Stampa internazionale: nel Regno Unito successo del Papa

Il Santo Padre si è congedato all’aereoporto dicendo al popolo inglese: «Grazie per il calore della vostra accoglienza e per l’ospitalità che ho potuto gustare». E’ stato proprio così, alla faccia delle previsioni statistico scientifiche del leader internazionale dell’ateismo, Richard Dawkins, il quale dovra’ nuovamente dire “Ho fallito”, cosi’ come disse a Il Corriere della Sera, quando si ritiro’ in pensione. Noi lo avevamo annunciato settimane prima, ma comunque ecco un veloce passaggio sui maggiori media internazionali per capire le reazioni dopo la visita del Santo Padre in Gran Bretagna.

Il New York Times, affida l’editoriale all’avvenimento, intitolando: “Il Papa e le folle”. «Nel complesso, la visita di Papa Benedetto XVI in Gran Bretagna durante il fine settimana deve essere stata una delusione per i detrattori. Nonostante le loro enfatizzate promesse, Richard Dawkins e Christopher Hitchens non sono riusciti a sbattere il papa in prigione. Le proteste contro la sua presenza si sono rivelate un evento collaterale piuttosto che l’evento principale. Non c’è dubbio che la maggior parte della Gran Bretagna non crede esattamente ciò che crede e insegna Benedetto, ma la gente era lì per mostrare il loro rispetto per il pontefice, per il suo ufficio, e per il ruolo di sostegno che ha svolto il cattolicesimo per 2000 anni».

Il Daily Mail ha scritto:«Il Papa ha fatto ritorno a casa dopo una trionfante visita di quattro giorni. La popolarità della sua visita ha confuso gli avversari che avevno predetto un’attenzione scarsa e parchi vuoti. Invece i discorsi e le omelie di Benedetto sembrano aver messo in ombra il punto di vista dei manifestanti, guidati da Stephen Fry e l’attivista per i diritti gay Peter Tatchell».

L’agenzia di stampa AGI, titola: «Papa: GB, per stampa visita di Benedetto XVI è stata miracolo. La nota riferisce che «il quotidiano laico Guardian ha utilizzato la parola “miracolo” per spiegare l’imprevedibile successo di Benedetto XVI in Gran Bretagna e il primate scozzese Keith O’Brien ha evocato un “Benedict bounce”, cioe’ un “effetto Benedetto” capace di aprire “una nuova era del cattolicesimo del Regno Unito”. Le grandi folle incontrate in questi quattro giorni (circa 600 mila fedeli) e le parole che il Papa ha potuto ascoltare nei diversi incontri, hanno fatto emergere “quanto fra i britannici, sia profonda la sete per la buona novella di Gesu’ Cristo”. Certamente sono state smentite quelle dei “profeti di sventura” criticati in questi giorni dall’Osservatore Romano».

Il Telegraph, che tanto aveva criticato la visita, oggi scrive: «Benedetto in Gran Bretagna: trionfo personale per il Papa, umiliazione per i fanatici secolare: Benedetto non è più un estraneo al popolo britannico. La bravata della protesta antipapa è stata un fallimento. Papa Benedetto ha lasciato l’Oscott College facendosi fotografare con gli agenti di polizia. Nessuno di loro ha tentato di arrestarlo. Il piano di Dawkins e Hitchens era solo pubblicitario per se stessi e basato su notizie false e fraintendimenti sul coinvolgimento del Papa nello scandalo pedofilia. Sorprendentemente il successo della visita di Benedetto ha avuto un effetto anche tra le file dei suoi avversari ideologici. Molti liberali si sono silenziosamente distanziati dai “cristianofobici”. La verità è che dopo mesi di retorica sempre più acuta da parte di Dawkins, Hitchens e Hari, il movimento anti-Papa non ha portato a nulla». In un altro articolo Peter Stanford ribadisce il concetto: «la storica visita di Benedetto XVI per la Gran Bretagna è stato un successo clamoroso, e potrebbero essere cambiati gli atteggiamenti verso il ruolo della religione nella vita moderna».

Aljazeera scrive: «Benedetto XVI conclude una visita di Stato di quattro giorni salutata come successo nonostante le polemiche sugli scandali di abusi sessuali».

Il Daily Telegraph scrive nell’editoriale: «Accade qualcosa di inaspettato, l’opinione pubblica britannica ascolta con curiosità e genuino rispetto il Papa. Cattolici e non cattolici riconoscono che il ledaer spirituale più influente al mondo è qui per consegnare un messaggio non solo al Regno Unito ma anche a una platea internazionale. Le sue opinioni (…), contrariamente alle previsioni di molti commentatori, non cadono nel vuoto».

Il Corriere della Sera dà spazio alle parole del premier David Cameron che rassicura il Santo Padre sulla non decadenza della Gran Bretagna nella secolarizzazione e nel laicismo. Inoltre Fabio Cavalera, corrispondente da Londa, nel suo articolo scrive: «Preceduta da una campagna mediatica molto critica, la visita di Benedetto XVI si sta rivelando un successo di folla e di giovani che lo acclamano ma anche “politico”. Più significative sono state le scuse (vere) per il vergognoso scandalo degli abusi sessuali compiuti sui minori dai sacerdoti. Persino i leader della associazioni antipapiste hanno dovuto riconoscere che Benedetto XVI ha regalato parole “forti”». E ancora: «Il viaggio a Londra, comunque la si pensi sulla fede, si è rivelato il contrario che il fallimento pronosticato troppo in fretta dai molti giornali inglesi. Il pregiudizio spesso fa perdere la bussola alla stampa che fatica a cogliere i pensieri e i sentimenti della gente comune».

Clifford Longley, consulente del settimanale cattolico “Tablet” e ospite regolare dei programmi della BBC, commenta all’agenzia SIR: «E’ stato un grande successo, molto di più di quanto chiunque potesse immaginare. Alla vigilia tutti erano molto preoccupati e ansiosi, ma la visita è che è andata benissimo. Il Papa è stato ricevuto con grande calore e, per questo risultato positivo, bisogna congratulare chiunque e’ stato coinvolto nella preparazione di questo viaggio e l’ufficio stampa della Chiesa cattolica».

Su La Stampa, Marco Bardazzi scrive: «Ormai non ci sono più dubbi: questo è un Papa che spiazza i media planetari. Il successo della visita di Benedetto XVI in Gran Bretagna in fondo non era difficile da prevedere. Se c’è un paese che ha tutte le caratteristiche per restare colpito dal messaggio del Papa su relativismo e limiti del post-modernismo, quello è proprio il Regno Unito. I britannici, anche quelli critici con il papato, hanno accolto con grande interesse (come ha spiegato il Telegraph) un personaggio che è risultato avere cose interessanti da dire alla loro società. Niente di nuovo: era accaduta esattamente la stessa cosa con il viaggio del Papa nel 2008 negli Usa, e qualcosa di simile con la sua visita in Turchia». Rusconi nell’editoriale commenta: «Se il successo mediatico è un criterio per giudicare la visita del Papa in Inghilterra, allora questa sembra aver raggiunto il suo obiettivo».

The Observer, quotidiano inglese di sinistra, ha scelto di presentare un giubilante Benedetto XVI al centro della pagina, relegando in un angolo le informazioni sulle proteste.

Repubblica si lascia andare e ammette: «Ad attenderlo nel Cofton Park c’erano 70mila fedeli, più di quanti ne fossero previsti, in una giornata bagnata da una leggera pioggia». Poi riporta un’osservazione del Primo Ministro, David Cameron, il quale «respinge la tesi espressa da Benedetto XVI secondo cui la società britannica rischia di cadere vittima di “aggressive forme di secolarizzazione”. La fede fa parte del tessuto del nostro Paese, parte vitale del nostro dialogo nazionale e di questo siamo orgogliosi». Il discorso del premier è stato definito dai collaboratori di Cameron come uno dei più importanti da quando il leader conservatore è a Downing Street. Repubblica ha anche dato spazio alla conversione al cattolicesimo dell’ex premier Tony Blair.

The National Post esce con un editoriale intitolato: «La Gran Bretagna lascia spazio a Benedetto XVI», dove si sottolinea che: «e’ stata una visita di successo, una sorpresa dopo mesi di critiche ostili. La timidezza gentile di Benedetto e le sue buone maniere lo hanno reso caro al popolo britannico. Le generose parole del Primo Ministro hanno sottolineato che la visita si rivela un successo. Quello che ha avuto luogo qui è stato non dissimile da qel che avvenne in Turchia, Francia, Australia e Spagna. Il Papa supera sempre le aspettative».

Avvenire sottolinea che «il premier David Cameron ha parlato di “visita storica” e di “quattro giorni incredibilmente commoventi”, mentre il quotidiano laico Guardian ha utilizzato la parola “miracolo” per spiegare l’imprevedibile successo di Benedetto XVI in Gran Bretagna. Il primate scozzese Keith ÒBrien ha evocato un “Benedict bounce”, cioè un “effetto Benedetto” capace di aprire “una nuova era del cattolicesimo del Regno Unito”. Le grandi folle incontrate in questi quattro giorni (circa 600 mila fedeli) e le parole che il Papa ha potuto ascoltare nei diversi incontri, hanno fatto emergere “quanto fra i britannici, sia profonda la sete per la buona novella di Gesù Cristo».

Il Sussidiario intervista il vaticanista Sandro Magister, che dichiara: «Registro una reazione al tempo stesso stupita e positiva in gran parte dei media inglesi. Gli stessi organi di stampa che per mesi avevano preparato questo viaggio con accentuazioni polemiche molto forti, hanno poi realisticamente dovuto notare che le loro previsioni sono state in qualche modo rovesciate da quello che Benedetto XVI ha detto e fatto concretamente in questo pochi giorni». Il vaticanista che ha seguito il Santo Padre continua: «La rottura, avvenuta secoli fa, è stata in qualche modo «risanata». Da qui in poi sono soltanto le idee che contano, non ci sono più ostacoli storici o istituzionali che blocchino un dialogo fecondo tra la Chiesa di Roma e la società inglese. Il tutto davanti ad un consesso di altissimo livello di politici, economisti, religiosi e uomini di cultura, in un luogo altamente simbolico per la cultura e la storia britanniche».

Il corrispondente de La Vie, quotidiano francesce annotava ieri: «C’è un clima di gioia irresistibile sulle migliaia di volti. Qualcosa che non avevo mai provato. Questo grande raduno è una sorta di vittoria sulla sistematica campagna di diffamazione che il cattolicesimo ha subito negli ultimi mesi. Ed è così che un papa vecchio arriva a far si che oltre 80.000 persone si inginocchino in silenzio, immerse nella preghiera e nella contemplazione».

Il Giornale pubblica un articolo: «Dieci giorni fa, il Giornale aveva azzardato un pronostico: la visita sarebbe stata un successo e la presenza di Benedetto XVI, prima con la sua umiltà e poi con le sue parole, avrebbe sciolto molte delle nubi – spesso «virtuali» – che si addensavano all’orizzonte. Proprio come era accaduto per altri viaggi considerati «difficili» nel cuore dell’Europa secolarizzata, come in Francia e nella Repubblica Ceca, o in Paesi come la Turchia, l’effetto Ratzinger si è puntualmente verificato».

The Sunday Times afferma: «Il Papa è stato etichettato come un demone e un martello dei gay, ma la Gran Bretagna ha rapidamente imparato ad amare il Papa»

La Bbc lascia spazio ai giovani che hanno incontrato il Santo Padre. Intervista il portavoce dei giovani cattolici inglesi che ha avuto uno scambio di parole con Benedetto XVI, che definisce l’evento come «magico ed indimenticabile». In un altro articolo si sottolinea come «i suoi discorsi sono stati trasmessi in diretta in TV. Un papa che era stato precedentemente considerato come una persona piuttosto fredda, professorale, distaccato e autoritario, e’ improvvisamente stato percepito come una persona gentile e uan dolce figura di nonno da parte del popolo inglese».

Il Foglio intitola: “Così B-XVI ha conquistato il Regno Unito”. Nell’articolo c’è scritto: «Segnato da iniziale scetticismo da parte dell’opinione pubblica inglese, il viaggio del Papa si è trasformato in un successo che gli stessi media inglesi hanno riconosciuto. Ai vari incontri si è presentata più gente del previsto (impressionante il fiume umano di fedeli e non arrivati ad Hyde Park sabato pomeriggio) e gli stessi anglicani sono rimasti colpiti dalle parole del Papa».

Il Tempo: «Un successo. Il viaggio del Papa nel Regno Unito è stato un successo. È impressionante la folla accalcatasi a Cofton Park per la Messa di beatificazione del Card. John Henry Newman. Un popolo. Solo la fede genera un popolo».


In questo video Benedetto XVI sorprende tutti e si affaccia sul sagrato della Cattedrale per dare un saluto alle migliaia di giovani che lo hanno seguito per tutto il percorso.

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