Bambina salvata dalle cellule staminali adulte

Fino a tre settimane fa era completamente paralizzata dal collo in giù e deglutiva con fatica, avendo davanti a sè un’aspettativa di vita ridottissima. Ora la piccola di sei mesi, affetta da atrofia muscolare spinale, è in grado di alzare il braccio, stringe oggetti con le mani, muove parzialmente le gambe e beve il latte dal biberon. E’ affetta da una grave malattia neurodegenerativa è stata sottoposta all’Irccs «Burlo Garofalo» di Trieste a un’innovativa terapia con cellule staminali mesenchimali, staminali adulte (e non, ovviamente, embrionali). Il papà afferma: «Oggi la mia bambina deglutisce, respira e gira la testa per guardarci. Ed è una bella sensazione». Ricorda anche che i medici avevano escluso la guarigione, infatti la Sma1 è una grave malattia degenerativa che non lascia scampo. La tenacia dei genitori li porta sulla pista di una nuova terapia a base di cellule staminali adulte, approdando al Burlo di Trieste, un’eccellenza nella cura delle patologie infantili, e incontrano il dottor Mariano Andolina. L’operazione, avvenuta con il via libera del Tribunale Civile di Venezia, ha utilizzato il protocollo medico della Stamina Foundation Onlus, che utilizza esclusivamente staminali adulte, con cellule prodotte dal Laboratorio Verri di Monza. Le cellule staminali mesenchimali (Mscs) sono cellule immature con la capacità di autorinnovarsi e differenziarsi continuamente in cellule specializzate tessuto-specifiche. Dimostratesi più stabili delle embrionali, senza alcuna necessità di smembrare gli embrioni umani e quindi senza alcuna complicanza bioetica, sono cellule di origine midollare ma si ritrovano anche nel tessuto adiposo, nel sangue periferico, nel cordone ombelicale, nel derma, nel pancreas, nel fegato, nel polmone e in altri tessuti fetali; nel midollo osseo in particolare svolgono un importante ruolo come cellule della nicchia ematopoietica. Su Il Corriere della Sera si legge che si tratta del primo caso di terapia con cellule staminali intratecali effettuato in Italia e il primo in Europa in una malattia come questa. Grazie al trapianto di staminali il meccanismo degenerativo della malattia è stato bloccato. La notizia è apparsa anche su Avvenire.

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17 commenti a Bambina salvata dalle cellule staminali adulte

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  1. Matilde ha detto

    Leggevo tempo fa che erano pericolose perché procuravano il cancro. Ho letto anche un articolo se confutava questo studio. Direi che però questa notizia ribalta di nuovo l’efficacia delle “adulte”

  2. Luca Pavani ha detto

    Speriamo che questa notizia porti maggiori studi verso le staminali adulte

  3. EnricoBai ha detto

    Il grande genetista Angelo Vescovi sta facendo un lavoro enorme sulle staminali adulte, speriamo che un giorno sostituiscano definitivamente quelle embrionali.

    • iena ha detto in risposta a EnricoBai

      in italia le hanno sostituite del tutto perché una legge talebana impedisce di lavorare sulle embrionali.
      Vi è difficile capire, voi che vi dichiarate razionalisti, che la ricerca deve andare in ogni direzione, senza censure da parte degli stregoni di turno, altrimenti la ricerca muore?
      Io sarei ben felice se dalle staminali adulte si trovasse la terapia del cancro, ma sarei ugualente felice, contrariamente a voi, se la soluzione venisse dalle staminali embrionali

      • Francesco Santoni ha detto in risposta a iena

        Uno, qui nessuno si dichiara razionalista, leggi meglio il nome del gruppo (che tra l’altro a me non piace, ma questa è un’altra questione). Due, che la ricerca debba andare in ogni direzione senza limiti è una posizione che anche Josef Mengele condividerebbe (e tra l’altro l’ha pure messa in pratica con i risultati che sappiamo, voi progressisti moderni siete gli eredi della sua cultura).

        A noi non ci va bene che si possano produrre in serie persone per curare le malattie di altre persone. Ti è chiara la cosa?

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a Francesco Santoni

          Prima che qualcuno venga a dire che l’embrione non può essere considerato persona, faccio notare che per Mengele neanche le sue cavie erano persone.

        • Larry SFX ha detto in risposta a Francesco Santoni

          la pensava così anche l’unità 731 che ha effettuato degli orribili test su cavie umani in Manciuria prima ancora che iniziasse la Soluzione Finale; inoltre quelli lì non erano legati a un’ideologia aberrante come i nazisti, erano degli scienziati con camice bianco che operavano con cavie umane (senza il loro consenso e senza l’anestesia), pensateci bene…

      • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a iena

        Razionalista lo dici a quell’atea di tua sorella!

      • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a iena

        A proposito della tua famiglia, senza voler insultare nessuno (atea e razionalista per te non dovrebbe essere un’offesa, vero?), mi rammarico che la tua mamma non avesse avuto le tue stesse idee ma abbia voluto proteggere quell’emrbione di nome Iena. Ti chiedo: avresti preferito curare il cancro di un altro essere umano oppure sei felice di essere nato?

      • Lucy ha detto in risposta a iena

        @Iena: forse non ti sei accorto che rallegrandoti nel curareo le persone malate di cancro stai così ostacolando la selezione naturale e permetti ad un organismo malato e debole di procreare e continuare la specie…occhio perché se lo venisse a sapere Odifreddi o Dawkins passeresti dei brutti 5 minuti..! Io ti ho avvertito.

  4. :esther: ha detto

    Trascrivo:

    ” ….Le cellule staminali mesenchimali (Mscs) sono cellule immature con la capacità di autorinnovarsi e differenziarsi continuamente in cellule specializzate tessuto-specifiche. Dimostratesi più stabili delle embrionali, senza alcuna necessità di smembrare gli embrioni umani e quindi senza alcuna complicanza bioetica…”

  5. :esther: ha detto

    ” ….Le cellule staminali mesenchimali (Mscs) sono cellule immature con la capacità di autorinnovarsi e differenziarsi continuamente in cellule specializzate tessuto-specifiche. Dimostratesi più stabili delle embrionali, senza alcuna necessità di smembrare gli embrioni umani e quindi senza alcuna complicanza bioetica…”

    Vediamo se qualcuno sa rispondere, perche’ io tecnicamente non capisco come si possa fare..

    Come si fa ad attenere cellule staminali di origine embrionale, derivanti, quindi, dalle prime fasi di sviluppo dell’ embrione senza riprodurlo artificialmente (l’embrione) con una fecondazione in vitro? Si intercetta, forse, al millesimo di secondo e a tempi di record una fecondazione naturale in utero materno e al 5 – 7 giorno si interviene chirurgicamente sulla madre per prelevare dalla blastcisti in sviluppo il materiale necessario sperando di non interferire troppo sullo sviluppo del bambino?
    Insomma questo embrione da dove viene e che fine fa?

    • Lucy ha detto in risposta a :esther:

      Mi sembre che tu ti sia risposto…derivano dalla Fivet e poi molti di questi vengono congelatianhe se io li destinerei alle coppie sterili

  6. Beike ha detto

    A proposito di staminali sicure ed efficaci – http://www.beike.ch

    La maggior parte delle cellule del nostro corpo ha una propria specifica funzione all’interno di determinati organi, quali il fegato, la pelle o il cervello. Le cellule staminali, invece, sono poco differenziate tra di loro e hanno la capacità di svilupparsi in diversi tipi di cellule per poi esercitare funzioni diverse. Una delle caratteristiche più importanti delle cellule staminali è la loro capacità di riprodursi in cellule nuove ed è per questa loro intrinseca caratteristica che possiamo utilizzare le nostre cellule staminali o quelle di altri individui, o addirittura tessuti od organi derivati da cellule staminali, per sostituire altri tessuti e organi colpiti da malattia o invecchiamento. Questo permette il trattamento di una vasta gamma di malattie e malformazioni, molte delle quali non possono essere trattate con i metodi tradizionali.

    Oltre a rinnovarsi e a potersi sostituire ad altre cellule, un’altra loro importante funzione (e da qui si spiega il perchè dei grandi vantaggi che offre la maggior parte dei trattamenti con cellule staminali) è quella di fornire al corpo un complesso di cellule (cell factors) che lo aiutino sviluppare meglio le seguenti funzioni:

    1. Immunoregolazione

    2. Riduzione dell’apoptosi (morte) cellulare

    3. Stimolazione della differenziazione delle cellule staminali del paziente stesso

    4. Neo-angiogenesi (crescita dei vasi sanguigni con conseguente aumento del flusso sanguigno in aree danneggiate)

    5. Riduzione delle cicatrici

    6. Miglioramento dell’efficacia della conduzione intercellulare di segnali elettrici e trasduzione

    È importante notare come gli scienziati non ritengono che le cellule staminali derivate dal sangue del cordone ombelicale, le mesenchimali e le staminali ottenute dal midollo osseo, a differenza di quelle embrionali/fetali, possano causare tumori. Nessuno degli oltre 9000 pazienti trattati con cellule staminali da Beike ha sviluppato il cancro a causa del trattamento. In realtà, i ricercatori stanno cercando il modo di utilizzare “cellule-killer” derivate da cellule staminali adulte e ombelicali per combattere i tumori e trattare pazienti malati di cancro.

    Sono tre le “fonti” da cui Beike preleva le cellule staminali: sangue del cordone ombelicale, cordone ombelicale, midollo osseo autologo. Dopo aver esaminato tutte le informazioni mediche del paziente, i medici de Dipartimento medico consiglieranno da quale fonte prelevare le cellule staminali per il trapianto. In alcuni casi, i protocolli di alcuni pazienti possono prevedere l’utilizzo di più di un tipo di cellule staminali.

    Va in ogni caso sottolineato che Beike non è una “clinica”. Beike è la più grande azienda al mondo nel campo della ricerca sulle cellule staminali. Non c’è nessuna società con un laboratorio così vasto e con una scorta di cellule staminali delle dimensioni della Beikee e non esiste Centro clinico che usi le cellule staminali che abbia trattato più pazienti di Beike. Fino ad oggi Beike ha infatti già trattato oltre 9.000 pazienti in tutto il mondo.

    Beike ha recentemente ricevuto la certificazione ISO9001 per i suoi laboratori. Per chi conosce il certificato sa cosa vuol dire per la questione della qualità. Riteniamo importante per i pazienti poter essere sicuri che le cellule staminali vengano applicate in modo corretto e qualitativamente impeccabile.

    Nel peer-reviewed http://bit.ly/cBNBYt si conferma che poiché il protocollo sviluppato da Beike consente l’utilizzo di cellule staminali del sangue del cordone senza soppressione immunitaria, può essere reso disponibile ad una popolazione di pazienti molto ampia. Fino ad oggi, i pazienti sottoposti a trapianto del sangue del cordone per combattere le malattie ematopoietiche sono stati immunosoppressi, al fine di evitare una condizione potenzialmente devastante conosciuta come “trapianto contro l’ospite”. La nuova ricerca sfida la necessità di tale pratica.

    Medistem CEO Thomas Ichim ha dichiarato, “E ‘un onore di collaborare con Beike su questa pubblicazione, Il fatto che la Beike si è in grado di dimostrare la sicurezza dei trapianti, manipolando una consolidata fonte di cellule staminali è un progresso notevole in questo campo. Queste nuove scoperte potrebbe aprire l’uso di sangue del cordone ombelicale per le malattie non ematologiche, qualcosa che finora non è stato effettuato su una base diffusa “.

    Il dottor Travis Ye, CEO della Beike Biotech, ha commentato: “Questa ricerca innovativa è coerente con il livello di sicurezza che abbiamo raggiunto dopo aver fornito le cellule staminali per il trattamento di oltre 8.000 pazienti. La nostra speranza è che gli studi e peer-reviewed di articoli come questo contribuisca a rafforzare i nostri legami con la comunità occidentale, la ricerca medica e scientifica, dimostrando che le staminali di Beike protocolli applicati entrambi efficaci e sicuri. ”

    Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori provenienti da Beike, Medistem, Nanshan Affiliato Ospedale di Guangdong Medical College, della University of Western Ontario (Canada), e dell’Università della California a San Diego.

  7. Larry SFX ha detto

    “L’orrore… l’orrore”

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