«Credo nel matrimonio uomo e donna», i gay gli danneggiano il fast food
- Ultimissime
- 29 Ago 2012
L’editorialista di “Spiked online”, Brendan O’Neill criticando recentemente la reazione omosessualista intrisa di razzismo verso gli abitanti del Nord Carolina che hanno democraticamente rifiutato il matrimonio omosessuale, ha commentato: «Essere contro il matrimonio gay può ora essere visto quasi come un atto di ribellione politica, contro una élite lontana che teme e detesta chi non è come lei».
Che vi sia una vera e propria “caccia alle streghe” verso chi osa smarcarsi dal mainstream omosessuale imposto dai media è ormai evidente a tutti. Più volte abbiamo segnalato casi di vera e propria discriminazione, ricordiamo le minacce di morte all’intellettuale laica Melanie Phillips, la quale ha osato criticare sul “Daily Mail” i programmi educativi del governo che obbligano i bambini ad essere «bombardati dai riferimenti sugli omosessuali in ogni materia scolastica», le minacce di stupro verso la figlia del senatore democratico Ruben Diaz Sr. che difendeva il matrimonio tradizionale, il violento agguato notturno al sindaco di Madrid Alberto Gallardon, a sua moglie e ai suoi figli, perché aveva chiesto di diminuire il volume della musica durante il “Gay Pride”, le bottigliate contro la manifestazione pacifica di “American Society for the Defense of Tradition, Family and Property” a New York, l’aggressione ai fedeli durante una funzione religiosa a Milano, il dimezzamento delle stipendio di Adrian Smith, padre di due bambini, per aver scritto sul suo profilo Facebook privato che il matrimonio è “fra uomo e donna”, ecc.
L’ultimo a subirne le conseguenze è stato Dan Cathy, imprenditore a capo della catena americana di ristorazione “Chick-fil-A” e noto critico del matrimonio omosessuale. In una recente intervista ha ribadito la posizione spiegando che la sua catena alimentare (1.610 punti di ristorazione, specializzata in sandwich di pollo) è una azienda a conduzione familiare che crede nei valori della famiglia tradizionale, ovvero quella che nasce dall’unione tra un uomo e una donna. Apriti cielo, non l’avesse mai detto!
Le associazioni gay hanno organizzato boicottaggi ai suoi fast food e baci davanti ai ristoranti, i sindaci delle città di Boston, Chicago e Washington hanno minacciato di mettere al bando i “Chick-fil-A”, mentre la portavoce del consiglio comunale di New York, Christine Quinn (notoriamente gay) ha chiesto la chiusura del ristorante della catena a Manhattan. Fortunatamente il sindaco Bloomberg ha stigmatizzato il tentativo. Altri sindaci di diverse città hanno invece offerto solidarietà a Dan Cathy, addirittura Jim Furman, padrone di una società che gestisce 73 ristoranti della catena Wendy, ha fatto mettere davanti ai suoi fast food cartelli di solidarietà nei confronti della società rivale e di Cathy. Un segno di solidarietà è arrivato dai cittadini americani, tanto che i ristoranti della catena sono stati invasi letteralmente di clienti. Chicago, le città del New Jersey, Atlanta ecc. hanno visto formarsi lunghissime file di gente, con “vendite record” secondo il comunicato di “Chick-fil-A”. Solo in Arkansas si parla di 650mila persona.
Il progressista “New York Times” ha condannato le parole dell’imprenditore (cosa obbligatoria per chi vuole continuare a fare giornalismo, ormai), ma spiegando che rimangono all’interno della libertà di espressione. Questo diritto di espressione non è stato accettato nemmeno questa volta dalla lobby omosessuale la quale, nonostante la compagnia abbia precisato che pur essendo contraria alle unioni omosessuali non ha mai fatto alcuna discriminazione tra i suoi 20 mila dipendenti (tra i quali molti gay), né tra i clienti, ha pensato bene di sfogare la sua ira vandalizzando diversi ristoranti della catena di “Chick-fil-A”. E’ accaduto ad esempio in Georgia, ma anche ad un ristorante nella città di Frederick, nel Maryland e a Torrance in California, dove gli autori hanno spiegato di aver agito così per «promuovere un dibattito sulla tolleranza e l’accettazione». Atti di vandalismo anche a St. Luoise, mentre a Chicago un sacerdote, Gerald O’Reilly, è stato verbalmente aggredito e insultato dai membri di “Gay Liberation Network” per aver recitato qualche preghiera in risposta ad una loro manifestazione all’esterno di un fast food (il video più sotto).
A questo punto qualcuno ha messo in giro la voce che all’interno dei ristoranti della catena “Chick-fil-A” si venderebbero sandwich chiamati “Dio odia i froci” e “Pollo all’immigrato clandestino”. Pare tuttavia che non vi siano fonti attendibili in quanto nessun autorevole quotidiano internazionale ha riportato la notizia (e la cosa è davvero strana, se fosse stata una notizia veritiera avrebbero certamente fatto a gara per pubblicarla), a parte alcuni blog e piccoli siti web di parte e privi di fonte. Altri hanno anche sostenuto che Cathy abbia finanziato gruppi coinvolti in reati come la pedofilia, ma anche in questo caso scarseggiano le fonti. Se queste voci fossero vere, sarebbero ovviamente da condannare, ma comunque non inficerebbero in alcun modo il valore della libertà d’espressione circa l’opposizione alle nozze gay e lo sdegno per per l’ennesima discriminazione subita.
Qui sotto il video con l’aggressione verbale al sacerdote
Tags:
- anti gay
- Chick-fil-A
- Dan Cathy
- Dio odia i froci
- discriminazione
- discriminazione gay
- fast food gay
- gay discriminatori
- gay violenti
- libertà d'espressione
- libertà espressione
- odio gay
- omosessuali violenza
- reazione omosessuali
- violenza gay
- violenza lobby omosessuale
- violenza omosessuale
- violenza omosessuali
92 commenti a «Credo nel matrimonio uomo e donna», i gay gli danneggiano il fast food
Gli omosex stanno sempre più prendendo la stessa piega dei nazisti.
Se avevano le loro ragioni prima a causa della discriminazione nei loro confronti, per altro mai ufficializzata e relegata ad ambienti di scarso livello culturale, adesso sono pienamente dalla parte del torto.
Prepotenti, razzisti, borghesi viziati fino al midollo, ecco come sono le associazioni dei gays oggi, e penne vendute e lacchè del potere i giornalisti e gli opinion leaders che danno manforte a quei nazi-gays.
prima le checche erano solo isteriche, adesso hanno fatto un passo avanti, sono diventate violente.
A parte che non mi piace il termine “checca”, lo trovo inutilmente offensivo, il grosso problema non sono gli omosessuali stessi ma gli eterosessuali votati in loro sostegno ad ogni loro capriccio. Questo si intende per “lobby gay”.
il mio è ovviamente un post provocatorio, ma la situazione sta diventando ormai insostenibile
Ma quale “shit”, non dicono “merda”, guardate che dicono “shame” cioè “vergogna”
Cos’altro dicono dopo shame? Non riesco a capire.
Da quando in qua i sindaci decidono quali società possono aprire ristoranti nella città? Questi stanno uscendo fuori di testa.
Dalle mie parti pare che ci sia tipo epidemia, la metà degli abitanti sono omosessuali e stanno sempre tra di loro tipo borghesi, loro sono troppo “superiori” per stare in mezzo alla plebe…
E’ dimostrato che l’omosessualità cresce al crescere dell’approvazione sociale, ovvero visto che il Corriere della Sera dice che è cosa “buona e giusta” sempre più gente “ci prova”…tuttavia a parte il quartiere di San Francisco, la percentuale di omosessuali non supera il 2% nel mondo.
Anche a Pisa la situazione non è delle migliori.
Fede, ma il “LA” lo ha dato l’uscita dell’omosessualità dall’elenco dei disordini di tipo sessuale. Negli ultimi 4-5 anni il mio quartiere è irriconoscibile…
Dalle tue parti? Ma in che parte di mondo vivi?
Io, in un paese di 2000 abitanti del Lazio, non ne vedo neanche l’ombra.
La domenica le tre messe del mattino + quella vespertina, se si fa la somma, più di metà paese va a messa.
Alla processione del santo, c’è una folla non dico oceanica, ma quasi.
Abbiamo due confraternite, in una delle quali “milito” anch’io col saio bianco e la mantellina rossa.
Ieri eravamo “in trasferta” in un paese confinante, ed il corteo delle confraternite era quasi mezzo chilometro.
Tutti paesi agricoli, eh?! legni, zolle di terra e sassi.
Purtroppo in grandi città la situazione è ben diversa…
Ecco quello che succede all’estero:
http://www.liberoquotidiano.it/news/home/1069219/Il-figlio-in-gonna–il-papa-lo-segue–ecco-come-confondergli-le-idee.html
Pink Nazi at work.
“My grandfather was killed for refusing to have sexual relations with the camp commandant. You are desecrating this place…” (The Jerusalem Post, May 30, 1994).
Cosi il nipote di un internato in campo di concentramento nazista .
L’articolista del New York Times, anche se si e’ detto contrario alle affermazioni di Dan Cathy, ha ribadito anche con una certa fermezza che le sue opinioni vanno comunque rispettate in una società liberal-democratica. E Micheal Pravica, il professore di fisica che si confessa apertamente un ortodosso, ha avuto piu’ interventi pubblicati dal NYT che dal Washington Post. Non ho moltissima simpatia per il NYT ma devo dire che si rivela piu’ aperto ad opinioni di verse rispetto ad altri media.
Riguardo la violenza contro Dan Cathy, le sue proprieta’ e Gerald O’Reilly non c’e’ molto da commentare, solo da condannare in maniera netta e decisa. Vorrei solo che i media americani ne parlassero un po’ di piu’.
Il Nyt lo fa più che altro di facciata. L’arcivescono di New York più volte ha denunciato come il New York Times non faccia che mettere in cattiva luce la Chiesa.
Incredibile come la violenza di questi gruppi sia sotto gli occhi di tutti, ma… guai a dirlo! saresti un OMOFOBO!
Ci rimane solo di pregare e proclamare con orgoglio e sapienza la nostra fede, al resto ci penserà Lui
Questo è quello che illo tempore disse Helena Petrovna Blavatsky, massona e luciferina: “Satana rappresenta l’energia attiva dell’universo. Egli è il fuoco, la luce, la vita, la lotta, lo sforzo, il pensiero, la coscienza, il progresso, la civiltà, la libertà, l’indipendenza”.
Queste parole mi ricordano una certa e ben definita categoria di persone molto alla moda oggigiorno, quando tenta di sottomettere o comunque di ribadire la sua presunta superiorità con il malcapitato cattolico di turno, specialmente le parole:”Lotta, pensiero, progresso, libertà, indipendenza”. Indovino, indovinello chi sarà!?
….povera cogliona!
(quella helena ecc…intendo).
I vecchi un po’ rozzotti direbbero:
Io te guardo e pato !!!
Il punto è che si sta instaurando una sorta di dittatura che è diversa da quella politica, è più un tacito accordo, la potrei definire come una dittatura “ideologica” o “acculta”, comunque qualcosa che opera dietro le quinte. Chi si oppone (ovvero i cristiani e in particolare i cattolici) deve essere fatto fuori. Siccome questa gente deve dare quella parvenza di democraticità, allora la strategia è quella o di ridicolizzare o di calunniare o di istigare al mobbing contro i cattolici. La mossa più producente per questi piccoli ANTICRISTI è quella di far sì che i cattolici “venduti” passino per veri cristiani facendo passare lo stesso Gesù Cristo per quello che dice sì a tutto, e facendo passare invece i cattolici coerenti fino in fondo per fanatici. Questo grande Papa è molto odiato perchè ha dato al cattolicesimo e alla parola di Dio un’identità precisa, netta e chiara, per cui capire chi sono i cattolici e i preti eretici è un gioco da ragazzi adesso. Il risultato è che falsi cattolici (la maggior parte) e anticristiani lo odiano. Se solo la gente capisse che Gesù è un’inesauribile fonte di misericordia dal quale attingere ogni minuto del giorno, anche per il peggiore degli uomini…
Non credo convenga aspettare il ritorno di Gesù per convertirsi perchè non tornerà come agnello e lì sarà troppo tardi per converitirsi. Non so se sono vere le apparizioni di Garabandal ma pare che dopo Benedetto ci sarà un altro Papa e poi il ritorno di Cristo. Io perlomeno sapevo che prima di tornare avrebbe permesso delle catastrofi nel tentativo di purificare il mondo e far capire agli uomini che è tempo di tornare a lui. Credo che il suo ritorno sia vicino…
Condivido gran parte di quello che dici, ma ricordiamoci che “Quanto a quel giorno e a quell’ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre”.
Quindi nessuno può predire la fine del mondo, nè i Maya, nè Nostradamus, nè i veggenti di Medjugorie, né queste apparizioni di cui parli… potrebbe avvenire anche domani la fine del mondo, per cui l’OGGI è sempre il momento giusto per convertire il proprio cuore a Cristo!
Che sia pure fra un’ora, basta che torna! 🙂
Dove sono i glorificatori degli omosessuali? Perchè non ci lasciano il loro punto di vista su fatti come questi?
Ormai gli omosessuali sono proprio alla frutta, non penso manchi poco che qualcuno si incazzi seriamente.
Giuro che non capisco. E’ evidente che questo sacerdote e’ andato li’ con un intento provocatorio, cosa vi aspettavate, che lo ricevessero col tappeto rosso ? Non ho visto violenza, il massimo che gli hanno gridato e’ “shame” vergogna. Il minimo che “gridate” qui e’ “pedofili”, Mi sembrano molto piu’ civili i dimostranti gay che voi.
Quindi se prego per te sei autorizzato ad aggredirmi?
Ma poi hai citato l’episodio meno violento, sei d’accordo con la vandalizzazione dei fast food?
Vieni di la’ che ti sei persa le perle di Antonio72 !!! 😉
Sto seguendo, ma non partecipando, con i troll è inutile 🙂
Rispondo al signor Antonio, sottolineando che, anche qui, come da molte altre parti, si tende a fare di tutta l’erba un fascio. Se alcune persone incivili e violente hanno commesso atti di vandalismo non vedo perché la colpa debba ricadere automaticamente su “gli omosessuali” in generale.
Da sempre, quando ci sono persone che cercano di far valere diritti e di tutelare valori o minoranze (si può trattare dell’ambiente, degli omosessuali, dei poveri o altro) ci sono anche stupidi esagitati che, invece di fare del bene per la causa, peggiorano soltanto la situazione.
Su questo sito leggo ragionamenti (sbagliati) analoghi a quelli di tante persone che, stupidamente, associano i preti (“tutti” i preti) alla pedofilia, soltanto perché una minoranza netta di loro si é macchiata di questo crimine orrendo.
Peraltro, a nessuno di voi é venuto in mente che i “vandali” potrebbero non essere esponenti delle associazioni omosessuali ma, proprio al contrario, esponenti di gruppi estremisti “anti-gay”? Fateci un pensiero. LA catena di fast food ha avuto un’immensa pubblicità gratuita (io, prima di leggere questo articolo ne ignoravo persino l’esistenza),c’é stato un boom di vendite “di solidarietà” (come scritto nell’articolo) e i gay ci fanno una pessima figura che, ovviamente, non aiuta alla causa.
O questi “vandali gay” sono proprio poco furbi o sotto c’é dell’altro o no?
L’unica sciocchezza é l’intervento delle istituzioni pubbliche americane che cercano di far chiudere la catena di fast food, laddove il titolare ha solo espresso il proprio pensiero. Tuttavia, non mi sorprende molto, data la cultura giuridica americana che ancora benedice la pena di morte.
Ragionamento sopraffino: se i gay della comunità omosessuale di San Francisco hanno un tasso di consumo di alcool/droga/suicidio elevatissimo è colpa degli eterosessuali. Se vengono vandalizzati i fast food di un imprenditore contrario alle nozze gay (con tanto di ammissioni di colpa dei gay), è sempre colpa degli eterosessuali che hanno tramato per far fare brutta figura ai gay.
Mi spiace solo che StevenY2J abbia dunque ammesso che i gay sono “persone proprio poco furbe”. L’omofobia non ha limiti evidentemente….
Caro Salvatore, io non ho mai scritto che é “colpa” degli eterosessuali. Io, a differenza tua probabilmente, non classifico le persone per categorie.
I gay non sono “persone poco furbe”. Ci sono gay intelligenti e gay stupidi, eterosessuali per bene ed eterosessuali delinquenti, gay da ammirare e gay poco di buono. L’orientamento sessuale é una componente della persona, come avere i capelli biondi o gli occhi neri e, certamente, non consente di schedare un individuo.
Non esistono etichette e certamente non sono io ad utilizzarle. Se una persona sbaglia (ad esempio perché commette atti di vandalismo) ha sbagliato, a prescindere dai suoi orientamenti sessuali.
Colore di occhi e capelli è nel DNA.
Se non sbaglio il gene dell’orientamento sessuale non esiste.
Non esistono etichette e certamente non sono io ad utilizzarle. Se una persona sbaglia (ad esempio perché commette atti di vandalismo) ha sbagliato, a prescindere dai suoi orientamenti sessuali.
Mi sembra OVVIO che quelli che hanno devastato il locale non l’hanno fatto perche’ gay (ecche’, un gay avrebbe la “vocazione genetica” di distruggere i locali degli altri?), ma perche’ qualsiasi cosa ormai che vada contro la lobby gay va distrutta.
Ma scusami, Piero, che ragionamento é? Chi ha distrutto il locale di questo imprenditore é certamente un delinquente, a prescindere dalle motivazioni che lo hanno spinto. E’ gay? E’etero? Lo ha fatto per la “causa gay” (facendo, tra l’altro, più male che bene alla causa stessa)? Queste sono considerazioni secondarie. E’ un delinquente e, come tale, va processato e punito.
Quello che intendo dire – spero di essere chiaro, adesso – é che su questo sito state facendo un ragionamento del tipo “omosessuale = esaltato violento che appena dici qualcosa in contrario fa gesti inconsulti.”
E’ un ragionamento fallace tanto quanto quello di chi dice “prete = pedofilo.” Sono entrambe due idiozie.
Se alcuni gay hanno commesso questi atti delinquenziali, ve ne sono altresì moltissimi altri che condannano questo tipo di violenza.
Questi che hanno devastatovil locale sono delinquenti, sono d’accordissimo. e come tali vanno giudicati.
E allora perche’ si PRETENDE, quando la vittima e’ un gay, maggiore protezione dalla legge?
Questo tizio e’ stato aggredito, e gli e’ stato devastato il locale, solo per aver legittimamente espresso una propria opinione.
E’ come quando criticavano Mussolini, che gli spaccavano la faccia e il locale.
stessa cosa.
“Queste sono considerazioni secondarie. E’ un delinquente e, come tale, va processato e punito.”
Ah.. e se un “etero” picchia un “gay” per qualsiasi motivo lo fa per forza perché è omofobo vero? ammazza .. che bello usare 2 pesi e 2 misure.
Veramente lo hai fatto. Parli di gay ed eterosessuali. Due categorie diverse. La cosa buffa è che mentre la Chiesa si sforza di superare queste categorie (facendo ritornare sulla retta via chi l’ha persa) gli altri ci tengano a rimarcare la differenza.
Bisogna mettersi d’accordo. O c’è differenza oppure non c’è.
Gab, scusami ma io parlo di gay ed eterosessuali perché in questo articolo e in questa discussione si parla di gay ed eterosessuali. Per il resto, é una differenza che non mi tange. Tra i miei amici ne ho diversi gay e l’ho scoperto anche per caso. Certamente,, quando conosco una persona non le chiedo quali sono le sue preferenze sessuali, non mi interessa.
Poi, ti sfido a trovare una frase in cui io abbia usato due pesi e due misure. Se una persona devasta i locali altrui é un delinquente, gay o etero che sia. Se una persona picchia un’altra persona é un violento e un delinquente. Poi c’é il movente. Se una persona picchia un gay perché gli stanno sulle balle i gay e senza altro motivo, é anche un violento omofobo. Se un etero picchia un gay perché, ad esempio, questo gli deve dei soldi é un violento. Allo stesso modo, se Tizio picchia Caio perché Caio é cristiano sarà cristianofobico.
@StevenY2J
All’origine di questa violenza c’è la Lobby gay, che in maggioranza è fomentata da eterosessuali. Quindi non c’è nessun attacco al gay in quanto comportamento sessuale diverso, ma alla violenza fascista di una lobby che impedisce la libertà di pensiero.
Mi ferisce che in tutti questi tuoi commenti non c’è stato un momento in cui hai pensato di condannare questi episodi.
@StevenY2J
Resta il fatto che non si fa di tutta l’erba un fascio…è ovvio che si parla solo di alcuni omosessuali o meglio della cosiddetta Lobby Gay alla quale partecipano moltissimi etero.. Tuttavia spiace sempre non riuscire mai a sentire parole di condanna da parte vostra…
Tuttavia, non mi sorprende molto, data la cultura giuridica americana che ancora benedice la pena di morte.
Certo, detto da qualcuno che “benedice” l’aborto negli altri stati, e i “matrimoni” gay, costringendo un bambino ad avere turbe psichiche ad avere genitori omosessuali solo per il capriccio di volersi sentire “normali” come gli altri, fa un po’ ridere…
mi pare imutile cercare puerili difese. La lobby gay, e non singoli gay, sta diventando di giorno in giorno sempre più intollerante ed aggressiva. Ormai ha una influenza che supera quella della massoneria. A me pare che quello dell’aggressione al fast food non sia l’unico caso citato nell’articolo ma che ci siano ben altre discriminazioni che debbano subire le persone che criticano l’omosessualismo. Ormai criticare il comportamento omosessuale è diventato un reato punibile con il carcere, siamo alla follia.
In Italia, criticare (senza offendere) il comportamento omosessuale non é affatto punibile né con il carcere né con sanzioni amministrative. Non mi risulta neppure in altri Stati…
In altri stati sì..America, Australia, e nord Europa specialmente.
Non conosco tutte le legislazioni straniere, davvero. Sapresti citarmi anche i testi di legge in cui si sanziona penalmente o per via amministrativa la semplice manifestazione di idee? (non é una provocazione, Mariasole, é solo una semplice curiosità, davvero).
In ogni caso, se veramente le cose stanno così, si tratta di leggi aberranti e, in Italia, sarebbero incostituzionali in base all’art. 21 Cost.
Volevo comunque informarti che è sempre la Chiesa a difendere i gay dalle leggi dello stato in certi paesi: http://www.catholicnewsagency.com/news/chilean-bishops-condemn-brutal-murder-of-gay-man/
Ovviamente il tuo ringraziamento non arriverà mai, come non riesce ad arrivare una parola di condanna per le violenze descritte nell’articolo
parli seriamente o stai scherzando? Prova ad andare in Scandinavia o in Inghilterra a criticare pubblicamente il comportamento omosessuale e poi vedi che ti succede. Così conoscerai di persona gli ordinamenti di quei Paesi.
In che senso “parlo seriamente o sto scherzando”? Non ho detto niente di scandaloso. Ti ripeto il mio pensiero passo passo, così che tu possa seguirlo con calma:
1. non conosco le leggi del Regno Unito, Norvegia o Svezia. Conosco le leggi italiane ma non posso sapere quelle di tutto il mondo.
2. di conseguenza, non posso sapere se in quei Paesi é prevista una pena per la semplice manifestazione del pensiero anche contro l’omosessualità. Per questo, ho richiesto riferimenti legislativi che, tu Pino, non mi hai citato. Il sentito dire o quello che si legge su Internet non mi basta. Voglio leggere la norma del Codice Penale Norvegese in cui c’é scritto “chi critica il comportamento omosessuale é punito con la reclusione fino a 3 anni”.
3. Se davvero esistono leggi di questo tipo – leggi bene quello che sto per scrivere – sono S.B.A.G.L.I.A.T.E., sono cavolate, sono pasticci giuridici perché, per quanto un pensiero sia errato o aberrante, nessuno può essere punito per manifestare un’idea. Altrimenti, siamo in uno stato totalitario.
4. In Italia – che é quello che ci interessa di più – leggi del genere non esistono. E, prima che qualcuno obietti, non possono nemmeno esistere perché sarebbero incostituzionali ex art. 21 Cost.
La mia preoccupazione è che questi atti di violenza si diffondano a macchia d’olio anche in Italia,dove non c’è una forte inclinazione a tutelare la libertà di espressione.Con la dittatura di pensiero progressista e politically correct(ma solo per alcuni)si arriverà a questo
di contrappunto agli atti di violenza sono le bufale sulle aggressioni…
Da ultima questa:
http://www.nydailynews.com/news/national/nebraska-lesbian-claimed-hate-crime-attack-charged-hoax-article-1.1141775
Appunto molti si sono resi conto che il vittimismo ha la duplice funzione di arma e di scudo per legittimare le loro cause.
una precisazione che non è riportata nell’articolo del nydailynews: la signora si è anche incisa una croce sul petto evidentemente per dare una qualche connotazione religiosa ai suoi finti assalitori…
“Rogers reported to police that she was lying on her bed when the alleged attackers held her down and carved “derogatory words” into her arms and abdomen and “a cross” in her chest…”
http://edition.cnn.com/2012/08/21/justice/nebraska-hate-crime/index.html
In questo caso non dovrebbe essere difficile per la polizia stabilire l’inclinazione del coltello per vedere se se l’e’ fatto da sola oppure ha avuto dei complici.
vedi troppo CSI però
UUUUUUUUUUUUU AIRIU U (come la canticchio io anche se il testo è differente eheheheh)
stabilire l’inclinazione di un’arma da taglio, per vedere se lo si e’ fatto da soli, o se il criminale e’ destro o mancino, e’ una delle cose piu’ facili (nonche’ una delle prime cose che si fa nelle polizie normali) che si possa fare.
scherzo Piero e “famosela na risata”
Mi hanno segnalato che gli uarini nel loro sito:
hanno pubblicato una lista di proscrizione dei politici Italiani che sono intervenuti contro il ricorso della legge 40: non credete meritino di essere rieletti?.
Per comodità faccio un copia incolla della lista:
Paul Manoni scrive:
30 agosto 2012 alle 3:08
LEGGE 40. Sono intervenuti in giudizio contro il ricorso dei coniugi Rosetta Costa e Walter Pavani, i seguenti parlamentari “moderati”:
CAMERA DEI DEPUTATI
Isabella Bertolini (Pdl)
Paola Binetti (eletta nel Pd, ora Udc)
Francesco Bosi (Udc)
Rocco Buttiglione (Udc)
Marco Calgaro (eletto nel Pd, poi nell’Api, ora Udc)
Enzo Carra (eletto nel Pd, ora Udc)
Amedeo Ciccanti (Udc)
Gabriele Cimadoro (Idv)
Roberto Commercio (Movimento per le autonomie – Alleati per il Sud)
Angelo Compagnon (Udc)
Antonio De Poli (Udc)
Teresio Delfino (Udc)
Domenico Di Virgilio (Pdl)
Armando Dionisi (Udc)
Gianpaolo Dozzo (Lega Nord)
Renato Farina (Pdl)
Anna Teresa Formisano (Udc)
Giuseppe Galati (Pdl)
Gian Luca Galletti (Udc)
Mauro Libè (Udc)
Renzo Lusetti (eletto nel Pd, ora Udc)
Alfredo Mantovano (Pdl)
Antonio Mereu (Udc)
Silvano Moffa (eletto nel Pdl, poi Fli, ora Popolo e territorio)
Gabriella Mondello (eletta nel Pdl, ora Udc)
Donato Mosella (eletto nel Pd, ora Api)
Giuseppe Naro (Udc)
Roberto Occhiuto (Udc)
Antonio Palmieri (Pdl)
Savino Pezzotta (Udc)
Francesco Pionati (eletto nell’Udc, ora Popolo e territorio)
Michele Pisacane (eletto nell’Udc, ora Popolo e territorio)
Nedo Lorenzo Poli (Udc)
Massimo Polledri (Lega Nord)
Roberto Rao (Udc)
Erica Rivolta (Lega Nord)
Salvatore Ruggeri (Udc)
Giuseppe Ruvolo (eletto nell’Udc, ora Popolo e territorio)
Luisa Santolini (Udc)
Deodato Scanderebech (eletto nel Pd,l ora Fli)
Giacomo Stucchi (Lega Nord)
Mario Tassone (Udc)
Gabriele Toccafondi (Pdl)
Luca Volontè (Udc)
Marco Zacchera (Pdl)
Domenico Zinzi (Udc)
SENATO DELLA REPUBBLICA
Laura Bianconi (Pdl)
Rossana Boldi (Lega Nord)
Pasquale Nessa (Pdl)
Giacomo Santini (Pdl)
Oreste Tofani (Pdl)
EUROPARLAMENTO
Carlo Casini (Ppe-Udc)
Vi sarete accorti vero che non c’è nessuno del Partito Democratico (PD), vero? E i catto-comunisti…ancora a cercare con il lanternino cattolici coerenti tra gli amici di Bersani?
se il governo farà ricorso contro la sentenza voglio proprio vedere il PD cosa farà…
E voglio proprio vedere l’UAAR aggiornare la lista di proscrizione…
Fare ricorso contro una sentenza ineccepibile significa, ancora una volta, sprecare risorse pubbliche.
La sentenza é ineccepibile perché, in Italia, abbiamo due leggi che sono in contrasto fra loro:
1. la legge 40 VIETA ogni diagnosi pre-impianto sull’embrione e, quindi, obbliga a impiantare nel corpo della donna anche un embrione malato;
2. la legge 194 CONSENTE l’aborto quando il feto presenta malformazioni e patologie (che la diagnosi pre-impianto avrebbe evitato).
LA contraddizione é evidente e la sentenza si é limitata a farlo notare. Non vedo a che cosa possa servire un inutile ricorso.
I parlamentari mangia stipendio a tradimento, per risolvere la situazione, dovrebbero, in alternativa:
1. abrogare la legge 194 sull’aborto e vietare in generale l’aborto (in questo modo, avrebbe senso il divieto della legge 40)
oppure:
2. modificare la legge 40 e abolire il divieto di diagnosi pre-impianto.
Sappiamo bene che, come per tutte le questioni etiche (eutanasia, DICO, fine vita…), il parlamento resterà bloccato e non farà né l’una né l’altra cosa.
L’unica cosa (inutile) che farà il governo di Balduzzi sarà uno sterile ricorso alla Grand Chambre della CEDU che, puntualmente, verrà respinto. Qualcuno s’indignerà, Bagnasco e la CEI criticheranno e tutto finirà a taralluci e vino con i soldi degli italiani (che, intanto, hanno già dovuto risarcire oltre 15.000 Euro di danni alla coppia che ha presentato ricorso).
Ma tanto che problema c’é? Questi soldi buttati si possono facilmente recuperare con dei bei tagli alla scuola, alla sanità e ai servizi pubblici e, soprattutto, con qualche aumento delle accise sulla benzina.
Faccio notare che il ricorso contro la fondamentalista sentenza sul crocifisso è stata ribaltata e nessuno lo ha considerato un ricorso inutile.
Faccio notare che la Corte Europea pochi mesi fa ha sentenziato che è vietata ogni ricerca sull’embrione umano.
Faccio notare che non c’è nessuna contraddizione perché la 194 consente l’aborto (purtroppo) NON SOLTANTO se l’embrione è malato. E’ la 194 da cambiare, semmai, e non la legge 40.
Dunque, avanti con il ricorso!!
sono soldi buttati se si perde sono soldi guadagnati (altri ricorsi di coppie) se si vince e poi perdonatemi ma io trovo aberrante che non si possa dialogare con l’europa per far capire scopo e l’intenzione di una legge.
E poi ineccepibile è tutto da vedere, per ora è stata trovata un’incoerenza solo perchè è stato bypassato il volere del legislatore.
Roberto, se anche il Governo presentasse e vincesse il ricorso (altamente improbabile), altre coppie potrebbero comunque presentare ricorso e, dunque, non si guadagnerebbe granché (al più, un precedente).
Giovanni, la sentenza sul crocefisso si appoggiava, sostanzialmente, su principi generali, secondo me sacrosanti ma comunque opinabili. In questo caso, invece, c’é un’evidente contraddizione legislativa che tu stesso sottolinei perché sostieni che una delle due leggi (la 194, secondo te) dev’essere cambiata.
Ma é evidente l’incoerenza laddove la legge mi obbliga a portare avanti l’inseminazione e poi, paradossalmente, mi consente di interrompere la gravidanza.
Lo scopo del divieto della legge 40 é quello di proteggere l’embrione ma, subito dopo, questo embrione divenuto feto può essere sopresso tramite l’aborto. Non é incoerenza, questa? E come giustificare questa incoerenza in un eventuale ricorso alla CEDU?
Invece di ricorrere, sarebbe bene che i parlamentari si impegnassero a legiferare in modo serio e completo. Tutte queste porcherie vengono facilmente demolite dalla Corte Costituzionale o dalle varie corti europee e internazionali.
è incoerente se non si valuta la cosa pensando alla volontà del legislatore cosa che dovrebbe fare ogni giudice.
Spiegami che cos’é la volontà del legislatore, per favore. So che i giudici sono soggetti soltanto alla LEGGE non alla volontà del legislatore. Se la legge non é chiara, il giudice non può certo telefonare a tutti i parlamentari per chiedere, ti sembra?
In secondo luogo, qual é, in questo caso, la volontà del legislatore?
Tutelare la donna? E allora come mai non può fare la diagnosi pre-impianto?
Proteggere l’embrione? E allora come mai la donna può poi abortire?
Il legislatore ha fatto un pasticcio con la legge 40 perché ha cercato di dare qualcosa (la fecondazione assistita) mettendo dei paletti assurdi (tipo l’obbligo di fecondare e impiantare tre embrioni con gravi rischi per la vita della donna – obbligo poi cancellato dalla Corte Costituzionale) e andando a cozzare con altre leggi dello Stato.
Per applicare è necessario prima interpretare e per interpretare bisogna, secondo l’art 12, in primo luogo:
individuare il senso palese delle parole secondo la connessione di esse, cioè procedere ad una interpretazione letterale;
attraverso l’interpretazione letterale bisogna ricercare l’intenzione del legislatore: interpretazione logica.
Come si vede si tratta di due passaggi successivi:
1. interpretazione letterale —-> 2. individuazione della volontà del legislatore.
Ma come è possibile ricercare l’intenzione del legislatore, la voluntas legis?
Possiamo usare diversi criteri;
il primo è quello storico, che cerca il l’intenzione del legislatore in relazione al momento storico in cui è stata emanata: interpretazione storica.
Con il secondo s’interpreta la legge in connessione e riferimento della sua collocazione dell’intero sistema normativo: interpretazione sistematica.
va avanti nè ci sono libri sulle tecniche interpretative, ma se vuoi resta alla versione del: si devono chiamare i 1000 parlamentari.
Roberto, l’intenzione del legislatore é un termine che l’art. 12 Prel. usa in maniera generica e, come tu stesso affermi, esistono vari livelli di interpretazione (storica, sistematica, analogica, a contrario, a fortiori e potremmo andare avanti all’infinito). In questo caso é proprio l’interpretazione sistematica che tu citi ad evidenziare che la legge 40 contrasta con la legge 194/78.
Comunque, grazie per aver risposto al primo quesito.
Hai dimenticato il secondo: qual é, nel rapporto legge 40 – legge 194 l’intenzione del legislatore?
che ci sia una contraddizione legislativa posso anche concordare ma quello che si dovrebbe discutere è la totale incoerenza fra la legge 194 ed l’art. 2 della Costituzione che recita “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”. Vediamo di spiegare tale articolo: la Repubblica “riconosce” i diritti inviolabili, questo significa che tali diritti sono preesistenti e sovraordinati rispetto al diritto positivo italiano di cui la Costituzione è la massima espressione, sono evidentemente diritti naturali, fra i quali il più importante è il diritto alla vita. Poichè la scienza ha chiarito senza ombra di dubbio che l’embrione è un essere umano, mi pare evidente che la legge 194, permettendo la soppressione di un essere umano, viola in modo palese la Costituzione. L’art. 2 dice inoltre che la Repubblica, oltre a riconoscere, garantisce tali diritti inviolabili, altra palese contraddizione. Se poi vogliamo nasconderci dietro la foglia di fico che il non nato non ha capacità giuridica possiamo anche farlo ma foglia di fico rimane, i diritti inviolabili vanno oltre questa patetica giustificazione.
Pino, hai riconosciuto che esiste un contrasto fra la legge 194 e la legge 40. Questo é ciò che é stato richiesto alla CEDU e ciò che la CEDU ha evidenziato.
Si può discutere se esista un contrasto anche fra la legge 194 e l’art. 2 Cost, come sostieni tu, ma questa é una seconda questione. La CEDU non é stata investita di questo diverso problema e, dunque, non poteva fare il ragionamento che hai fatto tu. Non le é stato chiesto.
Il problema di fondo – e non voglio difendere né la legge 194 né la legge 40 – é che il Parlamento ha fatto un pasticcio emanando una legge sull’aborto e, al contempo, limitando fortemente la procreazione assistita e ha creato un assurdità logica e giuridica.
Sull’art. 2 Cost. e sui “diritti inviolabili” ci sarebbero un sacco di cose da dire. Tu ritieni che questa norma richiami il “diritto naturale” (che, secondo me, non esiste). Bene. Sai che, in anni recenti, l’art. 2 Cost é diventato lo strumento per riconoscere come “diritti inviolabili” dell’uomo anche il diritto all’identità sessuale e all’identità di genere? Ovvero lo strumento con cui si introdurrebbero o si dovrebbero introdurre, nel nostro ordinamento i vari PACS, DICO, ecc… in quanto ogni uomo ha il “diritto inviolabile” ex art. 2 Cost di vivere il proprio orientamento sessuale.
Sai che, in base all’art. 2 Cost. é stata giustificata la legge 164 del 1982 che consente la riassegnazione del sesso e la correzione chirurgica dei caratteri sessuali?
Premesso che io sono d’accordo con questa interpretazione, secondo te questi sono “diritti inviolabili” e “diritti naturali”? E, se no, perché?
certo che ne devi “mangiare polpette” prima di diventare magistrato…
Carissimo, ti farà piacere sapere che magistrato lo sono già. Ho passato il concorso a Giugno.
Un caro saluto
Ah ecco…
ah ecco.. beh ormai sono ben noti i lavaggi del cervello che fanno nei corsi di Giurisprudenza
Tu, invece, ragioni con la tua testa, vero Gab? E, infatti, spari giudizi su di me, senza nemmeno conoscermi. Complimenti
E quale sarebbe il giudizio sulla tua persona? Io so che cosa si dice e si fa nei corsi di Giurisprudenza (pieni di massoni, ovviamente). Sarai un bravo magistrato che applica bene la legge, ma senza Dio la cui Legge è superiore a quella che tu applichi la stessa concezione della legge prodotta dall’uomo è, per quanto mi riguarda, molto limitata. Limitata nel senso che il diritto non lo si colloca nella giusta prospettiva (che non è solo orizzontale “uomo-uomo” ma anche e soprattutto verticale “Dio-uomo”).
Per intenderci il “dare a Cesare quel che è di Cesare” oggi significa “non dare a Dio quel che è di Dio”.
“Premesso che io sono d’accordo con questa interpretazione, secondo te questi sono “diritti inviolabili” e “diritti naturali”? E, se no, perché?”
Mettere l’uomo al posto di Dio produce i mostri giuridici. Le ingiustizie derivano dal fatto che non ci si affida al diritto naturale per l’ordinamento della società, unica strada possibile per rendere la società giusta e compiuta nei massimi livelli di civiltà.
Come si fa a considerare “naturale” un rapporto deviato? L’identità di genere è una balla massonica che ovviamente prende a calci l’identità naturale della persona. “Maschio e femmina” li creò.. Ora questa realtà biologica e naturale come fa ad essere negata se non con la volontà chiara di destabilizzare l’ordine naturale delle cose?
Il fatto stesso che un magistrato non abbia chiaro in testa il Bene e il Male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato (legge naturale inscritta nei cuori di ognuno) la dice lunga sul livello di “giustizia” esistente nel nostro Paese e nel mondo.
Gab, tu hai parlato di lavaggio del cervello, riferendoti a me. Questo lo considero offensivo, perché io ragiono con la mia testa e nessuno mi controlla in alcun modo.
Io non sono cattolico, non sono cristiano. Sono agnostico. Dunque, quando devo difendere i diritti di alcune minoranze (gay, in questo caso), lo faccio e quando devo difendere la chiesa da attacchi stupidi come quelli sui tristemente noti “preti pedofili” faccio altrettanto. Rispetto molto chi é credente, ho pianto per la morte di Carlo Maria Martini, mentre mi piacciono meno quelli che, credenti (di qualsiasi religione) vogliono imporre la loro visione agli altri.
Secondo punto. Io conosco, senza presunzione, il diritto italiano e la sua base, ovvero la Costituzione. Il diritto italiano é un diritto positivo ovvero fatto e creato dall’uomo e non presuppone nessun diritto naturale né alcun tipo di divinità. La cosa può anche non piacerti ma questa é la realtà e io, in quanto funzionario dello Stato, non posso che applicare questo diritto. Non posso, per intenderci, interpretarlo secondo letture bibliche, secondo i testi dei santi o secondo la dottrina cristiana.
Ugualmente, io non sono portatore dei concetti di “Bene” e di “Male” che citi tu. Io applico i codici e le leggi dello Stato. Che cosa sia il Bene o il Male é una cosa che, nel mio lavoro, non può interessarmi. Se mi perdessi a disquisire su questo, sarei un pessimo magistrato perché applicherei dei canoni soggettivi e personali alla legge.
Per intenderci, io non sono favorevole all’aborto di per sé, se non in situazioni eccezionali di pericolo per la donna. Tuttavia, anche se ritengo “sbagliato” l’aborto, non potrò certo punire una donna che ha abortito perché la legge attuale consente di farlo.
Nello stesso modo, se anche considerassi “contro natura” le unioni omosessuali (e mi guardo bene dal farlo, per me sono del tutto normali e lecite) non avrei strumenti giuridici per impedirle e non posso certo creare io dei reati.
Spero di essermi spiegato.
Il nostro Stato é uno Stato Laico e non é uno Stato teocratico. Dio, quindi, rimane fuori dalla vita pubblica e, soprattutto, fuori dai tribunali. Non ti sto dicendo che questo sia giusto, ma ti sto spiegando com’é la situazione attuale.
Se ci sono persone che vorrebbero ripristinare lo Stato teocratico in cui il Dio (cristiano) é superiore alla Legge e alla Costituzione della Repubblica, l’unica soluzione é abbracciare le armi e fare un colpo di stato, che lo sovverta totalmente.
Un saluto e buona domenica.
Primo punto. Bisogna vedere se questa imparzialità non rimane solo teorica…per ora mi sembra dal tuo comportamento che ogni cosa fatta da una minoranza è sempre lecita, sopratutto se si parla di omosessuali. Imporre la loro visione agli altri è indipendente dalla religione, altrimenti non si capisce cosa sia l’ateismo di Stato dominante ancora oggi in diversi paesi.
Secondo Punto. Va benissimo così il diritto italiano, a Cesare quel che è di Cesare. Tu da magistrato usi criteri di “giusto” o “sbagliato” che sono maggioritarie nella società in cui lavori, in una società di cannibali riterresti “giusto” il cannibalismo.
Terzo Punto. La donna non va punita perché, nonostante l’omicidio che ha commesso, si identifica in modo ben diverso dal tipo di omicidio che abbiamo in mente. Vanno puniti i medici, semmai, come avviene in diverse parti del mondo. Resta il fatto che dopo la 22° settimana la donna ha delle conseguenze penali se abortisce.
Quarto Punto. Dio non rimane fuori dalla vita pubblica (ti piacerebbe, vero?), ma semmai è giusto che non si mischi la religione alle leggi dello Stato, che deve appunto essere laico. Tuttavia la laicità non è assenza di religione, ma distinzione di poteri e collaborazione, perfino preferenza per la religione che più contribuisce e ha contribuito alla formazione della società.
Un saluto anche a te e in bocca al lupo per il tuo percorso di studi!
Ciao Norberto, grazie per gli auguri.
Ti rispondo seguendo i tuoi punti, ok?
1. non ho mai scritto (se l’ho fatto, devo essermi espresso male) che una minoranza ha sempre ragione o che tutto ciò che fa sia lecito. E’ lecito protestare per i propri diritti, é lecito proporre progetti di legge, é lecito anche lottare contro dittatori et similia. Non é lecito, anzi é criminale, insultare le persone, picchiare le persone, devastare o distruggere le cose altrui e questo vale tanto per i no-global quanto per i rom quanto per i cristiani quanto per i gay. Ci sono delle leggi e ci sono dei principi di rispetto reciproco che vanno rispettati, a prescindere dalla minoranza o dalla maggioranza di appartenenza. Personalmente, se dovesse, per ipotesi, capitarmi di dover giudicare un omosessuale che ha devastato il locale di un imprenditore, non mi farei problemi ad imputargli il reato di danneggiamento e non vedo per quale ragione dovrei agire diversamente.
2. Io, da magistrato, applico la legge che il parlamento – eletto dal popolo italiano – ha approvato. Nel complesso, ritengo l’ordinamento italiano un buon diritto ma le cose sbagliate non mancano. Posso auspicare che cambino ma non posso cambiarle io a mio piacimento. Il concetto di “giusto” o “sbagliato” dipende dalla persona ed é variabile. Ciò che é giusto per me può non esserlo per te. Se domani in Italia venisse previsto un reato di atti omosessuali (cosa impossibile, perché sarebbe incostituzionale ma facciamo finta di sì) io lo riterrei “sbagliato”. A questo punto, dovendo applicare necessariamente questa legge che, per me, é “sbagliata” l’unica soluzione che avrei – e l’unica cosa che farei – sarebbe dare le mie dimissioni immediate.
3. Io, ovviamente, mi riferivo alle ipotesi di “aborto lecito”, nelle quali non sono attualmente punibili né la donna né i medici. Ripeto che, personalmente, sono contrario all’aborto se non ha valide motivazioni che lo sostengano (ovvero pericoli di salute per la madre) ma, anche questa, é solo una considerazione personale che rimane fuori dal mio lavoro.
4. Sono d’accordo con il concetto di laicità che hai espresso e sono anche d’accordo sul fatto che “Dio” possa “entrare” in qualche modo nella vita pubblica attraverso un corretto dialogo e una collaborazione tra le varie posizioni. Mi spiego. Io sono del tutto favorevole a che la chiesa cattolica esprima le proprie posizioni, ad esempio riguardo i temi etici. Questo implica, tuttavia, che anche altre forze possano fare altrettanto. E’ la dialettica della democrazia.
Quindi, in uno Stato Laico può darsi che alcuni istituti coincidano, ad esempio, con la dottrina cattolica perché questa é la maggioranza che si é formata in Parlamento. Ciò che condivido meno é la pretesa di alcune persone per cui le istituzioni pubbliche DEVONO per forza legiferare secondo gli insegnamenti della Chiesa. Questa é una visione medievaleggiante non più attuale.
Ad esempio, l’istituto del divorzio – così come formulato dalla legge del 1970 – non é propriamente in linea con la dottrina della chiesa ma strapparsi le vesti e gridare allo scandalo perché la legge dello Stato (Laico) é contraria a questo fantomatico “diritto naturale”, da parte di alcuni “cattolici tradizionalisti” mi sembra inutile e sterile. Non avrei nulla in contrario, invece, se i cattolici riuscissero, con gli strumenti della democrazia (parlamento, referendum…) a modificare questa legge.
Insomma, se Dio si esprime nella vita pubblica attraverso gli strumenti democratici, in un corretto confronto con altre concezioni della vita e dell’uomo, niente in contrario. Se, invece, Dio dev’essere una specie di macigno, calato dall’alto, de auctoritate, come una sorta di imposizione alla legge positiva, senza tener conto di altre posizioni e idee, la cosa non mi piace più.
Un caro saluto anche a te.
Restiamo pure su questi punti e grazie per la risposta.
1. E’ vero non mai scritto che una minoranza ha sempre ragione, però guardando il tuo (“vostro”) comportamento sembra sia così. Quanta fatica per riconoscere una continua violazione della libertà di pensiero contrario all’omosessualità, o mi sbaglio? Non esisto i “propri diritti”, mi spiace. Esistono i propri desideri ed è lecito chiedere che vengano riconosciuti, ma nessuno ha diritti diversi. Il matrimonio non è un diritto, nemmeno lo è l’adozione…è un diritto poter esprimere il proprio comportamento sessuale, ma nulla di più. La vera questione è sottolineare come questa “minoranza” omosessuale non sia per nulla minoranza, in quanto ha il consenso del 90% dell’opinione pubblica, e non sia per nulla indifesa dato che è vietato ogni libero pensiero in disaccordo.
2. Il concetto di “giusto” o “sbagliato” non può dipendere dalla persona, altrimenti non è nient’altro che un’opinione personale. Senza riconoscere l’esistenza di un Bene e un Male a priori, la maggioranza di opinioni dello stesso tipo deciderà cosa è “giusto” e cosa è “sbagliato”. Così in alcune zone dell’Africa l’omosessualità è ritenuta reato dalla maggioranza della popolazione, per loro è “giusto” così. Noi come possiamo andare a dire a loro che invece secondo noi è “sbagliato”? Perché imporre loro la nostra opinione personale? Capisci il controsenso della tua posizione circa il “bene” e il “male”, concepiti come relativi? La morale, senza un Legislatore ultimo a cui fare riferimento, non esiste…è solo un’illusione evolutiva. Esistono solo opinioni personali e il pedofilo ha lo stesso diritto di esporre le sue idee in televisione come lo ha anche il non pedofilo. Chi decide che un’opinione è migliore? Su quali basi? Sulla sua opinione personale?
3. Quindi la 194 è una legge sbagliata perché permette l’aborto anche per altri motivi. Comprendo la tua posizione e me ne rallegro…ti chiedo solo perché ritieni il feto umano un essere umano con meno diritti alla vita della madre. Esistono dunque esseri umani di seria A e esseri umani di serie B?
4. Concordiamo anche sulla laicità, mi fa piacere. Non riesco a immaginare quali siano però quelle “istituzioni pubbliche che DEVONO per forza legiferare secondo gli insegnamenti della Chiesa”. A cosa ti riferisci? Al CNB? Non ho mai visto un cattolico “strapparsi le vesti e gridare allo scandalo” per la legge sul divorzio…ho visto dispiacere, ho visto rammarico per la distruzione della famiglia (che infatti si sta verificando da allora), ma spiace anche vedere come vengano derise le posizioni contrarie, implicitamente negando che possano essere civili e non per forza “scandalizzate”. Non esistono etichette per i cattolici (“tradizionalisti”, “progressisti”, “di destra” ecc..)…esiste chi è coerente con la posizione della Chiesa e chi invece no (ed per essere cattolici non basta dirlo, ma bisogna praticarlo). Ti ricordo che per modificare le leggi occorre il consenso popolare, in questo senso vanno le iniziative pubbliche o mediatiche in cui si sottolineano le conseguenze del divorzio.
poveri noi, in che mani siamo. Ecco perchè occorre fare la riforma della giustizia.
Ti compiango.
Sbaglio o i magistrati sono coloro dei quali un giorno Giovanni Giolitti ebbe a dire: “Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano.”?
Alcuni magistrati probabilmente. Questo non vale per tutti. Noto, con molto dispiacere, che alcuni di voi “cristiani”, “cattolici” e “razionali” applicano delle etichette con estrema facilità.
I vostri commenti non mi scalfiscono minimamente, ma mi rammarica vedere con quanta facilità insultate (Pino ha scritto – riferendosi a me – “poveri noi, in che mani siamo”) una persona che ha scritto sul vostro sito SENZA INSULTARE NESSUNO e, soprattutto, una persona che non conoscete di persona. Proprio un bell’esempio cristiano, state dando.
Per quanto riguarda i magistrati, caro Lorenzo, invece di compiangermi e di citare le parole stupide di un politico, ricorda quelli che hanno dato la vita per te e per la tua nazione. Falcone, Borsellino, Livatino, Alessandrini e Galli, giusto per citarne alcuni.
Falcone, Borsellino, Livatino, Alessandri, Galli…
Dove sono i nomi delle centinaia di imputati che la magistratura ha portato al suicidio?
Dove sono i nomi delle persone in carcere per colpe mai commesse?
Come può un uomo ergersi a giudice di un altro uomo e riuscire a dormire tranquillo?
Io preferirei fare il boia che il giudice, per questo ti compiango.
Caro Lorenzo, se affermi questo sono in parte d’accordo con te. La responsabilità di un magistrato é enorme, specialmente se sei nel campo del diritto penale. Tuttavia, quelli che ho conosciuto personalmente e con cui collaboro sono persone di grande intelligenza e onestà e mettono il massimo impegno e serietà nel loro lavoro.
Poi, ovviamente, le mele marce ci sono anche in questo ambiente. Tuttavia, “ergersi a giudice” non é un lavoro e non va visto come tale. E’ una missione, esattamente come fare il medico.
Io ho una serie di valori che mi orientano e, ti assicuro, ho 28 anni ma ho già conosciuto delinquenti, criminali e vittime. In un tribunale penale hai soltanto dolore, sia da parte di chi delinque sia da parte di chi subisce. Non é semplice e non é bello. Quindi, il mio principio di fondo é quello di giudicare il fatto e non certo la persona. Non ho la presunzione di ergermi al di sopra di nessuno uomo perché ogni uomo – anche il peggior assassino – ha una sua dignità e merita rispetto. Tuttavia, qualcuno deve pur stabilire le conseguenze per chi commette un reato. Io valuto il comportamento, non certo l’uomo perché io non sono migliore di nessuno.
Se per compiangermi, intendi dire che comprendi questa responsabilità, ti ringrazio davvero per la vicinanza. Ma comprenderai anche tu che il giudice é indispensabile quanto un medico.
Se uccidessero barbaramente uno dei tuoi genitori, se violentassero la tua sorellina di dodici anni o se picchiassero la tua fidanzata, cosa faresti, se non ci fossero polizia, giudici e tribunali? Ti faresti giustizia da solo?
Poi, parli di “vittime” della magistratura e degli errori giudiziari. Se una persona é colpevole, il carcere, in alcuni casi, può essere l’unica misura correttiva-preventiva. Il suicidio, purtroppo, é un gesto estremo e dolorosissimo ma, al massimo, é una conseguenza delle pessime condizioni in cui si trovano le carceri italiane e non é “colpa” della magistratura.
Se, invece, si tratta di un errore giudiziario, tieni presente che tutti gli esseri umani (giudici compresi) commettono errori e, in alcuni casi, non é neppure colpa dei giudici. Ti faccio un esempio: di recente, é stato liberato un uomo innocente, incarcerato per omicidio per oltre 20 anni. Bene, quest’uomo aveva confessato di essere l’assassino. Ora, secondo te, un giudice, di fronte alla confessione dell’imputato, cosa dovrebbe fare se non condannarlo? Solo dopo 20 anni, il capo della polizia ha confessato che quella confessione era stata estorta all’imputato dai poliziotti, a suon di botte. Un errore quindi, ma che colpe ha il giudice?
E tieni anche conto che, nel processo penale italiano, operano giudici differenti (GIP, GUP, giudice del dibattimento…) e che ci sono tre gradi di giudizio. Questo riduce il rischio di errori giudiziari (certo, non lo elimina, ma é inevitabile).
Tieni presente, infine, che gli errori giudiziari li commettono anche negli altri STati e non solo in Italia. Solo che, se commettono un errore negli USA, com’é successo più volte, probabilmente l’imputato é già stato spedito al creatore tramite pena capitale.
Poi, ripeto, ci sono stati e ci sono anche giudici corrotti, inetti, scansafatiche. Trovami una professione in cui non ci sono pecore nere. Non mi sembra corretto, però, prendersela con tutta la categoria, visto che alcuni (seri e dediti a questa “missione”), in certi periodi, lavorano praticamente sette giorni su sette. Generalizzare, anche in questo caso, é sbagliato come chi segue l’equazione “prete=pedofilo”.
Se credi di poter giudicare i fatti senza tener conto delle persone reali, stai solo facendo dei casi di scuola: nella realtà sarai obbligato o ad interpretare o ad applicare le leggi, cose che del resto hai già fatto, forse senza accorgertene, nei tuoi commenti in questo sito in base al bagaglio etico che ti porti appresso e che io personalmente condivido solo in parte.
Posso solo augurarti di cuore che Dio guidi il tuo giudizio.
Lorenzo, é chiaro che io dovrò applicare e, ovviamente, interpretare le leggi. E’ praticamente il mio mestiere. Quando sostengo di non giudicare le persone, ma solo i comportamenti, intendo dire – e di questo mi sono reso conto con la poca pratica ed esperienza che ho fatto finora – che non é possibile distinguere tra “buoni” e “cattivi”.
Ognuno di noi ha una storia personale, più o meno felice o più o meno tragica, che può portare a determinati atti piuttosto che ad altri. Un ragazzo cresciuto in una periferia in preda al degrado e alla criminalità, avrà molte più probabilità, ad esempio, di commettere una rapina piuttosto che me e te. Qualora capitasse, io dovrò valutare se la rapina c’é stata e applicare una pena. Questo é il lato giuridico. Sul piano umano e morale (per voi cattolici, anche religioso), però, non mi permetto di dare giudizi alla persona in sé. Non ho la presunzione di guardare altri dall’alto in basso e dire “io sono meglio”. Tutto qua.
Non credo in dio, allo stato attuale, ma mi fanno molto piacere i tuoi auguri e ho apprezzato questo breve confronto con te.
Grazie, buona notte e buon week end.
Certamente, sono convinto – anzi, certo – che la maggior parte dei gay non distrugga i ristoranti di persone che si dicono contrarie al “matrimonio” tra persone dello stesso sesso, esprima la propria opinione / protestano civilmente, lascia che altri esprimano il proprio pensiero. Come in tutte le famiglie, vi sono le pecore bianche e le pecore nere.
Il problema e’ che per alcuni le pecore nere ci sono solo tra i cattolici, o peggio ancora che tutti i cattolici – tranne forse quelli ‘adulti’ – sono pecore nere. Basta vedere l’articolo di Brendan O’Neill, che mostra il livello di bile ed astio che si riversa contro chi si dice contro il “matrimonio” gay senza per questo affermare che disprezza gli omosessuali o non rispetta i loro sentimenti. Basta leggere i commenti sui vari siti di informazione, di Youtube, o quant’altro, per rendersene conto.
Inoltre, mi dispiace, ma temo che si stia adoperando una doppia misura. Giustamente si stigmatizzano le aggressioni contro gli omosessuali compiuti da disgraziati in nome di non so che cosa; ma perche’ non si parla (non vedo molti titoli sui quotidiani italiani, su CNN, su BBC, ecc.) delle aggressioni come per esempio quelle dell’articolo sopra? Perche’ si tende a far passare l’idea che i cristiani sono cattivi mentre chi e’ omosessuale e’ pacifico?
Senza generalizzare, e’ giusto che si condannino i facinorosi dovunque essi siano, e senza negare che ne esistano anche nel “partito” di cui si fa parte, anche se farebbe comodo che non ve ne siano.
Hai perfettamente ragione, Max. E’ lo stesso modo di ragionare che seguo io e che ho cercato di spiegare più sopra. Difendere diritti non significa certo tollerare prepotenze o violenze da parte di esagitati ma questa tendenza di identificare “tutti i gay” con “estremisti violenti” é profondamente errata ed é emersa in diversi post a questo articolo.
Esattamente errata come, in altri siti, la tendenza di associare sacerdoti a pedofilia e cristiani a discriminazione, dimenticando che il 90% dei sacerdoti non sono pedofili e che i cristiani (almeno se applicano correttamente il vangelo) non dovrebbero discriminare nessuno (e, se lo fanno, probabilmente cristiani non sono, ma solo falsi perbenisti).
Un caro saluto
Non vedo nessuna tendenza a identificare “tutti i gay” con “estremisti violenti”. Penso invece che tu stia vivendo un fortissimo pregiudizio.
Potresti comunque per favore segnalare più precisamente cosa ti ha portato a questo giudizio?
“..una bella testimonianza di una ragazza che aveva avuto due relazioni omosessuali di cui una in corso e che invitata a scrivere su un foglio di carta, mentre noi pregavamo dentro di noi e quindi nessuno sapeva niente, “Gesù liberami”, si accorse che non poteva scriverlo.
Invitata a scriverlo davanti a Gesù mentre noi preghiamo sempre in silenzio e le facevamo coraggio ad andare avanti, provò otto volte a scriverlo non riuscendo mai. Finalmente la nona volta riuscì a scriverlo piangendo e con un grido quasi di invocazione estrema a Gesù: “Gesù aiutami”. Subito dopo non solo fu liberata, ma non ebbe più nessuna tendenza omosessuale. Sono passati diversi anni, si è sposata e non ha avuto più nemmeno una tentazione nel campo della deviazione sessuale”.
http://www.gesuemaria.it/preghiera-di-liberazione.html