Evoluzionisti vari attaccano neodarwinismo: «è un’ideologia laicista»

Il libro di Jerry Fodor e Massimo Piattelli Palmarini, intitolato Gli errori di Dawin” (Feltrinelli 2010), riporta il pensiero di dozzine di biologi e zoologi e sostiene una tesi: la selezione naturale come chiave di volta dell’evoluzione, che è il cuore della dottrina darwiniana laicista, non funziona, non è legge scientifica.

I due autori, che dicono di dovere molto a Darwin, hanno argomenti molto forti, destabilizzanti, come si è visto anche dal nervosismo delle repliche. Non sono creazionisti, biblicisti o religiosi, ma atei anche se nel libro ci sono diverse aperture metafisiche, anzi si definiscono: “autori metafisici”. A pag. 159 si dice: “in effetti è molto difficile trovare una spiegazione dell’evoluzione che elimini veramente il deus dalla macchina”.

Tantissimi gli scienziati atei che in questi giorni hanno reagito istericamente a questo testo. Ma sono sempre di più coloro che appoggiano le tesi degli autori. Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio, ha intervistato oltre agli autori anche altri scienziati, chiedendo loro un impressione sul libro. Fiorenzo Facchini, ad esempio, paleontologo darwinista di fama internazionale, afferma: «credo che le osservazioni di Piattelli e Fodor siano attinenti agli aspetti scientifici. Distinguerei fra l’evoluzione e il darwinismo, che è una spiegazione dell’evoluzione, c’è la distinzione fra evoluzione come fenomeno biologico e l’estensione darwinista della teoria in modo totalizzante. Una visione che esonera l’uomo e la vita da qualunque riferimento a Dio. E’ una posizione filosofica, non scientifica».

Anche l’ateissimo Giulio Giorello, filosofo della scienza, non può non dichiarare: «alcune delle ipotesi che Piattelli e Fodor, in particolare i vincoli interni, meccanismi di autoregolamentazione della materia, hanno argomenti molto dignitosi, corroborati da testi che vanno da Goethe a D’Arcy Wentworth Thompson». Ma come mai -chiede l’intervistatore a Palmarini-Piattelli- toccare, anche in modo non teologico o metafisico, la verità fondamentale di Darwin, ancora oggi, in un mondo “evoluto” concettualmente e intellettualmente, scatena certe intolleranze? Risponde lo scienziato: «Perché Darwin è una bandiera del razionalismo scientifico, e credo a torto. Non ci hanno sorpreso queste reazioni». Anche Giorello ammette (forse pensando a Richard Dawkins o a Peter Atkins): «c’è una certa ideologia neodarwiniana, questo è vero». Piattelli-Palmarini conclude dicendo: «Al povero Jerry Fodor, coautore del libro, hanno tolto la parola per aver scritto questo libro. Dice che vuole trasferirsi in un convento. Ma teme di trovare delle suore darwiniane».

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