Francesco Agnoli demolisce Augias e Odifreddi

cafe teologicoIl Café Teologico è un incontro pubblico a scadenza quindicinale che affronta i temi più dibattuti della ragione e della fede. Ideato e organizzato dalle «Sentinelle del mattino», ovvero una realtà della Chiesa Cattolica che aiuta a formare cristiani capaci e dediti all’evangelizzazione (“sentinelle”), ovvero che sappiano dare “ragione della speranza che è in loro”: www.sentinelledelmattino.org

La bella iniziativa è nata a Verona e oggi si svolge anche a Termoli, Verbania, Cremona, Ravenna, Città di Castello e Pescara (ma sarebbe bello se esistesse in tutte le città, servono solo persone volenterose!) grazie alla partecipazione di diversi relatori esperti di storia, filosofia, morale, scienza (mentre gli ospiti sorseggiano tisane e caffè).

Il penultimo appuntamento del Cafè Teologico, il 22 maggio 2013, ha visto la partecipazione di Francesco Agnoli, giovane saggista, scrittore, professore di storia e filosofia nonché apprezzata firma del quotidiano “Il Foglio”. Il suo obiettivo, pienamente raggiunto, è stato quello di mostrare l’inconsistenza e la vacuità dei due principali anticattolici italiani, ovvero il giornalista e scrittore Corrado Augias e l’ex matematico ed ex seminarista Piergiorgio Odifreddi. Avendo studiato i loro libelli anticristiani ha avuto facile gioco nello smontare le loro prevedibili tesi, non di rado confrontandole con quanto dicono gli storici, i filosofi e gli scienziati più affermati. Il tutto attraverso un’ottima capacità oratoria accompagnata da una piacevole ironia. Buona visione!

 

Qui sotto il video della conferenza (pubblicato anche sul nostro canale Youtube)

42 commenti a Francesco Agnoli demolisce Augias e Odifreddi

  • Andrea. ha detto:

    Ho dato una qualche occhiata agli ammassi di carta ed inchiostro “scritti” da Odifreddi.

    Che dire, ci vuole una buona dose di autoconvincimento e di autolavaggio di cervello per credergli… Ma purtroppo cosa non si fa per ideologia!

  • Luigi Pavone ha detto:

    Simpaticissima l’insegna intermittente al neon “Cafè teologico”, così come il contrasto tra l’antica parola “teologia” e l’ambiente televisivo in stile cabaret in cui Agnoli risulta perfettamente calato. Registrato il video. Tenterò di guardarlo senz’altro.

    • Daniele Borri ha detto:

      E’ una bella idea, che funziona. Un evento che offre qualità e assieme cultura, insomma non sono certo le tue lezioni di pseudofilosofia alla scuola elementare in cui insegni. Quello è il vero cabaret, almeno così dicono 😉

  • Giacomot ha detto:

    Sarà stato un caso … [cit.]

  • Picchus ha detto:

    Altro che Caffè Teologico, tutti al Premier Salon du Mariage Gay, che altrimenti poverini ci rimangono male per il fiasco e vi beccate dell’omofobo

    http://www.lefigaro.fr/actualite-france/2013/06/23/01016-20130623ARTFIG00170-le-premier-salon-du-mariage-gay-tourne-au-fiasco.php

    Scusate lo so che è OT ma non ho resistito… (e poi la discussione sul gay pride è chiusa).

    Tornando in tema, non vedo dove sia la notizia, Agnoli è bravino, ma contro Augias e Odifreddi è come rubare le caramelle ai bambini. Mi vedrò il video quando ho cinque minuti.

  • Salvatore Di Fazio ha detto:

    peccato non poter mettere 6 come voto a questo video

  • Uomo qualunque ha detto:

    Mi permetto solo di obiettare che, senza confronto diretto, è come picchiare uno legato… Troppo facile e poco corretto

    • Panthom ha detto:

      Perché Augias e Odifreddi hanno scritto i loro libri in un confronto diretto? Se ascolti nel video Agnoli dice di aver invitato Odifreddi a Trento per un confronto diretto, il quale gli ha chiesto 2.000 euro più spese…hai capito che ipocrita il comunista cheguevarino noglobal Pierpippa Odifreddi.

      • Uomo qualunque ha detto:

        Secondo te Odifreddi ha tempo per partecipare a tutti i dibattiti del mondo? E deve farlo gratis?

        • Panthom ha detto:

          Penso che chi si riduce ad invitare Odifreddi è perché non ha nessun altro cretino da chiamare. Invitassero Rubbia, Bombieri o la Gianotti!!
          Se Odifreddi non può spostarsi se non chiedendo 2000 euro a botta, allora perché bisogna impedire che ci siano incontri culturali sulle scemenze che scrive?

        • Panthom ha detto:

          Ti ripeto poi: Odifreddi ha avuto un contraddittorio quando ha scritto i suoi libelli?

          • Roberto Dara ha detto:

            Non mi risulta che chi scriva un libro abbia mai un contraddittorio. Però quando si fa un monologo per parlare di libri scritti da altri sorge spontaneo il dubbio che se invece del monologo si facesse un dialogo la cosa sarebbe più interessante. Per 2000 euro si poteva fare una colletta, la prossima volta io ci sto.

            • LawFirstpope ha detto:

              Certo che se per dialogo intendi chiamare Vito Mancuso…. 😛

              • Roberto Dara ha detto:

                Se si è convinti delle proprie ragioni nei confronti di Mancuso, perché non dovrebbe essere interessante un dibattito con lui? Parlarne male in sua assenza è sicuramente più facile… A me non dispiacerebbe assistere a questi confronti.

                • Gibbì ha detto:

                  Per curiosità, a lei risulta che le esternazioni anticattoliche di Odifreddi e Augias vengano generalmente fatte in regime di dialogo o di monologo?
                  Se si ritiene “interessante” parlare male del sentimento religioso, in assenza di persone che si sentono religiose e possano controbattere i propri argomenti, perché mai non dovrebbe essere altrettanto “interessante” il contrario?

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Io ho visto Augias e Odifreddi partecipare a moltissimi dibattiti. Personalmente non ritengo interessante ascoltare una sola voce, ritengo molto più interessante il dialogo, soprattutto se educatamente animato.

                    • Gibbì ha detto:

                      Sarà un limite della mia osservazione ma io, invece, ho constatato che la cultura laicista e secolarizzante ha un’autoreferenzialità quasi assoluta.
                      Anche perché se non si riconosce alcuna dignità al proprio ipotetico interlocutore, bollandolo pregiudizialmente come oscurantista e retrivo rispetto ad un’idea dominante di progresso, la dialettica del dialogo è un’enunciazione senza senso.
                      Un alibi, appunto….

                    • Roberto Dara ha detto:

                      Il discorso può essere visto anche dalla parte opposta. La chiusura mentale è un limite che hanno purtroppo molte persone, ma anche senza arrivare alla chiusura mentale, la dialettica è necessariamente a volte dura. Ovvio che chi è molto convinto di quello che dice non è che possa cambiare idea a seguito di un dibattito, ma, a volte, nel fervore della difesa delle proprie posizioni può eccedere con critiche che possono essere interpretate come offese. Capita a tutti quando parliamo di qualsiasi cosa con persone che non la pensano come noi.
                      Da non credente, tante volte mi è sembrato di essere trattato con derisione o con aggressività da parte di chi è convinto credente. Non per questo ho cambiato opinione o considero i credenti persone aggressive o strafottenti. Nel dibattito tra persone che sono convinte di quello che dicono capita. E a me personalmente piace molto questo tipo di confronti accesi.

                    • Panthom ha detto:

                      In realtà mi sembra che tu sia la persona meno incline al dialogo che io conosca. Le tue risposte, anche vuote e gratuitamente polemiche, per essere l’ultimo a cui spetta la parola dicono molto da questo punto di vista. Ma magari mi sbaglio.

                    • Roberto Dara ha detto:

                      Ognuno di noi ha i suoi difetti. Sicuramente io non sono perfetto, ma se non fossi incline al dialogo non verrei a scrivere su questo blog dove la maggior parte dei partecipanti la pensa in modo radicalmente diverso da me. Anche io mi sono spesso risentito delle tue risposte che, come in questo caso, mi attaccano a livello personale, ma lo ritengo una conseguenza normale della foga di un dibattito in cui si crede fortemente in ciò che si dice. E questo è comunque un bene. Per questo mi piacerebbe molto di più vedere Agnoli e Odifreddi seduti l’uno vicino all’altro che se ne dicono di tutti i colori, pur nel rispetto reciproco, che anche io, nonostante quello che ti possa sembrare, ho di te e di tutti quelli con cui interagisco qui.

                    • Panthom ha detto:

                      Finché Odifreddi chiede 2000 euro più spese per confrontarsi in un dibattito scordati l’evento. Prova a pensare che cifra sparerebbe se venisse invitato ad un confronto pubblico con Zichichi, Bompiani, Rubbia o Ambrosetti sul rapporto tra scienza e fede…

            • Panthom ha detto:

              Agnoli ha invitato un’altra volta Odifreddi. Questo li ha chiesto 2000 euro e Agnoli li fa una pernacchia a parla ugualmente dei suoi libri, anche se al povero Roberto Dara vengono i crampi allo stomaco dal fastidio.

              • Roberto Dara ha detto:

                Figurati. Resta comunque il fatto che a parlare da soli è difficile non darsi ragione…

                • Panthom ha detto:

                  Tanto da soli che il video è pubblico e tu hai tentato di rispondere alle sue affermazioni ma non riuscendoci ti sei attaccato all’assenza di contraddittorio. Odifreddi ha scritto il libro con le sue opinioni, Agnoli ha risposto con le sue…un contraddittorio avrebbe avvantaggiato Odifreddi e Augias ai quali sarebbe stato dato un doppio spazio.

                  Perché Odifreddi scrive i libri senza contraddittorio? Forse perché a scrivere da soli è difficile non darsi ragione…

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Io non ho tentato di rispondere ad alcuna delle affermazioni di Agnoli, anche perché non ne sarei all’altezza. Ribadisco che se si deve pubblicamente parlare male di qualcuno sarebbe meglio farlo con il qualcuno presente.

                    • Panthom ha detto:

                      Stai accusando Odifreddi di scrivere i libri da solo? Cosa cambia da scrivere male di qualcuno e parlare male di qualcuno?

                    • Roberto Dara ha detto:

                      Non mi risulta che Odifreddi abbia scritto libri per parlare male di Agnoli. E nemmeno per parlare male di nessuno in particolare, in realtà. Al massimo ha parlato male di qualcuno nel suo blog, dove chiunque può intervenire per contraddirlo. Agnoli invece ha fatto una sorta di recital per confutare esplicitamente, come dice anche il titolo, due persone viventi e note. Liberissimo di farlo, ma, come ripeto, sarebbe stato più divertente (e forse anche più impegnativo) se i due fossero stati presenti.

                    • Panthom ha detto:

                      Odifreddi non parla male dei cattolici e dei cristiani chiamandoli cretini? Dicendo che la religione si diffonde a causa della bassa intelligenza nella popolazione? Va beh, è evidente che tu vuoi provocare e basta…e poi vuoi il dialogo 😀

                    • LawFirstpope ha detto:

                      Vabbé Roberto, ci vuole anche un po’ di onestà intellettuale altrimenti ha poco senso che ti si risponda.
                      Che Odifreddi parli male spesso e volentieri dei Cristiani è risaputo (e se magari avessi guardato il video prima di commentare, lo sapresti visto che Agnoli legge appunto uno dei passi incriminati).
                      In più non ci può essere il contraddittorio sempre e comunque (senza contare che, seguendo il tuo ragionamento, dovrei pagarti per poterti smentire? Maddai! 😀 ).
                      Hai scritto un libro? E’ vero che ‘scripta manent’ (e che quindi c’è ben poco da interpretare: se hai scritto che il Dio dei Cristiani è un demiurgo plasmatore e invece non lo è, hai scritto una panzana)? OK, hai scritto delle fesserie? E allora io ti pescio, mostrandoti per il cialtrone quale sei: la prossima volta presterai un po’ più di attenzione, di serietà, di onestà e (speranza vana) di rispetto. Se invece continuerai per la stessa strada almeno avrò dimostrato a qualcuno che sei solo uno schiavo dell’ideologia.

                    • Roberto Dara ha detto:

                      Ma io non critico affatto ciò che dice Agnoli, è una risposta ragionata a ciò che, con ragionamenti diversi, Odifreddi e Augias hanno scritto. Dico solo che se si organizza un evento pubblico dove il tema sono i libri di Augias e Odifreddi, sarebbe più carino farlo con loro presenti, visto che sono vivi, vegeti e ben contenti di discutere delle loro tesi. Vogliono 2000 euro? Credo che ne abbiano tutto il diritto (altrimenti dovrebbero viaggiare tutti i giorni per partecipare ad eventi del genere e non avrebbero più tempo per lavorare), e sarebbe una cifra facilmente recuperabile con un piccolo biglietto di ingresso ed una sponsorizzazione perché, con tutto il rispetto per il prof. Agnoli, la presenza di questi due personaggi in contrapposizione con lui attirerebbe molto più pubblico di quello che ha seguito il Caffè Teologico nell’evento oggetto di questo post.

                    • Panthom ha detto:

                      Odifreddi ha già avuto modo di pubblicare le sue idee con un libro contro i credenti, Agnoli ha replicato a sua volta dopo aver cercato inutilmente di invitare Odifreddi.

                      Dara dacci un taglio e guardati il video.

                • Gibbì ha detto:

                  Voglio personalmente riconoscere alla persona Roberto Dara (prendendo ragionevolmente per buono ciò che qui afferma) un’attitudine al dubbio ed al costante riesame delle proprie posizioni che, oltre che segno della sua onestà intellettuale, mi spinge a sentirlo vicino come impostazione generale di pensiero.
                  Tanto concesso al singolo Roberto Dara, sarà lui capace di riconoscere che questa metodologia dialettica (anche aspra ed “accesa”) di attenzione e rispetto, comunque, per l’avversario è totalmente estranea allo schieramento ideologico per il quale egli milita, consapevolmente o meno, oppure no?

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Lo “schieramento ideologico” è per definizione poco rispettoso delle idee altrui, in quanto militante e pertanto parziale ed estremista. Io non mi sento assolutamente di appartenervi (infatti non faccio parte di nessuna associazione), anche se, essendo spesso in disaccordo con quello che la maggioranza dei partecipanti di questo forum dice, potrebbe sembrarvi il contrario.

                    • Gibbì ha detto:

                      Ammesso anche questo, non è comunque una risposta al “dubbio”.

                    • Gibbì ha detto:

                      A me non sembra che Agnoli si dimostri “intollerante e aggressivo” come un miliziano.
                      Poi, naturalmente, ognuno guarda il mondo con i propri occhi o con i propri occhiali….

    • Andrea2 ha detto:

      Hai visto il video?

      Ti consiglio in particolare la parte finale, dal minuto 57.

  • EquesFidus ha detto:

    Eccellente video e grande chiarezza espositiva; complimenti prof. Agnoli!

  • Andrea C ha detto:

    Parlare male in sua assenza?
    Agnoli ha confutato questi presunti autori, con le fonti, con le prove e le documentazioni che certi individui, irrispettosi del lavoro onoesto dei veri studiosi, si rifiutano di consultare!
    Questi “Best Seller” da libreria del Centro Commerciale, sono più appetibili di Saggi ben documentati che non scalano le Hit PArade della Disinformazione di MAssa.
    Leggeteli i libri, quelli veri, e poi commentate pure…

    • Alèudin ha detto:

      poverini, non potendo confutare i fatti portati da Agnoli, si attaccano a qualsiasi cosa.

      • Igloo ha detto:

        Hai centrato incredibilmente il punto, è talmente palese che sarebbe superfluo dirlo pubblicamente.

  • enrico ha detto:

    Il video l’ho visto ma mi piace fino ad un certo punto.
    Odifreddi non l’ho mai considerato granchè per quanto riguarda le sue argomentazioni contro il cristianesimo.
    Certamente non è un esperto di filologia neotestamentaria, nè di greco o ebraico.
    Lo stesso vale per Augias, che però ha scritto “Inchiesta su Gesù” con Mauro Pesce, che è un biblista affermato, e “Inchiesta sul cristianesimo” con Remo Cacitti, che non è al livello di Pesce, ma è pur sempre un storico del cristianesimo.
    Se il contributo di Augias in tali libri non è certamente rilevante, non si può affermare che abbiano valore nullo.
    Non sono per niente d’accordo con le conclusioni che Pesce trae dai suoi studi, ma non è un neofita.
    Ed in questo campo, Agnoli non se le prenda, Pesce credo sia più ferrato di lui.