L’Università Cattolica di Brescia festeggia tra scienza e fede

Il 2011 è un anno importante per l’Università Cattolica di Brescia. Innazitutto perché si celebrano i 90 anni della fondazione dell’Ateneo dei cattolici italiani, i cui festeggiamenti culmineranno il 21 maggio nel pellegrinaggio alla sede Apostolica di Roma alla presenza del Papa Benedetto XVI. Inoltre perché quest’anno – oltre al ventesimo della Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere e al decennale di quella di Sociologia – l’Ateneo bresciano festeggia il 40esimo anniversario della fondazione della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, sorta con il corso di laurea in Matematica nel lontano 1971 (quello di Fisica si aggiunse solo nel 1997).

 

La facoltà scientifica si articola in ben quattro corsi di laurea triennali e specialistici e al cui interno sono presenti anche i filoni formativi delle scienze informatiche e ambientali. E’ stata quindi resa protagonista del tradizionale “dies academicus” svoltosi il 3/3/11. Dopo celebrazione eucaristica è seguita una tavola rotonda sul tema «Il valore del sapere “esatto”. Il ruolo della matematica e della fisica», proseguito poi per tutto il pomeriggio con un incontro di laureati e docenti.

Ad inaugurare i lavori è stato il rettore Lorenzo Ornaghi che, innanzi alla folta platea di autorità (dall’assessore regionale allo Sport a quello provinciale all’Istruzione Aristide Peli, dal sottosegretario regionale all’Università e alla ricerca Alberto Cavalli al prefetto Narcisa Brassesco Pace) ha sinteticamente ripercorso alcune tappe della crescita dell’Ateneo bresciano (che oggi ospita ben 6 Facoltà e 15 corsi di laurea) per soffermarsi poi su alcune iniziative specifiche come l’ormai nota «Benvenuta Matricola», l’open day per gli studenti, la «Disfida matematica» e la nuovissima «Settimana della fisica» che prenderà il via per la prima volta il prossimo 18 marzo. Oggi ci sono ben 1100 studenti che partecipano a tirocini formativi e 2450 sono le convenzioni sottoscritte con le aziende e gli enti locali, una testimonianza dell’intenso rapporto di «collaborazione tecnico-scientifica, oltre che di servizio culturale» che l’Università ha con le istituzioni di governo e la rappresentanza del territorio.

«La comunità scientifica della Facoltà si avverte al tempo stesso locale e globale» ha aggiunto il rettore sottolineando non solo l’importanza di molte pubblicazioni uscite su riviste internazionali ma anche e soprattutto il valore di una Facoltà che «concretamente mostrasse quanto sia essenziale, per la cultura cattolica, l’incessante approfondimento del rapporto tra fede e scienza». La notizia è apparsa su Bresciaoggi.

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