Nel 2010 la Caritas italiana ha investito 44 milioni di euro

Nel 2010 la Caritas italiana ha investito 44 milioni di euro in progetti di aiuto in Italia e in 56 Paesi del mondo.

La cifra è molto alta, anche rispetto al 2009 quando vennero distribuiti 31 milioni e 700 mila euro (cfr. Ultimissima 25/6/10), perché utilizzati soprattutto per le emergenze ad Haiti e in Abruzzo. I dati sono sintetizzati dal Rapporto annuale 2010 di Caritas italiana. Nel dettaglio, 24.880.101 euro sono stati utilizzati per progetti e attività in Italia (56,5%), 15.568.693 euro per progetti e attività nel mondo (35,3%) e 3.589.294 (8,2%) per spese di gestione. La fetta più grande investita in Italia, 12 milioni e 100 mila euro (48,6%), è stata destinata all’emergenza del post-terremoto in Abruzzo, dove sono state realizzate 25 strutture.

Nel mondo, invece, si legge in una nota SIR, ben 4.899.614 euro sono stati destinati alla ricostruzione post-terremoto ad Haiti e 969.162 euro per le alluvioni in Pakistan. Tra le aree geografiche, dopo l’America Latina con il 39,9% dei fondi impiegati (6.207.029 euro), gli aiuti più consistenti sono andati all’Asia (32,5%, pari a 5.060.524 euro), a seguire all’Africa (16,8% con 2.622.473 euro), all’Europa (6%) e al Medio Oriente (4,8%). Nel 2010 la Caritas ha anche censito le opere sociali e sanitarie in Italia: oltre 14 mila.

18 commenti a Nel 2010 la Caritas italiana ha investito 44 milioni di euro

  • Aleister Crowley ha detto:

    Queste sono cose che pochi dicono.
    Per qualcuno sembra che la Chiesa parli solo a sproposito e “rubi” il contributo statale per fare solo i suoi interessi senza pensare a nessun altro.
    La missione pastorale passa anche dalle opere.
    E le opere ci sono e sono molte.
    Dalla Chiesa primitiva le cose sono cambiate poco, parte dei soldi impiegati arrivano dalle “collette” fatte da ogni singola parrocchia italiana ed impiegate dalla Caritas.

  • Flavio ha detto:

    La caritas è uno dei mille motivi per essere orgogliosi di essere cattolici. Ovviamente chi è veramente orgoglioso non organizza nessun “pride”…

    • Mimmo ha detto:

      sI. anche xè non esistono enti del genere nelle altre religioni, miscredenti compresi.

  • Gabrio ha detto:

    X Mimmo: tranne l’Esercito della Salvezza ad essere onesti (che però nella teologia protestante è un ente totalmente inutile) 😉

    • Rebecca ha detto:

      Ma xè inutile? Se salvano anche un bambino mi pare utile comunque. E cmq sono cristiani anche loro…sicuramente non hanno il peso sociale che ha saputo conquistarsi la Caritas!

    • Moon ha detto:

      Che io sappia non ne esistono nell’islam, nell’ebraismo, nell’induismo o nel buddhismo, e nemmeno nell’altro -ismo, cioè l’ateismo.

      • Aleister Crowley ha detto:

        Anche nel buddismo c’e’ l’obbligo di “compassione”, ma non so come si organizzino per metterlo in pratica.
        L’islam ha le sue forme ma anche esse sono forse piuttosto piccole.

        • Franz ha detto:

          Nel buddismo non c’è nulla, anzi è promossa l’indifferenza. Solo staccandoti dalla realtà, dal dolore e dalla povertà tua e degli altri, puoi raggiungere il benessere!!

          • Aleister Crowley ha detto:

            Mi sono confrontato un ex monaco buddista tibetano.
            Il buddismo non promuove l’indifferenza.
            Promuove il distacco dalle cose (come il cristianesimo).
            Vieta gli atti impuri.
            Insieme ai religiosi cattolici anche i loro monaci devono essere celibi e casti.
            Promuove la compassione e la solidarieta’ umana.
            Ha una forma di ascetismo differente da quella cristiana ma il budda stesso era un asceta.

            • Franz ha detto:

              Forse è una delle mille correnti del buddhismo…se leggi “Dio è cattolico?” di Camilleri, c’è tutto un capitolo sul buddhismo e si citano i convertiti e vari libri sul buddhismo. Ti assicuro che è come dico io. Quando arrivo a casa ti scrivo cosa si dice.

            • Franz ha detto:

              Eccomi, come promesso. Ci sono un’infinità di correnti nel buddhismo, tra cui quella tibetana. La “compassione” buddhista non c’entra nulla con la carità cristiana. Citando Elèmire Zolla che è uno dei più grandi esperti di buddhismo, conferma che “il Buddha non loda né il bene né il male”. Lo scopo dell’ascesi buddhista è “l’imperturbabilità, la completa indifferenza a tutto”. Vieta gli atti impuri e la menzogna perché occorre annullare il desiderio. Invece l’unico desiderio è il non desiderare più, l’atarassia. La castità dei monaci buddhisti c’entra con la reincarnazione e lo stesso il divieto di uccidere, perché l’altro è un reincarnato. Il cristianesimo non promuove il distacco dalle cose per sopprimere il desiderio ma per educare a usare la realtà come segno di Altro e non fine a se stessa. C’è moltissimo altro, ma ti assicuro che è così.

    • Enrico da Bergamo ha detto:

      Teologia protestante non significa molto, il protestantesimo comprende le chiesa del profondo sud degli USA razziste come quelle chiese che celebrano matrimoni gay.

  • Gabrio ha detto:

    X Rebecca: hai ragione mi sono spiegato male. 🙂
    Per i protestanti la salvezza viene solamente dalla fede in Gesù Cristo, le opere di misericordia sono totalmente inutili per cui se si fanno o meno non ha nessuna importanza nell’economia escatologica. Quindi l’Esercito della Salvezza è un qualcosa in più rispetto al messaggio – male interpretato – di Gesù.
    😉

  • Gabrio ha detto:

    X Enrico da Bergamo: tutte le confessioni protestanti si riuniscono nel “Dogma” del Sola Fide, per cui, possono essere mormoni quaccheri o hussiti, ma quelli dell’esercito della salvezza permangono protestanti 😉