Spagna, il centro-destra compatto contro l’aborto

Il Partito Popolare spagnolo (PP), ha fatto ricorso ieri contro la legge sull’aborto promossa dal governo socialista dell’ateo Zapatero. Il PP, che conta 707mila iscritti (contro i 460mila del Partito Socialista), afferma che la legge è contro la Costituzione poiché sostiene che l’aborto è un “diritto” e dona libertà di interrompere la gravidanza senza il consenso dei genitori ai minori di 16 anni. La legge, approvata dal Congresso e dal Senato, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 4 marzo e dovrebbe entrare in vigore il 5 luglio. Il partito di destra ritiene che il diritto è alla vita e non all’aborto: “senza diritto alla vita non ci sarebbe nessun altro diritto possibile, e la vita umana inizia con il concepimento”. ReligionEnLibertad, informatore quotdiano, ne riporta la notizia. La legge sull’aborto sembra comunque una delle ultime cartucce del Partito socialista spagnolo, il quale si è distinto in questi anni per un feroce attacco ai valori cristiani. La credibilità di Zapatero è ormai critica e non passa giorno in Spagna in cui non vengano chieste le elezioni anticipate.

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