USA: flop della raccolta fondi per Planned Parenthood
- Ultimissime
- 29 Ago 2011
Un Chili’s Grill & Bar in California ha annullato la raccolta fondi per la Planned Parenthood, l’ente abortista più grande del mondo, dopo la dura opposizione dell’opinione pubblica e dei clienti.
«L’evento è stato annullato dopo aver ascoltato le crescenti preoccupazioni dei nostri ospiti», ha detto un portavoce della Brinker International, la compagnia madre del locale. Ora che lentamente i governatori statali cominciano a togliere i fondi pubblici, Planned Parenthood è costretta a trovare altro tipo di sponsorizzazioni, ma con pochi risultati.
Entro un giorno il locale ha ricevuto così tante denunce che ha velocemente deciso di annullare tutto. Altri locali e ristoranti di Sacramento hanno organizzato raccolte di fondi per l’ente abortista, come Applebee’s. Ma questa raccolta fondi è stato un flop: «Non una sola persona è venuta a sostenere la raccolta fondi per Planned Parenthood», ha dichiarato il manager Applebee’s, Beverly Lynn. «Ero un po’ sorpreso e mi chiedevo se ci fosse stata una svista nella programmazione o qualcosa del genere». Ha così annunciato un cambiamento per il futuro a causa della «mancanza di partecipazione dei clienti». Apple American ha intanto chiesto a Planned Parenthood di rimuovere tutti i riferimenti al loro ristorante dal suo sito web.
Un’altra bella notizia per i difensori della vita umana, e che riguarda sempre Planned Parenthood, è che l’ente abortista ha dichiarato di aver cessato l’attività in sette cliniche dell’Arizona, a causa delle nuove leggi governative fortemente contrarie all’interruzione di gravidanza.
11 commenti a USA: flop della raccolta fondi per Planned Parenthood
Ogni fallimento a cui gli enti abortisti vanno incontro è, in realtà, un trionfo in più per la vita!
Gianna Jessen è la prova vivente della sconfitta di Planned Parenthood e, quindi, della mentalità abortista.
Nel mondo qualcosa si sta muovendo: la Polonia vuole che l’aborto torni ad essere illegale, negli USA il dibattito si è riacceso e, a quanto pare, gli antiabortisti stanno avendo la meglio…
Speriamo che anche in Italia succeda qualcosa: che la Legge 194 venga abrogata e che gli autori degli aborti clandestini vengano perseguiti dalle forze dell’ordine!
Per chi non conoscesse Gianna Jessen.. https://www.uccronline.it/2010/11/26/video-testimonianza-shock-%C2%ABsono-una-sopravvissuta-allaborto-soppressa-per-i-diritti-della-donna%C2%BB/
Che bella idea organizzare una “cena per l’aborto”:
Primi piatti:
1) Pasta al ragu’ di feto.
2) Feto in agrodolce.
3) Dolce al feto.
4) Frutta.
Vino:
Sangue di Giuda
Una delle bugie dei radicali è questa: “siccome, se non si legalizza l’aborto, ci sarebbero molti aborti clandestini, allora è bene legalizzare l’aborto”. Anche con questa tesi e anche con questo spirito nel 1978 fu introdotta la Legge 194.
E’ vero che se l’aborto fosse illegale ci sarebbero molti aborti clandestini: però non mi pare che la legalizzazione dell’aborto sia la strategia migliore. Sarebbe come dire: siccome non riesco a combattere i narcotrafficanti, allora legalizzo la droga. Così si sconfiggerebbero i narcotrafficanti, ma non si sconfiggerebbe il vero problema: la droga con le sue conseguenze nefaste sulle persone.
Allora l’aborto, che è un male in sé, non lo si sconfigge legalizzandolo, ma piuttosto lasciandolo nell’illegalità e PERSEGUENDO – COMPITO DELLE FORZE DELL’ORDINE E DELLA MAGISTRATURA – CHI FA ABORTI CLANDESTINI. Le forze dell’ordine e la magistratura esistono proprio per far rispettare le leggi…
Quindi quella dei radicali è solo una bugia (a cui molti, purtroppo, han creduto e credono ancora) che è servita al solo scopo di legalizzare quello che è un omicidio a tutti gli effetti.
Inoltre sulla questione degli aborti clandestini, che è effettivamente stata la motivazione usata per legalizzare l’aborto, sono state dette bugie enormi, dati gonfiati all’inverosimile dai soliti quotidiani, avevo letto qualcosa in giro e ricordo la rabbia provata per l’inganno colossale a cui siamo stati sottoposti!!!
“siccome, se non si legalizza l’aborto, ci sarebbero molti aborti clandestini, allora è bene legalizzare l’aborto”.
Io, agli atei che utilizzano questa argomentazione, rispondo che seguendo questa logica, nei paesi islamici andrebbe legalizzata l’infibulazione, in quanto il proibizionismo favorisce l’infibulazione clandestina (che è più rischiosa per la salute).
Puntualmente mi rispondono in modo del tutto irrazionale che infibulazione e aborto sono cose diverse e quindi non possono essere paragonate. e dire che si vantano di essere razionalisti….
Verissimo…purtroppo su questo tema ci troviamo molto più spesso a contrastare i cattolici cosiddetti “adulti” (cioè, persi) più che gli atei. Hai presente la cattolica Livia Turco o il cattolico Marino, il sacerdote don Gallo? E potrei continuare…
per chi non lo sa, la Bonino ha praticato più di 10.000 aborti illegali, e non è mai stata processata solo perchè è finita in parlamento
Sarebbe come dire: siccome non riesco a combattere i narcotrafficanti, allora legalizzo la droga. Così si sconfiggerebbero i narcotrafficanti, ma non si sconfiggerebbe il vero problema: la droga con le sue conseguenze nefaste sulle persone.
Attenzione! Qualcuno comincia già a pensarci all’ONU…
http://www.rinocammilleri.com/2011/06/panella/
Qualcuno…sempre lui è!
Intanto godiamoci queste belle notiziuole, che rinfrancano lo spirito.