Nobel per chimica Ciechanover: «Dio dovrà sempre aprire le sue braccia su di noi»
- Ultimissime
- 14 Lug 2010
Uno degli scienziati-medici viventi di maggior talento è sicuramente Aaron J. Ciechanover. Classe 1947, biologo israeliano, è premio Nobel per la chimica nel 2004 per aver scoperto come le proteine vengono smaltite dal nostro corpo. Ha dedicato la sua vita alla scienza e oggi insegna all’Israel Institute of Technology. L’Osservatore Romano lo ha intervistato e lui nelle varie risposte ha detto: «Occorre avere un approccio più “umanistico” alla scienza e comprendere più a fondo anche la nostra storia e la nostra cultura. Voi italiani ad esempio vivete in un Paese che ha una forte inclinazione religiosa, e io che vivo in Israele comprendo bene questo approccio. Io stesso sono un membro della Pontificia Accademia delle Scienze, vado spesso in Vaticano, capisco benissimo perché il Papa abbia fondato un consesso del genere, in cosa sia impegnato. Non possiamo spazzare via tutto l’uomo e dire: quelle che affronta la scienza sono questioni meramente logiche, Dio o concetti simili non c’entrano nulla. Anche se tu non sei personalmente un credente non puoi non capire il fatto che altri credono, non puoi entrare in questo negozio di porcellane cinesi senza alcuna attenzione e farle a pezzi. Io credo che il progresso della scienza debba assolutamente andare di pari passo con la crescita dell’umanità». L’intervistatore poi gli chiede un parere sul rapporto fra scienza e fede. Il Nobel risponde: «Io non penso che possiamo battere Dio, perché non sappiamo esattamente chi sia. Dio sarà sempre al di sopra di noi. Come dice un mio collega, David Gross, premio Nobel per la fisica, i segreti rimarranno con noi molto a lungo, man mano che il nostro progresso si spingerà più a fondo saranno sempre di più. Anche vivendo più a lungo non troveremmo mai soddisfazione. Così penso che in questo senso Dio dovrà pur sempre aprire le sue braccia su di noi».
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