Philip Jenkins: «in Brasile, Russia, India e Cina sarà incisivo il cristianesimo»

Il BRIC è un acronimo utlizzato in economia dal 2001 per identificare le quattro potenze emergenti di spessore: Brasile, Russia, India e Cina. Nel 2050, secondo gli esperti, i paesi del BRIC sfideranno gli Stati Uniti per la supremazia economica mondiale. L’autorevole professore di storia e religione, Philip Jenkins, ha scritto su Avvenire che «la teoria del BRIC ha implicazioni politiche, strategiche e militari ma mette anche in primo piano domande che interessano il futuro religioso del mondo. Il BRIC sarà lo scenario per profondi dibattiti sulla fede e sulla sua pratica». Lo studioso descrive il Brasile e la Russia come aree profondamente radicate nell’eredità cristiana. Il primo ha una delle popolazioni cristiane più grandi del mondo e il Paese ha una fiorente tradizione di partiti che si basano sulla confessione religiosa. In Russia i credenti ortodossi si aggirano su una media compresa tra il 20 e l’80% della popolazione (difficile stabilirlo), e neppure 70 anni di secolarismo e ateismo governativo omicida sono riusciti a eliminare il nucleo profondo della fede cristiana nella popolazione russa. Dalla caduta del comunismo la nazione ha visto un emozionante risveglio del monachesimo e alcuni dei più antichi ed importanti edifici cristiani sono stati restaurati. Ultimamente la Russia si è schierata ufficilamente e poleticamente a difesa del crocifisso e della posizione cattolica italiana. India e Cina hanno al loro interno una componente cristiana sostanziale. In Cina ci sono tra i 60 e i 100 milioni di cristiani – più di qualsiasi Paese europeo – e la maggior parte degli osservatori prevedono una crescita costante per gli anni a venire. E mentre nessuno dubita che l’India rimarrà a stragrande maggioranza hindu, nel Paese vivono probabilmente 40 milioni di cristiani. In entrambi i Paesi i cristiani sono influenti con una forte rappresentanza nei settori in espansione dell’economia. In entrambi il cristianesimo è associato al progresso sociale e individuale – in termini di alfabetizzazione, istruzione e mobilità sociale. Lo studioso chiude dicendo: «Nonostante gli Stati asiatici del BRIC non abbiano intenzione di «farsi cristiani», per lo meno non nelle attuali generazioni, le religioni potrebbero giocare un ruolo politico chiave. Qualunque cosa riserbi il futuro politico, le religioni incideranno molto in un mondo dominato dal BRIC».

0 commenti a Philip Jenkins: «in Brasile, Russia, India e Cina sarà incisivo il cristianesimo»