La Germania rifiuta il matrimonio omosessuale
- Ultimissime
- 12 Lug 2012
Anche la Germania ha preferito salvaguardare la famiglia naturale e il matrimonio tradizionalmente inteso, evitando l’ingerenza politico-ideologica in questioni antropologiche antecedenti alla legge stessa. Il 28 giugno scorso infatti, il parlamento tedesco ha respinto la proposta dei Verdi di equiparare le coppie dello stesso sesso al matrimonio tra un uomo e una donna.
Qualcuno ha per caso letto questa notizia sui quotidiani italiani? Come avrebbe fatto altrimenti Paola Concia a massacrare ancora gli italiani a reti mediatiche unificate, dicendo che l’Italia deve adeguarsi al resto d’Europa? Certo, avrebbe continuato ugualmente, per lo meno per dare un senso ai 16mila euro al mese, vitalizio escluso, che porta a casa (è stata messa lì per quello, d’altra parte), ma forse con qualche impaccio maggiore. Oltretutto, è bene ricordare che soltanto dieci paesi al mondo hanno deciso di snaturare il significato antropologico di “matrimonio” e “famiglia”: Paesi Bassi, Spagna, Belgio, Sud Africa, Portogallo, Canada, Norvegia, Svezia, Islanda e Argentina.
La votazione al Bundestag è stata di 309 parlamentari contrari contro 260 favorevoli (12 astenuti). Dal 1° agosto 2001, la Germania ha permesso le cosiddette “unioni registrate” (eingetragene lebenspartnerschaft) per le coppie dello stesso sesso, partnership che prevedono alcuni dei diritti del matrimonio, escludendo adozione e benefici fiscali completi.
Ricordiamo le parole di Francesco D’Agostino su“Avvenire”, quando ha spiegato: «i rapporti di coppia tra omosessuali possono avere una loro tutela giuridica, non però perché simili, ma perché diversi da quelli eterosessuali». Tuttavia, come i tentativi tedeschi dimostrano, tali unioni civili sembrano servire soltanto per fare il primo passo verso il matrimonio e l’adozione omosessuale.
Aggiornamento 13/07/12
In seguito ad alcune e-mail arrivate in redazione, considerando il dibattito originato nei nostri gentili lettori e valutando la complessità del tema in questione, abbiamo deciso di modificare leggermente la parte finale di questo articolo rendendola più conforme al pensiero dei responsabili ultimi di questo semplice sito web.
Tags:
- contro matrimoni omosessuali
- contro matrimonio gay
- contro matrimonio omosessuale
- contro matrimonio omosessuali
- contro nozze gay
- equiparazione matrimoni
- legge nozze gay
- leggi contro matrimonio omosessuale
- leggi contro nozze gay
- matrimoni omosessuali
- matrimonio
- matrimonio gay
- matrimonio gay germania
- matrimonio omosessuale diritto
- matrimonio uomo e donna
- no matrimonio omosessuale
- nozze gay
- nozze gay germania
- stati contro nozze gay
114 commenti a La Germania rifiuta il matrimonio omosessuale
Ma stiamo scherzando? Mi dispiace, non riesco a comprendere quale sia la ragione che renderebbe moralmente lecito un qualsiasi riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali IN QUANTO TALI. Per un cattolico coerente una tale possibilità non è contemplabile!!! Non si può incoraggiare il male (anche di chi si faccia del male coscientemente), né dare pubblico scandalo, riconoscendo una qualsiasi “tutela” (= bontà, perché si dà tutela solo a ciò che è buono per i singoli e/o per la società), ad un fatto intrinsecamente immorale! Non è difficile da capire.
Mi stupisce che professionisti di nome come il prof. D’Agostino, cadano in queste concessioni, spero almeno “obtorto collo”, al pensiero dominante. Veramente sconfortante.
Capisco bene quanto dici, però fornire una tutela giuridica non credo vada visto come un incoraggiare il “peccato”, come non lo è permettere per legge che due omosessuali abbiano una relazione omosessuale (in alcune parti dell’Africa per legge, ad esempio, non è consentito).
Ad esempio, permettere a queste persone di poter entrare in pronto soccorso quando l’altro è ricoverato mi sembra una cosa giusta o questioni legate all’eredità. La tutela giuridica regolerebbe cose come queste..
Si questo va benissimo ma non richiede certo il matrimonio. Basta prevedere un registro delle unioni di fatto che garantisca dei diritti elementari a fronte di limitati doveri.
E allora perche’ non prevediamo anche un catasto parallelo per chi non vuole fare un atto pubblico nel vendere casa, terreni, ecc…
Per l’appunto…una tutela giuridica regolerebbe cose che comunque avvengono già in modo “sotterraneo” diciamo. Ovviamente mica serve il matrimonio, ci mancherebbe altro.
Se si potesse fare io sistemerei queste piccole cose burocratiche senza nemmeno tutela giuridica per evitare ogni rischio. Ma non credo che si possa fare…
Se mi rispondi in questo modo, significa che il mio punto non l’hai colto per nulla. Rispondi a questa domanda e avrai dato risposta che risolve la questione: avrebbe mai senso una concezione del diritto positivo, che lo intendesse come strumento atto a “tutelare” in un qualsiasi modo il male (e se si tutela un male, per converso si lede sempre un bene)?
Guarda non sono filosofo però credo che la tutela giuridica tuteli l’alterità del matrimonio. Cioè tutela un bene, dunque. E’ come se tenesse distante il concetto di matrimonio. Come dice D’Agostino, si fanno tutele giuridiche proprio perché sono due cose diverse…a me quello che importa è che non si crei una struttura parallela al matrimonio.
Boh, sfuggi la domanda e rispondi in modo molto poco comprensibile. Le tutele giuridiche si fanno in sola ragione della diversità? Allora anche l’omicidio e la morte sono “diverse” dalla vita, dunque bisognerebbe in qualche modo tutelare gli assassini?
No, io concepisco queste tutele giuridiche come segno e sottolineatura della differenza tra le unioni gay e quelle etero. Quindi è per preservare il “bene” del matrimonio. In qualche modo permettendo i rapporti omosessuali per legge, si sta già tutelando il “male” (ovvero il peccato), sono sicuro che tu non voglia una situazione come quella africana dove per legge sono vietati i rapporti gay. Lì si che non c’è nessuna tutela, ma è ovviamente una legge sbagliata. Cioè secondo me a noi deve premere la questione matrimonio/adozione…
Woody85, qui nessuno si sogna di vietare e addirittura di punire rapporti e relazioni omosessuali, solo tu hai parlato di questo. Qui si parla di dare o meno un pubblico riconoscimento ad una relazione omosessuale. E’ ovvio che dare pubblico riconoscimento a tali relazioni significherebbe contemporaneamente anche riconoscerne il valore e la bontà. Questo è, francamente, inaccettabile. La relazione omosessuale invischia le persone in un rapporto ontologicamente sterile, condannandole a rinunciare ad una delle massime aspirazioni umane: avere dei figli. Dove sarebbe il bene da tutelare e riconoscere? Dalla relazione omosessuale non deriva alcun bene, nè per le persone omosessuali, nè per la comunità. Resti dunque, la relazione omosessuale, una relazione privata, dal momento che non può dare, in nessun modo, alcun vantaggio alla comunità.
No ma la mia era ovviamente una metafora.
Io sto solo dicendo che in Italia si permette per legge che due persone abbiano una relazione omosessuale. Questa è una forma tutela e dunque si riconosce già il valore e la bontà (tanto che le relazioni con minori non sono legali, ad esempio). Quindi il discorso di a-theòs=a-éthos non vale perché esiste già un riconoscimento della bontà della relazione omosessuale.
Ovviamente io ritengo essere un comportamento peccaminoso, sono contrario a tutto.
Inoltre cose come l’eredità, hanno senso solo per le famiglie e l’unione omosessuale non è e non sarà mai famiglia legittima. Si tratta di uno di quei soliti “cavalli di Troia” agitati per poi ottenere un pieno riconoscimento all’omosessualità come “legittima variante del comportamento umano”…
Ma con un testamento già si può lasciare tutto ad amici e conviventi…sarebbe soltanto per regolare i casi di morte improvvisa. Cioè sono piccolezze che già in parte avvengono…
Scusa, senza nessun bisogno di essere omosessuale: se qualcuno si occupa di una persona di cui i parenti si disinteressano totalmente (accade nella mia famiglia, nel senso che uno dei miei parenti si occupa in maniera “eroica” di una persona non appartenente alla nostra famiglia, abbandonata dai suoi), in caso di morte improvvisa di questa persona e in assenza di un testamento, la persona non avente legami di parentela ha qualche diritto sull’eredità?
Se la risposta è no, non vedo perché questo diritto dovrebbe essere concesso ad un omosessuale, che, per quanto abbia assistito il suo amico, non può in nessun modo essere considerato un suo parente (proprio perché l’omosessualità non può in nessun caso, essendo un male, essere fonte di diritti, tanto meno essere ragione di parentela).
Scusate la mia beata ignoranza ma da quando per entrare in pronto soccorso per accompagnare qualcumo bisogna aver convolato a nozze ?
Se ricordo bene per l’eredita` gia` si puo` destinare un terzo dei propri averi a chiunque si voglia, se non ci sono parenti prossimi anche il resto.
Sul fatto di poter entrare in pronto soccorso (o anche in ospedale) io sarei favorevole ad una legge migliore: io devo poter dare questo diritto a chiunque io voglia.
Un banale esempio sarebbero gli studenti fuori sede, tutti i parenti lontani (geograficamente) magari qualche amico vicino che in caso di necessita` impellenti puo` prendersi cura di lui.
Perche` si dovrebbe concedere tale diritto solo alle persone che abbiano una relazione? Non dovrei permettere ai miei amici di prendersi cura di me se io sto male e tutta la mia famiglia e` lontana?
Magari sono single, o la mia ragazza e` rimasta nel mio luogo di origine mentre io studio o lavoro altrove.
In ogni caso tutto cio` non ha assolutamente niente a che vedere con il matrimonio.
Se ricordo bene per l’eredita` gia` si puo` destinare un terzo dei propri averi a chiunque si voglia, se non ci sono parenti prossimi anche il resto.
Esatto.
Sul fatto di poter entrare in pronto soccorso (o anche in ospedale) io sarei favorevole ad una legge migliore: io devo poter dare questo diritto a chiunque io voglia.
Pero’ non devi rompere le scatole ai medici, agli altri pazienti (che magari stanno male) e ai materiali e macchinari in transito.
Un banale esempio sarebbero gli studenti fuori sede, tutti i parenti lontani (geograficamente) magari qualche amico vicino che in caso di necessita` impellenti puo` prendersi cura di lui.
Perche` si dovrebbe concedere tale diritto solo alle persone che abbiano una relazione? Non dovrei permettere ai miei amici di prendersi cura di me se io sto male e tutta la mia famiglia e` lontana?
Ma infatti non e’ cosi’.
Non si e’ mai visto qualcuno essere buttato fuori perche’ non e’ il marito/moglie.
E’ successo che siamo andati a trovare un amico che ha fatto un incidente molto grave. Eravamo “solo” amici, ma nessuno se e’ messo a discutere che non potevamo entrare. Basta non fare casino. E infatti siamo entrati due alla volta per pochi minuti.
Se e’ successo qualcosa del genere con i gay, e’ perche’ si slinguazzavano in pubblico, davanti ai malati morenti, APPOSTA cosi’ da farsi cacciare e piantare una grana davanti alle TV e i giornali di tutto il mondo.
La Germania ci arriverà prima di noi. Ma, quando sarà approvata tale legge, gli eterosessuali potranno continuare a scegliere se sposarsi o no, come adesso. Gli omosessuali, invece, potranno esercitare un diritto che adesso gli è negato. Senza togliere nulla agli etero, credenti o no.
Mi risulta che l’invidia sia un vizio capitale, per chi ci crede…
Commento più “sciocco” era difficile inventarselo… Non capisci e non hai capito assolutamente nulla della logica del mio commento…
Perché, ce l’ha?
Te lo spiego per pietà. Il senso del “diritto positivo” è quello di tutelare il bene, MAI (IN NESSUN CASO) il male. L’omosessualità è un male, ergo…
E se leggi bene, il mio commento si riferiva all’incoerenza di certi cattolici, che non sanno o non “possono” resistere fino in fondo all’errore. E su questo una persona che capisse, pur non cattolica, converrebbe, dato che per un cattolico l’omosessualità è un male.
Diritto al matrimonio per fare che? Per dare delle garanzie di stabilità a dei figli che biologicamente non possono avere assieme? Oppure per adottarli condannandoli a non avere il papà o la mamma? Il fatto è che non tutto quello che è possibile è lecito e non tutto ciò che è lecito è un diritto. Giuridicamente, ancor prima che da credente, non vedo i presupposti per un diritto al matrimonio omosessuale. Poi, vabbè, tutti i media martellano in questa direzione 24 ore su 24 per cui prima o poi è quasi inevitabile che ci si arriverà anche in Italia. Come per l’aborto, l’eutanasia e le famiglie allargate ecc. sarà purtroppo un passo indietro di civiltà.
Enrico non spetta a te decidere cosa è lecito o no. Tu sei cattolico? Sei liberissimo di non abortire e di non avere nessuna famiglia allargata (non mi risulta che in Italia ci siano leggi che OBBLIGHINO ad abortire o ad avere una famiglia allargata), ma non puoi imporre la tua idea a tutti.
Ma infatti non posso imporre nulla a nessuno ed infatti dico che in futuro i matrimoni gay molto probabilmente diventeranno un diritto. Sarà un passo indietro dal mio punto di vista ma avverrà lo stesso. Se mi consenti però continuerò a pensarla così ed a battermi per quanto mi è possibile (cioè votando e partecipando a discussioni) per sostenere la mia idea. Che è difendibilissima anche senza alcuna motivazione religiosa.
Bismark, non esiste il singolo ma ognuno è immerso in una società e ogni legge modifica antropologicamente la società. Questi argomenti li usava quel tonto di Pannella per introdurre il divorzio quarant’anni fa.
Di grazia, allora a chi spetta decidere cosa è giusto o meno?
Dai, forza, non nasconderti dietro un dito! Ciò che vorresti dire è che la verità non esiste…
Caro bismark, per l’appunto è notizia e dibattito di queste settimane il fatto che c’è un attivo e aggressivo fronte d’opinione che vuole obbligare i medici a praticare l’aborto, togliendo l’obiezione di coscienza prevista dalla legge 194. Come vedi, non sono i cattolici quelli che “obbligano” gli altri.
Il nascituro che viene abortito non vede negato un suo diritto secondo te? In che modo, secondo la tua logica, sarebbe liberissimo, se non può scegliere di continuare a vivere? Conosco la risposta: non è una persona ma un grumo di cellule (espressione che mi fa vomitare per la sua violenza e per la sua banalità). Peccato che nessuno abbia potuto dimostrare che sia così e che la logica e il buonsenso mostrino il contrario. Conosco anche la banalità in risposta a questo: nessuno ha potuto anche dimostrare che non sia così. Ma, anche se ciò fosse vero (e non lo è), nel dubbio non si dovrebbe scegliere la soluzione a vantaggio della vita? infatti, se il concepito è una persona, non gli viene negato il diritto di vivere; se non lo è (ma lo è eccome), lasciandolo vivere non gli si fa alcun danno.
Qui non si tratta di togliere agli “etero” o dare agli “omo”. Non è questione di dare o di non dare. Bisogna andare più a monte del problema. Togliendo per un attimo religione, credo, chiesa e quant’altro: due persone dello stesso sesso vogliono stare insieme, lo facciano pure (“affari loro”, per citare Cassano) nessuno lo vuole impedire (ciò non significa che non ho la libertà di essere o non essere daccordo!). Ma se il loro voler stare insieme implica o interferisce su altri diritti, lì bisogna fermarsi: adottare un bambino non è diritto di nessuno, dare al bambino una famiglia è diritto naturale del bambino (lo stesso per cui non può adottare un prete o una vedova).
La legge può non vietarti di farti la tua vita, ma non può legiferare togliendo diritti agli altri col pretesto di darli a te. Lo stesso discorso che per vale per l’aborto: non è un diritto dato alla madre di poter uccidere il proprio figlio, è un diritto negato al figlio di poter continuare a vivere!
Ugo, cercherò di spiegartelo. Il diritto non è fatto per accontentare i desideri dei singoli ma per contrastarli perchè, in caso contrario, la società sarebbe preda dell’anarchia. Se tutti facessero quel che meglio gli aggrada si creerebbe una situazione di caos. Quindi una legge ha una sua importanza sociale, orienta i comportamenti dei singoli. Qui non siamo nel campo delle scelte individuali, come andare in vacanza al mare o in montagna. Il tipico ragionamento di quelli che pensano come te è “ma la legge non ti obbliga a fare nulla, cosa importa a te etero se io gay mi posso sposare?”. Questo non vale quando si entra nell’ambito del diritto e della legislazione positiva. Perchè le scelte in tale ambito non possono mai essere neutre, ma esprimono sempre una scala di valori che, nel caso di una legalizzazione dei matrimoni gay, sono valori negativi ed in contrasto con il principio, anche costituzionalmente garantito, della famiglia come “società naturale fondata sul matrimonio”. Quindi una legge che introduca il matrimonio gay sarebbe fortemente incostituzionale. Ci siamo?
La Redazione, visto che condivide la posizione del prof. D’Agostino, potrebbe farmi la cortesia di motivarla? Perché lo ritengo un punto fondamentale. Non si può scivolare su certe cose. Se poi, per qualche motivo con non riesco ancora ad intravedere, mi sbagliassi, lo ammetterò tranquillamente.
Errata corrige: “motivo che non riesco ancora ad intravedere”
Mi associo alla richiesta di a-theòs=a-éthos e chiedo alla redazione di motivare un eventuale riconoscimento delle relazioni omosessuali.
si vede che anche il Bundestag è servo del Vaticano, strano che la (s)Concia non sia intervenuta, come mai?
Le promiscuità e le perversioni che la nostra Società sta accettando è davvero preoccupante.
Colpa del progressismo, almeno di una parte.
Hanno fatto credere all’impiegato di essere un miliardario e al disoccupato di vivere come un impiegato, ciò ha causato la crisi.
La forte illusione.
Io non sono contro l’egualitarismo sociale, anzi sono favorevole, e questo mi divide dalla destra berlusconiana italiana, ancora legata alla vecchia concezione servo-padrone. (so come Piero non la pensa come il sottoscritto e ne abbiamo già discusso anche su CS).
L’uguaglianza economica è strettamente legata al dettame morale, poiché essa influenza le masse.
Il problema sorge quando oramai “la scala sociale è ferma”, i ricchi continuano ad arricchirsi e i poveri a morire di fame (o secondo la logica simil destra a prostrarsi al riccone di turno, svendendo la dignità umana e sociale).
La sinistra nella sua logica marxista (aberrante) è stata una forza distruttrice. Ma la sua componente cristiano-sociale è stata positiva. Purtroppo oggi,siccome la scala sociale è ferma il progressismo sociale si è rivolto ad un altra componente sociale (omosessuali ecc..), diventando progressismo per i diritti…
E’ una sconfitta non solo morale, ma degli ultimi della Società, che prima avevano un punto di riferimento…
Oggi sono stati traditi, hanno solo fumo negli occhi…
La destra non difende la morale!
Difende la sua onorabilità di classe sociale agiata, che aveva una volta… Fra poco tempo smetteranno di farlo e diventeranno “filantropi dei diritti” come è successo in Inghilterra…
Soltanto il Cristianesimo liberale e sociale (organico) può salvarci dalla Tempesta.
Ne destra ne sinistra!
Concordo in pieno!
Non so cosa tu intenda con “Cristianesimo liberale e sociale (organico)”, ma sicuramente niente di peggio del catto-comunista, niente di peggio del catto-liberale! Tutte, e dico tutte, le gravi difficoltà che ha la Chiesa oggi, provengono da queste radici estranee, che, come ricordava non certo un papa ultra-conservatore (Paolo VI), si sono infiltrare all’interno…
Esattamente un modello politico basato sulla dottrina della Chiesa: che è sociale e liberale.
Non socialista o liberista.
Solo così potremmo superare la sinistra progressista e la brutta destra conservatrice, sì ma dei vizi e dei privilegi.
“Liberale” dunque nel senso della virtù della liberalità? Ogni altro senso di “liberale” non si accorda con le verità cattoliche.
Liberale poiché riconosce le libertà economiche (oppresse dal marxismo) e sociali (oppresse dalle dittature) del singolo.
Sociale poiché la società è creata da persone umane, quindi il senso di fratellanza (derivato dai 12 apostoli) è un richiamo al senso di unità che manca.
leggo “Purtroppo oggi,siccome la scala sociale è ferma il progressismo sociale si è rivolto ad un altra componente sociale (omosessuali ecc..), diventando progressismo per i diritti…”. Non sono d’accordo. L’attuale relativismo etico e lassismo morale con tanto di diritti nuovi inventati è un lascito del marxismo. Il materialismo dialettico, la filosofia sulla quale è fondato il marxismo, è stata trasferita dal sistema politico dittatoriale comunista alle democrazie occidentali e si manifesta attraverso la deriva che porta a leggi favorevoli all’eutanasia, ai matrimoni ed adozioni gay, all’aborto reclamato come diritto ecc. Yuri Andropov, capo del KGB e segretario del PCUS, capì perfettamente che l’esperienza storica comunista era arrivata alla fine e si preoccupò di salvare il materialismo dialettico trasferendolo nelle democrazie occidentali. Secondo lui poteva benissimo convivere con forme politiche diverse, adattandosi e mutando i suoi obiettivi. Infatti chi sostiene e propone le leggi laiciste? Proprio gli eredi di questa fallimentare esperienza ideologica. Non è un caso, ma una strategia portata avanti con lucidità dai marxisti che non sarebbero più credibili se parlassero ancora di dittatura del proletariato. Si sono solo camuffati ma perseguono sempre il loro fine con altri mezzi.
Il comunismo considerava l’omosessualità un reato…
Non è credibile il tuo modello.
Nel comunismo c’era una black-list delle perversioni: dall’omosessualità fino alle religioni.
Il problema risiede nella matrice progressista (metà libertina, metà socialista, ma non marxista!) post-sessantotto.
La sinistra, da vent’anni a questa parte, ha abbandonato il marxismo (aberrante) per inseguire il progressismo e creare un nuovo tipo di elettorato, arcobaleno.
La componente cristiano sociale non esiste più, quella che vuole risanare le discrepanze fra ricchi e poveri, poiché è stata schiacciata sui temi morali. Non fa più presa.
Lo spettacolo offertoci dalla destra è deprimente: vizi e privilegi per una sola casta.
o non mi sono ben spiegato o non hai capito. La sinistra ha solo apparentemente abbandonato il marxismo perchè non ha abbandonato la radice del marxismo, cioè il materialismo dialettico che si è inserito nelle società democratiche occidentali sotto forma di ideologia relativista e arcobaleno. Quanto allo spettacolo offerto dalla sinistra è deprimente, non mi pare che le leggi relativiste vengano portate avanti dalla destra ma proprio dalle componenti cattocomuniste, radicali e radicalchic. Chi ha proposto i DICO? La Bindi o la Gelmini?
Hai ragione, ma solo in parte. I DICO vanno benissimo anche ai pannelliani, la cui origine ideologica è il libertarismo, non il marxismo. In realtà liberalismo e socialismo sono entrambi figli della rivoluzione francese anti-cattolica, fatta dalla massoneria. Entrambe le ideologie sono in essenza materialiste.
Appunto.
Alessandro la destra berlusoniana ha soltanto la patina cristiana, ma non è cristiana! E’ un illusione.
Ho sentito vari esponenti della destra che propugnano varie forme di classismo sociale, servilismo e carrierismo!
Alcuni della destra addirittura intendono il famoso “riboccarsi le mani” con sistemi di lavori che sviliscono la dignità della persona, ai limiti della prostituzione. Dove è l’etica cristiana?
Essi vogliono solo il rito cristiano a consacrarli, amano l’apparenza…
In realtà sono come la loro controparte.
La sinistra progressista è un male per la costituzione morale, sociale ed economica.
Soltanto una visione cristiana sociale e libera, organicamente può salvarci dalle depravazioni delle ideologie.
i pannelliani sono quattro gatti, ci sono sempre stati ma sono sempre stati un fenomeno di nicchia irrilevante. Cosa ha fatto diventare il relativismo etico e l’antiteismo rappresentati dalla deriva delle leggi laiciste un fenomeno di massa? Semplice: la trasformazione del marxismo in radicalismo anti cristiano e negatore dei valori etici non negoziabili. Non mi pare difficile da capire, il materialismo dialettico si è trasferito nelle democrazie occidentali sotto altra forma.
Libertinismo (di destra) e il progressismo (di sinistra) sono colpevoli.
Il marxismo ha osteggiato sempre il radicalismo, quanto il conservatorismo, la lotta per i diritti, essendo mode capitaliste.
La destra è il peggio del peggio. Cosa c’è di cristiano nel classismo sociale? Cosa c’è di cristiano nel conservatorismo fatto dei privilegi di pochi? Cosa c’è di cristiano nel proporre lavori senza dignità soltanto perché non c’è lavoro (ho sentito questa frase molte volte pronunziata da vari esponenti della destra)?
Lo volete capire che il male oramai è un po’ dappertutto.
Soltanto una visione organica, sociale e liberale, non socialista non liberalista potrà salvarci da ulteriori degradi fatti a destra e a sinistra…
tu parli di cose che neppure capisci. Sei un cattocomunista di piccolo cabotaggio, tipico esempio di quelli che hanno portato anche la Chiesa cattolica nello stato difficile in cui si trova. Tu ragioni per schemi mentali prefissati, in modo ideologico, manicheo, i buoni da una parte, i cattivi dall’altra. Secondo me non hai ancora cominciato a maturare, se non fossi capace di scrivere, il che indica che almeno le elementari le hai frequentate mi verrebbe il dubbio che tu abbia l’età dell’asilo
Io non sono comunista! Non sono liberista! Guardo la realtà da cristiano impotente di fronte ad uno scenario politico sempre più “cattivo”.
Notare le discrepanze, come fai tu, solo nella sinistra è indice di malafede.
Ti porto un esempio vicino così potrai capire, Antonio Martino (PDL) liberista, ha detto in una famosa trasmissione: “San Francesco ha portato la povertà, il padre di San Francesco nel suo egoismo ha aiutato i poveri…” “La Chiesa è inadempiente da 2000 anni” (http://www.youtube.com/watch?v=FNy9MAkOY14 dal minuto 11:00).
Premetto subito che non condivido Don Gallo, sono proprio l’opposto culturalmente e politicamente.
Cito il video per farvi notare come sia il prete sia il politico di destra siano distanti dal Cristianesimo, il primo con una visione liberista, classista, il secondo con una visione comunista.
tu hai solo le idee confuse, su questo concordo pienamente ma siccome non hai capito un accidente di quello che ho detto continui a fare affermazioni prive di senso. La posizione di Martino è irrilevante. Quello che ho detto e che tu NON hai capito è che l’attuale deriva laicista nell’Occidente cristiano è stata determinata dalla trasposizione della filosofia del materialismo dialettico dall’esperienza totalitaria comunista alle democrazie occidentali. L’ondata di leggi laiciste alla quale stiamo assistendo ha il suo fondamento in questa deriva. Non solo, il fatto che il laicismo, prima confinato in circoli di elite, si sia trasformato in un fenomeno di massa (la parolina non ti sovviene nulla?) sostenuto dai partiti ex marxisti, è una prova di quello che vado dicendo. Il tuo tentativo di mettere tutto sullo stesso piano è infantile e ridicolo perchè i fatti dimostrano che il sostegno ad aborto, eutanasia, matrimonio gay ecc. ecc. parte proprio dalla parte politica verso la quale tu dimostri simpatia, anche se non lo ammetti. Altro che “berlusconismo” e “liberismo” che nulla c’entrano con quello di cui stavo discutendo. Il movimento omosessualista e la forsennata propanda di cui beneficia a livello di media non è certo un prodotto della “destra”.
Il libertinismo è una corrente della destra che si è inserita nel radicalismo (laicismo), di cui parli ed hanno esattamente le stesse colpe del progressismo di sinistra.
Il marxismo era contro il radicalismo, come lo era (e lo è) buona parte del conservatorismo, poiché esso si fonda su un’idea dinamica della società anche nei diritti.
scusa? Il marxismo si fonda su una idea dinamica della società? Ma dove hai trovato simili corbellerie? Tu confondi liberalismo, liberismo e libertarismo. Prima di venire qui a scrive fesserie cerca di chiarirti le idee. I fatti dicono altro: dicono che il libertarismo laicista pannelliano si è unito al cadavere ideologico del marxismo in decomposizione che ha prodotto i vermi dei laicismo di massa contemporaneo trasferendo, come ho detto ma tu fingi di ignorare, il materialismo dialettico nelle nostre democrazie occidentali. Il tuo tentativo di mettere sullo stesso piano liberalismo che confondi con liberismo economico che confondi con libertarismo anarcoide è sinceramente patetico. Prova a fare, per esempio, l’elenco dei giornali italiani che sostengono il laicismo e l’omosessualismo. Sono gli stessi che sostengono la sinistra politica: Repubblica, Corriere, Messaggero, Fatto Quotidiano ecc. Sul Corriere tutti giorni c’è un articolo omosessualista.
Hai capito male. Il marxismo si fonda su un’idea statica della società.
Esattamente come il conservatorismo.
Il libertarismo (della destra), oltre che avere una visione economica anti-cristiana, ha una idea di società dei diritti esattamente come il progressismo (della sinistra), anche se hanno un’idea economica diversa.
ca…..!!!! ma non esiste un “libertarismo” della destra, il libertarismo è l’ideologia radicale dei pannelliani, ci arrivi a capirlo o devo farti un disegnino? E’ inutile che insisti con tesi che sono vacue ed inconsistenti per giustificare una posizione di neutralità che non può esistere in questi argomenti. La verità è che la sinistra politica porta avanti proposte legislative laiciste. In quale partito milita la Concia? Dove milita Luxuria? Dove milita Grillini? Dove milita Rosy Bindi che propose i DICO? Tutti ferventi berlusconiani, vero?
Vuoi guardare il bicchiere mezzo pieno… Piantala di fare il saccente…
Cito Wikipedia: “Il radicalismo è una corrente ideologica sorta nel XVIII secolo all’interno del movimento liberale”.
Movimento liberale, cosa c’entra la sinistra marxista o la destra conservatrice?
Il radicalismo è una corrente trasversale, che colpisce laddove non c’è un’etica di partito.
La sinistra nella sua componente cristiano-sociale è positiva, purtroppo ci sono derive radicali su temi etici e cede…
La destra?
E’ arrogante e classista. Secondo te hanno la coscienza pulita i parlamentari di destra, solo perché ogni tanto spolverano la patina finto-cristiana?
Come si sono comportati con Dino Boffo?
Le loro leggi hanno creato una stagnazione classista…
Secondo te, Gesù approverebbe ciò?
Quel Figlio che dava da mangiare ai più poveri…
La sinistra e la destra sono due facce della stessa medaglia.
Bisogna trovare lo spirito cattolico.
leggi TUTTO:
Il radicalismo è una corrente ideologica sorta nel XVIII secolo all’interno del movimento liberale. I “radicali” rappresentavano la sinistra dello schieramento liberale e, dunque, l’estrema sinistra dello schieramento politico
Leggi sotto:
n Italia l’esperienza politica del radicalismo può riferirsi, ad esempio, al Partito d’Azione od al Partito Repubblicano Italiano delle origini, nonché al Partito Radicale storico di Felice Cavallotti. Da quest’ultima esperienza hanno preso spunto alcuni membri della sinistra interna del Partito Liberale Italiano, tra i quali spiccava il nome di Marco Pannella, che diedero vita nel 1955 al Partito Radicale. Posizionatosi nell’alveo della “sinistra democratica”, tale partito si è poi via via spostato verso il centro e, dagli anni novanta, come Lista Pannella, Lista Bonino e infine Radicali Italiani, ha abbracciato compiutamente il liberismo.[2][3] I Radicali Italiani si autodefiniscono come “movimento liberale, liberista e libertario
Movimento LIBERALE. Chi si è sempre definito liberale Berlusconi o la sinistra?
Il radicalismo nasce con la borghesia e viene anche spiegato.
Quindi nasce all’interno della filosofia capitalista. E non di sinistra marxista. Non a caso all’inizio i partiti erano: liberali, conservatori.
ma che dici gemini.
Stai equivocando tutto!
Potrei averlo scritto io. Quotone.
La posizione sostenuta dal prof.D’Agostino su Avvenire è del tutto ragionevole ed equa. Dato che le coppie omosessuali esistono, è giuridicamente e praticamente giusto ed utile prevedere delle norme legali al riguardo, anche per ridurre le possibilità di conflitti tra parenti, soprattutto in caso di successione mortis causa. Va però ben distinta la posizione giuridica del matrimonio tra un uomo e una donna, anche x non generare ulteriori complicazioni in un campo assai delicato,ove sussistono ancora aspetti non chiaramente definiti. Ad esempio nel caso del regime di comunione dei beni tra coniugi, vi sono ancora molte incertezze negli aspetti patrimoniali e reddituali in tema di esercizio di impresa commerciale da parte di uno dei due o di tutti e due i coniugi. Chi vuole la semplice estensione del matrimonio alle coppie omosessuali, al di là dell’aspetto morale, non si rende ben conto del ginepraio giuridico che si formerebbe. Nel limite del possibile, nelle norme giuridiche è auspicabile la massima chiarezza e precisione, cosa che non potrebbe essere con l’istituzione di un matrimonio omosessuale.
Caro Vincenzo, cerca di ragionare per cortesia. Se l’omosessualità è un male, non può esserci alcun diritto che ne derivi. Certo, se invece fosse un bene, avresti ragione tu e avrebbe ragione anche il prof. D’Agostino. Ma non è così, dunque il prof. D’Agostino si contraddice.
L’omosessualità è un male x noi che siamo cattolici. Bisogna tener conto anche delle altre visioni deela vita, soprattutto in una società pluralista come la nostra. Non tutte le posizioni cattoliche devono e possono essere difese a spada tratta in linea di diritto. C’è caso e caso. Ad es. altra cosa, di spessore morale ben più consistente, il problema dell’aborto o de’eutanasia.
Giusto, in una societa’ pluralista, visto che secondo i talebani gli omosessuali devono essere seppelliti vivi (come in afghanistan o in pakistan), dovremmo batterci per i loro diritti , la loro visione della vita, rinunciare alla nostra visione decadente e effemminata ed atea della societa’.
Perche’ i valori giusti sono solo quelli di “moda”?.
Decisi da chi ha in mano i mezzi di comunicazione?.
Dobbiamo sempre e comunque rinunciare alla nostra identita’ cristiana?.
Per quale motivo?
per non offendere le voglie altrui?.
“L’omosessualità è un male x noi che siamo cattolici. Bisogna tener conto anche delle altre visioni deela vita, soprattutto in una società pluralista come la nostra.”
Queste sono le parole magiche per giustificare qualsiasi porcata.
Bravo, esatto! Quelle di Vincenzo sono parole che esprimono già potenzialmente ogni derivato di quella “cloaca maxima” che è il relativismo (che a sua volta è l’essenza del modernismo, definito da San Pio X definì come il ricettacolo di ogni eresia).
Attenzione! Le tue parole virtualmente relativiste, ti allontanano gravemente dalla sana dottrina cattolica; è producono scandalo (se conosci l’etimologia del termine).
Vincenzo, l’omosessualità è un male PER TUTTI, a cominciare dalle persone omosessuali. Ti piacerebbe avere un figlio omosessuale? No, vero? E come mai non ti piacerebbe? Perchè sarebbe un male essere omosessuale, prima di tutto per lui. E questo è un fatto, non un’opinione di noi cattolici. Se è un fatto che l’omosessualità sia un male, allora essa NON DEVE trovare pubblico riconoscimento, ma deve essere tollerata come tanti altri mali che affliggono l’umanità.
Basta che non lo si chiami matrimonio. Perchè il matrimonio è un’altra cosa, tra uomo e donna, fecondo e (possibilmente) eterno.
Ormai i gay vogliono tutto, parificati come le altre coppie, e fanno casino a Roma:
http://www.ansa.it/web/notizie/photostory/primopiano/2012/06/23/Gay-Pride-Vogliamo-tutto-diritti-matrimonio-_7084995.html
Da noi e’ cosa antica il primo a fare cose simili fu (pota caso) l’imperatore Claudio Domizio Enobarbo Nerone:
http://archiviostorico.corriere.it/1992/giugno/27/antica_Roma_bisex_Nerone_aveva_co_0_9206272137.shtml
Guarda caso uno dei piu’ spietati persecutori del cristianesimo.
Articolo interessante.
Mi domando solo come si possa conciliare il pensiero dell’autore dell’articolo (a proposito: come mai gli articoli sono sempre anonimi?) secondo cui «non ci sarebbe nulla da opporre ad una tutela giuridica anche in Italia per le coppie dello stesso sesso» con il documento del 2003 della Congregazione per la Dottrina della Fede “Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali” – firmato dall’allora Card. Ratzinger – secondo cui «la Chiesa insegna che il rispetto verso le persone omosessuali non può portare in nessun modo all’approvazione del comportamento omosessuale oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali»? Mi sembra che ci sia sia una bella differenza. Comunque complimenti per la coraggiosa presa di posizione.
A proposito – parlando di matrimonio omosessuale in Italia – forse ignorate che l’ultima proposta di legge in tal senso (5338/2012) non porta la firma dell’On. Concia ma quella dell’eterosessuale On. Di Pietro con il disegno di legge “Modifiche al codice civile in materia di eguaglianza nell’accesso al matrimonio in favore delle coppie formate da persone dello stesso sesso“.
Oddio è tornato Agno…. 🙂
Innanzitutto vengono citate le parole dell’editorialista del quotidiano dei Vescovi italiani, quindi pensi davvero che vi sia contrapposizione? Non ti rendi conto che il documento citato parla del matrimonio gay e non dei contratti sociali? Hai capito la differenza tra una tutela giuridica e il riconoscimento legale del matrimonio gay?
Speravo che in questo periodo di assenza lo avessi usato per informarti e studiare una tattica di aggressione migliore, ma vedo che sei sempre al punto di partenza.
P.S.
L’ennesima proposta di legge? Accidenti quanto sei informato…
Salvatore, permettimi di dire che se ragioni maggiormente in profondità, potrai vedere l’incoerenza di QUALSIASI TIPO DI TUTELA LEGALE verso l’omosessualità, perché alla fine si tratta sempre di concedere qualcosa che, in maggiore o minore misura, scimmiotta diritti (mai doveri, eh!) appartenenti alla famiglia naturale (quella etero). La questione dell’eredità né è un esempio lampante: infatti l’eredità c’è perché ci sono legami di parentela familiare… Qualsiasi tutela legale dovrebbe essere un assurdo per chiunque ragioni secondo verità (non c’è affatto bisogno di essere cattolici)!
Mi sa che non siete d’accordo neanche tra di voi……..andate bene proprio…..
a-theòs=a-éthos,
il tuo pensiero non sta proprio in piedi,
prima di tutto le unioni civili non comportano solo diritti ma anche doveri (assistenza, etc.),
Il riferimento alla famiglia naturale etero è irrilevante (almeno giuridicamente) e ti potrei citare passi interi della Corte Costituzionale e della Corte Europea dei Diritti dell’uomo a riguardo.
Sul riferimento alla “verità” stendo un velo pietoso……chi sarebbe depositario di questa “verità”? Tu? La Chiesa?
Per il resto ti lascio con queste parole: “Non è male, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilità e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili. Io sostengo il matrimonio tradizionale con tutti i suoi valori e sono convinto che non vada messo in discussione. Se poi alcune persone, di sesso diverso oppure anche dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto per dare una certa stabilità alla loro coppia, perché vogliamo assolutamente che non sia? Io penso che la coppia omosessuale, in quanto tale, non potrà mai essere equiparata in tutto al matrimonio e d’altra parte non credo che la coppia eterosessuale e il matrimonio debbano essere difesi o puntellati con mezzi straordinari perché si basano su valori talmente forti che non mi pare si renda necessario un intervento a tutela. Anche per questo, se lo Stato concede qualche beneficio agli omosessuali, non me la prenderei troppo. La Chiesa cattolica, dal canto suo, promuove le unioni che sono favorevoli al proseguimento della specie umana e alla sua stabilità, e tuttavia non è giusto esprimere alcuna discriminazione per altri tipi di unioni“ – Cardinale Carlo Maria Martini
Beh d’altra parte ai raduni atei le donne vengono continuamente molestate (https://www.uccronline.it/2012/07/08/troppe-donne-molestate-ai-raduni-atei-serve-un-codice-etico/). O tu sei d’accordo con i tuoi amici, oppure nemmeno voi andate troppo d’accordo…quindi ti invito a stare attento all’ironia perché nn sei proprio nella posizione per farla.
Ti ricordo che se non vuoi essere contraddittorio anche con te stesso, tu non puoi affermare che la verità esiste. Dunque non infilarti in questioni filosofiche da cui non sai come uscirne.
Con la posizione personale di Martini si può essere d’accordo o non d’accordo senza problemi, occorre capire bene cosa significhi una tutela giuridica. L’importante è che non vi sia equiparazione al matrimonio, ovviamente.
Puah questa te la potevi risparmiare 🙂
Cagliostro cita una dichiarazione del Card. Martini per dimostrare che la Chiesa ha posizioni variegate e contraddittorie sull’argomento senza capire (e del resto come potrebbe poverino) che quella di Martini è una sua posizione personale del tutto irrilevante per la Chiesa. L’unica posizione che conta è quella espressa nei documenti ufficiali firmati dal Papa ed è quindi quella della Congregazione per la Dottrina della Fede. Tutto il resto sono chiacchiere da salotto.
Atheos, parlando delle coppie omosessuali, scrive che vogliono “diritti (mai doveri, eh!)”. Falsità clamorosa. Le coppie dello stesso sesso da sempre richiedono un riconoscimento giuridico che conferisca DIRITTI E DOVERI, sfido Atheos ad indicarmi una qualsiasi proposta di legge in materia che preveda solo diritti e nessun dovere. La sfacciata disonestà intellettuale di certa gente BUGIARDA è davvero incredibile.
La sfacciata disonestà intellettuale di certa gente BUGIARDA è davvero incredibile.
Senti senti chi parla!
Ma da che pulpito viene la predica!
più che brain mi sembra no-brain, dovrebbe adattare il nick alla sua condizione oggettiva
Ho già inviato alla redazione diverso materiale su Sant’Agostino che smentisce clamorosamente quanto sostenuto da Brain(less) in passato e dalla sua tanto elogiata “teologa” Uta Ranke-Heinemann. Ci sono molti testi, quindi penso che ci vorranno ancora un po’ di giorni prima che la redazione sistemi tutto in un dossier da mettere online. Sarà la prova del nove per la sua onestà intellettuale, che finora ha rimediato solo figuracce. Nel frattempo sto raccogliendo materiale su Tommaso d’Aquino. Ancora una volta ci faremo quattro risate su Brain(less).
Santoni ancora ‘sta storia su Sant’Agostino? ma se ha qualcosa da criticare sui testi della teologa Ranke-Heinemann (docente di teologia all’universita’ di Essen) non se la prenda con me mettendo in prova la MIA onestà intellattuale. Scriva una bella lettera alla Ranke-Heinmann e la mandi in copia all’università di Essen e ne chieda la rimozione dalla cattedra perchè – a suo dire – è una che falsifica i testi di Agostino. Questo è quello che Santoni sostiene, che si assuma le sue responsabilità. Io ho riportato un saggio della teologa stessa e non ho motivo di dubitare che quanto scrive sia errato.
Io ti avevo GIA’ riportato una parte dei testi di Tommaso e di Agostino che smentiscono sia la Ranke sia le altre “citazioni” che tu avevi riportato, però tu hai fatto finta di nulla. Quando leggerai ulteriori testi di Sant’Agostino e vedrai che dice cose ben diverse da quelle che gli attribuivate sia la Ranke che tu con le tue fasulle citazioni, dovrai prendere atto di aver sbagliato e se sei onesto (cosa che non credo) lo dovrai ammettere.
Santoni, se lei vuole smentire l’articolo della Ranke-Heinmann da me riportato le ho già spiegato che cosa deve fare, si rivolga all’università dove la teologa insegna e la accusi di aver falsificato documenti storici. La prego, lo faccia e poi ci tenga aggiornati sugli sviluppi ma la pianti di accusare ME per aver riportato un testo di teologia a lei sgradito. Se ha delle rimostrazioni documentate le faccia a chi di dovere.
Poi vedo che la sua pedanteria va a senso unico. Non l’ho vista inalberarsi di fronte alla palese falsità scritta da atehos, ovvero che le coppie dello stesso sesso sono interessate solo ai diritti e mai ai doveri. Ho chiesto ad atheos di indicare delle proposte di legge che prevedano per le coppie dello stesso solo diritti e nessun dovere. Sto ancora aspettando.
Atheos = Aethos, alias Alessandro Sanmarchi, partendo dalle basi antropologiche ed etiche scoperte, tramandate e perennemente valide della tradizione aristotelico-tomista, considera l’omosessualità come intrinsecamente disordinata e cattiva, e pertanto rifiuta qualsiasi tentativo di normalizzazione ed istituzionalizzazione della stessa, a prescindere dai criteri specifici secondo cui si attui. E questa posizione io la condivido pienamente. Il discorso sul bilanciamento di diritti e doveri è pertanto del tutto secondario sia per lui che per me, e quindi, ammesso pure quanto tu dici a proposito dei doveri che sarebbero previsti dalla legge per le coppie omosessuali, le nostre idee non cambierebbero di una virgola, ed ecco perché non sento alcuna necessità di correggere Alessandro Sanmarchi.
Riguardo ai testi fasulli ti ricordo invece che oltre al saggio della Ranke-Heinmann, tu hai anche riportato un tuo elenco di citazioni fasulle da vari Padri e Dottori della Chiesa, al fine di screditare la tradizione Cristiana attribuendo delle opinione palesemente assurde ad alcuni dei suoi maggiori pensatori. Messo poi di fronte ad alcuni dei veri testi degli autori “citati”, ti sei però rifiutato di prendere atto del carattere mistificatorio di quelle citazioni, e pertanto hai provato di non essere una persona intellettualmente onesta. Ed inoltre, siccome questa strategia di riportare false citazioni di Padri e Dottori della Chiesa è assai spesso adottata da atei militanti, anticlericali et similes, mi sono preso la briga, per spirito di servizio, di confutarla sistematicamente riportando tutti, ma proprio tutti, i veri testi, così la gente seria potrà finalmente disporre di un utile fonte primaria direttamente in rete per confutare le sciocchezze tue, della Ranke-Heinmann e di tanti altri pseudointellettuali.
Da quando Di Pietro frequenta Vendola deve aver cambiato gusti sessuali, che abbia un amichetto?
“Dobbiamo adeguarci al resto del Mondo.”
Ehm… Consideriamo che sono molti di più i Paesi in cui gli omosessuali vengono perseguitati che non quelli in cui sono riconosciute le unioni omosessuali… Mi pare un po’ un autogoal 😐 😐 .
Beninteso, non voglio neanche dire di aeguarci ai dieci Paesi sovraelencati… Ma cercare di mantenere un’aurea mediocritas si, no alla legalizzazione di unioni omosessuali di nessun tipo, però in privato poi due adulti consenzienti se proprio proprio… Però non vengano a pretendere che sia una cosa “naturale” e “giusta” e non se la prendono se uno gli fa notare che non si dovrebbe.
Il silenzio dei Media sul fatto che la Germania ha rifiutato di adottare il “matrimonio” omosessuale, o qualcosa del genere, e’
davvero sconfortante. L’avessero adottato, invece, forse avremmo titoloni su tutti i giornali nazionali ed internazionali.
Personalmente, penso che si possa discutere – non necessariamente approvare – una legge simile a quella che esiste attualmente nello stato del Maine:
http://en.wikipedia.org/wiki/Domestic_partnership_in_Maine
“According to the Maine Department of Health and Human Services, “It is important to remember that a registered domestic partnership is NOT the same as a marriage and does not entitle partners to rights other than those for which the registry was intended. This registry is intended to allow individuals to have rights of inheritance as well as the rights to make decisions regarding disposal of their deceased partners remains.”
Di primo acchito, non credo che sia sbagliato pensare che io possa designare come ereditario di gran parte dei miei beni una persona cui sono legato – anche solo un amico – da molti anni (e non un compagno di scappatella) invece della mia famiglia naturale, o permettere sempre alla stessa persona di decidere le mie cure mediche in caso io sia impedito.
Di primo acchito, non credo che sia sbagliato pensare che io possa designare come ereditario di gran parte dei miei beni una persona cui sono legato – anche solo un amico – da molti anni (e non un compagno di scappatella) invece della mia famiglia naturale, o permettere sempre alla stessa persona di decidere le mie cure mediche in caso io sia impedito.
Pensa un po’ cosa succederebbe pero’ se uno lasciasse la maggior parte dei propri beni a quello che l’ha accudito all’ultimo, magari una procace moldava, e non alla sua famiglia, come l’esempio che ha fatto “at=ae”, oppure che uno non voglia lasciare nulla ad un figlio naturale che ha avuto con un’altra donna che lo ha ingannato (magari dicendogli che era sterile, o che aveva preso la pillola). Vedi che casino che tirano fuori.
Piero, proprio per questo ho scritto “da molti anni, e non un compagno di scappatella”.
La legge italiana, fatta salva la quota legittima dei figli, permette di lasciare i propri beni a chiunque si voglia, anche ad uno appena incontrato.
Basta fare testamento. Se uno non ha figli può lasciare quello che vuole a chiunque.
Esatto.
e quindi, dove sta il problema degli omosessuali?
Va bene per l’eredita’, non ero informato.
Pero’ rimane il problema che, se mi trovo incapacitato in ospedale e qualcuno deve decidere per me, la mia famiglia naturale – giustamente – puo’ decidere che cure prendere per me, mentre non puo’ farlo una persona cui sono particolarmente legato da anni. Niente sesso in quell’occasione, solo decisioni importanti prese da persone importanti per me.
certo. Domanda (presa da at=ae): un anziano “abbandonato” dalla famiglia si trova una badante moldava procace.
Chi dovrebbe decidere per le cure appropriate?
Piero, sappiamo tutti e due che a volte accade quello che dici tu; ma altre volte non e’ cosi’. A volte la procace badante moldava non c’entra. Come la mettiamo in questi casi? Come la mettiamo se sono legato con un amico italiano da tanti anni, e volessi, nel caso in cui io sia incapacitato, che sia lui a decidere delle mie cure in un momento delicato?
Ma guarda che queste cose succedono anche anche tra le coppie eterosessuali. Per esempio il marito di Terry Schiavo che si voleva pappare il risarcimento di un milione di dollari. Lui voleva l’eutanasia e i genitori di lei no.
Bene; anzi, male. Ma questo come inficia la mia preoccupazione? E’ libero o no un adulto di far decidere ad un altro adulto di cure in momenti critici della sua vita?
Si certo.
Quello che voglio dire io e’ che il problema non si presenta, facendo le vittime, solo con gli omosessuali.
Il problema nasce soprattutto da quando il medico non e’ “obbligato” (notare le virgolette) a fare solo il bene del paziente.
Come si risolve la cosa? Non lo so.
In risposta ai partecipanti che mi hanno contestato. In sintesi, voi sostenete che gli omosessuali non devono avere il diritto ad una norma di legge che regoli i loro rapporti in quanto l’omosessualità è “male”. A questa osservazione posso rispondere come segue. Le leggi non devono normare soltanto ciò che è “bene”, ma devono cercare di ordinare i comportamenti socialmente rilevanti che si presentano nel corso del tempo. Se un comportamento che ha un qualche rilievo viene ignorato dal legislatore è molto probabile che le conseguenze x la società non siano positive, in quanto così si alimenta la confusione ed il disordine nei rapporti tra i cittadini. Tutto sta nel formulare una norma giuridica tecnicamente valida (purtroppo mi rendo conto che in Italia ciò non è così facile)che abbia lo scopo non di premiare l’omosessualità, ma di razionalizzare ciò che nella realtà già esiste. Nel predisporre una legge su questo argomento sono del tutto contrario, come già affermato nei miei precedenti interventi, ad una assimilazione al matrimonio e, a maggior ragione all’adozione o all’attribuzione in capo al soggetto superstite di una pensione di reversibiltà. Quanto sopra lo sostengo anche alla luce della mia esperienza professionale
Caro Vincenzo, sono d’accordo con te che i comportamenti “socialmente rilevanti” debbano essere normati, per evitare confusione e disordine nei rapporti tra cittadini. Questo però a condizione che il comportamento “socialmente rilevante” sia, in sé, buono e non arrechi alcun male a nessuno. Il comportamento omosessuale invece reca gravissimi danni, prima di tutto agli stessi omosessuali, in quanto li mette in una condizione di oggettiva e disperata sofferenza, e poi reca gravissimi danni anche alla comunità, in quanto priva di nuove energie la capacità riprodursi dell’ umanità.
Inoltre, se dovessimo assumere, come criterio per normare un comportamento, quello della “rilevanza sociale”, allora dovremmo normare anche la pedofilia.
Gentile Giancarlo, grazie del tono pacato e cortese della Tua risposta, ma a quanto da Te sostenuto oppongo quanto segue. 1) non vedo in che modo una normativa possa recare gravissimi danni agli omosessuali stessi, visto che già esperiscono una condizione di convivenza. 2) la sterilitè omosessuale è nei fatti e prescinde da qualsiasi normativa. 3) Il confronto con la pedofilia non è pertinente, in quanto riguarda un atto di sopraffazione nei riguardi di bambini che non si possono difendere, mentre due adulti omosessuali si presume, fino a prova contraria, che siano consenzienti e non compiano reati. Cordialmente. Vincenzo
Ma quali gravissimi danni? Ma se siamo in netta crescita e abbiamo raggiunto oltre i 7 miliardi di esseri umani, le cose sono 2: o che fino a qualche anno fà gli omosessuali erano così diffusi che c’erano poche nascite o che, grazie alle cure che pian piano si stanno rendendo accessibili alla gente, il tasso di mortalità è nettamente diminuito. Inoltre, mettici gli stupratori, nel minestrone. E’ sottinteso che si parla di persone adulte e consenzienti.
L’occidente non sta crescendo: l’Europa si sta ESTINGUENDO, E QST E’ LA PRIMA CAUSA DELLA CRISI ECONOMICA.
Certo, la causa della crisi economica è il basso tasso di natalità in europa … chi era quel fesso che diceva che la crisi era partita dall’america e da speculazioni economiche scellerate? Costui era sicuramente una capra …
Ringranzia tutti coloro che con la parola “famiglia” si ci riempiono la bocca, ma non hanno fatto una mazza per aiutare le persone a costruirsi un futuro, basta dare la colpa agli omosessuali: diciamo le cose come stanno: a iniziare dagli imprenditori che non vogliono assumere donne sposate e in giovane età, con la scusa di un’eventuale gravidanza (e non dirmi che non è vero perchè mi è stato detto in faccia, ad una mia conoscenza, quando ha detto alla datrice di lavoro di essere incinta, si è sentita rispondere di abortire) non ci sono asili a prezzi decenti e con orari che coprono tutte le esigenze lavorative, le paghe medie sono pietose e se ti lamenti, a te italiana, sono capaci anche di portarti via il figlio, a 100 euro al giorno in strutture cosiddette “protette”, piuttosto che darti 1/3 della cifra per vivere in modo dignitoso con i tuoi figli. Non si può tornare indietro e mettere al mondo figli con la consapevolezza di farli diventare straccioni ignoranti, io almeno, la penso così…
anch’io, ma qst non cambia il dato di fatto
Ecco, notizie come questa sono la dimostrazione che tutte le moderne teorie sull’identità di genere sono delle emerite idiozie che conducono a conseguenze nefaste per la società e la libertà: http://www.corrispondenzaromana.it/bioetica-le-follie-della-neutralita/
Ed è anche la dimostrazione che qualsiasi tentativo di normalizzazione dell’omosessualità è un’assurdità, con buona pace di quanti qui, da “cattolici”, propongono riconoscimenti delle unioni di fatto et similia.
Ma vi rendete conto che istituire un registro delle unioni di fatto equivale a giustificare,a legalizzare il peccato?Chi vuol essere in abominio a Dio?Poi ci si sorprende che i terremoti sulla terra sono in aumento!
Io — se la mia opinione è di qualche interesse per qualcuno — non penso l’omosessualità sia un male morale. Non si capisce perché dovrebbe esserlo all’interno di una visione morale “naturale” (cioè tale che non faccia riferimento alla Rivelazione). Quindi dissento da quanto affermato da Alessandro. Tuttavia, benché su basi argomentative differenti, concordo con lui nel non vedere nessuna ragione plausibile per un quadro giuridico ad hoc per le coppie omosessuali in quanto tali. Non ne capisco proprio la ragion d’essere. Avverto però Alessandro che proposte di legge come i DICO non si presentano come quadri giuridici che tutelano coppie di fatto omosessuali, ma come contratti sociali che possono essere stipulati anche tra coppie eterosessuali.
Qui ritorna la questione se un ateo può parlare di “male morale” senza cadere in contraddizione. Cos’è la morale se non una mera illusione per lui, figli del caso evolutivo? Ma questo è il solito discorso a parte.
Se ho capito bene anche tu sei contrario alla tutela giuridica delle coppie omosessuali, giusto?
La questione si pone per tutti: atei e credenti! Sì, sono contrario!