Il Papa in visita a Milano? Porterà 57 milioni alla città

Il fantasioso gregge anticlericale non è contento della figuraccia a reti unificate di quest’estate, quando ha voluto far credere che la Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid avrebbe messo in ginocchio dal punto di vista economico un Paese già stretto dalla morsa della crisi. I membri delle varie associazioni di Atei e liberi pensatori (sic!), hanno accolto i pellegrini con insulti, sputi e bestemmie, come documentano questi video. Poi è arrivata la conferma che la GMG ha prodotto un’entrata di 476 milioni di dollari, di cui 37 milioni sono stati incassati dallo Stato in ragione dell’Imposta sul valore aggiunto (Iva).

Il Papa nei giorni dal 1 al 3 giugno 2012 sarà in visita a Milano in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie (www.family2012.it) e il polverone è puntualmente ripartito, fomentato anche da tristi volti del grande schermo, come Fabio Volo («Volo disperato», come ha commentato Giovanni Fighera  recensendo alcune tristi opere dell’attore milanese).

Ma uno studio della Camera di Commercio di Monza e Brianza ha già affermato che l’evento genererà un indotto economico di oltre 57 milioni di euro, tenendo conto della previsione di almeno un milione di presenze per la messa che il Papa celebrerà domenica mattina al Parco di Bresso. Oltre 52 milioni verranno spesi tra alloggio e ristorazione a Milano e hinterland, spiegano dall’ente camerale, il restante servirà a coprire le spese di trasporti e altri servizi. I costi dell’evento, invece, saranno attorno ai 10.200.000 euro come ha spiegato Daniele Conti, consigliere delegato della Fondazione Milano Famiglie 2012.

La notizia ha stranamente trovato risalto nelle agenzie di stampa, come “Asca”, e qualche quotidiano, come “Libero”. Per ora l’articolo migliore, comunque, è stato pubblicato da “Qelsi, blog d’informazione”.

Ricordiamo che la Caritas ha subito organizzato una raccolta fondi per i terremotati dell’Emilia, Benedetto XVI è stato tra i primi a contribuire donando una cifra simbolica di 100 mila euro, la Chiesa italiana ha invece inviato un milione di euro come primo aiuto. Sarebbe importante che il Comune di Milano potesse a sua volta contribuire destinando parte dei soldi che arriveranno alla città grazie all’Incontro Mondiale delle Famiglie.

174 commenti a Il Papa in visita a Milano? Porterà 57 milioni alla città

  • Luca ha detto:

    Solo per precisare che la Chiesa ha stanziato 1 MILIONE DI € per i terremotati, più i campi Caritas

    http://www.chiesacattolica.it/chiesa_cattolica_italiana/news_e_mediacenter/00030596_Solidali_con_l_Emilia___provata_dal_sisma.html

    • Redazione UCCR ha detto:

      Grazie, inseriamo nell’articolo.

    • Luca S. ha detto:

      Con tutto il rispetto, la Chiesa dovrebbe continuare a svolgere la sua missione, che è rappresentare il corpo di Cristo in terra. I radicali e gli atei che si sforzano di fare la contabiità alla Chiesa per le opere di bene, non hanno capito quale sia la funzione della Chiesa, che non è un ente di beneficenza. Non è che la Chiesa si legittima di più o di meno a seconda di quanti euro spende per opere di bene invece che in arredi sacri o liturgia.
      Poi le Associazioni cattoliche, legate alla Chiesa, sanno certamente svolgere bene il loro compiti umanitari.

  • Enrico da Bergamo ha detto:

    Lunedì in duomo a Milano ho fatto 1 ora di coda per confessarmi.

  • Andrea ha detto:

    Un milione e centomila Euro, campi ed assistenza agli sfollati in Emilia e continuano a pestarla con l’annullamento della visita del Papa a Milano; e ad esaltare la donazione del Dalai Lama (50000 Euro). Intendiamoci, è un atto onorevole, ma non puoi mascherare l’Operato Ecclesiastico per odio Clerofobico!…

    Vabbé che poi nel momento del bisogno mi sa che dovranno un po’ chinare la testa in coda a Chiese e Parrocchie.

    • edoardo ha detto:

      …non possono mascherare l’operato ecclesiastico per odio clerofobico?
      Ma quelli ci vanno a nozze!
      Anche se la chiesa ne avesse dati non uno, ma dieci di milioni, non conta niente perchè l’unico loro scopo nella vita è la soluzione finale del cristianesimo, chiesa e cristiani.
      E’ molto importante la manifestazione milanese, non solo per i cattolici che vi parteciperanno, ma soprattutto per gli altri che non saranno presenti, anche non cattolici, perchè è un segno tangibile della presenza. In altre parole, c’è chi continua a ripetere il disco rotto che il cattolicesimo sta sparendo in Italia e le messe sono vuote e la gente sta abbandonando la religione e diventano tutti atei, invece queste manifestazioni sono la dimostrazione che quello che affermano gli anticattolici è falso, e la gente comune è cattolica, anche se non tutti frequentano assiduamente.
      La GMG di Madrid è stata un grande smacco per loro, lo è stato il viaggio pastorale in UK, quello di portata storica a Cuba e Messico, e lo saranno anche le giornate milanesi del papa.

    • domenico ha detto:

      Allora anche il Dalai Lama poteva rinunciare alle sue visite in Italia e donare tutto ai terremotati!
      http://www.dalailama-milano2012.org/

      Ma noi non cadremo nel ridicolo di fare simili richieste…vero?

  • Leonardo ha detto:

    Ma il tweet di Fabio volo?
    “i blogger conteggiano almeno 6 milioni di euro…”

    I blogger.

    Ah, quanto sono creduloni questi Cattolici. Dei veri pecoroni.

  • Roberto Dara ha detto:

    La frase finale dell’articolo è sicuramente ad effetto, peccato che dei 57 milioni di entrate stimate (comunque ancora incerte) ben pochi arriveranno al Comune, che viceversa affronta spese certe. La polemica sulla visita era nata invece per proporre al Papa un’alternativa, e cioè di svolgere questa importante giornata nelle zone terremotate (tra l’altro relativamente vicine a Milano), consentendo quindi di destinare direttamente le entrate di un evento del genere alle aziende e alle popolazioni colpite.

    • Piero ha detto:

      peccato che dei 57 milioni di entrate stimate (comunque ancora incerte) ben pochi arriveranno al Comune

      E meno male, altrimenti sai che fine facevano?

      e cioè di svolgere questa importante giornata nelle zone terremotate (tra l’altro relativamente vicine a Milano),

      Cioe’, tu vuoi far svolgere un avvenimento di questa portata nelle zone terremotate? portare UN MILIONE DI PERSONE con tutti i loro problemi di logistica, nelle zone che hanno bisogno di tutto?
      Senza contare i problemi di sicurezza con il Papa e le autorita’.
      Non hai idea dei problemi che vuoi provocare.

      Mi ricordo tutto il casino fatto dai soliti noti quando Giovanni Paolo II volle portare la sua solidarieta0 ai terremotati dell’Irpinia.
      Non sai cosa dici.

      • Roberto Dara ha detto:

        Non sono io che ho fatto questa proposta. Il G8 fu spostato, i problemi di logistica e sicurezza (non lievi) furono superati, anche se ovviamente ci fu più tempo a disposizione. Molte delle persone che parteciperanno alla giornata arrivano in pullman o in auto privata il giorno stesso, per loro non sarebbe stato un problema, le zone terremotate non sono distrutte, le strade funzionano, comunque, ripeto, la proposta non è stata mia, e oggettivamente mi rendo conto che non sarebbe stato facile. Ma parlarne quantomeno è lecito. In ogni caso l’articolista propone che il Comune di Milano, dopo aver sostenuto le spese note per la giornata, dovrebbe anche farsi carico di donazioni alle zone terremotate, come se i soldi generati dall’evento arrivassero al Comune. Mi sembra una frase ad effetto demagogica. Facessero le donazioni i ristoratori, i commercianti, gli albergatori, e tutti quelli che incasserebbero questi 57 milioni.

        • Enrico da Bergamo ha detto:

          Il G8 comporta lo spostamento di 3000 persone non 1 milione ed i servizi di emergenza per 1 milione di persone?

          • domenico ha detto:

            e molte vengono dall’estero con viaggi e hotel già prenotati e vista la vicinanza dell’evento immagino abbiano già dato gli anticipi senza possibilità quindi di riavere indietro il denaro.

        • Piero ha detto:

          Il G8 fu spostato,

          Gia’.
          Tre mesi dopo.
          Portando 25 persone in una caserma.
          E sentendo le critiche dei soliti noti “Sciacallo!” “Ti vuoi fare bello con i morti!”.

          arrivano in pullman o in auto privata il giorno stesso, per loro non sarebbe stato un problema, le zone terremotate non sono distrutte, le strade funzionano,
          Gia’.
          ‘Spetta gruista, aspetta ad abbattere quel muro pericolante, fai passare il pulmann e le centinaia di macchine dietro.
          Ambulanza, fermati e fai passare le persone.
          Medico, aspetta a fare la flebo al terremotato, non vedi che c’e’ la bambina che e’ caduta e di e’ sbucciata il ginocchio?

          ripeto, la proposta non è stata mia
          ed e’ una proposta del c…

          Facessero le donazioni i ristoratori, i commercianti, gli albergatori, e tutti quelli che incasserebbero questi 57 milioni.
          Ed e’ proprio quello che faranno.
          Problemi?

          P.S.: secondo te di quei 57 milioni di affari portati dall’evento, quanta parte se ne becca il Comune?
          P.P.S.: curiosita’ mia: ma hai mai lavorato o sei uno studente a carico di papa’?

          • Roberto Crociera ha detto:

            lol in 10 giorni trovare migliaia di famiglie pronte ad offrire un posto letto a tutte le persone che arrivano dall’estero in fin dei conti quando le case crollano e vengono evacuate si sa che i posti letto abbondano. . . e quando in una zona disastrata arrivano 1000k di persone si sa che tutto diventa facile sopratutto se si devono muovere ruspe e gru. Zi ma ragiona no?

            Obama&Co. sono stati portati in abruzzo per poter fare vedere di prima persona il disastro affinchè scucissero gli sghei per ricostruire, perchè se un personaggio importante è fotografato in uno scenario particolarmente suggestivo è mediaticamente costretto ad aiutare.

          • Roberto Dara ha detto:

            Di quei 57 milioni il comune se ne becca una minima parte, sicuramente meno di quelli che spende. Non ho capito sinceramente l’ultima domanda.

            • Roberto Crociera ha detto:

              Probabilmente non ci guadagna direttamente (tassazione diretta) ma ci guadagna in quanto le spese effettuate sul territorio aumentano la ricchezza totale della città.
              Che poi alla fine manco si svolge a milano sta manifestazione :p

            • Piero ha detto:

              Forse ci lavori tu, visto che dici che “sicuramente meno di quelli che spende“. Come fai ad esserne cosi’ sicuro? Ti fidi 😀 ?
              Solo di IVA sono quasi 12 milioni…

              L’ultima domanda era riferita al fatto che tutti in Italia siamo commissari tecnici, capitani di nave, magistrati, poliziotti e ingegneri.
              Mi sembra di sentire qualcuno che non ha mai avuto a che fare con la realta’,con i problemi reali lavorativi/organizzativi.
              In altre parole: hai idea di come si organizzi una cosa cosi’ grande?
              Mi sembra di sentire quelli del marketing:devi fare una cosa che possa trasportare un elefante pero’ deve poter stare nel taschino, deve essere del materiale piu’ resistente che c’e’ pero’ deve essere economico….

              Allora: ti sei confrontato con i problemi reali, di tutti i giorni, o stai nell’iperuranio delle idee, stipendiato da chi fatica per te?

              • Roberto Dara ha detto:

                Caro Piero, da quando in qua l’IVA va ai Comuni?

                Comunque, è ovvio che non si può spostare questo evento all’ultimo momento, e chi ne aveva parlato lo ha fatto più per spirito polemico che altro. Ma una considerazione viene spontanea, alla luce di questo articolo: la giornata della famiglia non deve essere spostata perché sarebbe impossibile logisticamente, o perché comunque è un affarone economico per la città che la ospita? No, perché se, come pare dall’articolo, questa seconda opzione sia quella che conta, non mi pare che sia uno spirito così nobile: facciamo venire il Papa perché ci porta anche dei soldi… Qualcuno duemila anni fa scacciò in malo modo i mercanti dal tempio… Ma di sicuro l’articolista non aveva questa intenzione, anche se forse i titoli ad effetto non sono il suo forte…

                P.S. Lavoro da molti anni, sono attempato. E non lavoro nel marketing, ma nel settore più prettamente commerciale, in prima linea, quindi so bene cosa significhi il tutto.

                • Roberto Crociera ha detto:

                  lo stato LAICO promuove e agevola una manifestazione religiosa per un ritorno economico oltre che di immagine.
                  lo stato RELIGIOSO promuove una manifestazione religiosa per un ritorno comunitario.

                  Alla fine è come ospitare i mondiali o le olimpiadi

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Oddio, speriamo di no, vista la fine che ha fatto la Grecia per ospitare le Olimpiadi e il buco che si annuncia anche per Londra!

                    • Roberto Crociera ha detto:

                      so che fai dell’ironia però sii elastico zì perchè capirai anche tu la differenza fra una piccola manifestazione e i mondiali/olimpiadi non voglio tu dimentichi che per le olimpiadi si costruiscono gli stadi si rifanno le strade si costruiscono le cittadelle dello sport blablablablablabla. qui si fa servizio d’ordine e si mondano un paio di palchi . . .

                      la grecia in crisi per le olimpiadi . . . u signur . . .

                    • Roberto Dara ha detto:

                      La Grecia è andata in crisi anche per le Olimpiadi, ovviamente non solo.

                • Piero ha detto:

                  da quando lo Stato fa i trasferimenti agli enti locali.
                  Per non parlare poi delle addizionali IRPEF locali.

            • Gennaro ha detto:

              Devi aggiungere anche il ritorno mondiale di pubblicità alla città. E’ questo che conta moltissimo, così come è stato per il Comune di Madrid.

          • Roberto Dara ha detto:

            Tu invece lavori alla camera di commercio di Milano immagino, visto che sai già che tutti quei commercianti faranno le loro donazioni.

            • Roberto Crociera ha detto:

              Tu conosci qual’è la composizione del pil di una città vero? ovviamente saprai che la ricchezza aumenta anche in base ai consumi no?
              per mettertela “fascile fascile” se io spendo 10 al fine di far aumentare la ricchezza di 50 avrò una copertura primaria dovuto alla tassazione diretta (IVA) e una copertura secondaria dovuta alla tassazione sull’utile ottenuto. Se ci sarà del nero, cosa probabile (in lombardia si evadono 15 euro ogni 100), la tassazione ricadrà comunque sulla tassazione diretta sui consumi finali degli esercenti. In poche parole di riffa o di raffa lo stato ci guadagna sempre 🙂

              • Piero ha detto:

                E’ una vecchia “tara” statalista: i soldi dei privati cittadini sono comunque dello Stato/Citta’/Ente locale e solo a loro, Illuminati, spetta decidere come e dove spendere.

              • Roberto Dara ha detto:

                Infatti io mi riferivo agli introiti del Comune, non a quelli dello Stato. L’articolista chiede al Comune di fare la donazione, non allo Stato, e il Comune, da un evento del genere, non ha ritorni immediati, come amministrazione. I ritorni sono per i cittadini, e su quello non si discute.

                • Ercole ha detto:

                  Il Comune non ha solo ritorni diretti, ma anche indiretti (dai cittadini). Ben venga una donazione del Comune sul surplus che emergerà dall’evento!

            • Fabio Moraldi ha detto:

              Dara, dovresti anche provare a mettere da parte il tuo livore e tentare almeno di ragionare: l’aumento della ricchezza di una città è un beneficio per tutti, comune compreso. Fai uno sforzo, ok? Inoltre se vuoi anche smettere di essere incoerente, incomincia a dannarti anche contro il gay pride, a presto.

              • Roberto Dara ha detto:

                Io non ho livore Moraldi, figurati, l’aumento della ricchezza di una città è un beneficio per tutti e non si discute, ma nel caso specifico la mia annotazione, come spiego sopra, era derivata dal fatto che l’articolista chiede, maliziosamente, al Comune di Milano (notoriamente amatissimo da questo blog da quando c’è la nuova giunta) di fare una bella donazione ai terremotati invece di lamentarsi, perché questa giornata gli porterà moltissimi soldi (dopo che ne ha spesi un bel po’), mentre non è proprio così per i motivi che ho spiegato. Credo che i gay pride costino molto ma molto meno ai comuni che li ospitano.

                • Fabio Moraldi ha detto:

                  La nuova giunta vuole i registri per i gay, è questo che non la rende amabile, non è certo il colore politico. Detto questo, il Comune avrà un guadagno diretto e indiretto e la richiesta è legittima. I gay pride costano poco soltanto perché sono ancora pochi i fondamentalisti che vi partecipano…sempre soldi pubblici sono, anche di chi è contrario.

                  Una fiera di maschi col costumino rosa che mimano atti sessuali davanti ai bimbi delle coppie gay con musica da discoteca sparata a tutto volume a spese dei cittadini, quando a pochi km la gente non ha nemmeno più un vestito di ricambio. Capisci da quale cultura provieni e quale cultura sostieni?

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Carissimo Moraldi, io non provengo da nessuna delle culture che tu sospetti, io sono cresciuto in ambienti molto cattolici, ma fortunatamente anche molto aperti. La tua descrizione dei Gay Pride è piena di luoghi comuni omofobi, per una manifestazione celebrata in tutto il mondo libero da diversi decenni. Se a qualcuno non piace, siamo in democrazia e bisogna accettare anche le idee di chi non la pensa come noi. Quando si tornerà a votare le giunte, la maggioranza deciderà se i soldi sono stati spesi bene o male dalle amministrazioni.

                    • Fabio Moraldi ha detto:

                      Sei un caso interessante Dara, prima giochi a fare il liberale, poi affermi la classica frase (finta): “Se a qualcuno non piace, siamo in democrazia e bisogna accettare anche le idee di chi non la pensa come noi”….poi se qualcuno afferma di non condividere il Gay pride lo insulti definendolo classicamente “omofobo”.
                      E questo spiega tutto di chi tu sia e di quale sia la violenta e discriminatrice cultura che sostieni.

                      “Quando si tornerà a votare le giunte, la maggioranza deciderà se i soldi sono stati spesi bene o male dalle amministrazioni”. Immagino che questo valga anche per le manifestazioni religiose, vero?

                      Vorrei farti vedere un po’ di foto del Gay Pride….così vediamo se la descrizione che ne ho fatto coincide alla realtà o meno, in caso affermativo sei libero di definire “omofobi” i fotografi che evidentemente hanno ritoccato queste foto: https://www.google.it/search?sugexp=chrome,mod%3D6&q=gay+pride&um=1&ie=UTF-8&hl=it&tbm=isch&source=og&sa=N&tab=wi&ei=P5vHT9OcMInP4QTc77XCDg&biw=1366&bih=600&sei=QJvHT9bfN6X_4QS2x8GsDg

                    • Roberto Dara ha detto:

                      Tu non è che non condividi il Gay Pride, tu insulti il gay pride insinuando che sia un evento che induce alla perdizione e rovina i bambini che assistono a delle scene immonde. Questo, a mio parere, è un giudizio parziale ed omofobo. Sei ovviamente libero di pensarlo, e sinceramente credevo che il termine omofobo non fosse per te un insulto, visto quello che hai scritto. Ma se ti sei offeso, ti chiedo scusa.
                      Quello che succede nei Gay Pride è ben noto a tutti, anche perché è una manifestazione pubblica e non segreta, è una sfilata con persone molto colorate, molto mascherate, spesso anche poco vestite, paragonabile ad un carnevale, magari di Rio perché lì fa caldo e sono tutti mezzi nudi lo stesso. La particolarità è che la maggioranza dei partecipanti (non tutti) è gay, e vuole festeggiare la propria appartenenza.
                      Mi rendo conto che ai bacchettoni questa cosa non piaccia, ma per me sono affari loro.

                    • Piero ha detto:

                      peccato (per te) che al carnevale non mimino rapporti sessuali anali e orali con qualunque cosa si muova, e non mostrino il deretano anche ai bambini.

                    • Fabio Moraldi ha detto:

                      Bello…un carnevale sessuale a spese dei cittadini. Se ne sente proprio il bisogno!

                      Evviva la fiera del nulla! Il Gay Pride è proprio l’immagine disperata della cultura omosessuale, che ha bisogno di mostrarsi luccicante per mascherare il vuoto che ha dentro di sé.

    • lorenz ha detto:

      Quella dell’alternativa è la miglior battuta scritta da un ateo qua dentro

    • Laura ha detto:

      Io annullerei il Gay Pride di Bologna, tu Roberto Dara?

      • Roberto Dara ha detto:

        Non è una decisione che posso prendere io, come quelle sulle visite papali in qualunque posto. Io non annullerei mai nessuna manifestazione, perché ritengo la libertà di manifestare un diritto inalienabile dei cittadini. Evidentemente tu non sei così amante dei diritti individuali. I Gay Pride costano molto poco ai comuni che li ospitano, a meno che i comuni non vogliano volontariamente contribuire finanziando qualche iniziativa collaterale.

        • Fabio Moraldi ha detto:

          1) “I Gay Pride costano molto poco ai comuni che li ospitano”…quale fonte per questa affermazione?

          2) “Io non annullerei mai nessuna manifestazione, perché ritengo la libertà di manifestare un diritto inalienabile dei cittadini”….anche il partito dei pedofili olandese?

          3) “non sei così amante dei diritti individuali”…i diritti individuali sono già previsti per tutti i cittadini in quanto esseri umani. Hai proprio spigato l’inutilità delle fiere dell’omosessualità orgogliosa.

          • Roberto Dara ha detto:

            Se Laura vuole annullare il Gay Pride, si arroga un potere che annulla un diritto. Io non lo farei. I pedofili olandesi li lasciamo in Olanda, se vogliono fare una manifestazione su quel tema ovviamente incorrono nell’apologia di reato, e quindi si assumeranno le responsabilità del caso. I Gay Pride sono autofinanziati e i Comuni pagano le spese normali come quelle di qualsiasi altra manifestazione, vigili urbani, pulizia strade, esattamente come alla giornata della famiglia. A volte capita che i Comuni finanziano delle iniziative collaterali, mostre, spettacoli, ma non è sempre così.

            • Fabio Moraldi ha detto:

              1) “I Gay Pride sono autofinanziati”…fonte? “I Gay Pride costano molto poco ai comuni che li ospitano”..quale fonte per questa affermazione?

              2) “se vogliono fare una manifestazione su quel tema ovviamente incorrono nell’apologia di reato”…hanno anche un partito politico, non c’è nessuna apologia di reato secondo la legislazione olandese. Lasceresti manifestare anche loro in Olanda?

              • Roberto Dara ha detto:

                Se la legislazione olandese non prevede l’apologia di reato, hanno tutto il diritto di manifestare. In Italia non potrebbero. Cosa dovrei fare, sparargli addosso?

                • Fabio Moraldi ha detto:

                  Mi fa piacere che tu faresti manifestare i pedofili. Evidentemente sei una persona dotata più di coerente che di etica e morale.

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Io farei manifestare chiunque nell’ambito delle leggi democraticamente approvate, in Italia i pedofili (così come i neonazisti) non potrebbero per la legge sull’apologia di reato, in Olanda sì. Se la maggioranza degli olandesi volesse impedire queste manifestazioni, approverebbero la legge sull’apologia. Evidentemente loro preferiscono punire i reati veri e non le opinioni, anche se favorevoli a reati. Non conosco la legislazione olandese, ma credo che la pedofilia sia un reato anche lì.

                    • Fabio Moraldi ha detto:

                      Quindi è giusto che i pedofili e i neonazi manifestino perché “la maggioranza lo vuole”. Grazie per aver dimostrato ancora una volta l’inconsistenza e la pericolosità dell’essere amorali, ovvero il non avere giudizi assoluti (la pedofilia è sempre un male!). Mentre tu, da ateo, non puoi che affermare che la pedofilia è male solo se lo ritiene la maggioranza.

                    • Roberto Dara ha detto:

                      In una democrazia si accetta il volere della maggioranza, ma ognuno ha il diritto di non essere d’accordo. Per me la pedofilia è un male sempre anche se c’è qualcuno che non la pensa così. Ma se la legge consente a questi poveracci il diritto di manifestare, non sarò mai io quello che glielo impedirà, se la maggioranza riconosce questo diritto.

                    • Fabio Moraldi ha detto:

                      Perfetto: in una democrazia si accetta il volere della maggioranza e quindi se la maggioranza è nazista, occorre accettare il nazismo. Se è cannibale occorre adeguarsi e se è pedofila ben venga.
                      Questo è il pensiero dell’ateo Roberto Dara. In caso contrario deve giustificare l’uso del “sempre”, in quanto essendo ateo è per forza relativista. E il relativismo non può accogliere nessun “sempre”.

                      Noi credenti invece possiamo dire: la pedofilia è SEMPRE sbagliata, checché ne dica la maggioranza.

                • Fabio Moraldi ha detto:

                  P.S.
                  Ti ricordo che l’Olanda è al primo posto nei Paesi gay-friendly (oltre che pedo-friendly).

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Scusami Moraldi, se mi paragoni i gay ai pedofili, poi non ti lamentare se qualcuno ti dà dell’omofobo!

                    • Fabio Moraldi ha detto:

                      Lascia da parte gli insulti. Rispondi: è vero o è falso?

                    • Roberto Dara ha detto:

                      Non lo so e non mi interessa, sul gay-friendly ne ho piacere, sul pedo-friendly non credo proprio ma comunque sono affari loro, ed in ogni caso questo accomunamento è forzato e triviale.

                    • Fabio Moraldi ha detto:

                      Bravo, te la sei cavata con il “non so”. Sei stato furbo, ma sappi che il tuo imbarazzo ha risposto per te.

  • Ugo La Serra ha detto:

    Ciò vuol dire che per l’evento verranno spesi, oltre ai soldi pubblici, altri 57 milioni da parte dei partecipanti.
    Soldi che si potrebbero destinare a scopi molto più utili.

    • Roberto Crociera ha detto:

      perdonami ma allora non andare in vacanza ne al cinema ne a mangiar fuori, non comprarti abiti e portati sempre il pranzo al sacco quando vai a lavoro perchè quai soldi potrebbero essere usati per scopi più utili 😉

      • Ugo La Serra ha detto:

        No. Semmai tutto quello che spendo in cinema, ristoranti e vacanze, le sommo al mio reddito. 🙂

    • domenico ha detto:

      vogliamo vedere quanto il Comune di Roma spende per il concerto del primo maggio?
      un concerto che alla Città non porta nulla visto che tutti quei giovani non dormono certo negli alberghi!

      • Roberto Dara ha detto:

        Il concerto del primo maggio è a carico dei sindacati, servizio d’ordine compreso.

        • Roberto Crociera ha detto:

          Giusto una domanda per curiosità, chi pulisce la piazza? ci sono ambulanze o cambionette della polizia vicine alla piazza? sono allocati particolari servizi d’ordine pubblici in caso di incidenti? ci sono treni gratis per recarsi nella città? domanda a cui non ho risposta e non ho neanche voglia di informarmi 🙁

          • Roberto Dara ha detto:

            I costi a carico del Comune ammontano tra i 100 e i 200 mila euro, che Alemanno quest’anno ha provato a chiedere ai sindacati (non so con quale risultato). Il servizio d’ordine pubblico (carabinieri e polizia), le ambulanze e i vigili urbani non vengono pagati mai da nessun organizzatore, sono servizi che devono essere forniti obbligatoriamente per chiunque comunichi alla questura di voler tenere una libera manifestazione (comprese le partite di calcio, di cui forse ignoriamo i costi collettivi di ordine pubblico). Di tutti questi costi, solo i vigili sono a carico del Comune, che quest’anno ha chiesto pure un contributo al governo. Sui treni non so, ma anche quelli non sono eventualmente a carico del Comune. Anche se è vero che pochi dei partecipanti vanno in albergo, è comunque un evento di risonanza nazionale che porta soldi alla città, sicuramente più dei 100-200 mila euro che il comune sborsa per i servizi che è obbligato a fornire. Per intenderci, 200 mila euro è il costo medio annuo del compenso di un consulente di un certo livello, e al Comune di Roma non ne mancano.

            • Gennaro ha detto:

              Ma perché quelle 200 mila euro non vengono destinate ai terremotati, Dara? Non ti sembra uno spreco enorme?

            • Luca ha detto:

              Caro Roberto, ho letto un po’ dei tuoi commenti e ti dico: fattene una ragione, la Camera di Commercio ne sa più di te.
              E se fa una stima che l’indotto sarà di circa 57 milioni, per forza di cose la città di Milano ne ricaverà un vantaggio: soldi che entrano negli esercizi commerciali, cioè soldi che fanno girare l’economia, cioè anche soldi che finiscono in tasse (e quindi allo Stato).

              Capisco che non ti piaccia la manifestazione, ma cercare di confutare i numeri della camera di Commercio è francamente ridicolo.
              E anche dire che il Comune afronterà delle spese… di fronte a cifre del genere è semplicemente ridicolo

              • Roberto Dara ha detto:

                Luca forse non hai letto bene i miei commenti. Io non ho affatto confutato i numeri della Camera di Commercio, anzi spero che l’introito per Milano città sia anche superiore, visti i tempi. Io ho solo criticato la frase finale dell’articolo che, maliziosamente, si augura che il Comune di Milano (quello di cui è sindaco l’amatissimo – dal blog – Pisapia) invece di lamentarsi perché spende, faccia una donazione ai terremotati visto l’enorme introito che il Comune riceverà. Ecco, a me non sembra che il Comune (non la città e gli operatori economici) riceverà tutto questo enorme introito, in base a come verranno ripartite tra profitti e tasse le entrate previste.
                Sulla manifestazione, non ho detto nulla, è una manifestazione degna di ogni rispetto, anche perché avrà un grosso successo di partecipanti.

                • Luca ha detto:

                  OK, ora ho capito.
                  In realtà dubito che il Comune non ne ricavi nulla, anche solo in utilizzo di mezzi pubblici o parcheggi. Ma più in generale direi che non posso parlare perhè non sono informato

                  • Roberto Dara ha detto:

                    Sicuramente ne ricava, ma probabilmente meno di quanto spende. In ogni caso va bene così.

                    • Piero ha detto:

                      E’ divertente vederti arrampicare sugli specchi per cercare di screditare la manifestazione.
                      Specilmente quando ti illudi che il concertone del primo maggio a Roma costi “solo” 200.000 euro. Quando costa almeno 1,2 milioni di euro, pagati dalla RAI, cioe’ ancora da noi.
                      Ma chi te l’ha detto che spendera’ meno di quanto ricevera’?
                      Sei Tabacci, il magnifico assessore alle finanze del Comune?

                    • Piero ha detto:

                      e naturalmente quando con questo cerchi di far dimenticare la tua prima corbelleria proposta di fare la manifestazione nei luoghi terremotati, ovviamente solo per il gusto di far provare rimorsi di coscienza e tutto il resto… Ma si sa, c’e’ sempre un secondo fine negli anticlericali, specialmente quando fanno finta di voler fare beneficenza…

                    • Roberto Dara ha detto:

                      Ti ricordo che la corbelleria non è mia, io l’ho solo citata. Il concertone del 1 maggio (citato da altri, non da me) costa 200.000 euro al Comune, le altre spese le pagano gli sponsor, compresa la Rai, che, se lo trasmette, deve appunto pagare i diritti come per qualsiasi altra cosa che decide di trasmettere.

                    • Jack ha detto:

                      “Sicuramente ne ricava, ma probabilmente meno di quanto spende”.

                      Questo non risulta alla Camera di Commercio. Potresti portare delle prove per quanto affermi che annullino lo studio realizzato? Ti ricordo che parte dei finanziamenti arrivano dalla CEI e dalla Diocesi di Milano.

                • Salvatore ha detto:

                  La tua critica è già stata smontata: il Comune avrà introiti diretti e indiretti.

    • Fabio Moraldi ha detto:

      Certo che quando gli anticlericali cominciano a ragionare c’è da farsi sempre due risate, eh?

  • Vincenzo ha detto:

    é sempre la solita storia: quandi si muove il Papa tutti a scandalizzarsi dei costi connessi e dei vari intralci! Quando invece c’è una manifestazione della CGL (per carità, più che legittima ) o il Gay Pride quasi nessuno si lamenta x i disagi e le spese che questi eventi comportano x la collettività. Due pesi e due misure. Ricordiamoci anche che se l’Italia è il concentrato di bellezze artistiche che è, con conseguenti ritorni economici turistici, lo deve x buona parte a quanto nei secoli ha fato la Chiesa.

  • Pino ha detto:

    ahahahahah il Comune di Milano di Pisapia. Ma quelli sono impegnati nel registro delle unioni gay.

  • Castigamatti ha detto:

    E sul finanziamento al festival del cinema gay https://www.uccronline.it/2012/05/17/alcuni-privilegi-degli-omosessuali/ con fior fior di film eh… che sono andati a vedere in quattro gatti però) come mai nessuno ha polemizzato?

    I “soloni” che tanto criticano non sanno come vengono scelti i luoghi dove il papa va in visita apostolica? Anche sulla base della necessità di dar lavoro alla popolazione locale!

  • Nicholas ha detto:

    ” hanno accolto i pellegrini con insulti, sputi e bestemmie, come documentano questi video. ”

    Che tristezza l’intolleranza…

  • Gabriele ha detto:

    Con grande dispiacere ho notato che anche molti cattolici si sono accodati a questa ennesima campagna anticlericale senza esercitare il proprio senso critico.

  • Alessandra ha detto:

    Ma dopo Madrid ancora si dicono stupidaggini di questo tipo? Ma non ne avete abbastanza? Ma perchè non si dice la verità una volta per tutte? Per chi si tira fuori queste proposte del cavolo il Papa dovrebbe:

    1) stare in galera
    2) visto che questo non è possibile, stare chiuso dentro il Vaticano
    3) in mutande
    4) e parlare solo a comando e dire quello che, di volta in volta, è più conveniente.

    Mi spiace, ma questo non accadrà mai.Mettetevi l’anima (ops,a quella non ci credete) in pace

  • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

    Visto che molto spesso nei commenti è stato tirato in ballo il Gay Pride di Bologna (che – a differenza di quanto affermano alcuni commentatori – non si svolge con finanziamenti pubblici), è bello sottolineare che il comitato organizzatore della manifestazione ha deciso di svolgere il Pride senza carri e musica in modo da devolvere i soldi risparmiati (che vengono dall’Arcigay) alle zone colpite dal terremoto: sicuramente un bel gesto e sono sicuro che tutti voi apprezzerete l’iniziativa dell’Arcigay.
    http://www.corriere.it/cronache/12_maggio_30/gay-pride-ridotto-bologna_25b49e0a-aa9a-11e1-8196-b3ccb09a7f99.shtml
    Visto che i gesti sono importanti sarebbe stato apprezzato anche una simile maggiore austerità nell’Incontro Mondiale delle Famiglie: meno spese e soldi risparmiati a vantaggio delle popolazioni colpite del terremoto. Avrei detto la stessa cosa per la parata del 2 giugno ma purtroppo le somme stanziate sono state già impiegate quindi non svolgere la manifestazione è totalmente inutile.
    Poi attenzione a parlare di “carità” da parte della Cei visto che la Cei ha un concetto molto strano di “carità”: documenti della Cei alla mano viene considerata “carità” anche creare una “scuola per la formazione di leader in Vietnam”.

    • Raffa ha detto:

      Ecco arrivato l’avvocato dell’Arcigay.

      1) Il Gay pride è finanziato pubblicamente:
      a) Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, in campagna elettorale ha dichiarato di voler togliere il finanziamento pubblico al Gay Pride: http://www.giornalelasfida.it/index.php?option=com_content&task=view&id=767&Itemid=29/

      b) Il consigliere regionale del Pdl in Toscana, Stefania Fuscagni, proprio pochi giorni fa ha invitato la regione ha finanziare le famiglie e non i gay pride: http://www.consiglio.regione.toscana.it/politica/comunicati-stampa-dei-gruppi-politici/comunicato/testo_comunicato.asp?id=9263&filtro=

      c) Una cosa simile è avvenuta a gennaio a Salerno, dove viene confermato che nell’ultimo Gay pride, 2005, vi furono finanziamenti pubblici: http://www.irno.it/home/salerno/7975-gay-pride-a-salerno-giovane-italia-precisa-qno-al-finanziamento-comunale

      d) Lo stesso in quello recente: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/2-maggio-2012/salerno-soffia-gay-pride-napoli-2004294004160.shtml

      2) Togliere i carri e la musica cosa può far risparmiare? Nulla, non sono certo questi i costi da eliminare. Il costo è la gente in piazza.

      3) All’Incontro Mondiale delle Famiglie arriveranno anche quelle terremotate, perché è un sostegno anche a loro, non solo economico. Inoltre, non c’è nessuna spesa prevista perché il tutto ritornerà almeno il triplo alla città di Milano, che potrà poi decidere di fare una donazione all’Emilia.

      4) Un Agnostico che parla di carità fa ridere, un Agnostico che vuole insegnare cosa sia la carità alla Cei fa piangere. Tutto è comunque già spiegato qui: https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/

      • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

        Raffino,
        se vuoi farti una cultura leggiti questo articolo. Trovi tutti i riferimenti ai documenti ufficiali della Cei…..

        http://www.cronachelaiche.it/2012/05/ripartizione-2012-dellotto-per-mille-bagnasco-annuncia-piu-carita/

        ps: hai mai visto il film “Mamma mia che impressione!” con Sordi? Ti vedrei bene per un remake…..

        • Raffa ha detto:

          Mi fa piacere che non hai saputo rispondere al mio commento, se non al punto 4)

          1) Quindi hai ammesso che il Gay Pride è finanziato dallo stato (comuni) al contrario di quanto hai detto all’inizio.

          2) 8×1000: credo che l’articolo citato sia completamente delirante. Ti rinvio a documentarti prima di linkare ancora una volta il giornaletto parrocchiale degli atei fondamentalisti. Puoi cominciare da qui: https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/

          • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

            Sul punto 1 ti ho risposto in basso.
            Sul punto 2 cosa sarebbe delirante? Tutti dati e cifre che provengono da documenti ufficiali della Cei e dal sito della Cei: basta solo riportarli e leggerli.

            • Raffa ha detto:

              1) Non hai risposto nulla di interessante. Rimane dimostrato che: il gay pride è finanziato con i soldi dei cittadini

              2) L’articolo è delirante in quanto pieno di errori e riferimenti imprecisi per dare conclusioni faziose. E’ un classico del giornaletto ufficiale dell’ateo fondamentalista.

    • edoardo ha detto:

      Non temere, che i tre giorni milanesi saranno una grande manifestazione di orgoglio cristiano con grande concorso di gente comune, quella stessa gente che col loro lavoro e le loro tasse sono la colonna portante dell’economia italiana.
      La chiesa ha già stanziato oltre un milione di euro per le prime necessità, ne darà ancora, ha messo in moto la macchina delle Caritas non solo locali emiliane che stanno lavorando a pieno regime, ma tutta la rete delle caritas nazionali e delle parrocchie per raccolta fondi e materiali da inviare.
      Quello che scrivi te: meno spese e maggiore austerità a vantaggio delle popolazioni….è un abbocco per i boccaloni.
      I ricavi stimati superano di 5 volte la somma iniziale stanziata, ed è tutto ossigeno che va ai Milanesi ed in questi tempi di crisi è “una mano santa”, sicuramente una parte di questo andrà anche in Emilia, per la quale la chiesa ufficiale si è già mossa sia con denaro che impegnando al massimo dell’operatività le sue strutture, e le dozzine di migliaia di parrocchie italiane uhualmente si stanno muovendo.
      La macchina della solidarietà cristiana va a gonfie vele.
      E poi l’ho detto sopra: questa manifestazione milanese è MOLTO importante, ed in uno dei primi post ho detto perchè.
      Le associazioni gay devolvono anche loro? Bene! Il loro contributo sarà molto ben accetto, assieme a quello di tutto l’altro associazionismo italiano, delle organizzazioni cattoliche operanti già – e non sono poche – del coordinamento dei gruppi archeologici d’Italia, per esempio, che saranno impegnati a rimettere in sesto il patrimonio culturale, ed altre, le più disparate.

      • edoardo ha detto:

        …ed in quanto alla parata del 2 giugno…quando ero ragazzo io il servizio militare era obbligatorio, le caserme erano dei porti di mare, ma ad ogni catastrofe si vedevano militari con la tuta verde ed il cinturone sbadillare (pardon..spalare) neve e macerie, e i cingolati col cannone girato dietro lavorare come ruspe alla rimozione di neve per il ripristino di strade e sgombero macerie.
        Almeno carri armati e autoblinde servivano a qualcosa (va be’ che era quasi più la spesa dell’impresa, perchè un Leopard con un litro di gasolio faceva 30 metri).
        Adesso, non so, ma i militari fanno solo i soldati professionisti o li mandano ancora a sbadillare le maciere? (pardon..spalare).
        Nel mio paese la neve a febbraio ha bloccato tutto, anche l’erogazione del metano. La sindachessa ha sentito se l’esecito gli inviava qualche mezzo pesante, e gli hanno chiesto un botto…una cifra da capogiro. Allora ha convocato i contadini coi trattori grossi e li ha assoldati allo sgombero strade, con una spesa (solo rimborso gasolio, niente ore pagate da operaio anche se qualcosa hanno preso ugualmente) enormemente inferiore.

      • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

        Mi fa piacere come il caro vecchio Raffa scatti non appena sente parlare di omosessualità.

        Gay pride finanziato con soldi pubblici? Mi fai vedere qualche delibera per favore? Thanks
        Cosa farà risparmiare togliere i carri e la musica? Credo che sia evidente che il risparmio ci sia: l’Arcigay si autotassa a vantaggio dei terremotati. Ti fa tanto schifo?
        Non capisco quale sia il sostegno economico per le famiglie terremotate la loro partecipazione all’evento milanese: forse hanno ben altro a cui pensare.
        E’ facile parlare di carità quando è la stessa Cei a mettere nero su bianco che per carità intendono anche una scuola di formazione per leader in vietnam ed il mantenimento dei conventi di clausura. Prenditela con loro……..che livelli bassi……
        Edoardo, fammi capire una cosa. Secondo te la colonna portante dell’economia italiana sono solo le famiglie che parteciperanno alla tre giorni milanese? E tutti gli altri (omosessuali compresi) secondo te cosa sono? Sanguisughe?
        Santa cosa la non obbligatorietà del servizio militare…….

        Noto con piacere che nessuno abbia apprezzato il gesto dell’arcigay: siete proprio strani…..

        • Raffa ha detto:

          Non avevo visto questa risposta, ma alla fine era meglio così dato che è completamente inutile. Ricapitoliamo:

          1) Il Gay pride è finanziato con soldi pubblici:
          a) Il governatore del Piemonte, Roberto Cota, in campagna elettorale ha dichiarato di voler togliere il finanziamento pubblico al Gay Pride: http://www.giornalelasfida.it/index.php?option=com_content&task=view&id=767&Itemid=29/

          b) Il consigliere regionale del Pdl in Toscana, Stefania Fuscagni, proprio pochi giorni fa ha invitato la regione ha finanziare le famiglie e non i gay pride: http://www.consiglio.regione.toscana.it/politica/comunicati-stampa-dei-gruppi-politici/comunicato/testo_comunicato.asp?id=9263&filtro=

          c) Una cosa simile è avvenuta a gennaio a Salerno, dove viene confermato che nell’ultimo Gay pride, 2005, vi furono finanziamenti pubblici: http://www.irno.it/home/salerno/7975-gay-pride-a-salerno-giovane-italia-precisa-qno-al-finanziamento-comunale

          d) Lo stesso in quello recente: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/2-maggio-2012/salerno-soffia-gay-pride-napoli-2004294004160.shtml

          2) Il costo del Gay pride non è nel volume della musica ma nella gente che vi partecipa, con vestitini rosa e mutande in testa (rigorosamente pink). E’ quella gente che cerca di convincere il mondo che è felice a costare. Abbassare la musica quanto potrà far risparmiare?

          3) Soltanto famiglie aperte alla fecondità possono essere la colonna portate della società. E’ difficile che due omosessuali possano produrre nuove leve da sostituire vecchi omosessuali come te.

          Non c’è nessun gesto utile da parte dell’Arcigay in quanto abbassare la musica non ha nessun vantaggio economico.

        • edoardo ha detto:

          Gli omosex sono circa il 2% della popolazione.
          Ammesso e non concesso che tutti lavorino, sono il 2% dei pagatori di imposte.
          Non hanno figli, a parte un numero sporadico di divorziati che hanno gfatto figli prima.
          I cattolici quale fetta di popolazione sono, più del 2%, che dici?
          Io per cattolici intendo CREDENTI anche non necessariamente particanti assidui, perchè sono cattolici di fatto e si ritengono tali.
          Quale percentuale di pagatori di imposte sono.
          Ammettiamo l’ipotesi più infelice, il 50%.
          Il 50% di chi versa soldi al fisco.
          Poi mettiamoci dentro anche i bambini.
          Le famiglie cattoliche figliano.
          Sarei proprio curioso di vedere le statistiche del censimento riguardo ai figli di nuclei famigliari, e rapportarli agli altri non cattolici.
          Io ne ho 4, cioè detto in soldoni, quattro futuri pagatori di imposte, che manterranno i pensionati.
          Mi dispiace dirlo, lo faccio senza voler offendere alcuno, ma i gays chi sono se non borghesi abbastanza benestanti, che consumano tutto quel che guadagnano….non sono certo l’asse portante della nazione.
          Chi fornisce manodopera, consumi al dettaglio, spese immobiliari, imposte per il pagamento delle pensioni, le famiglie cattoliche o quel 2% di gays?
          E non dire che sono omofobo, perchè a me non fanno nè caldo nè freddo.
          Ammettiamo che siano più del 2, va bene il due e mezzo percento?
          Dalla comunità gay, tolti i non lavoratori, quanto riesce a rastrellare lo stato con le imposte sul reddito e l’IMU e l’IVA ecc..ecc..?
          Vogliamo confrontarlo con il rastrellamento delle stesse voci che lo stato fa sul reddito dei cattolici?
          Vogliamo farlo sto conticino?
          Allora non siamo la colonna portante della nazione?
          Lo siamo eccome!

          • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

            Il tuo concetto economico è ridicolo……a dir poco…..
            Certo che i cattolici sono più degli omosessuali e questo cosa conta?
            Se seguissimo questo pseudo-ragionamento allora dovremmo dire che i laziali sono più dei lombardi (ho tirato ad indovinare) e quindi il Lazio è la colonna portante dell’economia del Paese…..bah……inutile commentare…….
            Se vuoi possiamo affermare che i juventini sono più dei milanisti e quindi i juventini sono la colonna portante dell’economia???!!!
            Se vuoi (e puoi) fare un discorso serio, dovresti considerare che l’omosessuale non ha figli e quindi – nel breve periodo – non chiede alla società servizi come scuole, ospedali per i figli, etc.
            Quindi – a parità di reddito – l’omosessuale fornisce alla società un contributo in termini di imposte ma chiede molto di meno non avendo figli rispetto al suo alter-ego eterosessuale. Nel breve periodo i figli sono un costo per la società (solamente da un punto di vista prettamente economico) che ovviamente si spera diventino una risorsa per la società stessa.
            Comunque autoarrogarsi il fatto di essere la “colonna portante della società” è solo stupido: nient’altro da dire…..

            • Raffa ha detto:

              Tutto il tuo commento è confutato da questa frase:

              La lobby gay non si accontenta, vuole adottare come dimostrano gli altri Paesi. Il riconoscimento statale della loro unione è solo il primo passo.

  • Sophie ha detto:

    Mi piace che quelli che ne dicono quotidianamente di tutti i colori al Papa sono gli stessi che, nel momento di bisogno, di pretesa:”Il Papa deve cacciare i soldi”.

  • Francesco Santoni ha detto:

    Tutti quelli che chiedono di sospendere l’incontro delle famiglie con il Papa, chiedessero pure di sospendere il Gay Pride di giugno o se ne andassero a quel paese! Pecoroni e disonesti!

    • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

      Che toni da bravo cattolico…..
      Credo che nel breve periodo il Gay-pride non sarà la sola manifestazione (o evento) in Italia: come mai focalizzi la tua attenzione solo sul Gay pride?

      • Francesco Santoni ha detto:

        1) Il tono che ho usato, in situazioni del genere, va benissimo per i cattolici.

        2) Gli unici che si focalizzano su qualcosa qui sono i pecoroni disonesti che criticano SOLO quello che gli fa comodo. Se si ritiene che causa terremoto/crisi ecc. certe manifestazioni vadano sospese, allora lo si dica pure per il gay pride, altrimenti si è pecoroni disonesti.

        Quindi, a te la scelta, o sei onesto e coerentemente se contro tutte le manifestazioni, oppure sei un pecorone disonesto, ed in tal caso discutere con te è perfettamente inutile. Altre alternative non si danno.

        • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

          1) Si vede che molte cose son cambiate da quando frequentavo il catechismo…..
          2) Mai sostenuto che le manifestazioni (comprese quelle del Papa) vadano sospese a causa del terremoto ma non capisco come mai ti sia impuntato solo sul Gay Pride: un certo fastidio?
          Posso sapere qual è la tua opinione? Sei a favore del Gay Pride (e di qualsiasi altra iniziativa legata al mondo omosessuale) così come io sono a favore di qualsiasi evento legato al mondo cattolico o religioso in genere?

          • Francesco Santoni ha detto:

            Si vede che il catechismo te lo facevano male, o tu non eri attento.

            Ovviamente io sono contro il Gay Pride, ma lo sono perché è una manifestazione oscena, e lo dico apertamente. Io non voglio nessun Gay Pride, né ora né mai. Ma non sono così disontesto da usare la scusa della crisi o del terremoto per criticare il Gay Pride.

            Al contrario chi critica la visita del Papa a Milano, lo fa semplicemente perché non sopporta il Papa; ed il terremoto, i costi ecc. sono solo la scusa a cui ci si attacca per fare populismo e demagogia. Al prossimo evento riguardante il Papa, si troverà un’altra scusa cui attaccarsi.

            Come ho detto, se chi critica la visita del Papa fosse onesto, criticherebbe pure il Gay Pride per gli stessi motivi.

            La realtà invece è che la critica al Papa è tutta ideologica, e non ha niente a che fare con costi, crisi e terremoto.

            Siccome però si tenta di nascondere l’evidente natura ideologica della critica al Papa, senza dichiararla apertamente e mascherandola malamente da senso civico, allora è evidente che siamo di fronte ad una chiarissima ed incontestabile manifestazione di disonestà intellettuale.

            • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

              Se questi sono i toni del buon cattolico allora sono contento di non essere stato attento al Catechismo.
              Gay Pride manifestazione oscena? Non mi sembra che ci siano mai state denunce per atti osceni in luogo pubblico a seguito del Gay Pride: ne hai notizia?
              Pensa che pure la Polizia di Stato ha aperto un dipartimento interno per monitorare casi di discriminazione nei confronti di poliziotti omosessuali (esiste anche una associazione – Polis Aperta – che riunisce gli appartenenti omosessuali alle forze dell’ordine). A proposito: sai che esistono anche i poliziotti omosessuali?? Non mi riferisco ai Village People…..
              Se ti preoccupa la presunta oscenità del Gay Pride sono sicuro che tra non molto sfileranno anche poliziotti e vigili urbani omosessuali che potranno vigilare meglio così sarai tranquillo: una vigilessa lesbica – Simonetta Moro – ha già sfilato al Gay Pride in divisa con il totale assenso dei suoi superiori (pensa che ad autorizzarla è stata l’attuale ministro – allora prefetto – Cancellieri).
              Ho capito che – per te – la libertà è solamente relativa a manifestazioni che possono riscontrare il tuo gradimento: un atteggiamento non molto liberal…..Ti dovrei citare una massima di Voltaire ma so bene che essendo illuminista non rientra tra i tuoi preferiti.

              Ps: per il prossimo Gay Pride (non so quando sarà) aspetto un articolo sui suoi costi pubblici……

  • Riccardo Ghezzi ha detto:

    “Per ora l’articolo migliore, comunque, è stato pubblicato da “Qelsi, blog d’informazione”.”

    Beh… l’autore vi ringrazia!!
    Grazie mille!

  • gemini ha detto:

    E’ naturale che una società che ha in seno critici di professione non può reggere a lungo.
    In realtà non gli interessano i soldi eventualmente spesi, a loro interessa dare fastidio, discriminare…

  • Raffa ha detto:

    Ecco come gli amici di Agnostico raccontano la notizia:

    http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201206/120601franco.pdf

    Notate il titolone, tutta la pappardella e poi quella piccola frase: Spesa complessiva 10 milioni di euro, finanziati oltre che dalla Regione,
    dall’arcidiocesi di Milano, dalla Cei e da numerosi sponsor, come Intesa San Paolo, Eni ed Enel. Investimenti che saranno ben ripagati, fa sapere la fondazione, visto che l’indotto previsto è di 55 milioni di euro. Soldi portati dal milione di pellegrini che sono già iniziati ad arrivare
    .

    • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

      Mi sembra un articolo molto equilibrato: grazie per averlo condiviso

      • Raffa ha detto:

        Non avevo dubbi, peccato che dica il contrario di quanto affermi 🙂

        Di fatto con quella frase dimostra che tutte le spese sono compensate e ci sarà in più un grandissimo ritorno. Inoltre la Chiesa ha finanziato parte della visita del Papa. Confutata quindi la tua argomentazione e tu ne hai dato l’avvallo. Complimenti.

  • Raffa ha detto:

    Intanto dalla CEI arrivano altri due milioni per il terremoto (oltre alla raccolta fondi di Caritas, alle 200 mila euro del Papa e al milione della Cei):

    http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/economia/dettaglio/nRC_31052012_1859_474107131.html

    E tutte le varie associazioni di omosessuali e atei fondamentalisti?

    • Roberto Dara ha detto:

      Ma che razza di commento è… La Cei ha come missione anche la beneficenza (e non solo, considerando i danni subiti da tante chiese che richiedono ben più di tre milioni, che dovrebbero essere a carico proprio della Cei), le associazioni che citi (che hanno molti meno soldi) no. E allora le multinazionali? Le banche? I ricchi finanzieri? Quelli sì che hanno i soldi (ma non hanno come missione la beneficenza neanche loro), stanno donando?

      • gemini ha detto:

        Dara ma davvero credi che le tue sciocche e insensate insinuazioni corrispondono al vero?
        Partiamo da 4 elementi fondamentali:
        1) Il cattolicesimo è una religione
        2) L’ateismo organizzato nelle varie associazioni: è riconosciuto come religione.
        3)Le religioni si impegnano verso i deboli.
        4)L’ateismo aiuta i deboli, la società o è solo un peso per lo Stato (dato che non ha un patrimonio artistico)?
        Quindi prima di parlare bisognerebbe utilizzare un po’ di buon senso, perché se no si rischia di fare dei ciarlatani-senza-cervello-.
        Ripeto per l’ennesima volta, lo Stato non aggiusta le Chiese e ci perde.
        Le aggiusta e ci guadagna, poiché rappresentano la maggior parte del patrimonio artistico, attirano turisti e la collettività ci guadagna.
        Gli atei come ripagano lo Stato? Distruggono il turismo filo-religioso per pura propaganda ideologica, sfavorendo gli interessi generali.

        • gemini ha detto:

          *fare la figura del ciarlatano-senza-cervello-.

        • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

          Mi potresti argomentare il punto 4 del tuo discorso?

          • gemini ha detto:

            Il contributo degli atei dov’è?
            Il turismo ateo forse? ah allora me lo sono perso 🙂

            • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

              Mi aspettavo un’argomentazione un po’ più articolata.
              Gli atei contribuiscono – come ogni buon cittadino – con le loro imposte.
              Non vorrei sbagliarmi ma il patrimonio culturale (Chiese, siti archeologici, etc.) appartiene allo Stato quindi non capisco proprio cosa tu voglia intendere.

              • gemini ha detto:

                Non ho tempo da perdere con un mistificatore della realtà, che ha smarrito il buon senso.
                Il patrimonio culturale per l’80% è religioso, appartiene alla tradizione cattolica e porta turismo, molti soldini.

                • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

                  Il patrimonio culturale per l’80% è religioso, appartiene alla tradizione cattolica e porta turismo, molti soldini”: tutto vero: appartiene alla tradizione cattolica ma è di proprietà (tranne pochi casi) dello Stato. E allora?

                  • gemini ha detto:

                    Quindi lo Stato è debitore della Chiesa, del Vaticano, del clero e dei Cattolici che se ne dica

                    • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

                      Lo Stato non è debitore nei confronti di nessuno perché tutti siamo Stato (credenti e non, italiani ed immigrati, uomini e donne, etc.): non si può essere debitori o creditori nei confronti di noi stessi.
                      Il tuo è il classico ragionamento di chi non si sente parte dello Stato: non voglio citare esempi di chi non si sente parte dello Stato perché ti offenderei e non sarebbe giusto.

                    • gemini ha detto:

                      Ecco la mistificazione, lo statalismo più assoluto e viscerale.
                      Tu critichi la ricostruzione delle Chiese però (da non credente) pretendi di lucrare sulle opere artistiche di una religione che non condividi… questa è ipocrisia…

                    • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

                      Mai criticata la ricostruzione di Chiese esistenti (dove lo avrei scritto??): al massimo critico la costruzione di nuove Chiese.
                      Le opere artistiche non appartengono ad una religione: appartengono all’umanità intera. Non bisogna di certo essere cristiani per apprezzare la “Pietà” di Michelangelo: ognuno non può che apprezzare un’opera simile.
                      Poi chi ti ha detto che io non condivida il cristianesimo? Non credere (o sospendere il giudizio come faccio umilmente io) non significa non condividere i precetti del cristianesimo: questo ovviamente non mi impedisce di criticare alcuni aspetti della Chiesa.

                    • gemini ha detto:

                      Critichi la costruzione di nuove Chiese, ma le moschee o tempi di varia natura sono accettabili, hai uno strano modo di dimostrare la tua tolleranza.

                    • Raffa ha detto:

                      Non ho mai capito perché il patrimonio artistico è per il 90% di natura religiosa. Perché la cultura scettica e laicista non è mai riuscita a produrre nulla di significativamente interessante?

            • Roberto Dara ha detto:

              Per precisare quest’altra sciocchezza che scrivi, il turismo religioso non è tutto il turismo che si fa verso luoghi religiosi: è ovvio che se una chiesa è un monumento artistico ci vanno sia credenti che non credenti, quello è semmai turismo d’arte.

              • gemini ha detto:

                Ma ti prendi sul serio davvero?
                Secondo te i non-credenti vanno a San Giovanni Rotondo per venerare le esequie di S. Pio piuttosto che a Lourdes…?

                • Roberto Dara ha detto:

                  Quello è turismo religioso infatti (a parte che Lourdes è all’estero e quindi lo Stato italiano non ci guadagna niente), e lì ci vanno i credenti (o al massimo qualche non credente curioso). Ma quelli che vanno a San Pietro, ai Musei Vaticani, al Duomo di Milano, ecc. ecc. sono credenti e non. E non sono pochi!

                  • gemini ha detto:

                    Appunto sei un incoerente, poiché pretendi di lucrare (da Stato e quindi anche tu da non credente) su queste opere artistiche ma però ne critichi l’intervento pubblico a tutela del medesimo patrimonio, usufruendone ampiamente.

                  • Raffa ha detto:

                    Caro Roberto, dubito fortemente che Odifreddi e tutti voi che lo seguite, mettiate piede in una chiesa anche solo per visitarla.

        • Roberto Dara ha detto:

          Gemini non ho capito quasi niente di quello che hai detto perché è quasi tutto errato.
          1) Il cattolicesimo è una religione (su questo non c’è dubbio) che si impegna verso i deboli e fa della carità una sua missione specifica (non tutte le religioni sono uguali e quindi non tutte hanno questa missione specifica). La Cei è l’organismo che rappresenta il Cattolicesimo in Italia, quindi, tra i suoi compiti, c’è quello di organizzare le opere di carità;
          2) L’ateismo non è affatto riconosciuto come religione (ci mancherebbe altro), e non ha associazioni di riferimento (l’Uaar ha 4.200 iscritti a fronte di quasi 10 milioni di atei italiani).
          3) Alcune religioni hanno il compito di aiutare i deboli.
          4) L’ateismo non c’entra niente con l’aiuto ai deboli (il che non significa che tanti atei non lo facciano, ma non perché sono atei ma solo perché sono generosi).
          Quindi di 4 punti, in 3 hai detto sciocchezzuole.
          Poi hai tirato fuori il discorso delle chiese da ricostruire, e lì mi sono perso definitivamente, mi è sembrato tutto sconnesso (perdonami). Dulcis in fundo, gli atei distruggono il turismo religioso, ma dove???

          • gemini ha detto:

            Senti Dara te lo dico una volta per tutte, non prendertela troppo, non irritarti basta non scrivere o non leggere e il tuo nervosismo si affievolisce e la mente di rilassa…
            1)OK. Ma le religioni e le filosofie moralmente accettabili dal senso comune operano verso i deboli.
            2)L’ateismo in molti Stati europei e non si dichiara una religione.
            Contano i fatti. Infatti anche la stupidissima associazione italiana si definisce tale e dichiara l’esistenza di un’etica atea a salvaguardia del più debole. Quindi aspettiamo le opere caritatevoli…
            3)Sbagliato, tutte le religione riconosciute e legittimate dallo Stato hanno un’etica a salvaguardia del più debole.
            4)C’entra poiché le loro associazioni spesso e volentieri propagando un’etica vicina al più debole quando non hanno il coraggio o la voglia di aiutare nemmeno il loro vicino; o piuttosto si dedicano a falsificare creando lenzuoli fasulli la religione di altri…
            Nei tuoi commenti noto intolleranza poiché delegittimi il ruolo sociale delle Chiese nella collettività per un’ideologia maccheronica che si presta a creare menzogne quotidianamente.

            • Roberto Dara ha detto:

              Gemini i miei commenti non sono irritati, ma se leggo sciocchezze è più forte di me e devo ribattere.
              Prima di tutto io non delegittimo un bel niente, mi sembra il minimo che la Cei faccia beneficenza alle zone terremotate, che sono zone di grande fede e tradizione cattolica, sarebbe stato clamoroso il contrario.
              Il fatto che da qualche parte qualche ateo rimbambito voglia essere considerato religione, non mi tange e non tange la stragrande maggioranza degli atei.
              E continuando a parlare dei lenzuoli o delle centinaia di euro spesi da qualche libera associazione di liberi pensatori, volendola far passare per la cretineria di tutti gli atei, è questa sì mistificazione e intolleranza.
              Non hai risposto alla mia prima domanda: le associazioni (?) di atei forse non avranno donato ai terremotati (ma molti atei individualmente sì), ma le banche, le multinazionali e i ricchi finanzieri?

              • gemini ha detto:

                Tu hai un cattivo modo di porti…
                Non ragioni. Sbagli a pesare le varie sostanze del discorso.
                Intanto l’aggettivo “minimo” riguardo alle donazioni Cei è sinonimo di intollerenza, di irritazione, di mancanza di rispetto, come se volessi dire “beh è scontato” (i soldi scarseggiano per tutti e i religiosi non sono immuni da spese, non sono paperoni come pensi… fanno sacrifici davvero per i più deboli)
                Se gli atei singolarmente si aiutano sono contento ma lo fanno da persone; ma in questo momento nessuna associazione atea mi pare di capire abbia aiutato alcuno, anzi molte di essi spendono soldi in propaganda.
                Invece di definire liberi pensatori l’organizzazione di fede atea/agnostica per eliminare l’impiccio lessicale perché non ti ribelli da ateo a questi scandali della tua comunità, mentre sei qua a criticare altri e accettare passivamente la condotta pubblica di un movimento vicino alle tue tesi?

              • Raffa ha detto:

                Agnostico dice che la Cei no fa beneficenza, Dara dice che è scontato che lo faccia.

                Vedo che usate questo argomento in modo opposto a seconda di quanto vi faccia comodo.

                • Sophie ha detto:

                  Peccato che non abbiano capito che la Chiesa sta facendo quello che in teoria dovrebbe fare lo Stato…

      • Raffa ha detto:

        Dara, quindi la lobby gay non ha soldi??

        E come mai può permettersi di finanziare la campagna elettorale di Obama?

    • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

      E secondo te la Cei da dove li prende i soldi?
      Dati Cei alla mano – dai fondi dell’8 per mille – sono diminuiti (nel 2012 rispetto al 2011) i fondi per interventi caritativi in Italia.

      • gemini ha detto:

        Ma comunque ci sono, gestire una realtà grande come il clero ti sembra facile?
        Chi mantiene i sacerdoti? Chi cura le Chiese? Chi aiuta i poveri?

        • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

          Guarda, leggendo le notizie recenti sullo stato patrimoniale dell’Ospedale Gemelli credo che l’attuale clero non abbia molte competenze di gestione…….
          Non so se gestire il clero sia facile o meno: francamente non mi interessa neanche.
          “Chi mantiene i sacerdoti? Chi cura le Chiese? Chi aiuta i poveri?”: cosa significa? Chi gestisce parte degli aiuti o chi fornisce il supporto economico?

          • gemini ha detto:

            Che c’entra?
            La Chiesa s’impegna ad aiutare i poveri, stop.
            La Chiesa sostituisce le adempienze del pubblico, stop.
            La Chiesa crea turismo, molto denaro. Stop.
            Come si organizza non ti deve interessare, se paga i sacerdoti non è colpa ne mia ne tua semplicemente è una norma cristiana di civiltà.

            • gemini ha detto:

              ne di nessun altro, ne di alcuno.

              • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

                Sul “come” la Chiesa aiuti (con soldi di tutti i contribuenti) i poveri ho qualche “legittimo sospetto” visto che dai documenti stessi della Cei (8 per mille. Destinazione e impieghi. 1990 – 2011), la Cei stessa afferma che spende in opere di “carità” progetti come la “realizzazione di una scuola di formazione per leaders in Vietnam; l’acquisto di equipaggiamenti professionali per la produzione di programmi educativi televisivi in Ecuador; sostegno alla creazione della piattaforma multimediatica per il processo di intercomunicazione, incidenza e sostenibilità con radio associate ALER in America Latina e Caribe; costruzione della facoltà di diritto e scienze politiche dell’università cattolica del Congo” ed il “sostegno ai monasteri femminili di clausura particolarmente bisognosi”.

                • gemini ha detto:

                  20% il resto sono chiacchiere. Come dire: “preferisci il bianco o il nero”… Ci sono tanti modi per aiutare i deboli, ma di certo non utilizza jeepponi come le varie sedicenti organizzazioni ONU…!

                  • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

                    Non ho capito una sola parola di quello che hai scritto. 20% di cosa? Il bianco e il nero? E l’Onu cosa c’entra ora?
                    Ps: stai bene?

                    • gemini ha detto:

                      Il 20% è destinato ai più poveri…
                      Ci sono molti modi per gestire il denaro, non importa il modo conta il fine.
                      Le organizzazioni che dipendono dall’ONU sperperano fondi per cose inutili, infatti, se non erro, l’90% del loro bilancio copre le spese di gestione.
                      Questi sono sprechi..

                    • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

                      Quindi sostieni che la Chiesa destina il 20% ai più poveri? Avevo qualche dubbio sulla sua condotta ma non pensavo che la situazione fosse così nera: grazie per aver fugato i miei dubbi.
                      Quindi per te quello che conta è il fine? Attento che è un concetto un po’ machiavellico (sebbene sia uno dei miei autori preferiti….).
                      Purtroppo il “modus operandi” conta ed anche parecchio.

                    • gemini ha detto:

                      Conta fino a quando non si è indottrinati fino al midollo.

                    • Raffa ha detto:

                      Caro Agno, l’argomento è già spiegato a fondo:

                      1) Dall’8×1000 la CEI destina 235 milioni di euro a “Interventi caritativi”. Ma questa è solo la voce diretta.

                      2) Anche le altre due voci, “Interventi caritativi” e “Sostentamento del clero”, sono indirettamente un investimento nella carità, perché i missionari nei Paesi del Terzo Mondo vanno pagati, i sacerdoti e le suore che organizzano le mense dei poveri vanno pagati, occorre che si mantengano, a meno che si voglia chiedere ai poveri di pagare.

                      https://www.uccronline.it/2012/05/14/la-verita-sull8x1000-al-di-la-delle-leggende-anticattoliche/

  • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

    Confesso che non ero informato su questo Meeting internazionale (d’altronde la Chiesa offre ben altre notizie in questo periodo…..).
    Comunque al sito riportato (http://www.family2012.com) leggo della “Fiera della Famiglia”……
    Leggo dal sito che è “una vetrina dedicata alle buone pratiche, alle idee nuove, al bene in opera a favore delle famiglie” ed inoltre “è un’iniziativa – inedita in Italia – di incontro, scambio e visibilità per le associazioni e fondazioni del mondo ecclesiale e civile, per enti e aziende e per coloro che lavorano nel campo della famiglia”.
    Scarico l’elenco degli espositori e trovo Emergency (sbaglio o Gino Strada non è ben visto da una parte del mondo cattolico?), Eni Spa (forse offre benzina scontata per le famiglie?), Fondazione Cariplo, Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, Intesa Sanpaolo Spa (conti correnti speciali per famiglie??), Gewiss (ora la Gewiss ha una linea di prodotti solo per le famiglie??), Fondazione Fiera Milano (cosa c’entra con la famiglia??), Duomo Viaggi e Turismo (una bella vacanza per tutta la famiglia??), Ice Srl (società che fornisce servizi informatici per aziende……boh…..), Libera Associazione Forense (magari si pensa anche a qualche divorzio??), World Business Financial – Consulting (cosa c’entra una società di consulenza finanziaria in una fiera dedicata alla famiglia??). Insomma cosa c’entrano le suddette aziende/associazioni con il campo della famiglia??
    Sarà che sono state ammesse perché il costo per gli espositori era di 250 €/mq e quindi……pecunia non olet? E’ proprio il caso di dire che si mescola sacro e profano……
    Comunque – visto che questa fiera è “una vetrina dedicata alle buone pratiche, alle idee nuove, al bene in opera a favore delle famiglie” vorrei sapere da uno dei tanti missionari laici o religiosi in Africa (quest’ultimi i veri religiosi) se pensano se l’opera di Eni in Nigeria con il suo impatto ambientale possa essere considerata una “buona pratica” e – soprattutto – cosa ne pensano le famiglie nigeriane della presenza di Eni nel loro Paese. E’ proprio vero che pecunia non olet……..

    • gemini ha detto:

      Ma tu credi che con la polemica si costruisce un terreno fertile per far ripartire l’economia?
      Inutile fare del “criticismo” polemico sempre e comunque. Perché sempre è comunque c’è da criticare il colore o la taglia di un determinato fattore.
      A me basta sapere che quelle aziende che tu hai citato s’impegnano per la famiglia, o che comunque la sostengono.
      Contano gli intenti comuni e dalla Chiesa traspaiono sempre ottimi messaggi.
      Il pelo nell’uovo si può sempre trovare.
      Contano i fatti. Mi dispiace, un altro buco nell’acqua

      • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

        Ma tu credi che con la polemica si costruisce un terreno fertile per far ripartire l’economia?“. No ma la “tre giorni di Milano” (anche se per me la tre giorni di Milano resta quella del Vigorelli….) è un evento economico o religioso? Basta saperlo…..
        A me basta sapere che quelle aziende che tu hai citato s’impegnano per la famiglia, o che comunque la sostengono“: e come fai a sapere che si impegnano o sostengono la famiglia? In che modo lo fanno? Sull’Eni vorrei chiedere proprio a qualche famiglia nigeriana se si sentono sostenuti da Eni…..
        Contano gli intenti comuni e dalla Chiesa traspaiono sempre ottimi messaggi“: proprio sempre? Sei sicuro di quello che dici?
        Il pelo nell’uovo si può sempre trovare“: vero ma è strano che con la Chiesa riesca così facile….
        Contano i fatti“: quali fatti?

        Ps: quando si organizza un evento di siffatte dimensioni bisogna stare attenti anche al “pelo nell’uovo”….

        • gemini ha detto:

          1)E’ un evento culturale, il cui scopo è unire le famiglie e se questo (come dimostrano i fatti) porta benefici economici ben vengano…
          2)Eni è una società quotata in borsa, non sono un’azionista quindi non mi interessa come gestisce i suoi fondi. Porta comunque lavoro in aree pericolose, fa l’interesse dell’Italia non della Nigeria, non dell’Africa.
          3)Sì.
          4)Il criticismo è una patologia. Tendi a cercare contraddizioni quando non sai leggere la realtà per farne parte.

          • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

            1) Apprendo ora che la tre giorni milanese è un evento culturale e non religioso: anche se non ho capito allora cosa c’entrino le citate aziende con la cultura (visto che non si parla di religione da quanto dici).
            2) Quindi se un’azienda danneggia una comunità (in questo caso nigeriana) che non è la tua comunità a te non interessa? Ma il presupposto della Chiesa cattolica non è proprio quello di essere universale? Se i fatti dell’Africa non dovrebbero interessare i cattolici italiani come mai molti missionari cattolici vanno in quelle zone? A te interessa solo che un’azienda faccia il bene dell’Italia costi quel che costi? Il tuo approccio non mi sembra affatto quello di un cristiano ma di un freddo azionista: per fortuna molti altri cristiani e non hanno una sensibilità maggiore della tua.
            3) Come mai la Chiesa ha fatto ammenda tante volte nel passato se il suo messaggio è sempre giusto?
            4) Io forse non sarò in grado di leggere la realtà ma mi basta leggere l’elenco delle aziende partecipanti: è più facile. Si tratta di “coerenza”: conosci questa parola? Ora il “criticismo” è una “patologia”? Toglimi una curiosità: hai un tuo personale elenco di malattie?

            • gemini ha detto:

              1) a)Culturale, poiché riguarda l’aspetto interculturale di una città appunto multiculturale.
              b) religioso
              c)civile
              2) Senti non mi fare perdere le staffe con la storia della coerenza che hai poco da parlare… Adesso hai tirato fuori una storia da verificare e ambigua (hai cercato uno scandalo anche il più piccolo); e comunque spesso molto società hanno molti problemi di vario genere: ambientale, politico e amministrativo, anche quelle gay-friendly, sapendo ciò che fai non frequenti più i gay-pryde?)
              3)Qualunque organizzazione umana si è scusata per qualcosa e con ciò?
              4)TU LA CONOSCI???? Ipocrita… Ti rifugi nella tempesta per scappare all’inferno vivente della tua inconsapevolezza.

              • Agnostico (aka Cagliostro) ha detto:

                Caro Gemini,
                io ho molti difetti e – tra questi – quello che più mi attanaglia è una certa insonnia. Infatti quando so che mi dovrò alzare molto presto il giorno dopo, stranamente non riesco a prendere sonno. E domani (anzi oggi) – ironia della sorte – mi dovrò svegliare molto presto per andare ad officiare il matrimonio (ovviamente civile) del mio migliore amico e della sua convivente……proprio il giorno del meeting delle famiglie di milano…….strana la vita. Detto ciò:
                1) Abbiamo quindi un evento che è: culturale, religioso, civile, economico. Vuoi aggiungere qualcos’altro? Non so…..gastronomico, militare, sportivo, musicale……fai un po’ tu…..Una domanda: se Milano è una città multiculturale così come affermi (e son d’accordo con te) cosa ne pensi della costruzione di una moschea a milano? Sai bene che il multiculturalismo significa soprattutto apertura a religioni diverse dalla nostra. Non so perché ma credo che tu non sia d’accordo con questa idea di multiculturalismo…..
                2) Che reazione esagerata: mi sa che hai ben poco da replicare. Se la storia dell’Eni è da verificare ti posso solo consigliare di informarti. Dal mio punto di vista non ho mai partecipato al gay-pride ma – sta’ certo – che se fosse coinvolta una associazione o una società coinvolta in situazioni ambigue mi terrei ben alla larga: mai fare qualcosa (anche se lo scopo è comune) con soggetti o persone che non si reputano degni ed esemplari.
                3) Hai ragione: molte (se non quasi tutte) le organizzazioni umane hanno dovuto scusarsi di qualcosa e questo è quasi inevitabile per organizzazioni con una lunga storia. Il punto è un altro però. Se io mi identificassi in una qualsiasi associazione (Chiesa, partito, circolo sportivo, massoneria, etc.) non avrei problemi ad affermare che il gruppo a cui eventualmente appartengo ha commesso degli errori nel passato. Invece tu prima hai sostenuto che dalla Chiesa traspaiono sempre ottimi messaggi ed ora hai sostenuto che qualsiasi organizzazione si è dovuta scusare di qualcosa: magari è un po’ incoerente.
                4) Si: la parola coerenza la conosco molto bene e l’ho sempre applicata. Rifugiarmi nella tempesta? Grazie ma preferisco il bel sole. Io ipocrita? Ipocrita è colui che – tra le altre cose – finge devozione religiosa e buoni sentimenti: non mi sembra di averlo mai fatto. Se non sbaglio sei tu che ti sei dipinto come un cristiano doc ma dalla tua indifferenza verso la popolazione nigeriana non mi sembra proprio che emerga questo spirito cristiano: quindi non so chi sia più ipocrita tra me e te.

                Ps: perdi le staffe così facilmente? Hai mai provato col buddhismo? Dicono aiuti per l’autocontrollo.

                Saluti

                • gemini ha detto:

                  Tra l’insonnia e il male di vivere c’è qualche nesso?
                  1)Non fai ridere. Multiculturalismo non significa frammentazione e perdita del benessero integro di una nazione. La complessità spesso produce caos, scontri ecc…
                  Quindi nessuno sa come comportarsi con questo fenomeno. Certo la tolleranza aiuta quando sposa rispetto per le tradizioni e senso di comunità.
                  Ma non vorrei la perdita della tradizione del mio paese.
                  Poi quando entrano nuove religioni nel vocabolario del senso comune è molto difficile compenetrare le regole dello Stato con la loro visione del mondo.
                  Non dimentichiamoci che viviamo in una democrazia cristiana, ove la religione è vissuta in maniera diversa grazie alla medesima. Le altre religioni offrono la medesima esperienza o si antepongono alle leggi dello Stato?
                  Le loro strutture creano problemi?
                  2)Senti tu non hai provato un bel niente stai speculando su una questione.
                  3)Messaggi non espisodi storici!
                  Grazie ti serve a te, non a me, non ho bisogno di altre culture per sentirmi meglio, sto davvero bene con la mia grazie al cielo!

                • Raffa ha detto:

                  Bravo gemini…

                  Ormai conosco Agno, quando comincia a insultare significa che ha già finito gli argomenti.

    • EnricoBai ha detto:

      @Agnostico

      Con il tuo ultimo commento (1 giugno 2012 alle 18:09) ho capito che sei una persona probabilmente disturbata. Solitamente rido ai tuoi commenti, ma questo è preoccupante.

      • edoardo ha detto:

        …e pensa che di me, ha scritto che sono stupido.
        Ancora ieri, mi pare, non mi ricordo riguardo a cosa.

  • edoardo ha detto:

    E’ ancora presto per tirare le somme, ma ho letto su un notiziario che il primo giorno di visita a Milano ha raccolto circa un milione di persone.

  • Sophie ha detto:

    Pare che Pisapia alla vista del Papa si sia commosso, io spero che possa essere un buon segno. C’è spazio per tutti in Paradiso….