L’eugenista Odifreddi: «Lo Stato imponga l’aborto alle donne»
- Ultimissime
- 14 Dic 2011
Avevamo appena finito di parlare degli insulti di Piergiorgio Odifreddi verso i medici cattolici, che considera letteralmente dei “malati di mente” (cfr. Ultimissima 9/12/11).
Il “matematico” sedicente impertinente ne ha combinata un’altra, scoprendosi anche eugenista.
Oltre che per sistemare questioni personali molto scottanti, il matematico abusa spesso del suo blog “Il non senso della vita di Piergiorgio Odifreddi” (senza alcuna virgola!), per occuparsi anche di bioetica ed eugenetica.
Si è così interessato della storia della sedicenne di Trento che desiderava tenere il figlio concepito con un albanese, ma i genitori si sono rivolti al tribunale per farla abortire, ricevendo però risposta negativa perché l’aborto è un diritto, non certo un dovere.
Odifreddi, esaltato dalla politica del figlio unico cinese, ha fatto un appello nazionale.
Se si scoprisse a priori che il nascituro non potrà vivere una vita felice (e chi lo stabilisce?), allora «i tribunali dovrebbero intervenire per impedire la procreazione. Anzitutto, in maniera preventiva, forzando all’uso di anticoncezionali. E poi, quando la prevenzione avesse fallito, imponendo la cessazione della gravidanza […]. La procreazione responsabile è un dovere civile e sociale anche, e soprattutto, dei cittadini adulti sposati. E uno stato degno di questo nome dovrebbe vigilare affinché essa fosse praticata, e imposta quando non lo fosse». Lo Stato dunque dovrebbe valutare chi potrà essere felice e chi non potrà esserlo, obbligando le donne ad abortire.
Di reazioni non ce ne sono state molte, d’altra parte Odifreddi non se lo filano in molti. Sottolineiamo solo il giudizio di Monica Mondo, che commenta così: «Chiaro, semplice. Dunque: nella pianificazione necessaria dello Stato facciamo fuori i bambini che nascerebbero poveri: quelli che potrebbero nascere “diversi”, ammalati, o che potrebbero diventarlo, c’è l’analisi del dna a garanzia; quelli brutti, quelli maschi e/o femmine, a seconda di quanto serva, in Corea e in Cina ci riescono benissimo (gay, zingari? Per ora no, non sta bene, sono categorie protette. Ma si sa mai…) Si chiama eugenetica. La praticavano i geniali aguzzini di Hitler, tanti anni fa. Erano dei geni, qualcuno anche scienziato. La ragione la usavano benissimo».
Qualcun’altro lo definisce invece “nazista”.
Notiamo comunque che non solo i suoi seguaci più affezionati si sono indignati nei commenti sotto il suo blog. Ma anche diversi non credenti dai loro siti web hanno preso posizione: «per Odifreddi se una coppia è povera, incasinata, non in grado di assicurare al nascituro la felicità (cosa che immagino invece sia perfettamente alla portata dei famosi matematici anticattolici) lo Stato ha il dovere di impedirgli di avere figli. Ricorrendo alla contraccezione forzata o all’aborto forzato. Idee agghiaccianti, che abbiamo visto realizzarsi solo nei regimi più crudeli. O nelle distopie più cupe e pessimistiche. Come 1984 di Orwell, appunto», dice uno di quelli più interessanti.
140 commenti a L’eugenista Odifreddi: «Lo Stato imponga l’aborto alle donne»
Pippone, sei tutti noi!!! Cosa faremmo mai senza di te, saremmo persi, non sapremmo che dire e che fare. Invece ci sei tu, la vera luce che illumina le nostre vite, ovviamente quando vale la pena si essere vissute, ecchediamine!!!!
Certo che fate proprio ridere. Spendete anche tempo prezioso per attaccare un post di Odifreddi che, si vede lontano cento chilometri, è una provocazione. Evidentemente riuscita alla perfezione!
Provocazione? Alla faccia della provocazione. Ma che differenza c’è tra provocazione e affermazione? E cosa avrebbe voluto provocare? Se non pensa quello che scrive, quale messaggio secondario avrebbe dovuto dire? Se io dicessi: “Emilio che scrive sul sito di Uccr non capisce nulla, lo Stato dovrebbe impedirgli di parlare!!”. Sarebbe una provocazione secondo te? Quindi posso continuare anche peggio, tanto tu non spenderesti tempo prezioso per questo, giusto?
La differenza tra provocazione e affermazione è questa: la provocazione a) non rispecchia il reale pensiero dell’autore e b) è evidentemente atta a suscitare la consapevolezza dell’assurdità di ciò che viene detto. Andatevi a rileggere il post di Odifreddi (personaggio che mi guardo bene dal difendere… non lo tollero, soprattutto quando attacca gratuitamente i credenti), e leggetevi pure quello di oggi, visto che quello di ieri non è bastato. E poi leggete il post qua sopra, e ditemi voi se non sono energie sprecate.
Ma cosa caspita dici Emilio?? Ma quale provocazione?? Ma finiscila va che diventate ridicoli!!
Ah, perché non lo sono già? Noooooooooo?!!!!!!!
“Diventate” chi?
Tu e tutti i militanti odifreddiani…e non venirmi a dire che odi Odifreddi che è ancora peggio.
Io NON sono un militante odifreddiano, anzi! Lo trovo intollerabile. Io sono un militante di me medesimo, al massimo. Ma vedo che coi militanti veri è praticamente impossibile discutere seriamente.
Ma tu, come Odifreddi, non affermi quello che pensi, dunque sei un militante odifreddiano. E tra i più patetici.
ohibò…guarda caso non è un militante odifreddiano, come nessuno è uaarino…tutti che si vergognano…forse un istinto di sana coscienza.
Guarda, Ercole, ho tenuto discussioni ben più violente di questa con militanti UAARiani, delle quali posso tranquillamente produrre prove se necessario. Il livello di intolleranza e incapacità di ammettere i propri errori è forse ancora più elevato tra i fondamentalisti atei che tra i religiosi. E’ una gara dura, questo è certo.
Guarda che non c’è nessun errore Emilio…non hai mai pensato che quello che ha capito male sei tu?
Violente? Ti sembra una discussione violenta questa?
A me un po’ violenta pare.
Leggendo il post successivo dell’emerito onestamente ho la netta impressione che si tratti di tipica corsa ai ripari di chi si accorge di averla sparata troppo grossa e vorrebbe rimangiarsi ciò che ha scritto non perché non lo pensi più (in tal caso potrebbe semplicemente ritrattare) ma semplicemente perché si è reso conto di quanto lo renda impopolare. Insomma di certo non si trattava di una provocazione, quando si fa una provocazione si vede bene di farlo con dei toni sarcastici per farlo capire al lettore. I casi quindi sono due: o Odifreddi non sa scrivere o sta cercando solo di salvare la faccia (ma visto che le due cose non sono mutuamente esclusive i casi in realtà sono tre =P)
Insomma, diciamocelo onestamente, la tesi della provocazione non sta proprio in piedi, sembra di più la reazione di un bambino che si scusa con uno “ma io scherzavo” dopo aver offeso qualcuno ed essere stato ripreso.
Scusa, ho citato male le date. Non si tratta di ieri e oggi, ma semplicemente del penultimo e dell’ultimo.
Infatti non ha detto nulla, ma ha soltanto ribadito il concetto dicendo di non stracciarsi le vesti. Non perdere tempo, Emilio. La vita scorre via e tu sei ancora a difendere un idiota del genere.
Ma sapete leggere?
Io leggo tutti quelli che hanno recepito la questione al contrario tuo. Puoi agitarti quanto vuoi ma Odifreddi ha detto quel che ha detto. E non è che mi stupisca, eh? So bene quanto sia una persona schifosa letteralmente. Mi stupisce che riesce ancora a trovare qualcuno disposto a difenderlo. Questo si.
Per l’ennesima volta: NON LO STO DIFENDENDO! Quante volte lo dovrò dire ancora? E’ un personaggio ridicolo, pieno di sé, il più delle volte inutile, alcune volte dannoso perché si tira dietro le sue pecore ultra-razionaliste. La mia osservazione è questa: chiunque caschi nelle sue trappole (chiare, chiarissime provocazioni che non rispondono al suo pensiero, come dimostra oltre ogni dubbio il suo posto successivo) perde del gran tempo e soprattutto credibilità. Il senso del mio intervento è esclusivamente questo: fate dell’altro!
“chiare, chiarissime provocazioni che non rispondono al suo pensiero, come dimostra oltre ogni dubbio il suo posto successivo”
Innanzitutto il post successivo non conta nulla. Se uno è provocatorio lo si deve capire fin da subito…non ci si può permettere di pubblicare un articolo sul II° quotidiano nazionale di questo tipo. E infatti le reazioni sono state infinite, proprio a dimostrazione che non si è capito o che è proprio quello che voleva dire.
Passando all’articolo che ha scritto dopo, una specie di rettifica, non ne emerge nulla. Dice di essere contrario alla 194, ovvero una legge che permette i consultori e l’obiezione di coscienza. Non ha certo detto…stavo scherzando…oltretutto non si capisce il motivo per fare provocazione. Quale argomento voleva affermare che non si è capito né nel primo articolo (che avrebbe dovuto essere sufficiente) né tanto meno nel secondo?
Emilio, io capisco le tue posizioni ma non le condivido. E’ vero che i ragli d’asino non arrivano in cielo ma fino a che c’è gente, come il summenzionato asino, a cui viene dato spazio di sproloquiare è bene che ci sia anche chi metta in mostra di che razza di assurdità si tratti. Questo non perché valga la pena di rispondere al poveraccio pieno di boria quanto per dare una mano all’intelletto dei, purtroppo, molti che si limitano a dar credito a chi grida più forte.
…e poi diciamoci la verità, leggere articoli come quello qui sopra ti risolleva un po’ il morale dopo aver letto certe corbellerie 😉
Pensa le donne quanto ridono…! E pensa quella ragazzina a cui è stato imposto di abortire…si sta sbellicando ora. Emilio, davvero vuoi difendere Odifreddi e passare anche tu da razzista?
Ti devo mandare il link alla definizione di “provocazione”? E mi guardo bene dal difendere Odifreddi, persona che non tollero. Difendo il buon senso.
Si, buon senso. Peccato che non si vede e non l’ha visto nessuno. Tranne te ovviamente, il paladino del buon senso. Ora comincio io con le provocazione e mi metto a insultare i tuoi cari. Tanto è una provocazione, no? Significa che non lo penso. Anzi, uso un quotidiano per ridicolizzarti…ovviamente è una provocazione.
Fai pure!
Non mi permetterei mai, spero solo che tu abbia capito la situazione.
Ma a che scopo scrivere cose solo per il gusto di far casino?? Insomma se devi far nascere un polverone con idee che magari non condividi nemmeno per il gusto di fare allora stai zitto.
Infatti mica lo difendo! Però ammetterai che scrivere articoli su articoli, intervistare esperti eccetera… il tutto per dimostrare l’ovvio, cioè che le idee espresse sono talmente assurde da non poter nemmeno essere concepite… insomma, mi pare una gran perdita di tempo. Invece di affrontare i temi veri (in questo caso la legislazione sull’aborto) va sempre a finire che ci si scanna inutilmente. .. solo perché un personaggio supponente e per me intollerabile (Odifreddi) ha “detto una parolaccia” (è l’equivalente infantile di quel che ha fatto, mi spiace).
Ma si può sapere cosa dici? Dunque non si può condannare Odifreddi perché ha offeso milioni di donne perché così non si affronterebbe il tema più serio dell’aborto? E tu cosa intervieni a fare in un blog? Perché non usi questo tempo per aiutare i poveri?
Cosa fa la gente piuttosto di non ammettere un torto…
Questo articolo, che io ho commentato, non parla dell’offesa alle donne, e si basa sull’assunto che ciò che Odifreddi afferma nel suo post sia ciò che lui pensa veramente, e che sia una tesi da confutare. Cosa palesemente assurda.
Ergo: tempo perso e figura del cavolo. Mi sembra la storia del tunnel della Gelmini.
Emilio, tu sei un cretino e lo sono tutti quelli che ti vogliono bene.
Ovviamente, seguendo il tuo ragionamento, non puoi partire dall’assunto che io affermo quel che penso.
Non sto dicendo che tutti non pensano ciò che dicono. Sto dicendo che dall’intervento di Odifreddi chiunque abbia un minimo di buon senso e conosca il personaggio sa che mai e poi mai una posizione del genere può corrispondere al suo pensiero. E di’ che non è un concetto difficile…
Ma cosa caspita dici??? Anch’io ti conosco e so bene che tu non affermi quello che pensi.
Emilio dice: “e leggetevi pure quello di oggi, visto che quello di ieri non è bastato”.
L’articolo di oggi dovrebbe dimostrare che Odifreddi stava scherzando. E invece niente affatto. Odifreddi infatti dice di essersi battuto contro la 194, lui voleva “evitare l’ingerenza dello stato nelle decisioni relative alla procreazione, che la legge introduceva nella forma di controlli amministrativi, medici, psicologici e religiosi che venivano (e vengono) imposti alla donna, anche adulta e sposata, che decideva (o decide) di interrompere la gravidanza”. Praticamente non voleva che i medici potessero indurre la donna a desistere, ed era chiaramente contro i consultori, ovvero luoghi dove si cerca di superare assieme i problemi che portano la donna ad abortire. Anche perché paragona i consultori all’imposizione dello Stato. E’ una roba da denuncia immediata.
Comunque il tentativo di difesa di Odifreddi è assurdo, anche perché nel primo articolo non fa certo menzione della 194, non c’è nessuna traccia di ironia o di argomento provocatorio. E infatti tutti coloro che hanno reagito lo hanno fatto in questa direzione, credenti e non credenti.
L’apologia di Emilio appare per questo ridicola
Grazie per la lezione, mi spiace molto ma non basta. La domanda è molto semplice: come può uno che da quando è nato (giornalisticamente parlando) predica a destra e a manca la totale libertà da ogni forma di autorità, uno che appena qualcuno dice a qualcun altro “tu devi fare questo!”, ancora peggio se imponendolo dall’alto, scrive fiumi e fiumi di parole per affossare quel qualcuno… come può, dico, una persona del genere, che è pure un matematico (quindi conosce bene le regole del ragionamento e del corretto dialogare), risultare credibile quando dice una cosa del genere? Per me, che seguo Odifreddi perché non sono mai d’accordo con lui (stessa ragione per cui seguo questo sito), la sua provocazione è stata evidentissima. Poi voi vedetela come volete, per me è proprio una questione di coerenza interna.
Rispondi a queste domande:
1) A che scopo la provocazione?
2) Perché nessuno l’ha capito?
3) Odifreddi è comunista e dice: “Mi piace un sistema statalista, governato dal centro.” (https://www.uccronline.it/2011/08/10/perche-dio-non-esiste-recensione-del-libro-di-pierpippo-odifreddi/). Come può un comunista marxista e statalista opporsi all’imposizione dall’alto? Uno che dice: “La democrazia? Meglio i Soviet”: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200806articoli/33769girata.asp
4) Su che cosa avrebbe dovuto essere coerente?
1) Ovvio, per dare contro alla Chiesa in una maniera per lui “intelligente”. Lui fa tutto per dare contro alla Chiesa.
2) Perché tutti sono pronti ad indignarsi, pochi a ragionare.
3) I due articoli che mi citi contengono tutto e il contrario di tutto, e non dimostrano niente. Cito ad esempio dal secondo: “Oggi il governo dovrebbe limitarsi a fare ordinaria amministrazione”
4) Con se stesso, ovvio.
Io lascerei perdere questa sterile polemica, perchè distrae dal contenuto dell’articolo e anzi, lo mette in discussione.
Continuo a non capire.
1) Ma in che modo avrebbe voluto dare contro la Chiesa affermando: “i tribunali dovrebbero intervenire per impedire la procreazione. Anzitutto, in maniera preventiva, forzando all’uso di anticoncezionali. E poi, quando la prevenzione avesse fallito, imponendo la cessazione della gravidanza”. Cioè promuove gli anticoncezionali. Dunque se è una provocazione vuol dire che è contro gli anticoncezionali? Non si capisce dove un cattolico dovrebbe sentirsi provocato dal suo articolo? Se non appunto dalla sua concezione pro-aborto. Non vedo alcuna accusa alla Chiesa, se non un’ironia sulla verginità di Maria.
2) Quindi sostieni che il filosofo citato, i giornalisti, i blogger non credenti ecc…nessuno di loro ha ragionato? Solo tu lo hai fatto?
3) Hai estrapolato una frase poco significativa. Al contrario di questa: “Tu sei comunista? Credo di esserlo. Mi piace un sistema statalista, governato dal centro». E’ la definizione che da di sé. Dicesi statalista: “Lo statalismo è la tendenza ad attribuire allo Stato un ruolo forte nel possesso di aziende e nel controllo dell’economia nazionale, dove possiede la grande maggioranza delle aziende e non permette lo sviluppo dei liberi professionisti” (http://it.wikipedia.org/wiki/Statalismo)
4) Ma cosa c’entra essere coerenti se si dicono cose assurde? Se io nel mio blog su Repubblica dicessi: “Amo uccidere le persone perché gli asini volano ed essi sono costretti a volare perché ci sono troppe persone sulla Terra”. La mia frase è assolutamente coerente, ma rimane assurda.
Cosa vuol dirci Odifreddi con i suoi due articoli? Perché nemmeno tu, unico suo difensore, riesci a spiegarcelo?
Siamo in due 😉
Ricorda, Leonardo, che sto interpretando le sue intenzioni, non le sto giustificando né tantomeno le definisco sensate. Detto questo rispondo alle tue osservazioni con il commento che qualcuno (a quanto pare saggio o stolto quanto me) ha lasciato nel blog di Odifreddi, e che esprimono alla perfezione la mia idea a riguardo. In poche parole, posso solo intuire dove volesse arrivare, di certo non condivido i modi e i termini, ma altrettanto certo è il fatto che fosse una provocazione.
Cito:
“Le provocazioni possono essere a volte intelligenti e stimolanti, ma la ricerca continua della provocazione è indice di carenza di idee.
Se 500 giorni e 100 post non sono bastati a farsi capire allora direi che possono darsi 3 casi:
1- gli interlocutori sono degli stupidi
2- non ci si esprime in modo semplice
3- non si hanno cose intelligenti da dire
Per quanto riguarda gli ultimi 2 post direi che l’opzione 3 è la più probabile.”
Come vedi non sono l’unico ad essersene accorto, e non sono l’unico ad avere ragionato (2). La Chiesa, per lui, quando si tratta di procreazione (o controllo della stessa) c’entra sempre (1). Lo statalismo riguarda il controllo dei mezzi di produzione e dell’economia, non delle libertà personali (3). La sua percezione di coerenza interna (4) non è necessariamente quella che percepisci tu, e non è necessariamente quella corretta, anzi.
E comunque P.O. stesso nei commenti definisce le sue proposte del giorno prima “metodi paradossali […] che ovviamente fanno rivoltare”. Insomma, provoca male e non ha molto da dire, ma che provochi non ci sono dubbi.
Ma il problema è cosa stia provocando??? Tu dici di interpretare le sue intenzioni. Ma COSA avrebbe voluto dire Odifreddi secondo te?? Cioè, tu che hai capito il suo articolo in un altro modo, come lo diresti meglio di quanto lo ha detto lui?
Odifreddi dice:
1) Sostegno la procreazione responsabile: se si può far felici il bambino allora lo si fa nascere, altrimenti lo stato deve imporre l’aborto. Dopo ovviamente che gli anticoncezionali hanno fallito.
2) Era una provocazione perché io ero contrario alla 194, ovvero la legge che dice solo che le donne possono abortire entro le 90 settimane in determinati casi e che i consultori vanno bene. Cosa c’entra la 194 con l’imposizione del governo?
Il soggetto che tu hai citato si chiede proprio questo, ha assunto che fosse una provocazione ma non dice di aver capito che lo è (come dici tu).
3) Odifreddi è contro l’obiezione di coscienza e questo ti dovrebbe far capire della sua volontà a decidere anche per gli altri.
4) Potresti spiegare tu tutto quello che lui non è riuscito a dire?
Mi stai chiedendo di entrare in una mente nella quale non ho alcuna intenzione di entrare, ho già fatto troppo! Mai e poi mai avrei pensato di dover fare l’avvocato di O., la provocazione mi sembrava evidente. Ma vabbè. Ti rispondo con le sue stesse parole (le puoi trovare nei commenti, non me le sto inventando), così mi risparmio lo sforzo di interpretare il suo pensiero:
“l’ingerenza della legge 194 consiste nel fatto di non accettare la volontà della donna che vuole abortire, ma nel sottoporre la sua volontà a un “esame” di fronte a una commissione, che comprende anche un prete (in questo senso l’ingerenza è anche religiosa).
poiché in questo caso gli “interessi contrapposti”, come lei li definisce, sono da una parte quelli della madre che vuole abortire, e dall’altra parte quelli dello stato che cerca di dissuaderla, a me sembra che questi ultimi siano appunto una “intrusione illiberale”.
d’altra parte, in stati meno illiberali (o, se preferisce, meno clericali) nessun procedimento del genere esiste, e la decisione è semplicemente, e liberalmente, demandata alla madre.”
E inoltre:
“è solo l’aborto, che va controllato, e la procreazione no? e in tal caso, perché mai…?”
Quest’ultimo passaggio credo sia il riassunto della provocazione. Come vedi ce l’ha con la Chiesa, ancora una volta, come sostengo da prima.
Caro Emilio, ma queste cose sono estratte da due commenti sotto il blog. Come mai nel primo articolo non c’è traccia della 194? Possibile che uno faccia una provocazione su qualcosa che non cita mai? Nel secondo articolo invece la cita di sfuggita, senza dire tutte queste cose. Più sotto parli di “evidente provocazione” quando non è assolutamente evidente, anzi io credo che sia una bellissima ritirata quella di Odifreddi: ha capito di averla detta grossa e ora sta tirando i remi in barca portando l’attenzione sulla 194. Una provocazione ambigua che lascia davvero molti, molti dubbi. Quelle cose le ha dette e non erano affatto capibile come provocazione, tant’è che i “suoi” non l’hanno capito. Ha sbagliato a scrivere? Peggio per lui, sono sicuro che vuole l’aborto libero o imposto, solo per il fatto che la Chiesa è contraria.
Cosa ti devo dire? Sto parlando per me, in base al mio intuito personale. A me è parsa evidente fin da subito, la cosa, semplicemente per il fatto che conosco l’Odifreddi intellettuale e ormai so dove vuole andare a parare. Soprattutto so che usa sempre questo genere di argomentazioni “oltraggiose” (v. la celebre intervista a Hitler) per “stupire il pubblico” quando è a corto di idee. Sapeva benissimo che avrebbe scatenato una reazione del genere, e sospetto che in questo momento ne stia godendo. E’ fondamentalmente un cialtrone con il grosso difetto di un elevato Q.I. male applicato, e dovreste imparare a trattarlo come tale.
Ancora non si è capito a cosa volesse provocare. La 194? E senza citarla nemmeno? Quanti hanno pensato alla 194 leggendo l’articolo? Nessuno.
Quindi Odifreddi perde tempo?
Provocazione? Non corrisponde al pensiero dell’autore? Leggiti quello che dice lui stesso
http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/12/10/un-po-di-coerenza/
Ma uno che pensa che la 194 sia piena di “lacci e lacciuoli” contro il sacrosanto diritto delle donne ad abortire come vuoi che la pensi?
In più faccio un appunto. L’eugenetica non è una “invenzione nazista”. Il padre dell’eugenetica (che in parole povere non è altro che la selezione dei caratteri da trasmettere alla prole quindi la decisione di chi deve nascere e chi no) è Francis Galton che era il cugino di Darwin (non per niente le sue teorie prendono il nome di “darwinismo sociale”)
Di eugenetica se ne parla fin dagli inizi del ‘900
A questo proposito consiglio la lettura dell’ottimo saggio di Robert Jay Lifton “I medici Nazisti” nella cui prima parte si analizza tutto questo substrato “scientifico” che viene preso in toto dal nazismo e che porterà all’Aktion T-4
Inoltre consiglio la visione dell’ottimo spettacolo “ausmerzen” di Marco Paolini.
Senti, Alessandra. A me non frega proprio niente di difendere Odifreddi, anzi! Ma lo volete capire? Cito dallo stesso post che riporti tu, ma che evidentemente non hai letto:
“[…] facevo coi radicali propaganda per il referendum contro la legge 194.”
Appena sotto:
“Quel referendum, infatti, mirava appunto a evitare l’ingerenza dello stato nelle decisioni relative alla procreazione”
Infine:
“Il referendum fu respinto dall’88,4 per cento dei votanti”
Questo, come un sillogismo aristotelico inoppugnabile, dimostra che Odifreddi è chiaramente ed evidentemente contro l’ingerenza dello Stato nelle decisioni relative alla procreazione. Se volete vi faccio un corso di logica accelerata! Ma ci vuol tanto?
Ammazza quanto ti scateni per difendere l’indifendibile Emilio l’odifreddiano. Ma scommetto che non affermi quello che pensi, vero? Anche la tua è una provocazione.
Rispondi punto su punto, grazie.
No, tu non affermi quello che pensi. Non posso rispondere a falsità.
Bravo, vedo che sai affrontare bene le argomentazioni logiche.
Di logico c’è ben poco se non la tua frustrazione di vedere la star dell’anticlericalismo italiano diventare un razzista.
Tu rispondimi punto su punto alle mie osservazioni, invece di ripetermi sempre la stessa cosa. Che tu pensi che io difenda Odifreddi l’ho capito, grazie.
Ottima ritirata dopo aver lanciato il sasso.
“Quel referendum, infatti, mirava appunto a evitare l’ingerenza dello stato nelle decisioni relative alla procreazione”, Odifreddi è contro la 194, ovvero una legge che sostiene che l’aborto non è mezzo per il controllo delle nascite, come lui vorrebbe. E si oppone alla politica pro life che tale legge permette (“Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell’ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l’aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite”). E guarda caso, la 194 sostiene che “Le minori e le donne interdette devono ricevere l’autorizzazione del tutore o del tribunale dei minori per poter effettuare la IVG.”, esattamente l’opposto di quello che ha dichiarato Odifreddi.
Ma Emilio è completamente fuori. Dev’essere uno di quelli che Odifreddi usa come guardie del corpo.
Tano: io ODIO Odifreddi, per me potrebbe sparire dalla faccia della Terra, e starei meglio. Lo capite o no il senso del mio intervento?
No, tu non affermi quello che pensi. Dunque tutto quello che scrivi significa il contrario di quello che pensi. Proprio come tu vorresti che fosse con Odifreddi.
Sei divertentissimo, sai? Quasi quasi ti chiedo di sposarmi… ah, no, aspetta, non si può.
Peccato.
Ma questo lo pensi e lo affermi, oppure non lo pensi e lo affermi?
L’amore esula da banali concetti come pensiero e affermazione. L’amore è.
Si, ora torna pure a riferire a Odifreddi di averci almeno provato.
Emilio, l’unico ad essere divertente e assolutamente patetico qui dentro sei tu. E’ inutile che ti agiti tanto, capisco che riconoscere il fallimento di un idolo è dura da accettare..però ti sono vicino.
Grazie, ora mi sento meglio!
Quando hai finito di spammare te ne sarò grato.
Non sto spammando, sto esprimendo un’opinione. E’ vietato?
No, signor Emilio, gli allocchi stanno sulle piante, non iscritti al blog dell’UCCR.
Non è una provocazione neanche un po’.
E’ la quintessenza del pensiero di Odifreddi e di tanti come lui.
Comodo escamotage quello della provocazione.
E’ lei, signor Emilio, fa ridere, non noi.
Dovrebbe far piangere, però, leggere come girate la frittata.
Su di voi, meglio stendere un velo NON pietoso.
Uno slancio di dignità e sano orgoglio, Santo Cielo, davanti a simili…me lo lasci dire in tutta franchezza…fesserie.
Edoardo, si vada a leggere per bene il blog di Odifreddi e i commenti dello stesso, credo che cambierà idea. Era una provocazione, evidente e francamente pure grossolana, in sostanza un mezzuccio di una persona a corto di argomentazioni (Odifreddi, per l’appunto). E ci siete cascati. Non so chi siano questi “voi” a cui mi iscrive arbitrariamente, ma me ne dissocio.
Se è una provocazione evidente, perché non è evidente? Perché l’Uaar non l’ha capita, così come nessun altro, tranne te? In cosa consiste la provocazione?
Vai a leggere il mio dialogo con Leonardo, poco sopra… dovrei ri-postare tutto, non ce la posso fare. E comunque la UAAR come principio di autorità non è granché… se Odifreddi dicesse un giorno, per scherzo, di uccidere i propri genitori, probabilmente lo farebbero all’istante urlando “sì, nostra infallibile guida!”…
Appunto, e finché esistono persone con così limitata cervice non sarà mai inutile che qualcuno scriva roba tipo “no gente, uccidere i propri genitori è sbagliato”. Certo i più non avrebbero mai obbedito al comando e quelli che vi avrebbero obbedito con ogni probabilità non avrebbero ascoltato l’appello alla ragionevolezza, ma di sicuro farlo non si può bollare come inutile perdita di tempo. Quello di rispondere alle sparate degli invasati è uno sporco, fastidioso e frustrante lavoro ma qualcuno lo deve pur fare perché c’è sempre il rischio a pensare “ma tanto la gente capisce da se che quello è un idiota e non gli da retta” di ritrovarsi con un nuovo Hitler o Stalin o altra gente della loro risma
Bravo odifreddi, continua così e di tutti gli idioti che ti circondano ti resterà soltanto Francesco d’Alpa.
Perché proprio lui poveraccio? Oltre a dirigere il giornaletto parrocchiale dell’uaar non ha mai fatto nulla di interessante…
Odifreddi è finito ragazzi, sopravvive solo per merito di Ezio Mauro.
come ateo rabbrividisco (quasi) ogni volta che il professore tuttologo Odifreddi apre bocca.
invece a noi cattolici vengono le ulcere
ma non possiamo obbligarlo ad andarsene all’estero da suo cugino cercopiteco?
comunque i primi anche questa volta a sparare a zero sul professore tuttologo
sono stati proprio gli uaarini:
http://www.uaar.it/news/2011/12/09/trento-genitori-giudice-imporre-aborto-figlia-minorenne/
Mi pare invece che l’UAAR non ha preso posizione ancora una volta. Se confondi i commentatori con l’UAAR allora possiamo dire che l’UAAR ha esultato per la morte di Zizola: https://www.uccronline.it/2011/09/21/i-membri-delluaar-esultano-per-la-morte-del-vaticanista-giancarlo-zizola/
Faccio presente ai due sostenitori della “provocazione” (Mium ed Emilio), che anche il quotidiano La Razon ha letto l”intervento di Odifreddi come ha fatto l’UCCR e come tutti hanno fatto (tranne voi due ovviamente): http://www.larazon.es/noticia/5049-embarazo-a-los-16-en-manos-de-un-juez
Riguardo alla redazione UAAR, da me interpellati mi hanno letteralmente risposto: «Odifreddi ha scritto certe cose nel proprio blog, si tratta di un’opinione personale. I presidenti onorari UAAR hanno una carica onorifica, non dirigono l’associazione: ognuno mantiene la propria indipendenza».
Eppure loro non hanno giudicato la questione, forse perché è un fratello di fede. Anzi, hanno trattato il suo commento come “uno di quelli da tenere in conto” per la cosiddetta cultura laica. E parlano di opinione e non certo di provocazione.
“E poi, quando la prevenzione avesse fallito, imponendo la cessazione della gravidanza”…e le donne? Zitte ovviamente. Avete sentito qualche femminista aprire bocca? No, perché le femministe sono tutte pro-death. Proviamo solo a pensare che qualcuno scriva il contrario: “lo Stato deve imporre il continuo della gravidanza”, sarebbe caduto il mondo.
e si fanno chiamare pro choice, per la scelta, però vogliono togliere alle donne la possibilità di scegliere,
in teoria avremo dovuto avere oceaniche manifestazioni femministe contro odifreddi, invece …
infatti è un silenzio pesante il loro
“E poi, quando la prevenzione avesse fallito, IMPONENDO la cessazione della gravidanza”.
E’ una frase che fa molta paura. Non so che dire. Spero solo si renda conto di quello che ha scritto.
E se era una provocazione, non l’ho colta…
Don’t worry, non l’ha colta nessuno, nemmeno Odifreddi stesso. Emilio l’ha pagato l’uaar per difendere il loro presidente onorario.
Grazie, Ottavio, per avermelo fatto notare. Deve mancare qualcosa nell’estratto conto, allora. Hai mai notato la strana similitudine tra UAAR e UCCR? In entrambi gli acronimi manca una I, per Inutile. All’inizio o alla fine, vedi tu.
Uccr, al contrario dell’Uaar è un semplice sito web, ha lo scopo che hanno tutti i siti web: esprimere un’opinione. Lo consideri inutile? E tu cosa stai facendo da due ore?
Era ovviamente ironico. A ulteriore dimostrazione di come sia facile cadere nelle provocazioni. Touché, mi spiace 😉
Vedo che questo complotto della provocazione ti ossessiona parecchio. Ma hai mai pensato che la gente possa dire quello che pensa senza dover prendere in giro i suoi interlocutori continuando a provocarli?
P.S.: la mia NON è una provocazione.
Mi sembra di essere all’asilo, ma te lo devo dire: hai iniziato tu. “pagato dalla uaar”… suvvia!
Iniziato io? Guarda che l’unico che parla di provocazioni sei tu. Io prendo sul serio le persone, sia giullari come Odifreddi che militanti come te.
Emilio, tieni conto che anche l’UAAR non ha percepito alcuna provocazione riportando il pensiero di Odifreddi così come viene fatto qui. Odifreddi è il presidente onorario dell’UAAR….possibile che tu sia davvero l’unico ad aver capito bene?
Quelli della UAAR, con tutto il rispetto, ucciderebbero i loro genitori se glielo dicesse Odifreddi, quindi non mi citi una grande autorità intellettuale 😉 davvero, se volete leggervi uno scambio interessante, andate a vedere quello tra me e Leonardo Paolo Minniti, qui sopra. E’ l’unico che ha accettato di confrontarsi un po’ seriamente. Ripeto (quante volte dovrò farlo?) che non difendo Odifreddi, anzi. Così come lui contribuisce a tener viva la Chiesa sparandole addosso a zero e a casaccio, voi contribuite a tener vive le sue opinioni se lo attaccate a sproposito, come in questo caso. Facile.
Ottavio, ma che dici? In realtà è tutto giostrato dal Vaticano. L’UAAR è stata fondata ed è pagata dal Vaticano x far fare brutta figura agli atei. Anche Odifreddi è pagato dal Vaticano, perchè uno normale non potrebbe mai dire una cosa del genere. Infine anche Emilio è pagato dal Vaticano x esprimere un’opinione difendente Odifreddi, anche se lui non lo difende, in modo da mettere in ridicolo i suoi sostenitori che in realtà però lo odiano. Però qui mi sorge il dubbio che sia l’UCCR a pagare Emilio x mettere in ridicolo i suoi sostenitori in realtà non sostenitori. Oh santo cielo!!! E se fosse il Vaticano a pagare l’UCCR? ahahah. La verità è che tra i commenti si leggono le migliori barzellette: basterebbero solo queste x poter definire non inutile questo ottimo sito che fa un po’ di sana informazione. Ma dico io, ma chi se ne frega se 1 su 1000 ha colto la cosa come una provocazione? Che ognuno esprima le sue opinioni, se no poi le barzellette non ci sono più.
P.S. la mia è una provocazione, ma non sono provocatore, sono serio e non difendo nessuno, anche se il mio ruolo è difensore centrale in difesa di coloro che non accetterebbero mai di essere difesi e di avere un difensore come me. Ma non difendo nessuno sia chiaro
Grazie Raffaele….credo che con questo commento si possa ben comprendere come il creare confusione anche dicendo assurdità e contraddizioni (nel tuo caso ovviamente in modo ironico) sia il metodo migliore per distrarre dall’argomento e difendere qualcuno. Il tentativo di Emilio è coraggioso, ma non si distanzia molto dal tuo commento volutamente ironico.
Caro Paolo, x me Odifreddi si commenta da sè, soprattutto quando dice cose talmente assurde come queste. Io amo leggere i commenti xkè a volte qualcuno mi fa ridere, ma nel vero senso della parola. Raramente commento io, perchè secondo me molte volte è tempo perso e poi x persone come ad es. Odifreddi, piuttosto che scriverci un commento scontato preferisco fare una preghiera sincera. Le poche volte che intervengo o è x fare luce su aspetti che lo richiedono e x i quali mi sento di conoscere il tema o è x fare una battuta, come in quest’ultimo caso. Sorridere mi piace molto. Tutto qui 🙂
Paolo, grazie per il coraggioso. Se ti va, vai a leggere i commenti che ho lasciato a Leonardo, li avrei lasciati anche a te ma non potevo duplicare. Ovviamente non sono pagato da nessuno, e ovviamente sono qui perché mi piacerebbe che il Web si confrontasse su temi seri, non su quelle che io ritengo provocazioni inutili di uno che non sa cosa dire. Tutto qui.
@Raffaele: fantastico!!!
Ma tu non sei un odifreddiano duro e puro? Io ti ricordavo così…ma evidentemente mi sbagliavo.
ricordiamoci che oddy è marxista, quindi per lui lo stato è onnipotente, quindi per lui deve anche possedere la vita delle persone
concetti simili ai suoi furono espressi anche dai bolscevici, per cui una persona in un’economia collettivista non poteva possedere più nemmeno il proprio corpo e la propria vita
beh marx e hitler non cambia molto, a parte il colore delle casacche e delle bandiere: potere e morte a chi non va giù allo stato in sintesi.
un applauso!!!!!!wu wu wu wu
quando si abusa della libertà di parola…
Lasciamo pure che abusi pure, la poca credibilità che ha guadagnato facendo l’anticlericale se la sta bruciando in due anni.
odifreddi lo reputavo semplicemente un coglione che dice stronzate.
ora invece è diventato una delle merde più grosse presenti in italia.
se fosse nato ai tempi del nazismo sarebbe stato il braccio destro di hitler.
se potessi gli spaccherei la faccia con le mie mani, ma avrei paura di sporcarmi.
Ammazza Carlo quanta passione…..credo che Odifreddi, per quanto possa fare schifo come persona, goda nel vedere gli altri reagire in questo modo. Tieni conto che segue questo sito, essendo intervenuto in passato. Comunque la risposta deve comunque rimanere a livello culturale e non certo fisico, altrimenti si passa dalla parte del torto oltre a commettere un’ingiustizia.
Avrei una domanda per tutti voi: quale è il vero Odifreddi? Quello che si scaglia contro la 194 e quindi l’ingerenza dello stato in materia di procreazione o quello che sostiene l’esatto contrario, e cioè la necessità dell’intervento impositivo per una procreazione responsabile? E’ veramente in confusione oppure vuole prendersi gioco di coloro che cascano nel suo piccolo tranello? Se ha voglia di divertirsi evidentemente ha del tempo da perdere, se invece è serio lo manderei a scuola di filosofia (tra l’altro mi pare abbia frequentato l’istituto tecnico) e gli toglierei la cattedra universitaria. Possibile che la logica matematica, di cui ha tenuto dei corsi, non gli abbia insegnato nulla? Se crede in ciò che scrive c’è da preoccuparsi per i suoi studenti.
Ma cosa c’entra la 194 con l’ingerenza dello Stato in materia di procreazione?
Secondo i detrattori della 194 come Odifreddi c’entra perché impone troppi lacci e vincoli alla scelta della donna.
ma Odifreddi ha veramente conoscenza di come funziona la richiesta della donna di abortire? non sa che tutte quelle procedure che lui considera invasive sono ormai solo una formalità? ma dove esiste un Consultorio dove cercano di convincerti a non abortire? dai consultori sono state pure cacciate le associazioni provita..
Comunque se Odifreddi fosse veramente coerente e logico dovrebbe chiedere l’abolizione della 194.
Ragazzi, vi prego, basta ad attaccare come fossero demoni tutti coloro che siano in sospetto di uaarismo o odifreddismo: se hanno torto non ci sarà alcun bisogno di scuse per dimostrarlo, o sbaglio?
Non conosco nemmeno la metà di voi bene come vorrei, ma in condizioni normali siete tutti piuttosto ragionevoli, perché queste reazioni inviperite?
Tempo fa c’era un meme che diceva più o meno “ho detto una boiata, ma facevo il troll”. “Ho torto in una discussione, ma facevo il troll”
Mi ricorda qualcosa…
Smettila Emilio…altrimenti vai all’inferno! Attento ai 10 comandamenti, se fai un peccato mortale vai all’inferno. Non fare sesso adultero, fuori matrimonio, o se non sei sposato, vai all’inferno, non drogarti, non mentire,non rubare vai all’inferno..
Oh scusa, e’ una provocazione!
Emilio, lei ha ragioni da vendere… Anch’io ho letto il blog di Odifreddi e si capisce subito che si tratta di una provocazione. Temo che lei perda il tempo, vedo che le hanno dato contro solo per aver fatto notare la cosa e non credo che in questo sito troverà persone disposte a riconoscere il proprio errore. Saluti
Sul blog di Odifreddi ci sono 155 commenti a riguardo, e non vedo nota di “provocazioni” di sorta. Basta usare scuse per giustificare qualunque atteggiamento laicista.
Fammi capire, se io affermassi, come “provocazione” certo, che una determinata etnia dovrebbe mandata alle camere a gas, l’affermazione sarebbe meno grave? Non vi sfiora il sospetto di essere ridicoli?
@Mum cercare patetiche alleanze è roba da bambini…., capisco che questo sito le dia fastidio ma fare proselitismo per allontanare le persone è davvero un comportamento maniacale.
Faccio notare che se la provocazione di Odifreddi fosse stata evidente, non si capisce perché il giorno dopo il babbeo abbia dovuto scrivere un secondo articolo per farsi capire meglio. Mum glielo chiede lei a Odifreddi?
Immagino che anche quando Odifreddi parlava degli anticoncezionali stava facendo provocazione, lui la pensa all’opposto infatti.
Anche se Odi-freddi facesse le sue sparate come nella canzone di Iannacci per “…vedere di nascosto l’effetto che fa…”, non di meno il “matematico razionalista” in questione è la perfetta metafora di coloro che attaccano la Chiesa: iniziano affermano di difendere la libertà umana dalle oppressive ingerenze ecclesiatiche, finiscono per negare la stessa libertà.
Chesterton scriveva più o meno questo: uomini che combattono contro la Chiesa in nome della libertà e dell’umanità finiscono per combattere contro la libertà e l’umanità pur di combattere la Chiesa.
Avevo in testa proprio la frase di Chesterton, ma non me la ricordavo esattamente. Grazie per avermela rammentata.
Mamma mia quanti commenti! Ma la gente ha capito oppure no che questo articolo di UCCR è una provocazione?
😀
Vallo dire a Mum e Emilio che ancora pensano che sia un articolo che dica sul serio.
Una volta, tanto per ridere e per pura provocazione, si diceva che l’Italia finiva al Po… poi è arrivata la lega…
Quest’analogia è proprio calzante =P
Ma com’è che stamani il sole è a forma di banana ?
Veramente strano…
Emilio tu lo vedi ? Di sicuro si. Perchè tutte le persone qua attorno sono degli idioti che non riescono a vederlo.
Ma è EVIDENTE no???
Magari si vedesse il sole questa mattina, con qualunque forma, acqua a catinelle purtroppo, lol =P
ho letto tutta la diatriba con Emilio. Sinceramente non capisco perchè debbano essere i cattolici a rilanciare Pippone Odifreddi che ormai non se lo fila più nessuno. Pippone è un seminarista che pensando di essere un prete fa scherzi da prete. Ma lasciamolo dire, ormai non gli resta che sparare queste minchiate, perchè dobbiamo pure prenderlo seriamente?
Mi sa che anche in Uaar si stanno accorgendo di quanto sia controproducente
Ma questo Odifreddi ci fa o ci è?
@emilio,
esaminiamo in dettaglio quello che dice Pierpippa:
“Una procreazione responsabile richiederebbe anzitutto e soprattutto la considerazione e la difesa del diritti dei nascituri. Diritti che includono quelli enunciati in teoria dalla Costituzione: salute, istruzione, lavoro. Ma anche quelli rivendicati in pratica da chiunque: benessere, felicità, autorealizzazione.”
Avevo già fatto notare nell’articolo precedente su Odifreddi incontinente che per la prima volta un uaarino, fra l’altro presidente onorario, parla di diritti contrapposti della donna e dei NASCITURI,ed era ora…finalmente!
Ma vorrei farti ulteriormente notare che il tizio elenca i diritti alla salute, all’istruzione e al lavoro, al benessere, alla felicità e all’autorealizzazione….
Non noti che manca il diritto alla vita del nascituro?
Forse il tizio voleva provocare persino il nascituro?
Oppure di evitare di autodimostrarsi la perfetta ingiustizia dell’aborto?
Ti faccio notare che neanche gli uarrini hanno avuto la faccia tosta di tentare di creargli la via di fuga della “provocazione”….
Giocare con le parole è il minimo che possa fare chi ha teorizza e pratica il relativismo morale….
Odiffredi sinceramente ha la faccia di uno che fa sedute spiritiche un giorno sì e l’altro pure. 😀
Devo ammettere che quando ho letto “il blog “Il non senso della vita di Piergiorgio Odifreddi” (senza alcuna virgola!)” ho riso come un bambino, i miei complimenti ha chi ha scritto questo articolo, un vero artista! 😉
beh sua madre avrebbe potuto fare lo stesso con lui. si sarebbe risparmiato di dire scempiate.