La sociologa Kadlecová: «in Russia l’ateismo ha perso e la Chiesa ha vinto»
- Ultimissime
- 23 Mar 2011
La sociologa russa Erika Kadlecová (1924), direttrice del Segretariato per gli affari delle Chiese presso il ministero della Cultura durante la Primavera di Praga, faceva parte di un gruppetto di sociologi marxisti, ricercatori presso l’Accademia cecoslovacca delle scienze, che dall’inizio degli anni ’60 cercavano un approccio meno ideologizzato al problema religioso, tentando di analizzarlo dal punto di vista sociologico. Ma dopo il colpo di Stato del ’48 che portò al potere i comunisti a Praga, la sociologia venne espulsa dalle università e sostituita dall’«ateismo scientifico».
La stessa Kadlecová fu sostituita e il suo nome comparve solo nei rapporti della polizia (la sorvegliavano agli incontri degli ex-comunisti) e nei canali del samizdat. Questo perché la Kadlecová -racconta su Il Sussidiario Angelo Bonaguro, esperto di cultura e storia della Russia-, giunse a conclusioni sconfortanti circa il comunismo ateo in cui era inglobata. Scrisse infatti: «Scomparso il feudalesimo, il colonialismo, il capitalismo, sono andati al potere coloro che promettevano libertà, uguaglianza, fraternità e la rivoluzione dei proletari di tutto il mondo. I sogni però si sono infranti nel momento in cui venivano realizzati, e il risultato è la disillusione, la confusione, la paura del futuro, la perdita di prospettiva. Il marx-leninismo atrofizza la mente e la induce a pensare paradossalmente in modo religioso: siamo i primi ad imporre alla società, in maniera grossolana e ridicola, gran parte di quello che rinfacciamo alla religione come inaccettabile. Diamo la caccia all’uomo delle nevi, fotografiamo i dischi volanti, cerchiamo tracce di visite degli extraterrestri, meditiamo sulla parapsicologia».
LA CHIESA HA VINTO SENZA COERCIZIONE. Interrogandosi sulla rinascita del fenomeno religioso negli anni ’80 dopo anni di ateismo, arrivò a scrivere: «se si elimina la premessa di Dio non esiste una risposta soddisfacente». Tirando le somme, concluse: «Le Chiese non hanno nessun mezzo coercitivo: la compattezza, la disciplina interna e l’ubbidienza possono fondarsi esclusivamente sull’autorità. E proprio in questa debolezza sta la sua forza e il suo carattere eccezionale. La loro dottrina, il loro modo di vita sono assolutamente diversi da quelli che inculchiamo: indicano la via di uscita e la speranza là dove gli altri non vedono nulla. Diventare cristiano non è certo un modo per far carriera, lo sappiamo bene. Il contatto con i cristiani dà la sensazione di una comunità di persone generose e di una particolare positività. L’aiuto e il sostegno reciproco, l’ambiente di amicizia che nella società atomizzata è in grado di supplire alla mancanza di rapporti, nelle società religiose sono resi ancor più forti da un aspetto metafisico: l’incontro con Dio nel prossimo». Osservando la Polonia e Papa Wojtyla dedusse che il Pontefice non solo agisce conoscendo perfettamente i problemi dei paesi socialisti, ma comprende altrettanto bene la politica e la neolingua del Partito. E in questo contesto la Chiesa interviene come difensore dei diritti umani, salvaguardia dell’identità e dell’integrità nazionale, protettore degli interessi degli operai e dei contadini, e come tale è riconosciuta: «Dove siamo finiti – si chiede la Kadlecová – se la Chiesa cattolica lotta per la libertà di parola contro la censura introdotta dai marxisti, e per il diritto dei lavoratori ad unirsi in sindacati di cui si fidano?».
8 commenti a La sociologa Kadlecová: «in Russia l’ateismo ha perso e la Chiesa ha vinto»
Se lo ammette anche lei. Cmq bell’articolo, complimenti.
Che bellezza queste parole!! E sapeva bene quello che scriveva!
«Siamo i primi ad imporre alla società, in maniera grossolana e ridicola, gran parte di quello che rinfacciamo alla religione come inaccettabile. Diamo la caccia all’uomo delle nevi, fotografiamo i dischi volanti, cerchiamo tracce di visite degli extraterrestri, meditiamo sulla parapsicologia». Ma cos’è, sta parlando degli uaarini vent’anni prima della nascita della setta razionalista?
No, degll’ateismo superstizioso in generale.
O si crede in Dio o si crede a tutto, diceva Chesterton. Le conferme di questo sono quoidiane.
🙂
Dicono che Russia e Cina saranno completamente cristiane tra 50 anni o cmq per la fine del secolo. I deboli e i semplici nella realtà vincono sempre.
Incredibile quel che ha intravisto questa donna. Chiedo: come si spiega il fenomeno cristiano senza Cristo qui ed ora?