Le nozze gay spiegate ai miei figli (età media nove anni)

Costanza Miriano 
 
di Costanza Miriano*
*giornalista e scrittrice
 
da Il blog di Costanza Miriano, 26/04/13
 

Cari ragazzi, come sapete nella nostra casa è vietato parlare male delle persone, o almeno ci proviamo, a non farlo. Se qualcuno sbaglia sono affari suoi, tra lui e Dio. A meno che non ci sia un compagno, che so, che si sporge troppo dalla finestra, o che attraversa la strada con gli occhi sull’iPod mentre passa un motorino. In quel caso, visto che rischia di farsi male, potete dirgli qualcosa, direttamente a lui, e possibilmente senza frantumarvi nessun osso.

C’è un solo caso in cui del male degli altri bisogna proprio per forza parlare, anche a costo di prendere un palo in testa, ed è quando rischia di andarci di mezzo qualcuno più debole, che non può difendersi da solo.

È proprio per questo motivo che il babbo e io ce la prendiamo tanto per i cosiddetti matrimoni omosessuali, che poi matrimoni è una parola che in questo caso non si può dire perché viene da munus e mater, cioè il dono che si fa alla madre, e tra due uomini o due donne non può comunque esserci una mamma.

Quindi di cosa facciano gli omosessuali nel privato non ci occupiamo proprio, non è una cosa che ci riguarda, e tra l’altro pensiamo che anche loro non la dovrebbero sbandierare troppo, come facevano quei signori che avete visto a Parigi l’estate scorsa, con le piume e i sederi di fuori. Tra l’altro, avete mai visto me e il babbo andare in giro in mutande? Comunque, se loro lo vogliono fare noi ci limiteremo a passare da un’altra parte, visto che non erano proprio eleganti i signori con le banane gonfiabili e le signore senza reggiseno. Capiamo anche che se sentono il bisogno di farsi vedere vestiti in quel modo forse non sono tanto felici, e quindi se ci capiterà di averne uno vicino, che ne so, al lavoro o in vacanza, cercheremo, se lui o lei vuole, di farci amicizia.

Il problema che ci preoccupa tanto però è quello dei bambini e delle famiglie. Noi crediamo che le leggi, come vietano alle persone di ammazzare, rubare, ma anche di parcheggiare sulle strisce pedonali o mettere la musica altissima alle tre di notte, cioè di fare quello che può danneggiare gli altri, debbano impedire assolutamente di confondere la famiglia con tutti gli altri modi di stare insieme. Modi liberi e magari bellissimi, per chi vuole, ma diversi dalla famiglia. La famiglia è il luogo in cui devono crescere i bambini, e infatti in Italia sono stati chiusi gli orfanotrofi, e si cerca di far vivere i bambini senza genitori in case famiglia, che non saranno il massimo, ma è meglio di prima.

Un babbo e una mamma sono la condizione minima per i bambini per crescere bene. Certo, ci sono anche tanti genitori che non sono sempre bravi, infatti abbiamo detto minima: non basta che ci siano, devono anche impegnarsi un pochino per essere buoni genitori. Ma se non ci sono, per un bambino è impossibile crescere in modo sano, equilibrato, felice. Vi immaginate se il babbo non ci fosse più, e io mi fidanzassi con una signora? Non fate quelle facce terrorizzate, sto dicendo per dire. O se invece di me ci fosse un amico del babbo? (Siete meno terrorizzati? Già vi figurate pomeriggi senza ripasso di grammatica e niente crisi isteriche per i fumetti scaraventati a terra?)

Comunque, tanti dottori che studiano le teste delle persone dicono che è normale che la cosa vi sembri tanto strana, perché è giusto che voi vogliate un babbo maschio e una mamma femmina, anche se a scuola cercano di dirvi il contrario (va di moda, ma non vi preoccupate).

Vi diranno che non siete d’accordo perché andate in chiesa, ma noi pensiamo che sia solo buon senso. Sono le regole di funzionamento delle persone (è vero, le ha fatte Dio, ma funzionano comunque tutte allo stesso modo, non è questione di credere: se non credi nella benzina e metti la Fanta nel serbatoio la macchina si rompe). Noi non siamo contro nessuno, ma come diciamo al compagno di non sporgersi dalla finestra siccome siamo cristiani dobbiamo continuare a dire, quando ci è possibile, senza offendere o attaccare nessuno, qual è il modo per non farsi male, nella vita. Il progetto di Dio sul mondo è la famiglia, un meccanismo faticoso ma affascinante, in cui si mettono insieme le differenze, prima di tutto quelle tra maschi e femmine, e si cerca di funzionare tutti al meglio. Questo è l’uomo a denominazione di origine controllata. Poi ci sono gli ogm, ma i loro semi sono sterili (i semi delle piante create in laboratorio vanno ricomprati ogni anno): allo stesso modo due maschi e due femmine non possono riprodursi. Quando cercano di ottenere dei bambini, non per dare una famiglia a dei bambini, ma perché li desiderano loro, devono fare delle cose che fanno stare male tante persone: le mamme che prestano la pancia, quelle che danno l’ovetto, i babbi che danno il seme da mettere dentro, e soprattutto i bambini che non sapranno mai da quale storia vengono, non sapranno che facce avessero i nonni e che lavoro facessero i bisnonni, e poi avranno due mamme, due babbi, insomma una gran confusione, dove a rimetterci sono i bambini.

A noi dispiace tanto se le persone dello stesso sesso che si vogliono bene non possono avere bambini, e rispettiamo e capiamo la loro tristezza, ma è la natura, e noi abbiamo il dovere di difendere quei bambini che non possono farlo da soli. Ci sarebbe da dire poi che lo stato dovrebbe aiutare le famiglie, che sono moltissime moltissime di più (e forse per questo non ci aiutano, è più difficile risolvere qualche problema alla maggioranza), ma questo è un discorso che abbiamo fatto tante volte… (intanto si sono già alzati tutti da tavola, e sto parlando da sola come al solito).

217 commenti a Le nozze gay spiegate ai miei figli (età media nove anni)

  • franca ha detto:

    Grazie! Grazie! Grazie!Complimenti Dottoressa Costanza. E’un articolo stupendo! Parlare ai piccoli perchè capiscano i grandi!

    • Ferlizzi ha detto:

      E’ vero che è una questione di buon senso: sono ateo ma concordo al 100%

    • Giacomot ha detto:

      Tanto quando tra una cinquantina o un centinaio di anni potremo clonare gli esseri viventi diventeremo tutti degli oggetti e allora sì che non si riconoscerà più il bene dal male . L’apocalisse .

  • MarcoF ha detto:

    Direi che non servono commenti!! Grazie Costanza!! 🙂 🙂

  • Alèudin ha detto:

    ho appena scritto a questo proposito in un altro blog, riporto anche qua:

    Mia figlia 5/6 anni mi fà:

    “Ma è vero che ci si può innamorare anche fra donna e donna, uomo e uomo?”

    io: “può succedere”

    lei: “perchè?”

    io: “non è ben chiaro, non saprei, succede a volte.”

    lei: “ma possono fare i bambini”

    io: “no, per quello serve un uomo e una donna”

    lei:”e come mai non si accorgono che sbagliano?”

    e se ne và.

    “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli”” (Mt 18,2-4).

    La realtà semplicemente è, non ha bisogno della nostra opinione.

    p.s.
    Volutamente non ho approfondito con la bambina, perchè a quell’età non è possibile approfondire più di tanto, ho solo cercato di non influenzarla.

    • Meister Eckhart ha detto:

      A volte si ha l’impressione che il ruolo fondamentale dei bambini nei confronti degli adulti sia quello di ricordargli, di tanto in tanto, che le cose veramente importanti sono anche estremamente semplici da capire e da applicare. Si tratta di una saggezza innata (qualcuno ha mai visto un bambino razzista?), che ha solo bisogno di essere coltivata, invece di venire distorta e maciullata in tutti i modi dal mondo dei “grandi”. Grazie per aver condiviso questo simpatico episodio di vita familiare. 🙂

    • Ivanom ha detto:

      Ma questi sono bambini indottrinati suvvia 😀 ( sarcastico )

      Mi ricordo di un servizio delle iene dove una iena domandava a dei piccoli cosa ne pensassero delle unioni omosessuali.

      Ovviamente nessuna risposta d’odio, ma tutti ( eccetto una bambina ) hanno risposto allo stesso modo, ovvero che non possono avere dei figli e che quindi non è giusto.

      Ovviamente nei commenti del video, la gente “d’alta cultura” ha definito questi bambini omofobi 🙁

      • manuzzo ha detto:

        ahahah, mo pure i bambini omofobi. Però in realtà è una cosa tragicomica, anzi forse tragica. Sul sito del mio partito mi hanno mostrato più volte le immagini di partigiani (comunisti) che ammazzavano anche i bambini.

    • Andrea2 ha detto:

      Bellissimo!
      la bocca della VERITA!

    • Sophie ha detto:

      Da bambina, quando capii che esistevano gli omosessuali, ho fatto gli stessi identici ragionamenti di tua figlia.

  • Qualunque ha detto:

    Magari ho frainteso, ma questi sono motivi per i quali impedire le adozioni.
    A me, magari erroneamente, hanno spiegato che la famiglia non è un luogo dove ecc.., ma le persone da cui essa è formata, possiamo essere solo io e i miei fratelli adottivi, non è famiglia?
    Non potete sapere se queste persone sono felici, state solo insegnando ai vostri figli a giudicare gli altri.
    Se degli omosessuali nel privato non ve ne occupate proprio siamo a cavallo, fatevi gli affari vostri.
    Alla frase: “…senza offendere nessuno…” mi sono piegato dal ridere…

    • Azaria ha detto:

      state solo insegnando ai vostri figli a giudicare gli altri
      Stiamo insegnando a giudicare gli atti, mai le persone… hai letto qualche riga dell’articolo?
      mi sono piegato dal ridere
      Secondo te illustrare la razionalitá (fra l’altro giá evidentissima) a chi non la vede é un’offesa? Tipico di chi é viziatissimo, gli altri al massimo controbbattono civilmente (o accettano la realtá).
      Se degli omosessuali nel privato non ve ne occupate proprio…
      Appunto, nel privato facciano quel che vogliono, se si vogliono distruggere loro… il problema é quando vogliono affossare la societá per degli stupidi vizi.

      Peccato che ad homovox ed ad altre associazioni serie di omosessuali non viene mai dato spazio.

      • Qualunque ha detto:

        “Probabilmente non sono felici” è un giudizio bello e buono.
        Le offese lanciate dal mondo cattolico sono reperibili ovunque, dire “senza offendere nessuno” è al limite del comico.
        Si vogliono distruggere loro, affossare la società, stupidi vizi…mi stai dando ragione perfino tu…
        Se nel privato, e solo nel privato, due uomini o donne si sposano, chiedendo uguaglianza di trattamento, a voi dunque va bene?
        Le adozioni è un argomento in più che viene usato per legittimare l’articolo…fate un passo alla volta…

        • Alèudin ha detto:

          che discorsi sono? se nel privato, e solo nel privato, facciano quello che vogliono.

          La questione che mi pare non sia chiara è che è proprio in gioco la questione figli adozioni, come già detto in altri commenti il matrimonio è fatto per i figli non per gli sposanti.

          Anche due persone etero che si sposano ma Non vogliono avere figli non sono un matrimonio.

          Se ne è gia parlato qui con una valanga di commenti https://www.uccronline.it/2013/05/21/chiara-saraceno-non-sa-che-cose-il-matrimonio/

        • Azaria ha detto:

          “Probabilmente non sono felici” è un giudizio bello e buono.
          Sai com’é… maggior probabilitá di depressione, di suicidie, di dipendenza da alcolici, da droghe… occhio e croce sembra che in linea di massima non siano (o siate, non l’ho capito e neanche mi interessa) molto felici… io traggo conclusioni usando la logica… so che é un brutto vizio, ma non riesco a scrollarmelo di dosso.

          Le offese lanciate dal mondo cattolico sono reperibili ovunque
          Su questo avevo giá risposto, ti rifaccio copia e incolla:
          Secondo te illustrare la razionalitá (fra l’altro giá evidentissima) a chi non la vede é un’offesa? Tipico di chi é viziatissimo, gli altri al massimo controbbattono civilmente (o accettano la realtá).
          Aggiungerei anche che oltre che offesa la vedi anche come un “giudicare” gli altri.
          Io (e gli altri cattolici VERI) ti mettiamo davanti alla realtá lampante, se non vuoi guardarla saranno pure fatti tuoi. Il problema é che tu confondi in maniera del tutto irrazionale l’illustrazione della veritá (ti parlo di logica, non di Veritá religiosa) con un’offesa. Chiarisciti le idee invece di fare vittimismo.

          Se due omosessuali (uomini o donne che siano) vogliono stare nel privato per fatti loro (convivere, fare sesso, e qualunque altra cosa che non riguardi la sfera pubblica) sono liberissimi di farlo, quando giá vanno a chiedere il matrimonio (e quindi minaere la famiglia e quindi la societá in tutto il suo complesso) le cose cambiano un tantino… proprio in linea con l’articolo di Costanza Miriano.

          • Qualunque ha detto:

            Capiamo anche che se sentono il bisogno di farsi vedere vestiti in quel modo forse non sono tanto felici…tiri fuori suicidi, alcolici e droghe per qualche motivo? Quando vi serve l’articolo non lo guardate di striscio…

            Secondo te illustrare la razionalitá (fra l’altro giá evidentissima) a chi non la vede é un’offesa? Se per illustrarla ti scappa un offesa…è un’offesa.

            Cioè in soldoni…”non ce ne frega niente, ma se abbiamo la possibilità di impedirglielo lo facciamo”.

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              Se ti offende la verità, ti offende il bene ed evidentemente apprezzi il male. Il resto delle tue parole sono solo buttate lì per non riflettere…

            • Azaria ha detto:

              Quando vi serve l’articolo non lo guardate di striscio…
              Hai letto il titolo? L’articolo nasce dal bisogno di spiegare la cosa ai bambini di 9 anni circa. Qual’é il metodo migliore? Spiegadogli della depressione e del resto (prima bisognerebbe spiegargli COSA sono depressione ed il resto) o partendo da una cosa che hanno giá visto?

              Se per illustrarla ti scappa un offesa…è un’offesa.
              Concordo solo in parte, se per illustrarla ti scappa un’offesa quest’ultima é l’offesa, non la veritá (parlo sempre di logica, non di teologia) che viene illustrata.
              Su questo ti posso dire che come ogni altra offesa va condannata, ma non mi sembra che qualcuno abbia mai messo in dubbio tale principio.

              non ce ne frega niente, ma se abbiamo la possibilità di impedirglielo lo facciamo
              Vorrei sapere da dove ti viene fuori tale affermazione.
              Fino a prova contraria ognuno deve essere libero anche di sbagliare, finché il suo errore non danneggia gli altri.
              Le uniche cose che possiamo (e dobbiamo) fare noi sono
              1. Quella che tu scambi per offesa e giudizio: dire che si sta sbagliando, dare l’allarme ai diretti interessati (gli omosessuali) e dargli la possibilitá sia di continuare a sbagliare che di ravvedersi (ed in quest ultimo caso anche aiutarli).
              2. Evitare che il loro egoismo danneggi gli altri (ovviamente non tutti gli omosessuali sono egoisti, si puó prendere in esempio homovox).

              • a-theòs=a-éthos ha detto:

                Il problema, caro Azaria, è che impostando un’intera vita contro-natura è impossibile fare del male solo a se stessi; e anche fare del male a se stessi, non è moralmente accettabile, né tanto meno un diritto! Non scivolarmi su una buccia di banana libertaria…

        • beppina ha detto:

          Se nel privato, e solo nel privato, due uomini o donne si sposano, chiedendo uguaglianza di trattamento, a voi dunque va bene?

          Per quanto mi riguarda, e se a lei fa piacere, anche in pubblico, purché “sposarsi” sia sostituito con “unirsi” e “matrimonio” sia sostituito con “unione”, se non altro per non perdere i significati che derivano dall’etimologia dei termini. Se poi le derive etiche in corso modificheranno i significati conseguenti alle etimologie originarie vorrà dire che si cercherà di introdurre nuovi termini per definire quello che fino a poco tempo fa erano gli unici, inequivocabili e universali significati di matrimonio e di sposalizio. A proposito di giudizi “di classe”: intolleranza e prevaricazione é anche questo.

          • Qualunque ha detto:

            Sono più che d’accordo con te.

          • a-theòs=a-éthos ha detto:

            Il che equivale a dargliela vinta del tutto! Bel ragionamento!

            • beppina ha detto:

              E’ un intervento di mio marito, che però condivido. Ma non sia così drastico. Sa benissimo come la penso; forse per certi aspetti sono anche più “inflessibile” di lei. Al di la delle convinzioni sull’omosessualità che ognuno di noi può avere non é possibile non paventare una soluzione al problema di questo stare insieme “non convenzionale”. A mio parere più che “dargliela vinta”, concetto abbastanza relativo, la cosa importante é dialogare, cercare dei punti in comune e incidere quanto possibile con l’obiettivo prioritario di non mettere insieme cose che hanno presupposti e percorsi antropologici completamente diversi. Posizioni o tutto di qua o tutto di la, magari rigorosamente ineccepibili, alla fine potrebbero portare anche muri e incomprensioni (e quando parlo di muri il riferimento non é solo nei confronti della popolazione omosessuale, a cui corrisponde un numero relativamente trascurabile di persone…).

              • a-theòs=a-éthos ha detto:

                A furia di avere paura delle incomprensione, dell’offendere, del sembrare troppo rigorosi stiamo vivendo in una società dove domina Satana. Penso le basti un miliardo e passa di aborti, per comprendere la gravità della situazione. E non mi metto nemmeno a ripetere cose che sa meglio di me. E’ finito il tempo di fare finta di essere cattolici. Se c’è il demonio bisogna lottare per scacciarlo, come ha fatto il papa, cosa che mi ha veramente impressionato in senso molto positivo. A furia di voler sembrare come gli altri ci vorrebbero fare essere, abbiamo perso la nostra identità cattolica e qui si tratta ormai di una lotta di retroguardia, inclinata verso l’apocalisse.

                Ciò non toglie si debba usare carità, ma si deve pretendere buona volontà dall’altra parte. Non sono disposto a concedere nulla, a chi mi prende in giro e viene qui, ad esempio, solo per buttare dentro due frasette ideologiche e poi scompare, evitando costantemente il confronto. Sono loro che hanno paura della verità e per questo tentano o di non ascoltare o di sopraffarci con ogni mezzo. Sarebbe il caso di rendersene conto, se no rimaniamo alle “tattiche” suicide e colpevoli dei “preti” alla Don Gallo!

                • beppina ha detto:

                  Concordo con gran parte di quanto afferma, particolarmente sulla identità. Ma la vita che propone il cattolicesimo é anche una vita aperta al concetto della sempre possibile riabilitazione dai propri errori; ed é per questo che oltre a credere e professare la propria fede ed i propri ideali bisogna essere sempre pronti ad approcciare in modo (anche) disincantato l’altrui pensiero.

                  • a-theòs=a-éthos ha detto:

                    Ma ovvio! Chi a mai detto che non bisognerebbe riaccogliere il peccatore PENTITO! La carità si esercita in gran parte proprio in quello. Ma dire “approcciare in modo disincantato l’altrui pensiero” è frase altamente ambigua. Cosa intende con quel “disincantato”? Se intende che sia giusto e bene concedere investitura ufficiale (giuridica) alla vita di gravissimo peccato condotta da coppie gay, si sbaglia atrocemente ed è bene che si corregga, perché con queste idee non può permettersi di andare in Chiesa a fare la comunione.

                    • beppina ha detto:

                      Se intende che sia giusto e bene concedere investitura ufficiale (giuridica) alla vita di gravissimo peccato condotta da coppie gay, si sbaglia atrocemente ed è bene che si corregga, perché con queste idee non può permettersi di andare in Chiesa a fare la comunione.

                      Disincantato vuol dire approcciare i problemi con un minimo di asetticità e distanza; ciò non vuol dire “darla vinta” o “concedere investitura ufficiale giuridica” se non altro perché un conto sono le proprie e sacrosante convinzioni religiose ed etiche e un conto sono le decisioni in riferimento al baricentro di un mondo eterogeneo entro cui noi cattolici non solo possiamo ma “dobbiamo” stare. Nella realtà (pur se in numero irrilevante) esistono alcuni credenti omosessuali che sono arrivati di fatto a costituire una unione e in rapporto agli stessi é importante valutare l’idea della possibile fattibilità di luoghi immateriali di convivenza dove porre le basi per facilitare gli auspicabili processi di redenzione per chi ne matura la necessità (la Chiesa non é contro l’omosessualità in quanto tale); ciò potrebbe essere raggiunto lavorando sulla parte “laica” del problema, cioé sulle regole civili della convivenza per questa categoria minoritaria di persone. E questo non vuol dire assolutamente “aprire” alla possibilità di unioni “matrimoniali atipiche” dove ovviamente i margini etici di manovra sono assolutamente inesistenti atteso lo scopo ultimo del matrimonio (preparare un luogo di massima sicurezza finalizzato a ricevere il dono della vita). In buona sostanza cercare di porre le basi per agevolare un cammino di cambiamento nel cuore di un certo “tipo” di persone che vivono un “particolare” modo di stare assieme con l’obiettivo di snussare quanto possibile ciò che “attorno” ad essi rallenta l’attuazione del possibile cammino di cambiamento accennato.
                      Circa la sua considerazione sulla Comunione, che devo dire mi ha colpito profondamente, la vedrò insieme al mio confessore. Spero che in qualche modo la sua affermazione sul peccato per procura sia priva di fondamento.

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Sulla questione della comunione, mi esprimo, come sempre perché è l’unica possibilità, in riferimento al valore morale OGGETTIVO delle sue affermazioni, ossia sulla materia oggettivamente grave. Lei erra oggettivamente in modo profondo, e su questo non ci può essere alcun dubbio (non si faccia deviare dalle parole del primo “sacerdote” che la “tranquillizzasse” a tale proposito), perché alla fine delle sue tante e confusissime parole, quello che lei approverebbe in pratica significherebbe dare un riconoscimento pubblico, e di conseguenza una legittimazione morale, ad uno dei peccati più gravi si possano commettere. Il che, non si faccia la minima illusione al proposito, non significherebbe che incoraggiare, favorire e promuovere la “normalizzazione” dell’omosessualismo e ciò farebbe un grandissimo male ai gay in primo luogo e di conseguenza all’intera società.

                      Sul fatto poi che lei abbia la “piena avvertenza” della materia grave, io, naturalmente, non posso dire nulla; ma stia ben attenta, perché su questioni di etica così basilari (per le quali non c’è alcun bisogno di ricorrere alla Rivelazione per capire perfettamente la verità) è veramente difficile non essere in una situazione di “ignoranza colpevole”.

                    • beppina ha detto:

                      Sulla questione della comunione, mi esprimo, come sempre perché è l’unica possibilità, in riferimento al valore morale OGGETTIVO delle sue affermazioni, ossia sulla materia oggettivamente grave. Lei erra oggettivamente in modo profondo, e su questo non ci può essere alcun dubbio (non si faccia deviare dalle parole del primo “sacerdote” che la “tranquillizzasse” a tale proposito), perché alla fine delle sue tante e confusissime parole, quello che lei approverebbe in pratica significherebbe dare un riconoscimento pubblico, e di conseguenza una legittimazione morale, ad uno dei peccati più gravi si possano commettere. Il che, non si faccia la minima illusione al proposito, non significherebbe che incoraggiare, favorire e promuovere la “normalizzazione” dell’omosessualismo e ciò farebbe un grandissimo male ai gay in primo luogo e di conseguenza all’intera società.

                      Ho parlato col mio parroco (che lei tanto banalizza). La sua frase sulla Comunione correlata ad un “potenziale” peccato nei termini esposti, semplicemente é una sciocchezza.
                      Quanto all’argomento in discussione, al di la della “categorizzazione” drastica che implicitamente porta avanti nel classare le persone, spero un domani si possa confrontare con persone più preparate di me sull’argomento e sicuramente prive di quegli impliciti peccati di “ignoranza” che a lei piace tanto affibiare (le consiglio ad es. monsignor Paglia). Detto questo, resto dell’idea che un conto é porre l’indice sul peccato (cosa in genere semplice) e un conto é lavorare per agevolare il rientro da questo peccato che, al di là che lo stesso abbia carattere soggettivo, nondimento può interessare anche per una comunità nel suo insieme; le scelte a significatività “civile” non sempre possono arrivare a compromettere valutazioni di natura etica assolutamente inequivocabili, assodate e non modificabili.
                      Sorvolo sulle “confusissime parole”, non per il fatto che ciò non corrisponda a verità, ma per il semplice fatto che nessuno può impedirmi in un blog pubblico di esporre il livello formale delle mie esternazioni in base alle limitate possibilità proprie della mia persona; sta a lei ovviamente decidere se é necessario o meno evidenziare questo aspetto, come del resto ha fatto, con un atteggiamento lecido ma anche velatamente spocchioso.

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Nessuna spocchia, mi scuso, se ho dato questa impressione (rispondo molto velocemente per necessità). Anzi, apprezzo molto la sua evidente sensibilità religiosa (per essersi immediatamente preoccupata di parlare con il suo parroco, che, però, e glielo spiego subito, o non ha capito o è in errore). Ragioniamo. Sintetizzo quanto afferro delle sue, perdoni, confuse parole.

                      1) L’omosessualità agita è un grave peccato e su questo non ci sono né dubbi né tentennamenti.

                      2) Però viviamo in un mondo dove di fatto si sono creati e si mantengono molte relazioni gay e, quindi, per favorire una comprensione della verità e un pentimento, la strategia migliore sarebbe, secondo lei, quella di concedere a queste coppie un riconoscimento giuridico pubblico della loro convivenza (allo scopo evidentemente di favorire questa loro convivenza in un qualche modo, altrimenti che senso avrebbe un riconoscimento giuridico?).

                      E’ corretta questa esposizione della sua posizione? Mi corregga se ho inteso male.

                      Mie obiezioni.
                      1) Non le pare che facilitare in un qualunque modo un grave peccato sia a sua volta peccaminoso? Si tratta alla fine del BASILARE principio che il FINE NON GIUSTIFICA MAI I MEZZI, ossia, il fine buono di fare uscire le coppie gay dalla loro condizione di peccato, non può attuarsi attraverso un passaggio che in sé sia un male.

                      2) Ora, la soluzione che lei propone è SICURAMENTE un male, per almeno 2 ragioni: in primo luogo non si può mai dare legittimità pubblica (in questo caso tramite un riconoscimento giuridico) ad un comportamento peccaminoso, perché ciò comporta l’implicita ammissione che non sia un male e dunque provoca sicuramente scandalo (in senso evangelico, non nell’accezione di “Novella 2000”); in secondo luogo mi risulta totalmente incomprensibile come favorire sotto un qualunque aspetto la convivenza di due gay, possa produrre il loro pentimento: ovviamente succederebbe esattamente l’opposto nella stragrande maggioranza dei casi.

                      3) Quanto al fatto della sua responsabilità morale (oggettiva) nell’avere, e soprattutto, nell’esprimere pubblicamente opinioni fortemente errate, anche su questo non ci sono dubbi. Lei si deve rendere conto che esprimere errori può essere fonte di plagio verso il prossimo, che potrebbe rimanere confuso ed essere portato ad errare per colpa delle sue idee sbagliate. Per questo motivo le dicevo di essere molto prudente nell’accostarsi alla Santa Comunione (naturalmente, una volta resasi conto dell’errore, risolve tutto con una confessione).

                      Faccia pure un copia-incolla di questo mio post e lo faccia avere al suo Parroco, che ha la responsabilità della sua salute spirituale…

        • Ferlizzi ha detto:

          Certo, mi sarebbe andato benissimo, ma voi proprio non ci state e, in tutti i paesi, volete sfondare con il matrimonio “che non fa male a nessuno”, e poi attaccare subito con le adozioni. Storicamente fate così, non ci si casca più, ecco perchè io, ateo, sono sfavorevole anche alle unioni civili tra gay.
          E’ un errore strategico e politico che vi ha tolto tanti simpatizzanti, credimi.

          • Simone Emili ha detto:

            Ottima osservazione. La verità è proprio questa: i gay non vogliono tanto i diritti (quella è una motivazione di facciata) vogliono proprio il matrimonio, per potersi chiamare marito e moglie e adottare figli, e poter dire che omosessualità e eterosessualità pari sono. La loro è un’arrogante battaglia ideologica, nient’altro: sono solo dei fascisti.

            • Andrea2 ha detto:

              E più in generale è la battaglia ideologica sul gender, eliminare l’uomo e la donna, negare la natura e la realtà, in un’illusione di libertà e che non può che allontanare dalla felicità

          • beppina ha detto:

            Faccia pure un copia-incolla di questo mio post e lo faccia avere al suo Parroco, che ha la responsabilità della sua salute spirituale…

            Mi ha confermato le conclusioni di stamattina.

        • manuzzo ha detto:

          e il matrimonio (comprendendo pure l’adozione) è un atto privato? e se è privato perché viene fatta promessa e viene appesa la notifica (per legge) per quindici giorni alla bacheca comunale? Qui ovviamente le conoscenze giuridiche del mio interlocutore mi fanno presupporre che dirà “si, il matrimonio è privato”, al che devo spegnere il cervello (o dimenticarmi tutto il diritto ce ho studiato)

          Che abbiano rapporti tra di loro, quello è un atto privato. Non se vogliono adottare un minore.

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      No, non è una famiglia integra e se fosse integra non includerebbe due genitori dello stesso sesso! Ragiona invece di dare inutilmente aria alla bocca.

      • Qualunque ha detto:

        I genitori c’erano, persi loro perdiamo la nomina di famiglia? buono a sapersi…

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          Ripeto: ragiona prima di parlare. Dove vedi l’implicazione tra “famiglia non integra” e “non-famiglia”? Se mancano i genitori, i figli, ovviamente rimangono famiglia, ma se i fondatori originari di quella comunità sono dello stesso sesso, quella comunità non è, né può essere una famiglia.

          • Qualunque ha detto:

            A proposito di ragionare prima di parlare hai già accorciato il tiro…

            Capisco il punto comunque, non vale la pena di proseguire.

            Saluti

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              Infatti, meglio fare come gli struzzi, chissà mai che tu ti possa trovare in difficoltà a rispondere alle obiezioni dando un minimo di senso a quello che dici, vero?

              • Qualunque ha detto:

                Hai semplicemente un concetto di famiglia molto diverso dal mio e non voglio andare avanti a darci sul muso..se vuoi andare avanti divertiti pure…

                • a-theòs=a-éthos ha detto:

                  No, sei tu che vuoi sparire, come fate sempre, appena la discussione si scosta troppo da ciò che siete in grado di controbattere con piccoli slogan ideologici. Si discute proprio perché abbiamo opinioni diverse e distanti…

                • a-theòs=a-éthos ha detto:

                  No, sei tu che vuoi sparire, come fate sempre, appena la discussione si scosta troppo da ciò che siete in grado di controbattere con piccoli slogan ideologici. Si discute proprio perché abbiamo opinioni diverse e distanti…

                  • Qualunque ha detto:

                    Sono sempre qui, semplicemente so quando smettere e mi godo il resto della giornata, stammi bene e rilassati.

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Rilassatissimo, non ti preoccupare. Semplicemente mi danno fastidio quelli che lanciano il sasso e subito nascondono la mano. Il problema è costituito dal motivo per cui ritieni corretto ritirarti da una discussione appena abbozzata, in cui ti sei espresso in maniera alquanto involuta e confusa. Ma magari ti ho convinto e semplicemente non vuoi ammetterlo 🙂

                    • Qualunque ha detto:

                      Ho capito il tuo punto (genitori dello stesso sesso=non può esserci famiglia), ti ho spiegato il mio (famiglia non dipende da genitori ma dalla persone che tu consideri).
                      Fare i figli dipende certo da un uomo e una donna, è il senso della famiglia che consideriamo diverso.
                      Ora vuoi andare avanti a discutere? Fai pure, ma guardacaso oggi mi godo la mia famiglia e ti lascio, arrivederci.

    • chiunque ha detto:

      un omosessuale francese ha postato questo commento: “un tempo gli omofobi erano quelli ai quali non piacciono i gay ma ora sono quelli che non piacciono ai gay”. il tizio in questione ha fatto un gran clamore passando da essere pro a essere contro il matrimonio gay dopo aver sentito le ragioni degli oppositori. e ora è bollato come “omofobo”… proprio lui omosessuale serenamente dichiarato! “omofobo” è scritto in lettere cubitali in manifesti infamanti che impestano i muri francesi con tanto di nome e cognome a foto del povero ragazzo. ne ho conosciuti via internet di gay contro le adozioni a se medesimi e pure contro i matrimoni gay e nessuno tranne uno su una moltitudine si è dichiarato religioso… comunque nessuno ha trovato nella bibbia un motivo per ciò che faceva… solo e sempre laicissima e appassionata difesa delle diversità biologiche e affettive tra i sessi e gli orientamenti sessuali e dei diritti fondamentali dei bambini. uno di costoro mi ha detto che da adottato quale è non puo’ difendere il trito argomento pro omoadozioni “meglio ai gay che farli stare in un istituto” perché non è vero che pur di uscirne andrebbero ovunque con chiunque. anche un altro ragazzo adottato francese (non so e nemmeno mi interessa se sia gay o no) ha dichiarato a una manifestazione in pubblico che un bambino in attesa di adozione pensa a madre e padre e una alternativa lo farebbe soffrire e lo deluderebbe! sono rimasta piacevolmente colpita dalla sensibilità e dalla serietà di questi giovani verso sessualità e sentimenti… verso l’infanzia e il corpo delle donne… la quale mercificazione è in atto nel terzo mondo per dare figli a uomini legalmente sposi ove sia già possibile… tra le donne omosessuali desiderose di prole pare essere diffuso un “turismo del seme” ove sia possibile comprarlo… a me ripugna pure la mercificazione degli uomini! io dico per esperienza che “vizio” non si puo’ associare all’omosessualità di per se’ a meno che non si intenda come si intende il vizio per l’eterosessualità: promiscuità o prostituzione o pedofilia e via dicendo… vizi che non fanno preferenze e si presentano in tutti gli orientamenti sessuali. non ho capito come si sia gay che nemmeno loro me lo sanno spiegare come sono fatti… io ho imparato a dialogare con chi non è come me e non mi chiedo più perché lo siano.

      • a-theòs=a-éthos ha detto:

        E allora cosa ti serve dialogare? Solo per dare dei “tap-tap” in testa a tutti? Ossia: volemmosse bbene qualunque cosa si sia e si faccia? Bella conclusione…

        • chiunque ha detto:

          ho parlato per ore di gusti comuni in campo culturale con persone che amano persone dello stesso sesso facendo conoscenza per caso con loro tramite siti di interessi comuni… parlando abbiamo scoperto di avere a cuore la stessa causa della difesa della famiglia tradizionale… ma che ho fatto di male? che dovrei fare? dirgli che “luca era gay ma ora sta con lei?” scusa tanto ma non ti capisco… trovi sbagliato frequentare gay? o pensi che dovrebbero essere curati? che dovrei prenderli a “bibbiate” invece di scoprire che potremmo condividere le stesse playlist di canzoni o films o che nemmeno a loro piacciono le madri surrogate?

          • a-theòs=a-éthos ha detto:

            Il fatto che loro non arrivino a essere totalmente obnubilati dall’ideologia gay, non significa che facciano del bene a se stessi e alla società, vivendo da gay. Modus in rebus hai il dovere di aiutarli a capire…, certamente conta molto il modo in cui si porge la verità, ma non bisogna rinunciare alla verità per un falso timore di offendere, perché se ciò avviene, in fondo in fondo è perché non si ama la verità…

            • chiunque ha detto:

              a parlarne con loro di certa ideologia ne risultano schifati… “gaystapo” è il nome che hanno proposto per taluni omosessuali politicizzati che pretendono di parlare a nome di ogni gay proponendo a nome loro pure che si legalizzi ogni tipo di accesso alla filiazione per gli omosessuali e dunque anche madri surrogate oltre che le adozioni o i donatori di altri gameti… uno dei miei contatti è bisex… ora ha moglie e figlie… ma ammette che in passato gli sono piaciuti uomini… penso sia un buon padre… nonostante ciò… si evince leggendo la sua appassionata difesa del valore di ciò che crediamo sia una famiglia… comprendo il tuo approccio e credo di capire che intendi per obnubilati… ma penso si debba sapere che esiste un mondo di gay che hanno un lavoro di quelli normali e magari fanno volontariato per i più deboli e sono capaci di essere monogami e amare le cose belle della vita senza obnubilazioni di sorta come gli abusi che respingiamo… senza che vi sia da parte della società la pur minima consapevolezza di questo perché si vedono sempre e solo le trite e ritrite immagini di certi stereotipi… io ammetto la mia ignoranza… se siano nati così o lo siano divenuti per me è mistero e che tu ci creda o no lo è pure per loro… che facciano del male alla società lo vediamo in francia come pure in africa uomini e donne si uniscono in poligamia ponendo confusione e diseguaglianza tra i sessi pure e facendo male pure… strano che si associ sempre l’ammissione della poligamia alla richiesta del matrimonio gay ma poi la cosa non sia approfondita di più… è un discorso complesso… la verità… io credo di saperla e amarla… ma se mi trovo innanzi un buon cittadino capace di agire in discernimento di cosa nuoce o giova ai membri più deboli della società come i bambini e fa la scelta giusta… non mi pare ne sia molto lontano…

              • a-theòs=a-éthos ha detto:

                Capisco, ma rimane sempre il fatto che l’andare contro-natura è un male molto grave per quelle persone e per quelli che ne vedono l’esempio di vita. Ripeto, bisogna essere compassionevoli e caritatevoli, soprattutto tenendo presenti le nostre stesse debolezze (io ne ho molte), ma proprio per questo l’amore per il prossimo non può concretizzarsi senza avere come criterio la verità e come fine ultimo il bene di tutti.

                • chiunque ha detto:

                  uno dei miei contatti era un ragazzino straniero… accolto in francia da una famiglia che gli ha dato molto amore… scopre a un certo punto di non essere etero… per i suoi genitori deve essere stato uno shock… ma il loro amore deve essere stato tanto per avergli dato così tanta saggezza… è stato capace di dirmi questo “un bambino concepito da una surrogata e cresciuto da due maschi avrà solo il suo ombelico a testimoniare che cosa sia una mamma… solo il suo ombelico… che pena mi fa una creatura che medita su quella cicatrice senza comprendere per davvero che cosa significa”… AMEN…

                  • beppina ha detto:

                    Perché chiudi l’intervento con AMEN?

                    • chiunque ha detto:

                      perché è una sacrosanta verità… aurora ha detto che siamo già dinanzi al fatto compiuto che ci sono molteplici famiglie omosessuali… è da più di un anno che monitoro la questione leggendo blogs e riviste tra america e francia… sappiate che in francia molte omofamiglie puntano sul “mettere lo stato dinanzi al fatto compiuto” che esistono da anni per cercare di andare oltre l’adozione ai gay e sdoganare pratiche discutibili come inseminazione artificiale con donatore anonimo e gravidanze tramite surrogata… in india la compravendita di uteri di poverette morte di fame da parte di coppie formate da 2 maschi era divenuta talmente imbarazzante per il governo che ha varato una legislazione per cercare di regolare il traffico delle gravidanze… ora sarà possibile comprare una donna solo a sposi tradizionali… per chi non sapesse la donna comprata viene inseminata e poi rinchiusa nove mesi in una clinica finchè non sgrava… avete capito bene… una volta incinta la “femmina gravida” deve restare in clinica fino al parto… se ha già figli col marito non li puo’ vedere e se le succede qualcosa di grave tipo aborto la scaricano e si prova con un’altra… roba da lager… mi piacerebbe sapere che ne pensa mrbrightside di codeste imprese dei gay… di come abbiano potuto compiacersi in nome del loro amore del traffico di uteri di donne in estrema necessità di denaro spinte da mariti avidi a prostituirsi…

              • Giacomot ha detto:

                Non ci sono nati sta tranquillo , come si ci diventa l’ho spiegato tempo fa in qualche articolo dietro se vuoi mi ricito …

    • Ferlizzi ha detto:

      Si, infatti si parla di adozioni. No, l’articolo non è offensivo, anche perchè purtroppo è evidente che i matarimoni gay coincidono con il diritto di adozione, dunque bisogna schierarsi a monte contro tale ingiustizia.
      Senza adozioni vi avrei spalleggiato con convinzione.

  • Daniele ha detto:

    In Francia il Governo Hollande sta bollando come “omofobi” i membri di Manif pour Tous, cioè coloro che stanno pacificamente manifestando a difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio uomo-donna e, in base a questa falsa e pretestuosa accusa di omofobia (Manif pour Tous ha sempre difeso la famiglia naturale e mai offeso gli omosessuali), li sta pure arrestando.

    Noi cattolici italiani dovremo solidarizzare con Manif pour Tous (ad esempio indossando in pubblico la loro stessa felpa: http://www.loccidentale.it/node/121022).

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      E’ veramente l’inversione satanica della verità!

    • Andrea2 ha detto:

      A proposito di Manif pour Tous, ho notato tristemente che il loro sito è solo in francese, e anche sui social network è lo stesso.
      Penso che questo sia un grosso autogoal, in quanto una campagna come questa, per quanto nasca all’interno di una nazione in particolare, può trovare grandissimo sostegno a livello internazionale. Soprattutto in un contesto europeo che ci vede sempre più legati gli uni agli altri.

      Esiste qualcosa di equivalente in Italia?

      • Kosmo ha detto:

        Tipico dei francesi.
        E’ in francese e se ti interessa devi conoscere il francese.
        Non lo sai? arrangiati!
        Questa è la filosofia francese di fondo. Per tutto.

        Tutto il contrario dei loro “cugini” italiani, che si sbracciano per farsi capire da tutti.

  • Umpalumpa ha detto:

    Comincio a valutare la possibilità di mandare in futuro i miei figli in una scuola privata. Lo dico da convintissimo sostenitore della scuola pubblica.

    Però obbiettivamente, se nelle scuole pubbliche, al posto di insegnare italiano, matematica, storia, geografia ecc cominciano ad insegnare più o meno velatamente la politica del “va bene tutto, basta che lo si voglia” a me non sta più bene.
    Perchè un conto è insegnare il sacrosanto rispetto verso tutti (e dovrebbero insegnarlo i genitori e la scuola dovrebbe limitarsi a segnalare le violazioni ai genitori), tutt’altro discorso è propagandare idee che non condivido.
    Oggi raccontanno dei 2 pinguini maschi, domani dei 5 struzzi e dopodomani dei 3 fratelli scoiattoli. Tutti questi begli animaletti si amano tanto e quindi che male c’è se si sposano? Perchè gli impediamo di avere un cucciolo?

    Innanzitutto è giustissimo insegnare il rispetto per quegli animaletti, tutt’altro discorso è dire che sia una cosa giusta.
    A mio parere (che non è assolutamente legge), è un mio sacrosanto diritto educare i miei figli secondo i miei valori. Una volta che cresceranno potranno ringraziarmi o ridermi in faccia per averglieli trasmessi.

    PS: non vedo perchè, cmq, la scuola pubblica debba sempre supportare gli ideali laicisti e mai quelli “cattolici”. Non c’è più la laicità? allora dovrebbe limitarsi ad insegnare le materie e lasciare “l’educazione valoriale” alle famiglie.

    • Umpalumpa ha detto:

      ecco…quello che stavo dicendo. Quando si dice “cascare a fagiolo”

      http://www.ilfoglio.it/soloqui/18383

      • Umpalumpa ha detto:

        Perchè il fatto non è tanto quale idea sia giusta. Un mussulmano avrà un’idea diversa rispetto ad un ateo, un agnostico penserà in maniera diversa rispetto ad un induista e un cristiano la pensa in maniera diversa rispetto ad un buddista ecc.
        A mio parere una scuola laica dovrebbe insegnare la capitale della spagna è madrid e il rispetto verso i compagni (la classica buona educazione). Se si limitasse a questo non ci sarebbero lamentele da parte di nessuno (a prescindere dal credo).

        Che ognuno educhi i suoi figli come gli pare e soprattutto lo stato (molto spesso fortemente politicizzato da una parte come dall’altra) non si immischi e si “limiti” a insegnare le materie (che già avrebbe un gran lavoro da fare).
        Quindi come un ateo ha il sacrosanto diritto a non volere che suo figlio frequenti una scuola dove gli studenti vengono educati a credere nell’aldilà, nella stessa maniera non è giusto che un credente debba spendere soldi per educare un figlio solo perchè, se non lo facesse, sarebbe costretto a mandarlo in una scuola in cui si insegna agli studenti che il paradiso non esiste e, conseguentemente, i propri genitori sono come minimo dei creduloni ignoranti.

        Anche perchè i genitori educano i figli per amore e perchè credono che quei valori siano preziosi nella vita(nella stragrande maggioranza dei casi è così, anche perchè è faticoso educare i figli), lo stato invece, probabilemnte in buona fede, educa non certo per amore ma per indottrinare secondo la politica del governo in carica. Il che è ben diverso.
        Perchè i valori con cui dovrebbe crescere mio figlio devono essere stabiliti da una persona che per 5 anni (al massimo) si trova nella sedia da ministro e non dai genitori?

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          Ma come fai anche solo a pensare sia possibile trasmettere una vera educazione senza tramettere anche valori? Prova a insegnare storia, geografia, filosofia, letteratura latina, greca, italiana, ecc. senza trasmettere giudizi di valore: saresti l’unico a riuscirci nell’universo e compiresti anche un’azione sbagliata! IL PROBLEMA NON SONO MAI I VALORI, CHE CI SONO SEMPRE, MA QUALI VALORI… E allora, visto che è impossibile non tramettere valori, è molto più logico avere scuole private, in cui ogni comunità culturale possa riconoscersi!

          • Umpalumpa ha detto:

            Non ho detto che la vera educazione possa esimersi da trasmettere valori. Non lo penso proprio. Anzi.
            Quello che volevo dire, magari sbagliando, è che la scuola dovrebbe trasmettere concetti “asettici” e la famiglia trasmettere i valori. Quindi la cultura di una persona si formerebbe in parte dentro la scuola e in parte fuori.
            Chiaramente si sta parlando ipoteticamente perchè è molto difficile da applicare. E’ impossibile prevedere un sistema di controllo. Si baserebbe solo sull’onestà del sistema scolastico a trasmettere concetti ed evitare pareri personali.

            Non vedo perchè spiegando la rivoluzione francese il professore debba esprimere un suo parere sulla causa in questione. Racconterà semplicemente che nel 1789 è scoppiata la rivolta ecc ecc.
            Esempio: quando m’hanno “spiegato” la rivoluzione francese alle superiori mi sono sorbito un pistolotto di anticlericalismo che te lo raccomando. Robespierre fine statista. M’hanno descritto Voltaire come una persona pacata e illuminata, poi qualche anno dopo vai a leggere cosa scriveva riguardo agli schiavi e ti chiedi “perchè mi hanno dato una rappresentazione così parziale? ignoranza? faziosità?”
            Vogliamo parlare di aventi più recenti? Ho un’enciclopedia a casa degli anni 70: alla voce foibe c’è solo “grotte carsiche ecc ecc”, neanche un accenno al dramma degli istriani.
            E, come per la storia, anche per le altre materie. Filosofia penso sia la materia che più si presterebbe a far si che il maestro esprima le proprie idee. In quel caso che spieghi il pensiero dei vari filosofi. Quando anche il professore sarà salito agli “altari filosofici”, verrà studiato anche il suo di pensiero. Fino ad allora, si limiti a insegnare il pensiero degli altri. Poi finiti i 60 minuti di lezione può tranquillamente dire, parlare e predicare come e con chi vuole.
            E’ come se un professore di economia al posto di spiegare la partita doppia si mettesse ad inneggiare all’economia pianificata oppure a tessere le lodi del sistema capitalistico. Si limiti a spiegare i concetti, che avrà di sicuro tanto lavoro da fare. Lo paghiamo per questo del resto.

            Ripeto è molto difficile da applicare, forse impossibile, però sarebbe la cosa più giusta.
            In questo modo tutti i cittadini potrebbero mandare i propri figli nella stessa scuola senza aver “timore” che vengano indottrinati con idee in contrasto con quelle proprie o peggio, con idee di una moda passeggera. Se ciò avvenisse sarebbe meglio rispetto alla tua “proposta” di una serie di scuole private “chiuse”, perchè gli studenti provenienti da realtà diverse si conoscerebbero e stringerebbero amicizie fra di loro. Quindi sarebbe più difficile creare situazioni di chiusura/ghettizzazione all’interno della stessa società.
            Ad ogni modo, sicuramente è molto più fattibile la tua idea.

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              Ecco, è esatto quello che dici: è impossibile, in quanto utopico, quello che proponi. Non tutti hanno la fortuna di avere genitori di profonda cultura. Si va a scuola proprio perché i professionisti dell’insegnamento stanno là. E non c’è alcuna possibilità di insegnare escludendo valori. La prima cosa che conta è LA VERITA’.

              Inoltre in moltissime famiglie, la famiglia non esiste più. A chi si rivolgono i ragazzi, quando i genitori sono tutti intenti a farsi i cavoli loro, inseguendo fidanzati/e vari, dopo il classico e ormai quasi preponderante divorzio?

              Il docente non può e NON DEVE essere neutro, ma deve essere onesto e competente, questo il problema.

              • Umpalumpa ha detto:

                Va beh..ok. Però, allora, siamo sempre al solito punto.
                In una società multiculturale chi stabilisce cosa sia onesto e competente?

                Proponi ogni gruppo si auto-educhi? Quindi scuole atee, cattoliche, valdesi, protestanti, mussulmane ecc ecc? Però questo non fa costruire una nazione, ma un territorio in cui convivono pacificamente, fino alla prima crisi, diversi popoli. E’ una situazione chiaramente instabile, a meno che non si tratti di una società ricca.

                • a-theòs=a-éthos ha detto:

                  Se si esclude la questione della verità, non c’è scampo al peggio.

                  Infatti la società multiculturale è un disastro assoluto, voluto apposta da chi intende distruggere reciprocamente le identità e le culture.

                  • Umpalumpa ha detto:

                    Quindi? cosa proponi? auto-ghettizzarsi?

                    • Umpalumpa ha detto:

                      Ti do la mia risposta, sperando che tu non mi dica che è utopistica 😉

                      …evangelizzare. Che non è andare in giro a fare prediche moralistiche ma dare testimonianza di come la fede abbia migliorato la propria vita.

                      Ma la domanda è: ci sono cristiani che possono dare questa testimonianza? Di cristiani pronti a fare predicozzi è pieno. Però se si scatenano questi ultimi l’Italia diventa completamente atea nel giro di 10 anni 😉

                    • a-theòs=a-éthos ha detto:

                      Hai perfettamente ragione, innanzitutto bisogna dare un’esempio di coerenza e carità vissuta. Ma carità vissuta è anche saper testimoniare in modo argomentato le verità di fede, questo è il lavoro degli intellettuali cattolici e non equivale a fare predicozzi moralistici, ma a prospettare orizzonti che spesso la bieca ignoranza o il pensiero unico massonico-massificato impediscono di scorgere. E per farlo occorre partire dal ricompattare lo stesso mondo cattolico, che si presenta totalmente frammentato proprio in relazione alla verità, che molti, pur dicendosi nominalmente cattolici, non sanno neanche dove stia di casa.

  • Aurora ha detto:

    è buffo (molto, molto triste in verità…) leggere un articolo tanto omofobo, sciocco e pieno di luoghi comuni, al di sotto di un’intestazione che cita André Gide (<—-per inciso, si scrive così…), toh, un omosessuale, dichiarato. A proposito dell'articolo, ecco un'altra citazione di Gide: "Famiglie vi odio! Focolari impenetrabili, porte chiuse; geloso possesso della felicità". Potreste cercare anche in Wilde, o Proust per dire, o Pasolini, se ci sono citazioni riguardanti l'esistenza di Dio, magari ce ne sono di belle! L'articolo è incommentabile, da quanto è stupido, solo il fatto di paragonare le coppie dello stesso sesso agli OGM è imperdonabile (ma come fanno a venire in mente certe cose?). Da chi si dice cristiano non mi aspetterei tanto odio, nei Vangeli almeno non l'ho ancora trovato, anzi. Spero solo che i suoi figli del titolo, Costanza Miriano, non leggano mai quello che lei scrive, e che non incontrino mai il suo odio sarcastico, qualora si scoprissero gay, lesbiche, bisessuali, transgender o altro.

    • Laura ha detto:

      Quanto inutile odio sarcastico nel tuo commento, devo dire che da chi non si dice cristiano io me lo sarei aspettato 🙂

      Il furore giacobino torna a fare capolino travestito da ideologia omosessuale, noi siamo qui ancora una volta nella storia a braccia aperte, Aurora mia!

      • Paolo ha detto:

        Peccato che, per chi sostiene le “tesi” dell’articolo, la realtà dei fatti sia completamente diversa…inutile nascondersi dietro un dito cara laura. Coraggo fattene una ragione e vedrai che andrà meglio

        • Laura ha detto:

          Più che la realtà dei fatti mi sembra che la NATURA (dei fatti) sia sempre diversa da quel che pensi un omosessuale, sbaglio Paolo?

          E’ proprio perché me ne sono fatta una ragione che offro la mia opinione, sempre che l’Arcigay non mi arresti come fanno in Francia per chi indossa una felpa con disegnata sopra una famiglia tradizionale. Mi auguro davvero che andrà meglio, ma se dovesse andare peggio pazienza, si va avanti con il sorriso 😉

      • chiunque ha detto:

        aurora… ho cercato di chattare con una lesbica francese che ha confessato con entusiasmo di essere in cerca di un donatore per fare un figlio per metterla in contatto col figlio di una lesbica che oggi è adulto ed ha un blog nel quale racconta i NO motivati della sua opposizione alla omogenitorialità (si.. capito bene… il figlio di due donne non gradisce che due donne possano fare un figlio e spiega perché) lei mi ha dato una risposta che potrei riassumere così “ma chi cazzo se ne frega!” e ha detto che andrà per la sua strada… magari tra 30 anni pure suo figlio potrebbe lamentarsi… ma a lei non importa..

      • Aurora ha detto:

        non ho scritto di non essere cristiana: ho scritto che tutto questo sarcastico odio che c’è nell’articolo, questo sbeffeggiare, non me lo aspetto da chi si dice cristiano, piuttosto nei Vangeli trovo tutto un altro tipo di accoglienza per il prossimo. Che non è pietà o tolleranza, ma accoglienza e comprensione.
        cosa intendi Laura scrivendo “noi siamo qui ancora una volta nella storia a braccia aperte, Aurora mia?”, non capisco cosa intendi… (mi sono presa la libertà di darti del tu, perché tu lo hai fatto per prima)

        • Laura ha detto:

          Io non vedo odio sarcastico, a parte il tuo commento. Come può una cristiana come te osare criticare gli altri? Ma sei pazza? Non hai letto nei Vangeli che i cristiani sono poveri cretini che devono sempre dire “si” a tutto perché altrimenti non accoglierebbero nessuno? Nei Vangeli c’è scritto che dobbiamo accogliere tutti, i poligamici e legalizzare la poligamia, accogliere gli incestuosi e legalizzare l’incesto così da non far soffrire loro, gli omosessuali e legalizzare le nozze gay. Tutti vanno accolti.

          Gli atei vogliono buttare fuori i cristiani dalla vita pubblica? Nei Vangeli c’è scritto che dobbiamo accogliere tutto e anche tutte le richieste e allora dobbiamo sparire dalla circolazione. Tu sei cristiana? Molti atei non vogliono che lo riveli pubblicamente perché altrimenti fai proselitismo, c’è scritto nel Vangelo che dobbiamo obbedire a tutti e quindi faresti bene ad obbedire. Accoglienza per il prossimo, Aurora, dunque smetti di rivelarti pubblicamente cristiana o offenderai qualcuno!!!!

          Sui matrimoni gay l’omofobo Papa Francesco non è d’accordo con te, te la vedi tu con la coscienza cara la mia cristiana 😉

          • Aurora ha detto:

            non ho detto nulla del genere, quello che intendevo è «Chi sei tu per giudicare un servo che non è tuo?».

            • Laura ha detto:

              Perché allora ti sei permessa di giudicare chi ha scritto l’articolo? Forse che non vale anche per te questa frase? Non devi mai giudicare, mai dire la tua opinione, mai!!!! Lo dice il Vangelo, no Aurora?

        • Azaria ha detto:

          odio che c’è nell’articolo
          Sono curioso di sapere di quale articolo stai parlando, mi piacerebbe leggerlo, noi qui comunque stiamo commentando l’articolo di Costanza Miriano (se non te ne fossi accorta).
          nei Vangeli trovo tutto un altro tipo di accoglienza per il prossimo
          Io ricordo anche ammonizioni “va’ e non peccare piú” mica dice “fregatene e continua a peccare”.
          non ho scritto di non essere cristiana
          Se proprio vuoi essere cristiana prova a capire cosa il Vangelo ti sta dicendo, contestualizzando ogni singola frase nella situazione in cui si trova.

        • Daniele ha detto:

          Aurora, ti spiego: è vero che Gesù, nel Vangelo, dice di non giudicare.
          Ma in che senso?
          Nel senso di non giudicare se le persone sono degne di ricevere o meno l’amore fraterno e cristiano (poiché tutte le persone, in quanto esseri chiamati da Dio all’esistenza, sono degne di amore), mentre, riguardo ai comportamenti e agli atteggiamenti, questi sì che è un diritto – e anche un dovere – dei cristiani giudicarli (alla luce della Parola di Dio e dell’insegnamento della Chiesa): infatti il Gesù del Vangelo ama tutti, specialmente i peccatori (i più bisognosi di amore e misericordia), ma è netto e deciso nel dire se questo o quel comportamento è peccato (e invita i suoi Discepoli a fare altrettanto).

          Accoglienza e comprensione (che sono forme evangeliche, quindi cristiane, di amore) nei confronti di tutti, omosessuali compresi, non significano dire “sì ai matrimoni omosessuali” o che “l’omosessualità non è peccato”, poiché sarebbe come tradire proprio il Gesù della Bibbia.

          • beppina ha detto:

            Bell’intervento Daniele. Speriamo che la signora o signorina Aurora interloquisca (anche se ho dei dubbi…).

          • Aurora ha detto:

            Ti ringrazio Daniele per aver risposto sinceramente e pacatamente. Cerco di rispondere facendo altrettanto.

            Quello che penso, sinceramente, è che l’omosessualità non sia peccato. Precedentemente ho fatto riferimento al fatto che nei Vangeli non ci sono riferimenti all’omosessualità, non penso di poter essere smentita in questo. Nell’Antico Testamento invece ci sono (anche su questo spero di non essere smentita:) ), se ne fa riferimento come di un abominio. Ad essere precisi non si parla di omosessuali (tanto meno di gay, è un termine molto recente), bensì di sodomiti, che è un’altra cosa (tra l’altro si parla di uomini che giacciono con altri uomini, senza riferimenti alle donne…). A parte questo, bisogna ammettere che nella Bibbia ci sono tanti altri riferimenti ad altri comportamenti umani, ritenuti abominio, di cui oggi non si tiene minimamente conto. Dico questo perché se veramente si volesse essere intransigenti se ne dovrebbe tenere conto. Nella storia della Chiesa, o meglio nella dottrina della Chiesa, si è sentita la necessità di non dover più sentire come vincolanti alcune indicazioni (chi si sente oggi abominevole perché mangia dei crostacei, eppure c’è). è vero che l’omosessualità (e solo più recentemente il solo comportamento omosessuale) è storicamente nella Dottrina ritenuta peccaminosa, quello su cui invito a riflettere è se questa concezione debba rimanere immutata, o se può cambiare, così come si è fatto in riferimento ad altri argomenti (chi si fa problemi a toccare la pelle di maiale morto?), con la società. Io penso sia possibile.
            Detto questo, capisco che accoglienza e comprensione non significano essere d’accordo con i matrimoni tra persone dello stesso sesso, però bisogna ammettere che, se la Chiesa è libera di sposare chi ritiene giusto (su questo penso che nessuno possa dire niente), lo Stato civilmente può farlo. Sostengo, personalmente, chi laicamente ritiene di portare avanti delle istanze civili, e ne fa una scelta politica. Ovviamente capisco chi si oppone, per motivi religiosi o altro, tra l’altro sono contenta che ci si possa esprimere e confrontare. Quello che spero è che siamo tutti d’accordo sul fatto che non ci debba essere violenza, e che ci si possa confrontare.

            • Aurora ha detto:

              Ah, dimenticavo, signorina!

              • beppina ha detto:

                Nella storia della Chiesa, o meglio nella dottrina della Chiesa, si è sentita la necessità di non dover più sentire come vincolanti alcune indicazioni (chi si sente oggi abominevole perché mangia dei crostacei, eppure c’è). è vero che l’omosessualità (e solo più recentemente il solo comportamento omosessuale) è storicamente nella Dottrina ritenuta peccaminosa, quello su cui invito a riflettere è se questa concezione debba rimanere immutata, o se può cambiare, così come si è fatto in riferimento ad altri argomenti (chi si fa problemi a toccare la pelle di maiale morto?), con la società. Io penso sia possibile.

                In realtà signorina Aurora il solo comportamento omosessuale é sempre stato ritenuto peccaminoso. E aggiungo che sempre lo sarà perché inconcigliabile con gran parte delle basi che danno giustificazione alla stessa esistenza della Chiesa.

            • Panthom ha detto:

              A dire che l’omosessualità è un peccato è il Magistero della Chiesa, che ha lo stesso valore del Nuovo Testamento per i cattolici.

              Tu sei protestante e dunque capisco che non credi nella Chiesa 😉

            • Daniele ha detto:

              Invece, da un punto di vista cristiano, l’omosessualità è considerata un peccato.

              Attenzione: il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che il peccato legato all’omosessualità non sta tanto nell’avere delle personali predisposizioni (le quali possono derivare da tanti motivi, talvolta tragici: vedi uno dei miei commenti più avanti) omosessuali ma piuttosto nel decidere di praticare l’omosessualità (quindi nell’avere rapporti intimi con persone dello stesso sesso) e nel fare “propaganda” all’omosessualità (cioè nel dire in pubblico che la condotta omosesuale propria o altrui è una cosa normale e buona).

              Gesù nel Vangelo ha detto “Non sono venuto ad abolire la legge, ma a darle compimento”.
              Ciò vuol dire che noi dobbiamo prendere per buono, cioè ancora perfettamente in vigore, l’Antico Testamento. Ora tu mi dirai: e allora tutte quelle pratiche veterotestamentarie, come il non mangiare crostacei, che la Chiesa Cattolica non osserva? Ti rispondo: la Chiesa non vieta di mangiare crostacei perché il Signore, nel Vangelo, ha detto “Nulla di ciò che entra dalla bocca – cioè nessun cibo – contamina l’uomo…”.
              Se il Signore invece, per ipotesi, non avesse mai detto questa frase, noi cristiani non potremmo mangiare crostacei.
              Cioè, in sintesi, su ogni specifica questione fa testo quello che c’è scritto nel Vangelo. Se nel Vangelo non vi fosse un riferimento alla questione in esame, si va a vedere cosa se ne dice nel resto della Bibbia (che il Signore non è venuto ad abolire).

              Poi tu dici che se la Chiesa è libera di sposare chi vuoloe, anche lo stato deve essere libero di sposare chi vuole.
              Ora, lo Stato è un insieme di cittadini che decidono come governarsi al meglio.
              Se perciò io, cittadino italiano e cristiano, presto fede (cioè mi fido) alle parole del Signore e della Chiesa e so che tali parole mi dicono che la legalizzazione dei matrimoni tra omosessuali va nella direzione opposta all’edificazione del bene comune e al vero progresso sociale, ho il diritto-dovere di oppormi a tale legalizzazione (poiché i cristiani sono chiamati ad edificare il bene comune e il progresso sociale secondo i propri valori, cioè i valori cristiani).

            • Daniele ha detto:

              Invece, da un punto di vista cristiano, l’omosessualità è considerata un peccato.

              Attenzione: il Catechismo della Chiesa Cattolica dice che il peccato legato all’omosessualità non sta tanto nell’avere delle personali predisposizioni (le quali possono derivare da tanti motivi, talvolta drammatici: vedi uno dei miei commenti più avanti) omosessuali ma piuttosto nel decidere di praticare l’omosessualità (quindi nell’avere rapporti intimi con persone dello stesso sesso) e nel fare “propaganda” all’omosessualità (cioè nel dire in pubblico che la condotta omosesuale propria o altrui è una cosa normale e buona).

              Gesù nel Vangelo ha detto “Non sono venuto ad abolire la legge, ma a darle compimento”.
              Ciò vuol dire che noi dobbiamo prendere per buono, cioè ancora perfettamente in vigore, l’Antico Testamento. Ora tu mi dirai: e allora tutte quelle pratiche veterotestamentarie, come il non mangiare crostacei, che la Chiesa Cattolica non osserva? Ti rispondo: la Chiesa non vieta di mangiare crostacei perché il Signore, nel Vangelo, ha detto “Nulla di ciò che entra dalla bocca – cioè nessun cibo – contamina l’uomo…”.
              Se il Signore invece, per ipotesi, non avesse mai detto questa frase, noi cristiani non potremmo mangiare crostacei.
              Cioè, in sintesi, su ogni specifica questione fa testo quello che c’è scritto nel Vangelo. Se nel Vangelo non vi fosse un riferimento alla questione in esame, si va a vedere cosa se ne dice nel resto della Bibbia (che il Signore non è venuto ad abolire).

              Poi tu dici che se la Chiesa è libera di sposare chi vuoloe, anche lo stato deve essere libero di sposare chi vuole.
              Ora, lo Stato è un insieme di cittadini che decidono come governarsi al meglio.
              Se perciò io, cittadino italiano e cristiano, presto fede (cioè mi fido) alle parole del Signore e della Chiesa e so che tali parole mi dicono che la legalizzazione dei matrimoni tra omosessuali va nella direzione opposta all’edificazione del bene comune e al vero progresso sociale, ho il diritto-dovere di oppormi a tale legalizzazione (poiché i cristiani sono chiamati ad edificare il bene comune e il progresso sociale secondo i propri valori, cioè i valori cristiani).

            • Daniele ha detto:

              A proposito di violenza:

              se guardiamo quello che sta accadendo in Francia, quelli che stanno manifestando in difesa della famiglia naturale fondata sul matrimonio uomo-donna di violenze non ne commettono…

              …però Hollande ha deciso che la polizia li deve perseguire, caricare e arrestare alla stregua di delinquenti.

              Quindi dove sta la violenza?
              In chi pacificamente sta difendendo la famiglia naturale e si sta opponendo ai matrimoni omosessuali o, piuttosto, nella polizia fatta schierare da Hollande in assetto antisommossa per caricare e arrestare inermi padri e madri di famiglia con bimbi al seguito?

              • Daniele ha detto:

                Altro che “violenza omofoba” da parte dei manifestanti francesi contro i matrimoni omosessuali…

                …puella che vedo è la “violenza eterofoba e cattofoba” da parte di Hollande!

            • EquesFidus ha detto:

              Riguardo la presunta assenza di condanna verso gli atti omosessuali nel Nuovo Testamento, basta leggere la lettere di san Paolo ai Romani per fugare ogni dubbio.

            • Azaria ha detto:

              Quello che spero è che siamo tutti d’accordo sul fatto che non ci debba essere violenza, e che ci si possa confrontare
              Bellissime parole e mi trovi perfettamente daccordo. Quando inizi a metterle in pratica?
              Hai accusato Costanza Miriano (e non solo lei) vomitandole addosso insulti, calunnie e violenza verbale assurda nata dai tuoi stupidi inutili pregiudizi contro chi espone tranquillamente lo stato delle cose (fra l’altro in perfetta coerenza con il messaggio di Cristo) senza nessuna pretesa di imporre niente.
              Hai giudicato una serva di Cristo che ha avuto la sola colpa di dire la veritá e poi ti riempi la bocca con posizioni ipocrite secondo cui non bisognerebbe essere violenti (anche la violenza verbale é violenza) e non bisognerebbe giudicare (proprio quello che hai fatto tu, fra l’altro calunniando, mica giudicando un fatto reale).
              I miei complimenti, in pochi interventi sei riuscita a disobbedire praticamente a mezzo Vangelo (a cui ipocritamente ti appelli).
              …e poi ti aspetti risposte pacate di fronte alle calunnie a danni di terzi?

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Senti, già ti presenti veramente ridotta male, almeno non venirci a prendere in giro: non c’è neanche bisogno di indicarti i passi (fai il piacere di googlare da sola) dell’Antico e del Nuovo Testamento dove l’omosessualità è condannata in maniera assoluta e severissima! Solo Don Gallo non li aveva mai letti!

      • Aurora ha detto:

        Perché dici che mi presento veramente ridotta male?
        Io ho scritto in riferimento ai Vangeli (nei Vangeli e negli insegnamenti di Gesù non sono presenti riferimenti diretti all’omosessualità) e non ho nominato l’Antico Testamento. Ho nominato i Vangeli in riferimento all’accoglienza delle differenze (e in relazione all’odio).

        • Laura ha detto:

          Nei Vangeli non c’è nemmeno riferimento al commentare sui blog. Tu lo stai facendo senza curarti di un possibile giudizio negativo di Gesù, un comportamento ben poco cristiano, credimi.

          Ironia a parte, è evidente che non c’è possibilità di dialogo con chi prende il Vangelo come un libretto di istruzioni, ed è proprio la dimostrazione del fatto che i cristiani antipapisti e anticlericali come te (la tua coscienza si sarà accorta di essere in netto contrasto con papa Francesco?) sono di fatto protestanti, infatti ragionano esattamente come loro.

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          Appunto, spiegamene il senso… Dovremmo dedurne che la Parola di Dio degna di essere ascoltata è unicamente quella dei Vangeli, escludendo Antico Testamento, Lettere e Atti degli Apostoli?
          E’ il solito, vecchio, ritrito e falso metodo gnostico, poi divenuto protestante e successivamente culla di tutte le ideologie: fare a pezzi la realtà, per ricostruirla solo con quelli che più ci aggradano…

          • Daniele ha detto:

            E, comunque, anche se ascoltassimo solo i Vangeli, questi non solo non abrogano o sconfessano il resto della Bibbia, ma lo confermano!

            “Non sono venuto ad abolire la Legge, ma a darle compimento!”

            • EquesFidus ha detto:

              Attenzione, però: questo vuol dire non tanto che ciò che rimane all’interno della Legge è valido sia pure con qualche aggiunta, bensì che è superato, dato che si passa dalla Legge alla Via nella persona di Gesù il Cristo. Altrimenti, anche certi precetti come l’impurità della donna dopo le mestruazioni o il parto sarebbero valide ancora oggi e vincolanti, oltre ad altre prescrizioni. Il Cristo compie la Legge, ovverosia essa decade e viene sostituita dalla Nuova Allenza (il che non vuol dire, ovviamente, che i Dieci Comandamenti, per esempio, non contano più niente, bensì che vengono ricapitolati ne “amerai il Signore tuo Dio con tutto te stesso, con tutte le tue forze e con tutto il tuo cuore” e “ama il prossimo tuo come te stesso) e viene ricollocata da fine a mezzo.

          • Aurora ha detto:

            Non mi hai spiegato perché mi dici che ” già ti presenti veramente ridotta male”… mi dispiace che scrivi questo, perché mi sembra tu lo intenda in maniera offensiva, ma almeno spiegami perché lo dici!

            • a-theòs=a-éthos ha detto:

              Mi pare ovvio, se rileggi ciò che scrivi. Il tuo post di esordio, oltre ad essere, diciamo, ben poco pacato, è una summa di luoghi comuni. Se ti presenti tirando calci a destra e manca, senza esserne argomentativamente in grado, cosa ti aspetti, l’applauso? Comunque mi pare si sia superato questo brutto inizio, dunque procediamo in concordia e voglia di compiere un confronto arricchente e non esclusivamente polemico. Ciao

          • EquesFidus ha detto:

            Oltre all’Apocalisse, purtroppo assai ignorata (sono sicuro che non è il tuo caso, ma ti faccio un esempio: quando ho spiegato ad un amico che significa “rivelazione”, lui è rimasto basito perché credeva che il titolo significasse qualcosa di negativo come “distruzione” o “cataclisma”; questo per indicare come, nella vulgata corrente, l’Apocalisse non solo sia un libro poco conosciuto ma, spesso, volutamente ignorato per il suo messaggio “scomodo”).

        • Panthom ha detto:

          Nei Vangeli non c’è nemmeno riferimento alla droga. Dunque che si fa con i drogati Aurora? Perché il tuo amico don Gallo impediva ai drogati di drogarsi?

        • Azaria ha detto:

          nei Vangeli e negli insegnamenti di Gesù non sono presenti riferimenti diretti all’omosessualità
          Neanche al cannibalismo, alla pedofilia, all’incesto… non ci sono neanche riferimenti all’infanticidio (uccidere un bambino non equivale a scandalizzarlo, condanna esplicita di Gesú).
          Al tempo di Gesú c’erano giá delle leggi (il decalogo era solo una sintesi) e Gesú era venuto a completare le leggi giá esistenti, non a raderle al suolo e partire da zero (parole Sue, anche queste nel Vangelo).
          Quindi le leggi dell’antico testamente che da Gesú non sono state contestate (e quindi abrogate) come quella del ripudiare la moglie sono ancora valide.

          • Azaria ha detto:

            Rileggendo la mia ultima frase mi rendo conto che non é molto chiara, ovviamente (lo sottolineo solo perché purtroppo la stupiditá umana ormai non mi soprende piú) la legge che permette il ripudio della moglie é fra quelle che Gesú ha contestato, quindi non valida, ma sono queste le leggi dell’antico testamente che rappresentano l’eccezione, non quelle implicitamente confermate.

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          Oltre ai giustissimi rilievi di Phantom e di Azaria, va aggiunto che l’essere veri credenti non dispensa mai dall’uso della ragione naturale, cioè dalla ricerca di una conoscenza in cui non sia direttamente implicata la rivelazione. Per comprendere che l’omosessualità praticata è un male che offende profondamente la creazione, non c’è bisogno della Rivelazione, basta guardare le cose come stanno.

    • Alèudin ha detto:

      Cara Aurora se cerchi in Wilde sappi che è finito convertito cattolico e papista convinto, il suo partner addirittura si è fatto sacerdote cattolico e lo stesso Wilde riteneva che per lui l’unica salvezza possibile fosse nella propria famiglia accanto ai sui figli e sua moglie, informati.

      Non capisco dove tu poi possa trovare odio nell’articolo a meno che accorgersi della realtà sia odio ma allora affermare “il latte è bianco” è odio?

      • Aurora ha detto:

        è proprio quello che intendevo…
        per quanto, in modo del tutto personale e atipico, credente (come Pasolini), sarebbe inappropriato citarlo in riferimento alle questioni di fede estrapolandone solo singoli concetti, messi nell’intestazione delle pagine del sito. Mi riferisco alla citazione di André Gide che mi è comparsa proprio leggendo questo articolo. Non è poco sensato tenerla? (dato appunto che Gide era omosessuale).

        Accorgersi della realtà è rendersi conto che esistono anche persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, transessuali, queer, intersessuali. E famiglie omogenitoriali. E che non c’è niente di poco “naturale” in questo. Chiunque entri in contatto con queste realtà (preferisco usare il plurale), deciderà come comportarsi secondo coscienza, quello che non è accettabile rimane comunque la violenza, la discriminazione e lo stigma sociale (come non accetterei questi comportamenti in riferimento al credo religioso, all’etnia, alle scelte politiche, al genere o al sesso di una persona).

        • Laura ha detto:

          Di Gide non me ne frega nulla, tanto meno della sua omosessualità. Perché vuoi cancellare gli autori gay, omofoba che non sei altro? Devi imparare a rispettare chi vive la sua sessualità in modo diverso senza chiederne la censura a causa delle sue idee.

          Accorgiti della realtà: è pieno di drogati, pedofili, incestuosi e poligamici…cosa c’è di poco “naturale” in questo? Non è accettabile la tua violenza contro di loro, così come non accetterei questi comportamenti in riferimento al credo religioso, all’etnia, alle scelte politiche, al genere o al sesso di una persona.

        • a-theòs=a-éthos ha detto:

          Ecco, e ora ripigli i tuoi vaneggiamenti senza alcun senso. Accettare l’esistenza della realtà, non significa accettare l’esistenza del male come se fosse bene…, forse sei un po’ troppo confusa.

        • Alèudin ha detto:

          Nessuno nega l’esistenza di queste persone degne come tutte le altre di rispetto ma affermare che un bambino è figlio di due omosessuali è semplicemente falso, non è naturale in quanto una unione omo è sterile di per sè, non è una opinione mia o di qualcuno è la realtà, ti ripeto, “il latte è bianco”, “quando piove si scivola”, “il carbone è nero” sono tutti dati di fatto, non li abbiamo decisi noi, non possiamo cambiare idea perchè NON è una nostra idea.

          Non siamo chiamati a dire cosa pensiamo ma a testimoniare, in un processo non ti chiedono il tuo parere ma cosa è vero: “Il sig. Rossi è passato con il rosso?” la risposta non è quello che tu credi sia giusto ma quello che è.

          Un bambino ha bisogno di sua mamma e suo papà naturali, se non si può ha bisogno di una mamma e un papà, tutto il resto è qualcosa di meno.

          Non stiamo negando l’amore tra omosessuali ma stiamo testimoniando il concetto di famiglia.

        • Ferlizzi ha detto:

          Una famiglia omogenitoriale è “naturale”, normale? E’ l’ambiente più sano in cui far crescere un bambino? ma stiamo scherzando o cosa?

    • manuzzo ha detto:

      LOL

  • Luca ha detto:

    Costanza Miriano è sempre la meglio!

  • chiunque ha detto:

    http://englishmanif.blogspot.it/

    inoltre sono disponibili articoli dello stesso autore
    su AMERICAN THINKER

  • Simone C. ha detto:

    Trovo che sia giustissimo dire che i bambini siano indifesi e che vadano protetti dai peccati, dalle malvagità e della depravazioni della gente cresciuta, tra cui i genitori.
    Ma la stessa cosa può dirsi dell’educazione culturale che ricevono. Come può un bambino nascere con un intelletto sano se lo si riempe di pregiudizio con nozioni tipo “è naturale”, “è giusto” che in sè sono preziosi ma che vengono travisati nel loro contrario, in questo caso nell’incomprensione se non, ancora peggio, nell’intolleranza?
    Non vedo come un simile ragionare “cristiano” possa proteggere i bambini meglio di un ragionare “contro-natura”.
    Cerco solo di capire.
    Cordiali saluti.

    • Panthom ha detto:

      Hai ragione, basta dire ad un bambino “è giusto” “è sbagliato” fare così e cosà, lasciamolo allo stato brado così non lo influenzeremo più e rispetteremo la sua libertà. Un genitore che educa un bambino dev’essere subito arrestato perché sta riempiendo di pregiudizi i bambini, i quali crescono liberi de ingerenze soltanto in giardino assieme agli animali, loro sì che sanno rispettare gli altri!!!!

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Se cerchi veramente di capire, ecco qua: la realtà è fatta come è fatta, non come vorremmo che fosse. E ciò vale anche per la natura (= essenza) umana, che è profondamente intrisa di leggi immodificabili o modificabili solo con nostro grave danno. Chiunque abbia gli occhi capisce per cosa sono stati creati due sessi diversi, che non sono tali solo biologicamente, ma corrispondono a differenze complementari che riguardano ogni aspetto della personalità. Da qui il significato e il male morale dell’andare contro la propria natura maschile o femminile, fingendo tristemente che la realtà sia “a disposizione” della nostra volontà…

  • Daniele ha detto:

    Nel Vangelo Gesù dice di non giudicare:
    nel senso di non giudicare se le persone sono degne di ricevere o meno l’amore fraterno e cristiano (poiché tutte le persone, in quanto esseri chiamati da Dio all’esistenza, sono degne di amore), mentre, riguardo ai comportamenti e agli atteggiamenti, questi sì che è un diritto – e anche un dovere – dei cristiani giudicarli (alla luce della Parola di Dio e dell’insegnamento della Chiesa).

    La posizione dei cristiani è questa: amare gli omosessuali in quanto persone e farli sentire a pieno titolo amati da Cristo e dalla comunità cristiana, ma, allo stesso tempo, dire le cose come stanno, cioè che l’omosessualità rimane contraria alla natura umana (questo, oltretutto, lo dicono gli psicologi).

    Scusate, ma se uno ha un problema di dipendenza dall’alcol, amarlo significa assecondare la sua voglia di alcol perché “quella è la sua volontà” o vuol dire, piuttosto, stargli accanto, parlarci insieme, capire da cosa deriva il suo disagio che è sfociato nel bisogno dell’alcol, farlo sentire amato e, perciò, aiutarlo a risolvere i suoi problemi e, quindi, a smettere di bere?

    • manuzzo ha detto:

      oh no: abbiamo paragonato gli omosessuali agli alcolisti: siamo omofobi!. Non è che ci sia molto da ragionare. Spero che certe persone qui stiano solo trollando, perché se le pensano davvero certe cose… stiamo messi male!

      • Daniele ha detto:

        Non sono psicologo, ma comunque conosco un po’ di letteratura scientifica sull’argomento:

        in base a questa letteratura, gli omosessuali non nascono tali (il “gene gay”, sebbene ne sia stata postulata l’esistenza, nessuno lo ha mai identificato), ma lo diventano, spesso perché metabolizzano a livello inconscio alcune situazioni non propriamente edificanti (abbandoni, soprusi, violenze domestiche, mancanze affettive, ecc…) in cui si sono trovati coinvolti sin da piccoli.

        Molti psicologi concordano, dunque, che spesso la causa dell’omosessualità sia da ricercarsi in queste ferite ell’anima piuttosto che nella genetica.
        Una dimostrazione di questo la si trova nel fatto che molti omosessuali sono “egodistonici” e vanno in psicoterapia per risolvere i loro problemi a livello emotivo, caratteriale, relazionale… ebbene, durante la psicoterapia prima o poi emerge sempre qualcuna di queste ferite dell’anima… e si verifica anche che quando la persona viene messa in grado di fare i conti con i traumi passati (invece di continuare a subirne le conseguenze), questa persona inizia a star bene con se stessa e inizia a vedere che è normale e naturale innamorarsi di persone del sesso opposto mentre non lo è innamorarsi di persone dello stesso sesso.

        Quindi, sebbene essere omosessuale rimane una cosa diversa dall’essere alcolista o tossicodipendente, non posso fare a meno di notare che, così come l’alcolismo e la tossicodipendenza sono una risposta (sbagliata) ad una situazione di disagio, così molto spesso lo è anche l’omosessualità.

        Quella del “gene gay” è un’ipotesi (ripeto: ancora da dimostrare) astutamente messa in giro dalla lobby LGBT, per conferire all’omosessualità delle radici genetiche (e, quindi, naturali) e farla così passare come una variante alterativa, ma comunque naturale, della sessualità e non come un comportamento innaturale e patologico (è un po’ come se dicessero: “così come alcuni hanno il gene dei capelli castani ed altri il gene dei capelli biondi, allo stesso modo alcuni hanno il gene dell’eterosessualità ed altri il gene dell’omosessualità).

        Il problema è che quelli della lobby LGBT, sostenendo la base genetica e la naturalità dell’omosessualità, ingannano se stessi e tutti gli omosessuali, poiché dire ad un omosessuale che è normale, anzi: che è un orgoglio, essere tale, non è dirgli la verità e non lo aiuta a stare bene con se stesso (così come dar dell’alcol ad un alcolista non lo aiuta di certo a smettere di bere).

        Quindi, in definitiva, chi è, se non la Chiesa, che ama davvero gli omosessuali in quanto persone e cerca il loro bene?
        La lobby LGBT, che dice di amare gli omosessuali, invece esalta semplicemente il concetto di omosessualità per fini ideologici, senza curarsi delle vere necessità – e della sofferenza – delle persone.

  • Chris ha detto:

    Perchè la gente d’avanti a questo ragionamento lucido di Costanza (e i commenti sopra lo dimostrano) non capisce?!Qualcuno me lo deve spiegare,io sto uscendo pazzo!

  • Aurora ha detto:

    Ma nessuno dice niente riguardo Gide?

  • Sophie ha detto:

    Ragà l’altra volta ho sbagliato, il family day sarà il 22 e 23 Giugno a Palermo. Chi può, che vada!

  • Aurora ha detto:

    Accorgersi della realtà è rendersi conto che esistono anche persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, transessuali, queer, intersessuali. E famiglie omogenitoriali. E che non c’è niente di poco “naturale” in questo. Chiunque entri in contatto con queste realtà (preferisco usare il plurale), deciderà come comportarsi secondo coscienza, quello che non è accettabile rimane comunque la violenza, la discriminazione e lo stigma sociale (come non accetterei questi comportamenti in riferimento al credo religioso, all’etnia, alle scelte politiche, al genere o al sesso di una persona).

    • Laura ha detto:

      Nessuno la pensa al contrario circa la discriminazione, sei offensiva perché dici che io non dovrei comportarmi violentemente con i gay. Ma quando mai l’ho fatto? Quando mai l’ho pensato? Esistono anche i pedofili, e allora? Esistono gli incesti e la poligamia…e allora? Il fatto che esistano vuol dire che vanno accettate?

      Ti stanno fregando, con la scusa dell’omofobia ti stanno portando dove vogliono loro ad approvare tutto quello che vogliono loro. “Maschio e femmina li creò”, è un peccato che tu, Aurora, tutta cristiana e Bibbia, vuoi rifiutare le prime parole della Genesi in nome dell’omofobia.

      Sveglia bella, te la stanno facendo sotto il naso!!

      • manuzzo ha detto:

        Satana è un maestro di retorica e parole. Oggi per Aurora & co omofobia significa essere contrari all’adozione gay. Una volta il comportamento omofobo era ben delineato e circoscritto. Ma l’ateismo fa miracoli….

        • LawFirstpope ha detto:

          Si pensa sempre che il male sia qualcosa di facilmente riconoscibile, di ripugnante, spaventoso….
          Ma non è così, il male più vero è subdolo e, come diceva il buon Ratzinger, si propone sempre come un finto bene…
          Altrimenti non affascinerebbe nessuno

          • a-theòs=a-éthos ha detto:

            A questo proposito, visto che Aurora ha esordito con riferimenti letterari, ricordate l’Eneide, quando Virgilio parla di Fama (IV libro)? Ecco una bellissima immagine di come il falso e il male vengono mischiati ad arte insieme al vero e al bene, per riuscire credibili e ingannare i più…

            “È questa Fama un mal, di cui null’altro
            è piú veloce; e com’ piú va, piú cresce;
            e maggior forza acquista. È da principio
            picciola e debil cosa, e non s’arrischia
            di palesarsi; poi di mano in mano
            si discopre e s’avanza, e sopra terra
            sen va movendo e sormontando a l’aura,
            tanto che ‘l capo infra le nubi asconde.
            Dicon che già la nostra madre antica,
            per la ruina de’ Giganti irata
            contr’a’ celesti, al mondo la produsse,
            d’Encèlado e di Ceo minor sorella;
            mostro orribile e grande, d’ali presta
            e veloce de’ piè; che quante ha piume,
            tanti ha sotto occhi vigilanti, e tante
            (meraviglia a ridirlo) ha lingue e bocche
            per favellare, e per udire orecchi.
            Vola di notte per l’oscure tenebre
            de la terra e del ciel senza riposo,
            stridendo sempre, e non chiude occhi mai.
            Il giorno sopra tetti, e per le torri
            sen va de le città, spïando tutto
            che si vede e che s’ode: e seminando,
            non men che ‘l bene e ‘l vero, il male e ‘l falso
            di rumor empie e di spavento i popoli.
            Questa, gioiosa, bisbigliando in prima,
            poscia crescendo, del seguíto caso
            molte cose dicea vere e non vere”.

      • Aurora ha detto:

        Non puoi paragonare l’omosessualità alla pedofilia, io parlo sempre di adulti consenzienti, e mi piace pensare ad un rapporto paritetico nella relazione.
        Se è effettivamente come dici, se “nessuno la pensa al contrario circa la discriminazione”, allora non capisco qual’è il problema circa l’approvazione in Italia di una legge contro i reati basati sulla discriminazione in base all’orientamento sessuale e l’identità di genere, basterebbe l’estensione della legge Mancino. Spero tu possa essere d’accordo.

        • beppina ha detto:

          Non puoi paragonare l’omosessualità alla pedofilia,

          Intervengo sulla sua frase (anche se qualche vocina mi dice che le é un “Auroro” e non una “Aurora”…). Nessuno vuol paragonare l’omosessualità alla pedofilia. Però non va disconosciuto che all’interno della popolazione omosessuale la percentuale di pedofili é maggiore rispetto alla percentuale di pedofili nella popolazione eterosessuale.

        • LawFirstpope ha detto:

          Faccio notare che qualche decina di anni fa era (abbastanza insindacabilmente): “adulti, consenzienti e di sesso diverso”
          Ora si sta levando il “sesso diverso”: quello che era insindacabile non lo è più.
          Chi ti dice che un domani qualcuno non venga a dirti: “e perché adulti? Non basta il consenzienti?” (qualcuno lo fa già in verità: http://www.youtube.com/watch?v=zCx-jq0hG9Y; tralasciando che detesto Klaus Davi, ma vabbé…)
          Un tempo si inorridiva di fronte ai gay proprio come noi ora inorridiamo di queste persone: non ti sembra che le cose possano (ahimé) cambiare in futuro?
          Come farai quel giorno a dire “Non puoi paragonare l’omosessualità alla pedofilia”?
          Una volta era chiaro per tutti che non si potessero equiparare eterosessualità e omosessualità, eppure…
          Se non si hanno valori immutabili (validi SEMPRE) nei quali credere, si può solo che piegare la testa e farsi strapazzare dalle prepotenti mode del momento, qualunque esse siano!
          Oggi vale una cosa, domani un’altra: si perde completamente la bussola…

          PS: se sono adulti e consenzienti, ma sono animali, posso comunque fare sesso? No? Sento puzza di specismo, allora….

          Apri gli occhi, ti prego

        • Laura ha detto:

          Io infatti ho paragonato all’incesto, alla poligamia e a tutte le varie relazioni sessuali. Tu vuoi far soffrire queste persone non regolamentando la loro unione, sei in fissa con gli omosessuali e te ne freghi degli altri…è un classico 😉

          Perché una legge contro i reati sulla discriminazione in base all’orientamento sessuale e non contro l’obesità? Sai che i più discriminati secondo gli studi sono gli obesi, sopratutto donne? Anche in questo caso ti interessano solo gli omosessuali e te ne freghi degli altri.

          Apriti Aurora, te lo dico cristianamente. Smettila di discriminare tutti quelli che non hanno un rapporto gay!

    • lorenzo ha detto:

      Accorgersi della realtà è rendersi conto che esistono anche persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, transessuali, queer, intersessuali e che i comportamenti di tutte queste persone possono essere ascritti a solo due categorie: vizio o malattia.
      I viziosi mi suscitano repulsione e mi fanno schifo; i malati mi fanno pena e tenerezza.

  • Arcitoro ha detto:

    “Capiamo anche che se sentono il bisogno di farsi vedere vestiti in quel modo forse non sono tanto felici”.
    No, non credo che lo capiate. Il farsi notare fa parte del manifestare per sensibilizzare qualche questione.

    • Panthom ha detto:

      Perché discrimini quelli che scelgono di vestirsi normalmente e si fanno notare per le loro idee e non per le mutande rosa?

    • LawFirstpope ha detto:

      Sensibilizzare? E chi?
      Tutti seminudi con le mutande rosa? O con le tette (finte) al vento?
      Alla faccia! Poi magari facciamo facile moralismo sulle veline!
      Qui c’è solo il gusto della provocazione e della trasgressione, non raccontiamoci balle per favore!

      • Martino Salvetti ha detto:

        Provocazione e trasgressione certo, forse lo farei anche io se dovessi rapportarmi con persone che mi vengono dire che non è naturale che io possa crescere un figlio

        • Panthom ha detto:

          A me sembra che la natura abbia già deciso che due omosessuali non possono avere figli, evidentemente ci sono due spiegazioni: 1) la natura è omofoba; 2) la natura è saggia e ha previsto che un bambino cresce equilibrato solo se viene allevato dai due sessi diversi, complementari.

          La donna non può essere sostituita da un uomo, ce lo hanno insegnato le femministe. E lo stesso dicasi per l’uomo. Mentre la sterilità è curabile non lo è la sterilità omosessuale in quanto è naturalmente contro la fisiologia umana.

          Se non bastasse questo sano ragionamento, ecco la letteratura scientifica cosa dice: https://www.uccronline.it/2013/01/16/adozione-agli-omosessuali-gli-studi-scientifici-dicono-di-no/

        • LawFirstpope ha detto:

          E’ inutile che ci si nasconda dietro a un dito: se abbiamo un po’ di onestà intellettuale ci ricordiamo tutti che quando eravamo bambini canalizzavamo nei genitori sentimenti diversi e li amavamo sì entrambi, ma per alcune cose andavamo da papà, per altre da mamma, non è così?
          Se un bambino orfano si rifiutasse di essere adottato genitori omosessuali, gli si potrebbe dire che è omofobo? Si darebbe anche un innocente in brutale pasto all’ideologia (forzandolo a stare insieme ai genitori che lo vogliono per loro)?

  • Luigi Pavone ha detto:

    Tutte le morali religiose vedono nella omosessualità un male. In realtà il male è solo nella testa di chi guarda le cose con la lente della irrazionalità. Infatti, se chiedessimo ai sostenitori di quelle tesi di argomentarle razionalmente, essi sarebbero in gravissime difficoltà. Tuttavia, inutile nascondersi che l’omosessualità sta di fatto diventando scelta di appartenenza. Recentemente a una mia studentessa omosessuale ho consigliato di non chiudersi in quella etichetta, di assecondare le sue passioni ma senza escludere la possibilità di innamorarsi di un uomo e magari di sposarsi.

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Ed ecco il solito commento del tutto postulatorio e apodittico. Illustraci queste “gravissime difficoltà” o taci per sempre.

    • lorenzo ha detto:

      Quindi tu saresti uno di quei responsabili, come professore, del degrado della società: le leggi di natura ed il tempo tendono ad eliminare ciò che non è utile all’evoluzione; i cattivi maestri lo conservano nel tempo.

    • Daniele Borri ha detto:

      Tantissimi non credenti la pensano esattamente come chi ha una morale religiosa, a pensarla al contrario soltanto persone irrazionali e impaurite dal mondo e incapaci di essere liberi pensatori, come Luigi Pavone è esattamente.

      Il problema non è quel che dici alle tue studentesse, il problema è che gente come te viene accettata come insegnante.

  • Tony ha detto:

    Io sono un gay cattolico e non condivido assolutamente questo articolo. Con le vostre affermazioni fate scappare i gay cattolici dalla chiesa per non parlare di tutti gli altri. Generalizzare la questione affermando che tutti i gay vanno in giro con il sedere di fuori non è certo intelligente e neanche io condivido. Poi ancora dire vi immaginate se io mi fidanzo con una signora. Ma che senso ha scrivere qst cose. Io credo che a scandalizzarsi siano più gli adulti che i bambini. E poi è normale che dicendo una cosa simile il bambino guarda con gli occhi sbarrati perchè in quel contesto la sua mamma e papà è la sua famiglia. Il fidanzarsi della mamma con una signora significherebbe perdere la sua famiglia già costituita. In questo caso direi W Don Gallo e peccato che sia morto. Io con il mio compagno stiamo insieme da tanti anni basiamo tutto sull’amore ma sentirsi rifutati dalla chiesa è un dolore indescrivibile che molti preti cattolici dovrebbero solo provare per capire quanto fa male.

    • Panthom ha detto:

      Ciao gay cattolico 😉

      Nessuno obbliga a restare nella Chiesa e di certo non è essa che deve adeguarsi agli uomini. Se vorranno saranno gli uomini a cercare di seguire le indicazioni della Chiesa, la quale ritiene giustamente l’omosessualità un disordine morale (nessuna malattia, nessuna guarigione).

      Migliaia di generazioni sono cresciute consapevoli che l’omosessualità è un disordine sessuale da non seguire, mi sembra che i bambini non si siano scandalizzati affatto, che ne dici? Inoltre i tuoi scandali si verificherebbero indottrinando il bambino con la favola del gender.

      In questo caso direi W Papa Francesco e addio a Don Gallo, che come vedi di confusione ne ha fatta fin troppa nella mente dei cattolici! Nessuno ti obbliga a essere cattolico, sei tu che rifiuti la Chiesa e i suoi insegnamenti, ricordatelo! Il peccatore (come tutti lo siamo, io più di te senz’altro!) si esclude da solo dalla Chiesa, ma può essere riabbracciato sempre se si rimette sulla strada e tu non lo stai facendo.

    • Azaria ha detto:

      Io sono un gay cattolico
      É come se dicessi che sei un vegetariano che ama mangiare la carne.
      Ci possono essere omosessuali cattolici, ma in tal caso appunto si comportano da cattolici.

      Con le vostre affermazioni fate scappare i gay cattolici dalla chiesa per non parlare di tutti gli altri.
      1. Le affermazioni sono coerenti con il Vangelo
      2. La Chiesa (quindi noi) deve insegnare ció che é il Vangelo
      3. Non ci é mai interessato farci belli agli occhi di questo mondo, se qualcuno vuole scappare la porta é aperta.

      Generalizzare la questione affermando che tutti i gay vanno in giro con il sedere di fuori
      Chi ha generalizzato? Si parlava del gay pride (in tale contesto si tratta comunque della maggioranza dei casi).

      Io credo che a scandalizzarsi siano più gli adulti che i bambini
      Giusto: i bambini semplicemente capiscono che c’é un errore intrinseco nell’omosessualitá e si comportano di conseguenza, niente altro.

      sentirsi rifutati dalla chiesa
      Prova a leggerti un po’ il Catechismo della Chiesa Cattolica.

      Per quanto riguarda Don Gallo, la sua morte é stata una disgrazia, ma perché probabilmente l’inferno ha un nuovo ospite (spero si sia convertito all’ultimo). Una disgrazia piú grande é stata la sua ordinazione sacerdotale.
      Prima che tu mi dica che sto giudicando, ti rispondo giá che il giudizio che ti riporto non é mio ma di Cristo prima (guai a voi quando diranno bene…) e da Paolo poi (se anche un angelo del Cielo…)

    • lorenzo ha detto:

      Don Gallo ha combattuto, con tutte le sue forze, l’insegnamento di Cristo:
      – Cristo affermava: “… va e non peccare più..”;
      – don Gallo affermava: “… va e continua a peccare…”.

      Don Gallo ha trasformato la divina Misericordia per i peccatori pentiti in connivente complicità con i peccatori stessi.

      Il peccato contro natura è uno dei quattro peccati che grida vendetta al cospetto di Dio:
      – vuoi farti abbracciare dalla Misericordia Divina: cerca di cambiare vita;
      – vuoi rifiutare la Misericordia del Padre: continua le pratiche omosessuali.

    • Ottavio ha detto:

      Sei un gay cattolico?

      Ti farà certamente piacere sapere che Papa Francesco considera i matrimoni omosessuali una vera e propria «mossa del padre della menzogna, che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio». http://www.tempi.it/cosa-pensa-papa-francesco-di-matrimoni-e-adozioni-gay-e-linvidia-del-demonio

    • chiunque ha detto:

      che ne pensi tony della questione della “filiazione” ai gay? affitto uteri e compravendita di seme? i miei contatti omo (nessuno credente tranne uno) ne sono schifati! e cercano di dissuadere quelli che li vogliono praticare!

  • Martino Salvetti ha detto:

    Bho, a me sembra follia questo articolo. Secondo queste argomentazioni non si potrebbe proprio adottare (la storia dei nonni e dei bisnonni‽); parlare di un concetto “naturale” in questo mondo non ha senso, neanche andare in ospedale per farsi curare è “naturale”… dovremmo lasciare che la natura faccia il suo corso e lasciarci morire per un nonnulla?
    Ci sono studi recenti che dimostrano che i bambini possono crescere bene all’interno di una famiglia omosessuale (sì, ho usato il termine famiglia). Non essendo io un esperto di educazione mi appello a chi lo è e valuto, non posso basare le mie idee su pregiudizi (“è normale che vi sembri strana”? Anche i negri sembrano strani a me) e su una qualche idea che questa società mi ha dato di “naturale”.
    Il motivo per cui sono favorevole alle famiglie omosessuali è perché non ho mai trovato un’argomentazione contraria che mi convincesse, mi sembrano solo pregiudizi e assoluta assenza di accettare il diverso, una nuova idea di famiglia che può offrire tanto amore quanto una famiglia tradizionale.
    Sono sicuro che potete tirar fuori argomentazioni migliori. Convincetemi.

    • Panthom ha detto:

      Martino, ma perché dobbiamo convincerti? Se vuoi capire sarai tu a fare lo sforzo di capire, altrimenti resta pure nella tua idea a me cambia poco. 😉

      Meriti comunque una risposta:
      1) ti ricordo comunque che il termine “naturale” viene usato dalla nostra Costituzione: “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” (art. 29)

      2) Non esistono studi recenti che dimostrano quel che dici, a te l’onere della prova. Vedrai che sono basati su campioni piccolissimi e dunque non accettabili scientificamente. Qui c’è un elenco di studi (anche recenti) che invece sono stati accettati dalla comunità scientifica: https://www.uccronline.it/2013/01/16/adozione-agli-omosessuali-gli-studi-scientifici-dicono-di-no/

      3) I concetti giuridici non sono basati sull’amore, altrimenti si dovrebbe equiparare al matrimoni tradizionale anche tutti gli altri legami sentimentali: poligamia, incesto, amicizia ecc. Perché tu non accetti queste nuove famiglie? Perché impedisci a loro di unirsi in matrimonio? Come vedi le tue domande sono sbagliate, tant’è che ti si possono ritorcere contro. Il matrimonio è un istituto che serve ad un preciso scopo: dare stabilità in vista della procreazione. Per questo per unirsi in matrimonio servono obbligatoriamente due persone di sesso complementare consenzienti e legate da un sentimento d’amore. Cambiare questi criteri significa minare il significato del matrimonio che andrebbe aperto ad ogni legame sentimentale tra gli uomini (perché solo gli omosessuali e non tutti gli altri?).

      Come vedi i tuoi argomenti sono crollati come burro, sono sicuro che puoi fare di meglio. Convincimi.

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Il tuo ragionamento è viziato da un uso ambiguo della terminologia. “Natura” non va qui confusa con “natura” nel senso dell’insieme degli esseri viventi e non viventi in generale (ambiente naturale). Per “natura” deve qui intendersi l’essenza umana, cioè quell’insieme di caratteristiche ontologiche che distinguono necessariamente un uomo da un cavallo o da un serpente.

      Altrimenti si arriva a sciocchi assurdi, come quello che vieterebbe, perché contro-natura in quanto non presente in natura, ogni intervento chirurgico, dato che i bisturi in natura non crescono.

      Non si deve cioè confondere il “naturale”, a cui qui ci si riferisce, con l’accezione del termine che si oppone ad “artificiale”. Ci possono essere tantissime cose totalmente artificiali che fanno un gran bene alla natura umana, perché non la allontanano dal raggiungimento delle sue finalità, ma, anzi, favoriscono tale raggiungimento. Ad esempio, le automobili ovviamente in natura non crescono spontaneamente, ma averle inventate e usarle non sono contrari alla natura umana in nessun senso, anzi favoriscono l’espletamento di certe azioni (lo spostamento rapido per giungere con un’ambulanza sul luogo di un disastro e poter così più efficacemente prestare soccorso).

  • Alexandra ha detto:

    Mi sembra tanto uno sforzo, se pur in buona fede probabilmente, di imporre il “proprio” buon senso, ma diciamo anche la propria opinione, mascherato dalle belle parole e dall amore fraterno. Non è così che si insegna la libertà di pensiero. Chiediamo a un ragazzo che vive in una casa famiglia, o a un bambino del 3° mondo se preferirebbe entrare in una famiglia dove due mamme o 2 papà si amano e lo amano, o magari preferirebbe restare lì…forse è anche in questo senso che dovremmo ascoltare i bambini. Proprio perchè rappresentano la più ingenua sincerità, forse a una certa età (non dico piccolissimi)potremmo anche ascoltare la loro opinione! Per quelli piccolini direi che invece di fare proseliti e finti buonismi, sarebbe meglio affidarsi agli studi che a breve ci daranno un quadro completo e sicuramente più dettagliato delle EFFETTIVE conseguenze delle adozioni gay, e non di quelle supposte.

    • Panthom ha detto:

      Commento retorico che intende mascherare con belle parole un’imposizione di un’idea.

      1) I figli crescono teoricamente bene anche assieme agli animali, in orfanotrofio, nelle famiglie poligamiche, assieme a due incestuosi e anche assieme a due amici, non solo con gli omosessuali. Tuttavia qual’è il luogo ideale? Ovviamente la famiglia naturale, questo è il punto del discorso.

      2) I più piccoli si sono espressi in studi come questo: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000610 e in testimonianze come questa: https://www.uccronline.it/2012/08/25/sono-cresciuto-con-genitori-omosessuali-e-stata-una-disgrazia/

      3) Gli studi mostrano esattamente una situazione chiara, ecco le EFFETTIVE conseguenze delle adozioni gay: https://www.uccronline.it/2013/01/16/adozione-agli-omosessuali-gli-studi-scientifici-dicono-di-no/

    • picchus ha detto:

      A te sfugge un elemento fondamentale. Che praticamente nessuno dei bambini degli orfanotrofi e delle case famiglia viene e verrà adottato da coppie gay. Per vari motivi.
      Primo, perchè molti stati non lo permettono.
      Secondo, perchè molti di quei bambini non sono adottabili ma al massimo vengono temporaneamente dati in affidamento, e questo alle coppie gay generalmente non interessa.
      Terzo, perchè i bambini di età neonatale sono relativamente pochi, molti di meno delle famiglie eterosessuali disposte ad adottarli. Se si vuole aiutarli, semplicemente si semplifichi e velocizzi l’iter burocratico per le coppie eterosessuali.
      Quarto, perchè la maggior parte dei bambini hanno, appunto, già qualche anno e una propria personalità oramai sviluppata e definita. E spesso sono problematici a causa della vita difficile che hanno fatto. Nessuna coppia gay vuole adottare un bambino russo di dieci anni problematico che nel giro di due anni li prenderebbe facilmente a schiaffi. Al massimo vogliono il bambolotto di qualche mese, da plasmare secondo le proprie idee.

      Quella delle adozioni gay per aiutare i bambini negli orfanotrofi è una stupidaggine propagandistica e null’altro. I gay vogliono le adozioni per due motivi. Il primo è ideologico, vogliono che lo stato sancisca ufficialmente l’equiparazione e l’uguaglianza tra una coppia gay e una coppia eterosessuale anche per quel che riguarda i cosiddetti “diritti riproduttivi” (per quanto sia paradossale). Il secondo motivo è che vogliono adottare i figli del compagno/a che costui ha avuto o con un partner dell’altro sesso precedente o tramite compravendita di sperma o maternità surrogata, adozione che priverebbe uno dei genitori naturali dei suoi diritti e che priverebbe anche il nuovo nato / neoadottato del diritto di conoscere e avere rapporti con il proprio genitore naturale e conoscere le proprie radici.

  • claudia ha detto:

    Ho letto con attezione la tua lettera, ma non ho trovato in nussuna riga l’amore di mamma che dovresti avere essendo madre.
    Tu parli di cura verso il prossimo, di insegnamenti lievi e poco invasivi nella vita degli altri…ma se uno dei tuoi figli domani scoprisse
    o avesse il coraggio di capire di essere omosessuale tu gli hai solo insegnato a nscondersi, vergognarsi e non poter aspirare alla vit che vuole
    magari scelta con il tuo esempio. Io sono mamma di tre creature le piu’ grandi stanno adesso scoprendo chi sono, io posso solo accoglieli
    amarli con chi divideranno la vita, se maggiorenne e consensiente, e’ solo affar loro ed io spero che possa essere quella che sceglieranno
    con o senza matrimonio, con o senza figli, ma devono avere la possibilita’ di decidere non essere obbligati.
    La natura rende nche gli uomini e le donne eterosessuali sterili, ma non per questo non possono scegliere di avere o adottare un bambino.
    Non puo’ essere cosi riduttivo

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      Ed ecco immancabile chi giustifica tutto solo in funzione del “sentimento”, che però non può in nessun caso costituire un valido criterio per capire cosa è giusto o cosa è sbagliato. Anche il pedofilo sadico assassino dice di “sentirsi bene” ad agire come agisce… Il gay fa male a se stesso e al suo prossimo, perché andare contro la propria identità sessuale di maschio o di femmina, è andare contro se stessi, contro ciò che si è indipendentemente da ciò che desideriamo o non desideriamo.

    • Azaria ha detto:

      non ho trovato in nussuna riga l’amore di mamma che dovresti avere
      Non é forse dovere di una madre insegnare ai propri figli a distinguere il bene dal male? Qui non ha parlato esplicitamente dell’affetto materno, ma probabilmente non era intenzione trattare tale aspetto.

      gli hai solo insegnato a nscondersi
      Ti confondi, quello che é stato insegnato é di affrontare le proprie tendenze. Se non si sa cosa sia un male NON lo si puó affrontare… come dire ad un figlio che “drogarsi non é un male” per paura che se da grande diventasse drogato non abbia il coraggio di vivere la propria vita e fosse costretto a nascondersi.

      devono avere la possibilita’ di decidere non essere obbligati
      Se rileggi meglio l’articolo é proprio ció che Costanza Miriano dice esplicitamente.

      La natura… Non puo’ essere cosi riduttivo
      Non si é per niente riduttivi, il problema é che bisogna vedere cosa é meglio per i bambini.
      Sopra a riguardo Panthom (in risposta ad Alexandra) ha messo dei link a riguardo.

      Comunque Claudia, se non altro finalmente si trova qualcuno con idee diverse ma con toni pacati, con cui si puó fare un ragionamento.
      Dopo gli ipocriti di prima che dicono di essere cattolici, di non voler usare la violenza e poi usano violenza verbale, calunnie e le peggiori cose tu sei una piacevole sorpresa.

  • Emanuele ha detto:

    Sono etero di impronta cattolica e credo che chi educa dei figli raccontando la realtà in modo così distorto abbia lui stesso bisogno di aiuto… molto.Un omosessuale è una persona che ha fatto delle scelte e ha delle preferenza sessuali, così come ognuno ha il suo colore preferito o un piatto che proprio non riesce a madare giù, non è una macchietta che gira in casa con piume di struzzo banane gonfiabili e in mutande, cosa tra l’altro normale, il poter girare in mutande, in una famiglia, il pudore è una cosa, la vergogna del proprio corpo un’altra, tra l’altro urlando e sbattendo libri a terra…. maddai…
    Credo dovrebbe più insegnare ai propri figli che nella vita si hanno dei valori che sono il rispetto del prossimo, per la famiglia, Dio, ecc… e che la nostra fortuna sia avere la libertà di esprimerli, non reprimerli, sia per diritto di nascita (la libertà di espressione) sia per diritto di Dio, il nostro libero arbitrio, si può essere anche ottimi cristiani amando una persona dello stesso sesso suppongo, e comunque non ci deve essere altro giudizio se non quello di Dio, limitiamoci a vivere la nostra vita serenamente e in pace con gli altri.Così si insegna solo la diffidenza del diverso (ma diverso da chi poi?).

    • Sophie ha detto:

      “Credo dovrebbe più insegnare ai propri figli che nella vita si hanno dei valori che sono il rispetto del prossimo, per la famiglia, Dio, ecc…”

      E il rispetto per il tuo corpo dove lo metti?

      • Emanuele ha detto:

        Perchè cosa c’è di irrispettoso in una coppia omosessuale?
        Fanno qualcosa che una coppia normale non potrebbe fare?
        Sinceramente da quel punto di vista penso siano addirittura più penalizzati da una coppia etero! Non mi pare manchino di rispetto al proprio corpo… siamo al “chi di voi è senza peccato…?”

        • Katy ha detto:

          Personalmente non mi piace entrare in questo discorso, qui si parla di matrimonio omosessuale e non c’entra nulla il giudizio sull’omosessualità.

          Occorre però sottolineare che la natura umana ci ha donato un corpo che funziona in un modo preciso, chi competenza in fisiologia e anatomia umana capisce benissimo che tutto l’apparato riproduttore funziona soltanto quando maschio e femmina si incontrano, è predisposto a questo. E’ un’evidenza anche il fatto che due omosessuali usano la loro natura umana in opposizione a loro stessi, non a caso un omosessuale lo è rimanendo in un corpo eterosessuale (lo è solo nel cervello, si potrebbe dire). Sophie ha ragione, certamente non rispettano il loro corpo ma ognuno lo può fare liberamente.

          Ma questo è un discorso diverso, evidente a tutti e per questo inutile, torniamo a parlare di nozze gay!

          • a-theòs=a-éthos ha detto:

            Ma no! Tutti possono farsi del male, ma nessuno ha il diritto di farlo. E, oltretutto, una vita vissuta da gay non può fare del male solo ai gay (adozioni, ad esempio, ma molto di più).

    • Azaria ha detto:

      credo che chi educa dei figli raccontando la realtà in modo così distorto abbia lui stesso bisogno di aiuto
      Capisco il tuo problema, seriamente, se ai tuoi figli insegni una visione cosí distorta ed irrazionale della vita… ma se guardi sulla guida telefonica probabilmente trovi qualche psicologo, ce la puoi fare anche tu a risolvere i tuoi molti ed opprimenti problemi! Dai!

      il pudore è una cosa, la vergogna del proprio corpo un’altra
      Da dov’é uscita? Dove Miriano avrebbe confuso le due cose?

      tra l’altro urlando e sbattendo libri a terra
      Ecco il solito qualunquismo da quattro soldi degno da due chiacchiere da bar e non di piú.

      Credo dovrebbe… per la famiglia, Dio, ecc…
      Infatti, questo articolo é un ottimo esempio, potresti imparare dalla Miriano.

      e comunque non ci deve essere altro giudizio se non quello di Dio
      Mi spieghi allora perché giudichi cosí la Miriano? Tieni conto che lei non ha giudicato (lei). Inoltre i giudizi sulla materia vengono proprio da Dio. Informati.

      • Emanuele ha detto:

        Capisco il tuo problema, seriamente, se ai tuoi figli insegni una visione cosí distorta ed irrazionale della vita… ma se guardi sulla guida telefonica probabilmente trovi qualche psicologo, ce la puoi fare anche tu a risolvere i tuoi molti ed opprimenti problemi! Dai!

        Io non ho nessun problema te lo assicuro.Te educa i tuoi figli che io educo i miei-

        il pudore è una cosa, la vergogna del proprio corpo un’altra
        Da dov’é uscita? Dove Miriano avrebbe confuso le due cose?

        Rispondevo a Sophie, leggi meglio… l’ira accceca.. ed è peccato!!

        tra l’altro urlando e sbattendo libri a terra
        Ecco il solito qualunquismo da quattro soldi degno da due chiacchiere da bar e non di piú.

        etichettare gli omosessuali come gente che va in giro nuda con su carri colorati con banane gonfiabili è un pregiudizio bello e buono invece, molto folkloristico ma al pari di dire “Gli italiani sono tutti pizza mafia e mandolino”

        Credo dovrebbe… per la famiglia, Dio, ecc…
        Infatti, questo articolo é un ottimo esempio, potresti imparare dalla Miriano.

        Sono grande abbastanza per decidere io da chi imparare e cosa… imparo dalle fonti più disparate ma mantengo sempre per quanto posso uno spirito critico e indagatore.

        e comunque non ci deve essere altro giudizio se non quello di Dio
        Mi spieghi allora perché giudichi cosí la Miriano? Tieni conto che lei non ha giudicato (lei). Inoltre i giudizi sulla materia vengono proprio da Dio. Informati.

        I giudizi sulla materia, io penso, e può anche essere che mi sbagli ma di certo non sarete voi a giudicarmi a riguardo, vengono da come gli uomini hanno voluto imbrigliare le parole di Dio, Dio professa amore incondizionato per tutto ciò che ci circonda, parto sempre da questo presupposto.
        Detto ciò accendete pure i vostri cerini, perchè mi pare che riusciate ad accettare il pensiero solo di chi la pensa come voi, continuate ad incensarvi pure, buon paradiso fratelli.

        • Azaria ha detto:

          Io non ho nessun problema te lo assicuro.Te educa i tuoi figli che io educo i miei-
          Sei stato tu a dire che “chi educa dei figli raccontando la realtà in modo così distorto abbia lui stesso bisogno di aiuto”. Che fai? Ti contraddici?

          Rispondevo a Sophie, leggi meglio… l’ira accceca.. ed è peccato!!
          Ho riletto e continuo a dirti che non ha niente a che fare con l’intervento di Sophie o di chiunque altro ne con l’articolo. L’omosessualitá é una mancanza di rispetto anche (non solo) per il proprio corpo. Si puó avere rispetto del proprio corpo senza vergognarsene (le due cose sono indipendenti) ma non si puó avere rispetto del proprio corpo essendo omosessuali, o almeno non un rispetto totale.

          etichettare gli omosessuali come gente
          La Miriano stava parlando ai suoi figli di ció che avevano visto… che volevi altro? Rileggi l’articolo e tieni conto che é indirizzato a bambini di 9 anni. Che volevi che parlasse della natura? Di come si compiono i rapporti sessuali? Di quali sono le implicazioni anatomiche dell’essere uomo/donna?…

          Sono grande abbastanza per decidere io da chi imparare e cosa… imparo dalle fonti più disparate ma mantengo sempre per quanto posso uno spirito critico e indagatore.
          Che tu sia grande abbastanza lo posso anche credere (non ho motivo per dubitarne) sullo spirito indagatore avrei i miei seri dubbi. Se scegli di imparare da chi non sa fai pure, io in genere seguo l’idea di imparare da chi si é dimostrato piú esperto, e dai tuoi commenti ti ripeto il consiglio di imparare da chi é infinitamente piú esperto di te. Ovviamente non parlo di me stesso ma della Miriano.

          ma di certo non sarete voi a giudicarmi a riguardo
          Giustissimo (e ne sono anche contento) ma chi ti dovrá giudicare ha anche dato degli ammonimenti circa 2000 anni fa (scritti poi nel Vangelo) che vanno proprio nel senso opposto al modo in cui ti stai ponendo. Noi al massimo possiamo dirti “guarda che stai sbagliando”, se vuoi continuare a farlo poi non é piú un nostro problema. Questo se si tratta di guardare il Giudizio Divino. Se vogliamo guardare la razionalitá é lo stato delle cose che ti “condanna”.

          Dio professa amore incondizionato per tutto ciò che ci circonda, parto sempre da questo presupposto.
          Giusto, per questo ci impone di fare presente come stanno le cose a chi sbaglia. Se un uomo é alcolizzato (esempio fatto sopra da Daniele) il gesto d’amore NON é quello di dirgli “tranquillo va tutto bene” per non farlo preoccupare troppo e magari aiutarlo anche a procurarsi alcol per evitare che si sforzi troppo, ma é quello di dirgli “guarda che stai sbagliando”. Per riportare l’esempio alla nostra discussione tu ti applichi come il primo caso (non ti preoccupare, va tutto bene, ti aiuto a procurarti un’altra bottiglia) noi come il secondo. L’amore é una cosa bella, ma se l’intelligenza non lo accompagna rischia di fare (anche in buona fede) una quantitá spropositata di danni. Specialmente nella fase dell’educazione (ma anche in altri contesti) dire sempre di si NON é amore.

          mi pare che riusciate ad accettare il pensiero solo di chi la pensa come voi
          Come lavori di fantasia! A quello che vedo io é che tu ti sei buttato contro l’articolo della Miriano perché semplicemente la vede diversamente da te e quindi da condannare.

          • Emanuele ha detto:

            Io non ho nessun problema te lo assicuro.Te educa i tuoi figli che io educo i miei-
            Sei stato tu a dire che “chi educa dei figli raccontando la realtà in modo così distorto abbia lui stesso bisogno di aiuto”. Che fai? Ti contraddici?

            Non rispondo alla provocazione, non ti devo dimostrare nulla.Non è un gioco a chi ha ragione.

            Rispondevo a Sophie, leggi meglio… l’ira accceca.. ed è peccato!!
            Ho riletto e continuo a dirti che non ha niente a che fare con l’intervento di Sophie o di chiunque altro ne con l’articolo. L’omosessualitá é una mancanza di rispetto anche (non solo) per il proprio corpo. Si puó avere rispetto del proprio corpo senza vergognarsene (le due cose sono indipendenti) ma non si puó avere rispetto del proprio corpo essendo omosessuali, o almeno non un rispetto totale.

            Sophie ha detto in risposta a Emanuele
            29 maggio 2013 alle 14:13
            “Credo dovrebbe più insegnare ai propri figli che nella vita si hanno dei valori che sono il rispetto del prossimo, per la famiglia, Dio, ecc…”

            E il rispetto per il tuo corpo dove lo metti?

            AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH la vostra logica così chiusa mi atterrisce… dillo ad un prete pedofilo coperto dal suo vescovo cosa ne pensa del rispetto del corpo e del rispetto di un bambino

            etichettare gli omosessuali come gente
            La Miriano stava parlando ai suoi figli di ció che avevano visto… che volevi altro? Rileggi l’articolo e tieni conto che é indirizzato a bambini di 9 anni. Che volevi che parlasse della natura? Di come si compiono i rapporti sessuali? Di quali sono le implicazioni anatomiche dell’essere uomo/donna?…

            Il gay pride è una parata una festa, una specie di carnevale molto folkloristiko, anche troppo forse sotto certi punti di vista, magari non adatta ad un bambino, ma purtroppo un bambino oggi come oggi non è al sicuro davanti alla televisione e neanche tanto più in un oratorio.

            Sono grande abbastanza per decidere io da chi imparare e cosa… imparo dalle fonti più disparate ma mantengo sempre per quanto posso uno spirito critico e indagatore.
            Che tu sia grande abbastanza lo posso anche credere (non ho motivo per dubitarne) sullo spirito indagatore avrei i miei seri dubbi. Se scegli di imparare da chi non sa fai pure, io in genere seguo l’idea di imparare da chi si é dimostrato piú esperto, e dai tuoi commenti ti ripeto il consiglio di imparare da chi é infinitamente piú esperto di te. Ovviamente non parlo di me stesso ma della Miriano.

            L’infinitamente più esperto di me è sempre una cosiderazione soggettiva… ci troviamo a studiare sui libri di storia e scienze persone etichettate come eretiche e date al rogo, il giudizio umano è sempre stato molto “relativo”, del giudizio di Dio solo Dio può parlarne.

            ma di certo non sarete voi a giudicarmi a riguardo
            Giustissimo (e ne sono anche contento) ma chi ti dovrá giudicare ha anche dato degli ammonimenti circa 2000 anni fa (scritti poi nel Vangelo) che vanno proprio nel senso opposto al modo in cui ti stai ponendo. Noi al massimo possiamo dirti “guarda che stai sbagliando”, se vuoi continuare a farlo poi non é piú un nostro problema. Questo se si tratta di guardare il Giudizio Divino. Se vogliamo guardare la razionalitá é lo stato delle cose che ti “condanna”.

            Vedi sopra, poi se vorrai mi spiegherai qual’è lo stato delle cose

            Dio professa amore incondizionato per tutto ciò che ci circonda, parto sempre da questo presupposto.
            Giusto, per questo ci impone di fare presente come stanno le cose a chi sbaglia. Se un uomo é alcolizzato (esempio fatto sopra da Daniele) il gesto d’amore NON é quello di dirgli “tranquillo va tutto bene” per non farlo preoccupare troppo e magari aiutarlo anche a procurarsi alcol per evitare che si sforzi troppo, ma é quello di dirgli “guarda che stai sbagliando”. Per riportare l’esempio alla nostra discussione tu ti applichi come il primo caso (non ti preoccupare, va tutto bene, ti aiuto a procurarti un’altra bottiglia) noi come il secondo. L’amore é una cosa bella, ma se l’intelligenza non lo accompagna rischia di fare (anche in buona fede) una quantitá spropositata di danni. Specialmente nella fase dell’educazione (ma anche in altri contesti) dire sempre di si NON é amore.

            Cosa ci dice che l’omosessuale sia in errore? A me l’omosessuale che mi vive alla porta accanto non da nessun fastidio e non lo giudico minimamente non perchè non voglia giudicarlo ma perchè non credo stia facendo nulla di male.
            Ribadisco quello che hai detto te poco fa a Nico

            É giusto insegnare ad avere rispetto di tutti

            Ma mi pare che qua il rispetto per un omosessuale non ci sia o meglio ce ne è ben poco e PER ME questo modo di pensare non è un pensiero cristiano.

            mi pare che riusciate ad accettare il pensiero solo di chi la pensa come voi
            Come lavori di fantasia! A quello che vedo io é che tu ti sei buttato contro l’articolo della Miriano perché semplicemente la vede diversamente da te e quindi da condannare.

            Vedi male. Mi pare siate più voi ad attaccare chi non è in linea

            • Azaria ha detto:

              Non rispondo alla provocazione, non ti devo dimostrare nulla.Non è un gioco a chi ha ragione.
              Prima dici che chi ha una visione distorta della realtá ha problemi, poi insegni (o dici di insegnare) a tuo figlio una visione che sembra uscita da un film di fantascienze… la provocazione era solo per farti capire come ti stessi contraddicendo.

              dillo ad un prete pedofilo…
              Ecco, questo mostra la stupiditá assurda di cui ti sei macchiato.
              Fermo restando che la pedofilia é quello che é, un errore piú grande giustifica quelli piú piccoli? La strage di Hitler giustifica quella di Capaci? I preti pedofili sono stati giustamente puniti a dovere sia in maniera civile che religiosa (su questo sito puoi trovare svariata documentazione a riguardo) mentre l’omosessualitá é stupidamente esaltata ovunque. L’omosessualitá resta una mancanza assoluta di rispetto per il proprio corpo (e per quello del partner).

              il gay pride é una parata…
              La carnevalata nudi? Uno scimmiottare il proprio corpo… e poi ti meravigli che si parli di mancanza di rispetto per il proprio corpo?

              eretiche e date al rogo
              Si sono state sempre le forze che si opponevano alla Chiesa a farlo, come anche oggi succede, scendi forze dalle nuvole? Prova a leggere un po’ di vera storia, magari da Rino Cammilleri, che ha iniziato a scrivere ció che ha scritto (riabilitando crociate ed inquisizione cattolica) quando ancora era un anti-clericale.
              Come allora ancora oggi le forze contrarie alla Chiesa (compresi i gay pride) si muovono facendo il male di chiunque.

              Cosa ci dice che l’omosessuale sia in errore?
              Non mi cadere sui fondamentali! L’omosessuale é un essere umano, non un errore.
              L’omosessualitá é una tendenza, neanche questa é un errore (al massimo un disordine).
              Assecondare una tendenza sbagliata é un errore. Cosa ce lo dice? Le statistiche: maggiori suicidi, maggiori possibilitá di dipendenza di alcol, di droghe, maggiori depressioni, maggiori contaggi di malattie veneree.

              É giusto insegnare ad avere rispetto di tutti
              Concordo con il principio, peccato che Nico non concordi a quello che sembra, aspetto una sua risposta, vedi sotto.

              mi pare che qua il rispetto per un omosessuale non ci sia
              Ti rimando all’esempio del dipendente dall’alcol di sopra.

              Vedi male. Mi pare siate più voi ad attaccare chi non è in linea
              Io attacco chi non é in linea con la logica non chi non é in linea con le mie idee (che in quanto tali possono anche essere sbagliate).

              • Emanuele ha detto:

                Mi sono sinceramente stancato, tanto è come parlare con un muro.. Tutto ciò che non è chiesa è male quindi?
                Allora ci sono miliardi di persone (gay e non) che vivono nel male nonostante amino, vivano felicemente, rispettino il prossimo, e vivano l’amore ed il proprio corpo in libertà (eh già esiste anche il sesso come piacere nel dare piacere!)
                Secondo me (sempre SECONDO ME) Dio ne gioisce che la gente gioisca delle vita.

                • Laura ha detto:

                  Parlare con un muro o con persone che hanno un’idea chiara e non riescono ad essere convinte da te, è evidente che ti trovi davanti ad un muro di ragioni e quello che deve cedere sei tu. Nessuno ti obbliga a seguire la Chiesa, io lo faccio e sono felice perché tutto quanto dice lo scopro vero. Punto, ci sono problemi?

                  Dio gioisce anche dei tantissimi omosessuali contro i matrimoni omosessuali: http://www.linkiesta.it/no-gay
                  Vuoi forse negarlo?

                  • Emanuele ha detto:

                    Io non sono qua per indottrinare al contrario di molti altri, ho espresso delle opinioni, il dire “quello che deve cedere sei tu” riassume perfettamente l’aria che si respira.
                    Complimenti…

                    • Laura ha detto:

                      Le tue sono opinioni molto offensive “accendete i vostri cerini”, accusi gli altri di non rispettare le persone ecc., giochini retorici che puntano a screditare l’interlocutore.

                      Io ho letto la situazione…nonostante i tuoi insulti ti arrendi perché non riesci a convincerci. Beh direi che abbiamo detto tutto, no?

                • Azaria ha detto:

                  Tutto ciò che non è chiesa è male quindi?
                  Mi spieghi dove l’avrei detto? Questo é il tuo modo di confondere le acque? É ci credo che poi non rieci a vedere gli errori dove ci sono!
                  Io ho detto che i nemici della Chiesa hanno sempre fatto danno. Ci sono tanti atei, uomini, donne, omosessuali, eterosessuali e di ogni categoria umana che NON si battono contro la Chiesa (vedi il gruppo homovox per dirne una, composto da omosessuali in maggioranza atei).
                  Ho semplicemente risposto alla tua provocazione degli “eretici consegnati al rogo” e ti ho fatto presente che ció é stato voluto dai nemici della Chiesa (il rogo per gli eretici fu introdotto da Federico II scomunicato 2 volte ed il rogo era sempre e solo imposto dai tribunali civili, mai dall’inquisizione che era un tribunale religioso).

                  Secondo me (sempre SECONDO ME) Dio ne gioisce che la gente gioisca delle vita.
                  Potrei buttarti la frase d’effetto “gli stupratori gioiscono tanto quando stuprano, ma Dio non ne gioisce certo”
                  Preferisco essere piú pacato: l’omosessualitá porta con se una quantitá enorme di disagi (uno per tutte la maggior probabilitá di contrarre malattie veneree, che non puó essere minimamente legato ad un’eventuale omofobia). La gioia di cui parli potrebbe essere sincera?

            • Kosmo ha detto:

              Hai dimenticato le Crociate e Pinochet

    • Ottavio ha detto:

      Sei di impronta cattolica?

      Ti farà certamente piacere sapere che Papa Francesco considera i matrimoni omosessuali una vera e propria «mossa del padre della menzogna, che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio». http://www.tempi.it/cosa-pensa-papa-francesco-di-matrimoni-e-adozioni-gay-e-linvidia-del-demonio

    • StefanoPediatra ha detto:

      Emanuele, purtroppo invece molti omosessuali (forse una minoranza, non so, ma comunque molti) hanno deciso di fare proprio le “macchiette che girano”, non in casa ma nelle vie e nelle piazze delle città, “con piume di struzzo banane gonfiabili e in mutande”. E molti altri ostentano in maniera evidentemente provocatoria la propria omosessualità in pubblico. Personalmente non solo trovo la cosa di dubbio gusto (ma trovo altrettanto di dubbio gusto persone di sesso diverso che in pubblico si smanacciano e sbaciucchiano e si aggrovigliano l’uno sull’altro come tralci di vite che non si capisce bene dove comincia l’uno e finisce l’altra; tutte cose che se proprio vogliono possono fare a casa propria o in un albergo ad ore se non ce la fanno a trattenersi) ma credo anche che non serva affatto alla causa delle persone omosessuali e anzi sia controproducente.

      Tutte le persone vanno rispettate, ci mancherebbe altro. Tutti dovrebbero rispettare tutti. Il rispetto è un diritto per tutti e un dovere di tutti. Io non tiro i pomodori o le uova marce contro i carri del gay pride ma vorrei anche evitare di vedere glutei e seni al vento mentre vado a spasso con la mia famiglia.

      Però esiste un rispetto superiore ed è quello che dobbiamo alla Verità, quella con la V maiuscola ma anche quella con la v minuscola (quella che potremmo indicare anche come “buon senso”, patrimonio certo non esclusivo di una particolare categoria umana o fede religiosa). E in virtù di questo rispetto io non posso insegnare ai miei figli che è la stessa cosa essere eterosessuali o omosessuali in relazione al matrimonio, alla costituzione di una famiglia, all’adozione o alla messa al mondo in maniera artificiale (e artificiosa) di figli.

      Questo, una persona di “impronta” cattolica dovrebbe saperlo. Ma dovrebbe saperlo (e in effetti lo sa, come anche interventi su questo sito hanno dimostrato) anche chi cattolico non è ma ha buon senso.

      Ah, magari troverai strana la cosa, ma ai miei figli insegno anche a non girare per casa in mutande. Esiste una cosa che si chiama pudore ed un’altra che si chiama educazione da cui tutti, grandi e piccoli, persone eterosessuali e persone omosessuali, dovrebbero sempre farsi guidare. Come non mi piace che mi siano imposte chiappe e tette di estranei fuori casa nemmeno mi piace che mi siano imposte, dentro le mura domestiche, quelle dei miei cari. 🙂

  • Michela ha detto:

    L’ unico insegnAmento che bisogna dare ai propri figli a scuola ed in famiglia (o pseudofamiglie ) e’ la LIBERTA’ di essere se stessi sempre!!!!! Ti stupisci di esse re rimasta sola a tavola?! I bambini sono intelligenti … Trattiamoli da tali.

    • Laura ha detto:

      Quindi ad un ragazzino che si droga il vero insegnamento è quello della libertà di essere se stessi sempre? Guai a dirgli di smetterla perché altrimenti si violerebbe la sua libertà, giusto?

      Ma che bella educazione la mia cara Michela, ma che brava mammina che abbiamo. 😉

      Costanza, questa è la gentaglia che ti critica….vedi un po’ tu!

    • Azaria ha detto:

      L’ unico insegnAmento che bisogna dare ai propri figli a scuola ed in famiglia (o pseudofamiglie ) e’ la LIBERTA’ di essere se stessi sempre!
      Si, anche quando si é bulli, violenti…

    • LawFirstpope ha detto:

      … anche se diventano folli omicidi?
      Chissà perché il ‘volemose bbene’ funziona solo per alcune cose, quando poi parli di Berlusconi diventano tutti dei moralizzatori di prima categoria! 😀

  • MrBrightside ha detto:

    Mia madre ha sposato mio padre. Poi ha avuto un problema di salute ed è rimasta sterile. cosi ha adottato mia sorella. siamo cresciuti tutti felici, senza sapere che lavoro facesse il nonno di mia sorella o pensando che mia madre fosse sbagliata perché sterile.
    Io sono gay e amo il mio compagno a tal punto da voler dividere tutta la mia vita con lui ed essere riconosciuto da questo stato verso il quale pago le tasse come lei, dottoressa, gli stessi diritti di gioia e dovere che riconosce a lei. l’essere tutti uguali agli occhi di Dio è legge che ho imparato da piccolo al catechismo e che mi ha fatto capire che anche io lo sono, nonostante persone come lei dicano il contrario.
    io posso solo augurarmi che uno dei suo figli sia omosessuale e che lei, da grande madre amorevole quale indubbiamente è, lo ami a tal punto da non considerarlo diverso dai suo altri figli, da augurargli di trovare l’amore come lei lo ha trovato in suo marito, e di poter vivere la sua vita liberamente come lei l’ha vissuta.
    quel giorno spero che lei rileggerà quello che ha scritto e vorrà chiedere scusa, se non a tutti noi, almeno ai suoi figli.

    • Panthom ha detto:

      La sterilità è una patologia ed è un peccato che tu voglia paragonare l’omosessualità ad una malattia.

      Anche due incestuosi hanno il tuo stesso desiderio di veder riconosciuta la loro unione, lo stesso anche le famiglie poligamiche, lo stesso potrebbero volerlo anche due amici che desiderano vivere la vita prendendosi cura l’uno dell’altro. Perché non pensi anche a loro?

      In realtà il diritto se ne frega del sentimento, giustamente, e osserva che il matrimonio non è un istituto previsto per le coppie omosessuali, incestuose, poligamiche, amiche ecc.

      Mettiti il cuore in pace, vivi la tua relazione come credi, rileggi quello che hai scritto ed eventualmente chiedi scusa a Costanza Miriano.

      • MrBrightside ha detto:

        Le leggi degli uomini solo fino a qualche decennio fa hanno deportato gli ebrei nei campi di concentramento e hanno impedito alle donne di votare o di essere pagate allo stesso modo degli uomini. 2000 anni fa la legge dava i cristiani in pasto alla belve per intrattenere il pubblico.
        le leggi cambiano e si evolvono assieme alla società. le unioni civili per coppie eterosessuali ed omosessuali esistono già. ed esisteranno anche in Italia prima o poi. vivi la tua vita come credi, io vivo la mia. ma il fatto che tu sia cattolico eterosessuale non ti rende più cittadino italiano di me. o forse io e te paghiamo tasse diverse?

        • Panthom ha detto:

          Le leggi cambiano ma non tutto va cambiato e non tutto va accettato, perché altrimenti sei contrario all’incesto equiparato al matrimonio tradizionale, alla poligamia equiparata al matrimonio tradizionale, all’amicizia equiparata al matrimonio tradizionale?

          Se le unioni civili esistono all’estero non capisco perché non possiamo ragionare con la nostra testa da liberi pensatori? All’estero i pedofili possono fare propaganda (Olanda), c’è la pena di morte (America), c’è il divieto di professare la fede in modo pubblico (Francia), c’è la poligamia legale (India) ecc.

          Una persona di 17 anni non può votare eppure nessuno la considera meno cittadino di uno di 19 anni. Chi è nato cieco non può guidare gli aerei ma non per questo è meno cittadino di uno che ci vede. Il matrimonio è un istituto previsto solo per ciò che è la cellula fondamentale della società: una coppia complementare con figli, solo questa figura garantisce il futuro e la stabilità della nostra società e lo Stato intende tutelarla più delle altre relazioni.

          I tuoi discorsi sono retorici, prima o poi lo capirai.

    • Azaria ha detto:

      l’essere tutti uguali agli occhi di Dio è legge che ho imparato da piccolo al catechismo e che mi ha fatto capire che anche io lo sono, nonostante persone come lei dicano il contrario.
      Mi dici dove direbbe il contrario?
      io posso solo augurarmi che uno dei suo figli sia omosessuale e che lei, da grande madre amorevole quale indubbiamente è, lo ami a tal punto da non considerarlo diverso dai suo altri figli, da augurargli di trovare l’amore come lei lo ha trovato in suo marito, e di poter vivere la sua vita liberamente come lei l’ha vissuta.
      Auguri alla Miriano di diventare ipocrita? Le vuoi proprio male!

    • chiunque ha detto:

      un mio amico omo francese (pure lui adottato) ha scoperto di essere omosessuale… lui pero’ lotta contro le leggi di Hollande e non trova ragione di ciò in una chiesa perché non crede… e non si è mai sentito un cittadino di serie b perché finora un gay non poteva sposarsi o adottare bambini… credo che starebbe dalla parte della signora del blog…

    • chiunque ha detto:

      volevo dirti per concludere che molti gay francesi non erano in opposizione a una qualche forma di unione riconosciuta finché non si è posto il problema della “filiazione” ovvero delle coppie gay che pretendono di allevare bambini… tu saprai che il matrimonio per i gay in francia contempla l’accesso all’adozione… i gay che sostengono la lotta contro Hollande non sono affatto d’accordo con questa chance… piuttosto dicono di fare alla maniera tedesca… come ha fatto la concia…

  • Nico ha detto:

    Io credo che forse ci si dovrebbe occupare più di dare una forte capacità di pensiero critico ai propri figli, piuttosto che costruirgli addosso gabbie di certezze basate sulla fede dei genitori. Credo che sarebbe razionale insegnare ai ragazzi a pensare con la propria testa, ad amare ma non giudicare con supponenza ciò che è diverso. Se la strada giusta è una, i ragazzi intelligenti, e che sanno pensare in modo critico, la troveranno da soli. Le gabbie di certezze vacillano quando da grandi ci si scontra con una realtà diversa da quella che ci è stata dipinta, e se non si hanno gli strumenti per sopravviverne al di fuori, i ragazzi finiscono male, molto male, oppure spaventati si chiudonosu se stessi, miopi nei confronti di ciò che li circonda, supponenti verso ciò che non è come glielo hanno raccontato da piccoli.
    Io sono molto giovane, e i miei amici più sperduti e deboli nei confronti delle difficoltà che comporta la crescita sono proprio quelli a cui sono state affibbiate certezze su certezze, ma che una volta rotta la gabbia si sono resi conto di non sapere come costruire una casa per le loro teste ed i loro cuori.
    Mi permetto quindi, da figlio poco più che ventenne, di dare un consiglio a tutti i genitori che leggeranno questo articolo:
    Date la priorità all’amore, al rispetto, alla curiosità, alla capacità di dubitare (un dubbio positivo e costruttivo che sappia poi rinforzare le certezze).
    Un ragazzo che cresce con gli strumenti del pensiero critico e del rispetto per l’altro, è un ragazzo che saprà trovare la sua strada da solo.
    Non scegliete la strada dei vostri figli prima che essi possano esprimere il loro consenso consapevole. Se siete convinti della bontà delle vostre idee e dei vostri insegnamenti, sono sicuro che un figlio intelligente e consapevole la saprà riconoscere.

    • Laura ha detto:

      Sei divertentissimo Nico 🙂

      Dal tuo ragionamento si conclude che ai figli bisogna solo dare dubbi. “Papà perché la macchina si muove?” “Non lo so piccolo, cerca di capirlo da solo perché se te lo dico io poi Nico mi dice che ti rovino il tuo pensiero critico e la tua libertà”.

      In realtà chi ha paura della diversità sei proprio tu, la diversità dell’uomo e la diversità della donna. Tu vuoi l’omologazione e imponi agli altri di essere tutti omologati, impauriti della differenza, della complementarietà dei sessi. La famiglia uomo donna è l’ideale proprio perché è diversa, è basata su due sessi diversi che si uniscono e si completano a vicenda.

      Ma forse alla tua età ancora non ti hanno insegnato Platone. Anzi, chi te lo insegna dev’essere redarguito perché viola la tua capacità critica e la tua libertà. Anche i tuoi genitori e i tuoi insegnanti andrebbero subito sgridati perché ti hanno dato qualche certezza su cui basare la tua vita e invece tu volevi essere cresciuto allo stato brado. Cattivi maestri!!!!

      Lo dico ai genitori che leggeranno il commenti di Nico: continuate a dare certezze ai vostri figli, altrimenti il risultato sarà l’immensa confusione esistenziale sperimentata dal nostro amico “poco più che ventenne”.

      • Nico ha detto:

        Non fare la saputella su Platone con uno studente di filosofia 🙂
        Come al solito i divertentissimi siete voi che per il volerla spuntare a tutti i costi invece di argomentare cercate di confondere il più possibile quello che vi è stato scritto o detto, tentando o di metterlo in ridicolo o di vanificarne la validità semplicemente perché sta al di fuori dei dogmi che vi auto-imponete, e che estendete anche a chi non se li impone.
        Chi vuol capire ha già capito, chi non vuol capire non lo farà mai.
        Il mio discorso verteva sul fatto che è sbagliato imporre ai figli delle verità dall’alto su qualcosa che dovrebbe riguardare la libera scelta di coscienza, come appunto la religione, o il credere o no che una cosa come l’omosessualità sia giusta o sbagliata. I concetti di giusto o sbagliato stessi sono soggettivi, il genitore deve essere una guida, ma il figlio non deve vivere delle verità che il padre o la madre hanno accettato e raggiunto nella loro vita, altrimenti si annulla il dubbio e la capacità di una testa pensante di arrivare ad una risposta o ad un’opinione ben strutturata.
        Se volete dei bambini dai cervelli pigri, allora imporgli le vostre verità come assolute ed inconfutabili è la strada.
        Io personalmente insegnerò a mio figlio che niente può sfuggire al dubbio e alla discussione.
        Platone insegna che è dall’azione della dialettica e del confronto critico che scaturisce la verità.
        Se qualcuno di voi ha argomentazioni per rispondere, bene, mi confronto volentieri. Se sapete solo mettere in ridicolo, vi lascio alla vostra pozzangherina di certezze e vado a fare di meglio.
        🙂

        • Emanuele ha detto:

          Nico appoggio pienamente tutto ciò che hai asserito, purtroppo la critica e lo scambio di opinioni sono considerate non delle possibilità di crescita e condivisione ma delle sterili provocazioni.

          • Mandi ha detto:

            L’opinione può essere anche una sterile provocazione purtroppo e su argomenti come questi gli animi si scaldano subito, sopratutto sul web.

        • Azaria ha detto:

          Bene! Allora vediamo un po’… É giusto insegnare ad avere rispetto di tutti? O anche questa é una veritá imposta dall’alto e quindi da evitare?

          Io da parte mia insegno ad essere molto critici ed illustro la logica che c’é dietro ad ogni scelta, chi é stato educato da me (due ragazzi, anche se non ho figli) hanno imparato da me piú la logica che la religione e poi hanno seguito la religione andando dietro alla logica.

        • Laura ha detto:

          Platone non lo conoscono solo gli studenti di filosofia, se lo conosci saprai benissimo che il suo parere sull’omosessualità non si discosta molto da quella di Freud, ovvero l’omosessualità maschile e femminile sono «perversioni che sono responsabili di incalcolabili sciagure, non solo per la vita privata dei singoli, ma anche per l’intera società» (Leggi 836 A-C).

          Dogmi, stupidità, sindrome complottista ecc.. hai scritto tutto?

          La verità non esiste e dunque non va insegnata ai figli…bella la tua filosofia 😉

          Fantastica questa frase: “I concetti di giusto o sbagliato stessi sono soggettivi”.
          Bene, ma perché pretendi che questa frase sia giusta?
          Se è giusta ti sei autoconfutato, se è sbagliata allora la tua filosofia relativista fa acqua da tutte le parti.

          Ah, gli studenti di filosofia..!! 😉

        • StefanoPediatra ha detto:

          Nico, io non credo affatto sia sbagliato insegnare ai nostri figli ció che crediamo sia giusto e metterli in guardia rispetto a ciò che pensiamo sia sbagliato. Al contrario io credo che questo sia proprio il dovere di un papà e di una mammma. Rinunciare a questo compito educativo sarebbe come abbandonare i figli a se stessi nella foresta aspettando che siano capaci da soli di sopravvivere procacciandosi il cibo, trovando di che coprirsi e ideando un modo per difendersi dai lupi.

          Lupi che, fuori dalla metafora, la vita mette continuamente accanto ai nostri figli, spesso sotto le spoglie molto più piacevoli di una sirena.

          Non posso essere d’accordo con te Nico. Ai figli si DEVE passare ció che la nostra esperienza di adulti ci ha detto che ê giusto avvisandoli al contempo di ció che la vita ci ha confermato essere sbagliato. Questo non é plagio.

          Certo poi i nostri figli cui abbiamo insegnato anche ad avere spirito critico e a ragionare con la loro testa, quando sará il momento decideranno se quanto hanno vissuto in famiglia é qualcosa cui aderire o meno. Questo fa parte della vita.

          Ma i genitori hanno il dovere di insegnare ai propri figli che accanto alla “verità” presentata dai libri di storia quasi sempre dello stesso colore, accanto alla “verità” proposta da saccenti autoproclamatisi esperti, accanto alla “verità” urlata nei gay pride, nelle manifestazioni di piazza, sui palchi del concertone del I Maggio, persino a quelle affermate dal legislatore, esiste anche un’altro modo di vedere le cose, un’altra verita.

    • Katy ha detto:

      “insegnare ai ragazzi a pensare con la propria testa, ad amare ma non giudicare con supponenza ciò che è diverso”
      Sbaglio o anche queste sono certezze che tu vuoi costruire addosso ai figli?

      Il ruolo educativo non è un discorso ma è la trasmissione di sé, dei valori che ognuno ha e delle certezze che ognuno ha. Non è una gabbia ma è un punto di partenza con cui il figlio affronta la vita, poi potrà rifiutare tutto se lo riterrà necessario infatti tanti approvano le nozze gay al contrario dei loro genitori. Forse non lo sai perché non lo hai vissuto in prima persona, è un peccato che tu non abbia spirito critico sulla tua esperienza personale.

  • Daniele ha detto:

    In Francia è accaduto che, contestualmente alla legalizzazione dei matrimoni omosessuali, è stata varata una legge “contro l’omofobia”.

    Ora: per tale legge, simile alle leggi olandese e spagnola in materia, è considerato “omofobo” (e quindi perseguibile) non soltanto chi offende/maltratta gli omosessuali o li discrimina sul posto di lavoro*, ma anche chi si dichiara “dalla parte della famiglia naturale (fondata sul matrimonio uomo-donna) e, quindi, contrario ai matrimoni tra omosessuali”.

    Perciò, in base a questa legge, i membri di Manif pour Tous (l’organizzazione francese che difende la famiglia naturale) sono omofobi e vanno perseguiti (e infatti la polizia francese, agli ordini di Hollande, sta già compiendo arresti in tal senso).

    Stiamo perciò attenti noi italiani! Quando in tv i nostri politici (maggiormente quelli di sinistra, ma non di rado anche quelli di destra…) parlano di legge contro l’omofobia, molto spesso sottintendono questo tipo di legge che ha l’unico scopo di mettere il bavaglio a chi non è d’accordo coi matrimoni omosessuali.

    Apriamo gli occhi!!!

    *se la legge “antiomofobia” si limitasse a questo, sarebbe condivisibile, anche se voglio far notare che non serve una legge specifica per punire la “violenza contro i gay” o “contro questo” o “contro quello”, ma serve piuttosto una legge per punire la “violenza punto e basta”, a prescindere da chi la commette, da chi la subisce e da quale ne sia il motivo.

  • Daniele ha detto:

    Alcuni, a chi, cattolico o meno, si dichiara per la famiglia naturale, dicono: “Ma con tutti i problemi che ci sono, crisi economica in testa, voi pensate solo a difendere la famiglia naturale e a dichiararvi contrari ai matrimoni omosessuali”.

    A parte che mi risulta che la priorità di Hollande e del suo Governo non sia quella di far fronte alla crisi economica che sta colpendo anche la Francia (dopo aver colpito Grecia, Spagna, Portogallo e Italia) ma sia piuttosto quella di varare i matrimoni tra omosessuali, dico che noi ci preoccupiamo anche della crisi economica e diciamo che investire sulla famiglia naturale e tutelarla contribuirebbe, tra le altre cose, a far fronte a tale crisi.

  • Ferlizzi ha detto:

    Io sono d’accordo con voi su questo argomento, anche se sono ateo. A tal proposito i miei interventi non sono provocatori, integrano anzi con un buon senso razionale quelli che sono i vostri precetti religiosi, evidenziando che la questione non è ideologica e le adozioni gay non sono mal viste “perchè Dio non vuole”.

    Mi domando però che bisogno c’è, in qualunque discussione, di screditare sempre l’interlocutore non gradito con una frasetta infamante personale. Sempre detta o all’inizio, o alla fine. Io francamente la trovo una cosa un po’ viscida, che stride certamente con i buoni sentimenti che si dice di divulgare.

    Credo che se si sia certi delle proprie idee, sia possibile mostrarle senza dover per forza prima attaccare personalmente l’interlocutore per fiaccare la sua posizione. Chi legge non può che notare questo senso squallidino.

    • a-theòs=a-éthos ha detto:

      1) Non si tratta in primis di precetti religiosi, ma di ragionamento puro in base all’osservazione della realtà (non della realtà virtuale).

      2) E’ vero a volte escono anche a me frasi un po’ caustiche, ma devi anche comprendere che certe volte non se ne può veramente più di sentire ripetere le stesse identiche cose in sequenze infinite, dopo che si è già risposto e che, nella maggior parte dei casi, non si è più ottenuta risposta; perché questo significa solo voler provocare o voler buttare fuori delle idee che siano le stesse barriere che ci proteggano dalla stessa superficialità che le costituisce…

    • Laura ha detto:

      I nostri argomenti non sono affatto basati sulla religione ma sul diritto naturale, è molto diverso.