Il filosofo Dario Antiseri: «la vera laicità stima il cristianesimo, non è contro»
- Ultimissime
- 26 Mag 2011
Il noto filosofo italiano Dario Antiseri, ha recentemente parlato della laicità, chiarendo ancora una volta quale sia il suo significato vero e non strumentalizzato dalla cultura laicista.
Lo ha fatto dalla colonne de Il Corriere della Sera, iniziando il ragionamento dalla «pluralità delle concezioni etiche e delle visioni filosofiche e religiose del mondo», la quale rende inevitabile lo «stabilire regole di convivenza, le regole dell’ordine sociale». Propone dunque «una società aperta, cioè laica», ed essa si verifica «quando a nessuno e a nessun gruppo portatore di una specifica tradizione è proibito di dire la sua, ma dove nessuno e nessuna tradizione è esente dalla critica nel pubblico dibattito. Laico è chi è critico; non dogmatico; disposto ad ascoltare gli altri— soprattutto quanti pensano diversamente da lui— e al medesimo tempo deciso a farsi ascoltare; laico è chi è rispettoso delle altrui tradizioni e, in primo luogo, della propria; il laico non è un idolatra, non divinizza eventi storici e istituzioni a cominciare dallo Stato; non reifica, non fa diventare cose (res), cioè realtà sostanziali, i concetti collettivi (popolo, classe, nazione, sindacato, partito, ecc.) che così si trasformerebbero in entità liberticide». Il laico dunque non è l’ateista, il militante laicista pronto a privare la società della sfera religiosa per una sorta di utopica neutralità.
Antiseri approfondisce proprio questo aspetto: «Laico è, dunque, il cittadino della società aperta — un cittadino che, come dice Popper, “riconosce che gran parte dei nostri scopi e fini occidentali, come l’umanitarismo, la libertà, l’uguaglianza, li dobbiamo all’influsso del cristianesimo“, e che, diversamente dal laicista fondamentalista, sa che “il vero liberalismo non ha niente contro la religione“». Chiude poi citando anche Friedrich von Hayek, filosofo austriaco e premio Nobel per l’economia: «è da deplorare l’anticlericalismo essenzialmente illiberale che ha animato tanta parte del liberalismo continentale del XIX secolo».
29 commenti a Il filosofo Dario Antiseri: «la vera laicità stima il cristianesimo, non è contro»
Concordo su tutto….aggiungo che in realtà la parola “laico” signfica “essere del popolo” e non avere gli ordini religiosi. Il semplice cristiano è laico. Questo si aggiunge ovviamente alla disinformazione portata dal laicismo.
Esatto…a parte i sacerdoti e il Papa, tutti gli altri sono laici.
Verissimo. Purtroppo oggi gli ateisti hanno trasformato il significato della parola, facendo coincidere “laico” con “ateo”. E la cosa peggiore è che questi trucchetti ingannano molte persone.
L’elenco di ciò che gli ateisti hanno rovinato e strumentalizzato per la loro guerra non potrebbe essere più corto della Divina Commedia…
Vero
Non sapevo di queste parole di Popper: “gran parte dei nostri scopi e fini occidentali, come l’umanitarismo, la libertà, l’uguaglianza, li dobbiamo all’influsso del cristianesimo”. Che fosse un uomo intelligente lo sapevo, ma fino a questo punto?? Ottimo!
E’ in “La società aperta ed i suoi nemici”, poco dopo aver detto “si ritiene spesso che faccia parte del dogma cristiano l’idea che Dio si rivela nella storia; che la storia ha significato e che il suo significato è il fine ad esso assegnato da Dio…Io sostengo che questa concezione è pura idolatria e superstizione, non solo dal punto di vista di un razionalista o di un umanista, ma dallo stesso punto di vista cristiano”. Sì, era una persona intelligente.
Una persona intelligente non significa che dica cose sempre corrette…sicuramente aveva degli argomenti. Ovviamente non è paragonabile assolutamente all’idiozia della non credenza di oggi.
Comunque Popper era agnostico.
Stefan@ stai citando sproposito. La citazione è presa dal volume su Hegel e Marx ed in quella parte Popper sta criticando lo storicismo, affermando che esso non solo non è accettabile per un razionalista, ma non dovrebbe esserlo nemmeno per un cristiano (ed infatti guarda caso la Chiesa Cattolica rifiuta lo storicismo, informati).
La tua citazione infatti è fuori contesto. Ecco l’originale: “I know that these views will meet with the strongest opposition from many sides, including some apologists for Christianity; for although there is hardly anything in the New Testament to support this view, it is often considered a Christian dogma that God reveals Himself in history ; that history has meaning ; and that its
meaning is the purpose of God. Historicism is thus held to be a necessary element of religion. But I do not admit this. I contend that this view is pure idolatry and superstition, not only from the point of view of a rationalist or humanist but from the Christian point of view itself.”
Idolatria e superstizione è lo storicismo quindi e non il cristianesimo.
Popper dice che le sue posizioni sullo storicismo(“this views” che fa riferimento a quanto c’è prima nel testo) avranno certamente opposizione, anche da parte dei cristiani (non mancano infatti cristiani seguaci di Hegel e Marx), ma lui sostiene che un cristiano non dovrebbe sostenere lo storicismo, ed ha ragione, non a caso la Chiesa Cattolica lo rifiuta.
Guarda che era proprio quello che dicevo, l’oggetto del commento era lo storicismo teistico e non il cristianesimo.
Da come hai riportato la citazione non sembra proprio. Che Dio si riveli nella storia per qualsiasi cristiano è cosa ovvia, ma lo storicismo è altra cosa. Tu il riferimento allo storicismo l’hai tolto dalla citazione, così che poi “idolatria” e “superstizione” sembrassero attribuite a “l’idea che Dio si rivela nella storia” indipendentemente da come si intenda questa rivelazione.
e pensare che l’uaar e le altre sette ateistiche si battono per la laicità!
L’anticlericalismo è una forma intollerante di razzismo promossa e praticata dai pacifisti e dai sedicenti tolleranti e democratici.
E’ strano però che si evidenzi sempre la presunta “illaicità” dell’organizzazione Clericale (Papa, vescovi, presbiteri…)quando si parla di “Vero Cristianesimo”, come se ne esistesse uno vero e uno finto in favore di quello più nascosto, non organizzato, etereo, spirituale…
Nessuno parla delle altre confessioni clericamente organizzate, anche il Buddhismo e un certo Induismo amato dalla Sinistra e dai radicali, hanno forme organizzate con Templi, capi, monaci e quant’altro.Ogni religione ostenta forme, tradizioni e liturgie dalle quali non si può prescindere purché incarnino il loro vero senso che è tuttavia di Natura Spirituale.
Infatti i laicisti si scagliano sempre contro il cristianesimo, fino a giungere all’assurdo di avere atei fanatici che difendono qualsiasi altra religione (e sottolineo QUALSIASI) pur di poter attaccare e criticare il cristianesimo.
Infatti il laicismo sano è quello che vuole semplicemente la separazione tra i poteri politici e quelli religiosi.
Da che mondo e mondo è così…il primo laico era proprio Gesù Cristo: “date a Dio ciò che è di Dio e a Cesare ciò che è di Cesare”…
Già, ma che cos’è veramente di Cesare rispetto a quello che appartiene all’immenso patrimononio della Creazione?
Non dimentichiamoci che Gesù risponde ai farisei, per non cadere nel loro tranello, che la moneta appartiene in realtà allo Stato; ma egli cerca comunque di affermare una verità più Universale e più forte: che è Dio il Creatore del Mondo ed a lui tutto appartiene.
Non esiste il “laicismo sano”…laicismo è il termine per definire la corruzione della laicità per fini ateistici. E’ come se dicessi il “fondamentalismo democratico”…sono il primo, da vero cattolico, a volere la divisione dei poteri. E questo dice molto dell’inutilità delle campagne ateistiche.
Non è da confondere con l’ateismo di stato, che sarebbe il contrapposto di teocrazia. La laicità è quella posizione intermedia che permette la pacifica convivenza tra credenti e non credenti.
Peccato che ormai il vero significato della parola “laico” è andato perduto.
Tra l’altro vorrei sottolineare che il laicismo (o la lacità negativa così intesa) è possibile solo all’interno della tradizione ebraico-cristiana. Non è ammessa in nessun altro luogo, non in India e non nell’islam. Per il buddhismo non esiste Dio, quindi non si pone il problema.
Scusami volevo solo precisare che per i buddisti la divinità non è necessaria alla liberazione, non che le divinità non esistono. La loro preoccupazione esistenziale li esime dal cercar il senso della vita in una divinità.
Grazie.
La laicità intesa da certi ambienti non è nient’altro che la maschera dell’ateismo. L’essere neutrali nella storia italiana significa essere atei. E c’è poco da filosofeggiare.
Quoto in pieno.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/diserzione-di-coscienza/
Che idiozie che sono capaci di scrivere quelli Micromega: “La cosidetta «obiezione di coscienza» sull’aborto non ha quindi alcun senso, è solo un escamotage per portare avanti una battaglia contro le donne.”
Quindi stando a questo ragionamento uno studia medicina per anni, si specializza, inizia ad esercitare la professione e poi diventa obiettore, tutto questo perché è un misogino che deve trovare il modo di far male alle donne. Idiozia pura, un tentativo di replica verso questi signori è del tutto sprecato.