Stati vegetativi: un casco dimostra la loro coscienza e volontà

L’ingegnere Daniele Salpietro, da mesi impegnato tra i 24 stati vegetativi ricoverati al Centro don Orione di Bergamo, descrive il nuovo software, chiamato “Elu1”, ideato proprio nei giorni del caso Englaro, per provare a ricostruire un “dialogo” tra i pazienti e i loro cari. E’ un casco (acquistabile con 90 euro) applicato a un amplificatore cerebrale che moltiplica di un milione di volte gli impulsi neuronali, in modo da poter captare anche i minimi “spifferi” di volontà. Il nostro cervello quando pensa, cioè quando appunto ha coscienza (seppur minima come nel caso di SV), emette un segnale elettrico con delle frequenze, e i moderni sensori sanno leggere tali impulsi neuronali, in pratica “vedono” il pensiero prima che si traduca in azione.

Salpietro ha applicato il casco su vari stati vegetativi (definiti da qualcuno “irreversibili”), ad esempio su Cristina.  Alla richiesta di un comando non segue alcun movimento pratico, eppure «con il caschetto che misura la volontà, ogni volta che le davo questo ordine vedevo schizzare a mille il segnale sul monitor. In pratica sentiva e desiderava pure obbedire, il problema quindi non era la coscienza, ma solo la possibilità di tradurla in movimento». Una situazione già raccontata da tanti “risvegliati”, come Max Tresoldi, uscito da 10 anni di stato vegetativo e testimone oggi del fatto che «coglievo tutto ma non riuscivo a dirvelo». Per Cristina, il solo fatto di sentirsi capita, l’ha spronata ad  “uscire” dallo SV per passare a quello che la medicina chiama “stato di minima coscienza”, fino addirittura a parlare: «Dite ad Aldo che sono felice».

L’ingegnere rivela ad Avvenire che «nel 2008 chiesi al padre di Eluana di poter fare l’esperimento sulla figlia, di valutare cioè il suo grado di coscienza, ma non mi rispose. Certo che dagli indizi che abbiamo avrebbe dato risposte sorprendenti: una notte chiamò persino “mamma”, mentre il suo respiro cambiava all’udire le diverse voci e davanti a più testimoni alcune volte ha sorriso».  Salpietro spiega che è accertato che per il 40% dei cosiddetti “stati vegetativi” la diagnosi è sbagliata perché si usa come parametro il movimento. Invece «è la loro volontà che va accertata. Ciò che conta è se, al nostro comando, il loro cervello invia l’ordine di fare una cosa, indipendentemente dal fatto che poi la riescano a fare davvero».

Domenico, ad esempio, prende a “obbedire” solo quando gli ordini partono dalla voce della sorella, in dialetto bergamasco: il segnale sul video schizza in alto e, dopo una settimana, l’uomo ha già imparato a chiudere gli occhi su comando. E così Loredana (dimessa da un centro specialistico come “priva di coscienza”) quando le si avvicina improvvisamente la mano agli occhi non fa una piega, ma sul monitor rivela senza dubbio una rapida “risposta alla minaccia”: gli occhi non li chiude, ma ha la volontà di farlo. Conclude lo specialista: «Ma allora è chiaro che hanno bisogno di una nuova riabilitazione mirata, non più solo di essere lavati e girati in un letto… Ma quanto costa dar loro tutto questo? Più facile ed economico darli per persi e magari avviarli alla dolce morte, no?». Sul sito www.amicidieluana.it è possibile approfondire il contenuto del progetto Elu1.

89 commenti a Stati vegetativi: un casco dimostra la loro coscienza e volontà

  • Aldo Basile ha detto:

    Sono proprio contento di questo concentrare gli studi sugli stati vegetativi! E’ bello che i nostri ricercatori non si rassegnino alla cultura dell’abbandono promossa dal’anticristianesimo laicista.

  • Massimo Ponzoni ha detto:

    Beppone Englaro rifiutò il casco? Ci credo, come avrebbe potuto sopprimere la figlia venendo a conoscenza che magari ascoltava e capiva tutto come è avvenuto a Tesoldi, a Cristina ecc…? Se Eluana fosse rimasta viva sarebbe mai riuscito a diventare il leader dei radicali? Lo avrebbero invitato comunque alle Giornate della Laicità?

    • Fabrizio ha detto:

      Eh?!? Non dici sul serio.
      Credi davvero che abbia voluto la morte della figlia per diventare leader dei radicali?!?
      Perdonami ma mi sembra una stupidaggine e anche di poca sensiblità verso la famiglia Englaro.

      • Massimo Ponzoni ha detto:

        E’ accaduto il contrario? Hai le prove? A me sembra che possa benissimo essere andata così. Ha fatto una battaglia ideologica quando poteva benissimo sopprimere Eluana lontano dalle telecamere. E ora è invitato a destra e a sinistra da voi militanti a raccontare la sua bravata. Hai un’interpretazione differente? Ricordati che devi aderire hai fatti e non a quello che ti raccontano i tuoi amici radicali…

      • Flavio ha detto:

        Dai fabrizio piantala! Sappiamo tutti che è andata così, difendere quell’uomo non è possibile. Aveva detto che sarebbe sparito dopo aver ottenuto quello che voleva e ora è diventato un militante, abbassando l’età media dell’anticlericalismo tra l’altro!

      • EnricoBai ha detto:

        C’è chi difende il Papa e chi difende Peppo Englaro…ognuno ha i leader che si merita!

  • Ettore ha detto:

    La storia di cristina è veramente incredibile! Grazie ai nostri specialisti!

  • Enrico da Bergamo ha detto:

    Leggete queste parole profetiche:

    Hai tu, o io, il diritto alla vita soltanto finché noi siamo produttivi, finché siamo ritenuti produttivi da altri? Se si ammette il principio, ora applicato, che l’uomo improduttivo possa essere ucciso, allora guai a tutti noi, quando saremo vecchi e decrepiti. Se si possono uccidere esseri improduttivi, allora guai agli invalidi, che nel processo produttivo hanno impegnato le loro forze, le loro ossa sane, le hanno sacrificate e perdute. Guai ai nostri soldati, che tornano in patria gravemente mutilati, invalidi. Nessuno è più sicuro della propria vita.

  • Enrico da Bergamo ha detto:

    Clemens August von Galen

  • Larry SFX ha detto:

    affermazione bisplusridicole, al limite di psicoreato, RETTIFICARE!

    • Elena ha detto:

      In che senso, perdonami?

    • Enrico da Bergamo ha detto:

      Non capisco spiega meglio.

    • Zarathustra ha detto:

      Si riferisce al grandissimo romanzo di George Orwell “1984”. Suppongo che intenda dire che questa notizia va corretta in quanto urta il disegno della classe dominante. Cosa che mi sembra ridicola, dato che la classe dominante è ben attenta a non urtare le disposizioni della gerarchia ecclesiastica. In ogni caso mi complimento per il riferimento: quel romanzo anche se ha quasi settant’anni è drammaticamente attuale (tra l’altro è da li che hanno preso l’espressione di “Grande Fratello” per creare quello scempio di programma televisivo)

      • Invasateo ha detto:

        La cosa interessante è che entrambe le fazioni invasatei/teopitechi lottano contro il “pensiero dominante”…

        • Ettore ha detto:

          Contro qualcuno bisogna sempre prendersela, no?

        • Massimo Ponzoni ha detto:

          Interessante notare come c’è chi accenna ad Orwell e chi a Odifreddi (teopiteco)…evitentemente il livello di cultura è quello che è….

          • Phantom ha detto:

            Massimo, diceva la mia nonna che “ognuno ha quel che si merita”…non è così?

          • Invasateo ha detto:

            Suvvia, è normale citare i sacerdoti della propria parrocchia

            • Massimo Ponzoni ha detto:

              Appunto…è proprio questo che dico….c’è chi nella propria parrocchia ha Orwell (parrocchia a fianco, era anglicano) e c’è chi ha Odifreddi…e questo è un chiaro sintomo del livello culturale della propria parrocchia!!

      • Francesco Santoni ha detto:

        Cultura dominante e classe dirigente sono due cose diverse e possono benissimo non coincidere. La classe dirigente magari starà pure attenta a non far arrabbiare la Chiesa (in realtà anche questo non è proprio vero); ma la cultura dominante di cattolico non ha nulla. Sulla stampa ed anche nei libri di testo delle scuole il laicismo gode sicuramente di maggior fortuna. In questi giorni, tanto per fare un esempio, mi sono trovato più volte a discutere su De Mattei, ed ho notato che la maggior parte delle persone che conosco, anche ben istruite, sono totalmente incapaci di distinguere un discorso di teodicea da uno di scienze naturali. Tutti confondevano il problema delle cause del terremoto in quanto fenomeno naturale, dalle cause del terremoto in quanto male. Perché la maggior parte di loro non era in grado di svolgere correttamente queste considerazioni del genere, mescolando indebitamente teodicea a geofisica? Perché nessuno di loro era in grado di capire che cause naturali e cause soprannaturali non si contrappongono ma si completano? Questo significa che la maggior parte di loro hanno spontaneamente assorbito una mentalità tipica del positivismo e del naturalismo filosofico. Questa è quindi la cultura dominante.

  • PASQUO ha detto:

    come mai qiesto metodo non viene pubblicizzato ed applicato in tutte le sytutture Saanitarie facendo frequentare dei corsi specialistici a tanti MEDICI VOLONTARI?

    • Fabrizio ha detto:

      Perché un’invenzione o una scoperta deve diventare scientificamente “attendibile” e significativa prima che uno stato ne autorizzi l’uso e la diffusione (e meno male aggiungerei).
      In realtà dall’articolo non si capisce lo stato di questa ricerca, se è avanzato o agli inizi o mezza strada.
      In effetti non cita proprio nulla della ricerca, ne da riferimenti, sarebbe interessante trovarli e scoprire qualcosa di più.

      • Rego ha detto:

        Siamo all’inzio, è ovvio. Mi disgusta quando dici che vorresti impedirne la diffusione. La tua coscienza impazzirebbe vero? Questi genitori su cui è stato provato sono al settimo cielo della gioia e anche queste persone come cristina sono rinate e recuperate. Solo un idiota potrebbe augurarsi che la ricerca scientifica che permette questo non dovrebbe essere diffusa. Vergognati!!

        • Mandi ha detto:

          Rego, ma cosa ci vuoi fare? Sono poveri razionalisti chiusi nella loro gabbia psicologica. Lasciali pure vomitare odio e frustrazione, lasciamo che incanalino così la loro malvagità!

      • Gonzales ha detto:

        Ma sei fuori di testa fabrizio? ma come ti permetti? ma possibile che siete tutti così stupidi?

        • Rebecca ha detto:

          Amici, inutile offenderlo. Poveretto cosa può dire uno che sostiene la sua cultura? E’ ovvio che il fatto che le persone in stato vegetativo e i loro cari possano avere un modo di comunicare è per loro una sconfitta! come potranno liberarsi dai pesi inutili della società adesso?

      • Massimo Ponzoni ha detto:

        Caro Fabrizio, al posto di sparare stronzate..sto ancora aspettando la risposta…https://www.uccronline.it/2011/03/29/come-i-nuovi-atei-stanno-dimostrando-la-verita-del-cristianesimo/#comment-3820 non avrai mica pensato di fare il furbetto eh?

  • Mariella ha detto:

    purtroppo non c’è peggior cieco di chi non vuole vedere e non c’è peggior razionalista di chi non vuol capire.

  • Loris Arena ha detto:

    Essendo stata mia Mamma in stato vegetativo, sono per forza di ricordi, interessato all’argomento.Lei è volata tra le braccia del Signore il 25/2/1995, ma solo ora vedo che , dopo 16 anni, la Scienza ha compiuto dei balzi in avanti.
    Credo che Associazioni come ad esempio Scienza e Vita, possano supportare le Famiglie che non sono seguite con la dovuta attenzione oltre a coloro che sono in stato vegetativo, naturalmente.Mi permetto pertanto di chiedere a Tutti coloro che seguono con interesse questo argomento di manifestare la propria opinione in merito.Vi ringrazio.

    • Phantom ha detto:

      Loris, mi pare una richiesta molto legittima. In realtà non conosco bene la questione, però credo che vada indirizzata allo Stato e non ad un’associazione di medici…

    • Floris ha detto:

      Cosa intendi per supportare? Leggo che lo scopo di Scienza e Vita è semplicemente creare informazione e cultura. Non penso che abbia mai supportato gli stati vegetativi dunque. Lo statuto dice così: «L’Associazione si propone di promuovere e difendere il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, come fondamento di tutti i diritti umani e quindi della democrazia e, già ampiamente, di dibattere i temi della ricerca scientifica per quanto attiene alle ricadute sulla vita dell’uomo e della società. Tale obiettivo viene perseguito raccogliendo e divulgando i dati scientifici di carattere medico-biologico, filosofico, giuridico relativi all’esistenza e al senso della vita umana, in modo da dare adeguate risposte ai problemi inediti che nel tempo presente vengono posti particolarmente nelle aree estreme e marginali della vita umana dalle nuove acquisizioni scientifiche e tecniche e da una concezione utilitaristica dell’uomo e della società. L’Associazione collabora con le organizzazioni che perseguono il medesimo scopo e propone il valore della vita umana come forza di coesione e di impegno comune di credenti e non credenti. Questi obiettivi sono perseguiti con tutti i mezzi consentiti dalla legge, in particolare: – Promuovendo su tutto il territorio nazionale convegni, incontri, dibattiti, iniziative culturali, formative, sociali e politiche – Promuovendo presenze su tutti i mezzi di informazione, televisivi, radiofonici, giornalistici – Promuovendo su tutto il territorio nazionale, a livello regionale, provinciale e comunale gruppi locali che – in collaborazione tra loro, con le altre organizzazioni che perseguono identici fini e sotto la guida dell’ Associazione “Scienza & Vita”, realizzano a livello periferico ogni opportuna campagna culturale, informativa, educativa, scientifica e politica».

  • Massimo ha detto:

    Veramente una grande notizia che rivoluzionerà le cure per lo stato vegetativo. Sicuramente non potranno più eliminarli con la falsa pietà…
    Spero che la famiglia Englaro si penta e si metta a disposizione per aiutare altri a non fare lo stesso errore.
    Massimo

    • Massimo Ponzoni ha detto:

      La famiglia Englaro per ora è impegnata contro il crocifisso alle Giornate della Laicità…non gli sono mai interessati molto gli stati vegetativi…

      • Fabrizio ha detto:

        Mi sembra di cattivo gusto e di poca sensibilità credere che alla famiglia Englaro non sia mai interessato della famiglia.
        Davvero lo credi?
        Non mi sembra interessante ed è fuori luogo dare un giudizio sulla personale vicenda di una famiglia.
        Limitiamoci a parlare di etica e di ricerca scientifica che è meglio e più utile per tutti.

        • Massimo Ponzoni ha detto:

          Non si è mai interessato della figlia, come d’altraparte i quotidiani hanno più volte spiegato. La madre era sempre lì, e lui? Era solo interessato alla sua battaglia ideologica e a parer mio (e non solo mio) ha usato la figlia ricostruendo una presunta volontà da una mezza frase detta anni e anni prima, percepita per caso e fugacemente mentre uscire gracilmente dalla sua bocca in lontananza e in una giornata di vento. L’ha privata di pane e acqua facendola morire in 3 giorni di dolore (perché è una morte dolorosissima). E adesso scorrazza allegramente invitato da voi laicisti come paladino ed eroe. Questa è bioetica, perché questa è la cultura che volete imporre.

      • Enrico da Bergamo ha detto:

        Non accusiamo Englaro di cose se non possiamo provare.Comunque lui stesso ammette di percorre molti chilometri per l’Italia a difendere le sue ragioni nonostante la moglie malata.

        • Massimo Ponzoni ha detto:

          Non bisognerebbe allora difenderlo, dato che non ci sono prove della sua onestà. Più lo si esalta e più arriveranno critiche, se fosse sparito come diceva, le critiche sarebbero state minori. Non si può negare il fatto che ora sia un leader dei radicali e del laicismo in seguito a quello che ha fatto a sua figlia. O forse sostieni che lo sarebbe diventato comunque?

          • Davide ha detto:

            Direi che lo sarebbe stato di più se non avesse avuto successo.

            • Riff ha detto:

              Complimenti per aver chiamato “successo” la morte di Eluana. Siete vergognosi!

          • Massimo Ponzoni ha detto:

            Inoltre, chi visitò Eluana Englaro dichiarò che si trattò di omicidio: http://www.dueminutiperlavita.info/2008/07/quello-di-eluana-omicidio-altro-che.html;

            A casa mia l’omicida viene arrestato e non invitato ai raduni spirituali dell’uaar e dei radicali per aver ucciso una donna…

            • Davide ha detto:

              Veramente a morire ci ha messo 3 giorni, non due settimane.
              Fortunatamente a casa mia esiste la possibilità di morire, uccisi o meno, se si ritiene che sia la decisione migliore.
              Forse è una decisioneeste prendere voi, ma per una volta state a guardare, non potete ficcare il naso in tutto quello che succede.

              • Francesco Santoni ha detto:

                A casa tua quindi si può lasciar morire la gente di fame e sete? Complimenti!

              • Massimo Ponzoni ha detto:

                Mi pare che Eluana sia stata uccisa perché anni prima, in piena salute, aveva espresso, per vago sentito dire, questa possibilità. Me lo dimostri tu che era ancora della stessa idea? Chi lavora con gli stati vegetativi, non certo peppo englaro, sostiene che chi vuole morire quando è il salute, appena entra in stato di malattia grave cambia idea: https://www.uccronline.it/2011/04/04/il-neurologo-zampolini-%C2%ABnon-sono-credente-ma-dico-no-al-testamento-biologico%C2%BB/ La volontà di Eluana è stata per quanto mi riguarda inventata da beppino per portare avanti le sue idee. Si tratta di omicido, come dicono i medici (anche Zangrillo) e quindi ci vuole la galera e non il ritiro spirituale dei radicali!

                • Invasateo ha detto:

                  “Me lo dimostri tu che era ancora della stessa idea?”

                  Comunque per te non cambia niente, o sbaglio?
                  Mettiamo il caso che una persona in stato vegetativo riuscisse, ad esempio con il casco dell’articolo, ad esprimere la volontà di essere “lasciata andare”, saresti d’accordo a farlo?

              • Rebecca ha detto:

                Non capisco il riferimento allo “stare a guardare”? Il ficcare il naso è un sintomo di presenza nella società che gli atei moderni e militanti non possono vantare perché nessuno dà loro peso sociale e non sanno guadagnarselo se non con iniziative comiche.

              • Mandi ha detto:

                Si parla di uccisione di una terza persona non al momento consenziente. E’ ben diverso dal fatto che vuoi suicidarti a casa tua.

                • Davide ha detto:

                  Sto dicendo che le persone più vicine a Eluana erano convinte di questo scelta che per 17 anni si sono impegnate, voi che ne sapete della loro sofferenza o dei loro motivi?
                  Beppino ha dimostrato di rispettare le leggi e le sentenze, a staccare una spina ci metteva 5 minuti.

                  • Enrico da Bergamo ha detto:

                    Eluana resporava autonomamente, non vi era spina da staccare.

                  • Mina ha detto:

                    Peppone ha usato sua figlia per vedere confermate le sue idee. Lo dimostra ciò che sta facendo adesso.

        • Enrico da Bergamo ha detto:

          Io non difendo Englaro ritengo assurdo che un padre si preoccupi della volontà della figlia non ancora coniugata facendo cadere il principio della podestà genitoriale. Ritengo assurdo inoltre che egli sia sempre in giro stante le condizioni di salute della moglie e vista la sua promessa di sparire dalla scena pubblica.Accusarlo di voler togliere il corcefisso dalle aule non lo capisco egli parla solo della cosidetta libertà di scelta.

  • Anna Amicucci ha detto:

    Un grazie all’ingegnere Salpietro,il casco di sua invenzione è l’esempio di ciò a cui la ricerca dovrebbe volgersi, al vero servizio della umanità,ma dovrebbe aprire gli occhi a chi per sua disgrazia continua a tenerli chiusi all’amore al prossimo.Anna Amicucci.

  • franca ha detto:

    e’ una cosa fantastica !!! ma come faccio a contattare questo ingegnere? vorrei parlargli. se qualcuno mi puo’ aiutare grazie

  • daniele salpietro ha detto:

    ELU1 e’ stato concepito mentre assistevo inerme a quanto stava accadento ad Eluana ed alle tante Eluane che ogni giorno qualcuno spegne oppure omette di assistere, sulla base di proprie convizioni su cosa sia il suo bene. In principio l’ipotesi che volevamo verificare era la presenza o meno di capacita’ emotive in queste persone, ma presto ci siamo resi conto che la domanda era diversa: come possiamo migliorare la loro vita? Ricostruendo la relazione fra la persona disabile ed i propri cari: da qui nasce il progetto più importante come “sostegno alla comunicazione”.
    Una persona in grado di comunicare con il mondo esterno dopo anni di isolamento, come Cristina, le sue prima parole vanno alla persona che ha lasciato tutto x stare accanto a lei tutti i giorni. Quelle parole “dite ad Aldo che sono felice” ci fanno capire che non possiamo stare a guardare le tante Eluane, Cristina, Domenico, Antonella senza fare nulla per aiutarle a vivere meglio: costi quel che costi.

    • Luca Rigamonti ha detto:

      Daniele, ti ringrazio tantissimo per il tuo lavoro e il tuo impegno!! Spero veramente che ELU1 trovi la più ampia diffusione possibile!! Ancora grazie!!!

    • Michele Santambrogio ha detto:

      Mi associo anch’io ai ringraziamenti! Credo l’ambito verso cui ha scelto di applicare il suo lavoro sia uno di quelli più significativi e utili. Veder rinascere Cristina dev’essere stato qualcosa di inspiegabile…qualcuno su facebook si è chiesto: “se amplifico un impulso avrò certo una risposta che non equivale a coscienza, o sbaglio?”. Può spiegare un attimino più tecnicamente quello che è riuscito ad ottenere?

      • Daniele Salpietro ha detto:

        Sul sito http://www.amicidieluana.it troverà alcune informazioni utili relative al progetto (o almeno tutto ciò che possiamo pubblicare).

        Il protocollo che stiamo sviluppando è in continuo miglioramento, quello che pensavamo di poter realizzare in 2-3 anni, da qualche settimana – grazie alla collaborazione con altre aziende – si è ridotto a poche settimane. Ogni giorno riceviamo notizie di nuove “soluzioni” che ci fanno fare salti da gigante in avanti.

        • Michele Santambrogio ha detto:

          Grazie mille!

        • Tiziana ha detto:

          E’ la prima volta che sento nel mio cuore un dispiacere leggermente inferiore rispetto alla morte di Eluana. Forse se il suo sacrificio servirà a salvare tante vite umane, a umanizzare questi terribili stati di malattia, a dare ancora la possibilità di unire i malati con le loro famiglie….allora non sarà stato un sacrificio vano!

    • Massimo Ponzoni ha detto:

      Daniele, mi sono permesso sopra di fornire i suoi contatti a chi li chiedeva. Posso chiederle cosa prevede per il futuro? Cioè, di questo casco cosa ne sarà? Lo ha brevettato? Verrà diffuso nei centri che ne faranno richiesta? Grazie!

      • Daniele Salpietro ha detto:

        I dispositivi che usiamo sono tutti (o quasi) prodotti che si trovano in libero commercio. E’ stata una scelta iniziale, realizzare un sistema aperto usando tecnologie di facile acquisizione a costi industriali molto bassi (sotto i 200€).

        ELU1 è una soluzione composta da un protocollo, un insieme di dispositivi hardware (BCI e non-BCI) ed una serie di applicazioni software: i comunicatori personali. Come ogni “protesi”, anche ELU1 ha bisogno di un periodo di addestramento all’uso oltre che di “personalizzazione” rispetto alle capacità sensoriali della persona.

        Il progetto non sarà protetto da nessun brevetto, ma sarà rilasciato per il libero uso. Al momento però resta “protetto” dal solo segreto industriale.

        La diffusione potrà avvenire in base alla disponibilità di persone di buona volontà che vorranno collaborare al progetto.

        • Massimo Ponzoni ha detto:

          E’ sicuramente una strategia vincente! Anche il fatto di non brevettarlo dice molto del vostro obiettivo, non un monopolio o gloria personale ma esclusivamente un creare e mettere a disposizione tutto. Un vero interesse per i destinatari! Complimenti! Sono in contatto con alcuni amici di Medicina e Persona (http://www.medicinaepersona.org/cm/home.jhtml;jsessionid=0B344AE7962935C064EBBB4B3F4C8F35), un ente che riunisce Opertori Sanitari impegnati sotto il profilo etico .Ho inviato loro i link all’articolo di Avvenire e a questo, compreso il suo sito internet, non si sa mai che qualche altro direttore sanitario si interessi del progetto!

        • Ettore ha detto:

          Complimenti! Bellissimo progetto!

        • Flavio ha detto:

          Se si investissero qui le risorse al posto che in tante cose inutili!!!

        • Piero ha detto:

          Salve, dott Salpietro,
          Sono un Ingegnere Informatico laureatomi all’Univerista’ di Pisa.
          Vorrei chiederle se le fosse necessario un qualche aiuto “informatico” per il suo bellissimo progetto.
          Compliemnti e continui cosi’

    • Franco ha detto:

      Grazie dott. Salpietro! Sto iniziando la facoltà di ingegneria e spero di venirle presto a dare una mano!!! 🙂

      • Daniele Salpietro ha detto:

        Può già farlo da subito mi creda, i miei attuali assistenti sono tutti ragazzi delle scuole medie superiori. Il resto le deve venire dal cuore altrimenti scapperà più infretta di quanto creda da questi reparti. Bisogna saper entrare in punta di piedi nella relazione delle persone dedicandosi anima e corpo alla ricerca di un segno, qualunque esso sia.

        Ed una volta trovato non è detto che abbiamo già il dispositivo giusto per “amplificarlo” e quindi inizia la ricerca e lo scambio di informazioni con il resto del mondo mettendo tutte le proprie capacità (ma soprattutto il tempo ) in quello che si sta facendo.

        Ed a volte tutto questo non basta neppure, e quindi serve essere tanto umili da saper chiedere una mano al cielo.

        • Franco ha detto:

          Posso solo intuire come possa essere lavorare costantemente in quest’area di mistero dell’umano. Credo che se non fossi di Palermo ora le starei chiedendo di ricevermi per un colloquio. A settembre inizierò la facoltà e magari quest’estate la contatterò per venire a vedere in diretta l’applicazione del software. Grazie!

          • Daniele Salpietro ha detto:

            Questo non è il mio lavoro primario, noi tutti lo facciamo nel tempo libero come volontari (cosi come tutti gli altri collaboratori).

            Comunque, non è detto che non ci si veda anche prima, ci sono alcune persone che dovremmo vedere anche in Sicilia, se sei disponibile potresti darci una mano visto che sei già li ?

            Mandami i tuoi riferimenti via email, nel caso così sappiamo come contattarti 🙂 🙂

    • Enrico da Bergamo ha detto:

      Mi complimento con lei, per le capacita professionali mostrate. Un piccolo consiglio bisognerebbe documentare se e come Englaro ha rifiutato la sua proposta e vedere se Fazio la invita in trasmissione.

      • Daniele Salpietro ha detto:

        Pensa davvero che servirebbe a qualcosa?

        Se il Signore lascia che certa gente sia così dura di cuore (come fece con il faraone) lo fa per un bene più grande per tutto il suo popolo. E noi conosciamo già come poi andrà a finire tutta questa storia.

        Magari invitiamo Fazio, come abbiamo fatto altri, a stare con noi un pomeriggio: ti può cambiare la vita per sempre 🙂

        • Rego ha detto:

          Un bene assai misterioso…! Sono d’accordo con Daniele: è questa gente che deve uscire dai salotti televisivi, non noi che dobbiamo entrarci! E’ incontrando le persone che si cambia il mondo, in fondo gli apostoli hanno proprio fatto così.

        • Enrico da Bergamo ha detto:

          Non credo che qualcuno dei sostenitori/seguaci di Englaro cambi idea, facendo cosi magari si convince qualche incerto.

          • Flavio ha detto:

            Ma scusa, tutte le conversioni di militanti pro-choice che compaiono su questo sito non ti dicono nulla? Non chiudiamo le porte al Mistero!

  • Daniele Salpietro ha detto:

    Io sarò ancora con voi domani sera,
    nel augurarvi la buon notte e un buon venerdi (di quaresima), vi lascio questi interessanti articoli collegati a quanto stiamo facendo:

    http://www.iss.it/binary/sibi/cont/avvenire1022011.pdf

    solo due anni fa :

    youtube http://www.youtube.com/watch?v=6jtLcJUi7TE

    già oggi:

    Link http://autonomos.inf.fu-berlin.de/subprojects/braindriver
    Youtube Video: http://www.youtube.com/watch?v=iDV_62QoHjY&fmt=37

    e domani chissà ? forse potrebbero anche prendere posto su un volo spaziale, loro sono già abituati a pensare molto ed hanno anche un cuore, invece che Robonaut R2:
    http://www.tecnocino.it/articolo/robot-astronauta-robonaut-r2-dallo-shuttle-alla-iss-le-foto/27275/

    Solo uno sogno ?

    Buona notte 🙂

    • Riccardo ha detto:

      Che bellezza! Certo, la brain computer interface ha un’applicazione su vastissima scala e bisogna avere un grande cuore per dedicarsi nel tempo libero anche alle persone apparentemente più sfortunate! Grazie e buona notte!

    • Enrica ha detto:

      Date un’incredibile possibilità a tantissime persone! Ammetto che avrei un pò di paura a stare nel sedile del passeggero di un auto guidata con la mente…un pò meno se vedessi uno che guida la sua carrozzina :). Però non posso che stimarei chi si impegna per dare tutto ciò a costoro!

    • Massimo Ponzoni ha detto:

      Grazie ancora, buona notte!

  • Daniele Salpietro ha detto:

    Al Don Orione succedono cose straordinare, ma queste sono rese possibili dalle persone straordinare che ci vivono: gli ospiti, i familiari, i medici, gli infermieri, gli assistenti, i volontari, etc.; in questo articolo del 13 gennaio una breve storia (che in parte già conoscete) raccontata dal Dott. Guizzetti http://bit.ly/fmO1um

    Buon notte