L’attore Pierce Brosnan parla della fede cattolica
- Ultimissime
- 11 Giu 2011
Il celebre attore irlandese Pierce Brosnan, noto per aver interpretato l’agente segreto 007, James Bond, ha parlato della sua fede cattolica. Nonostante le difficoltà della Chiesa irlandese a causa dei recenti scandali della pedofilia, non ha avuto remore di pronunciarsi durante un’intervista per RTÉ Ireland’s National Television and Radio.
Ha parlato della tragica morte della moglie: «La preghiera mi ha aiutato molto durante la perdita di mia moglie a causa del cancro, e sopratutto ad accudire un bambino in questi tempi difficili. Oggi la fede mi aiuta a essere padre, attore e uomo. Mi è molto utile portare sempre una piccola preghiera in tasca. Dio è stato buono con me. La mia fede cattolica è stata determinante nei momenti di profonda sofferenza, il dubbio e la fede». L’attore ritiene anche che sia il riappropriarsi delle radici spirituali dell’Irlanda che potrà aiutare a superare la cristi economica.
Ha parlato anche della sua travagliata infanzia, quando da povero immigrato a Londra, in una scuola pubblica, ha imparato a stare in piedi e difendere la propria identità: «Si doveva avere le palle per essere cattolici nel sud di Londra».
9 commenti a L’attore Pierce Brosnan parla della fede cattolica
Ma perché tutti queste sane persone che bazzicano a Hollywood non fanno mai notizia?
Perché il pervertito, vedi Lady Gaga, tira di più l’uomo scemo. E gli uomini oggi sono in maggioranza scemi.
Per essere piu’ precisi, tira di più i MASS-MEDIA scemi!
Non fare l’errore di identificare quelo che VOGLIONO i mass-media con quello che vuole la gente comune.
Al 90% della gente comune di Lady Gaga “un jene po’ frega de’ meno”.
E’ vero…però i mass-media scrivono ciò che “vende di più”.
O che viene “pompato” di piu’!
Mi ricordo sempre i vari giornaletti “da parrucchiera” che riportano puro gossip, pettegolezzi, presunti flirt, foto smutandate, ecc
OK la gente li compra…
Ma non ho mai visto orde di “casalinghe” (perchè poi solo loro?) che minacciano l’edicolante se non gli dà l’ultima copia di “Novella 2000”, nè inferocite col mattarello in mano e i bigodini in testa sotto le case editrici a reclamare “più mutande meno cultura!”
Non sono certo informazioni essenziali, ma credo sia un dato di fatto che vendano più della cultura. La gente compra di più la rivista con l’ultimo flirt di Antonella Clerici o una rivista d’archeologia o di arte?
Non lo nego affatto.
Però dico solo che, se non ci fossero, non ci sarebbero turbe assatanate alle edicole. Tutto quà.
Ti segnalo:
http://www.rinocammilleri.com/2011/06/pride/
Fa piacere, e rincuora, leggere cose del genere.