John Finnis, il filosofo di Oxford, racconta la sua conversione al cattolicesimo

Uno dei maggiori riformulatori del giusnaturalismo è unanimemente considerato John Finnis. Docente nelle prestigiose Università di Oxford e Notre Dame, ateo negli anni della giovinezza, è quindi passato a una visione teistica, arrivando a convertirsi al cattolicesimo dopo il primo anno di permanenza a Oxford. Descrive così questi passaggi in un’intervista su Avvenire: «Avevo due amici all’Università di Adelaide che fecero un viaggio simile al mio e nei medesimi anni, tuttavia seguendo autori e riferimenti diversi. Arrivammo alla consapevolezza, attraverso lo studio e la riflessione, che Dio esisteva, che era intervenuto nella storia e che la fede cattolica era la sola, seria possibile espressione di tale divina rivelazione. E la Chiesa cattolica era l’unica seria candidata a essere la comunità fondata per trasmettere tale rivelazione e la grazia di Dio fino alla fine dei tempi». Continua il filosofo: «A me furono di grande aiuto per superare David Hume e Bertrand Russell alcuni libri sull’empirismo inglese scritti da un sacerdote e filosofo inglese scomparso prematuramente durante il Concilio, D.J.B. Hawkins. Ma importanti furono anche le letture di Newman, specialmente l’Apologia pro vita sua, e la critica dell’empirismo fatta del gesuita Bernard Lonergan».

Finnis ha elaborato una filosofia della legge naturale che verte su una serie di “basic goods” di evidenza antropologica, i quali non necessitano di essere di per sé dei credenti in Dio. Lui la spiega così: «Tutta la realtà poggia ontologicamente o “presuppone” un’esistenza divina, una Creazione e una Provvidenza. Ma uno può occuparsi di fisica anche senza occuparsi del suo presupposto ontologico definito filosoficamente. Allo stesso modo, uno può arrivare molto lontano nella ragion pratica senza doversi confrontare con le primissime precondizioni ontologiche (metafisiche) dei beni verso i quali si orienta. L’ordine epistemologico della scoperta e l’ordine metafisico della dipendenza seguono direzioni opposte, è possibile quindi trovare un punto di incontro con tutti coloro che non siano nichilisti dogmatici».

Il filosofo conclude elogiando il pensiero di San Tommaso: «Tutta la mia filosofia della ragione pratica, della legge naturale, della giustizia, della legge positiva, dell’intenzione e dell’azione, i miei lavori sulla teologia naturale seguono profondamente la linea, per quanto posso giudicare, di san Tommaso. In particolare, la sua teoria della legge positiva è di un tale livello che non è stata veramente mai superata. Il mio lavoro a riguardo è poco più che una sua elaborazione». In un’intervista per II Tempo, oltre a elogiare il Santo Padre e il suo discorso a Ratisbona, ha dichiarato: «Considero Tommaso un fondatore del pensiero moderno perché è alla lunga il più lucido e comprensivo divulgatore delle parti migliori della migliore tradizione filosofica della storia umana». Ha poi accennato anche alla portata dei cambiamenti culturali inaugurati dalla contraccezione: «è emersa l’auto-distruzione demografica delle culture che li hanno abbracciati».

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6 commenti a John Finnis, il filosofo di Oxford, racconta la sua conversione al cattolicesimo

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  1. Francesco ha detto

    Ormai le conversioni sono una routine…per fortuna 🙂

  2. LimoDj ha detto

    “la Chiesa cattolica era l’unica seria candidata a essere la comunità fondata per trasmettere tale rivelazione e la grazia di Dio fino alla fine dei tempi”.
    In fondo arrivano tutti alla stessa conclusione…

  3. antony flew ha detto

    fatemi capire…uno entra a Oxford e si converte. Ma lo studio accademico non portava a ritenere insensata la fede?

    • simba ha detto in risposta a antony flew

      attenzione però. Il tasso religioso in rapporto inverso allo sviluppo scolastico è un’osservazione corretta. L’islam e le religioni asiatiche stanno entrando in crisi proprio per questo. L’eccezione è il cristianesimo che non solo resiste alla grande all’infuriare della divinizzazione della ragione umana, ma addirittura sembra aumentare di qualità e quantità.

  4. Mattia Palmieri ha detto

    anche la filosofia allora sta vivendo una rinascita!

  5. fabrizio privato ha detto

    Oxford è un’altra Lourdes….il miracolo di persone che prima erano pseudorazionali e poi oggi diventano ragionevoli con la conversione.

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