Nonostante l’ateismo di stato, cresce la Chiesa anche in Ungheria

La Chiesa cresce anche in uno stato ex comunista come l’Ungheria. Ovviamente -come in tutte le dittature del ‘900- vi fu instaurato l’ateismo di Stato dal 1948 al 1989, eppure il vescovo Pryryz, intervistato da Aiuto alla Chiesa che soffre, ha spiegato che circa la metà dei seminaristi deve alloggiare fuori dai seminari per mancanza di spazio. Addirittura bisogna arrivare a respingere anche le richieste. La onlus citata sostiene economicamente 86 seminaristi, e 287 sacerdoti ungheresi. Il Vescovo ha così ringraziato: «Invio i miei sinceri saluti ed esprimo i nostri più sentiti ringraziamenti per la vostra risposta alle richieste ad aiutare la nostra Chiesa, così da affrontare le molteplici esigenze che sono emerse dopo un lungo periodo di persecuzione». Ha poi spiegato che i giovani sono molto affascinati da un prete diocesano, Omelio Korch, che ha offerto aiuto agli ebrei durante l’occupazione nazista e per questo venne ucciso nel campo di concentramento di Majdanek, alla periferia di Lublino, in Polonia nel 1944. Nonostante gli aiuti della famiglia ha voluto rimanere nel campo di concentramento per stare vicino agli ebrei. E’ ancora oggi «un grande esempio per i giovani». La notizia è ripresa da Religion En Libertad.

9 commenti a Nonostante l’ateismo di stato, cresce la Chiesa anche in Ungheria

  • Michele Santambrogio ha detto:

    che spavento dal titolo pensavo che ci fosse ancora la dittatura atea…

  • EnricoBai ha detto:

    Aiuto alla chiesa che soffre sta facendo un ottimo lavoro! Sono veramente entusiasta!

  • Enrico da Bergamo ha detto:

    Bella notizia.

  • Enrico da Bergamo ha detto:

    Probabilmente a riguardo dei martiri della chiesa del silienzio si potrebbe dire:

    Federico,
    si potrebbe rispondere che anche gli apostoli se la sono cercata…
    Ricordiamoci che i Romani erano sempre stati tolleranti con tutte le religioni, e se hanno cercato di contenere i cristiani forse un motivo c’era. Non erano forse i cristiani che istigavano il popolo a non riconoscere l’autorità dell’imperatore?

    I comunisti non erano anche loro tolleranti versoi le religioni? era la chiesa che si opponeva loro.

  • paolo ha detto:

    seminaristi che non possono essere ospitati dai seminari perchè strapieni… una notizia che mi riempie il cuore di una gioia immensa

    • Massimo Ponzoni ha detto:

      Un pò meno effetto fa sapere che devono essere respinti dei giovani…ma avranno i loro motivi! Piuttosto gli ospiterei a casa mia…

  • Lucy ha detto:

    Chi si brucia non vuole più mettere la mano…è una legge tantos semplice..

    • Luca Pavani ha detto:

      La storia insegna e bisognerebbe guardarla più spesso..lo si è visto quando gli stati sotto l’ateismo comunista si sono tutti schierati a favore del crocifisso