B.B. King, il re del Blues: la sua fede e l’incontro con Giovanni Paolo II

Il Corriere della Sera ha intervistato B.B.King, le leggenda del Blues, il quale parteciperà nonostante i suoi 84 anni ad un tour assieme agli U2. Ha vinto 14 volte il Grammy e la rivista Rolling Stone lo ha posto come terzo chitarrista più bravo del mondo e della storia. Raccontando come incontrò Bono, leader degli U2, dice: «Ci incontrammo e mi spiegò che i nostri stili avrebbero potuto fondersi in una canzone che aveva scritto, «When Love Comes to Town». Parlava della crocifissione di Gesù. Brano bello, solido, intenso. Io, che cantavo gospel da ragazzino nella chiesa del mio paese, sono rimasto molto religioso. Un’altra cosa che mi unisce a Bono».

Ha anche raccontato dell’incontro avuto con Giovanni Paolo II nel 1997: “Mi trovavo con la mia band assieme ad altri artisti. Mi sembra di ricordare che fosse un concerto di beneficenza per raccogliere soldi da destinare alle scuole. Fu il Papa stesso a volerci conoscere personalmente e complimentarsi con noi. In quel momento mi sarei messo a volare dalla felicità» ricorda B.B. King.

In un’altra intervista anni fa disse: «Ho partecipato al Concerto di Natale in Vaticano 1997. Ha significato tanto. L’emozione più grande è stata l’udienza che Giovanni Paolo ha concesso agli artisti. Il Papa è la persona più vicina a Dio, siccome amo Dio, amo anche il Papa. Gli ho regalato una chitarra, lo strumento per il mio lavoro di musicista. Lui mi ha donato un rosario che porterò sempre con me. Quando mi ha benedetto ho cominciato a volare con il mio cuore. Ho partecipato al Concerto di natale perché lo scopo era quello di raccogliere fondi per nuove chiese, e credo che ci sia sempre bisogno di nuove chiese. Ho radici religiose molto profonde. Mia madre mi portava spesso in Chiesa, lì si leggeva la Bibbia, si ascoltava il sermone e si cantava il gospel. Non ho perso nulla di tutto questo. Sono trascorsi gli anni ma il mio cuore è ancora così». (da G. Mattei, Anima Mia, Piemme 1998)

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