In libreria: “Volti dell’ateismo” di Vincenzo Vitale
- Ultimissime
- 27 Set 2010
Volti dell’ateismo. Mancuso, Augias, Odifreddi, alla ricerca della ragione perduta. Questo il titolo del volume che Vincenzo Vitale manda in libreria in questi giorni (Sugarco, pagg. 174, euro 16) per ridicolizzare le esternazioni dei noti sacerdoti atei. Sarà un excursus ragionato con cui si intende dimostrare molte incongruenze contenute nelle opere dei tre dirimpettai, innanzitutto sul terreno della razionalità e delle conoscenze storiche. Il Giornale ne presenta una recensione.
Fra i tre sicuramente il più beone è Pierciccio Odifreddi…ecco alcune odifreddure:
1) Ha fatto derivare il termine «cretino» da «cristiano» e ha scritto: «Essendo il cristianesimo una religione per letterali cretini, non si adatta a coloro che, forse per loro sfortuna, sono stati condannati a non esserlo». Eppure, proprio dal dizionario etimologico citato da Odifreddi si evince che non i cristiani sono cretini ma, al contrario, che i cretini (in senso patologico, cioè secondo il significato antico della parola, persone con problemi fisici, mal conformate, con gran gozzo e problemi di comprensione) sono considerati anch’essi cristiani da amare e rispettare.
2) Ha provato anche ad improvvisarsi il Richard Dawkins italiano, informando che la vita umana è meno evoluta di quella di un tulipano: «La coscienza umana può essere considerata il marchio di infamia di un’evoluzione ancora imperfetta e in divenire, più che la medaglia al valore di un’evoluzione superiore e completata. Da questa prospettiva la vita organica incosciente, ad esempio delle piante e degli animali, sarebbe addirittura a un livello di sviluppo evolutivo maggiore di quello dell’uomo» (da Il vangelo secondo la scienza, Einaudi 1999, pag. 97).
3) In un articolo su Repubblica del 22/3/10 emerge invece tutta la sua ideologia scientista. Prima insultando il resto del mondo: «I filosofi avendo maggior accesso ai media, finiscono per imporre i propri fraintendimenti come se fossero verità assolute e positive. I letterati sono ancora peggio dei filosofi, perché della scienza capiscono ancora meno. Mitologia e religione costituiscono invece i baluardi più avanzati dell’antiscientismo». Si chiede poi: «Come si può infatti combinare con la scienza la credenza nelle anime e negli spiriti immateriali, quali angeli e demoni? O la fede nei miracoli, che sospendono le leggi di natura per permettere interventi soprannaturali?». Probabilmente dovrà chiederlo a tutti i più grandi scienziati (quelli veri) della storia, compreso il Nobel per la medicina ex ateo Alexis Carrel, convertitosi a Lourdes proprio assistendo ad una guarigione miracolosa.
Ed ecco poi l’immancabile Odifreddura: «I metodi caratteristici delle scienze naturali rappresentano l’unica fonte genuina di conoscenza fattuale, e solo essi possono produrre un’effettiva conoscenza dell’uomo e della società». Eccallà l’ha sparata…il matematico incontinente ha lasciato il suo sigillo scientista…Passano gli anni ma i rimasugli dell’illuminismo positivista rimangono nella mente dei poveri anticlericali nostalgici.
Ma forse pochi sanno della sua conversione….
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