Launched the Scientific Revolution by James Hannam is available now.
Shortlisted for the Royal Society Science Book Prize
“Well-researched and hugely enjoyable.” New Scientist
“A spirited jaunt through centuries of scientific development… captures the wonder of the medieval world: its inspirational curiosity and its engaging strangeness.” Sunday Times
“This book contains much valuable material summarised with commendable no-nonsense clarity… James Hannam has done a fine job of knocking down an old caricature.” Sunday Telegraph
“Pochi sono i temi rischiano di essere fraintesi come il rapporto tra fede e ragione, introduce il ricercatore”
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Tempo un po’ di anni e con l’impegno di tutti questa anomaloa sarà solo un brutto ricordo.
L’unica incompatibilità che vedo io è quella che c’è tra il fanatismo anticlericale e l’obiettività, quando questi integralisti si ostinano sempre, come dei muli, a procedere in un’unica direzione che guarda caso va sempre contro la Chiesa.