La chiesa ortodossa è uscita vincitrice dall’ateismo sovietico
- Ultimissime
- 24 Mag 2011
Un nuovo libro, intitolato “Stalin e il patriarca, la Chiesa ortodossa e il potere sovietico 1917-1958“ (Einaudi 2011), di Adriano Roccucci, docente di Storia contemporanea presso la facoltà di Lettere e filosofia di Roma Tre, ricostruisce la rinascita della chiesa ortodossa russa dopo le durissime vessazioni che subì sotto il periodo ateo-comunista. La chiesa fu stordita dalla foga inquisitoria del regime, ma non soccombette. Il patriarcato di Mosca è tornato ad esercitare un ruolo importante nella Russia post-comunista, riappropriandosi di quella vocazione millenaria di architrave della “russità”.
Intervistato dal quotidiano Europa ha risposto: «L’esperienza sovietica non si risolse con il tentativo di secolarizzare stato e società. Prese la forma, piuttosto, di una “confessionalizzazione ribaltata”. Quello sovietico non era il modello dello stato laico, tendenzialmente neutrale verso la religione. I sovietici avevano una posizione chiara su Dio e professavano l’ateismo. Il tutto s’inseriva in un clima segnato dal mito rivoluzionario e dell’uomo nuovo. L’ateo sovietico era diverso dall’ateo occidentale. Era un credente, in taluni casi addirittura più credente del religioso. Questo carattere, in parte “mistico”, pervade tutta la storia bolscevica e connota la lotta contro gli ortodossi». Anche il comunismo sovietico fu un tentativo di emanciparsi dal cristianesimo per creare una nuova religione, assolutamente secolarizzata: «Il potere volle costruirsi un’aurea di sacralità, riappropriandosi addirittura dei simboli della storia russa. Con Stalin, in modo ancora più evidente, si consumò una strategia per convertire la “Terza Roma” alla tradizione bolscevica. Il piano regolatore portò alla costruzione dei sette, celebri grattacieli staliniani. Non è casuale che sette fosse anche il numero dei colli di Mosca e dei monasteri ortodossi, abbattuti dal regime, disposti a semicerchio lungo il secondo anello della città prerivoluzionaria».
Stalin usò anche la chiesa per realizzare i suoi obiettivi di guerra, cioè l’allargamento a occidente delle frontiere e dell’influenza dell’Urss, e convocò al Cremlino i tre metropoliti reggenti della chiesa: «Fu un evento paradossale, drammatico. Tre uomini di fede che avevano sofferto la persecuzione assistendo all’eliminazione di credenti, preti e vescovi durante gli anni ’30, si confrontarono con il loro carnefice. Venne stabilito una sorta di compromesso. Stalin chiuse la parentesi della persecuzione dura e pura, dando alla chiesa maggiori spazi e la possibilità di eleggere un nuovo patriarca».
La chiesa ha resistito e per questo è rimasta radicata nella società: «E’ una chiesa di martiri (un milione di persone vennero uccise a causa di questioni legate alla fede), è una chiesa che percorre le vie della clandestinità. Ha fatto resistenza mobilitando la leva liturgica. Continuando a celebrare il culto e a mantenerne la magnificenza, tenne vivo uno spazio di bellezza e alterità rispetto alle stile e alla cultura dell’Urss. La chiesa è riuscita anche a superare la seconda fase delle campagne antireligiose, lanciata dopo la morte di Stalin». L’assunto della propaganda sovietica diceva che la religione non era che una sopravvivenza del passato. Oggi l’82% crede in Dio (cfr. Ultimissima 7/5/11).
21 commenti a La chiesa ortodossa è uscita vincitrice dall’ateismo sovietico
è inutile, “Siate sempre pronti a rendere ragione della speranza che è in voi”, è inestirpabile dal cuore dell’uomo.
E’ una chiesa di martiri (un milione di persone vennero uccise a causa di questioni legate alla fede) – senza neppure potersi chiamare RESISTENTI ma solo DISSIDENTI.
Senza contare le “purghe staliniane”.
Le deportazioni di popoli.
Le carestie programmate.
L’eliminazione dei Kulaki, ecc.
Si’ e’ vero che gli atei non hanno niente di cui rimproverarsi.
Loro si’ che sono riusciti a cancellare la barbarie della superstizione con la scienza, portando in Europa il faro della civilta’ illuminata.
Non credo sia un caso che questa piaga sia emersa proprio all’emergere della miscredenza. Tanto che molti oggi parlano di civiltà post-secolare….
La cosa che ancora molti fanno fatica a capire è che l’ateismo governativo era proprio in funziona anticristiana. Volevano proprio creare una nuova società, senza Dio. Magari sotto il dio della scienza, fu proprio lì che nacque l’ateismo scientifico. E i risultati si vedono.
Dal 1800 in poi si è tentata l’emancipazione dal cristianesimo. L’uomo ha ritenuto di essere maturo per togliersi il “fardello” di Dio dalle spalle.
Forse per questo le apparizioni della Madonna si sonofatte piu’ frequenti a partire dal 1800?
Cosi’ dice padre Livio alla catechesi del venerdi’ sera su Radio Maria (ore 21.30 – 22.30 circa).
Dice che quando termineranno le apparizioni al termine dei 10 segreti non ce ne saranno piu’.
Quello che mi spaventa, e’ che se tra i 10 segreti di Medjugorje non c’e’ l’11 settembre 2001, non so cosa dobbiamo aspettarci.
E sembra acquisito il fatto che sara’ la nostra generazione a vederli, questi eventi…
Da quello che si sente le cose saranno molto piu’ gavi dell’11 settembre.
Grazie a questi storici per andare a scoperchiare ciò che oggi viene continuamente nascosto!
Se sul sito dell’UAAR hanno fatto un articolo a proposito di questi temi e’ appunto perche’ quando si portano a conoscenza di questi fatti i giovani, vanno in crisi per la continua ignoranza sul tema.
Sembrano essersi dimenticati del 1989 e della caduta della cortina di ferro.
Alla faccia della morale laica…gli scheletri nello specchio dell’ateismo sono molto più numerosi, molto più terribili e molto più recenti.
Loro dicono che non si possono paragonare le due cose perche’ questo era un regime dittatoriale, e naturalmente che non c’entra niente con l’ateismo, per poi aggiungere immancabilmente piuttosto voi, con le crociate, e i roghi, e gli ammazzamenti tra fazioni, e l’inquisizione…
La critica e’ puerile perche’ l’ideologia e i governi in questione promuoveveno l’ateismo di stato distruggendo sistematicamente tutte le religioni presenti sul territorio.
Quindi erano ATEOcrazie, l’ateismo come ideale sociale era evidente (leggi scritti di: Marx, Lenin, Trozkjj, ecc).
Non teocrazie come vogliono farci intendere.
Ovviamente dopo aver distrutto tutte le religioni, la teocrazia che si instaurava non era altro che l’adorazione della patria ma in particolar modo del superuomo che ne era a capo.
E’ inesatto dire l’adorazione della patria (nei regimi comunisti patria e’ tabu’).
L’adorazione e’ dovuta all’idea marxista, non alla patria come luogo fisico.
Le dittature marxiste esaltano sia il capo, sia l’ideologia.
L’ideologia deve produrre la societa’.
L’internazionalismo e’ basilare (ancora oggi), si cerca di cancellare le particolarita’ della cultura nazionale per conformarsi ai dettami dell’ideologia.
Il capo e’ colui che deve fare “avverare” la promessa ideologica.
Cioe’ tu chiedi che si avveri cio’ che ti promette l’ideologia.
L’ideologia ti promette che puoi a fare a meno della religione perche’ lei e’ sufficiente a soddisfare ogni aspetto della tua esistenza, quindi ti porta il paradiso in terra.
Inoltre considera che l’Unione Sovietica e’ durata molto piu’ della vita dei suoi “superuomini”, perche’ il sistema marxista e’ basato sull’ideologia che fa sistema di potere, non sugli uomini.
Guarda ancora alla cina, ancora marxista dopo tanti anni dalla morte di Mao, a Cuba, dove il premierato e’ cosa ormai di tipo monarchico, come in Nord Corea.
I regimi fascisti si’ sono personali e basati sul leader, qualli marxisti sono basati sull’ideologia marxista, che crea il sistema di potere marxista.
I regimi fascisti terminano la loro esistenza con la fine del dittatore che li ha creati.
I regimi marxisti-leninisti hanno durata illimitata.
Loro direbbero che questi governi distruggevano tutte le religioni presenti sul territorio perche’ in fondo non erano democratici (anche se poi in realta’ parteggiavano per loro, molti sono ex-68ini, comunisti falliti, anarcoidi o semplicemente inguaribili utopisti).
Loro dicono che vorrebbero un democrazia atea, non una dittatura atea.
Pero’ non ho ancora capito (perche’ se lo chiedi ti seppelliscono di ingiurie) a che modello si vorrebbero riferire: il Messico massone? La Spagna del ’38? Il Portogallo di Alfonso Costa?
La colpa? Essere credenti in Dio.
Se volete, leggetevi questa chicca.
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-cina-il-regime-reprime-la-chiesa-prega-1952.htm
Tanto, il comunismo e’ ormai caduto.