L’UE riesce a condannare la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente

Dopo oltre tre settimane di dibattito, l’Unione europea è riuscita a produrre un testo in cui si citano in modo esplicito i cristiani come vittime di persecuzione e oggetto di attacchi violenti. Un testo precedente era stato preparato in gennaio, dopo l’attacco terrorista in una chiesa a Bagdad e le uccisioni in una chiesa di Alessandria d’Egitto, ma era stato bocciato proprio per la mancanza di riferimenti ai cristiani, avendo la Ue preferito usare il termine generico di “minoranze religiose”. Il documento ufficiale approvato condanna «fermamente gli attacchi contro i cristiani ed i loro luoghi di culto, i pellegrini musulmani e le altre comunità religiose» ed esprimono «profonda preoccupazione per il numero crescente di manifestazioni di intolleranza e discriminazione fondate sulla religione, di cui sono testimonianza le violenze e gli atti di terrorismo condotti recentemente in diversi Paesi». Presiedendo la riunione dei ministri, la rappresentante della politica estera della Ue, Catherine Ashton, ha rivolto un appello ai dirigenti tunisini perché consegnino alla giustizia gli assassini di Marek Rybinsky, il prete cattolico polacco ucciso la settimana scorsa. Un primo testo –ricorda Avvenire– era stato bloccato da alcuni ministri il 31 gennaio perché mancavano riferimenti chiari alle minoranze religiose, in particolare alle comunità cristiane vittime di recenti stragi (cfr. Ultimissima 3/2/11). La Conferenza dei vescovi cattolici europei (Comece) ha commentato la dichiarazione dei Ventisette definendola «un passo nella buona direzione». «Tuttavia – ammonisce la Comece – la sicurezza e la sopravvivenza delle comunità cristiane, soprattutto nel Medio Oriente, richiedono un’azione concreta». L’Agenzia AsiaNews lamenta il fatto che il documento «cerca di bilanciare le violenze contro i cristiani con quelle contro altre comunità religiose, in un “eccesso” di equilibrio ed equidistanza, non tenendo conto che almeno il 70% delle persecuzioni nel mondo avvengono contro i cristiani». Anche Sophia Kuby, direttrice esecutiva dello European Dignity Watch, una Ong attivissima a Bruxelles  nella difesa di quelli che statutariamente definisce «i tre pilastri più importanti della società: la vita, la famiglia e le libertà fondamentali», è rimasta comunque delusa (cfr. La Bussola Quotidiana).

14 commenti a L’UE riesce a condannare la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente

  • Matilde ha detto:

    mi aspettavo sinceramente di meglio…ma che ci stiamo a fare ancora in europa???

  • MattiaPalmieri ha detto:

    Qualcosina in più no eh? Paura dei musulmani o degli invasatei?

  • AndreaPanico ha detto:

    Degli Invasatei nn ho certo paura, sono i musulmani che mi fanno paura , se dico una cosa contro di loro (anche se giusta)mi uccidono.

    • Lucy ha detto:

      Beh insomma…è solo perché sono una minoranza…sappiamo bene cosa ha fatto l’uomo senza Dio, senza Cristo, quando ha avuto in mano il potere e la maggioranza….solo che ovviamente tutti hanno paura dell’islam e quindi si preferisce attaccare i cattolici e i cristiani.

      • Matilde ha detto:

        Gli atei erano i musulmani estremisti del ‘900. E’ solo una questione di numeri. SOno d’accordo.

        • Caranto ha detto:

          Questa non l’ho capita! puoi dettagliare? Il limite è tutto mio.

          • LucaPavani ha detto:

            Lo faccio io dato che credo di aver capito (poi Lucy mi correggerà…). Nel ‘900 la forza estremista-talebana era quella atea (dittature comuniste, social-darwinismo, eugenetica ecc…) oggi è quella musulmana. Gli atei nel frattempo sono diminuiti, hanno perso il potere ma sono diventati più subdoli creano il cosiddetto movimento settario dei “new atheist”, cioè il rimasuglio volgare dell’ateismo novecentesco.

            • Luca Pavani ha detto:

              Anzi…Matilde mi correggerà…sorry

            • Caranto ha detto:

              Egregio LucaPavani,
              e Lei che c’entra? Nessuno ha chiesto nulla a Lei.
              Questa ha tutta l’apparenza di costituire una ennesima dimostrazione, se mai v’era bisogno, di quale considerazione godano le donne nel vostro ambiente (dato ovviamente per scontato che al nome Matilde corrisponda una gentile signora/ina…).
              Non ho alcun dubbio che Matilde saprà dare una riposta assai più confacente e senz’altro più interessante della Sua. Che ne dice Signora/ina Matilde?

              • Luca Pavani ha detto:

                Fastidio eh non saper rispondere? Le donne nel nostro ambiente? Proviamo a chiederlo alle donne (ad esempio Matilde) perché sono molto interessato ai loro pareri piuttosto che a quello degli invasatei complottisti…

                • Caranto ha detto:

                  Egregio LucaPavani,
                  allora non ci siamo capiti: nessun invito è mai stato rivolto a Lei da parte mia; invece per ben due volte Lei ha risposto abusivamente a nome di altra persona. Ciò è profondamente scorretto per cui la taglio qui definitivamente. Inoltre, anche volendo, non c’è nulla di concreto cui rispondere, nelle sue argomentazioni: soltanto alcune sue personali opinioni sugli atei, e nemmeno troppo originali. Un po’ poco, non trova? Quindi Lei non riceverà più risposta. Se invece Matilde volesse farsi avanti…